Però sarebbe bene fare delle distinzioni.
Da quello che ho capito le cose sono andate più o meno così.
Il tutto parte con la proclamazione dello "sciopero" degli autotrasportatori e successivo blocco, questo avviene non sulla spinta popolare ma come iniziativa settaria (non in senso dispregiativo) sganciata dall'opinione pubblica.
Solo dal giorno successivo comincia l'aggregazione prima di alcuni movimenti (forconi)... poi in seguito da parte di parte della popolazione.
Ed è soltanto nei giorni successivi che si aggregano altre categorie sociali e gli studenti, oltre a gruppuscoli più ideologicizzati.
Quindi è bene distinguere.
Ci sono rivendicazioni di gruppi ben distinti (autotrasportatori, agricoltori, pescatori, etc...)
ci sono le rivendicazioni di "movimenti", ognuno con una diversa "testa"
ci sono rivendicazioni di frange consistenti di popolazione locale nei quali si inseriscono movimenti politici e gruppi con marcata impronta indipendentista
tutto questo si inserisce in una indifferenziata e generalizzata contestazione dell'attuale governo
ci sono le strumentalizzazioni di politici e della politica dei partiti
Il punto e il problema per me è quando si vuole mettere il cappello alla protesta e qualcuno si autoelegge per dirigerla.
Insistere sui "forconi" significa caratterizzare la protesta in un certo modo e in una certa direzione, mentre NON E' assolutamente chiara ed evidente questa identificazione tra "movimento dei forconi" e manifestanti.
C'è chi chiede uno sgravio fiscale sui carburanti
chi chiede l'attuazione dello statuto della regione sicilia su cose che, francamente lasciano il tempo che trovano (stampare moneta...)
chi protesta contro le banche, Monti, i poteri forti
chi vuole una rivoluzione, senza sapere ben cosa e fatta da chi e come e con quale scopo
Non si può non notare la stratificazione di soggetti e interessi diversi che si agitano.
Poi i giornali fanno le solite e comode semplificazioni e a parlare per tutti invitano questo leader del movimento dei forconi che a sentirlo non è che mi abbia fatto una gran bella impressione, mi paiono argomenti molto deboli e demagogici...
Possibile che la gente non riesca ad organizzarsi diversamente?
C'è lo splendido esempio della Spagna se lo si vuole seguire.
La protesta deve partorire delle idee, qualcosa che riesca a convincere tutti... ma non le corbellerie (a mio parere) autonomiste dello Statuto siciliano... perché così si sfascia il paese, non si può pensare di salvarsi sulla pelle degli altri
Se il senso è quello di unirsi con slogan "governo ladro"... beh non è che ci voglia molto, specialmente ora... io però vedo che tutto questo, che non è ahimè auto-organizzato dalla gente, a capo di questa stanno rapidamente proponendosi determinate forze politiche che da sempre soffiano sui problemi del paese, Leghe varie, estrema destra e sinistra. Anni fa non sarebbe stato possibile, non c'era la disperazione che c'è oggi, ma questo è il momento più fecondo per gli estremismi che potrebbero approfittarne.
Io - ripeto - credo che la gente dovrebbe mettere da subito dei paletti ben chiari, sia che portino ad una visione più democratica della protesta (no leader, ma portavoce - no idee proprie, ma idee discusse e approvate) e soprattutto che tengano lontani i pruriti di certi interessi che ben poco hanno a che spartire con gli interessi dei più.
Se si va ad uno scontro sgangerato e violento, quel residuo di democrazia viene spazzato via in un secondo, la maggior parte della popolazione inquadrerà i manifestanti come rivoltosi e terroristi da menare con fragore... la lezione ROMA di qualche mese fa dovrebbe aver insegnato qualcosa.
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iLGambero il 23/01/2012, 16:35, modificato 1 volta in totale.