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29/02/2012, 00:17

Thethirdeye ha scritto:

Aztlan ha scritto:

Quando io per primo parlai del fatto che ci fosse lo zampino della solita Germania dietro a queste cose...

Tutti mi risero dietro.


Io non ho riso Aztlan..... [:I]

Ora si tratta di prenderne atto, e riprenderci la nostra sovranità, a costo dell' Euro se necessario che ormai è solo il loro principale strumento.


Esatto.


Avete ragione entrambi e io sono con voi... ma non vedo nel territorio lo stesso feeling da parte della popolazione rispetto a questi temi. Anzi vedo rassegnazione, ignoranza (nel senso buono del termine, non offensivo) nella stragrande maggioranza delle persone... che rappresentano i punti di forza dei poteri forti..

..e rabbia in altre, ma una rabbia distruttiva, che temo possa venire pilotata e sfruttata esattamente da quegli stessi soggetti che hanno voluto e che si avvantaggiano del collasso economico globale.

Ergo, o troviamo una terza via, o temo che alla fine vinceranno loro...

[:(]

29/02/2012, 17:43

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Uno stralcio...

OPERAZIONE DISPERATA E MANCANZA DI TRASPARENZA

L'operazione di rifinanziamento del sistema bancario appare disperata e - secondo gli economisti non coinvolti nell'operazione - ha il chiaro scopo di bloccare l'"effetto contagio" in Europa e fermare la crisi sistemica ormai al suo quarto anno di vita.

Poiche' la Banca Centrale europea non puo' stampare moneta come invece sta facendo da ottobre 2008 sull'altra sponda dell'Oceano la Federal Reserve per ridare fiato all'anemica economia americana, obiettivo della Bce e' evitare una "escalation" della crisi bancaria; le banche europee hanno molti "titoli tossici" in pancia, fanno fatica a ripagare i debiti in scadenza, impegnano quasi tutte le risorse ad acquistare i titoli di stato dei paesi di appartenenza (soprattutto Italia e Spagna) mentre hanno ridotto ai minimi termini i prestiti a famiglie e aziende, che infatti (rispettivamente) soffrono e vanno verso la chiusura.

La Bce non comunica (il che e' scandaloso, e si spera Mario Draghi provvedera' in futuro alla mancanza di trasparenza) l'identita' delle banche che si sono gettate a capofitto per approfittare dell'occasione unica di prendere denaro in prestito all'1%, molto probabilmente per investirlo subito dopo in titoli di stato come i Btp a 10 anni che rendono tra il 5,5% e il 6% (un carry trade di oltre 500 punti base senza precedenti, alle spalle dei cittadini).


CONTINUA>>>
http://www.wallstreetitalia.com/article ... -mesi.aspx

29/02/2012, 18:11

BCE, PRESTITO DI 529 MLN ALLE BANCHE ALL’1%: OBIETTIVO E’ INCENTIVARE I FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE


http://www.clandestinoweb.com/sondaggi- ... e-imprese/


questa e' la seconda trance che ricevono,e'sperabile che questa volta l'incentivare il finanziamento alle imprese sia fattibile...........[;)]

29/02/2012, 20:03

Ennesimo scandalo Goldman Sachs: manager indagato per insider trading

http://www.wallstreetitalia.com/article ... ading.aspx


tanto x gustare,nulla cambia......[;)]

01/03/2012, 10:01

sapete qual'è la cosa atroce? che ci stiamo abituando al disastro e quindi più il tempo passa più i telegiornali fanno di tutto x farci il lavaggio del cervello, dicendoci che la situazione non è così grave o che presto ne usciremo. Ieri addirittura non ricordo quale pezzo grosso d'Europa ha detto che già nel secondo semestre del 2012 tutta l'Europa tornerà ad avere un bilancio in attivo (la scorsa settimana davano l'eurozona in recessione per tutto il 2013).

01/03/2012, 10:58

Sirius ha scritto:

sapete qual'è la cosa atroce? che ci stiamo abituando al disastro e quindi più il tempo passa più i telegiornali fanno di tutto x farci il lavaggio del cervello, dicendoci che la situazione non è così grave o che presto ne usciremo. Ieri addirittura non ricordo quale pezzo grosso d'Europa ha detto che già nel secondo semestre del 2012 tutta l'Europa tornerà ad avere un bilancio in attivo (la scorsa settimana davano l'eurozona in recessione per tutto il 2013).


Quoto, basti pensare a quante volte negli ultimi anni ci è stata proposta una crescita... che puntualmente non si è mai realizzata

01/03/2012, 11:01

Poi ci sono notizie e messaggi messi in sordina, senza che vengano ripresi dalle tv, tipo questo, che sarebbe inquietante e allarmante.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... iente.aspx

(ASCA) - Roma, 29 feb - ''Il pilastro pubblico da solo non potra' garantire in molti casi un reddito sufficiente'' ai lavoratori ''e il ruolo della previdenza complementare'' in tal senso diventa rilevante''. Cosi', il ministro allo Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, in un videomessaggio trasmesso nel corso nel corso del convegno 'La sostenibilita' finanziaria delle promesse pensionistiche'. ''Le scelte sagge e inevitabili prese'' dal governo in materia di previdenza ''si portano dietro delle implicazioni che dobbiamo gestire tutti insieme'', ha aggiunto Passera, ricordando che ''i corrispettivi'' futuri ''saranno inferiori a quelli di un tempo''. Le stime della Banca d'Italia e della Ragioneria, ha detto, ''ci parlano non un piu' dell'80% dell'ultimo reddito, ma del 60 o del 70%'', che per alcune professioni scende ''perfino a livelli del 50% dello stipendio''.
...
e poi la beffa finale
...
''Il sistema previdenziale attuale - ha concluso il ministro - mette l'Italia in una condizione di sostenibilita' che forse pochi Paesi possono dire di avere. E sicuramente ha contribuito in maniera importante al salvataggio e al rafforzamento dei conti pubblici'', rilanciando ''credibilita' verso il nostro Paese''.

Ci rendiamo conto in che mani siamo?
Indovinate chi "gestisce" la previdenza complementare.

Ma perché non portare le pensioni al 10% dell'ultimo stipendio a parità di contributi? Così rafforziamo ancora di più i conti pubblici e aumentiamo la credibilità verso il nostro paese.
Stanno smantellando tutto lo stato sociale.
Ultima modifica di iLGambero il 01/03/2012, 11:05, modificato 1 volta in totale.

01/03/2012, 11:08

Thethirdeye ha scritto:
La Bce non comunica (il che e' scandaloso, e si spera Mario Draghi provvedera' in futuro alla mancanza di trasparenza) l'identita' delle banche che si sono gettate a capofitto per approfittare dell'occasione unica di prendere denaro in prestito all'1%, molto probabilmente per investirlo subito dopo in titoli di stato come i Btp a 10 anni che rendono tra il 5,5% e il 6% (un carry trade di oltre 500 punti base senza precedenti, alle spalle dei cittadini).

Già il libero mercato conta solo quando c'è da privatizzare e svendere il bene pubblico e spartirsi utili e profitti, quando invece si parla di costi e debiti si corre da papà Stato a chiedere soldi e garanzie.

01/03/2012, 14:27

iLGambero ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:
La Bce non comunica (il che e' scandaloso, e si spera Mario Draghi provvedera' in futuro alla mancanza di trasparenza) l'identita' delle banche che si sono gettate a capofitto per approfittare dell'occasione unica di prendere denaro in prestito all'1%, molto probabilmente per investirlo subito dopo in titoli di stato come i Btp a 10 anni che rendono tra il 5,5% e il 6% (un carry trade di oltre 500 punti base senza precedenti, alle spalle dei cittadini).

Già il libero mercato conta solo quando c'è da privatizzare e svendere il bene pubblico e spartirsi utili e profitti, quando invece si parla di costi e debiti si corre da papà Stato a chiedere soldi e garanzie.


Ne ho parlato settimane fa di questa cosa.

Ma perchè dico che dietro a tutto questo c'è una "cospirazione"?

E' semplice... perchè se DAVVERO volessero sviluppare ed incrementare la crescita nell'eurozona (Italia in primis, visto che se crolla lei crolla tutto... altro che Grecia), basterebbe prestare quei soldi alle piccole e medie imprese al 3% (con un guadagno per le intermediazioni bancarie di due punti percentuali). Invece no... l'imprenditore, completamente strozzato e privo di liquidità, non solo deve mettere OGGI un cero a S.Antonio se riesce a prendere un prestito... ma deve pure pagare un 6% (contro l'1 erogato alla fonte dalla BCE).

Se non è questa una "cospirazione" (o almeno, una porzione di essa, visto che va aggiunta la clamorosa speculazione finanziaria derivata, etc, etc etc), ditemi voi che cosa è....

01/03/2012, 15:57

è assurdo che si alimenti la crisi pompando soldi nelle banche, ossia in quegli stessi enti che l'hanno generata

02/03/2012, 17:23

CRISI, VERTICE UE FIRMA "FISCAL COMPACT"

I 25 leader dell'Unione europea, senza Gran Bretagna e Repubblica Ceca, hanno firmato il "Fiscal compact". Per il presidente francese Sarkozy "abbiamo girato la pagina della crisi finanziaria". Il presidente del Consiglio Ue Van Rompuy si è detto "molto fiducioso" sulla ratifica da parte degli Stati.
"Ora avete il compito di convincere i vostri parlamenti", ha detto. Il Fiscal compact riporterà "stabilità e fiducia nella zona Euro" e sancirà "l'irreversibilità dell'euro", ha detto il presidente della Commissione Ue Barroso.
Il provvedimento prevede una stretta sui conti pubblici: il deficit strutturale non dovrà superare il 5% del Pil.
Il trattato sul fiscal compact "è una pietra miliare nella storia dell'Unione europea". Lo ha detto la cancelliera tedesca Merkel a proposito del trattato intergovernativo sulle nuove regole di bilancio per il rafforzamento della governance europea.
Regole più stringenti per i conti pubblici: i paesi Ue si impegnano a avere il deficit in equilibrio, con un valore massimo dello 0,5% rispetto al Pil, e questa "regola d'oro" dovrà assumere la forma di una legge costituzionale. Nel caso in cui il deficit di un Paese superi la soglia del 3%, scatteranno sanzioni semiautomatiche. Confermata la soglia del debito al 60%.

----

"Ora avete il compito di convincere i vostri parlamenti"
Credono di essere come Gesù... andate e spargete la lieta novella.

Ma è possibile secondo voi richiedere un TSO per questa gente?

02/03/2012, 19:21

@Gambero: Dovrebbe essere fatto davvero...

...anche se sono contrario per principio alle cure forzate...

ma tranquilli che si salvano capre e cavoli, perchè per i tiranni le colpe si fanno pagare con metodi assai spicci...


@TTE: Grazie caro TTE.

Sottoscrivo quello che hai detto, pensavo anche io la stessa cosa in questi giorni.

SE volessero davvero risolvere la crisi, avrebbero incentivato la ripresa e non impoverito ancora di più la popolazione,


che se non ha soldi è ovvio che non possa comprare, le vendite calano e le imprese soffrono e l' economia va ancora più giù...

lo capisce chiunque, possibile non lo capiscano questi presunti super-geni dell' economia?

E' ovvio che lo sanno benissimo, o meglio lo sanno benissimo i pochi oligarchi che prendono le decisioni (come Monti) e le fanno attuare ai loro burattini (i vari Passera, e i politicanti corrotti pluri-inquisiti che li sostengono).


Infatti se solo uno si informasse del mondo reale in cui vive scoprirebbe che il primo lavorava alla stessa Goldman Sachs che è stata la falla nella diga che ha causato il disastro...

Ma la maggior parte della gente ancora non ha capito... COSA sia successo. Lo sta cominciando a capire adesso...

Io lo so cosa succederà... e lo tengo per me stavolta.

03/03/2012, 11:54

Aztlan ha scritto:


Sottoscrivo quello che hai detto, pensavo anche io la stessa cosa in questi giorni.

SE volessero davvero risolvere la crisi, avrebbero incentivato la ripresa e non impoverito ancora di più la popolazione,

che se non ha soldi è ovvio che non possa comprare, le vendite calano e le imprese soffrono e l' economia va ancora più giù...

lo capisce chiunque, possibile non lo capiscano questi presunti super-geni dell' economia?



Lo sanno benissimo. Ma tutto questo è funzionale per i loro progetti.
Progetti che, come sappiamo, sono stati redatti con largo anticipo.......

Come disse Monti all'inizio del suo mandato...
"senza la crisi, determinate misure non potrebbero avere luogo...."



Meglio precisare che... la sua è una "distorsione positiva che riguarda l'Europa...."... no? [:D]

03/03/2012, 12:01


LA GRECIA PUÒ UCCIDERE I PROPRI DEMONI
FINANZIARI MA L’EURO SARÀ RISPARMIATO?


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http://www.altrainformazione.it/wp/2012 ... sparmiato/

mar 2nd, 2012

DI LARRY ELLIOTT

The Guardian Rebelion.com

C’è una scena nel Signore degli Anelli in cui il mago Gandalf affronta il Balrog, un mostro infernale, su uno stretto ponte nelle Miniere di Moria. La battaglia termina quando Gandalf distrugge il ponte col suo bastone e fa precipitare il Balrog in un abisso senza fondo.

La storia tuttavia ha una svolta inattesa. Mentre cade, il mostro, con un ultima frustata, attorciglia la sua coda nella caviglia di Gandalf, trascinando anche lui nell’abisso. Ci possono essere pareri discordi, nel contesto della crisi del debito dell’eurozona, sul fatto che la Grecia sia Gandalf o il Balrog, ma una cosa è certa: i rischi di distruzione reciproca garantita sono elevati.

Tanto la Grecia quanto i paesi europei dalla linea dura, che esigono garanzie blindate sul fatto che non stanno sprecando una fortuna in un nuovo salvataggio da 130 miliardi di euro, hanno il potenziale per distruggere ciò che, nel migliore dei casi, rappresenta una fragile tregua. I greci potrebbero decidere che ne hanno abbastanza e che il default e l’uscita dall’euro siano preferibili all’austerità senza fine e all’umiliazione dello status coloniale.

I tedeschi, gli austriaci, gli olandesi e i finlandesi potrebbero concludere che la Grecia è una causa persa e che non si può fare affidamento a ciò che asseriscono i politici ad Atene sul loro impegno di riscuotere le tasse, di ridurre le spese e riformare l’economia. Potrebbero decidere, a dispetto di tutte le dichiarazioni ufficiali fatte nella direzione opposta, di espellere la Grecia dalla moneta unica.

Anche se i creditori sembrano avere tutte le carte vincenti, in realtà non è così. I politici greci possono apporre la loro firma su pezzetti di carta nei quali si impegnano a rispettare le condizioni dell’accordo di salvataggio, ma una volta che il denaro è stato consegnato e le elezioni si sono svolte, il nuovo governo potrebbe mandare a spasso gli altri membri della moneta unica. Gli stati sovrani, anche quelli tanto vulnerabili quanto la Grecia, hanno sempre questo potere.

I greci, anzi, hanno il vantaggio di sapere che una crisi finanziaria, accelerata da una disordinata sospensione dei pagamenti, arrecherebbe più danni al resto dell’Europa che a loro stessi. In “Like a Rolling Stone” Bob Dylan canta: “When you’ve got nothing you’ve got nothing to lose” (quando non ti rimane nulla, non hai nulla da perdere), un sentimento condiviso da molti greci.

Dhaval Joshi, di BCA Research fa un’interessante osservazione a tal proposito. Ci sono tradizionalmente due modi per sbarazzarsi dei debiti: li si può limare a poco a poco, attraverso prolungati programmi di austerità. Oppure, in alternativa, è possibile sospendere i pagamenti, liberandosi rapidamente dei debiti ma arrivando a un crollo più brusco del rendimento economico.

Nel caso della Grecia, c’è poca differenza tra le due: soffrirà una profonda recessione a forma di V se sospende i pagamenti, ma in ogni caso ha già una recessione a forma di V. E non c’è un solo politico ad Atene che non creda che spillare altri 3,3 miliardi di euro, a un’economia che si contrae al tasso annuo del 7%, non farà altro che incrementare la depressione.

Buco nero

Chi tiene i cordoni della borsa sta già facendo le proprie analisi costi-benefici. Wolfgang Schäuble, ministro tedesco delle Finanze, ha sintetizzato il suo stato d’animo quando ha parlato di buttare i soldi in un buco nero. Se, come credono i membri dell’eurozona del Nord Europa, la Grecia ancora una volta chiederà un piano di salvataggio nel prossimo futuro, perché correre il rischio di subire le ire dei propri elettori consegnando oggi più di 130 miliardi di euro?

Il presupposto è che la Banca Centrale Europea abbia creato un muro tagliafuoco buttando soldi a buon mercato alle banche commerciali e che non si ripeterà quanto accaduto a seguito del crollo di Lehman Brothers nel 2008.

Questo è supporre troppo. Naturalmente la Banca d’Inghilterra non crede sia possibile mettere la Grecia in quarantena in caso di default. Neanche Barack Obama, che parla della crisi con Angela Merkel almeno una volta a settimana. Nemmeno, con ogni probabilità, la stessa BCE che percepisce la fragilità di molte banche europee, non esclusi alcuni dei nomi più grossi.

Non basta sapere che la banca X vanta una certa quantità di debito greco nei suoi libri, né quanti credit default swaps ha. Come osserva Joshi, “c’è anche un grande mercato attivo di derivati di CDS e persino di derivati dei derivati. E siccome questi strumenti più complessi ed esoterici sono contratti non ufficiali, senza compensazione e senza conciliazione, semplicemente non è possibile sapere chi si espone, con quali rischi, lordi o netti, dove sono collocati e che reazioni a catena potrebbero scatenare.”

Quali conclusioni possiamo trarre da tutto ciò? In primo luogo che il rilassato approccio dei mercati finanziari nei confronti della Grecia sembra fin troppo compiacente. L’irrigidimento della retorica della scorsa settimana è forse più di una semplice dimostrazione di forza; la scorsa settimana si parlava del fatto che il vertice di lunedì avrebbe fornito alla Grecia solo un ponte, sotto forma di prestito, per farle superare la crisi nelle prossime settimane. Questa crisi si avvicina alla fine e la probabilità di eventi fuori dal controllo è più alta di quanto pensino i rialzisti del mercato.

In secondo luogo, gli insulti che ambo le parti si scambiano difficilmente riusciranno a promuovere la fiducia nel fatto che l’eurozona possa uscire fuori tutta intera da questa crisi. Ciò a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane è una crescente alienazione degli elettori in tutta Europa nei confronti di un’idea di una più stretta unione fiscale, anche se una più forte collaborazione fiscale è l’unico modo di nutrire la speranza che si possa porre rimedio alle falle fondamentali dell’unione monetaria. Per i greci, unione fiscale significa essere maltrattati dai tedeschi, per i tedeschi, significa firmare assegni in bianco ai greci. Questo stato delle cose non è sano.

Disintegrazione

Infine, la palese mancanza di tutto ciò che solo lontanamente potrebbe essere descritto come solidarietà europea mostra l’impossibilità del “progetto” e offre uno scorcio della sua definitiva disintegrazione. In parole povere, l’unione monetaria creò un tasso di interesse comune in un momento in cui i livelli di inflazione differivano notevolmente. Alcuni paesi, soprattutto quelli del nord Europa, avevano tassi di inflazione inferiori rispetto ai tassi di interesse, per cui tendevano a crescere più lentamente e ad avere livelli più elevati di risparmio. Altri paesi, in particolare quelli della periferia meridionale, avevano tassi negativi di interessi reali perché i costi dei prestiti erano al di sotto del tasso di inflazione. Crescevano rapidamente e disponevano dell’incentivo a chiedere prestiti ai risparmiatori dell’Europa del Nord.

Tutto ciò può finire solo in due modi. I paesi più deboli abbandoneranno la moneta unica e gestiranno politiche monetarie indipendenti adatte alla loro situazione. Oppure, se così non fosse, si dovranno adeguare a fare ciò che dicono la Germania e gli altri paesi del Nord Europa in cambio di consistenti trasferimenti fiscali. Per come stanno le cose, il primo sembra molto più probabile.

Chi ha letto Tolkien ricorderà che Gandalf sconfigge finalmente il Balrog ma perisce nella lotta; si reincarna in seguito adottando una nuova forma. Questo potrebbe essere lo stesso destino che attende l’euro.


**********************************************

Fonte: Grecia puede liquidar sus demonios financieros, pero ¿se librará el euro?
http://www.rebelion.org/noticia.php?id= ... -el-euro?-

Traduzione per comedonchisciotte.org a cura di MARY COSTA

03/03/2012, 13:56

ubatuba ha scritto:

Ennesimo scandalo Goldman Sachs: manager indagato per insider trading

http://www.wallstreetitalia.com/article ... ading.aspx


tanto x gustare,nulla cambia...... [;)]


Caro Sauro, l' economia è fatta di parole e proclami che ne condizionano l' andamento. Basta che un crapone parli a vanvera per spostare capitali e interessi, per distruggere un paese o una comunità economica.
Chi fa da se, fa per 3. [;)]
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