Coscienza, arte e creatività nel percorso evolutivo
e nella conoscenza del sè
21/04/2009, 21:23
Ora che il chiodo del gufo orologio
intacca l'iride palude instabile
l' acqua lumaca divora la cenere del nervo
perchè l' occhio sia erba
sul cemento livido di tanfo nella stanza segreta
dove le cattedre marcite si sfilano le calze
e le incollano sui pali che saranno palpebre.
Ora che il compasso sottile manichino
mastica l'orbita
ne il cuore aggappato al lampadario
striscia la sua spada
il suono potrà spezzare l'orecchio annodato
e giungere alla picozza dei sogni ,
solo sabbia nel testicolo crogiolo
la donna è un rottame che mi urla dentro.
18° giorno
a Dylan
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barionu il 21/04/2009, 21:24, modificato 1 volta in totale.
21/04/2009, 21:33
Ecco il pilota traspare zampine
sul capello che fende le nubi
come antracite il tuo velo di sposa
3° giorno
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barionu il 21/04/2009, 21:34, modificato 1 volta in totale.
22/04/2009, 00:49
Roccie infinite di foglie
sono il tuo cielo,
piccola ombra
di merlo.
Ti insegue il verde sole
sui cedri,
respira il bosco
la piena dei raggi
( nello stile Tang )
25°giorno
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barionu il 22/04/2009, 00:49, modificato 1 volta in totale.
04/05/2009, 16:37
Redenzione
Sprofondato in un oscura
voragine conica giace,
pozza di sangue
il cadavere di mio padre ucciso.
Vedo la scena dall'alto
e mi affatico,
il cono è scavato nella mia testa,
a capire cosa stia succedendo.
Sono infatti costretto a capovolgere
gli occhi dentro di me,
come due manichini schiavi
di una circostanza esterna ,
è possibile che l' intruglio
dovesse proprio abitarmi dentro,
come se appositamente predisposto
a infastidirmi la parola ?
Gli occhi, ora due palle bianche,
urlano di dolore, poichè i nervi
dell' iride sono tirati
e mutano in funi taglienti.
Ma almeno posso intravedere
che mio padre ha una mano
inchiodata sulle pareti nere
del mio cervello e che la
muove lentamente frugando in quel
mare vivo come per ammorbidirne
i piccoli gonfiori.
E' un' immagine strana
poichè tutto il corpo e attraversato
da una sottile lastra di metallo,
in modo che la gola
non possa respirare, spaccata
dalla radice fino al mento,
e così mio padre sembra uno
che stia annegando,
con la bocca che morde l' aria
e gli arti che tagliano inpazziti
in un bacile di sangue
e altri liquidi.
Si agita, si lamenta,
ma soprattutto pretende
e le sue parole mi raggiungono
anche se c'è un selciato
di mattoni compatti
che ci divide.
Infatti è trasparente come l' aria
e veloce come il raggio di un occhio solo,
eppure il suo respiro
riempie il cono
di un fumo acre
che può solo provenire
da una tomba invasa
dal fuoco.
Il tormeto più grande
è che non so
quanto potere lui abbia su di me,
anche se ho capito
che l' unico rimedio,
molto lungo e faticoso
sarebbe quello di capovolgere il cono
e di spingere il corpo
nella mia bocca.
Rompendogli la lingua con i denti,
togliendoli con gusto le ossa dalle mani,
ficcandogli una forbice nella pancia,
potrei ricordare tutto
e trasformare le labbra del mio sorriso
in due legni di corteccia
con le macchie viola e i peli
ruvidi di un cannibale.
14° giorno
Luna Piena
Saturno rovesciato
( alla piattaforma di Elsinore )
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barionu il 04/05/2009, 16:37, modificato 1 volta in totale.
17/05/2009, 16:45
Immagine:

21,96 KB
" E’ dipinto nei quadri, lo dicono le leggende, "
Così il Cavaliere interroga la Morte
Per iniziare la sua immortale
Partita a scacchi nel Settimo Sigillo.
Nei vetri delle cattedrali
Si tramanda il percorso iniziatico chiamato
Gioco del labirinto,
Il caso governa il gioco
Il gioco rinnova il caso
Perché lo stregone possa condurre il suo apprendista
in un prisma dove solo uno
dei molteplici specchi
si rivela come la porta
della conoscenza occulta.
Il labirinto appare e si cela nell’intreccio degli archetipi,
il giocoliere che ha superato l’arte della guerra
può tracciare la mappa e uscire.
La partita a scacchi,
dove ogni pezzo abbattuto è la consapevolezza
dopo la morte
rappresenta il percorso che solo l’iniziato conosce,
dopo infinite prove.
Non so quale Papa recentemente ha detto :
l'astuzia del Diavolo è far credere alla gente che lui non esiste,
et io aggiungo,
la suprema astuzia del Cattolicesimo è riuscire a far credere alla gente ,
di essere indenne dal suo condizionamento o influenza :
essere Cattolici oggi non vuol dire praticare o andare a Messa,
si finisce con l'essere Cattolici attraverso altre forme,
infinitamente più subdole o capziose
di quello che percepiamo; .
in fatto di manipolazione, Il Diavolo,
a confronto del Papa.......
..... nel senso che nelle società del XXI secolo
l ' " Andare a Messa ",
si è trasformato in un'invisibile cerimonia quotidiana
di eguale valore e significato.
E tutti siamo partecipanti
senza rendercene conto.
E il legame presente di continuità
è garantito dal permanere
della " Cerimonia Radice ".
Come in un albero, ne acquisiamo i frutti
e ne moltiplichiamo i semi,
senza sapere che il Rituale
deriva ancora
dalle nascoste ramificazioni sotterranee.
Il pensiero è la voce della materia
La materia ha una memoria che leggiamo come un libro
Le pagine ci appaiono come sogni.
Nessun segreto,
Sul tavolo verde la Squadra e il Compasso
Siamo noi a lanciare i dadi
L’uomo e’ uno strumento che l’universo usa per imparare a conoscere
Le porte della percezione
Dove l’energia può essere l’eterno piacere
Dove i poveri artigiani possono
Ridere in faccia alla morte
GAMBIT
23/05/2009, 16:18
Custode
del
veliero
il
saggio
narra
alle
arpe
l
'
acqua
che
gli
uccelli
filano
in
cielo
perchè
risplenda
Portogallo 1980
Coira. Isola costa Sud
Mi trovavo in una steppa dell ' Est,
un' immensa pianura dove il limite
fra cielo e terra
non era scritto.
Mi appare
una splendida giovane donna
che tiene in braccio un bambino.
" Io sono tua,
ma questo non è tuo figlio ,
è di quel guerriero a cavallo
che sta arrivando "
Comparso dal nulla
vedo un cavaliere Tartaro
che si avvicina,
il suo viso mi colpisce
come un tuono
che mi fa guardare il cielo,
e nell' azzurro infinite nubi d'uccelli
disegnano arabeschi come le ombre
dei fulmini,
ora mi trovo in una grotta
dove dei saggi vestiti di seta
suonano pareti d'acqua
trasformandole in luce
27° giorno
24/05/2009, 15:01
Baroniu.... poeta eretico!!
24/05/2009, 16:13
Domani mi metteranno il vestito bianco, quello che ho lasciato
nel tuo letto......
..se solo potessi ricominciare da dove tutto si è spento e si è spenta
anche la memoria di quel fuoco
e poi il buio, un grande enorme spasimo e poi niente,
niente più peso né spazio da percorrere da anima ad anima
niente più infrangersi di ricordi sulla pelle corrosa di lebbra.
E adesso qui, a scender in questa acqua gelida,
dove un salice sghembo specchia le sue brinate foglie
un solo istante resta, prima del buio senza fine,
inganno di specchi , come fosse il paradiso.
E la mente lenta, diafana è quasi ferma.
Anche le parole si bloccano, annaspano, mi tocca di morire
per raggiungere il Nulla e il Nulla ora si è fatto carne.
Qualcosa di asciutto.
O di liquido o forse di melma.
Come prima della vita.
Come prima del mio principe, che sa solo quello che non vuole.
Questa poesia è della mia amica m0rgause
la trovate in :
http://parolarte.splinder.com/post/2056 ... elia%2A%2A( Ragazzi , non esistono parole che io possa dire su questo Diamante di m0rgause ,
solo che lo pongo tra le liriche di Eliot e di Rilke . )
zio ot
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barionu il 24/05/2009, 16:14, modificato 1 volta in totale.
24/05/2009, 19:09
Nel crearti dio regalò un corpo di ragazzo
a insospettabili gambe di donna,
con la mano destra scolpì il viso
nel quarzo tagliente
con la sinistra dipinse il grande dissoluto vegetale
della bocca,
completò l’opera con un minuscolo tramonto di capelli.
Color vermouth.
Lasciò vagare tra le labbra un errore umido
la cui fragranza mi commuove
mentre la novità polverosa del tuo sguardo assente
si appoggia contro di me quando, inquieta,
muovi le mani a tentare una carezza.
da m0rgause
24/05/2009, 20:28
DO YOU REMEMBER REVOLUTION?
Cantavamo vecchie canzoni,
che allora erano nuove,
mossi da convinzioni
solide come prove,
crollate come illusioni,
perse nel mondo del dove.
Ed oggi ciò che è cambiato
rispetto all’età precedente,
è quel futuro inseguito,
mai diventato presente,
che ormai s’è dileguato,
lasciandoci tristemente
d’inseguire soltanto il passato.
24/05/2009, 20:30
LABIRINTI
Perché nel labirinto imprigionati,
quando il Minotauro avrete ucciso,
vi aggirerete a lungo disperati,
se non ricorderete tale avviso:
stringete in mano il filo dell’amore,
per imboccar l’uscita orizzontale,
ma solo l’Arte e l’ali scevre dall’ardore,
mostreranno il sortire in verticale.
24/05/2009, 20:31
NONOSTANTE TUTTO NON È AMORE
Io non ho niente da chiederti
e tu non hai niente da darmi,
ma butterò ugualmente i miei pensieri
nel tuo stagno, come sassi,
ne ascolterò i tonfi ripetuti,
e guarderò i cerchi che si allargano, inseguendosi,
nella attesa vana d’ogni mattina e d’ogni sera,
di vedere nell’acqua scura
il sincero riflesso del mio volto.
25/05/2009, 01:32
Un caloroso bentornato a Carpeoro Poeta !Ragazzi il 3d è aperto a tutti , il mondo non è più lo stesso dopo che vi si è aggiunta una poesia , .... parola del grande Dylan Thomas .
zio ot
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barionu il 25/05/2009, 01:39, modificato 1 volta in totale.
25/05/2009, 09:17
Pensieri nel BuioNel cuore della notte
la notte nel cuorea pensare pensieri
se mai si potèfolli.
Giungere quasi fino a toccare dio
disfarlo
con il tocco di un dito
in cerchi concentrici.
* * * *Pensieri e parole
a tempestarmi il cuore
in queste notti bianche
E polvere di sogni
inarrestabile
tra le mie dita
come sabbia
attraverso i vetri
di una clessidra infranta
* * * *E l'urlo che percosse
l'aria immota
fu quello del metallo lacerato
Ed era lo stridio
d'occhi graffianti
contro il silenzio di un cuore armato
E nel silenzio
pianto di faville
a minacciare il buio
* * * *Discrepanze
d'anima muta
conducono al sogno lucido
E la notte
rimasta silenziosa
scolora la mente svilita
Taci cuore
il crimine assurdo
alla coscienza impietosa
sia l'oblio
nebuloso sollievo
dannazione perpetua e anelatissima
* * * *Schiuse il cuore
quella notte
lo sguado mite della luna.
E il pensiero liberato
scivolò oltre l'orlo
dei sognisognati
per sfuggire l'ordalia
del passaggio mattutino.
Ombre vili
videro
e tacquero l'invidia.
* * * *Passi nella notte
scanditi al tempo
della terra che gira
Orme smarrite
lungo la strada che si disfa
fra le pieghe
di una mano chiusa
* * * *Ore di pietra
per fuggire il tempo
dell'io fuggiasco
Parole taciute
nel tacere di pensieri
alla coscienza ingannata
* * * *Batte e ribatte
un sospiro lontano
vento sottile
si srotola invano
Ciglia socchiuse
e raccogli le membra
prendi un pensiero
e distendilo in terra
Langue il pensiero
sull'erba del prato
fertile segno
d'un sogno mancato
Batte e ribatte
l'onda caparbia
chiama la luna
e marea s'innalza
Labbra dischiuse
ed allunga le membra
si sciolga il corpo
ed anneghi la terra
Si sparga il corpo
sull'erba del prato
umido segno
di un sogno passato
Langue il pensiero
ed il corpo scompare
Vento sottile
sull'onda del mare
http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... dd=6588734
25/05/2009, 18:58
Vi inserisco una mia vecchia poesia:
REQUIEM DI UNA TERRA LONTANA
S’innalzan, in laggiù avvenire,
babeliche torri d’avorio,
dell’umano disio, di gloria salire
il cielo, morte chiazzata d’odio.
Rifulgon, dirimpetto l’aurora,
natie da l’acque carminee
d’un mar che senza fin s’addolora,
resti mortali, sol salme cineree.
Ed il nero silenzio s’avvampa
a strangolare il medaglion nascente,
luce smorzata, prima che irrompa
tra la selva di bellicante morte.
Gridan le mura, forate dal tempo,
di atomiche polveri il micete d’ocra,
ch’annientò, come tuono d’Olimpo,
della mortal specie l’indole sacra.
Ed intona l’oblio, degli estinti la voce,
guaiti di rabbia e dolore commisti.
miravan di stelle il lume ferace,
sentendosi d’albide ali provvisti,
ma ei non fù fatti per ciel cavalcare,
sicchè il fato depose su solida terra,
come Icaro stolto finì per cascare,
dai mortali la gloria ardendo s’aberra.
Potea lor rimaner d’Alicanto l’immago,
e mai, disfatte memorie di vita,
come torri sperdute, in silenzio vago,
scheletri fatui di morte infinita.
Ed il sole s’opaca, all’ignobile sguardo,
necropoli d’alga che eclissa nel mare
perso laggiù in un destino beffardo,
ultimo canto di un mondo che muore.
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