Cari ragazzi ho la presunzione di aver capito perchè gli USA hanno invaso l'iraq ....
Mi spiego : aldilà della piu o meno manifesta ammissione da parte di Bush dell'inesistenza di armi di distruzione di massa in IRAQ ho pensato al momento dell'attacco degli USA al paese mediorientale " ecco il porco va lì si guadagna a costo de contribuenti il petrolio da vendere con le sue società e la fà franca giustificandosi con le armi detenute dall'iraq" quindi tutta economia come è accaduto nelle guerre dell'ultimo secolo...
poi ho pensato ma scusa se la cavano con la dichiarazione che non hanno trovato armidi distruzione di massa hhanno invaso un paese senza motivazione e nessuno ha detto niente l'ONU? per esempio la RUSSIA? altra gli altri paesi conquistatori? NIENTE
NESSUNO HA DATO SANZIONI AGLI USA...
CONCLUDO:
E SE GLI USA AVESSERO INVASO IRAQ PERCHE STANNO SU UN TERRITORIO CONOSCIUTO COME MESOPOTAMIA TERRA DEGLI ANNUNAKI DOVE è NATO IL MITO DI NIBIRU?
sanno chq sta arrivando e in quelle zone culle della nostra civiltà si nasconde la risposta alla nostra salvezza?

DITEMI COSA NE PENSATE. FORSE SONO FOLLE .

Nessun pensiero è folle; forse azzardato, ma possibile.

Se gli Americani a seguito degli attentati in India o a seguito di altri fatti inizieranno ad interessarsi anche a quelle zone (vedi Tibet) potrebbe essere una ipotesi da tenere in considerazione, tra le tante...

Se le guerre hanno anche altri scopi, è interessante seguire ed analizzare le zone in cui avvengono....

Già qualcun'altro nella storia ha avuto interesse proprio delle zone che sono state culla della nostra civiltà o che ancora oggi sono oggetto di miti...

A proposito di questo argomento voglio ricordare che sono stati trafugati e distrutti moltissimi reperti archeologici della Mesopotamia... chi vuol intendere intenda...

AGGIUNGO QUESTO PER FAR CAPIRE COME SI SENTONO GLI IRACHENI.
UN BEL PASSO AVANTI: IL LIBERATORE DI BABILONIA SALUTATO CON UN RITUALE TRADIZIONALE
Postato il Domenica 14 Dicembre 2008 (19:57) di marcoc

DI CHRIS FLOYD
Empire Burlesque

Il manager imperiale uscente ha fatto domenica una rapida visita sulla scena della sua più grande vittoria dove, grazie all'intuito, all'acume e all'accurata pianificazione della sua squadra di assi, è stato capace di dichiarare " missione compiuta" più di cinque anni fa. Perciò la visita a Bagdad di George W. Bush questo weekend era solo il giro della vittoria. Per sottolineare la divina manifestazione del liberatore nelle antiche terre della Mesopotamia, Bush è stato salutato con uno dei riti di onorificenza e apprezzamento più sacri del mondo arabo.


... la sua apparizione ad una conferenza stampa cui è stata interrotta da un giornalista iracheno che ha gridato in arabo "questo è un regalo dagli iracheni; questo è il bacio di addio, cane", e ha tirato una delle sue scarpe verso il presidente, che si è chinato e ha di poco evitato il colpo.

Mentre si sollevava il caos, egli ha tirato la sua altra scarpa gridando: " questo è da parte delle vedove, degli orfani e di coloro che sono stati uccisi in Iraq". Anche la seconda scarpa ha mancato di poco Bush mentre il primo ministro Nuri Kamal al-Maliki allungava una mano di fronte alla faccia del presidente per aiutarlo a proteggersi.


Questa è stata quasi sicuramente la circostanza in cui Bush si è più avvicinato a un diretto confronto con la realtà della sua " eredità" in Iraq: l'uccisione di più di un milione di esseri umani innocenti, bambini, donne, uomini, malati, deboli, vecchi e giovani, l'espropriazione di più di 4 milioni di esseri umani innocenti, e la distruzione di un'intera società che non aveva fatto alcun male agli Stati Uniti né messo in atto alcuna minaccia contro di essi.

Stando in piedi nel mezzo del cimitero che egli aveva creato, Bush aveva da dire quanto segue:


"Il lavoro non è stato facile, ma è stato necessario".


No, non è stato sicuramente facile sviscerare, fare a brandelli, schiacciare, polverizzare e cancellare un milione di esseri umani--ma sì, se sei un fottuto psicopatico che beve sangue e sventra budella, allora immagino che tutto ciò possa essere visto come necessario.

Ma hey, almeno non ha vomitato in faccia ad al-Maliki.

Mio Dio questo pazzo fa uccidere milioni di civili e gli vengono solo lanciate 2 scarpe da 1 giornalista...
Ora ditemi è sano questo mondo? è normale che la gente non dica e non faccia niente per cambiare questo mondo???

caro estraterrestre, una delle prime cose che hanno fatto è stato di SACCHEGGIARE il museo di Bagbad
ciao
mauro

petrolio e basta ,ma secondo me era meglio se facevano l'iran quello si è pericoloso veramente e pure li petrolio ,di sicuro la verità non la diranno mai

Tralasciando le ipotesi fantasiose (sempre possibili), penso che il lato economico e di controllo di un territorio strategico giochino un ruolo importante. L' ipotesi delle armi di distruzzione di massa è stata ampiamente smentita come sarebbe assurdo addure come scusa il terrosismo islamico, visto che l' Irak era uno stato laico ai cui vertici sedevano anche cristiani. Considerate però un ipotesi, come mai le maggiori pressioni americane sull' Irak sono cominciate nel momento in cui il paese mediorientale ha deciso di utilizzare come moneta di scambio l' Euro invece del Dollaro?

Che pagliaccio






"Voi cosa avreste fatto al mio posto?"

Giovedì apre a Dallas in pompa magna il George W. Bush Presidential Center



NEW YORK - "Voi cosa avreste fatto al mio posto?": a oltre quattro anni di distanza dal suo addio alla Casa Bianca, l'ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush rivolge questa domanda a tutti gli americani. E i cittadini Usa potranno rispondere realmente al loro ex Commander in Chief nel nuovo museo interattivo George W. Bush Presidential Center.

Il centro, situato nel campus della Southern Methodist University a Dallas, in Texas, sarà inaugurato giovedì dall'ex inquilino della Casa Bianca alla presenza dell'attuale presidente Barack Obama, della First Lady Michelle, e di tutti gli altri ex presidenti ancora in vita. I visitatori potranno confrontarsi con le scelte più difficili che ha dovuto effettuare Bush nel corso dei suoi due mandati. Invadere l'Iraq o lasciare Saddam Hussein al potere? Inviare le truppe federali dopo l'uragano Katrina o affidarsi alle forze locali? Salvare Wall Street o lasciare fallire le banche?

E inoltre, prima di decidere - anche se solo virtualmente - se comportarsi o meno come l'ex presidente, i visitatori potranno vedere filmati e testimonianze di alcuni consulenti della Casa Bianca.

Nel centro da 250 milioni di dollari ci saranno anche molti cimeli, tra cui il megafono utilizzato a Ground Zero dopo gli attentati dell'11 settembre e una trave di acciaio del World Trade Center. Enormi schermi ricordano i giorni del crollo delle Torri Gemelle e dell'invasione dell'Iraq, e i visitatori avranno la possibilità di vedere 25 filmati interattivi. "Il museo stesso - ha spiegato Mark Langdale, numero uno della fondazione George W. Bush, che ha curato la costruzione - rappresenta la convinzione dell'ex presidente che ciò che pensano gli americani è molto importante".

21.04.2013 - 20:45

Red. Online

Source: CdT.ch - Mondo - "Voi cosa avreste fatto al mio posto?"


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Vespa incredibile intervista a Saddam Hussein che smaschera i veri criminali sionisti - Iraq 1991