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MessaggioInviato: 10/06/2012, 12:00 
Come sono altruisti e soccorrevoli... Sottocorona e' un grande disinformatore e non sotto sotto


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MessaggioInviato: 10/06/2012, 16:37 
x una discussione proficua e' necessario pure la parte avversa,altrimenti la discussione non decolla e l'interesse e'diluito,.....bisognerebbe fare rientrare il buon u-555 ................attualmente in missione [:246] [:248] [:264]


Ultima modifica di ubatuba il 10/06/2012, 16:38, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 10/06/2012, 16:45 
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Wolframio ha scritto:

sabato 9 giugno 2012

Previsioni meteo: ipnosi. Foto satellitari: realtà.

Non starò qui a commentare la terminologia ipnotica che questi signori usano es "innocue velature".
Vorrei parlare di altro. Veniamo al punto.

Penso che un'immagine colpisca più di mille parole.
Ci presentano un'immagine del cielo

Immagine

che ben si addice col nostro immaginario, le nuvolette romantiche.
Cosi' possiamo continuare a dormire tranquilli.
Immagine



Peccato che la realtà sia un pò diversa, ma se ce la facessero vedere ci potremmo fare delle domande.
Per questo, "siccome ci vogliono bene e vogliono evitarci traumi", la realtà non ce la fanno vedere.
Che commentare le previsioni del tempo su un'immagine del genere sarebbe un tantino imbarazzante.

Immagine


Poi, certo, qualcuno - che ingrato! - potrebbe alla fine chiedersi: ma davvero mi
vuol bene uno che non vuole farmi vedere la realtà?

E qualcun altro - che gente senza rispetto! - potrebbe chiedersi se presentare il cielo finto al posto di quello vero sia un modo col quale veniamo sottilmente condizionati a non vedere quello che vediamo.

http://risveglioglobale.blogspot.de/201 ... -foto.html

[:17]


............ [:255]



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 10/06/2012, 17:07 
Che fai, ridi? Non vedi che sono tutte nelle aerovie e in più si notano i famigerati cirri (come dice U-555). Infatti, i cirri sono sull'Adriatico (perché il fronte freddo va da ovest ad est); e difatti le scie sull'Adriatico devono ancora apparire! [:246]


Ultima modifica di ubatuba il 10/06/2012, 17:08, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 10/06/2012, 17:09 
Non se ne esce più. Chi è convinto che tutto quello che vede siano scie chimiche non cambierà mai idea. Magari qualche domanda se la farà a 80 anni sulla poltrona davanti al caminetto con in mano un buon bicchiere di grappa. [:o)]



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Nutrirsi di fantasia, ingrassa la mente.

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MessaggioInviato: 10/06/2012, 17:11 
Cita:
ubatuba ha scritto:

Che fai, ridi?


E tu che fai... il copia e incolla delle risposte di Ufologo? [:246]

Comunque no.... io non rido di queste cose (a parte rari casi come quelli dell'articolo di sopra).
Non rido.. perchè non c'è proprio niente da ridere.



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MessaggioInviato: 10/06/2012, 17:13 
Cita:
greenwarrior ha scritto:

Non se ne esce più.


Ne usciremo quando avremo le risposte Green......

Purtroppo, quelle di ufologo, sono solo risposte parziali.
Nel senso che non rispondono a TUTTI i quesiti.

Da quelli, purtroppo, se ne tiene alla larga....

Questo è quello che è emerso da questa discussione....
Oltre che un numero imprecisato di questioni interessanti.



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MessaggioInviato: 10/06/2012, 17:20 
non essendo molto addentro alla cosa,mi sono fatto spiegare il tutto da u-555, e vedendo le scie dagli anni 60/70 ed essendo identike,alle odierne, ritengo quindi le sue spiegazioni attendibili...... [;)]anke in relazione al lavoro svolto------- [8]


Ultima modifica di ubatuba il 10/06/2012, 17:21, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 10/06/2012, 17:33 
Cita:
ubatuba ha scritto:

non essendo molto addentro alla cosa,mi sono fatto spiegare il tutto da u-555, e vedendo le scie dagli anni 60/70 ed essendo identike,alle odierne, ritengo quindi le sue spiegazioni attendibili...... [;)]


Certo che le sue spiegazioni sono attendibili! [:)]

Ma dagli 8.000 mt in su....

Quelle persistenti che si trovano al di sotto,
NON possono essere considerate come
"semplici scie di condensa".

E questo è un dato scientifico...
che non ho inventato io.

Quindi... e voglia a fare piroette..... [:o)]



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MessaggioInviato: 10/06/2012, 17:44 
dal mio modesto sapere sulle scie,ritengo ke sotto gli 8.000mt le scie siano presenti solo in antartide,pure sotto i 300mt [:264] in italia a me non risulta....... [;)]


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MessaggioInviato: 10/06/2012, 22:05 
Cita:
ubatuba ha scritto:

dal mio modesto sapere sulle scie,ritengo ke sotto gli 8.000mt le scie siano presenti solo in antartide,pure sotto i 300mt [:264] in italia a me non risulta....... [;)]


Se in Italia NON ci fossero scie persistenti, al di sotto degli 8.000 mt,
ti assicuro che questa discussione non sarebbe arrivata alla centesima pagina... [:p]

PS: è curioso.... in questo topic, ciclicamente, il discorso torna sempre allo stesso punto.
E' divertente 'sta cosa... [:D] [;)]



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MessaggioInviato: 12/06/2012, 12:47 
Da qualche decennio è in atto un’operazione d'irrorazione tramite aerei privi di insegne (ma anche per mezzo di velivoli non identificabili come aerei) e sorvolanti zone al di fuori d’ogni rotta, di ampie porzioni di cielo, tramite una sostanza biancastra che a prima vista è confondibile coi gas di scarico. Tale scia (persistente o meno, n.d.r.) si espande e riempie nel giro di qualche ora vaste porzioni di cielo. Talvolta i velivoli agiscono in gruppo, disegnando varie forme geometriche (anche circolari) e spesso griglie. Le autorità bollano tutto come fantasie, mentre alcuni studiosi indipendenti, analizzando la composizione chimica di tali scie, hanno rinvenuto elementi più o meno tossici all’inalazione come alluminio, bario e silicio.

Scopi dell’irrorazione sembrano essere aumentare la conducibilità e, contemporaneamente, ridurre l'umidità atmosferica per facilitare le trasmissioni militari, influire negativamente sul metabolismo umano per portare utili alle multinazionali farmaceutiche e tentare di controllare il clima.

Il motivo principale, però, sarebbe ibridare l’uomo. Il silicio sarà trattato più avanti, mentre i motivi per cui sono impiegati il bario e l’alluminio sono chiariti di seguito. Il bario è un metallo molle di colore bianco argento che non si trova mai puro in natura a causa della sua forte reattività con l'ossigeno dell’aria e con l'acqua. All'aria rapidamente si ossida trovandosi comunemente sotto forma di ossido di Bario (BaO).

Si definisce idratazione l'interazione fra l'acqua ed una sostanza disciolta in essa, per cui si può disciogliere Ba in atmosfera (dove si trova l’acqua sotto forma di vapore acqueo), idratando quindi Ba e ottenendo idrossido di bario Ba(OH)2. La formula della reazione è Ba+2(H2O) -> Ba(OH)2+H2. L’idrossido di bario è esattamente il composto riscontrato nelle scie chimiche.

Le formule degli idrossidi sono sempre caratterizzate dalla presenza di uno o più raggruppamenti OH (gruppo ossidrile), che presenta una valenza pari a 1. La formula di un idrossido è sempre costituita da un solo atomo di metallo (in questo caso Ba) seguito da tanti raggruppamenti OH quant'è la valenza del metallo (che è 2), per cui l’idrossido di Bario Ba(OH)2 ha valenza -2, tendendo quindi a legarsi a 2 atomi di H per originare 2 molecole d’acqua, il che lo rende una base molto forte. A temperatura ambiente si presenta come una massa cristallina bianca semitranslucida inodora, molto caustica e tossica.

La foto seguente evidenzia un effetto d’iridescenza dato dal Ba(OH)2.

Dato che è una delle basi più forti, l’idrossido di bario può essere usato in una idrolisi alcalina (o basica che dir si voglia). I perossidi sono composti chimici contenenti il gruppo caratteristico formato da due atomi di ossigeno uniti da un legame covalente semplice (legame O-O). Essi contengono un atomo di ossigeno in più rispetto agli ossidi corrispondenti: infatti il legame covalente tra i due ossigeni crea una sorta di competizione tra le nuvole elettroniche dei due ossigeni, portante il loro numero di ossidazione da -2 (numero di ossidazione dell'ossigeno nella quasi totalità dei suoi composti) a -1. Il più comune di essi è il perossido di Idrogeno, meglio noto come "acqua ossigenata", di formula H2O2, della quale è ben nota l'aggressività in quanto potente disinfettante per uso esterno pur in concentrazione bassa. Il perossido (o biossido) di Bario ha formula BaO2.

L'alluminio puro in polvere è facilmente infiammabile all'aria e molto reattivo in acqua, con produzione di Idrogeno. Esso entra nel metabolismo cerebrale provocando l’Alzheimer e demenza precoce.

Nelle scie chimiche riscontriamo prevalentemente idrossido di bario, alluminio, composti organici e silicio, che svolgerebbero le operazioni di modifica dell’R.N.A. con creazione di un aggancio esterno e di modifica del D.N.A. con innesto di silicio.

Analizzando la parte dell’agroglifo di Chilbolton che riguarda un presunto D.N.A. anomalo, si nota il filamento a sinistra che presenta 6 coppie per giro, diversamente da un filamento standard che ne presenta 10. La rappresentazione spaziale di tale filamento si giustifica, se esso è polimerizzato in 2’5' diversamente dal normale 3’5’. Il D.N.A. non può esistere in tale forma perché il suo zucchero (deossiribosio) manca dell’O in posizione 2’ necessario per procedere all’idrolisi alcalina e quindi per ottenere il legame 2’5’. Il filamento è quindi un R.N.A. alternativo al 3’5’, che chiamerò RNA 2’5’.

Talune ricerche pubblicate mostrano che un RNA2’5’ formerà una doppia spirale, ma tende a rimanere a filamento singolo. Altre ricerche investigano l’uso di RNA2’5’ come agente antivirale. Ricordo che gli esperimenti sull’origine della vita condotti da Leslie Orgel negli anni ‘80 del XX secolo indicarono che l’R.N.A. polimerizza sovente in due forme differenti, vale a dire 2’5’ e 3’5’, e non esistono certezze sul motivo per cui la forma 3’5’ sembra prevalere.

Il RNA2’5' potrebbe rappresentare un’alternativa all’RNA3’5’ o al D.N.A. esistente sulla Terra. Gli acidi nucleici 2’5’ sono menzionati raramente nella letteratura e da nessuna parte è riportato che formano una spirale a filamento singolo con 6 basi per giro.

La logica alla base dell’intervento genetico è quella di fornire un aggancio esterno alla genetica, per cui occorre un R.N.A., perché esso può polimerizzare sia in forma 2’5’ che 3’5’ e quindi è in grado di fornire un’entrata/uscita. Il suo zucchero (il ribosio) ha cioè due mani disponibili in corrispondenza del carbonio in posizione 2’ e 3’, diversamente dal D.N.A. che dispone del solo carbonio in 3’. Nell’ R.N.A. il carbonio in 3’ è quello esterno alla struttura e per questo candidato a fungere da link, mentre il carbonio in 2’ garantirà la struttura del filamento. Occorre quindi idrolizzare alcalinamente l’R.N.A., mentre il D.N.A. può mantenersi, originando così una struttura ibrida formata da un filamento di D.N.A. normale e uno di R.N.A. modificato, che è quanto si riscontra nell’agroglifo di Chilbolton.

L’idrossido di Bario BA(OH)2 opera l'idrolisi alcalina della catena R.N.A. ottenendo appunto un R.N.A. 2'5', dopodiché rimane il bario in forma pura non assimilabile dall'organismo che viene espulso.

L'alluminio reagisce con l'acqua della reazione idrolitica, fornendo Idrogeno che si combina col gruppo OH in posizione 3' lasciando scoperto il C in 3’.

Ora al C3' un enzima apposito (il materiale genetico rinvenuto nelle scie chimiche) fissa il silicio in un legame SiC al carburo di silicio o carborundum ed un ulteriore idrogeno completa la valenza del silicio, rendendolo stabile.

Il risultato è C3'-Si-H.

In pratica il C2' serve alla polimerizzazione, mentre il C3' serve ad un eventuale collegamento esterno in tre modalità differenti:

1) si può adescare H, avendo a disposizione Si con 3 legami;
2) si può usare Si così com'è, in quanto ha valenza 4 (in figura sono evidenziate le possibili ulteriori valenze);
3) si può attuare una vulcanizzazione perossidica a temperatura ambiente (quella del corpo umano!), dove l’alluminio svolge la funzione di catalizzatore metallico come sostituto di stagno o platino, tra il SiH dell’R.N.A. ed un polimero siliconico.

Probabilmente si possono usare più modalità contemporaneamente per collegare una strumentazione esterna (nanorobot, computers, interfacce), trasmettere/ricevere tramite il silicio (onde radio, localizzazione satellitare), caricare informazione genetica con un viron (per modificare il D.N.A. normale oppure intervenire geneticamente in qualsivoglia maniera, come prospettato nel nanocomputer molecolare di Shapiro dove si può associare informazione genetica all’R.N.A.).

È’ da tener presente che già un R.N.A. generico, per sua natura instabile a causa del doppio ossidrile in C2’ e in C3’, può funzionare bene, quando esegue gli ordini del D.N.A. senza variazioni; interpretare gli ordini del D.N.A. in maniera errata (cioè incontrollata); causare la rottura della catena stessa dell’R.N.A. e quindi autodistruggersi, aprendosi nei suoi filamenti. Se ne deduce la possibilità d’uso come arma biologica già in forma non modificata e l’intervento esposto rende bene l’idea del possibile uso da parte di un’élite scientifico-militare.

L'argomento non è stato trattato, ma anche i cibi O.G.M. potrebbero giocare un ruolo non secondario nel programmare il D.N.A. con istruzioni note solo agli artefici.

Per quanto riguarda il D.N.A., l’idrossido di bario BA(OH)2 denatura il D.N.A. (cioè separa i due filamenti) e depolimerizza la singola catena (cioè la interrompe), idrolizzando (cioè acquisendo atomi di H che si combinano con la sua doppia valenza OH, generando acqua). A seguito della denaturazione (la separazione dei filamenti), uno dei filamenti può accoppiarsi con l’R.N.A. modificato.

L’azione dell’idrossido può essere fatale per il D.N.A. e questo sembra non auspicabile per i manipolatori, ma comunque si gioca coi grandi numeri e l’importante è che si abbia un qualche risultato. Tutto questo non è compiuto in laboratorio con campioni certi, dosaggi certi e controllando minuziosamente la reazione, ma è eseguito sul campo tramite le scie chimiche dove tanti sono i fattori difficilmente controllabili che intervengono. Pur tuttavia vi sono delle condizioni necessarie da soddisfare.

L’idrossido di bario è un ossidante talmente potente che, a contatto con D.N.A./R.N.A., tende a distruggerli. Porto ad esempio un altro potente ossidante, il perossido d’Idrogeno comunemente chiamato acqua ossigenata. Questa nelle tecniche cosmetiche tricologiche aggredisce la cheratina del capello rendendolo biondo, mentre molto diluito serve come disinfettante.

Così l’idrossido di bario viene grandemente rarefatto quando precipita al suolo a seguito d’irrorazione con le scie chimiche ed il suo effetto è diluito in modo tale che può agire sull’R.N.A. e magari risparmiare il D.N.A., oppure distruggere malauguratamente il D.N.A., senza provocare la morte istantanea dell’organismo. Il suo è cioè un effetto incisivo ma blando quanto basta.

Il problema maggiore si pone nei riguardi dell’alluminio perché esso, diversamente dal bario, si accumula nell’organismo e lo sottolinea il verificarsi di sindromi ad esso collegate.

Non tutti gli acidi nucleici subiscono l'inserzione di silicio, inserzione che forse non è necessaria o auspicabile; questo viene eseguito convenientemente dall'enzima.

Ipoteticamente la struttura in esame D.N.A./R.N.A. 2’5-Si si riprodurrebbe attraverso una fase di duplicazione nella quale i due filamenti si dividono. Il filamento D.N.A. in un processo di trascrizione crea un filamento R.N.A. uguale a sé stesso, cioè un R.N.A. normale che può essere successivamente manipolato. Il filamento RNA2’5’-Si, secondo un processo di trascrizione inversa, si accoppia con un filamento D.N.A., fornendogli la propria informazione, contrariamente a quanto succede nella trascrizione dove è il D.N.A. a fornire l’informazione per la creazione di un nuovo filamento.

Il risultato è di nuovo la struttura DNA/RNA2’5’-Si.

Una conseguenza di tutto questo potrebbe essere la sindrome di Morgellons (più diffusa in quei paesi, come gli Stati Uniti d’America, in cui il consumo di cibi transgenici è maggiore, n.d.r.).

Studio tratto dal libro: Uomini o dei?

http://www.tankerenemy.com/2012/06/scie ... tiche.html


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MessaggioInviato: 12/06/2012, 12:55 
Quelle “scie” visibili nei cieli, quando non sono nubi alte e stratiformi (i cirri, appunto), sono semplicemente normali scie di condensazione lasciate dai velivoli. E’ anche normale che nelle giornate umide queste scie tendono a diventare più spesse e gonfie, e a rimanere in cielo per lunghi periodi: la scienza spiega benissimo questi meccanismi legati alle dinamiche dell’atmosfera.[;)]
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La scienza delle scie di condensazione
D: Che cosa sono le scie di condensazione
R: Le scie di condensazione sono nuvole che si formano quando il vapore acqueo si condensa e ghiaccia attorno a piccole particelle (aerosol) presenti nei gas di scarico degli aerei. Parte del vapore acqueo è presente nell'aria circostante mentre l'altro viene prodotto dalla combustione ed espulso insieme ai gas di scarico.
I gas di scarico di un aeromobile contengono sia vapore che particelle solide. Questi due elementi sono importanti per la formazione delle contrails. Alcuni componenti dei gas di scarico non sono coinvolti nella formazione delle scie di condensazione, ma provocano comunque inquinamento atmosferico. Le emissioni contengono: anidride carbonica, vapore acqueo, ossido di azoto (NOx), monossido di carbonio, idrocarburi come il metano, solfati (SOx), fuliggine (particolato carbonioso) e particelle metalliche.

D: Ci sono differenti tipi di scie di condensazione?

R: Tutte le scie di condensazione contengono gli stessi materiali e si formano nello stesso modo; l'unica cosa che le differenzia la loro durata. In base alla loro durata (o vita) le scie di condensazione vengono suddivise in tre gruppi: di breve durata (non persistenti); persistenti che non si propagano (diffondono/allargano) e persistenti che si propagano (diffondono/allargano). Per ulteriori informazioni su come si forma una scia di condensazione consultare la Guida sulla formazione delle scie.

Scie di condensazione di breve durata: appaiaono come delle linee bianche che seguono l'aereo, scompaiono con la stessa velocità con cui l'aereo solca il cielo ed in genere hanno una "vita" di pochi minuti o anche meno. In questo caso, l'aria attraversata dall'aereo è solo leggermente umida per cui c'è poco vapore acqueo disponibile per formare la scia di condensazione. In tali condizioni, i cristalli di ghiaccio che si formano tornano rapidamente allo stato di vapore.
Scie persistenti (che NON si propagano - diffondono/allargano): si presentano come delle lunghe linee bianche che restano visibili anche dopo che l'aereo è scomparso. Ciò è dovuto al fatto che nell'aria attraversata dall'aereo, essendo molto umida, c'è a disposizione una grande quantità di vapore acqueo per formare la scia. Le scie di condensazione persistenti possono essere ulteriormente suddivise in due categorie: quelle che si propagano (diffondono/allargano) e quelle che non lo fanno. Le scie di condensazione persistenti che NON si diffondono somigliano ad un tratto bianco di matita lungo e stretto tracciato nel cielo.
Scie persistenti che SI propagano (diffondono/allargano): questo tipo di scie appaiono come delle linee bianche, lunghe, ampie e frastagliate. Sono quelle più idonee a causare le variazioni climatiche perché coprono per un periodo maggiore una zona più ampia rispetto agli altri tipi di scie.
Altri tipi di scie di condensazione: somigliano alle contrails, ma si formano a causa di un processo fisico completamente diverso. Ad esempio, in presenza di opportune condizioni atmosferiche, si potranno vedere delle scie di vapore formarsi in prossimità delle estremità alari degli aerei durante le fasi di decollo ed atterraggio. Questo fenomeno è causato dalla diminuzione della pressione e della temperatura nel vortice che si forma alle estremità delle ali (wingtips). Quando si verificano le giuste condizioni, si formano delle gocce d'acqua all'interno del vortice rendendolo visibile. Queste gocce evaporano molto rapidamente dopo la loro formazione per cui la scia scompare quasi subito.
D: Le scie di condensazione si muovono, oppure rimangono nella stessa posizione dove si sono formate?

R: Poichè le scie di condensazione si formano ad alta quota dove i venti sono in genere molto forti, esse in genere abbandonano la zona in cui hanno origine. Spesso, osservando il cielo, vedremo delle vecchie scie di condensazione persistenti che però si sono formate lontano dalla nostra posizione, ma che si sono spostate sopra di noi a causa del vento.

D: Come è possibile riconoscere le scie di condensazione dalle altre nubi?

R: Le scie di condensazione sono delle nuvole "prodotte dall'uomo" formate da vapore acqueo che si condensa e congela intorno alle particelle dei gas di scarico espulse dai motori di un aereo. Le scie di condensazione sono sempre fatta di particelle di ghiaccio prodotte dalle basse temperature che ci sono in alta quota. È da notare che esistono anche altri tipi di nubi costituite da vapore acqueo che si condensa su particelle che sono presenti nell'atmosfera a causa di molti altri fenomeni (non provenienti quindi dai gas di scarico degli aerei), come ad esempio le eruzioni vulcaniche o le tempeste di polvere. Quelle nuvole sono talvolta fatta di gocce d'acqua e, talvolta, di cristalli di ghiaccio, a seconda della temperatura a cui si formano.

Le scie di condensazione si formano solo in alta quota (di solito sopra gli 8 km) dove l'aria è estremamente fredda (meno di -40 gradi C). Esistono anche altri tipi di nubi che possono formarsi a quote diverse; ad esempio vicino al suolo abbiamo la nebbia, mentre a livelli molto elevati lontani dalla terra troviamo i cirri.

D: Quando furono osservate le prime scie di condensazione?

R: Le prime scie di condensazione furono osservate nel corso di voli ad alta quota nel 1920. Tuttavia, l'interesse per le scie di condensazione si è sviluppato parecchio durante la Seconda Guerra Mondiale quando a causa loro gli aerei da bombardamento potevano essere avvistati a molte miglia di distanza. Numerosi veterani della Seconda Guerra Mondiale raccontano di problemi legati alla formazione di massicce formazioni di scie di condensazione con gli aerei che non furono in grado di trovare i loro obiettivi e, a volte, entrarono addirittura in collisione tra loro. Nel 1953, uno scienziato di nome H. Appleman pubblicò un grafico che può essere usato per determinare quando un aereo jet può produrre una scia di condensazione.

http://bragwebdesign.com/contrails/scienza.php




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MessaggioInviato: 12/06/2012, 20:37 
Il reply di ubatuba mi ha dato un imput per spiegare alcune mie considerazioni.


Girala e rigirala, voltala e rivoltala, parlando di scie chimiche qualcuno riporta sempre la discussione al punto di partenza e queste maledette scie che vediamo nel cielo vengono ritenute da alcuni normalissime, mentre altri ritengono che sono chimiche.
Alla fine nessuno ha ragione perchè considerano solo ciò che leggono e sentono sia da parte dei detrattori che dai fautori delle scie chimiche e l'ago della bilancia pende a seconda della propensione individuale.

Alla base per essere certi se delle scie sono normali o artificiali manca l'attenzione nel considerare che le condizioni per produrre scie di condensa esistano.
Io con i miei interventi ci ho provato a far capire che probabilmente non tutte le scie che vediamo in cielo sono di semplice condensa.


Ora affinchè la discussione non ritorni sempre al punto di partenza, mi sono inventato un piccolo test che non darà una risposta alla domanda: "le scie chimiche esistono o non esistono ?" Ma forse almeno lascierà in chi legge un dubbio e non la certezza che tutte le scie nel cielo sono normalissime





TEST (A)

Domanda - cosa vediamo uscire da questa pentola?
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Risposta - semplice, vediamo del vapore prodotto dall'ebolizione dell'acqua (è la risposta che tutti daranno per scontata).
Domanda - Ok allora spiegami molto semplicemente perchè questo avviene
Risposta - ma che domanda stupida, perchè l'acqua ha raggiunto il suo punto di ebolizione che è di circa 100°C ed evaporando condensa perchè la temperatura dell'aria è inferiore.

Domanda - cosa vediamo uscire da questo aereo?
Immagine
Risposta - semplice, vediamo delle scie di condensa (è la risposta che tutti daranno per scontata).
Domanda - Ok allora spiegami molto semplicemente perchè questo avviene
Risposta - ma che domanda stupida, i gas di scarico di un jet contengono particelle solide e vapore che alla temperatura dell'aria di -40°C si condensano e ghiacciano.

Osservazione: siamo tutti d'accordo in linea di massima sulle risposte che ho inserito? (spero di si) [:p] [:p]


TEST (B)

Domanda - ma se vi dicessi che nel primo caso la temperatura dell'acqua nella pentola non era di 100°C ma di soli 25°C come la temperatura ambiente
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Che mi rispondete?
1- Quello che vedo nella foto è possibile
2- Quello che vedo nella foto è impossibile


Domanda - ma se vi dicessi che nel secondo caso la temperatura dell'aria non era di -40°C ma di soli -25°C
Immagine
Che mi rispondete?

1- Quello che vedo nella foto è possibile
2- Quello che vedo nella foto è impossibile



Sono grato se qualcuno risponde ad uno dei punti di entrambi i casi, eventualmente anche una breve motivazione della scelta.


Ufologo ti prego... fai una eccezzione e rispondi anche tu [;)]


Ultima modifica di Wolframio il 12/06/2012, 20:56, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 13/06/2012, 16:34 
Fiocchi simili a polline, ma al microscopio sono altro.

http://youtu.be/GqMC5pIDrG8

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