27/11/2011, 18:14
ubatuba ha scritto:
Siria: via libera Lega Araba a sanzioni
Tra misure congelamento transazioni commerciali e conti bancari
ANSA
(ANSA) - IL CAIRO, 27 NOV - La Lega Araba ha adottato le sanzioni economiche contro la Siria. Il Libano si e' espresso contro le sanzioni e l'Iraq ha espresso riserve. Tra le misure adottate dalla Lega, il congelamento delle transazioni commerciali e dei conti bancari del governo siriano, la sospensione dei collegamenti aerei e il divieto di visto di ingresso agli esponenti del regime. Inoltre lo stop alle relazioni con la Banca centrale siriana e agli investimenti nel Paese.
da considerare ke le sanzioni non hanno mai raggiunto lo scopo,e solamente la popolazione a risentirne pesantemente.....
04/12/2011, 08:47
mik.300 ha scritto:
come si prepara un colpo di stato
in tempo reale..
leggete qua..
http://www.repubblica.it/esteri/2011/11 ... -25676408/
Putin avverte le potenze straniere
"Non finanziate l'opposizione"
Il premier è stato ufficialmente incoronato come candidato alla presidenza dal congresso del suo partito. Monito ai governi occidentali. Popolarità in calo: ieri non è andato a un concerto, forse per paura di essere nuovamente contestato, e i fischi li ha presi il vice primo ministro Kozak
Putin avverte le potenze straniere "Non finanziate l'opposizione" Vladimir Putin (ansa)
MOSCA - Nell'accettare la candidatura alla presidenza della Federazione russa, Vladimir Putin ha messo in guardia le potenze straniere dal finanziare politici di opposizione nel tentativo di influenzare le elezioni. "Un lavoro inutile, denaro sprecato" che potrebbe essere usato con maggior profitto per sanare i debiti di Stato, ha ammonito il capo del governo di Mosca parlando al congresso del suo partito, Russia Unita.
Tutti i sondaggi danno l'uomo forte di Mosca come vincente, anche se negli ultimi giorni la sua popolarità è diminuita. La settimana scorsa Putin è stato fischiato per la prima volta in pubblico (video 1) durante un match di arti marziali allo stadio Olimpiski di Mosca. Un'onta che ancora brucia, tanto che ieri sera non si è presentato a San Pietroburgo al concerto contro l'uso di droga, forse proprio per paura di essere nuovamente contestato. Ma i fischi dalla platea sono partiti lo stesso: se li è presi il vice premier Dmitri Kozak, quando è salito sul palco. A organizzare la protesta, un gruppo nato apposta su V Kontakte, il Facebook Russo. Per ora meno di 600 iscritti, ma molto attivi: "Fischiamo Putin il 26 novembre a Piter (San Pietroburgo, ndr) e poi ovunque", il nome; "Fischio come arma di libertà - comprati un fischietto!" lo slogan. Un'arma che sembra stia diventando di moda se recentemente vicino a Yaroslav è stata fischiata anche la prima astronauta donna, Valentina Tereshkova. Il concerto di ieri era la replica dell'evento già organizzato a Mosca dal controverso Fondo Federazione il 22 novembre, sempre all'Olimpiski, due giorni dopo il match di arti marziali. In quell'occasione, il premier russo ha dato forfait ma il suo portavoce Dmitri Peskov ne aveva giustificato l'assenza sostenendo che non era in programma.
capito?
pagano 600 guastatori per fare casino..
poi ovviamente per i media le proteste
sono generalizzate, spontanee,
e soprattutto PACIFICHE,
ecc. ecc.
SE LI ARRESTANO
"dittatura !"
voglio fare come nostradamus..
scommettiamo che alle prossime elezioni
a 5 minuti della chiusura del voto
codesti attivisti si agitano come matti
proclamandosi vincitori, sulla fiducia,
poi una volta resi noti i risultatii ufficiali
gridano "al broglio",
ecc. ecc. ( come in iran ) ??
vorrei vedere se putin fnanziasse,
chesso`, nader negli usa..
cosa direbbero i media..
a nader lo distruggerebbero..
la cosa curiosa e che dovrebbe far riflettere
e` che codesti attivisti non propongono
un programma, delle idee..
SICCOME IN RUSSIA SI VOTA
(=NON POSSONO MENARLA
CON LA DITTATURA, LA DEMOCRAZIA, ecc.)
semplicemente fischiano, fanno casino..
i cervelloni dietro si sono inventati il teorema
"teppismo come indice di democrazia"
quindi PROVOCANO..
istigano a farsi arrestare..
e nel caso, la stampa occidentale
sono sicuro che e` pronta
a DEFINIRLI MARTIRI PER LA LIBERTA`..
ma se in italia c fosse un gruppuscol oche regolarmente
fischiasse napolitano,
voi cosa fareste?
in italia e` reato..
questi in russia non aspettano altro..
essere schiaffati dentro..
sono pagati per quello..
04/12/2011, 19:22
04/12/2011, 19:46
04/12/2011, 21:09
sezione 9 ha scritto:
Eccola, la quinta colonna dei regimi dittatoriali. Tu Mik riusciresti a dire che i partigiani erano pagati dagli americani e che lavittima del sistema era Mussolini. Cavolo, non ti rendi conto che, detta come la dici tu,difendi Putin? PUTIN?
04/12/2011, 21:32
vimana131 ha scritto:
Cina, migliaia di operai in sciopero Scontri con la polizia
In migliaia contro i licenziamenti e i tagli dei salari a Dongguan
PECHINO - Migliaia di operai hanno dato vita a violente proteste contro i licenziamenti e i tagli dei salari a Dongguan, una città industriale nella provincia del Guangdong, nella Cina meridionale. Secondo il quotidiano Mingpao di Hong Kong le proteste si sono verificate in una fabbrica di proprietà della taiwanese Yue Cheng, che produce scarpe sportive per marchi internazionali come New Balance, Nike e Adidas. I lavoratori hanno dato vita alle proteste ieri, dopo che erano stati annunciati tagli ai salari e i licenziamenti di 18 dirigenti di medio livello. La fabbrica ha circa ottomila dipendenti. Il China Labour Bulletin di Hong Kong, una pubblicazione di esuli cinesi che segue con attenzione le vicende industriali, afferma che circa settemila operai hanno preso parte alle proteste.
Secondo il Mingpao ieri pomeriggio gli scioperanti si sono scontrati con la polizia e dieci lavoratori sono rimasti feriti. Gli operai sostengono che la direzione intende spostare la fabbrica nella vicina provincia dello Jiangxi, dove i salari sono più bassi che nel Guangdong, una delle regioni più industrializzate della Cina. In questi giorni i "microblog" cinesi - i brevi messaggi che vengono inviati su Internet - sono pieni di denunce secondo le quali un gran numero di piccole imprese che operano nel sud della Cina sono sull'orlo del fallimento a causa del crollo delle esportazioni verso Europa e Stati Uniti.
La fabbrica al centro delle proteste - che secondo il giornale sono terminate mentre sono in corso trattative tra direzione e lavoratori - è tipica del sud della Cina. Di proprietà di imprenditori molto spesso di Taiwan e di Hong Kong che lavorano su commissione per le grandi multinazionali manifatturiere, la Yue Cheng impiega migliaia di immigrati dalle zone più povere della Cina che negli ultimi 20 anni si sono riversarti nelle zone del sud e della costa orientale, cuore del prepotente processo di industrializzazione che ha portato la Cina ad essere "la fabbrica del mondo" e ad accumulare un avanzo commerciale che è alla base della sua ascesa economica e politica sulla scena internazionale.
Tutta la fascia industrializzata del sudest è investita dall'anno scorso da un'ondata di scioperi della quale sono protagonisti gli immigrati più giovani, i 20-30enni, che non sono disposti ad accettare le pesanti condizioni prevalenti, caratterizzate da bassi salari e pesanti turni di lavoro. I casi più noti sono stati quelli delle fabbriche che lavorano per la giapponese Honda e la Foxconn, la "fabbrica dei suicidi" dove decine di giovani lavoratori si sono suicidati in una tragica protesta contro le condizioni nelle quali erano costretti a lavorare e a vivere. Negli ultimi mesi gli scioperi si sono estesi ad altre categorie, come i camionisti che hanno bloccato Shanghai per tre giorni la scorsa primavera e i tassisti, che hanno incrociato le braccia ad Hangzhou e in altre città della provincia centrale dell' Henan
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 70054.html
08/12/2011, 11:16
08/12/2011, 12:34
mik.300 ha scritto:sezione 9 ha scritto:
Eccola, la quinta colonna dei regimi dittatoriali. Tu Mik riusciresti a dire che i partigiani erano pagati dagli americani e che lavittima del sistema era Mussolini. Cavolo, non ti rendi conto che, detta come la dici tu,difendi Putin? PUTIN?
perche` ?
non e` stato votato?
ah gia` le elezioni russe sono una farsa..
inverce quelle americane con le macchinette..
cristalline..
chissa` che direbbe gore..
ma leggi quello che scrivo ?
chi e` il tuo mentore?
pavlov ?
ripeto:
per i governi dittatoriali/presidenziali a vita
istigano rivolte in base alla democrazia,
diritti umani, bla bla bla
negli stati dove SI VOTA,
puntano direttamente a rovesciare il tavolo
-> elezioni farsa, brogli, ecc.
(faccio notare che in russia
sono ancora agli exit poll..)
= insomma tutto un copione da eseguire..
prima di scrivere,
rifletti un attimo..
08/12/2011, 12:49
08/12/2011, 13:47
sezione 9 ha scritto:mik.300 ha scritto:sezione 9 ha scritto:
Eccola, la quinta colonna dei regimi dittatoriali. Tu Mik riusciresti a dire che i partigiani erano pagati dagli americani e che lavittima del sistema era Mussolini. Cavolo, non ti rendi conto che, detta come la dici tu,difendi Putin? PUTIN?
perche` ?
non e` stato votato?
ah gia` le elezioni russe sono una farsa..
inverce quelle americane con le macchinette..
cristalline..
chissa` che direbbe gore..
ma leggi quello che scrivo ?
chi e` il tuo mentore?
pavlov ?
ripeto:
per i governi dittatoriali/presidenziali a vita
istigano rivolte in base alla democrazia,
diritti umani, bla bla bla
negli stati dove SI VOTA,
puntano direttamente a rovesciare il tavolo
-> elezioni farsa, brogli, ecc.
(faccio notare che in russia
sono ancora agli exit poll..)
= insomma tutto un copione da eseguire..
prima di scrivere,
rifletti un attimo..
Certo, rifletto.
(pausa di riflessione)
Eccomi. Sai cosa ho riflettuto? Che tu accusi i regimi occidentali di non essere democratici perchè le elezioni che ci sono non sono veramente libere, perchè il popolo viene manipolato, costretto, convinto a votare "per chi vogliono Loro", e insomma la sovranità popolare è solo fittizia. Ora dimmi: tu pensi davvero che le elezioni in Russia siano libere?
09/12/2011, 17:44
10/12/2011, 17:43
vimana131 ha scritto:
Russia, carri armati a Mosca Sabato corteo conto Putin
Venerdì, 9 dicembre 2011 - 08:32:26
Le autorità si stanno preparando con i carri armati ed un plotone di soldati direttamente dalla Cecenia per uno dei week-end più burrascosi dell'ultimo decennio a Mosca. Con la prevista nuova grande protesta contro le violazioni delle legislative del 4 dicembre e il rischio che questa si incroci con i nazionalisti, disposti a tornare alla piazza del Maneggio per l'anniversario dell'assassinio del tifoso Egor Sviridov, pare per mano caucasica. Per nazionalisti non si intendono i Nashi, ossia la gioventù pro Cremlino, ma la fronda più pericolosa degli ultras russi. Quelli a cui piace menare le mani e particolarmente arrabbiati per la morte di uno di loro, lo scorso dicembre: l'episodio aveva già creato molti disordini da solo, un anno fa. Con macchine bruciate, 'caccia al tagico' e altre violenze. Questa volta potrebbe invece essere parte di un mix esplosivo con i 30.000 partecipanti attesi per la protesta contro il risultato delle legislative del 4 dicembre a favore di Russia Unita, partito del tandem Putin-Medvedev.
Ma non ci sono soltanto i cingolati dell'esercito e gli elicotteri dei servizi segreti: alcuni agenti sono stati attivati per monitorare i blog e i social network, alla ricerca di un accordo sulla preparazione delle riunioni dei nazionalisti. E ovviamente dell'opposizione. Tutta la notte i blogger e gli attivisti dell'opposizione anti-Putin hanno discusso su Vkontakte e altri social network sul luogo e l'ora. E sembra ormai chiaro che saranno almeno 30.000 i partecipanti alla manifestazione di sabato, ma non nel posto stabilito inizialmente. Solidarnost avverte: "Le autorità cittadine hanno concordato sul meeting del 10 dicembre. I partecipanti si riuniscono in Piazza della Rivoluzione", alle 11 ora italiana, ma la protesta contro l'esito delle legislative del 4 dicembre, si terrà altrove, un'ora dopo, sulla Bolotnaja, non molto distante, dietro al Cremlino. "In precedenza, il luogo della riunione è stato indicato in Piazza della Rivoluzione, ma là le autorità di Mosca avrebbero dato il permesso solo per 300 persone.
Qualcuno vive la soluzione come una mezza sconfitta e già critica, sempre sul social network: "Solidarnost ha uno stile autoritario nel prendere le decisioni: Boris Nemzov (il loro leader) fa e disfa". Pare infatti che un altro leader della protesta, l'ecologista Sergei Udaltsov, del Fronte di sinistra non concordi. Un altro utente replica: "Disgustoso, vile, orribile. Ma il nemico deve essere uno solo". E c'è chi invita a mantenere la calma: "Ci servono nervi d'acciaio. Diamoci una calmata e rimaniamo freddi".
Tutta la notte i blogger e gli attivisti dell'opposizione anti-Putin hanno discusso su Vkontakte e altri social network sul luogo e l'ora. E sembra ormai chiaro che saranno almeno 30.000 i partecipanti alla manifestazione di sabato, ma non nel posto stabilito inizialmente. Solidarnost avverte: "Le autorità cittadine hanno concordato sul meeting del 10 dicembre. I partecipanti si riuniscono in Piazza della Rivoluzione", alle 11 ora italiana, ma la protesta contro l'esito delle legislative del 4 dicembre, si terrà altrove, un'ora dopo, sulla Bolotnaja, non molto distante, dietro al Cremlino. "In precedenza, il luogo della riunione è stato indicato in Piazza della Rivoluzione, ma là le autorità di Mosca avrebbero dato il permesso solo per 300 persone.
Qualcuno vive la soluzione come una mezza sconfitta e già critica sempre sul social network: "Solidarnost ha uno stile autoritario nel prendere le decisioni: Boris Nemzov (il loro leader) fa e disfa". Pare infatti che un altro leader della protesta l'ecologista Sergei Udaltsov, del Fronte di sinistra non concordi. Un altro utente replica: "Disgustoso, vile, orribile. Ma il nemico deve essere uno solo". E c'è chi invita a mantenere la calma: "Ci servono nervi d'acciaio. Diamoci una calmata e rimaniamo freddi". Intanto oltre all'invito a portare tutti un nastrino bianco, ormai assurto a simbolo della protesta, circola un decalogo su come comportarsi, con le regole base per evitare i provocatori: al quarto punto, "comportarsi nel rispetto della legge" e prima ancora al terzo, "anche se si sente qualcuno gridare 'Forza Russia Unita!' si può ridere, si può parlare con lui, cercare di convincerlo, ma non usare la forza".
E ancora il galateo da usare con la polizia: "Ragazzi, la polizia tifa per noi" si legge. "I poliziotti hanno a casa moglie e figli, hanno paura come noi, ma non possono cambiare tutto in una volta. Quindi a ogni agente che si comporta in maniera umana dite grazie, 'capisco che è tuo dovere, e speriamo di cambiare il vostro capo affinchè non siate più schiavi'. A Mosca hanno portato le truppe dalla Cecenia: questi ragazzi sono stati spinti ad odiarci, ma se non ci fanno nulla di male, sorridetegli, spiegate che non vogliamo il male di nessuno".
RUSSIA: GRUPPO OSSERVATORI ELEZIONI, PARTITO PUTIN HA OTTENUTO SOLO 30%
Il partito di Vladimir Putin avrebbe ottenuto solo il 30% dei voti alle elezioni russe e non quasi il 50% come annunciato ufficialmente. Inoltre il partito liberale Yabloko avrebbe avuto voti suffienti a conquistare seggi in Parlamento, mentre di fatto nessun suo rappresentante vi siede. Lo rivela un gruppo di monitoraggio sulle elezioni 'Cittadino Osservatore' che ha pubblicato i risultati online sul suo sito nabludatel.org. Secondo il gruppo fondato dall'analista politico indipendente Dmitry Oreshkin, con osservatori formati grazie all'aiuto del gruppo di monitoraggio elettorale Golos, United Russia, il partito di Putin, avrebbe ottenuto solo il 29.8% dei consensi nel Paese e il 25.8% a Mosca. I reali risultati del Partito Comunista sarebbero del 22.6%, piu' alti del dato ufficiale del 19.6%. Inoltre il partito Yabloko avrebbe conseguito il 14.3% dei voti a Mosca e l'8.2% nel resto del Paese, contro i risultati ufficiali del 3.3%. Dati che permetterebbero alla formazione di sedere alla Duma (la soglia e' il 7%). La contestazione dei risultati ufficiali si basa sui dati di 176 seggi, dove gli osservatori hanno potuto effettuare un conteggio alternativo. Anche l'affluenza alle urne e' stata rivista: sarebbe stata del 53% nel Paese: il dato ufficiale riferisce di una partecipazione elettorale del 60.2%.
http://affaritaliani.libero.it/politica ... 91211.html
11/12/2011, 18:33
12/12/2011, 11:48
12/12/2011, 13:05
sezione 9 ha scritto:
Ribadisco quello che penso, caro Mik. Io so che quello di Putin non è un regime democratico, per cui non lo difenderò MAI. Le mie critiche al mondo occidentale sono diverse ma non sono assenti, ma comunque, in ogni caso, anche se l'occidente fosse una dittatura, ciò non mi autorizza, se sono davvero intellettualmente onesto, a difendere altre dittature non occidentali.