,»In Libia il CNT sta massacrando le minoranze etniche nel totale silenzo dei media 1 aprile 2012 | Autore Lino Bottaro | Stampa articolo
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Non possiamo tacere che l’avventura paranazista culminata con l’uccisione di Muammar Gheddafi ha lasciato la Libia in una instabilità politica senza precedenti.
Hanno agito nello stesso modo dei nazisti di Bush che hanno eliminato Saddam Hussein.
Tutti sanno che non c’è un giorno, in Iraq, in cui non avvengano fatti di sangue relativi alla guerra.
I traditori del Consiglio nazionale di transizione (CNT), ratti senza legittimità che hanno massacrato i libici aiutati dai teppisti di cui sopra, non hanno alcun consenso nel paese o tra le milizie.
Un dramma silenzioso si consuma in questo momento in Libia: il genocidio dei Toubou, neri libici, inizialmente rivoltosi e ora colpevoli di riconoscere ancora come leader il fratello dissociato del leader libico.
Il loro errore? Rivendicare i loro diritti e il prezzo del loro sacrificio.
Ahimè, oggi sono di fronte alla più barbara delle operazioni cui potevano assistere, peggio ancora dei momenti piu’ bui del governo Gheddafi.
In breve: tutte le minoranze che osano sfidare il nuovo ordine, del clan o della mafia CNT vengono fisicamente eliminate.
E ‘questa dinamica che si nasconde dietro le notizie del ritorno della forza verde nelle zone desertiche del sud-est della Libia. In questo caso, s’è combattuta più di una guerra tribale, qualcosa che ha provocato oltre 200 morti e migliaia di sfollati nelle oasi di Al Kufra.
E il famigerato CNT, che ha annunciato di aver inviato unità militari per proteggere la città, recita per i gonzi la solita manfrina del “tutto va bene”, c’è la tregua, ci sarà la costituzione.
La destabilizzazione della Libia trova i suoi mandanti in quella cosa chiamata Nazioni Unite (OTAN) che vuole che i 200 migranti stranieri che lavorano nelle oasi siano evacuati dalla città …
Cio’, dopo aver trasformato il Sahel in una polveriera -il caso del Mali ne rappresenta un acuto esempio- si deve rilevare che Kufra con i suoi 40.000 abitanti, è una città di confine, precisamente con Ciad, Sudan ed Egitto. Ciò significa in particolare che questi paesi non sono immuni da un’eventuale estensione del conflitto.
Anche da prima di Gheddafi, Kufra è sempre stata una città di ancoraggio e di passaggio strategico per ogni tipo di commercio che si svolgeva nel deserto.
Sì, la Libia è diventata un cimitero per i neri.
Coloro che sono risparmiati, sono trattati come bestiame e in gabbia.
Solo in alcune città, i neri noti da tempo, come alcuni giocatori di calcio, godono di “immunità” diplomatica.
In una cattedrale silenziosa, un nero libico sta cercando invano di esistere. Con Gheddafi egli apparteneva ad una minoranza riconosciuta secondo ogni dignità.
Crimini NATO in Libia: lo sterminio della famiglia di Khaled al Hamedi
Dalla pagina Facebook di Lizzie Phelan leggo il seguente interessante commento (traduzione rapida):
COPYRIGHT KHALED AL HAMEDI. Questa è una foto di Gamal Abdel Nasser con Khweldi al Hamedi, che prese parte, con Muammar Gheddafi, al gruppo rivoluzionario iniziale che rovesciò il fantoccio coloniale Re Idris nel 1969.
A causa di ciò, la NATO ha falsamente accusato suo figlio Khaled di aver organizzato una milizia durante la crisi e ha distrutto la sua casa con 8 missili la notte della festa di compleanno di suo figlio. Uccidendo 15 persone, inclusa sua moglie incinta e due bambini piccoli.
Non c’erano prove per tali asserzioni: Khaled è un tecnico che guida un’associazione accreditata presso le Nazioni Unite, la International Organisation for Peace Care and Relief, ha fatto da mediatore nei conflitti in Palestina, Sarajevo e altrove e le sue credenziali come uomo di pace sono ben note. Anche se la loro ridicola tesi fosse vera, non vi sono giustificazioni per il macabro massacro di tutta la sua famiglia.
Khaled continua a operare per la giustizia, questi sono i suoi siti web:
http://www.icena.orghttp://www.ioprc.orghttp://www.khaleda.orghttp://www.natocrimes.orghttp://www.stampalibera.com/?p=43251ma non si affermava che con il nuovo corso la liberta e la giustizia in libia ornava a trionfare con l'abbattimento della dittatura........ma la situazione attuale,non e'come prima ma peggio all'ennesima potenza