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re:nettuno

29/11/2011, 18:32

Una serie di immagini ottenute dall'Hubble Space Telescope a giugno 2011 consente finalmente di ottenere una dettagliata immagine di Nettuno dopo quelle della Voyager.





L'immagine del pianeta e di alcuni tra i suoi satelliti è stata realizzata nel giugno del 2011, combinando diverse osservazioni dell'Hubble Space Telescope, il telescopio spaziale frutto della collaborazione tra NASA ed ESA, in orbita intorno alla Terra. Sia Nettuno che alcune sue lune sono visibili in questo fotomosaico, realizzato inquadrando a più riprese il pianeta dal polo sud.
Per ottenere una immagine a colori e dettagliata del disco di Nettuno sono stati necessari molti scatti ottenuti con diversi filtri della Wide Field Camera numero 3 di Hubble. L'immagine così ottenuta permette di distinguere chiaramente le nubi nell'atmosfera del pianeta. E' stato invece necessario combinare ben 48 diverse immagini monocromatiche per mettere in evidenza ed inserire nel fotomontaggio alcune tra le lune più interne del pianeta, altrimenti invisibili perché molto meno luminose del pianeta stesso. Per ogni luna sono visibili diversi scatti del corpo, catturati durante le diverse osservazioni di Hubble, mentre le lune si muovevano lungo la loro orbita (indicata in verde nell'immagine).

La più luminosa delle lune visibili è Tritone, nell'angolo in basso a sinistra. Tritone è sicuramente il satellite più interessante di Nettuno, l'unica che segue un'orbita retrograda intorno al pianeta, portando i ricercatori a pensare che Tritone sia un oggetto catturato da Nettuno in un secondo momento e che non si sia formato nella stessa regione della nebulosa solare del pianeta. Tritone risulta inoltre sorprendentemente attivo geologicamente. La sua superficie è relativamente recente e povera di crateri. All'epoca del fly-by della sonda Voyager 2 presentava numerosi vulcani ghiacciati e geyser attivi.

Avvicinandosi al pianeta, sono poi visibili nell'immagine Proteus, Larissa, Galatea e Despina. Sono 13 le lune di Nettuno note finora ma la maggior parte di loro è troppo poco luminosa per comparire in questo “ritratto di famiglia”.


Immagine



Fonte: MEDIA INAF

da slylive

29/11/2011, 19:37

caspita si riescono a risolvere pure le nubi. certo che se si riuscisse a piazzare in orbita, o sulla luna, un bel telescopio dallo specchio di 5 metri come quello di monte Palomar quante cose potremmo vedere senza doverci arrivare con costose sonde [:(]

29/11/2011, 19:46

cmq le sonde sono sempre necessarie x le indagini sul posto.........[;)]

29/11/2011, 20:11

sì certo, però potremmo avere tante e più numerose informazioni usando il telescopio quando vogliamo senza aspettare anni di viaggio, rischio incidenti ecc. [:)] Va be', tanto per ora sono solo sogni ad occhi aperti

29/11/2011, 20:22

in effetti senza le sonde voyager nn si sarebbe saputo ke su trirone satellite di nettuno,esistono un certo nr di geyser in attivita' [;)]

29/11/2011, 21:24

I problemi per me sono due: i finanziamenti e i rischi

Un grande telescopio è molto costoso ma facilmente riparabile, una sonda è molto costosa ma irrimediabilmente persa una volta danneggiata anche se offre studi più approfonditi.

Peccato però, Urano e Nettuno non se li fila più nessuno per via della distanza...

30/11/2011, 10:08

io penso che una cosa non escluda l'altra... comunque il telescopio ti rimane in attività per decenni se lo mantieni efficiente, la sonda dopo aver svolto il suo lavoro la perdi. Certo ti raccoglie tantissimi dati... ma pensato all'Hubble ormai vecchio di 20 anni ma sottoposto a continui aggiornamenti, è ancora lì e ci da buone immagini.
Non dico affatto di rinunziare alle sonde, ma di pensare seriamente ad installare un telescopio, anche senza una base permanente, nella faccia nascosta della luna, o almeno in orbita dietro la luna, certo se fosse installato a terra potrebbe essere più grande.

30/11/2011, 18:20

i due sistemi sono complementari,et sono utili entrambi,certo e' ke x avere notizie dal posto occorre utilizzare le sonde,,,,ed in questo mom di tagli la cosa e' molto rarefatta..speriamo in seguito..............[;)]

30/11/2011, 18:45

Ci vorrebbero sonde in grado di riciclarsi, magari spedita su una delle lune di Giove costrusce altre sonde minori che spedisce in orbita esplorando diversi luoghi del sistema gioviano. Una sonda del genere però dovrebbe avere una sofisticata intelligenza artificiale... per ora è solo fantascienza, ma sarebbe bello.

Oppure se si scoprisse un modo per volare veloci nello spazio potremmo esplorare di persona luoghi lontani in tempi ridotti. Oggi sempre fantascienza.

30/11/2011, 19:59

..diciamo un shuttle molto piu' tecnologico.....[;)]

01/12/2011, 12:14

il progetto Orione punta a quello, reattori agli ioni, che magari sfruttassero la fusione nucleare possono essere costruiti. Certo la fusione è ancora lontana, ma i reattori no, solo, tra virgolette solo, questione di costi e raffinazione ingegneristica dei sistemi.

01/12/2011, 12:49

come in tutte le cose costi iniziali alti,ma poi ci sarebbero ritorni et risparmi [8)]

01/12/2011, 13:15

ubatuba ha scritto:

come in tutte le cose costi iniziali alti,ma poi ci sarebbero ritorni et risparmi [8)]

Ritorni a lungo periodo, ma oggi si vuole spendere per avere un guadagno subito.

01/12/2011, 13:56

byrus ha scritto:

ubatuba ha scritto:

come in tutte le cose costi iniziali alti,ma poi ci sarebbero ritorni et risparmi [8)]

Ritorni a lungo periodo, ma oggi si vuole spendere per avere un guadagno subito.


diciamo ke su questa questione,un guadagno immediato e'quanto mai azzardato,occorre un certo lasso di tempo,x un ritorno....... [;)]

01/12/2011, 14:01

è una cosa di tutte le epoche... dipende sempre dai capitali disponibili e dal rischio. Il fatto è che andarsi a prendere un asteroide pieno d'oro ha costi giganteschi, e non è detto che tutto fili liscio da riportare le migliaia di tonnellate d'oro previste. Un po' come nelle americhe. C'erano miniere d'oro e altre ricchezze, ma finché non fu ragionevole il rischio di andare a scavarle rimasero lì intonse.
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