01/12/2011, 20:10
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01/12/2011, 20:27
02/12/2011, 13:06
Blissenobiarella ha scritto:
e poniamocelo, mi sembra anche giusto.
02/12/2011, 13:27
02/12/2011, 13:36
Blissenobiarella ha scritto:
Ma non sono io dal lato oscuro? Sarà che nel buio è difficile vedersi
...
02/12/2011, 14:05
16/05/2013, 09:47
IBM sperimenta il collettore da 25kW che cambierà il fotovoltaico
Arriva direttamente dai laboratori IBM di Zurigo la novità che promette una vera e propria rivoluzione in campo fotovoltaico. In questi giorni abbiamo trattato il tema numerose volte, analizzando le nuove soluzioni teoriche in studio al MIT e le nuove frontiere verso un superamento della soglia d’efficienza che vada ben oltre il 33%.
Il collettore IBM HCPVT (High Concentration PhotoVoltaic Thermal) sarebbe addirittura in grado di arrivare fino all’ottanta percento di efficienza grazie alla concentrazione in punti ben precisi della luce solare. Facile immaginare come convogliare i raggi, più complicato spiegare perchè non ci abbia già pensato qualcuno: focalizzare in un ‘hot spot’ significa riscaldare quel punto fino a temperature estremamente alte, il che porterebbe ad un sostanziale scioglimento dei materiali interessati. Il collettore IBM vanta invece un sistema di microcanali di raffreddamento che lavorano come un radiatore, mantenendo l’intero sistema fotovoltaico sotto la soglia di pericolo.
Lo studio finanziato dalla Swiss Commission con 2.4 milioni di euro pare sia arrivato ad un punto di svolta, il prototipo pare sia già in grado di produrre ben 25 kW e, grazie all’adozione di cementi e metalli pressofusi, i costi sono mantenuti piuttosto bassi rispetto all’energia ottenuta. Un rapporto di Greenpeace del 2009 parla di uno sfruttamento pari al 2% della superficie del Sahara per produrre energia necessaria al fabbisogno globale, anche se un utilizzo di questi collettori potrebbe aprire verso dei punti di raccolta dedicati invece che uno sfruttamento intensivo in vastissimi campi come avviene ad oggi.
Il collettore sfrutta un grande piatto parabolico che all’interno ospita una moltitudine di specchi, i quali indirizzano la luce verso un punto preciso seguendo la posizione del sole in ogni istante; il sistema è come detto raffreddato e tenuto sotto controllo da microcanali liquidi che ne tengono a bada la temperatura. Ogni chip di dimensioni pari a 1x1cm è in grado di produrre ben 200-250watts di media, in una regione soleggiata.
Purtroppo non è stato reso noto il periodo di commercializzazione dei primi collettori, nonostante i prototipi stiano già dando ottimi risultati.
Fonte
21/05/2013, 18:00
11/02/2014, 00:31
23/01/2018, 14:42
23/01/2018, 15:11
23/01/2018, 15:41
MaxpoweR ha scritto:è il futuro soprattutto per quegli stati che hanno enormi distese inutilizzate penso ai deserti ai laghi di sale ecc. ecc.
23/01/2018, 16:56