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03/02/2012, 19:14

Fermiamolo prima che sia tardi questo sta distruggendo anni di lotte
getta nel cesso i diritti e i doveri dei lavoratori a pro di chi?

03/02/2012, 19:22

Dei partiti (TUTTI) che lo appoggiano! [:(!] [:o)]

03/02/2012, 19:25

iLGambero ha scritto:

Televideo 03/02/2012 16:55
Monti: art.18 sconsiglia investimenti

"Per come viene applicato l'art.18 in Italia,sconsiglio investimenti di capitali stranieri ma anche italiani, in Italia".Lo ha detto il premier Monti in un videoforum su Repubblica.it. Poi ha aggiunto: "Non so se entro la fine di marzo riformeremo l'art. 18, ma è cosa da "considerare". "Bisogna dare meno tutele a chi ne ha troppe" e "darne di più" a precari e a "chi è fuori dal mercato del lavoro". Monti ha poi invitato i giovani a "non pensare necessariamente a un proprio futuro in Italia"

ah... ecco che cos'era la mobilità geografica per i giovani del discorso di insediamento di Monti che tanti hanno lodato.


questo monti e` dislessico..

ma che anno segna il suo calendario ?

1990 ?

troppe tutele..
dove?
chi?
quando?

bene la fuga dei cervelli..
ma non si voleva riportare a casa
le menti illuminate
per far progredire il paese?

questo sta fuori..

boh..

03/02/2012, 19:31

Il Cyborg sta dando problemi di connessione: ora dice che il posto fisso è un bene ... [8D]
Starà esaurendo le batterie?
[^]

03/02/2012, 19:40

Massimo 555 ha scritto:

Il Cyborg sta dando problemi di connessione: ora dice che il posto fisso è un bene ... [8D]
Starà esaurendo le batterie?
[^]


no...si sta politicizzando..
oggi dice una cosa...domani la smentisce perchè non incontra il favore del 'pubblico'.
Ma la prima risposta è quella che conta...

03/02/2012, 19:48

E'hèhèhèhèh ...L'hai capito, èh? [:D]

03/02/2012, 20:01

Le idee di Monti sono condivisibili sul piano teorico. Su quello attuativo , qui in Italia la linea del governo rischia di produrre effetti opposti a quelli teorizzati.

Giustissimo sul piano teorico tutelare meno i lavoratori fannulloni assenteisti, disonesti, .etc...ma l'attuazione pratica che mi lascia perplesso.

E' innegabile che proposta in questi termini (molto nebulosa, quindi dovremo vedere nel dettaglio questa riforma del lavoro) suona come una minaccia perchè non si vedono i giusti contrappesi.

Poi Passera che afferma che per il momento il ciclo delle liberalizzazioni è concluso.
Un po' pochino.

03/02/2012, 20:06

Comunque, per me, non è affatto un governo tecnico: è appoggiato praticamente da tutti ...?!
Diciamo che il nanao non sapeva più che pesci pigliare e se l'è ... squaglaita (anche perché i sinistri non avrebbero mai permesso, sciperando per settimane, cose del genere!) [;)] [8D]

03/02/2012, 22:53

Monti sa' che è provvisorio ma........ha ottenuto quello che il suo "Clan" aveva perso da un secolo a questa parte è cioè:far ritornare indietro nel tempo il lavoratore renderlo alla merce' dei Padroni e dei grandi Capitalisti,come gli schiavi Neri d'America,ma ha noi ci hanno ridotto peggio, ha tolto ai giovani la speranza di avere una vita normale,capite? NORMALE!!!. [:(!] [:(!] [:(!]
(Berlusconi ringrazia))
Ultima modifica di bleffort il 03/02/2012, 22:55, modificato 1 volta in totale.

03/02/2012, 22:57

rmnd ha scritto:

Le idee di Monti sono condivisibili sul piano teorico. Su quello attuativo , qui in Italia la linea del governo rischia di produrre effetti opposti a quelli teorizzati.

Giustissimo sul piano teorico tutelare meno i lavoratori fannulloni assenteisti, disonesti, .etc...ma l'attuazione pratica che mi lascia perplesso.

E' innegabile che proposta in questi termini (molto nebulosa, quindi dovremo vedere nel dettaglio questa riforma del lavoro) suona come una minaccia perchè non si vedono i giusti contrappesi.

Poi Passera che afferma che per il momento il ciclo delle liberalizzazioni è concluso.
Un po' pochino.




...sta diventando molto politichese,un modo x rimanere attaccato un po di tempo in piu' alla poltrona [;)]
Ultima modifica di ubatuba il 03/02/2012, 22:58, modificato 1 volta in totale.

03/02/2012, 23:21

Neoliberismo ultimo atto prima della rivoluzione? E poi tutto da capo!
Pubblicato il Monday, 30 January @ 00:40:00 CST di admin


La cultura della sfiducia procurata dal monetarismo spinto, ha fatto in modo che nessuno più si fidi di nessuno, ma ciò è dovuto proprio al fatto che chi governa i popoli, che non sono affatto la classe politica (questo è quello che proiettano nel nostro cervello in continuazione per farcelo credere) ha fatto in modo di distruggere ogni struttura sociale intorno all'uomo per renderlo fondamentalmente un "individuo solo dentro una moltitudine".

Infatti la sistematica e scientifica distruzione di tutte le organizzazioni aggreganti, con la scusa del "progresso e della evoluzione" ha fatto si che si distruggesse la famiglia, gli oratori, i sindacati, la scuola, ecc, ecc e si è andati avanti fino ad oggi dove stanno distruggendo gli stati nazionali e le identità nazionali. Basta rompere il legami con l'altro individuo, con la comunità, con la sua storia, con la sua cultura, con la sua identità, con il suo territorio.

L'individuo solo, che non si fida, che non ha famiglia, che non ha terra, che non ha cultura, che non ha comunità, in cui sentirsi, valore, protetto, approvato e sostenuto, è la "macchina schiavo da lavoro" che serve al potere. Non deve capire se non quanto basta per produrre; lo schiavo deve produrre, produrre, produrre, e quando è stanco si dovrà distrarre con materiale di distrazione scientificamente realizzato, al fine di mantenerlo stupido al punto giusto. Se poi ne muore qualcuno, non importa, sono solo numeri.

Mai dovrà avvertire la sensazione di potenza della vita ed il miracolo di magnificenza che la natura umana è nella sua irripetibilità; dovrà invece sentirsi: solo, impotente, insicuro, fragile, inutile, incapace, bisognoso, timoroso, ecc. Provate a vedere a ritroso tutti gli eventi sotto la voce "modernizzazione" (industrializzazione, femminismo, automobilismo, beat, droghe, alcol, aborto, divorzio, televisione, 68 ecc) (intendiamoci non ne sto facendo una questione morale, che non esiste, ma solo di fenomeno sociale e di benefici per la collettività umana ) e noterete che dopo l'apparente beneficio di libertà c'è sempre stato un avanzamento della moltitudine di uomini tremendamente soli. La programmazione televisiva è infatti la droga pura, per mantenere questo stato di imbecillità permanente.

Vi siete mai chiesti perché avete la certezza assoluta di essere liberi e di pensare con la vostra testa e vi offendete pure se vi fanno notare che siete programmati mentalmente e poi non avete il coraggio di spegnere la tv per un girono solo? Se ci fate caso parlando con la gente comune del più e del meno, massimo alla terza frase si cita un programma televisivo, o un "opinion maker"; la cosa bella è che per "utilizzare" quelle opinioni (preconfezionate) si paga pure, con il canone o con la pubblicità che poi si va a scaricare sui prezzi.

Per fortuna l'avvento di internet sta risvegliando un po' di capacità critica anche se poi anche internet ha i suoi progetti di guida delle masse. Infatti il legame al computer (e alla rete) sta diventando patologico come lo è stato la tv. In ogni caso l'obiettivo dei poteri del governo del mondo sono ormai quasi realizzati, lo dimostra l'immobilismo del popolo che non riesce a mettersi insieme, proprio perché non si fidano gli uni degli altri e si sentono soli e abbandonati.
Sicuramente è ora di mettersi insieme, poiché come si dice, " siamo il 99% " ma con la consapevolezza che non bisogna vedere nell'altro ciò che ha fatto nel suo passato, ma cosa vuole fare nel futuro. Certo è che i curriculum sono la nostra storia ma poiché quasi tutti le storie si rivelano false, vediamo da oggi in avanti cosa si può fare in direzione futuro. Di cose da fare ce n'è una immensità purtroppo chi le propone, non gode della penetrazione popolare sufficiente, in quanto questa deriva dall'inserimento o meno nel programma di programmazione mentale che svolgono i media che sono pagati e voluti dall'imperocrazia finanziaria per mantenere lo stato di automi impotenti. I media infatti hanno il compito di infondere ed inculcare l'idea del sacrificio della rassegnazione e dell'insicurezza, proprio per dominare le menti degli schiavi. Ci sarà un motivo per cui c'è una guerra per chi deve gestire, comandare, imporre le linee editoriali dei canali televisivi e per cui i produttori pagano milioni di euro per far passare la pubblicità, questi motivi non sono certo la libertà che crediamo di avere ma il potere anestetico che hanno.

Quando i media hanno fatto il loro compito di plagio, di distrazione e distruzione dei cervelli, ecco che "loro" operano in maniera anarchica ed indisturbata, stracciando e schiacciando con pesanti commesse militari il nostro giocattolino chiamato democrazia. L'imperocrazia finanziaria manda i suoi uomini nei vari governi (con guerre o con governi tecnici il risultato non cambia) e rastrella i profitti realizzati con la campagna espansionistica della moneta debito euro (o altra moneta debito), e poiché a crescita pari a zero il meccanismo dell'interesse si trasforma in un vero e proprio furto, si passa all'incasso dei beni reali (patrimonio pubblico e privato), gli stati ormai trasformati in mere agenzie di recupero crediti e circhi equestri per domare gli schiavi, non fanno altro che reprimere e tassare e la polizzia difenderà il banchiere, tanto il popolo non capisce, e la cosa più bella e che è stato programmato per non capire e quindi non capirà.

Anche quando scoppiasse una rivoluzione (cosa alquanto possibile) questa sarà poi gestita dai "soliti noti" per promettere "mari e monti", si dirà nuovamente che il "popolo è sovrano" (che ridere) ma poi piano piano sarà ricondotto nell'ovile e riprogrammato a fare lo schiavo per produrre, produrre produrre..

La costituzione italiana è talmente blindata ed inapplicabile per gli italiani, ma utile per fare i propri comodi per chi ci ha "liberato", che solo per riscriverla ci vorrebbe una guerra civile pesantissima ed una ricostituente. La carta del Carnaro potrebbe essere una giusta soluzione. Il liberismo continuerà a vincere poiché punta sul "sogno di libertà" che ogni uomo ha (ma è solo un sogno) si dimenticano di dirci che nella realtà l'uomo si realizza solo nella sua comunità e solo nell'autonomia della sua comunità. L'autonomia delle comunità e delle nazione è una filosofia assolutamente contrastata e combattuta dall'imperocrazia finanziaria. L'autonomia culturale, finanziaria, energetica, politica, territoriale, alimentare, giuridica, sanitaria, ecc.
Qualunque soluzione che non vada verso la sovranità umana, popolare, monetaria sarà sempre ed assolutamente perdente.
Qualunque salvatore della patria che spunta fuori (nuovo o riciclato) non parli di queste cose, o non ha le idee chiare oppure è dei loro.

Giuseppe Turrisi

04/02/2012, 11:43

LIBERALIZZAZIONI/ Ecco quanto ci costano gli "errori" di Monti

. Monopolisti di Stato felici e contenti, potremmo dire in sintesi dopo il decreto liberalizzazioni del governo Monti. Col provvedimento della scorsa settimana si è infatti messo opportunamente mano a diversi vantaggi e protezioni dalla concorrenza di cui hanno sin qui goduto molti servizi privati, ma la mano riformatrice del governo si è rivelata assai più timida nel caso di servizi offerti da grandi settori oligopolistici quali quelli delle assicurazioni e delle banche e non ha per nulla intaccato le posizioni dominanti o monopoliste di fatto di grandi gruppi pubblici, quelli nei quali il monopolista è lo stesso Stato che dichiara di voler liberalizzare.

Si può dire in sintesi, dopo un’attenta lettura del provvedimento, che lo Stato liberalizza gli altri (taluni), ma continua a non liberalizzare se stesso. I servi postali, il trasporto ferroviario, quello pubblico locale, la raccolta dei rifiuti, i servizi idrici continueremo a doverli comprare dal settore pubblico con bassa qualità e alti prezzi o, in alternativa, quando i prezzi sono bassi, con alte sovvenzioni pubbliche coperte a nostra insaputa dalle troppe tasse che paghiamo. Certo, possiamo essere contenti della separazione proprietaria di Snam Rete Gas dal gruppo Eni, ma essa non avverrà in tempi brevissimi, le relative modalità non sono ancora note e se favorirà un’effettiva crescita della concorrenza nel mercato del gas non possiamo ancora dirlo. Meglio quindi aspettare il provvedimento di separazione prima di esultare.

Con le poste e ferrovie, invece, non ci siamo proprio. La separazione proprietaria tra rete ferroviaria e servizi di trasporti, tra binari e treni per intenderci, è rinviata a dopo che un’autorità che ancora non c’è avrà dato una valutazione dei benefici che la separazione risulterà aver prodotto nelle esperienze europee che la hanno adottata, dopo un congruo periodo di osservazione delle medesime. E a tutti i lettori appare evidente che l’aggettivo congruo è utilizzato come sinonimo di lungo. Neppure il decreto ha provveduto a correggere la pessima trasposizione che il governo precedente aveva fatto della terza direttiva europea sui servizi postali, quella che liberalizzava integralmente il mercato del recapito dall’inizio dello scorso anno. Così potremo continuare ad affidarci a un mercato che è nominalmente liberalizzato (di diritto) e sostanzialmente monopolizzato (di fatto) dall’azienda pubblica la quale, nonostante il monopolio, riesce a perdere nel recapito ogni anno parecchi soldi che noi contribuenti provvediamo puntualmente a ripianare.

Ma quanto costa a noi consumatori, e nello stesso tempo contribuenti, non avere utilities altrettanto liberalizzate dei paesi europei più avanzati? Una risposta può arrivare calcolando il beneficio che i consumatori ricaverebbero se, liberalizzando i nostri mercati in maniera analoga ai paesi europei che risultano più liberalizzati secondo il rapporto annuale dell’Istituto Bruno Leoni, potessero trarre vantaggio da identiche condizioni in termini di prezzi unitari medi di mercato al netto delle imposte, imposte medie unitarie, sovvenzioni pubbliche unitarie (ove presenti) e livelli di consumo medi pro capite ove questi risultino in Italia sottodimensionati. Di seguito, settore per settore, i principali risultati dello studio



succ..
http://www.ilsussidiario.net/News/Econo ... ti/235285/

04/02/2012, 11:57

Ma Napolitano è contento; e la Francia gli dà anche un ... premio! [:o)]

04/02/2012, 12:00

Monti provvisorio? E' il presidente del consiglio più amato degli ultimi 20 anni. Partiti in crisi e Monti ben voluto, = partiti che corrono dietro a Monti...

E guardate che niente esclude che anche dopo le elezioni si faccia il governo tecnico, stavolta di unità nazionale, con a capo Monti appoggiato da PDL, TP e PD...

Metti che ti facciano il proporzionale: si va divisi alle elezioni, nessuno conquista la maggioranza, et voilà, diventa necessario il governo nero-azzurro-rosso.

04/02/2012, 12:08

Tanto è quello che vogliono TUTTI! Grandi "ammucchiate"! Ed i governi se li aggiustano loro (uno all'anno; per noi, uno all'ano ...) [8)]
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