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20/03/2012, 20:07

...magari alle prox primarie presenteranno ufficialmenteil vate come candidato segretario...... [:246] [:37] [:47] [:31]

20/03/2012, 20:08

Ecco perché siamo in cattive acque! TUTTI APPOGGIANO TUTTO ...
Quindi E' A TUTTI GLI EFFETTI UN GOVERNO POLITICO! (Di buffoni, ma politico) [^]
Siamo con la testa nel water, ma nessun o si preoccupa, men che meno i ..."sindacati"! [:o)]

20/03/2012, 20:10

.........diciamo che hanno la testa nel "vate"............. [:76] [:79]
Ultima modifica di ubatuba il 20/03/2012, 20:13, modificato 1 volta in totale.

20/03/2012, 20:14

...o nella mummia, come dico io; sono tutti ... mummificati! [8)]

20/03/2012, 21:22

Ufologo, caxxo, la CGIL non ha firmato, e, mi pare, pure l'UGL è contraria.

Per parte mia: a che ora parte la corriera per Roma? Le bandiere le ho preparate...

STIAMO ARRIVANDOOOOOOO!

22/03/2012, 00:10

articolo

Che cosa hanno in comune Mario Draghi, Mario Monti e Lucas Papademos? Il nuovo presidente della Banca Centrale Europea, il presidente designato del Consiglio italiano e il nuovo Primo Ministro greco appartengono a livelli diversi del “governo Sachs” europeo. La banca di affari americana ha tessuto in Europa una rete di influenza che si è sedimentata da molto tempo grazie a una stretta tessitura, sconosciuta al grande pubblico.??Per avere una collaborazione completa, ci vuole una gerarchia. Il primo della lista è sicuramente a Mario Draghi, vicepresidente di Goldman Sachs per l’Europa tra il 2002 e il 2005, diventato associato, venne incaricato delle “imprese e dei paesi sovrani.” A questo titolo, una delle sue missioni fu quella di vendere i prodotti finanziari “swap”, consentendo di dissimulare parte del debito sovrano che permise di truccare i conti greci.
Poi viene Mario Monti, consigliere internazionale dal 2005. In terza posizione troviamo Lucas Papademos, che ha appena stato nominato Primo Ministro della Grecia e fu governatore della Banca Centrale ellenica tra il 1994 e il 2002, dove partecipò all’operazione di falsificazione dei conti perpetrata da GS. Il gestore del debito greco è un certo Petros Christodoulos, un ex trader della compagnia.
Due altri pesi massimi hanno le carte in regola per la defenestrazione dell’euro, Otmar Issing, ex presidente di Bundesbank, e Jim O’Neill, l’inventore del concetto dei BRICS, l’acronimo che designa i mercati emergenti a forte potenziale di crescita (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa). Ex presidente di Goldman Sachs International di cui è rimasto uno degli amministratori, l’irlandese Peter Sutherland ha giocato un ruolo chiave nel salvataggio dell’Irlanda. Infine, Paul Deighton che ha trascorso ventidue anni da Goldman Sachs, è direttore generale del comitato organizzatore delle Olimpiadi di Londra nel 2012. È il fanalino di coda, perché tutti sanno che lo sport, come l’amicizia, è fuori concorso.
Ma, al di là delle apparenze, la rete di influenza che aveva ben costruito il suo potere ha perso efficacia durante la tormenta politica finanziaria del 2008. Infatti, le vecchie complicità, scambiate dagli esperti banchieri centrali che tenevano le fila, si sono rivelate meno utili quando i politici sono diventati coscienti dell’impopolarità goduta dai professionisti della finanza, ritenuti responsabile della crisi. Mentre prima Goldman Sachs poteva facilmente esercitare il proprio tornaconto, una serie di accadimenti – la Grecia, la speculazione contro l’euro, lo scandalo Abacus nel quale è stato coinvolto il goldmaniano francese Fabrizio Tourre – gli hanno messo contro l’opinione pubblica.
La rubrica telefonica è utile, ma non è più sufficiente in un pianeta finanziario complesso e tecnico, di fronte a una nuova generazione di industriali meno plasmati dal rispetto per l’establishment. I padroni europei partiti alla conquista dal mondo si sono emancipati dai crociati dell’alta finanza stile Goldman Sachs. Le richieste di valorizzazione delle azioni, le esigenze di trasparenza dei conti e l’obbligo dell’espansione all’estero hanno smussato l’”effetto rete”. Infine, diventati più esigenti sulla qualità e l’indipendenza del mestiere di consulente, i clienti europei, ma non solo, pretendono ora il rispetto di un minimo di etica.
È qui arrivano i problemi per Goldman Sachs. Perché la banca ama posizionare i propri uomini senza mai lasciar cadere la propria maschera. Questo perché i suoi incaricati, sempre ligi, nascondono questa affiliazione quando concedono un’intervista o sono in missione ufficiale (come fu il caso di Monti, che nel 2010 si vide incaricare di uno studio sul mercato unico europeo dal presidente della Commissione, José Manuel Barroso).
Mario Draghi ha dichiarato che, essendo entrato in funzione nel 2002, non ha avuto niente a che fare col trucco dei conti greci orchestrato due anni prima dalla banca. Aveva dato le dimissioni nel 2005, l’anno precedente alla vendita degli swap di Goldman Sachs alla Banca Nazionale della Grecia, la prima banca commerciale del paese, diretta da un vecchio goldmaniano, Petros Christodoulos, oggi responsabile dell’organismo che gestisce il debito greco.



http://www.stampalibera.com/?p=41152

22/03/2012, 10:08

ragazzi
è ripartita la giostra,
il tiro al piccione..
http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... -32000559/
Borse in rosso in Europa
Vola lo spread Btp/bund
I listini del vecchio continente risentono delle stime contenute nell'indice Pmi di Hsbc sulla seconda economia mondiale. Milano maglia nera in Europa, appesantita dai bancari. Tokyo chiude in rialzo comunque dello 0,40%. In lieve flessione il prezzo del petrolio

Sul fronte obbligazionario il differenziale tra il Bund tedesco e i Btp italiani a 10 anni torna a schizzare verso l'alto a 316 punti dopo che ieri aveva sfondato al rialzo quota 300 punti chiudendo a 302.

22/03/2012, 12:35

mik.300 ha scritto:
Sul fronte obbligazionario il differenziale tra il Bund tedesco e i Btp italiani a 10 anni torna a schizzare verso l'alto a 316 punti dopo che ieri aveva sfondato al rialzo quota 300 punti chiudendo a 302.

Vedrete che tornerà a salire fino a quando non sarà approvata la "riforma" del lavoro.
Solito giochino già visto e collaudato.
Giochino al quale le banche collaboreranno con grande entusiasmo.

22/03/2012, 12:43

iLGambero ha scritto:

mik.300 ha scritto:
Sul fronte obbligazionario il differenziale tra il Bund tedesco e i Btp italiani a 10 anni torna a schizzare verso l'alto a 316 punti dopo che ieri aveva sfondato al rialzo quota 300 punti chiudendo a 302.

Vedrete che tornerà a salire fino a quando non sarà approvata la "riforma" del lavoro.
Solito giochino già visto e collaudato.
Giochino al quale le banche collaboreranno con grande entusiasmo.


Sono dello stesso avviso, è la prima cosa che ho pensato leggendo la notizia... [xx(]
Ultima modifica di DeMultaNocte il 22/03/2012, 12:44, modificato 1 volta in totale.

22/03/2012, 13:23

I fessi, siamo sempre ... noi!

22/03/2012, 13:56

DeMultaNocte ha scritto:

iLGambero ha scritto:

mik.300 ha scritto:
Sul fronte obbligazionario il differenziale tra il Bund tedesco e i Btp italiani a 10 anni torna a schizzare verso l'alto a 316 punti dopo che ieri aveva sfondato al rialzo quota 300 punti chiudendo a 302.

Vedrete che tornerà a salire fino a quando non sarà approvata la "riforma" del lavoro.
Solito giochino già visto e collaudato.
Giochino al quale le banche collaboreranno con grande entusiasmo.


Sono dello stesso avviso, è la prima cosa che ho pensato leggendo la notizia... [xx(]


Quoto.... [:o)]

Praticamente i colossi bancari (cioè il "front office" degli Illuminati)
ci tengono per le palle con lo spread.

24/03/2012, 12:03

Monti non fa gli interessi delle Banche?




I maneggi per rimettere le commissioni bancarie,
senza dare troppo nell’occhio


Tratto da: http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z1q1yw13QE

- di ByoBlu – Il video blog di Claudio Messora -



Dopo l’azzeramento delle commissioni bancarie, definito “un incidente che non si deve più ripetere“,ecco – nel video – come il Parlamento, senza dare troppo nell’occhio e adottando un escamotage, le sta reintroducendo con l’ordine del giorno dei lavori della Camera di oggi.

Intanto, i cittadini subiscono la liberalizzazione dei licenziamenti, altrimenti detta “riforma del lavoro”: quello, così come l’introduzione delle accise, così come la reintroduzione dell’Imu (ex Ici), così come il blocco dell’adeguamento Istat per le pensioni, è un incidente che si può ripetere anche infinite volte.

http://www.byoblu.com/post/2012/03/22/I ... cchio.aspx

24/03/2012, 12:45

ma sto presidente del consiglio(monti)ke e' presentato dagli scherani come la persona ke ha ridato prestigio all'italia,deve chiedere aiuto alla gran bretagna ed all'ue x riuscire a portare a casa i maro trattenuti in india,dimostra questo la scarsa credibilita' internazionale di questo presidene del consiglio,che non riesce a gestire una questione fuori dai confini nazionali...........[:(!]

24/03/2012, 12:49

Vi riporto un articolo di Repubblica (tanto non credo che mi spediscano in galera per questo!), che riporta le impressioni di tre persone (vedrete chi) che hanno visto il film sui crimini alla Diaz durante il G8 di Genova.


La furia dei tonfa, i manganelli dall'impugnatura a "T", è un rumore raggelante di braccia e gambe spezzate. Sangue e materia cerebrale allagano il parquet della palestra scolastica, sbaffano gli intonaci, gocciano dai termosifoni, in un Sabba infernale di grida, lamenti, che hanno il suono osceno di bestie portate al macello. Nella piccola sala di proiezione privata, Michael Geiser torna a vederseli addosso.

Quattrocento poliziotti, o quanti diavolo erano. Scuote la testa percorso da un tremore improvviso. Come un naufrago, si afferra ai braccioli della poltroncina. Gli occhi si allagano di lacrime che cominciano a rigargli le guance di uomo di mezza età, quale ormai è diventato. E non c'è verso di ricacciarle indietro. Seduti accanto a lui, nel buio, due poliziotti, Claudio Giardullo e Franco Maccari, sono silhouette di pietra. Vedono per primi immagini che il Viminale e la polizia italiana non ha sin qui ritenuto di vedere e che attendono come una calamità. Le due ore di Diaz di Daniele Vicari sono una potentissima macchina del tempo, un coraggioso documento civile che strappa il rimosso di una notte di luglio di 11 anni fa al buio in cui la cattiva coscienza del Paese ha cacciato i giorni del G8 di Genova. Le immagini arrivano dove la parola - testimonianza o atto processuale che sia - non può o non è potuta arrivare. Non coltiva rancore, Michael. "Non mi piace, non mi è mai piaciuto sentirmi o definirmi una vittima. Perché è una condizione esistenziale che ti annichilisce una seconda volta". Il tempo gli ha regalato una doppia paternità, una vita serena nel sud della Francia. La giustizia penale del nostro Paese lo ha risarcito sin qui con una "provvisionale" di 5 mila euro, identica a quella ricevuta dai 93 ragazzi che come lui vennero prima pestati e quindi oltraggiati dalla costruzione di false prove nel "complesso scolastico Diaz". E lui, ora, in questa sala di proiezione, si ritrova a sussurrare la stessa domanda che gridò la notte del 21 luglio 2001, mentre si copriva la testa e il corpo dalla furia dei suoi aggressori: "Perché?". "Perché?", cantilena una, due, tre, dieci volte. La domanda diventa quasi un'implorazione quando le immagini stringono sulla prigione di "Bolzaneto". Quando Michael torna ad essere vinto dal pianto e persino il proiezionista abbassa lo sguardo dallo schermo che stringe su una ragazza, già umiliata nel corpo, cui viene ordinato di pulirsi del suo sangue mestruale con una lurida palla di giornale. "Perché?".

Claudio Giardullo osserva Michael con pudore. Ha comandato fino a pochi mesi prima del G8 di Genova il Reparto Prevenzione Crimine di Roma. Nei giorni della Diaz era già segretario generale del "Silp". "Vorrei che tu sapessi che sono un poliziotto di sinistra. Rappresento i lavoratori della Cgil". Franco Maccari gli tende la mano. "Sono un poliziotto anche io. Ma di destra. Anche io difendo i lavoratori della polizia. Sono il segretario del "Coisp" e sono cresciuto nel reparto Mobile di Padova. A Genova c'ero anch'io. Accompagnai il vicepresidente del Consiglio Fini nella sua visita alla sala Operativa". Michael li osserva con curiosità. Capisce che sono d'accordo su una cosa sola. "Quello che è successo è ingiustificabile", dice Claudio. "Un errore gravissimo", chiosa Franco. "E dunque?", sorride Michael.

Michael crede nella forza della memoria: "Se non ricordiamo, quello che accadde allora si ripeterà". E a luci accese in sala, quando ai tre si avvicinano anche il regista del film e il produttore, Domenico Procacci, Maccari mette da parte ogni diplomazia. "È vero che la memoria è importante. Ma cosa pensi dovremmo fare, Michael? Andare ogni sera a letto e ricordarci della Diaz ripetendo che non accadrà più, come fosse una preghierina? Andiamo... La polizia è cambiata. Sono undici anni che ci facciamo un culo come un secchio per cercare di far capire che la polizia italiana è un'altra cosa. Posso dirtelo e dirvelo? Il film è coraggioso, ma è anche un obbrobrio. Che senso ha ricordare così? Serve solo a ricacciarci tutti indietro al punto di partenza. A farci rimanere inchiodati al risentimento di quel giorno maledetto. A me interessa il presente. La riforma dell'articolo 18, l'Europa dei banchieri. Sono un poliziotto ma scendo in piazza anch'io, che credi". Michael lo interrompe: "E non pensi che la violenza silenziosa dell'Europa dei tecnocrati sia cominciata quel giorno? Quando la polizia italiana ha cancellato politicamente un'intera generazione, mostrando che il dissenso non era ammesso? Lo sai che quella notte, quando la polizia arrivò alla Diaz io mi stavo lavando i denti e litigai con gli altri, dentro la scuola, che volevano barricarsi? Lo sai cosa dissi? "Perché dobbiamo avere paura della polizia? Non abbiamo fatto nulla di male". Mi sbagliavo. E questo è un problema. Se i miei, i tuoi figli si convincono che non c'è spazio per il dissenso, per immaginare un mondo diverso, nei prossimi mesi l'Europa diventerà un campo di battaglia. La polizia deve garantire questa libertà". Maccari si fa serio: "Michael, quella che dici è un'ovvietà, perdonami. Perché noi poliziotti questa libertà la garantiamo".

Giardullo ha un moto di insofferenza. "È vero, Franco. Ma ammetti che a Genova non andò così. Non dire che così il film non serve. Piuttosto, dimmi che in questo film manca la Politica. Mancano i politici che tu accompagnavi quei giorni a Genova e che non si capisce che diavolo ci facessero in un "teatro operativo già aperto"". "Ancora con la Politica? Genova fu un gravissimo errore tecnico. Punto. Perché venne commissariata la legittima catena di comando. Ancora con questo mito di Fini in questura... Portò il saluto del governo. Non doveva?". "Ancora sì con la politica. A Genova fummo strumento di un raffinatissimo disegno del governo di centro-destra che intendeva terrorizzare i moderati di questo Paese. Per convincerli che la piazza era un luogo senza ritorno. Un disegno riuscito. E infatti credo che la scena più illuminante del film sia la battuta che un negoziante della città rivolge a uno dei ragazzi del Social Forum quando tutto è finito: "Che avete combinato?", dice. Ecco. Qui è la chiave. La Polizia non dovrà mai più essere strumento di disegni politici. E questo film credo aiuti a ricordare che la democrazia ha bisogno di costante manutenzione".

Michael interrompe i due poliziotti. "Non si può essere neutrali rispetto a quella notte. Perché se non si è parte della soluzione, si è parte del problema". È un candore che, ancora una volta, mette a nudo il rimosso di Genova. Ma che aiuta almeno a sciogliere le emozioni. Giardullo stringe le spalle di Michael. "Non sono mai stato neutrale, credimi". Maccari lo saluta afferrandogli con entrambe le mani l'avambraccio: "Sono contento di averti conosciuto. Davvero. E per quello che può valere, mi dispiace per quello che ti è successo".

24/03/2012, 14:48

sezione 9 ha scritto:

Vi riporto un articolo di Repubblica (tanto non credo che mi spediscano in galera per questo!), che riporta le impressioni di tre persone (vedrete chi) che hanno visto il film sui crimini alla Diaz durante il G8 di Genova.


Molto interessante l'articolo..... (anche se non capisco perchè lo hai inserito in questo topic.)
Per quanto mi riguarda, cercherò di vedere anche il film... che ancora non ho visto.
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