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sezione 9 ha scritto:
E' anche un problema di rappresentanza territoriale. Noi non siamo gli Usa, siamo diversi (e questo un federalista dovrebbe concedermelo...). 600 deputati fa circa 100mila abitanti per deputato, portarli a 300 significa 1 ogni 200mila, portarli a 100 1 ogni 600mila. In pratica, ora Rovigo dovrebbe avere 2 deputati, ridotti a 1 col dimezzamento e a 0 (ZERO) con ulteriori tagli.
E immaginiamo cosa potrebbe succedere coi partiti attuali: eleggendone 1, significa che il 30-35% della popolazione sarebbe rappresentata, il resto no. Prima, avendone 2 (e parlo sempre di Rovigo), era quasi certo che gli eletti fossero uno di destra e uno di sinistra, che mi rappresentavano praticamente tutti.
Non vorrei che con la scusa di "accontentare" il "popolo", mi si riduca la rappresentanza del suddetto "popolo" rafforzando i gruppi di potere locali che già ci sono. Oltretutto, domanda: se dimezziamo i deputati, chi verrà lasciato fuori? I capipartito? Intendiamoci, che si possa ridurre il numero mi va bene, però bisogna stare attenti alle conseguenze reali della cosa.
piccolo o.t.
...si però di assurdità ne abbiamo molte. restando alla provincia di Rovigo si hanno 50 comuni per un totale di 248mila abitanti scarsi, quindi una media di 5000 abitanti per comune.
Perchè non accorpare anche i comuni con meno di 100mila abitanti?
Si riduce la spesa pubblica evitando ridondanze di sindaci, consiglieri, assessori, etc...e i piccoli comuni che prima contavano poco e nulla ora avrebbero più peso.
Tornando agli stati uniti, la suddivisione territoriale sarà anche diversa dalla nostra .Vvero però che quelli hanno 435 'deputati' per 300 milioni di abitanti, contro i nostri 635 per appena 60 milioni di abitanti.
La rappresentanza statale deve contare sempre meno a favore di quella regionale (e in futuro si spera , macroregionale).