Atlanticus81 ha scritto: Raziel, hai ragione, prove non ce ne sono, ma per quanto riguarda l'ibridazione penso ci sia qualche elemento in più che valga la pena approfondire, iniziando dal fatto che la derivazione del Sapiens Sapiens dagli altri ominidi è ancora tutta da dimostrare. Anche l'evoluzionismo di origine darwiniana si basa su congetture e teorie, dimostrate solo parzialmente dai reperti scoperti dall'antropologia.
Innanzitutto il genere homo sembra essere l'unica specie che ha potuto usufruire di un'evoluzione così veloce da passare in qualche centinaia di milioni di anni da homo erectus, comparso circa 1,5 milioni di anni fa a homo sapiens comparso circa 200.000 anni fa a sapiens sapiens solo 50.000 anni fa.
http://it.wikipedia.org/wiki/Homo_sapienshttp://it.wikipedia.org/wiki/Homo_erectusPoi questo homo sapiens in 195.000 anni è rimasto per lo più cacciatore raccoglitore fino a quando a un certo punto, per qualche strano motivo, ha cominciato a edificare città, capire la matematica, l'astronomia, organizzarsi in un sistema sociale con leggi scritte etc.etc. (p.es. sumeri)... e in pochissimo tempo ha raggiunto lo spazio.
C'è qualcosa che non mi torna se paragono i grandi cambiamenti fisici e l'aumento della massa cerebrale del genere homo con tutte le altre speci viventi sul pianeta. Il cavallo ad esempio è rimasto pressochè uguale per 50 milioni di anni. I dinosauri hanno popolato la terra per centinaia di milioni di anni e uno di essi, l'iguanodon, possedeva una mano prensile.
Dale Russell, valente paleontologo canadese è conosciuto in particolare per aver formulato nel 1982 una teoria sulla possibile evoluzione dei dinosauri in creature intelligenti, se questi non si fossero estinti durante il Cretaceo, ipotizzando le caratteristiche che avrebbe potuto assumere il mancato discendente di questi rettili. La stessa cosa viene riproposta in un testo di Piero Angela di cui purtroppo ora mi sfugge il titolo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Iguanodonhttp://www.idinosauri.it/curiosita3.htmlhttp://it.wikipedia.org/wiki/Dale_RussellMa i dinosauri hanno avuto molto ma molto più tempo per evolversi rispetto al genere homo (almeno decine di milioni di anni). Cosa è che fa di noi così "fortunati"? E i delfini, le altre scimmie? Loro no e noi sì, perchè?
Per me deve essere successo qualcosa d'altro. Perchè credo nell'ibridazione?
Oltre al fatto che il processo di ibridazione viene descritto un po' in tutti i testi sacri che tu interpreti come miti, mentre io vi ritrovo elementi storici (p.es. l'Inuma Ilu Awilum, la stessa Bibbia, i miti cosmogonici di antiche culture), esiste un fatto da dover tenere in considerazione: il fattore RH.
Le scimmie hanno un fattore Rh positivo, e anche l'uomo nell'84% dei casi possiede Rh+. Ma tra gli uomini è diffuso anche il fattore Rh-, fenotipo recessivo come descrivo nel mio libro "Genesi di un Enigma". Da dove ha origine il fattore Rh-? Questo ha origine con tutta probabilità (siamo sempre nel campo delle ipotesi anche per la scienza ufficiale) da una mutazione del nostro DNA avvenuta a un certo punto della nostra storia evolutiva. Forse questa mutazione ha avuto origine per via di un virus (sempre secondo la scienza), forse attraverso tentativi di ibridazione (sostengo io), forse attraverso la manipolazione del DNA da parte degli Annunaki (sosteneva Sitchin). Dove è la verità? Io ho cercato di interpretare i fatti e sono giunto alle conclusioni che enuncio nel libro.
http://it.wikipedia.org/wiki/Fattore_Rhhttp://universoolografico.forumfree.it/?t=53058117Prove certe temo che non ne avremo mai; ma come abbiamo tenuto in considerazione il creazionismo fino a Darwin e la teoria evoluzionistica poi, perchè non possiamo tenere in considerazione ora la teoria dell'ibridazione? La scienza ha determinato il progresso dell'umanità nel momento in cui ha scardinato i dogmi religiosi precedenti ad essa; ora mi sembra che sia proprio la scienza a barricarsi dietro alcuni dei suoi dogmi.
Beh, non so quanto c'entri l'ibridazione con l'improvvisa evoluzione dell'uomo.
Per usare un "rasoio di occam", si può dire che degli esploratori spaziali giunsero sulla terra e si stabilirono per un certo tempo su questo pianeta dove una civiltà primitiva di stampo tribale a malapena muoveva passi verso la sua evoluzione.
Logico poi, per una civiltà tribale, lo stare a contatto con una civiltà superiore tecnologicamente li rendeva attratti da quegli esseri che con un raggio creavano il fuoco mentre loro dovevano impiegare dei minuti con 2 pezzetti di legno.
Sicuramente gli esseri umani hanno imparato da questi esseri (o questi esseri hanno insegnato o fatto vedere cose strabilianti) determinate cose, imparato a contare o a fabbricare oggetti più complessi proprio grazie a tali insegnamenti di questi esploratori (per accattivarsi una civiltà tribale, un esploratore dovrà pure stimolare la curiosità dei nativi con qualche cosa).
Forse sulla genetica umana può essere intercorso un qualche tipo di contaminazione da qualche cura/antibiotico che gli extraterrestri hanno usato per curare alcune malattie che affliggevano queste tribù, o perfino determinati batteri/virus che da un altro pianeta e da un altro tipo di entità biologica si è trasmessa all'uomo.