Cinquemani
Monti presidente del Consiglio anche nel 2013? La domanda ronza nelle teste di molti big della politica. Impossibile dare una risposta senza risolvere la variabile 'legge elettorale'. Alcuni vorrebbero un proporzionale, altri un maggioritario, qualcuno un sistema alla francese, altri alla tedesca. Secondo quanto risulta ad Affaritlaiani.it Pd e Pdl si sarebbero ormai accordati per un sistema ispano-tedesco. Un sistema proporzionale, che dia all'elettore la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in parlamento. Un sistema che tramite soglie di sbarramento blocchi i partiti più piccoli e affidi ai big, Pd e Pdl, maggioranze solide.
Su questo ultimo punto l'Udc è meno convinto e nicchia, ma l'accordo è comunque vicino. Assodati questi paletti c'è ora da chiedersi che cosa capiterà alle elezioni. "Il bipolarismo italiano ha fallito", spiega ad Affaritaliani.it Ferdinando Adornato, l'onorevole Udc incaricato da Casini di contrattare con Pd e Pdl una bozza condivisa di riforma elettorale. "Nessuna legge può impedire di fare le coalizioni, anche se si è visto che quelle che hanno sostenuto gli ultimi governi non sono state certo salutari. Funzionano al momento delle elezioni, ma poi si sfaldano al governo".
Tutto si gioca su questo punto. Sembra ormai assodato che verrà varata una legge elettorale che non incentiverà i partiti ad aggregarsi in coalizioni. Niente coalizioni uguale niente candidato premier. Quindi ognuno andrà con il suo. Il Pd con Bersani, l'Udc con Casini e il Pdl con Alfano. E poi?
Secondo fonti bene informate un'area maggioritaria del Pdl, guidata da Raffaele Fitto, si aggregherà in un'alleanza parlamentare con il Terzo Polo e una parte del Pd guidata da Veltroni. A quel punto si formerebbe una sorte di 'grosse koalition'. E chi verrà designato premier? Solo un tecnico potrebbe garantire l'equidistanza tra le parti propria di un premier che debba fare i conti con una maggioranza variegata. Un maggioranza che questa volta sarebbe palesemente politica e che dovrebbe convergere su un programma specifico. Un governo certo non fatto per durare cinque anni ma due o tre, giusto il tempo di completare quel giro di riforme iniziato da Monti. E se il professore è visto da molti come il futuro Presidente della Repubblica, alcuni vedono in Passera il suo successore al premierato e, perché no, anche Elsa Fornero
http://affaritaliani.libero.it/politica ... 50312.htmlcerto che il macchiavellismo o bizzantinismo sono propri dell'italia,ormai partiti senza piu' ideologia,o scatoloni vuoti inventati che diventano proprieta',che variano il nome giornalmente,poi si lamentano del fatto che gli italiani sono schifati dalla politica
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