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Trystero ha scritto:
Dico "vera" perché non c'è la minima prova che i Templari abbiano mai avuto a che fare con la costruzione delle cattedrali, neppure che le abbiano finanziate.
Tu parti dalla convinzione che l'interpretazione attuale dei fatti, costruita è vero sulla base delle teorie più accreditate oggi, corrisponda alla verità. Io credo che ogni verità storica o scientifica possa essere messa in discussione e confutata di fronte a nuove possibilità.
La mia speranza è che se in un futuro prossimo dovessero emergere prove più concrete degli indizi e delle ipotesi odierne, a sostegno delle teorie oggi considerate 'controcorrente' dai più, tu possa avere l'apertura mentale per poterle accettare.
In attesa di poter soddisfare il mio appetito sui testi che mi avete suggerito tu e barionu vorrei sottoporre alla vostra attenzione l'acclarato simbolismo utilizzato dai templari e vi invito a riflettere sul perchè i templari avrebbero dovuto utilizzare dei simboli.
I primi cristiani, per sfuggire alla persecuzione romana, iniziarono a utilizzare simboli per comunicare fra di loro e professare in segreto la loro fede... potrebbero i templari avere utilizzato il simbolismo per fare la medesima cosa?
Ciò comunque descrive un mondo misterioso legato ai templari, alle loro proprietà, specialmente in Francia, a chiese e cattedrali (vedi paragrafo subito successivo) e successivamente alla massoneria.
Partiamo ad esempio dal simbolo della Triplice Cinta.
Immagine: 2,21 KBNel Medioevo si trova in varie versioni nelle cattedrali gotiche (come Amiens e Somme giusto per non andare troppo fuori OT) e venne adottato dai Templari che lo usavano per contrassegnare dei luoghi di particolare sacralità. Esso è molto antico, universale e utilizzato anche da popoli preistorici. Riferimenti a una triplice cinta di mura sono anche nella cultura druidica, nella Bibbia (le mura di gerico, ma anche i tre cortili del tempio di Salomone).
Qualcuno osa anche spingersi alla pianta della città di Atlantide (e io onestamente sono tra quelli).
Lo studioso Charbonneau-Lassay lo segnala tra i simboli ritrovati graffiti nella torre della prigione di Chinon, insieme ad un altro simbolo non meno antico: otto segmenti radiali circondati da un quadrato. Sono certo sappiate che nel Castello di Chinon fu tenuto prigioniero Jacques de Molay, l'ultimo Gran Maestro dell'Ordine dei Templari prima della sua esecuzione avvenuta poi a Parigi.
Immagine: 30,34 KBGli otto segmenti radiali circondati da un quadrato sono anche conosciuti come "Il centro sacro". Il simbolo viene associato ai Templari poichè oltre al ritrovamento presso Chinon è stato anche trovato nelle antiche Commanderie del Tempio; è stato ugualmente visto sull'insegna araldica sopra un grande blasone in cima ad una statua funeraria di un Templare del tredicesimo secolo della Commanderia di Roche-en-Cloué (Vienne) e su una pietra incisa nella Commanderia di Mauleon, vicino Châtillon-sur-Sèvre (Deux-Sèvres).
Una cosa molto strana a parer mio è che il Centro Sacro riproduce lo schema di un gioco altrettanto antico e diffuso, chiamato Alquerque. L'origine del gioco si perde letteralmente nella notte dei tempi: il tracciato di un tavoliere di Alquerque è inciso sulle pietre di copertura del tempio di Kurna, nell'antica Tebe egiziana del XIII secolo a.C. Quale nesso ha con il mondo dei Templari? Quale il suo significato?
Ancora più enigmatico il quadrato magico del SATOR, utilizzato già in epoca romana (vedi Pompei). Il curioso quadrato magico è visibile su un numero sorprendentemente vasto di reperti archeologici, sparsi un po' ovunque in Europa. Ne sono stati rinvenuti esempi nelle rovine romane di Cirencester (l'antica Corinium) in Inghilterra, nel castello di Rochemaure (Rhône-Alpes), a Oppède in Vaucluse, a Siena, sulla parete del Duomo cittadino di fronte al Palazzo Arcivescovile, nella Certosa di Trisulti a Collepardo (FR), a Santiago di Compostela in Spagna, ad Altofen in Ungheria, a Riva San Vitale in Svizzera, solo per citarne alcuni.
Esso è rintracciabile in diversi luoghi soprattutto in Francia, dove il SATOR è presente nella chiesa di San Lorenzo a Rochemaure (Ardeche), in una vecchia casa di Le Puy (Haute-Loir), di nuovo nei castelli di Chinon, di Jarnac e di Gisors, e nella Maison de Justice di Valbonnais.
Molte di queste località francesi furono possedimenti dei Cavalieri Templari; la professoressa Bianca Capone ha ipotizzato un legame tra il magico quadrato ed il famoso ordine monastico-cavalleresco: sembra infatti che i Cavalieri adottassero questo simbolo per contrassegnare dei luoghi particolari o per trasmettere delle preziose informazioni esoteriche in forma codificata. Anche in Italia risulta che la maggior parte delle presenze del quadrato sul suolo italiano sia databile attorno al XII-XIII secolo e che nelle dette località è possibile attestare la presenza dei Templari o, comunque, dei Frati Cistercensi, che con i Templari erano in stretto rapporto.
Inoltre è da registrare che molti simboli usati dai templari sono diventati anche simboli utilizzati in ambito massonico:
- pentagramma e tutte le sue varianti (pentacolo)
- esagramma
- tau
- ottagono
e questi simboli sono anche presenti (trystero mi smentirà
) nelle cattedrali gotiche, sicuramente a Rosslyn come il Bet-hel, e i green man (grazie Trystero per aver corretto gli 'uomini celtici' del mio post precedente) per i quali ancora non esiste una spiegazione completa del loro significato.
Fonti:
http://www.angolohermes.com"Guida all'Italia dei Templari" di Bianca Capone, Loredana Imperio, Enzo Valentini - Edizioni Mediterranee Seconda edizione ampliata, Roma, 1997
(gentilmente prestatomi da un amico, un paio di anni fa...)