10/04/2012, 10:31
10/04/2012, 10:59
Messaggio di Massimo Falciani
apro questo topic perchè quello che è successo è un atto piuttosto grave da parte del governo.
riassumendo brevemente, la ministra fornero HA OSCURATO IL SITO DELLA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO DI MODENA.
tra le motivazioni la seguente lascia senza parole:
"AL FINE DI GARANTIRE UNA RAPPRESENTAZIONE UNIFORME DELLE INFORMAZIONI ISTITUZIONALI"
come dire, va bene solo "l'informazione" come la decidono loro!
questo sotto è un link alla notizia che ho ricevuto tramite mail dalla rivista on-line dei ferrovieri.
http://www.inmarcia.it/component/conten ... competenza
nella pagina c'è un link per mandare una richiesta di riapertura del sito alla segreteria della suddetta ministra.
nel caso la notizia fosse già stata postata da altre parti mi scuso per il doppio topic.
10/04/2012, 11:02
10/04/2012, 11:48
10/04/2012, 12:21
10/04/2012, 13:03
10/04/2012, 18:20
Massimo Falciani ha scritto:
hai ragione, ma se hai dato un'occhiata al link della notizia veniva chiaramente suggerito che poteva essere "censurato" solo ciò che non andava (sempre che effettivamente ci fosse un motivo valido) o eventualmente rivisto insieme, non è che chiudi tutto il sito, che tra l'altro mi pare di aver capito offrisse anche dei servizi per i cittadini.
messa così è una forma di censura: se io dico una baggianata non è che si chiude tutto ufoforum per punire me, ti pare?
10/04/2012, 19:22
Angeldark ha scritto:
Siamo governati da gente non eletta dai cittadini, è in scena la morte della democrazia...
10/04/2012, 20:19
10/04/2012, 22:45
11/04/2012, 15:45
11/04/2012, 23:37
www.dplmodena.it, travolta dalle proteste Fornero fa marcia indietro
Aver pubblicato il documento della Riforma del mercato del lavoro prima che venisse presentato. E' questa la ragione che ha portato alla sospensione del sito http://www.dplmodena.it da parte del ministero del Lavoro. Chiusura immediatamente attribuita alla titolare del dicastero Elsa Fornero. Oggi è lei stessa a cercare di tirarsi fuori dalla vicenda attribuendo la responsabilità al segretario generale, la dottoressa Matilde Mancini e a far capire che potrebbe arrivare un provvedimento di riapertura.
"Se fosse solo questo il motivo per la chiusura del sito - dice Fornero - la riterrei una punizione eccessiva per un eccesso di intraprendenza che va bene nei giornali ma un po' meno nelle Istituzioni, ma che non mi sembra talmente grave da giustificare l'oscuramento, per cui chiederei di farlo riaprire. Non solo, ma anzichè oscurarlo, se il sito della Dpl di Modena è davvero così ben fatto lo prenderei come esempio, come modello a cui ispirarsi, e chiederei a Massi (il direttore del sito) di collaborare al nostro sito per migliorarlo. Ma aspetto, e vi chiederei di aspettare, prima di giudicare. Vi farò sapere presto".
Di tutt'altro tono l'avviso che compare nella "home" del sito su http://www.dplmodena.it. “Al fine di garantire una rappresentazione uniforme delle informazioni istituzionali - si legge nel provvedimento - e con riferimento agli obblighi di trasparenza ed ai profili di comunicazione e pubblicazione delle informazioni di interesse collettivo anche per quanto attiene agli Uffici territoriali, si chiede alle SS.LL. di provvedere alla immediata chiusura del sito internet http://www.dplmodena.it".
Tra ieri e oggi, intanto, è cresciuta la protesta.
Dai sindacati - Cgil e Cisl in testa - a esponenti politici, dal mondo delle cooperative a quello delle istituzioni, sino alla rivista 'Ancora in marcia', pubblicazione dei macchinisti italiani che taccia l'Esecutivo di un "grave atto di censura", ai Cobas. La critica verso l'oscuramento dell'indirizzo dplmodena.it, cui dal 19 febbraio 2001 si sono rivolti oltre 18 milioni di visitatori, è totale e trasversale. Oggi è toccato al deputato Pd in commissione Lavoro della Camera, Lucia Codurelli, chiedere al "ministro Fornero di fare chiarezza", mentre ieri erano stati Giuseppe Giulietti, portavoce dell'associazione 'Art.21', e il senatore del Pd Vincenzo Vita ad annunciare un'interrogazione parlamentare e a ipotizzare che "l'oscuramento sarebbe stato deciso dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero". Nei giorni scorsi al ministero avevano già chiesto spiegazioni la Confcooperative di Modena e l'assessore provinciale al Lavoro Francesco Ori - che aveva definito quella del sito web "una chiusura incomprensibile di un servizio utile" - oltre a Cgil e Cisl, le prime, in ordine di tempo, a far sentire la propria voce bollando la scelta ministeriale come "incomprensibile, grave e ingiustificata". Grazie a quel sito, annotavano, "era possibile reperire dati, informazioni, riferimenti legislativi e normativi", utili a chi si occupa del mercato del lavoro, di questi tempi al centro di una importante riforma. Altri strali e l'annuncio di una interrogazione parlamentare erano giunti, sempre nei giorni scorsi, dalla capogruppo Idv in Commissione Attività produttive del Senato, Patrizia Bugnano, che ha considerato "inaccettabile" la chiusura della pagina web. «Peccato che la decisione di oscurare, comunque intollerabile, sia stata assunta solo nei confronti del sito di Modena - hanno rincarato Vita e Giulietti - uno dei più apprezzati e consultati in Italia. Comunque stiano le cose - è la loro chiosa - la vicenda non è accettabile: spetta ora al ministro chiarire e soprattutto predisporre la immediata riapertura del sito, evitando il solo sospetto che si sia trattato di un provvedimento censorio". "E pensare - conclude oggi in una mail Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze - che l'ex ministro Brunetta aveva premiato questo sito web e questo la dice lunga sulla sua importanza".
Fonte: http:// http://www.controlacrisi.org/notizia/La ... -fa-marcia
12/04/2012, 00:02
12/04/2012, 00:07
12/04/2012, 16:54
zakmck ha scritto:www.dplmodena.it, travolta dalle proteste Fornero fa marcia indietro
Aver pubblicato il documento della Riforma del mercato del lavoro prima che venisse presentato. E' questa la ragione che ha portato alla sospensione del sito http://www.dplmodena.it da parte del ministero del Lavoro. Chiusura immediatamente attribuita alla titolare del dicastero Elsa Fornero. Oggi è lei stessa a cercare di tirarsi fuori dalla vicenda attribuendo la responsabilità al segretario generale, la dottoressa Matilde Mancini e a far capire che potrebbe arrivare un provvedimento di riapertura.
"Se fosse solo questo il motivo per la chiusura del sito - dice Fornero - la riterrei una punizione eccessiva per un eccesso di intraprendenza che va bene nei giornali ma un po' meno nelle Istituzioni, ma che non mi sembra talmente grave da giustificare l'oscuramento, per cui chiederei di farlo riaprire. Non solo, ma anzichè oscurarlo, se il sito della Dpl di Modena è davvero così ben fatto lo prenderei come esempio, come modello a cui ispirarsi, e chiederei a Massi (il direttore del sito) di collaborare al nostro sito per migliorarlo. Ma aspetto, e vi chiederei di aspettare, prima di giudicare. Vi farò sapere presto".
Di tutt'altro tono l'avviso che compare nella "home" del sito su http://www.dplmodena.it. “Al fine di garantire una rappresentazione uniforme delle informazioni istituzionali - si legge nel provvedimento - e con riferimento agli obblighi di trasparenza ed ai profili di comunicazione e pubblicazione delle informazioni di interesse collettivo anche per quanto attiene agli Uffici territoriali, si chiede alle SS.LL. di provvedere alla immediata chiusura del sito internet http://www.dplmodena.it".
Tra ieri e oggi, intanto, è cresciuta la protesta.
Dai sindacati - Cgil e Cisl in testa - a esponenti politici, dal mondo delle cooperative a quello delle istituzioni, sino alla rivista 'Ancora in marcia', pubblicazione dei macchinisti italiani che taccia l'Esecutivo di un "grave atto di censura", ai Cobas. La critica verso l'oscuramento dell'indirizzo dplmodena.it, cui dal 19 febbraio 2001 si sono rivolti oltre 18 milioni di visitatori, è totale e trasversale. Oggi è toccato al deputato Pd in commissione Lavoro della Camera, Lucia Codurelli, chiedere al "ministro Fornero di fare chiarezza", mentre ieri erano stati Giuseppe Giulietti, portavoce dell'associazione 'Art.21', e il senatore del Pd Vincenzo Vita ad annunciare un'interrogazione parlamentare e a ipotizzare che "l'oscuramento sarebbe stato deciso dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero". Nei giorni scorsi al ministero avevano già chiesto spiegazioni la Confcooperative di Modena e l'assessore provinciale al Lavoro Francesco Ori - che aveva definito quella del sito web "una chiusura incomprensibile di un servizio utile" - oltre a Cgil e Cisl, le prime, in ordine di tempo, a far sentire la propria voce bollando la scelta ministeriale come "incomprensibile, grave e ingiustificata". Grazie a quel sito, annotavano, "era possibile reperire dati, informazioni, riferimenti legislativi e normativi", utili a chi si occupa del mercato del lavoro, di questi tempi al centro di una importante riforma. Altri strali e l'annuncio di una interrogazione parlamentare erano giunti, sempre nei giorni scorsi, dalla capogruppo Idv in Commissione Attività produttive del Senato, Patrizia Bugnano, che ha considerato "inaccettabile" la chiusura della pagina web. «Peccato che la decisione di oscurare, comunque intollerabile, sia stata assunta solo nei confronti del sito di Modena - hanno rincarato Vita e Giulietti - uno dei più apprezzati e consultati in Italia. Comunque stiano le cose - è la loro chiosa - la vicenda non è accettabile: spetta ora al ministro chiarire e soprattutto predisporre la immediata riapertura del sito, evitando il solo sospetto che si sia trattato di un provvedimento censorio". "E pensare - conclude oggi in una mail Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze - che l'ex ministro Brunetta aveva premiato questo sito web e questo la dice lunga sulla sua importanza".
Fonte: http:// http://www.controlacrisi.org/notizia/La ... -fa-marcia