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Marziano
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MessaggioInviato: 22/12/2011, 17:38 
e che volevano? non sempre hanno "fatto sparire" il testimone, perché questo poi ha potuto dire di aver visto oltre l'ufo anche questi tipi...



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MessaggioInviato: 22/12/2011, 17:40 
Ahahahah; non lo fanno sparire! lo intimoriscono ... Lo minacciano, per non farlo parlare, testimoniare; sai, uno ha i famigliari ...[;)]



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MessaggioInviato: 26/12/2011, 02:41 
Cita:
n/a ha scritto:

“APOLLO-11”: QUELLE CINQUE ORE E MEZZO DI... BLACKOUT!

Immagine

Quella sera; dovevano sbarcare sulla Luna verso Le 22,30, ma dalle 22,30 Houston riattivò I collegamenti versole ore 05,30 del mattino (in Italia). Mi ricordo che attendevamo di ora in ora lo sbarco sulla Luna senza capire il motivo di quel pazzesco ritardo! I giornalisti, nella sala stampa di Houston, furono scollegati con il Controllo della Missione.
Ogni tanto mia moglie veniva a vedere che fine avessi fatto...
Insomma l'uomo attendeva da un milione e mezzo di anni di mettere piede sulla Luna e gli astronauti cosa facevano, secondo Houston? Dormivano...

Questo è ciò che vollero far credere al mondo. Con più di 160 battiti al minuto di frequenza cardiaca dei due astronauti... Dormivano!
Già erano successe cose strane durante la missione, comunque pur se scollegati I giornalisti, in Europa poterono essere captati i dialoghi degli astronauti con Houston (che poi, sollecitati da Terra, cambiarono frequenza) dall'Osservatorio di Bokum, in Germania e da radioamatori vari; (fatti ascoltare anche da uno Speciale Tg-1 Della RAI) riguardavano cosa stava in realtà succedendo lassù. Dai brani registrati si sentiva chiaramente Armstrong dire concitatamente:
"... Che cosa era? Che diavolo era... Lo vorrei proprio sapere... ". E da Houston: "Che c'è... (che)... Non funziona? Controllo missione chiama "Apollo-11 "... " Avrebbe detto dopo alcuni istanti di confusione il controllore da Houston. E Armstrong riprendendo: "avete una spiegazione? Questi AGGEGGI sono giganteschi, signore... Enormi! Oh, Dio! Non ci credereste...!". Silenzio imbarazzato dalla sala di controllo, e Armstrong ancora: "Vi dico che ci sono altre ASTRONAVI laggiù, allineate sul bordo del cratere... SONO sulla Luna per osservarci...!".

Da Houston cominciarono ad urlare : “ non preoccupatevi, attenetevi al programma!” E di rimando l'altro astronauta: ”mio Dio, ma è incredibile, questo è fantastico, non lo potreste mai immaginare!” Da Houston:“ sappiamo di questo, andate dall'altra parte!” Ed Armstrong “ allora è UNA FORMA DI VITA, QUELLA!” Da Houston perdendo anche loro il sangue freddo cominciarono ad urlare di cambiare canale, cioé di usare la frequenza criptata di protocollo usata per Le emergenze.
Da Houston: “ cambiate frequenza, usate “Tango”, “Tango”!
“ Allora è una FORMA DI VITA quella!” Ancora Houston: “cambiate frequenza! Usa “Bravo Tango”, vai su “”Jezabel,Jezabel”! “...Sì, ma tutto questo è incredibile!”
“...Passa su “Bravo Tango,” “ Bravo Tango”!
Evidentemente gli astronauti, presi alla sprovvista, parlavano spontaneamentee ed in preda ad evidente emozione.

Resta IL fatto che, dopo poche altre missioni, nulla, nemmeno l'ombra di un... Transistor, andò più sulla Luna e DA 32 anni ! Come ebbe a dire Armstrong durante un colloquio, furono "severamente redarguiti dal mettere piede sulla Luna". Naturalmente, per nascondere la cosa all'opinione pubblica, vi furono altri voli "Apollo", ma non fino al n° 20, come DA programma.
Ora , se fosse stata tutta una mess'inscena, già di per sé complicata, avrebbero pensato a metterci dentro anche gli UFO? Riguardo il "fallimento" dell'"Apollo-13", si dice che trasportasse una mini carica nucleare per testare le onde sismiche sulla Luna, poiché durante l'ultima prova di allunaggio di una missione precedente, non so se fosse l'"Apollo-10", dopo che si abbassarono (simulando la procedura di atterraggio) prima di risalire in orbita lunare e congiungersi con il Modulo di Comando, il LEM abbandonò, ad una certa quota, la piattaforma d'atterraggio che sarebbe precipitata sulla Luna. Ebbene, si notò che la stessa, impattando con il suolo lunare, provocò un terremoto le cui onde sismiche continuarono a risuonare per circa 3/4 d'ora! Come se la Luna fosse vuota! Da lì la prova con la mini carica che sarebbe dovuta essere testata; perciò anch'io sono convinto che l"Apollo-13" fu sabotato... Come credo molto poco che la sola spinta del LEM abbia da solo riportato indietro anche il Modulo di Comando... Ma, sono sicuro che"Apollo-13" fu sabotato...
Come già detto in precedenza, anche Le altre Missioni furono accompagnate da varie altre STRANEZZE.

A proposito delle "ben documentate prove" che sulla Luna non ci sia andato nessuno, io che ho vissuto quegli anni, mettevo tutti I componenti del "puzzle" in fila... E tutto risultava reale !
Non c'è stato nessun falso ! Basta riflette sulle "ricadute" tecnologiche dell'intero Programma ! Tutte Le applicazioni tecniche, mediche, industriali, chimiche, computers, videocamere, etc...
Se non ci fossero andati non avremmo avuto nessuna applicazione tecnologica... E tutte Le centinaia di Ditte che parteciparono al Programma Spaziale? Per non parlare di tutti I Centri d'ascolto del mondo concentrati sulla Luna in una sorta obbligata di triangolazione ! In più,oltre la preoccupazione che avrebbero avuto di costruire un “falso”, avrebbero perfino complicati IL tutto inserendovi un presunto avvistamento di U.F.O.?
MA C'E' UNA COSA CHE NON TUTTI SANNO ( possiedo ancora i quotidiani dell'epoca ) I RUSSI, PER ESSERE SICURI CHE GLI AMERICANI NON BLEFFASSERO INVIARONO DIETRO L'APOLLO-11 UNA LORO SONDA PER SPIARLI : IL " LUNAR-15 " ( che in ambienti NASA creò non poche preoccupazioni perché non sapevano cosa avessero intenzione di fare i Russi, pensavano perfino ad un atto di sabotaggio...). Quando L'"APOLLO" atterrò sulla Luna, la Sonda "LUNAR-5", dopo qualche orbita attorno alla Luna a bassa quota, SI SCHIANTO' SUL SUOLO LUNARE, DOPO AVER RILEVATO L'EFFETTIVO ALLUNAGGIO DELL'APOLLO-11.
Figuriamoci se l'allora Unione Sovietica avesse fatto passare un simile inganno ! In quei particolari tempi, di "guerra fredda", bastava un niente per "strillare"...
Poi, parlavano chiaramente di Alien ships allineati sul bordo del cratere...
In fine, ho riflettuto sui dialoghi originali, quando parlavano degli specchi ( che probabilmente erano quelli per riflettere il laser, da Terra ), quindi sta a significare, come dubitavo, che non uscirono dal LEM cinque ore e mezzo dopo l'arrivo sulla Luna, come vollero farci credere quella notte, ma continuarono per forza di cose con la loro missione, solo che a noi terrucoli fecero sapere che uscirono dal LEM soltanto alle cinque e trenta del mattino... Ecco l'arcano ! Gli asrtonauti rimasero in contatto, con Houston, tramite la frequenza criptata, per tutte quelle ore. Quando in fine gli UFO se ne andarono, cominciarono a trasmettere in "diretta" ( anche questo non esatto, poiché la NASA si arrogava il diritto di censura; da qui, l'arruolamento di soli piloti militari; perciò le trasmissioni erano ritardate di qualche secondo, proprio per filtrare...), e così fummo convinti che ripresero il programma soltanto dopo tutte quelle ore !
Ma è impossibile! Perché a causa di appuntamenti orbitali, e problemi di ossigeno, il programma doveva essere scrupolosamente eseguito alla lettera, come in effetti debbono aver fatto...
Così ho avuto una conferma di ciò che pensavo da anni...

Avendo trovato altri brani delle conversazioni tra Houston e gli astronauti dell'"Apollo-11", li riporto in modo da integrare e comlpetare la discussione intercettata, poiché, quando ti fanno ascoltare qualcosa, non è mai la registrazione completa...

Controllo Missione: "Registrate su Bravo - Tango, Bravo - Tango!"
A questo punto le comunicazioni proseguono su un canale radio codificato, impedendo ai radioamatori di ascoltare lo scambio di battute che stava diventando molto interessante, ma allo stesso tempo molto imbarazzante da spiegare da parte della NASA, nel caso in cui la faccenda fosse trapelata tra i milioni di telespettatori incollati davanti alla TV ed ignari di quanto stesse avvenendo. La seconda sorpresa avviene durante la fase di risalita dalla superficie della Luna del L.E.M. "Aquila", con a bordo Armstrong e Aldrin, ed il rendez vous in orbita lunare con Collins ed il Modulo di Comando "Columbia". Il dialogo che segue è stato registrato al magnetofono e riportato dal settimanale "National Bulletin" di Montreal il 29 Settembre 1969:
Apollo 11: "Cos'è? Per il Diavolo, cos'è? Non voglio saperne di più! Queste ... piccole ... cose ... sono gigantesche, sono enormi! No, no, questa è addirittura un'allucinazione. No, no, no, questa non è un'illusione ottica! Oh, cielo, non ci crederà nessuno!"
Controllo Missione: "Cosa ... cosa succede, dannazione? Come state, ragazzi?"
Apollo 11: "Sono là, sotto l'orizzonte!"
Controllo Missione: "Cosa c'è? ... Disturbi radio ... qui è il Controllo Missione che chiama Apollo 11."
Apollo 11: "Roger, siamo qui, ma abbiamo visto altri ... devono essere qui da tempo per osservare le attrezzature."
Controllo Missione: "Controllo Missione! Ripetete le ultime comunicazioni!"
Apollo 11: "Dico che ci sono altri veicoli spaziali. Sono allineati sull'orlo del cratere!"
Controllo Missione: "Ripetete! Ripetete!"
Apollo 11: "Lasciateci completare questa orbita, poi ... a casa! In 625 a 5 ... Ho regolato i relè ... mi tremano le mani, non posso ... filmare! Dio, chissà se queste dannate macchine fotografiche hanno ripreso qualcosa? ..."
Controllo Missione: "Avete fotografato qualcosa di interessante?"
Apollo 11: "Non abbiamo pellicole a portata di mano ... Disturbi radio ... tre colpi dei dischi volanti, o quel che diavolo sono, possono aver rovinato le pellicole."
Controllo Missione: "Controllo Missione. Qui è il Controllo Missione ... siete sulla strada per il ritorno a casa? ... Ripeto, siete sulla strada per il ritorno a casa? Cosa sono tutte queste voci sugli U.F.O.?"
Apollo 11: "Si sono posati là ... sono sulla Luna ... ci stanno osservando."
Controllo Missione: "Gli specchi, gli specchi, li avete piazzati?"
Apollo 11: "Si, gli specchi sono al loro posto. Ma chi ha costruito simili navi spaziali può andare li domani e strappare via quei dannati specchi ... Passo e chiudo."

A questo punto terminano di nuovo, bruscamente, le comunicazioni radio tra l'Apollo 11 ed il Controllo Missione a Houston, ma questi episodi bastano per farci capire che il fenomeno U.F.O. esiste al di là di tutte le politiche di "Cover Up" da parte della NASA e del Governo degli Stati Uniti, che continuano a negare l'esistenza di oggetti volanti non identificati e degli incontri avvenuti durante le varie missioni spaziali.

Per non parlare dell'"Apollo-16", che dovettero rientrare 16 ore prima...

Ogni missione doveva essere accuratamente preparata,pianificata fino nei minimi dettagli, per svariati problemi; specialmente quando vi era in ballo l'uomo.
Poi, fino alla Luna...
Vi erano problemi per il carburante, per gli appuntamenti in orbita, per l'ossigeno; tante e tante cose...
Dovevano stare attenti perfino ai razzi direzionali ( quelli che controllano l'assetto dei vari mezzzi spaziali ) del LEM o del Modulo di Comando, che rimaneva in orbita con il terzo astronauta, in attesa del ricongiungimento, dopo "l'escursione" lunare.
Quindi , tutto era calcolato al millesimo; anche adesso vi sono pochi margini con lo "Shuttle" ( per il decollo, per l'atterraggio e così via ); figuriamoci se potevano rinviare lo sbarco sulla Luna di tutte quelle ore!
Ed il mondo...credette!
Daltra parte era solo spettatore. Ma, dico io, tutti quei giornalisti, esperti e compagnia briscola che erano in studio, alla Tv, a chiacchierare fino al mattino, ma possibile che non sospettassero niente? Rimandavano, dicevano i corrispondenti dall'America, di ora in ora!
Roba da matti!
Facevano tutte ipotesi stupide; e poi, al mattino, tutti a battere le mani perché era sceso Armstrong!
Quello, sai da quanto era in giro, e già si era preso le "rampogne" dagli "Amici"!
Ma a chi le vai a dire queste cose...
Come dissi, qualche anno fa, non ricordo, fecero quello speciale sul Tg-1, ma a chi gliene fregò qualcosa, il giorno dopo!
Era passato tanto tempo e chissà cosa successe...
Ecco il commento di chi aveva visto lo speciale!
Ci dimentichiamo di tutto, se non viene spiegato subito; questa è la strategia!

Tutto quello che si trova adesso riguardo la Luna mi fa solo sorridere, per non dire un'altra cosa!
Perché quei "fessi" di cronisti , in Italia e dall'America ( con l'informatiissimo Ruggero Orlando ) discussero tutta la notte sul perché non sbarcassero....?
Ed in studio, non so se lo "conoscete", c'era l'espertissimo fisico Enrico Medi; e tutti erano perplessi...
E ditemi ancora, per modo di dire, perché da Houston, tradotto da R. Orlando, dissero al mondo, che gli astronauti "dovevano dormire"...?
Ma diamo i numeri?
E tutti dissero " in effetti, dopo tutto quel viaggio..."
AVEVANO LE PULSAZIONI CARDIACHE A 110 BATTITI AL MINUTO !
Chi riuscirebbe a riposare? Vai a trovare la ragazza e...ti riposi sugli scalini del pianerottolo? Ooooooh!
Sapevate che i luoghi di atterraggio di tutti i voli "Apollo" erano in zone " d'interesse"?
Erano quelle zone dove avvenivano cose...strane!
Altro che zone pianeggianti per atterrare meglio!
Avevamo il programma NASA stampato dappertutto,su riviste e quotidiani, minuto per minuto, figuriamoci se stavano dentro il LEM PER TUTTE QUElLE ORE!
Per fortuna che vi sono quelle registrazioni, che hai messo anche tu, Digdug, nelle quali mentre ufficialmente erano all'interno, Houston chiedeva loro, fra tutto il bailame con gli UFO, se avessero almeno sistemato gli "specchi",che erano quelli per la riflessione laser da terra,ecco tutta la falsità delle cose, poi chiedete delle PROVE! Il programma super scrupoloso delle missioni, ecco le prove; e lo svolgersi di esse sotto copertura radio! "Infinocchiando" il resto del modo con i...ritardi!
Ragazzi, ripeto: dovevano stare attenti a tutto; minuto per minuto.
Lo vedete anche adesso con lo "Shuttle": e le "finestre" per il decollo, e le "finestre" per l'atterraggio; ORA dopo 40 anni!
Figuriamoci per la prima "escursione" lunare...
Non erano nemmeno sicuri che il LEM si sarebbe riacceso!
Erano dei veri e propri pionieri! E se tutto fosse stato falso, come qualcuno, per qualche foto "rifatta", tenta di far credere, si sarebbero inventata anche la "storia" degli UFO ?
SAREBBE STATA GIA' COMPLICATA DI PER SE LA COSA, NO?


Secondo l'astronauta della NASA Neil Armstrong (il primo uomo a metter piede sulla Luna), gli alieni hanno una base sul nostro satellite e ci dicono, in termini piuttosto decisi, di stare alla larga dalla Luna. A quanto dicono i rapporti finora noti, sia Neil Armstrong che Edwi.n Aldrin videro degli UFO dopo il famoso atterraggio sulla Luna dall'Apollo 11 il 21 luglio 1969. Uno degli astronauti riferì di aver visto una "luce" sopra e dentro un cratere durante la ripresa televisiva, seguita da una richiesta di maggiori informazioni da parte del controllo missione. Ecco il dialogo che si sarebbe svolto fra Luna e Terra:

NASA: Che cosa c'è? Controllo missione chiama Apollo 11...
Apollo 11: Quei "cosi" sono enormi, mio Dio! Enormi! Oh, mio Dio, non ci credereste! Vi dico che stiamo vedendo altre ' navicelle qui fuori. Sono ferme sulbordo del cratere! Sono sulla luna e ci stanno osservando!
Un professore, ha voluto rimanere anonimo, ha inviato alle organizzazioni ufologiche il seguente resoconto di un dialogo da lui avuto con Neil Armstrong durante un simposio della NASA:
Professore: Che cosa accadde veramente fuori dell'Apollo 11?
Armstrong: Una cosa incredibile, anche se noi abbiamo sempre saputo di questa possibilità. Il fatto è che loro (gli Alieni) ci hanno intimato di allontanarci! .
Professore: Che cosa vuole dire "intimato di allontanarci"?
Armstrong: Non posso entrare nei dettagli, posso solamente dire che le loro astronavi sono di gran lunga superiori alle nostre sia per dimensioni che per tecnologia. Accipicchia se erano grandi!... e minacciose!
Professore: Ma la NASA ha ugualmente inviato sulla Luna altre missioni dopo l'Apollo 11... .
Armstrong: Naturalmente: la NASA le aveva già annunciate a quel tempo, e non poteva rischiare il panico sulla Terra.
Secondo l'ufologo americano Vladimir Azhazha, "Neil Armstrong disse al Controllo Missione che due enormi oggetti sconosciuti stavano osservando lui ed Aldrin dopo l'atterraggio sulla Luna. Ma questo messaggio non è mai stato ascoltato dal pubblico, perché la NASA lo ha censurato."
Aleksandr Kasantesev afferma che Buzz Aldrin fece un film a colori dell'UFO da dentro la navicella, e continuò a filmare loro, Armstrong e lui stesso anche quando furono fuori. Armstrong confermò che la storia era vera, ma rifiutò di dare ulteriori dettagli, poi ammise che la CIA voleva nascondere l'accaduto.


Trovo questo pezzo interessante e per certi versi illuminante, ma sul fatto che dormivano non so, da quanto tempo erano svegli? magari ci sono degli standard che prima di fare una cosa comunque abbastanza rischiosa come scendere su un corpo "alieno" devi essere bello riposato e pronto ad ogni evenienza, è un'ipotesi, oppure avevano da sistemare gli strumenti, immagino che tutto dovesse essere perfetto prima di aprire il fatidico sportello...
Ma l'immagine di Armstrong che scende fu fatta DALLA nave, oppure ripresa dall'esterno? So che è estremamente banale, come domanda.

Certo sarebbe stato bello se avessero mostrato foto o filmati di una flotta di dischi (a proposito perché una flotta intera e non uno magari da ricognizione? cosa vogliono sulla luna?)...



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MessaggioInviato: 26/12/2011, 17:37 
In effetti NON DORMIVANO AFFATTO! Da Houston volevano farcelo credere ... Invece il programma continuava freneticamente e in gran segreto! Ma noi, comuni mortali, attendemmo fino al mattino per sapere qualcosa ... Ed io ... dubitavo ... (Perché già durante il volo Terra-Luna si seppe che erano stati "accompagnati", e fu notato anche un bagliore in una zona lunare che non ricordo; forse dal "cratere Aristarco").



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MessaggioInviato: 26/12/2011, 18:00 
1990: il ministero della difesa di Londra trema per gli UFO


File declassificati del governo britannico hanno rivelato che il ministero della Difesa di Londra si è trovato coinvolto in un caso di avvistamento di UFO in Scozia così eclatante da smuovere funzionari d’alto livello e perfino derogare alle procedure e alle norme stabilite per simili casi. I funzionari hanno infatti considerato questo avvistamento con un livello di allarme non consentito dal protocollo, poiché l’individuazione di UFO non è considerato una minaccia immediata per la sicurezza nazionale. La comunicazione circa l’incidente è contenuta in più di mille pagine di documentazione ufficiale, precisando centinaia di avvistamenti UFO tra il 1987 e il 1993, che è stato reso disponibile al pubblico presso il National Archives di Kew, per la prima volta il 22 marzo scorso. La maggior parte degli UFO avvistati di cui si ha notizia nei file degli archivi nazionali sono stati in ultima analisi spiegati con fenomeni di varia natura. Ma l’evento scozzese resta un mistero. Secondo il documento, il ministero della Difesa è venuto a conoscenza dell’avvistamento di un oggetto fluttuante in aria, con una forma romboidale dalle pagine del giornale “Daily Record”, dove era presentato con sei fotografie a colori. Testimoni dell’avvistamento due uomini, uno dei quali lo ha ripreso con una macchina fotografica il 4 agosto 1990.

Immagine


Uno degli schizzi allegati ai documenti del ministero britannico della Difesa – foto da http://www.telegraph.co.uk

I testimoni che l’oggetto si librò per circa 10 minuti – durante il quale aerei militari eseguivano una serie di passaggi a bassa quota – prima di spostarsi verso l’alto, e scomparire dalla vista, a grande velocità. Il documento afferma che i funzionari stabilirono dalle foto che gli aerei militari potevano essere identificati come caccia Harrier anche se, non ne risultano operativi nella zona al momento. Una minuta preparato per l’allora ministro delle Forze Armate, sir Archie Hamilton, e datata 14 settembre 1990 afferma: “Il sottosegretario di Stato alle Forze Armate potrebbe voler essere avvisato del fatto che lo “Scottish Daily Record” possa pubblicare una storia per quanto riguarda un presunto avvistamento di un UFO vicino Pitlochrie [sic – il nome corretto è Pitlochry] nei primi giorni di agosto. Queste storie non sono normalmente portate all’attenzione dei ministri e l’ufficio stampa del ministero della Difesa risponde sempre alle domande della stampa con linee guida ben chiare da molto tempo, sottolineando le nostre linee di scarso interesse nel fenomeno UFO e spiegando che, quindi non vi sono le risorse per procedere a eventuali indagini in profondità di particolari avvistamenti. Le foto mostrano una grande oggetto stazionario a mezz’aria, a forma di diamante, con accanto, sembra, un piccolo aereo. La negativi sono stati presi in esame dal personale, che ha stabilito che l’aereo è un Harrier (ed anche individuato un secondo aereo appena visibile, anche in questo caso probabilmente un Harrier), ma non hanno raggiunto alcuna conclusione in merito al grande oggetto”.

Il ministero preparò anche una strategia difensiva per i media nel caso in cui i giornalisti avessero bombardato il suo ufficio stampa con domande circa l’oggetto volante non identificato. Ai giornalisti che avessero posto domande sarebbe stato risposto che “non vi erano conclusioni definitive per quanto riguarda la grande oggetto a forma di diamante”. David Clarke, un docente universitario di giornalismo e esperto di UFO, ha dichiarato: “Questo è il più allettante di tutti i rapporti sugli UFO. Ciò dimostra che al ministero erano preoccupati per l’inferno che avrebbero dovuto affrontare di fronte alle risposte da dare ai giornalisti. Non avevano idea di cosa fosse stato e non potevano anche individuare da dove gli Harrier provenissero. Si tratta di un vero mistero che non può essere spiegato. E che al ministero hanno preso molto, molto sul serio”. Il rapporto mostra che un anno dopo che le fotografie originali sono state scattate, il ministero incaricò degli esperti di produrre schizzi dell’UFO per dare un’idea della sua scala rispetto ai caccia. Anche la realizzazione dei disegni è stata avvolta nel più stretto segreto. Un documento non datato consiglia un ” trattamento molto speciale” a causa della “sensibilità del materiale”. E anche ordina “minima manipolazione da parte del personale”. Nel 1992, emersero voci sulla stampa che gli americani stavano sviluppando un nuovo aereo spia con il nome in codice “Aurora”, e alcuni funzionari si interrogavano se il misterioso aeromobile fosse stato parte del progetto. Una nota in un documento senza data precisa: “Nonostante le smentite USA, la storia di “Aurora” continua a funzionare. I dettagli in questo articolo coincidono con alcune delle cose dette in una conferenza sugli UFO il mese scorso. Non mi sto riferendo – dunque – alle registrazioni dello “Scottish Daily” per ricordare che ci sono foto di un UFO a forma di diamante vicino Pitlochry nel 1990 – e che l’oggetto era fermo a mezz’aria”. I file mostrano che i funzionari del ministero consideravano molti degli avvistamenti segnalati durante il periodo come riferiti da testimoni credibili e genuini: personale militare, agenti di polizia ed equipaggi di volo sono tra coloro che hanno riportato attività UFO. Ma anche un uomo di Brighton che sostiene di aver avuto un incontro con gli alieni al di fuori della sua finestra nel 1992 viene descritto come “apparentemente veritiero”. Dal documento risulta inoltre che i funzionari avevano previsto di studiare sistematicamente un campione di più di 100 avvistamenti inspiegabili nella speranza che fossero in grado di fornire una spiegazione razionale a ciò che stava accadendo. Ma la Difesa in seguito fermò ogni indagine per il timore di disastro nelle pubbliche relazioni.

Gli avvistamenti di UFO registrati nei documenti recentemente divulgati dal ministero della Difesa includono:

21 febbraio 1988: L’equipaggio di un elicottero riferisce di un incontro con un oggetto molto luminoso e lampeggiante. L’UFO sembra essere di 200 o 300 metri di lunghezza, con luci rosse e bianche, e sembra manovrare per schivare l’elicottero.

5 novembre 1990: equipaggi di sei caccia Tornado della RAF scrivono su una relazione di aver avvistato un gigantesco UFO durante sorvoli della Germania nel corso di un esercitazione. I piloti scrivono che forse poteva trattarsi di un test di volo per l’allora top-secret caccia stealth dell’US Air Force. Un file osserva: “Credo che ogni ulteriore informazione possa solo aggiungere benzina sul fuoco. È evidente che l’incontro è accaduto realmente e chiaramente i piloti hanno visto ciò che ritengono (con il senno di poi) di essere un aereo stealth. Dubito molto che l’USAF o la forza aerea sovietica (se fosse stata in volo) ammettano mai nulla”.

1° maggio 1992: L’equipaggio di un aereo civile 737 della Britannia scrive in una relazione del pericoloso avvicinamento di un oggetto che viaggiava a Mach 3 vicino l’Elba, al largo della costa italiana. Una nota osserva: “L’autorità per l’aviazione civile afferma che questo può essere caratteristica di un missili radioguidato. Non hanno adottato alcun provvedimento, ma siamo pronti a contattare le autorità italiane dell’aviazione civile se il ministero riterrà davvero che l’oggetto possa essere stato un missile”.

17 giugno 1992: l’equipaggio riporta che quattro passeggeri a bordo di un volo con partenza Gatwick hanno affermato di aver visto un UFO volare alla stessa quota dell’aereo. L’equipaggio di volo non li ha visti a sua volta, ma in una relazione ministero è scritto: “Non si ritiene che i passeggeri abbiano creato a bella posta la storia per la preoccupazione che hanno mostrato, e per l’insistenza con cui hanno chiesto di comunicarci l’avvistamento prima dello sbarco”.

Nel novembre 1992: un uomo di Brighton ha detto di aver veduto un oggetto illuminato, possibilmente un’astronave aliena, volteggiare sopra la sua casa. I funzionari notano che l’uomo “sembrava abbastanza genuino” ed hanno aggiunto che “la sua preoccupazione principale sembrava essere il fatto che egli non voleva parlare troppo se l’oggetto fosse stato uno dei nostri su cui abbiamo voluto mantenere un segreto”.

23 marzo 1993: Un “oggetto brillante a forma di sigaro ” è avvistato sopra Ilford e Romford, nella zona est di Londra – ma il mistero è presto risolto. Il file dice: “I testimoni hanno riferito di un oggetto brillante a forma di sigaro, che si spostava molto lentamente e con poco o nessun suono. L’oggetto di tali avvistamenti è quasi certamente un dirigibile brillantemente illuminato. Questo aeromobile è gestito da una ditta pubblicitaria per la nuova Ford Mondeo. E’ stato confermato che questo dirigibile è stato operativo su Londra e dintorni”.

31 marzo 1993: Più di 100 persone nel West Country e Irlanda avvistano due oggetti luminosi brillanti che rilasciavo vapore spostarsi da nord a sud rapidamente e silenziosamente tutta la notte del cielo – un episodio ormai noto agli ufologi come “incidente Cosford”. I funzionari affermano che alcuni degli avvistamenti possono essere spiegati da un satellite russo Cosmos in rientro nell’atmosfera della Terra, ma questo non può spiegare del tutto gli avvistamenti. Un altro funzionario osserva: “Personalmente sono d’accordo che, mentre il rientro del satellite Cosmos 2238 possa spiegare gli avvistamenti delle ore 1:10 di quella notte, non può però spiegare gli altri avvistamenti nella notte in questione”.


Fonte:

http://www.storiainrete.com/1468/ultime ... ema-per-...

(By "Hynekniano")


Ultima modifica di Ufologo 555 il 26/12/2011, 18:01, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
Ufologo 555 ha scritto:
e fu notato anche un bagliore in una zona lunare che non ricordo; forse dal "cratere Aristarco".


Mi sembra di ricordare che secondo George H. Leonard il cratere Aristarco è caratterizzato da un altro numero di anomalie; mi sbaglio?



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si sedes non is
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sì, ma che genere di anomalie?



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MessaggioInviato: 30/12/2011, 11:18 
Brillamenti di colore rosso; ma non erruzioni ...[8)]



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IL ROBERTSON PANEL, 1952-53


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Il 4 dicembre 1952, il Comitato Consultivo dell'Intelligence (IAC) ha sollevato la questione degli OVNI. (26) Amory, in quanto presidente supplente, ha presentato la domanda del DCI Smith al comitato per discutere ufficiosamente del soggetto OVNI. Chadwell esaminò brevemente la situazione e il programma attivo dell'ATIC relativo agli OVNI. Il comitato ha consentito che il DCI doveva, alla luce delle teorie scientifiche pertinenti e progetto del NSCID sulla questione, assumere degli scienziati scelti per esaminare e stimare le prove disponibili. (27) Il Maggior Generale John A. Samford, Direttore dell'Intelligence dell'Air Force, offrì la sua totale cooperazione.(28)
Allo stesso momento Chadwell esaminò gli sforzi britannici sull'argomento aveva appreso che gli inglesi erano anche attivi nello studio del fenomeno OVNI.
Un eminente scienziato britannico, R. V. Jones, dirigeva un comitato attivo creato nel giugno 1951, sui dischi volanti. Le conclusioni di questo comitato e di Jones sugli OVNI erano simili a quelle degli ufficiali dell'Agenzia: le osservazioni non erano quelle di aerei nemici ma delle misinterpretazioni di fenomeni naturali. Gli inglesi notavano, pertanto, che durante una dimostrazione aerea recente dei piloti della RAF e ufficiali superiori militari avevano osservato un "disco volante perfetto." La risposta data alla stampa, da parte dell'ufficiale Jones aveva, una volta di più, difficilmente tentato di correggere l'opinione pubblica concernente gli OVNI. Il pubblico era convinto che fossero reali.(29)
Nel gennaio 1953 Chadwell e H. P. Robertson, un fisico distinto del California Institute of Technology, costituì un panel distinto di scienziati non militari per studiare i documenti sugli OVNI. Includeva Robertson come presidente; Samuel A. Goudsmit, un fisico nucleare del Brookhaven National Laboratories; Luis Alvarez, un fisico delle alte energie; Thornton Page, il direttore aggiunto del Johns Hopkins Operations Research Office e esperto radar e elettronico; e Lloyd Berkner, un direttore del Brookhaven National Laboratories e specialista della geofisica (30).


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Frame del filmato di Tremonton

La missione del comitato era di esaminare le prove disponibili sugli OVNI e di considerare i pericoli possibili del fenomeno per la nostra sicurezza nazionale. Il panel si riunì del 14 al 17 gennaio 1953.
Esaminò i dati dell'Air Force sul caso degli OVNI e, dopo aver passato 12 ore a studiare il fenomeno, dichiarò che delle spiegazioni veramente ragionevoli potevano essere suggerite per la maggior parte, se non per tutti gli avvistamenti. Per esempio, dopo aver esaminato il film d un avvistamento di OVNI preso presso Tremonton, Utah, il 2 luglio 1952 e uno preso a Great Falls, Montana, il 15 agosto 1950, il panel concluse che le immagini sul film di Tremonton era stato causato dalla luce del sole riflesso su delle nuvole e che le immagini di Great Falls erano la luce del sole riflessa sulla superficie di due intercettori dell'Air Force.(31)
Il panel concluse all'unanimità che non c'erano prove di una minaccia aperta contro la sicurezza nazionale nelle osservazioni di OVNI. Il comitato non aveva più trovato delle prove che gli oggetti osservati potessero essere degli extraterrestri. Ha trovato che l'accentuazione, a seguito dei rapporti di OVNI poteva minacciare "il mantenimento dell'ordine" del governo con l'ostruzione dei canali di comunicazione con dei rapporti senza interesse e per indurre un "comportamento di massa isterica" dannosa per l'autorità costituita. Il panel era anche preoccupato che i nemici realmente potenziali potessero prevedere un attacco sugli USA sfruttando il fenomeno OVNI e utilizzandolo per interrompere la nostra difesa aerea.(32)
Per affrontare questi problemi, il panel ha raccomandato che il Consiglio della Sicurezza Nazionale demolisse i rapporti di OVNI e istituì una politica d'educazione pubblica per assicurare il pubblico sulla mancanza di prove sugli OVNI. Suggerì di utilizzare i media, la pubblicità, i club, le scuole, e anche la Disney Corporation per fare passare il messaggio. Riferendosi al maccarthysmo, il panel raccomandò che i gruppi privati di studio degli OVNI come il Civilian Flying Saucers Investigators di Los Angeles e la Arial Phenomena Research Organisation del Wisconsin fossero sorvegliate per attività sovversive.(33)
Le conclusioni del Robertson Panel erano assai simili a quelle dei precedenti progetti dell'Air Force, SIGN e GRUNDGE e a quello del proprio Gruppo di studio dell'OSI per la CIA. Tutti i gruppi d'indagine hanno trovato che i rapporti sugli OVNI non indicavano minacce per la sicurezza nazionale e non delle prove di visite di extraterrestri.
Secondo le conclusioni del Robertson Panel, l'Agenzia abbandonò i suoi sforzi per redigere un NSCID sugli OVNI. (34) Il Comitato Scientifico Consultivo sugli OVNI (il Robertson Panel) sottomise il proprio rapporto all'IAC, al Segretario della Difesa, al Direttore della Federal Defense Civil Administration, e il Presidente del National Security Ressources Board. Gli ufficiali della CIA hanno detto che nessuna considerazione supplementare sul soggetto non appariva garantita, benché sia continuata la sorveglianza degli avvistamenti nell'interesse della sicurezza nazionale.
Philip Strong e Fred Durant dell'OSI hanno informato l'Ufficio delle Stime Nazionali sulla conclusione. (35) Gli ufficiali della CIA volevano che la conoscenza di ogni Agenzia sulla questione dei dischi volanti fosse ristretta, notando non solamente che il rapporto del Robertson Panel era classificato ma anche che ogni menzione del patrocinio della CIA del panel doveva essere vietata. Tale atteggiamento causò più tardi all'Agenzia dei problemi maggiori quanto alla sua credibilità.

aelita.altervista.org/Ciaufo/robertsonpanel.htm



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MessaggioInviato: 12/01/2012, 13:18 
Intervista a Joseph Allen Hynek

(Di Tiziano Morresi )




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Joseph Allen Hynek e Robert Taylor capo della polizia di Hillsdale nel marzo del 1966



D: Molta gente la considera il migliore ufologo del mondo, nonostante all'inizio fosse uno scettico convinto. Potrebbe descriverci i suoi inizi?

J.A.Hynek: Il 5 maggio del 1910, a 5 anni, mi fecero salire sul tetto per vedere la cometa di Halley. Diversi anni più tardi, dopo la laurea in astronomia all'università di Chicago, superai la depressione all'osservatorio dell'università di Lake Geneva, nel Wisconsin.
Con la mia borsa di studio di 66 dollari e 50 cents al mese vivevo come un re, dormivo e mangiavo sotto la cupola dell'osservatorio. Ero così totalmente immerso nell'astronomia che il resto del mondo non esisteva per me. Non sapevo nemmeno che Hitler bruciava libri... era un isolamento totale. Arrivò la guerra, io mi sposai, ero in luna di miele e passammo per Washington D.C., lì misi a disposizione la mia esperienza a quello che all'epoca era l'equivalente alla Fondazione Nazionale della Scienza. Quando seppero che io ero anche un radioamatore, mi misero come aiutante nella realizzazione di un apparecchio esplosivo chiamato prossimità radiofonica "fuze" che fu usato contro gli aeroplani kamikaze e le bombe volanti V-1, oltre che come detonatore per la bomba atomica sganciata su Hiroshima. E' l'unica cosa nella mia vita della quale mi pento. Successivamente andai in Ohio, dove lavorai come direttore della scuola nell'Osservatorio Mc Millin. Un giorno memorabile del 1948, tre ufficiali delle Forze Aeree della vicina Base Wright vennero con tutte le loro 'decorazioni', parlammo del più e del meno, poi alla fine uno di loro mi domandò "Cosa ne pensa lei dei dischi volanti?". "E' pura fantasia" dissi "una novità, stress da post-guerra, una moda". Apparentemente risposi correttamente visto che le Forze Armate mi domandarono se mi sarebbe piaciuto diventare consigliere nel 'Progetto Sign' per smistare la grande quantità di documenti che continuamente arrivavano. Risposi affermativamente, perché no?! E così una o due volte al mese visitavo la Base Wright e gestivo una grande quantità di documentazioni inerenti avvistamenti di UFO, li esaminavo e dicevo "Questa non è una sonda meteorologica, ma scommetto che è un globo... o meglio, ovviamente questo è un globo...". Io ero uno scettico insensibile e temo di aver contribuito a rafforzare l'idea che il tutto fosse una sciocchezza. Feci sempre del mio meglio per le Forze Armate, togliendo per loro le "patate bollenti" con le mie spiegazioni...


D: Sicuramente le forze Aeree la stimavano...

J.A.Hynek: Esattamente, il solo pensiero dei dischi volanti era per loro ripugnante. All'inizio cercarono di ignorare i documenti, ma dopotutto erano loro i responsabili della nostra protezione da 'qualsiasi cosa che volasse', cosicché dovettero affrontare la questione pubblicamente. Si passava gran parte del tempo rispondendo a lettere di bambini e di anziani 'moderni'.



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Joseph Allen Hynek



D: C'era qualcosa che esigeva più rigore?

J.A.Hynek: Oh si, ma questo li infastidiva. Quello che maggiormente preoccupava le Forze Aeree erano i documenti redatti dai propri uomini, piloti militari che erano stati addestrati per essere buoni osservatori. Di fatto la documentazione dei militari indusse il generale Nathan Twining a scrivere un rapporto raccomandando al governo di prendere sul serio gli avvistamenti UFO. La sua proposta venne però eliminata dal Generale Hoyt S. Vendenberg, che proibì la circolazione del rapporto. Il mio rapporto del giugno 1949 attestava che l'80% degli avvistamenti aveva delle spiegazioni astronomiche o logiche e il restante 20% non poteva essere giustificato. Si diceva inoltre che se fossero stati studiati più a fondo, probabilmente si sarebbe potuto dare una spiegazione. Ero ancora all'università che insegnavo e osservavo il firmamento con un telescopio da 69 pollici, ma per il momento non sembrava che gli UFO avessero molta 'pubblicità'. Nel mese di luglio del 1952, dei civili da terra e dei piloti di linea che volavano verso l'aeroporto di Washington diedero notizia di luci scintillanti sopra la Casa Bianca. Questi avvistamenti ebbero l'effetto di produrre un'emozione generale, 'rubando protagonismo' alla Convention dei democratici che era in atto e portando tutta l'attenzione sulle Forze Aeree che, sotto pressione, iniziarono il progetto 'Blue Book'. A questo punto tirarono fuori dalla naftalina il 'grande vendicatore' e cioè io. Al mio ritorno mi resi conto che il progetto 'Blue Book' era qualcosa di più di una campagna di relazioni pubbliche. C'erano ordini provenienti dal Pentagono: “per il pubblico non esistete; enfatizzate i casi che si possono risolvere e terminate con quelli che non si possono spiegare”.


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Project Blue Book – Rapporto 14



D: Perché decisero di attuare in questo modo?

J.A.Hynek: Chissà, forse onestamente temevano il panico generale. Anche le Forze Aeree sono responsabili di tutto quello che accade nell'aria e sarebbe stato nefasto se avessero detto per esempio: "Si, gli UFO esistono, ma noi non siamo in grado di difenderci". Più volte osservai i comunicati ufficiali... si limitavano unicamente a numerare i casi risolti. Si inventavano ogni tipo di spiegazione stravagante. A volte il Pentagono dava una spiegazione e la Base Wright un'altra, in evidente contraddizione. In alcune occasioni dicevano che si trattava del pianeta Venere, quando al momento dell'avvistamento, Venere si trovava sotto l'orizzonte. Durante la mia permanenza nel progetto 'Blue Book', non ebbi mai una conversazione realmente seria e scientifica sulla questione degli UFO.


D: Chi portava avanti il progetto 'Blue Book'?

J.A.Hynek: Sempre addetti delle Forze Aeree, quasi fino alla fine, mai nessuno superiore al rango di capitano o maggiore. Il primo direttore del 'Blue Book' fu il capitano Ed Ruppel, il suo primo proposito era di raccontare cosa fossero gli UFO, in modo da svelare il mistero. Fu rapidamente rimpiazzato dal Capitano Charles Hardin, un agente di borsa trasferito, che passava la maggior parte del suo tempo nel suo ufficio leggendo articoli sulla borsa. Hardin era una persona che detestava volare e ogni qualvolta doveva spostarsi per investigare su un caso, prendeva il treno. Dopo Hardin venne il capitano George T. Gregory, che mi ricordava il tipico lucidatore di mele che dà sempre la risposta che i propri superiori si aspettano di sentire. La gente ha sempre pensato che il 'Blu Book' fosse un ampio ufficio con computer e studi collegati, con aerei a reazione pronti in pista per investigare un caso. E' incredibile...


D: Per quali ragioni uno scienziato responsabile, scettico e scaltro come lei scelse di rimanere in quel 'circo'?

J.A.Hynek: Non so se conosce la storia degli astronomi Johannes Kepler e Tycho Brahe. Brahe era un osservatore incredibile. Riusciva ad ottenere qualsiasi tipo di dati, ma non aveva la minima idea di come usarli. Kepler aveva così poca portata visiva che non era nemmeno capace di fare una osservazione in un entrata secondaria a pochi metri, era però un matematico. Prese i dati di Brahe e ci diede le leggi di Kepler che sono le basi della meccanica di Newton. Io essenzialmente interpretavo Kepler e le Forze Aeree Tycho Brahe. Queste ultime prendevano i dati di cui io necessitavo. Che fosse o no una buona scienza io eseguivo. Usai la loro fotocopiatrice per fare copie di tutto. Mi feci in casa un duplicato esatto dell'archivio del 'Blue Book' delle Forze Aeree, perché iniziai a notare che poteva esserci qualcosa di molto più importante di quello che era ammissibile.


D: Ma cosa lo portò a questa conclusione dopo un decennio di scetticismo?

J.A.Hynek: L'attitudine dei testimoni. Quando ricevi documenti del MIT, ingegneri di progetti aeronautici , piloti commerciali e militari e controllori di volo, arriva un momento che ti fermi un attimo e dici a te stesso: "Fino a quando potrò continuare a chiamare 'matti' tutte queste persone?". Mi resi conto che se si prendevano le documentazioni con serietà sarebbero venuti fuori dei 'modelli definiti'. Ricordo un caso successo nel 1957, quando insegnavo ad Harvard. Per la durata di 4 ore, gli ufficiali della stazione di polizia di Levelland, in Texas, ricevettero numerose telefonate di automobilisti terrorizzati che senza conoscersi l'un l'altro , dicevano che era comparso un UFO dal nulla, provocando lo spegnimento dei fari e l'arresto del motore. L'UFO rimase per 3 o 4 minuti, dopodiché si elevò e le automobili ricominciarono a funzionare. Un altro documento straordinario venne da Socorro, Nuovo Messico, nel 1964. Mentre il poliziotto Zamora rincorreva un 'mezzo' che aveva oltrepassato il limite di velocità nella periferia della città, in pieno giorno, vide testualmente "quella cosa" sopra la pianura. Attraversò dei cespugli di salvia e finalmente intravide quello che sembrava una macchina al contrario e alcune creature. Fu allora che vide l'apparecchio elevarsi lentamente con una specie di suono sibilante, ma sopportabile. Si mosse orizzontalmente a una velocità crescente e scomparve dietro quello che normalmente si conosce come il Cañon delle Sei Miglia. Quando Zamora si mise a investigare trovò alcuni cespugli semi bruciati e la cosa più importante fu che trovò tre punti di riferimento che indicavano il luogo dove 'l'oggetto' era atterrata. Io stesso esaminai il caso a fondo. Cercai senza riuscirvi di bruciacchiare i cespugli con dei fiammiferi, ma non riuscii a lasciare alcun segno simile a quelli che avevo visto. Intervistai perfino il vecchio professore di Lonnie, l'inserviente della stazione e altre persone. Tutti descrivono Zamora come una persona completamente sana, un poliziotto senza troppa immaginazione e molto equilibrato.


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Socorro: J.A.Hynek sulla destra che sta filmando il luogo dell'atterraggio



D: Come reagirono le Forze Armate?

J.A.Hynek: Fu uno dei casi che furono archiviati a causa delle prove fisiche (i punti di riferimento, i cespugli bruciati). Credevano che si trattasse di qualche tipo di 'artefatto segreto'. Il Colonnello Hèctor Quintanilla, l'ultimo direttore del 'Blue Book', all'epoca in servizio, credette che si trattasse di un 'anticipazione' del governo americano sui moduli lunari e fece dei veri e propri 'giochi di prestigio' per riuscire a dimostrarlo. Ma gli alti vertici gli dissero di non sapere nulla a riguardo, cosa che lo infastidì veramente. Ancora adesso crede che si fosse trattato di un esperimento del governo. Dissi a Quintanilla che mi era impossibile dare spiegazioni a riguardo, anche perché ero sicuro che non si trattava di un fenomeno astronomico, ne tantomeno di un'allucinazione. In quel luogo c'era stato qualcosa di fisico... Ma io ancora non ero convinto del fenomeno UFO.


D: Prese in considerazione la possibilità di un inganno?

J.A.Hynek: Questo era quanto affermava Philip J. Klass, secondo lui la storia era stata organizzata dalla Camera di Commercio per attirare l'interesse dei turisti. Fece capire che erano state costruite strade per arrivare fin lì. Feci ritorno a Socorro 12 anni dopo 'l'incidente', nel 1976 e cercai Zamora, lo avevano esonerato dal corpo di polizia. Ogni volta che fermava un giovane per eccesso di velocità gli veniva detto: "Perché non ti metti a cercare gli omini verdi?". Lo trovai nella sua stazione di rifornimento, mi portò nel luogo esatto dove era avvenuto l'avvistamento con il suo camioncino a rimorchio. La mia macchina presa a noleggio non avrebbe potuto superare gli ostacoli di una strada 'ricostruita'. Dopo alcuni giri arrivammo sul posto, era così arido che c'erano ancora i 'segni' coperti dai cespugli. No, non credo fosse un inganno, ma fino al 1966 non presi in considerazione la possibilità che il fenomeno degli UFO potesse essere inspiegabile, fu solo dopo il mio coinvolgimento con il caso del gas di palude.



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Frank Manor insieme con suo figlio



D: Cosa successe?

J.A.Hynek: Un agricoltore chiamato Frank Manor insieme con suo figlio descrissero l'atterraggio di un astronave nella propria terra di Dexter, nel Michigan. Dicevano che 'quella cosa' gli aveva sparato e che il 'proiettile' aveva rimbalzato producendo un suono metallico. Quando arrivai mi ritrovai in una situazione da 'circo', giornalisti che da tutte le parti chiedevano "Che ne pensa di questo caso?". Alcune ragazze, del vicino collegio di Hillsdale, avevano visto qualcosa la notte precedente, in presenza della direttrice mi recai al dormitorio delle ragazze chiedendo di fare dei disegni. Stando dinanzi alla finestra da dove avevano avuto l'avvistamento, mi resi conto che si trovavano di fronte ad una zona pantanosa, una potente fonte di gas di palude incandescente. Il giorno seguente aveva luogo la conferenza stampa delle Forze Aeree sul 'caso Manor'. Seduto fra una muraglia di microfoni e telecamere dissi che nonostante l'assenza di prove, l'incidente di Hillsdale indicava che si poteva attribuire quel determinato avvistamento al gas di palude. Non avevo ancora menzionato il 'caso Manor' quando i giornalisti mi assalirono letteralmente con i loro microfoni dicendo "La risposta è gas di palude!!". Non mi diedero neanche il tempo di spiegare che quella non era tutta la storia... Se il giorno seguente il re d'Arabia avesse visto un UFO si sarebbe detto che era gas di palude. In quel momento misi in discussione me stesso, non sapevo se dovevo essere onesto scientificamente e dire che in realtà non sapevo cosa fossero questi avvistamenti e che meritavano un'investigazione più profonda. L'incidente del gas di palude provocò un tale scompiglio che Gerard Ford, all'epoca un congressista, chiese un udienza sul caso. In quella udienza si raccomandò che il governo procurasse la creazione di una commissione sugli UFO in diverse università. Questo fu il principio della controversa 'Commissione Condon', presieduta dal professor Edward V. Condon, nell'università del Colorado.


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Disegno dell'Ufo avvistato



D: Come reagirono le Forze Aeree?

J.A.Hynek: Le Forze Aeree erano 'emozionate', volevano ad ogni costo cancellare il progetto 'Blue Book' e credevano che se Condon avesse dichiarato che gli UFO erano una pura fantasia, avrebbero avuto una magnifica opportunità per farlo.


D: Molta gente pensa che l'investigazione di Condon fu solamente un occultamento e che Condon giunse alle sue conclusioni molto prima di iniziare l'investigazione. Cosa ne pensa?

J.A.Hynek: Non c'è alcun dubbio a riguardo. Due settimane prima che la sua commissione entrasse in azione cenai con Condon a casa sua e la sua attitudine era chiaramente negativa, così come quella di sua moglie che era decisamente sarcastica. La verità è che fu un vero peccato, perché Condon, uno buon scienziato, verrà ricordato maggiormente per la questione dei dischi volanti che per le sue ricerche sui radar. Quella sera era totalmente predisposto, mi chiese di fargli un piccolo riassunto del tutto. Bob Low, un signore che all'epoca lavorava con Condon, annotava titoli e conclusioni. Non si possono avere titoli e conclusioni fino a che il progetto non sia abbastanza avanzato... Il trucco consisteva nel dare a credere che si stesse realizzando un 'lavoro scientifico'.


D: Fu la Commissione Condon a proporre la revisione di tutto il 'Blue Book'?

J.A.Hynek: Oh Dio mio! No! Il 'Blue Book' aveva inviato tutti i suoi archivi, la maggior parte dei quali non erano mai stati aperti prima. Alla fine Condon decise di esaminare 75 casi. La lista era però molto limitata, se mi avessero chiesto consiglio avrei detto: "Questo non serve esaminarlo, ovviamente si tratta di un meteorite." Oppure "Questo sembra un globo, perché non fate ricerche sui casi realmente misteriosi?". Non sempre Condon attuò in questa maniera, ma dei 75 casi ce n'erano 25 inspiegabili. Se ne parla in un punto della documentazione, ma non nel sommario, nel quale si da per scontato che gli UFO non esistono.


D: Perché rifiutò tutto il fenomeno, nonostante più di un terzo dei casi fosse inspiegabile?

J.A.Hynek: Ho l'impressione che il dott. Condon non avesse letto la propria documentazione. Dopotutto è sondato che il rapporto fu scritto da qualche 'subordinato'. Il documento in sé presentava dei punti misteriosi. Per confermare la mia opinione, c'è da dire che dopo la pubblicazione del documento stesso, ricevetti la visita di uno scienziato spaziale francese che lavorava per la NASA. "Che interessi ha lei per gli UFO" gli domandai. "Ho letto tutta la documentazione, dall'inizio alla fine, si renderà conto che esiste un'incognita...". Quando nel 1969 il documento Condon venne alla luce, fu come il bacio della morte. Il grande Condon e la sua Commissione avevano parlato, i ragazzi del circolo - l'accademia nazionale della scienza - erano d'accordo con lui e il 'Blue Book' venne cancellato.


D: Ma questo 'capitolo' non era ancora finito per lei... cosa accadde allora?

J.A.Hynek: Non molto fino al 1973, quando decisi di investigare su un avvistamento incredibile durante una missione umanitaria a Boanai, un luogo remoto nella Papua, Nuova Guinea. Il luogo 'concesso' verso la fine degli anni sessanta ad alcuni nativi e ad un sacerdote anglicano chiamato Padre Gil, era stato 'cancellato' dal 'Blue Book'. Decisi di investigare per conto mio. Per arrivarci dovetti prendere un aereo della Missione a Port Moresby, a Papua, fino ad un luogo chiamato Raba Rabache che significa 'molto molto lontano'. Da lì dovetti prendere un altro aereo e poi un piccolo fuoribordo. Al termine i nativi mi presero in braccio e mi depositarono in terra. Secondo il racconto di Padre Gil, un'infermiera chiamata Annie Laurie Borswa era entrata correndo nel suo ufficio dicendo che fuori c'era un gran chiasso. Gil che non è molto impressionabile, uscì tranquillamente e vide un disco sospeso nell'aria con delle luci tutt'intorno. Essendo una persona amichevole, fece un saluto verso il disco e con sua grande sorpresa delle creature risposero al suo saluto. Allora lui salutò più animatamente e 'loro' fecero lo stesso con entrambe le mani. I nativi si eccitarono a tal punto che iniziarono a correre da un lato all'altro gridando e gesticolando e visto che si trovavano in un luogo consacrato... intonarono dei salmi! Mi incontrai con Padre Gil nel 1973 e gli domandai per quale ragione non si fosse messo a pregare in quel momento. "Anche io mi sono fatto questa domanda... credevo che si trattasse di qualche strano apparecchio fabbricato dagli americani..". Risposi a Gil che non sembrava appartenere ad alcuna tecnologia conosciuta.



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Gil uscì tranquillamente e vide un disco sospeso nell'aria con delle luci tutt'intorno.



D: Come lo spiegò questo caso il 'Blue Book'?

J.A.Hynek: Il disco aveva una luce che lo 'circondava' e una fascia azzurra dall'alto in basso. Nell'andarsene sorvolò alcune nubi illuminandole. E difatti il 'Blue Book' chiamò il caso 'nubi luminose'. Ma io mi domando come possono illuminarsi le nubi?! Dopo aver investigato questo caso, che faceva parte di tutta una serie di avvistamenti di quella zona, mi ritirai in un hotel di Samoa, mentre ero nella hall vidi che arrivava un telex. Mi avvicinai e riuscii a leggere, si trattava di un avvistamento UFO ad Athens, in Georgia. Quando feci ritorno a casa mi ritrovai con la più grande ondata di UFO del decennio. C'erano 500 avvistamenti fra Alabama, Georgia, Ohio, Pensylvania e soprattutto su tutta la parte Est degli Stati Uniti. Ricordo che un giorno, dopo aver viaggiato per visitare molti luoghi mi dissi: "C'è bisogno che si crei un centro, ci sono troppi casi e non ce la faccio a studiarli tutti".


D: Dopo aver fondato il suo centro, iniziò a definire gli UFO come un fenomeno. A quali conclusioni giunse con il suo lavoro?

J.A.Hynek: Giunsi alla conclusione che noi non abbiamo UFO, bensì ci sono documenti sugli UFO. Il fenomeno non dice nulla in sé riguardo la sua origine, nulla riguardo gli omini verdi. La questione inerente al credere o meno se esistono gli UFO è irrilevante. Gli UFO vengono definiti secondo la documentazione e se il contenuto degli stessi è 'consistente'... il fenomeno esiste. Per farla più semplice ho diviso il fenomeno in sei categorie. Il 'comunicato' più frequente parla di strane luci lampeggianti nei cieli notturni e di fatti io le chiamo 'luci notturne'. Nella maggior parte degli avvistamenti UFO avvenuti di giorno si distingue la forma ovale e l'aspetto metallico e per questo li chiamo 'dischi di giorno'. Per gli UFO captati dai radar c'è bisogno di una categoria a parte. Poi ci sono gli incontri di diverso tipo. In quelli di primo tipo, i testimoni si trovano ad un centinaio di piedi di distanza dall'UFO, ma ne i testimoni, ne tantomeno il luogo, sono 'coinvolti' fisicamente. Negli incontri di secondo tipo l'UFO interagisce con l'ambiente, con i testimoni o con entrambi. Le persone o gli alberi possono 'scottarsi' e lasciare segni o buchi nel suolo. La cosa più incredibile negli incontri del terzo tipo è che creature dalla forma umana, anche definiti come extraterrestri, fanno si che la loro presenza sia evidente.


D: Steven Spielberg utilizzò questa categoria come titolo per il suo film "Incontri ravvicinati del terzo tipo". Perché giunse a definirla così e come reagì quando Spielberg la usò nel suo film?

J.A.Hynek: Non volevo usare nessun sistema di classificazione che potesse implicare un origine, cosicché copiai semplicemente la nomenclatura che usano i fisici per descrivere le collisioni, collisioni di prima e di seconda fase. Partendo da questo punto, lo estesi al termine 'incontri del primo, secondo e terzo tipo'. Un giorno che mi trovavo ad Hollywood, verso le 22,30, passai per una zona transennata e vidi su un telone "Incontri ravvicinati del Terzo Tipo", rimasi fortemente colpito...


D: In che senso il suo lavoro l'ha aiutata a comprendere gli UFO?

J.A.Hynek: Mi ha aiutato a farmi una domanda importante. Questo fenomeno rappresenta una nuova evidenza empirica nella stessa maniera che il batterio lo rappresentò, la prima volta che Van Leeuwenhosk guardò da un microscopio? La questione è se l'attuale paradigma scientifico possa giustificare il fenomeno UFO. Ora mi sono convinto che la risposta è no. Prendiamo l'esempio delle macchine bloccate, la Commissione Condon cercò di ottenere lo stesso effetto sottoponendo una macchina ad un intenso campo magnetico e questo cambiò la frequenza dell'autovettura, ma non riuscì a farla spegnere. Anche adesso la scienza moderna non riesce a spiegarselo. Un altro esempio: sappiamo che gli UFO rimangono sospesi nell'aria silenziosamente, per poi 'muoversi' ad una velocità formidabile, a volte emettendo luci intermittenti. Un aereo a reazione può volare a grande velocità e un elicottero può rimanere sospeso nell'aria, ma non sono a conoscenza di alcun apparecchio che possa fare entrambi le cose senza il minimo rumore. Nei due casi lo scettico più 'spietato' risponderebbe che tutto ciò non è successo realmente. Se così fosse, significherebbe che il fenomeno UFO non è un problema fisico, bensì psicologico... e allora gli psicologi devono spiegarci come sia possibile che una decina di persone da diversi posti possano raccontare gli stessi dettagli...


D: Va bene... potrebbe essere un caso...

J.A.Hynek: Sicuramente, il fenomeno UFO può insegnarci molto di più su noi stessi che sullo spazio esterno. Non conosciamo la risposta, ma ci sono diverse possibilità intriganti.


D: E riguardo alle abduction?

J.A.Hynek: Perché precisamente in questa epoca? Forse perché non c'erano documentazioni UFO nel diciannovesimo secolo?


D: Forse perché la tecnologia moderna ci ha portato verso questa particolare espressione dell'archetipo. Sono sempre esistite le fantasie, la gente vedeva elfi, dragoni, mostri. Probabilmente l'archetipo varia da epoca a epoca e da società a società...

J.A.Hynek: Jung tracciò il profilo di un modello di uomo molto confuso riguardo gli UFO. Volle dimostrare ad ogni costo che erano una proiezione dell'inconscio collettivo, ma era proprio lui ad essere tristemente confuso con gli effetti fisici: come può un archetipo o una proiezione produrre bruciature, segnali radar o segni tangibili sul suolo? Ecco perché la cosa mi riguarda... L'incontro del Terzo Tipo non può essere archiviato semplicemente in una cartellina. Nel mondo della scienza non si possono omettere dati solo perché non sono graditi...


D: Ma perché tutto questo accade adesso?

J.A.Hynek: L'unica cosa che posso fare è una serie di supposizioni. Supponiamo che un milione di anni fa un'intelligenza dallo spazio abbia installato un sensore nel sistema solare. Se io mandassi dei rapporti a un pianeta ogni mille anni, per quanto riguarda la terra e la razza umana, la maggior parte di questi rapporti sarebbe ripetitiva: "La razza umana continua a generare guerre". Ma è possibile che i rapporti negli ultimi tempi siano cambiati. Sono successe molte cose: la luce elettrica, l'energia nucleare, il primo uomo sulla luna... In altre parole la razza umana si è trasformata di improvviso in 'un oggetto' di interesse per un'altra intelligenza. Un'altra possibilità è che un'intelligenza dallo spazio si sia resa conto che la razza umana è una specie in via di estinzione. Forse cercano di salvarci così come noi facciamo con le balene o con altri animali. Queste possono essere congetture lontane dai fatti, ma sono anche una speranza.


D: Esiste un gruppo noto come C.A.U.S. (Cittadini contro il Segreto UFO) che ha affermato che il governo ha occultato l'informazione sugli UFO. Recentemente ha invocato la legge della libertà di informazione, per ottenere informazione classificata, ma ha trovato qualcosa? Lei crede che esista un occultamento governamentale?


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Joseph Allen Hynek



J.A.Hynek: Cos'è quello che si può occultare? Si può occultare l'ignoranza, la vergogna, azioni politiche sinistre. Da parte mia non vedo le prove di un occultamento diabolico e machiavellico. Quello che percepisco però è una forte avversione a condividere informazioni con la gente. Il governo classificò molti dei casi inspiegabili e il C.A.U.S. esercitando il diritto di libertà di informazione è riuscito a scoprire alcune cose. Il materiale più importante riguarda le basi del Comando Strategico Aereo (SAC). Il C.A.U.S. venne a sapere che nell'autunno del 1957 ci fu un enorme ondata di avvistamenti UFO nella base delle Forze Aeree di Loring nel Maine; nella base delle Forze Aeree di Wurtsmith nel Michigan; nella base delle Forze Aeree di Malmstrom nel Montana e nella base delle Forze Aeree di Falconbridge in Canada, secondo i documenti classificati dal governo. In ogni caso l'area del deposito di armi nucleari fu 'violata' dagli UFO. Un pilota di elicotteri mandato a investigare l'UFO di Malmstrom affermò che il computer era stato manipolato, facendo cambiare la traiettoria dei missili balistici intercontinentali. Il C.A.U.S. trovò anche le prove dell'esistenza di altri documenti. Quando l'avvocato del C.A.U.S. Peter Gersten pretese i suddetti documenti, gli venne risposto negativamente perché avrebbero interferito nella sicurezza nazionale. Eppure, nonostante tutto ciò, le Forze Aeree continuano a sostenere che il 'Blue Book' venne cancellato perché gli UFO non 'pesavano' sulla sicurezza nazionale. Come si spiega questo? Gersten portò il caso al Tribunale Supremo, ma venne respinto. I censori del governo tacquero praticamente tutto! Se questo non è un occultamento di dati!?!


D: La sua investigazione sugli UFO è paragonabile al lavoro dei ricercatori del S.E.T.I., che usano radiotelescopi per 'cercare' messaggi nello spazio?

J.A.Hynek: Gli scienziati del S.E.T.I. stanno attualmente all'ascolto di radio-messaggi di civiltà distanti molti anni luce. Se ne captassero qualcuno sarebbe importante filosoficamente. Ma non credo che sia una buona politica spendere milioni di dollari nel programma S.E.T.I. senza spendere un cent nel considerare la possibilità che il fenomeno UFO possa avere una relazione con il precedente. Sarebbe un brutto scherzo se tutti questi soldi venissero spesi cercando un evidente intelligenza extraterrestre in luoghi remoti, quando potrebbe essere sotto i nostri occhi...


D: In che modo le sue indagini si relazionano con il suo concetto di religione e di Dio?

J.A.Hynek: Io credo che l'Universo non è 'niente'. Mi sento come un piccolo ragno in un angolo di un 747. Non ho neanche la minima idea della missione del 747 o di chi lo ha costruito. Questo è un esempio della grandezza dell'universo in relazione a me stesso. Sir Arthur Eddington lo spiega in maniera molto originale. Secondo lui la mente umana è come una rete e il tipo di pesce che prendi dipende dalla qualità della rete, ci sono sempre pesci che scappano... Nessun fisico riuscirà a spiegare cos'è l'Universo, ma io sto bene così... la questione degli UFO mi aiuta a pensare...".



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J. Allen Hynek dopo aver lavorato negli anni '40 e '50 come ricercatore scientifico per l'Università di Harward nello Stato dell'Ohio e dopo essere stato direttore associato presso l'Osservatorio Astrofisico del Smithsonian Institution, fondò una dozzina di importanti osservatori in tutto il mondo. Dal 1960 al 1974 è stato Presidente del Dipartimento di Astronomia dell'Università di Nordest. Da segnalare il suo lavoro per il progetto 'Blue Book'.
Nel 1972, Ad Evanston, nello stato dell'Illinois fonda il Centro Studi sugli UFO. Collabora con Steven Spielberg per il film "Incontri ravvicinati del III tipo". Muore nel 1986.

http://www.hwh22.it/xit/S10_articoli/17 ... Hynek.html



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Io mi pongo una semplice, semplice domanda: visto che nella nostra Galassia vi dovrebbero esserci all'incirca 200 miliardi di Soli e molti dei quali con Sistemi di tipo solare, Qualcuno, per forza di cose o di probabilità, anche dal passato, può aver sfruttato l'invenzione delle onde radio come noi.
Ora, possibile mai che da quando esiste la radio non si sia mai captato alcun tipo di segnale CERTO da Qualcun altro, anche dal passato, visto che la velocità della luce è "lenta" ma la Galassia è .... grande; e se vi fossero Civiltà (per calcolo di probabilità) come la nostra, anzi, quando Erano al nostro livello, non ci sia mai giunto niente dal Loro ... passato?
Questa cosa mi rende assai perplesso ...
Siamo veramente ... SOLI?



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interessante ufologo, ma perché non commenti mai? che cosa sono tutti quei lampi dopo il minuto 3:00? alcune forme successive sono alquanto bizzarre. Ma adun certo punto fa vedere uno che ha sullo schermo un disco volante? sembra un disegno però.



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MessaggioInviato: 19/01/2012, 19:10 
Avendo "parlato" per 157 pagine ...[:D]
allora, i lampi che vedi dopo il 3^ minuto sono temporali locali sulla terra; riguardo il Disco che ha sul pc , è senz'altro uno "sfondo desktop" e nulla più ...



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