08/02/2012, 11:42
08/02/2012, 12:10
08/02/2012, 12:17
08/02/2012, 12:38
Messaggio di lex
In carcere, Francesco Schettino, ha trascorso pochissime ore. Adesso il comandante della Costa Concordia si trova agli arresti domiciliari.
08/02/2012, 15:34
08/02/2012, 16:24
08/02/2012, 18:40
08/02/2012, 19:34
08/02/2012, 19:42
uno cosi` non se li fa
15 anni di galera..
09/02/2012, 23:33
02/01/2015, 15:15
02/01/2015, 17:22
leo48 ha scritto:uno cosi` non se li fa
15 anni di galera..
Scherzi ? quello tra qualche mese te lo ritrovi ammiraglio in qualche altra
compagnia e uno stipendio milionario...
Leo
02/01/2015, 18:22
Messaggio di lex
In carcere, Francesco Schettino, ha trascorso pochissime ore. Adesso il comandante della Costa Concordia si trova agli arresti domiciliari. Le accuse a suo carico rendono la sua posizione gravissima. I pm di Grosseto chiedono che Schettino torni in galera: il pericolo di fuga è concreto. Soprattutto per l’entità della pena che rischia.
La Procura che indaga sul naufragio della Concordia chiederà: “Quindici anni per omicidio colposo plurimo, dieci anni per disastro da naufragio, e otto anni per ciascuno dei passeggeri abbandonati e morti in conseguenza del naufragio”. Tradotto: sarebbero 2.697 anni in cella. I morti sono stati 34 e le persone abbandonate sulla nave da Schettino sono state 300. Il ricorso presentato al Tribunale del riesame di Firenze è lungo 12 pagine. Si saprà oggi se il comandante della Costa Concordia potrà restare a casa, oppurà dovrà attendere il processo in cella. Ma per Schettino c’è anche una terza ipotesi, ossia la libertà. Infatti a presentare ricorso al Tribunale di Firenze sono stati anche i suoi legali, Leporatti e Parascandola. Per la difesa, Schettino deve tornare in libertà in quanto il rischio che commetta nuovamente l’eventuale reato non sussiste. L’evento provocato dal comandante della Concordia, sottolineano gli avvocati, “è unico per dimensioni e, quindi, implicitamente qualificato irripetibile”.
Durissima è la Procura di Grosseto. Nel documentato presentato al Tribunale del Riesame, viene censurato il comportamento di Schettino, che “nel momento in cui fu informato del provvedimento di fermo, chiese di poter andare in albergo e — deluso dalla risposta ricevuta — di poter mangiare qualcosa prima di essere portato in carcere”. Per i magistrati, già negli istanti successivi all’impatto il comandante potrebbe avere pianificato la fuga, ma tutto fu reso difficile dal fatto di trovarsi sull’Isola del Giglio, che era al centro delle operazioni di soccorso. La Procura di Grosseto considera inoltre gravissima la volontà di Schettino di concordare, coi vertici della Costa Crociere, una versione dei fatti che potesse fare comodo a entrambi i soggetti coinvolti. La decisione del Riesame sulla libertà o meno del comandante della Concordia è prevista per la mattinata.
fonte: attualissimo
ma è possibile?
02/01/2015, 18:24
Ufologo 555 ha scritto:
A quanto pare i nitalia siamo tutti ... schettini!
Norman, "l'equipaggio fuggì". Nuovi indagati
"Non c'erano membri dell'equipaggio laggiù. Da quello che capisco, alcuni sono fuggiti all'inizio dell'emergenza", le durissime parole dell'inglese Nick Channing-Williams salvo dopo ore di paura insieme alla sua ragazza.
"I membri dell'equipaggio - si sfoga l'uomo con il Times - erano scesi con le prime scialuppe di salvataggio. C'erano così tante donne e bambini rimasti sulla barca, perché non sono stati i primi in fila per salire sulla scialuppa? E' stato un caos, e penso che qualcuno dovrebbe vergognarsi". Se la parole di Channing-Williams fossero confermate, si getterebbe ancora un'ombra sulla gestione dell'emergenza. I magistrati, infatti, vogliono vederci chiaro sui i sistemi di sicurezza e le scialuppe presenti sul traghetto naufragato.
Intanto dalla Procura di Bari si apprende che i sei nuovi indagati sono stati formalmente iscritti. Dal momento dell’imbarco a quello dell’evacuazione dei passeggeri ci sono altre responsabilità che la magistratura barese intende approfondire. E non convince gli inquirenti la giustificazione data da alcuni membri dell’equipaggio che il forte vento avrebbe impedito di gestire al meglio la propagazione delle fiamme. Si sta valutando, a questo riguardo, se i mezzi, camion e auto, sul ponte 4 - dove si ritiene si sia originato il rogo - erano troppo vicini uno all’altro. Ed anche se le dotazioni di sicurezza antincendio, che risulterebbero funzionanti, sono state attivate troppo tardi.
http://notizie.virgilio.it/videonews/no ... agati.html
Poi, seè vero che il Com/te dette l'allarme ben tre ore dopo ... Avrebbero potutto organizzarsi megio, calare le scialuppe e via dicendo ..........
02/01/2015, 18:40
Thethirdeye ha scritto:leo48 ha scritto:uno cosi` non se li fa
15 anni di galera..
Scherzi ? quello tra qualche mese te lo ritrovi ammiraglio in qualche altra
compagnia e uno stipendio milionario...
Leo
Peggio...................