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Politiche demografiche
La strage degli innocenti: che accade nella Cina del figlio unico

di Anna Bono29 Agosto 2009
Harry Wu, il dissidente cinese fondatore della Laogai Research Foundation, spiega quali sono le conseguenze e i risultati della politica demografica cinese in un libro tradotto in Italia con il titolo Strage di innocenti e che nella edizione originale è presentato con un titolo altrettanto eloquente: Better ten graves than one extra birth.

La politica del figlio unico è stata inaugurata in Cina nel 1979 con l’obiettivo di contenere la crescita demografica. Da allora senza il consenso del governo è vietato procreare. Pianificazione familiare e controllo delle nascite nella definizione cinese sono diventate infatti “riproduzione di bambini meccanica e controllata dallo stato”: in altre parole, non i coniugi, non gli individui, donne e uomini, ma “lo stato decide quanti bambini può avere una famiglia e a che distanza di tempo l’uno dall’altro, in base alle esigenze dello sviluppo economico”. Attualmente 520.000 impiegati a tempo pieno e più di 83 milioni di impiegati part time – chiamati “cellule” – lavorano alle dipendenze della Commissione di stato incaricata di organizzare in tutto il paese i piani di procreazione, che variano da regione a regione e di anno in anno, e per far sì che essi vengano rispettati.
Harry Wu, il dissidente cinese fondatore della Laogai Research Foundation, spiega in che modo la Commissione ottiene l’obbedienza della popolazione e, a distanza di 30 anni, quali sono le conseguenze e i risultati del piano in un libro tradotto in Italia con il titolo Strage di innocenti e che nella edizione originale è presentato con un titolo altrettanto eloquente: Better ten graves than one extra birth (Meglio dieci tombe che una nascita fuori piano).
L’espressione evoca la brutalità con cui le autorità cinesi impongono la pianificazione delle nascite: il che tuttavia non impedisce che i trasgressori si moltiplichino. I cinesi che non possono contare su una vecchiaia garantita da pensioni e da altre forme previdenziali vedono infatti nei figli una risorsa necessaria e comunque ritengono essenziale generare dei figli maschi ai quali il sistema tradizionale di parentela unilineare affida la continuità del nome e l’eredità dei beni di famiglia. Così molti, persino se convinti dell’utilità di una politica demografica rigorosa, considerano il loro caso eccezionale e cercano di sottrarsi alla legge.
Ma, se scoperto, il mero tentativo di evitare l’obbligatorio uso della spirale uterina e altri sistemi contraccettivi comporta la sterilizzazione forzata e multe ingenti e le conseguenze di una gravidanza fuori piano possono addirittura compromettere il futuro di un’intera famiglia. Se individuata prima del parto, la madre disobbediente è costretta ad abortire, anche al nono mese, e poi viene sterilizzata a forza. Se fugge, i suoi parenti vengono arrestati e tenuti in carcere finché lei non si “costituisce”. Se riesce a dare alla luce il figlio, l’attende la sterilizzazione e di solito il bambino le viene sottratto ed è lasciato morire. I dipendenti della Commissione inoltre hanno facoltà, e lo fanno di continuo, di radere al suolo l’abitazione della famiglia colpevole e di confiscarne i beni, lasciandola in miseria.
Secondo il governo cinese tutto ciò è a fin di bene e le Nazioni Unite ne sembrano convinte tanto da sostenere la politica del figlio unico tramite il loro Fondo per la popolazione e lo sviluppo. Peraltro l’obiezione più ragionevole alla limitazione forzata delle nascite, al di là di ogni considerazione sui diritti umani violati in nome di un bene superiore, è che storicamente il più efficace controllo demografico è lo sviluppo economico e sociale che riduce sempre stabilmente il tasso di natalità per spontanea scelta delle famiglie di avere meno figli. In più i costi dell’apparato repressivo cinese sono astronomici: con il bilancio di un solo anno si potrebbero ad esempio costruire 26.000 scuole. Vi è poi da considerare il danno dell’ammontare enorme di risorse sottratte alla popolazione sotto forma di sanzioni per violazioni delle norme di pianificazione familiare e di estorsioni e ricatti praticati senza ritegno dalle cellule e dalle forze dell’ordine che, inoltre, arrotondano le loro entrate lasciandosi corrompere da chi, deciso ad avere più di un figlio, ha abbastanza denaro da comprarne la complicità e il silenzio.
Ma i costi della politica demografica cinese sono ben altri ancora. Il primo, incalcolabile, è la salute di milioni di donne più o meno gravemente compromessa dagli “interventi contraccettivi” forzati. In secondo luogo vi è il rapido invecchiamento della popolazione. Nel 2030 il 23% dei cinesi avrà tra 60 e 65 anni e gli over 65 saranno il 16%: la vera sfida economica sarà allora come assistere così tanti anziani e come compensare una forza lavoro in constante calo percentuale. Già ora milioni di coniugi, entrambi figli unici, devono provvedere a quattro genitori e a otto nonni senza il supporto di piani previdenziali. Poi va messo in conto il crescente divario tra le nascite di maschi e di femmine: 119 su 100. Questo è dovuto al fatto che, soprattutto al primo figlio, accade che si abortiscano le femmine, se si individua il sesso del feto grazie a un’ecografia, oppure che si uccidano subito dopo il parto per poter avere il permesso di una seconda gravidanza sperando in un maschio. Secondo l’OMS tra il 1980 e il 1997 sono mancate all’appello in Cina circa 50 milioni di bambine vittime di aborti selettivi e infanticidi. Una percentuale di bimbe mancanti va però inclusa nel numero dei neonati non registrati all’anagrafe, e quindi privi di esistenza legale, per nasconderne l’esistenza, non incorrere in sanzioni e ottenere l’autorizzazione ad altre gravidanze.
Inoltre, alla politica del figlio unico si deve il fenomeno dell’abbandono dei neonati e quello del traffico delle donne, preferibilmente bambine e adolescenti, acquistate o rapite nei paesi vicini per ovviare alla disparità di cui si è detto che lascia senza mogli un numero sempre maggiore di uomini: 32 milioni al momento in cui il libro di Harris andava in stampa negli Stati Uniti nel 2004.
Sembra infine riconducibile almeno in parte alla politica del figlio unico anche il numero in aumento dei suicidi femminili.
Altri danni ancora, incommensurabili, riguardano la sfera morale: illegalità e corruzione diffuse, abitudine alla delazione incoraggiata dalle cellule per scovare i cittadini che non rispettano la legge, un conseguente clima di sospetto e diffidenza che avvelena i rapporti di vicinato.
E che dire di un paese che pratica il traffico a scopo alimentare di feti abortiti? Si vorrebbe dubitare della veridicità dei casi ripetutamente denunciati dai rifugiati cinesi all’estero. Ma è innegabile invece il commercio tollerato, se non legalizzato, delle placente, ritenute “cibo salutare ed energetico”. Anche questo succede nella Cina del figlio unico, come testimonia una immagine in appendice al libro di Harris che riproduce uno dei “buoni placenta”, con tanto di data di scadenza e specificazione di non essere in vendita, emessi in favore dei propri impiegati dall’ospedale ginecologico del Nanjing.
Harry Wu, Strage di innocenti, Guerini e Associati, Milano, 2009, pp.185.


Credit: http://www.loccidentale.it/node/77073



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E molto piu` facile parlare di cospirazione, quando si ignorano le cause ed i motivi.

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MessaggioInviato: 22/06/2012, 22:41 
Cita:
BlitzKrieg ha scritto:

Cita:
bleffort ha scritto:

Cita:
BlitzKrieg ha scritto:

[quote]bleffort ha scritto:

Tratto dal sito:

È troppo è troppo. La Cina deve porre fine alla politica del figlio unico e l'aborto forzato. Prego lo faranno, nel nome di Gesù '".

Read more: http://www.allgirlsallowed.org/official ... z1yPF0vVnR

Premetto che la notizia non sappiamo se è vera ,in quanto è stata divulgata da un giornale dissidente se non ho capito male,quì non si tratta di salvaguardare minoranze,questa (se è vero),ma è una questione di principio dettata da una Legge.
Ammetto che se l'Aborto è stato fatto in questo modo al 7 mese di gravidanza,è stato un'atto incivile e moralmente inaccettabile ( in questo specifico caso sono d'accordo con voi),ma il principio del controllo delle nascite per un popolo come la Cina io ritorno a dire che, è giusto che si attua.
Poi il fatto che pagando una multa tutto è ammesso,questo è discriminante verso chi non può avere soldi per far nascere un secondo figlio (la solita storia dei Sistemi come quello Americano ,che chi ha soldi può tutto,può corrompere tutti e può uscire dal carcere. [:(!]
E' stato citato pure il nome di Gesù!!!,ma sapete quanti crimini sono stati commessi dalla Chiesa citando questo nome??.
Comunque a titolo informativo la Cina attualmente non è un esempio di Buon Comunismo,già il fatto stesso citato sopra che pagando la multa si può avere il secondo figlio!!!,la bambina a quel punto dovevano farla nascere,come Pena,potevano sterilizzare il Padre. [8]

Qualcuno mi risponda a questa domanda:

Se in cina vi fosse la libertà di procreare tutti i figli che vogliono e la popolazione arriverebbe così numerosa (svariati miliardi) da non essere più gestibile con nessun Sistema politico-economico,sono d'accordo tutte le rimanenti nazioni de mondo ad accogliere milioni di Cinesi nel loro Paese???. [}:)]


Qui bisogna evidenziare che il popolo cinese non e` uno, ma conta ben 56 etnie, che si fa allora? Si fa il controllo solo sulla etnia di maggioranza ?
Ma pensi che se collassasse la dittatura cinese, correrebbere tutti qui? Ma che paure insensate, finalmente sarebbero padroni in casa loro! Chi ti dice che non sia gestibile la cosa?
Poi basta sputare sulla religione, che parlandoci chiaro, si sputa solo su quella cattolica, i piu` efferati crimini si consumano dove la religione e` assente. Posso avere da ridire sulla "gestione della stessa" che si e` rivelata piu` volte fallace. Ma se ognuno di noi uomini avesse care le raccomandazioni del Signore, staremmo tutti come in paradiso sulla terra. E non te lo dico da fanatico, ti sto facendo una constatazione che non puo` essere negata.

Io lo penso eccome!!, come se fosse sicuro al 100% che se crollerebbe il Sistema "diciamo" Comunista Cinese,un'ipotetico Stato "liberticida",se nè fregherebbe altamente del loro popolo ( si arricchirebbero poche persone) e manderebbero allo sbaraglio miliardi ci Cinesi in tutto il mondo. [:D]
Che c'entrano le Etnie Cinesi spiegamelo!,padroni in casa loro?? e ,per essere padroni devono per forza arrivare a 4 miliardi ??ma cosa dici!!.
Allora tu accetteresti in un ipotetico scenario,di accogliere qualche milione di Cinesi in Italia,bravo questo è parlare da Cristiano! [:o)]
Poi chi stà sputando sulla Religione Cattolica??,ma capisci quello che dico ho hai bisogno di un interprete??.
Credo che tra noi due quello che è più osservante delle parole di Gesù sia il sottoscritto,in quanto non capire la differenza tra Chiesa e osservanza delle parole di Cristo è fondamentale per potersi comportare da vero Cristiano.
Per prima cosa leggiti i 10 Comandamenti,vedi quali sono le Nazioni dove sono osservate queste Leggi,in America??,in Israele??,in Europa???. [:D]
Infine Leggi quello che ha detto Gesù Cristo e come sopra,fai un'altra comparazione!.
Saluti!!. [8D]


Oh, ma tu ti sei preso la sindrome cinese? [:D] Vedi le cose moooolto negativamente, sembri quasi che tu abbia una xenofobia latente, forse da questo ha origine la tua paura. Non vedo nessun motivo per essere terrorizzato dai cinesi, sono persone, che si spaccano la schiena dalla mattina alla sera. E il fatto di volere a tutti i costi, un controllo demografico su di loro, e` a mio parere abberrante, vuol dire trattare delle persone alla stregua degli animali. Chi si arroga il diritto di dire ad un essere umano, che non si puo` permettere di mettere al mondo i figli che vuole, in nome di cosa?
[/quote]
Mi devi credere!!,tu sei fuori di testa! [:D],quarda dov'è la civiltà:

Il politico israliano Danny Danon ha presentato una proposta di legge per espellere gli immigrati clandestini da Israele.

Ricordiamo che Israele è nata grazie all'ONU per aiutare i profughi ebrei, che dopo la 2a guerra mondiale non avevano più un posto dove andare, e se si è dei rifugiati, e si è di origine ebraica, Israele è in dovere di accogliere, per legge, quindi, di fatto se Israele promulgasse questa legge, questa sarebbe una legge razziale, cioè contro i rifugiati o immigrati non-ebrei.

Perchè è probabile che la legge passi:

Come si può vedere da queste immagini che seguono, il sentimento popolare




contro gli stranieri clandestini è forte, evidentemente sta nascendo un sentimento di odio razziale verso persone che potrebbero 'togliere il lavoro', in tempo di crisi economica globale, in questo articolo si possono leggere le ragioni di questa nuova legge - combattere la criminalità - ., curioso che gli immigrati clandestini non vegano chiamati con il loro nome corretto, o con il nome 'rifugiati', in quanto molti di loro arrivano da terre in cui c'è - di fatto - una guerra civile come Somalia ed Eritrea, ma vengono definiti INFILTRATI, come in un gergo di guerra.........

Cosa si può fare: ecco una bella iniziativa, viene da una signora che sta raccogliendo delle firme perchè questa legge non passi basta spedire una mail al Ministro degli Esteri Israliano qui.


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BlitzKrieg ha scritto:

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bleffort ha scritto:

Cita:
BlitzKrieg ha scritto:

[quote]bleffort ha scritto:

Tratto dal sito:

È troppo è troppo. La Cina deve porre fine alla politica del figlio unico e l'aborto forzato. Prego lo faranno, nel nome di Gesù '".

Read more: http://www.allgirlsallowed.org/official ... z1yPF0vVnR

Premetto che la notizia non sappiamo se è vera ,in quanto è stata divulgata da un giornale dissidente se non ho capito male,quì non si tratta di salvaguardare minoranze,questa (se è vero),ma è una questione di principio dettata da una Legge.
Ammetto che se l'Aborto è stato fatto in questo modo al 7 mese di gravidanza,è stato un'atto incivile e moralmente inaccettabile ( in questo specifico caso sono d'accordo con voi),ma il principio del controllo delle nascite per un popolo come la Cina io ritorno a dire che, è giusto che si attua.
Poi il fatto che pagando una multa tutto è ammesso,questo è discriminante verso chi non può avere soldi per far nascere un secondo figlio (la solita storia dei Sistemi come quello Americano ,che chi ha soldi può tutto,può corrompere tutti e può uscire dal carcere. [:(!]
E' stato citato pure il nome di Gesù!!!,ma sapete quanti crimini sono stati commessi dalla Chiesa citando questo nome??.
Comunque a titolo informativo la Cina attualmente non è un esempio di Buon Comunismo,già il fatto stesso citato sopra che pagando la multa si può avere il secondo figlio!!!,la bambina a quel punto dovevano farla nascere,come Pena,potevano sterilizzare il Padre. [8]

Qualcuno mi risponda a questa domanda:

Se in cina vi fosse la libertà di procreare tutti i figli che vogliono e la popolazione arriverebbe così numerosa (svariati miliardi) da non essere più gestibile con nessun Sistema politico-economico,sono d'accordo tutte le rimanenti nazioni de mondo ad accogliere milioni di Cinesi nel loro Paese???. [}:)]


Qui bisogna evidenziare che il popolo cinese non e` uno, ma conta ben 56 etnie, che si fa allora? Si fa il controllo solo sulla etnia di maggioranza ?
Ma pensi che se collassasse la dittatura cinese, correrebbere tutti qui? Ma che paure insensate, finalmente sarebbero padroni in casa loro! Chi ti dice che non sia gestibile la cosa?
Poi basta sputare sulla religione, che parlandoci chiaro, si sputa solo su quella cattolica, i piu` efferati crimini si consumano dove la religione e` assente. Posso avere da ridire sulla "gestione della stessa" che si e` rivelata piu` volte fallace. Ma se ognuno di noi uomini avesse care le raccomandazioni del Signore, staremmo tutti come in paradiso sulla terra. E non te lo dico da fanatico, ti sto facendo una constatazione che non puo` essere negata.

Io lo penso eccome!!, come se fosse sicuro al 100% che se crollerebbe il Sistema "diciamo" Comunista Cinese,un'ipotetico Stato "liberticida",se nè fregherebbe altamente del loro popolo ( si arricchirebbero poche persone) e manderebbero allo sbaraglio miliardi ci Cinesi in tutto il mondo. [:D]
Che c'entrano le Etnie Cinesi spiegamelo!,padroni in casa loro?? e ,per essere padroni devono per forza arrivare a 4 miliardi ??ma cosa dici!!.
Allora tu accetteresti in un ipotetico scenario,di accogliere qualche milione di Cinesi in Italia,bravo questo è parlare da Cristiano! [:o)]
Poi chi stà sputando sulla Religione Cattolica??,ma capisci quello che dico ho hai bisogno di un interprete??.
Credo che tra noi due quello che è più osservante delle parole di Gesù sia il sottoscritto,in quanto non capire la differenza tra Chiesa e osservanza delle parole di Cristo è fondamentale per potersi comportare da vero Cristiano.
Per prima cosa leggiti i 10 Comandamenti,vedi quali sono le Nazioni dove sono osservate queste Leggi,in America??,in Israele??,in Europa???. [:D]
Infine Leggi quello che ha detto Gesù Cristo e come sopra,fai un'altra comparazione!.
Saluti!!. [8D]


Oh, ma tu ti sei preso la sindrome cinese? [:D] Vedi le cose moooolto negativamente, sembri quasi che tu abbia una xenofobia latente, forse da questo ha origine la tua paura. Non vedo nessun motivo per essere terrorizzato dai cinesi, sono persone, che si spaccano la schiena dalla mattina alla sera. E il fatto di volere a tutti i costi, un controllo demografico su di loro, e` a mio parere abberrante, vuol dire trattare delle persone alla stregua degli animali. Chi si arroga il diritto di dire ad un essere umano, che non si puo` permettere di mettere al mondo i figli che vuole, in nome di cosa?
[/quote]

Quoto è abberrante. purtroppo la vita umana non conta più nulla, è diventata un tassello in una scacchiera che si puo sacrificare in nome di chissà quale strategia.
Lasciano fare alla natura che è l' unica che sa autoregolarsi.



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MessaggioInviato: 22/06/2012, 22:44 
Le leggi utilizzate dal governo israeliano per la confisca dei terreni palestinesi

1- La legge sulla proprietà degli assenti del 1950: il governo israeliano ha nominato un custode per le proprietà dei palestinesi (quelli che erano fuggiti dalla guerra sia fuori della Palestina o quelli che si sono spostati in un altro villaggio dentro la Palestina, soltanto per questi ultimi quasi 300.000 ettari sono stati confiscati).

2- La legge della normativa: ogni palestinese che pretende la proprietà di terra sarà obbligato a mostrare certificati di proprietà, altrimenti deve dimostrare che la terra è stato utilizzata da lui per almeno 50 anni. Questo fatto e' molto complicato in Palestina perchèi la terra non era censita; con questa legge i beduini della zona del Negev hanno perso la maggior parte dei loro terreni.

3- La legge dell'utilizzo del 1953: il governo ha la facoltà di confiscare la terra che non è coltivata e lavorata, senza l'intervento del tribunale; con tale legge e' stato confiscato quasi il 26% della terra di Gerusalemme.

4- La legge dell'emergenza e della difesa: emessa durante il mandato Inglese, tale legge fornisce al governatore un enorme potere che gli permette di sequestrare terreni senza l'obbligo di mostrare il motivo. Questa legge e' stata usata per impedire ai palestinesi di tornare alle loro case dopo le guerre del 1948 e 1967 come i casi di Yalo, Immuas, Beit Nuba.

5- La legge della difesa- Zone di Sicurezze- del 1919 : l'ottavo articolo di questa legge afferma che l'autorità ha potere di espellere un cittadino o tanti cittadini fuori della loro terre e case perchèi la zona è dichiarata zona di sicurezza. Con questa legge Israele continua ad impedire da 40 anni ai contadini di 2 villaggi (Eqret e Kufur Bur'um) di tornare a casa.

6- La legge della terra desolata del 1948: tale legge ha permesso al Ministro dell'Agricoltura di confiscare la terra che era rimasta senza coltivazione per un anno; con questa legge la maggior parte della terra della Galilea e della zona del Triangolo è passata dai palestinesi ai Kibbutz israeliani.

7- La legge per la confisca nei casi d'emergenza: lo stato ha diritto di confiscare terra per difendere gli interessi dello stato, per servire i cittadini, per trovare posto ai nuovi immigrati ebrei o per soldati che hanno terminato il loro servizio militare.

8- La legge per suddividere la terra del 1953: una legge che mira alla distribuzione della terra (anti feudalesimo ). Con questa legge migliaia di ettari delle grandi proprieta' palestinesi sono stati distribuiti ai Kibbutz.

9- La legge per le zone verdi: una legge che permette allo stato di dichiarare una zona come zona di riserva naturale e dove e' proibito costruire. Con questa legge i palestinesi hanno assistito ad un furto quasi legale della loro terra. L'esempio di Shufat al nord di Gerusalemme e' il più vivo; negli anni 70 lo stato d'Israele aveva dichiarato decine di ettari del villaggio di Shufat come zona verde e la corte ha respinto il reclamo dei contadini palestinesi. Negli anni 90 la stessa terra e' trasformata in area per edilizia, non per i veri proprietari, ma per i coloni ebrei che hanno costruito decine di case.

10- La legge delle foreste: tale legge ha permesso allo stato d'Israele di prendere sotto controllo i boschi in Palestina.

Oltre a questi leggi sono stati emessi decine di ordini militari che hanno causato la confisca di decine di migliaia di ettari ai Palestinesi.

Per esempio l'ordine militare 1025 del 4/10/82 , attraverso quest'ordine tutto quello che era illegittimo per quanto riguarda il passaggio di proprietà dei terreni prima di tale data diventa legittimo (a favor quindi dei coloni). L'ordine militare 841 del 15/5/80 che permette alle corti militari israeliane di chiudere qualsiasi fascicolo di aggressioni contro proprietà di palestinesi ed infine l'ordine 451 che ha nominato un militare israeliano come direttore del dipartimento dei terreni in Palestina.

Attraverso questi leggi e ordini militari, il 70 % della superficie della West Bank e della Striscia di Gaza sono stati confiscati. Queste norme sono state adottate per impedire ai Palestinesi d'acquistare o di possedere terreni, specialmente con la legge degli assenti e quella della terra desolata. Nello statuto dell'Agenzia Nazionale Ebraica che affitta la terra ai contadini e precisamente l'articolo n.23 impone che l'israeliano che prende terra in affitto non permetterà ad arabi di lavorarla.

Per meglio chiarire la situazioni dei palestinesi, bisogna dividere i palestinesi in 3 fasce o gruppi;

Il primo gruppo sono i palestinesi che stanno in Israele e sono muniti di passaporto israeliano. La legge permette loro di comprare e di vendere perchè sono cittadini, ma in pratica la situazione non e' cosi; nel caso del Sig. Tawfiq Jabbarin, un avvocato (arabo-israeliano) che ha comprato una casa all'interno d'un Kibbutz attraverso un suo amico ebreo, gli ebrei del Kibbutz hanno protestato ed hanno minacciato il sig. Tawfiq. Lo stato non ha fatto niente ed alla fine il sig. Tawfiq e' stato costretto a rivendere la casa. Adesso nel Kibbutz ci sono altre famiglie palestinesi che sono riuscite a possedere una casa, ma proprio in questi giorni gli ebrei del Kibbutz chiedono alle forze dell'ordine di applicare misure strette contro questi palestinesi (anche se sono cittadini israeliani) e con i loro ospiti. Questo resta soltanto un caso tra tanti. Inoltre basta andare e vedere la situazione in Nazaret Ellit, una citta' israeliana costruita su terra palestinese vicino Nazaret.

Il secondo gruppo sono i palestinesi della West Bank e Gaza che non possono acquistare e registrare terreni o edifici a Gerusalemme e in Israele a proprio nome perchè non sono cittadini e tutto quello gia' registrato a loro nome e' confiscato da parte del custode della proprietà degli assenti.

Il Terzo Gruppo sono i palestinesi di Gerusalemme. Sono considerati residenti ma non cittadini, pertanto davanti a loro sono messi tantissimi ostacoli per rendere la loro vita più difficile specialmente quando si tratta di acquisto e/o registrazione di proprietà oltre ai numerosi casi di demolizioni; nel seguito mostriamo alcuni fatti che mostrano la discriminazione applicata contro i palestinesi di Gerusalemme;

Il caso del sig. Mohammed Burqan : questo palestinese aveva perso con la confisca la sua casa che si trova nel quartiere ebraico della città vecchia. Quando la casa e' stata messa in vendita con un'asta pubblica , lui si e' presentato per acquistarla ma la sua domanda e' stata respinta anche dalla corte suprema israeliana perchè la casa si trova nel quartiere ebraico. Ma nello stesso tempo decine di famiglie ebrei si trovano a vivere sia nel quartiere islamico che in quello cristiano.
Il caso del sig. Hijazi: questo palestinese si e' presentato chiedendo il permesso di costruire un albergo a Gerusalemme sulla sua terra. La sua domanda e' ancora sotto valutazione da quasi venti anni. Nello stesso tempo un'azienda israeliana ha costruito un albergo nella stessa zona, anche se la domanda e' stata presentata dopo il sig. Hijazi.
Un altro caso riguarda lo stesso sig. Hijazi: quando si e' rivolto alla corte suprema israeliana chiedendo di impedire al comune di Gerusalemme di costruire una scuola sulla sua terra perchè il comune non ha pubblicato o informato gli interessati della sua decisione , la corte suprema ha respinto il suo appello giustificando l'errore del comune come una cosa banale. Un anno dopo un albergo israeliano che si trova nella zona si e' rivolto alla corte suprema per impedire la costruzione della scuola giustificandosi con le stesse motivazioni presentati in precedenza dal sig. Hijazi. Questa volta la corte suprema ha accolto il reclamo.
Sono migliaia le domande di palestinesi che chiedono permessi per costruire una nuova casa a Gerusalemme. I palestinesi sono costretti ad aspettare da 10-20 anni per avere una risposta che spesso non e' positiva. In caso che la risposta e' positiva le tasse per rilasciare la licenza raggiungono i 20.000 US$. Nello stesso tempo migliaia di appartamenti sono stati costruiti per gli ebrei specialmente a Gerusalemme Est.
I palestinesi quando ottengono la licenza per costruire non possono costruire più di 3 piani e con una superficie che non supera il 75% della superficie della terra, mentre gli israeliani possono costruire fino al ottavo piano e con una superficie che arriva a 300% della superficie della terra come il caso del nuovo insediamento di Ras Al-Amoud nel cuore di Gerusalemme Est.
Il caso del sig. Khairi Askar di Hizma vicino Gerusalemme ma considerata WB: questo palestinese aveva comprato nel 1973 un pezzo di terra sempre in area considerata WB ed ha ottenuto una licenza per costruire la sua casa. Successivamente Israele ha allargato i confini di Gerusalemme e la terra e' diventata parte di Gerusalemme. Il comune di Gerusalemme allora si e' presentato con il custode per la proprietà degli assenti pretendendo la terra dove e' stata costruita la casa come appartenente al dipartimento custode per la proprietà degli assenti, essendo il proprietario sig.Askar residente in WB.
I casi di demolizioni di case: i palestinesi che sono costretti a costruire senza permesso si vedono demolire la casa mentre ci sono tanti casi di costruzioni senza permesso dagli israeliani (un ebreo costruisce senza permesso o per risparmiare o perchè usa terra comunale). Ma la dichiarazione dell'ex vice sindaco Davide Cassuto (ebreo con origine di Firenze) e' eloquente. Aveva affermato che non avrebbe firmato alcun ordine per demolire una casa di un ebreo ma soltanto le case degli arabi.
L'autorità israeliana ha demolito un edificio di una società caritatevole nella zona di Burj Al-Laqlaq (proprieta del Waqf Islamico) nella città vecchia con la scusa dell'assenza della licenza. L'edificio doveva servire gli handicappati della zona con un finanziamento del Governo Canadese. Dopodichè il governo ha lasciato il permesso ai coloni di costruire nello stesso posto dopo avere confiscato la terra. Da ricordare anche che nella stessa zona e qualche anno prima la casa della famiglia palestinese Al Qaljawi e' stata demolita per mancanza di licenza.


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I cinesi non sono gli unici e su questo siamo daccordo e nessuno deve essere autorizzato a simili epurazioni, ma si stava parlando della Cina, un paese che si definisce comunista e che utilizza le peggiori strategie capitalistiche per sancire il suo dominio.
Non si difende l' indifendibile rivolgendo la propria attenzione su altri paesi, questa è una tecnica degna del potere più becero e tu non sei come quella gente.
Di paesi dove i diritti umani non esistono ce ne sono un infinità e i cinesi sono tra i primi al mondo.



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Vi presento la civiltà: [:(]

Una legge israeliana per legalizzare il trasferimento forzato dei Beduini

Israele, febbraio 2012 - Protesta dei beduini contro il Piano Prawer, che prevede il trasferimento di 30mila-40mila beduini dalle loro terre in nuove città. Nel cartello in ebraico si legge: “Sì al riconoscimento, no al trasferimento” (Foto: Yeela Raanan)



Alternative News, 6 febbraio 2012


Una legge israeliana per legalizzare il trasferimento forzato dei Beduini
Dr. Yeela Raanan

Il controverso Piano Prawer sta per essere trasformato in legge. Se la Knesset approverà, Israele potrà proseguire sulla strada del trasferimento dei beduini del Negev e della loro deportazione in miserabili baraccopoli. Un progetto di legge totalmente ignorato dai media locali e internazionali.

I Beduini si oppongono al Piano Prawer che si propone di sradicare 30.000 o 40.000 Beduini dalla loro terra e risistemarli in nuovi agglomerati. Il Governo israeliano ha approvato il piano Prawer nel settembre 2011.

Il 3 gennaio il governo israeliano ha pubblicato un disegno di legge dal titolo “Disciplina per l’insediamento di Beduini nel Negev”, che prevede una procedura per la deportazione della maggior parte dei residenti di villaggi non riconosciuti del Negev e per la confisca di circa i due terzi delle terre in loro possesso.

Come è evidente, il governo israeliano ha messo in conto che questo progetto di legge incontrerà resistenze e ha dunque previsto anche misure violente per assicurarne la realizzazione. Il progetto sta seguendo il suo iter alla Knesset e diverrà presto legge.

Chiediamo a tutti i nostri amici e sostenitori di aiutarci ad impedire alla Knesset e al governo di approvare una legge tanto disastrosa.

Ecco una breve cronistoria e una breve esposizione della stessa legge, che ne evidenzi gli aspetti più pericolosi.

(il progetto di legge può essere trovato a questo indirizzo (solo in Ebraico: http://www.tazkirim.gov.il/Tazkirim_Att ... chFile.doc

Una breve sintesi della situazione attuale
Urbanizzazione forzata: Israele conduce politiche distruttive nei confronti della minoranza beduina da decenni. I risultati di tali politiche sono immediatamente visibili nelle sette città beduine, che sono da sempre al primo posto nella classifica dei comuni più poveri d’Israele, con una grave disgregazione sociale, un elevato tasso di disoccupazione e l’assenza di un qualsiasi ruolo positivo tradizionale o moderno per le donne della comunità. Israele ha creato queste città senza alcun rispetto per le tradizioni e i bisogni delle comunità, avendo come unico obiettivo quello di ridurre la superficie di terra a loro disposizione. Nel secolo scorso, Israele è riuscita a “installare” la metà della comunità beduina in queste innumerevoli città-accampamenti.

Politica di non riconoscimento dei loro villaggi: L’altra metà della comunità beduina non ha voluto rinunciare alle sue terre tradizionali ed alla sua cultura e il governo ha fatto loro pagare un prezzo alto, non fornendo i servizi e le infrastrutture di prima necessità, come conseguenza della politica di non riconoscimento. Quarantacinque villaggi, da mille a 10mila abitanti ciascuno, non sono riconosciuti, e questo costringe gli abitanti a vivere senza strade, senza elettricità, senza acqua corrente, senza fogne, con servizi sanitari e scolastici minimi e, ancora peggio, senza un’amministrazione cui chiedere il rilascio dei permessi di costruzione, facendo sì che tutte le abitazioni siano “illegali” e quindi destinate alla demolizione.

Occupazione della terra: Prima del 1948, i 90mila beduini erano i quasi unici abitanti del Negev. Nel 1952 non ne restavano che 12mila: gli altri, in un modo o in un altro, erano stati persuasi a lasciare il paese. Oggi vi sono circa 200mila arabi-beduini, che costituiscono un terzo dell’intera popolazione del Negev e che occupano 320mila dunam (1 dunam = 1 km²)di terra , dei 13 milioni di dunam della regione. La nuova legge ridurrà ancora di più la terra a loro disposizione, portandola a meno di 150mila dunam.

Per fare un confronto: i contadini ebrei del Negev hanno a disposizione un milione di dunam di terra coltivabile, mentre quelli beduini solo 195mila, e la nuova legge la ridurrà praticamente a zero. E, dall’altra parte, sono molte di più le persone che vivono di agricoltura nelle comunità beduine di quelle delle comunità ebraiche del Negev. Inutile ricordate che la nuova legge renderà le comunità beduine ancora più povere e dipendenti dal governo di quanto non lo siano già; e questo decimerà ancora di più la comunità.

La legge
Il progetto di legge si apre con un appello a tutti i Beduini, perché inoltrino richiesta di ratifica dei loro titoli di proprietà sulla terra, nel caso in cui il nonno o il padre abbiano già presentato richiesta di riconoscimento della proprietà della terra al governo israeliano negli anni Settanta. Poi si procede alla indicazione dei requisiti richiesti: l’antenato occupava o coltivava la terra negli anni Settanta? La terra è utilizzata oggi dai suo discendenti? Tutti i fratelli e i cugini hanno chiesto la ratifica del loro titolo di proprietà? E ancora altre condizioni. Se si realizzano tutti i requisiti, il governo assicura al richiedente l’assegnazione di un terreno corrispondente al massimo alla metà di quello cui accetta di rinunciare. Tuttavia il governo manterrà la sua promessa solo se il beduino in questione ripulirà egli stesso la terra che attualmente occupa da tutte le costruzioni, le persone, gli animali e gli alberi su richiesta del governo stesso; inoltre la terra che egli riceverà come indennizzo sarà situata nel luogo che lo stesso governo sceglierà.

Le minacce per la comunità beduina: La legge ha come obiettivo la confisca della terra. Come si è detto prima, il disegno di legge riduce l’accessibilità dei Beduini alla terra coltivabile, che costituisce la risorsa maggiore per gli abitanti dei villaggi beduini, che vivono ancora principalmente di agricoltura. E la cosa è tanto più eclatante dal momento che i Beduini sono riconosciuti dalle Nazioni Unite come popolazione autoctona ed hanno diritto, come tali, ad una compensazione equivalente di terra (tra le altre compensazioni) – ed è dunque vietato spogliarli delle loro terre.

Accresce il potere del governo: Gli articoli 71 e 73 attribuiscono all’Autorità per il Trasferimento dei Beduini (su richiesta del primo ministro) il potere di ordinare l’evacuazione immediata di un’area, la demolizione di costruzioni e l’evacuazione immediata di tutti i suoi occupanti, senza il bisogno di un’ingiunzione del tribunale, come previsto dall’attuale legislazione. Inoltre il disegno di legge limita i poteri dei tribunali ed il loro controllo di legalità. Tutti i villaggi beduini devono subire la stessa sorte.

Provoca inutili litigi familiari: Gli articoli 42 e 43 prevedono che la percentuale di terra che una persona riceverà come compenso dipende dalla percentuale del titolo iniziale di proprietà che è stato ratificato. Ciò significa che, se tutti i cugini (nel caso in cui il richiedente sia il nonno) entrano nel procedimento, allora – in presenza di tutti gli altri requisiti – essi potranno ricevere un compensazione in terra (che I Beduini preferiscono a quella in denaro) fino ad un massimo del 50% della superficie di terra della quale rivendicano la proprietà. Per contro, se un cugino decide di non presentare richiesta, allora gli altri cugini riceveranno ancora meno terra come compensazione. Questa disposizione mira a far sì che siano gli stessi parenti a convincere tutti i discendenti di colui che ha avviato una procedura di ratifica a entrare nella procedura ea rinunciare ai loro diritti sulla terra. I conflitti che questa misura provocherà in molte famiglie beduine del Negev contribuiranno a distruggere ancora di più quello che resta del sistema sociale beduino, già fortemente deteriorato dall’urbanizzazione e dai trasferimenti forzati. È inimmaginabile pensare che un governo possa approvare una legge tanto distruttiva dei rapporti familiari, nell’unico intento di spingere le persone a rinunciare a un po’ più dei loro storici diritti sulla terra.

Riduce la protezione giudiziaria dei Beduini: Il disegno di legge prevede, che in caso di conflitto con altre leggi, prevalga la nuova legislazione, riducendo così la possibilità per i membri delle comunità beduine di ottenere giustizia dinanzi ai tribunali.

Un’altra misura palesemente razzista della nuova legge è che il beduino non possa ricevere in compensazione delle terre che si trovino ad Ovest della Strada numero 40, ma solo in una determinata area prevista dalla legge stessa, vera e propria reminiscenza delle riserve indiane o dei “bantustan” sudafricani.

Nessuna preoccupazione di pianificazione urbanistica: La cosa peggiore è che la legge non prevede alcuna procedura per il riconoscimento dei villaggi esistenti, né per la pianificazione di nuovi villaggi, né la possibilità per le persone della comunità di scegliere il luogo di residenza o il carattere del loro nuovo insediamento. Così quando l’evacuazione descritta negli articoli 71-73 sarà realizzata, solo il governo deciderà dove saranno trasferite decine di migliaia di persone.

Impedita la partecipazione dei beduini al processo decisionale: Il governo ha assegnato al ministro Beni Begin il compito di occuparsi dei reclami dei beduini e di attuare cambiamenti alla legge tenendo conto dei loro bisogni e desideri. Tuttavia, ascoltando i discorsi del ministro Begin, abbiamo capito sfortunatamente che non ha né l’abilità né la voglia di stare ad ascoltare le comunità beduine. Piuttosto, lo abbiamo visto come eloquente emissario del governo con il compito di convincere i membri delle comunità ad accettare senza proteste un disegno di legge distruttivo.

L’attuazione di questa legge provocherà grandi sofferenze: Non crediamo che essa non debba essere applicata dato che il suo obiettivo – l’ulteriore riduzione della proprietà delle terre beduine ancestrali – è un abominio per i membri della comunità beduina. Tuttavia, se la legge passerà e se ci sarà il tentativo di applicarla, la comunità ne soffrirà gravemente: i bulldozer distruggeranno i villaggi, le terre saranno confiscate con la forza, molti verranno arrestati per essersi rifiutati di rinunciare alla propria terra, e se la legge realizzerà il suo obiettivo, si assisterà alla totale urbanizzazione e alla perdita di terre come risorsa economica della popolazione beduina ed infine alla distruzione della sua cultura.

Migliaia di beduini hanno manifestato a Beer Sheva e a Gerusalemme, per protestare contro il progetto di legge. I media israeliani, in collaborazione con il governo, hanno totalmente ignorato queste manifestazioni.



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MessaggioInviato: 22/06/2012, 22:57 
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greenwarrior ha scritto:

I cinesi non sono gli unici e su questo siamo daccordo e nessuno deve essere autorizzato a simili epurazioni, ma si stava parlando della Cina, un paese che si definisce comunista e che utilizza le peggiori strategie capitalistiche per sancire il suo dominio.
Non si difende l' indifendibile rivolgendo la propria attenzione su altri paesi, questa è una tecnica degna del potere più becero e tu non sei come quella gente.
Di paesi dove i diritti umani non esistono ce ne sono un infinità e i cinesi sono tra i primi al mondo.

Appunto! non capisco allora perchè cè l'avete solo con i Cinesi!.[:0]
Questi li abbiamo già "sgamati",ora passiamo a un'altro Stato,per esempio: Israele.[;)]


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L'ONU condanna Israele per le leggi razziste che permettono l'Apartheid verso cittadini Palestinesi e non-ebrei!


Il Comitato ONU per l'Eliminazione della Discriminazione Etnica e Razziale ha richiesto ufficialmente al Governo di Tel Aviv di interrompere le proprie politiche discriminatorie contro i Palestinesi e di abolire ogni legge passata dalla Knesset negli ultimi sessant'anni che permetta la segregazione e l'Apartheid nei confronti loro e verso altri cittadini del regime di etnia non-ebrea.

Il Comitato ha chiesto che vengano rimosse tutte le forme di discriminazione tra Ebrei e non-ebrei, con speciale riguardo a quelle introdotte nel corso del 2011 che permettono, tra le altre cose, alle autorità locali ebraiche di impedire ai non-ebrei di trasferirsi nelle loro comunità.

In omaggio ai valori di uguaglianza di fronte alla legge, Israele deve assicurare che le minoranze non-ebree possano godere di uguali capacità di accesso all'istruzione, ai servizi sociali, al lavoro, alla attività politica.

Pesante censura e stigma é poi stato espresso verso violazioni dei Diritti Umani come la legge contro il ricongiungimento delle famiglie palestinesi, le pratiche di demolizione delle case, la persecuzione delle comunità beduine, l'ineguale distribuzione delle risorse idriche e le altre, numerosissime violazioni dei diritti dei Palestinesi e degli altri non-ebrei residenti nel regime ebraico di occupazione.


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BlitzKrieg ha scritto:

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Oh, ma tu ti sei preso la sindrome cinese? [:D] Vedi le cose moooolto negativamente, sembri quasi che tu abbia una xenofobia latente, forse da questo ha origine la tua paura. Non vedo nessun motivo per essere terrorizzato dai cinesi, sono persone, che si spaccano la schiena dalla mattina alla sera. E il fatto di volere a tutti i costi, un controllo demografico su di loro, e` a mio parere abberrante, vuol dire trattare delle persone alla stregua degli animali. Chi si arroga il diritto di dire ad un essere umano, che non si puo` permettere di mettere al mondo i figli che vuole, in nome di cosa?



Noto che anche tu hai il brutto vizio di mettere in bocca agli altri cose non hanno detto o che il senso era opposto a come l'hai interpretato tu!! [:(!]
Persone come te che non dormono la notte con la paura del Comunismo capisco che ve ne sono molte ma,,,che si fanno venire una malattia credo che vi siano poche persone!!,fuggi!!! [8] vedi se trovi qualche pianeta dove ancora vi vive felici senza Comunisti in giro e....un consiglio: portati appresso il Cavaliere Berlusconi,il quale anche lui poveretto soffre di questa malattia e a che si sei portati pure tutta la Lega Nord,anche loro sono refrattari [:17]


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bleffort ha scritto:

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BlitzKrieg ha scritto:

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Oh, ma tu ti sei preso la sindrome cinese? [:D] Vedi le cose moooolto negativamente, sembri quasi che tu abbia una xenofobia latente, forse da questo ha origine la tua paura. Non vedo nessun motivo per essere terrorizzato dai cinesi, sono persone, che si spaccano la schiena dalla mattina alla sera. E il fatto di volere a tutti i costi, un controllo demografico su di loro, e` a mio parere abberrante, vuol dire trattare delle persone alla stregua degli animali. Chi si arroga il diritto di dire ad un essere umano, che non si puo` permettere di mettere al mondo i figli che vuole, in nome di cosa?



Noto che anche tu hai il brutto vizio di mettere in bocca agli altri cose non hanno detto o che il senso era opposto a come l'hai interpretato tu!! [:(!]
Persone come te che non dormono la notte con la paura del Comunismo capisco che ve ne sono molte ma,,,che si fanno venire una malattia credo che vi siano poche persone!!,fuggi!!! [8] vedi se trovi qualche pianeta dove ancora vi vive felici senza Comunisti in giro e....un consiglio: portati appresso il Cavaliere Berlusconi,il quale anche lui poveretto soffre di questa malattia e a che si sei portati pure tutta la Lega Nord,anche loro sono refrattari [:17]


C'e` poco da interpretare, sei abbastanza chiaro nei tuoi scritti.
Non tocchiamo gli "amici cinesi" evve`. Daltronde si e` capito con tutti i precedenti off topics, che non hai piu` scudi da levare in difesa, rientra in argomento prego.



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MessaggioInviato: 23/06/2012, 09:48 
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bleffort ha scritto:

L'ONU condanna Israele per le leggi razziste che permettono l'Apartheid verso cittadini Palestinesi e non-ebrei!


Il Comitato ONU per l'Eliminazione della Discriminazione Etnica e Razziale ha richiesto ufficialmente al Governo di Tel Aviv di interrompere le proprie politiche discriminatorie contro i Palestinesi e di abolire ogni legge passata dalla Knesset negli ultimi sessant'anni che permetta la segregazione e l'Apartheid nei confronti loro e verso altri cittadini del regime di etnia non-ebrea.

Il Comitato ha chiesto che vengano rimosse tutte le forme di discriminazione tra Ebrei e non-ebrei, con speciale riguardo a quelle introdotte nel corso del 2011 che permettono, tra le altre cose, alle autorità locali ebraiche di impedire ai non-ebrei di trasferirsi nelle loro comunità.

In omaggio ai valori di uguaglianza di fronte alla legge, Israele deve assicurare che le minoranze non-ebree possano godere di uguali capacità di accesso all'istruzione, ai servizi sociali, al lavoro, alla attività politica.

Pesante censura e stigma é poi stato espresso verso violazioni dei Diritti Umani come la legge contro il ricongiungimento delle famiglie palestinesi, le pratiche di demolizione delle case, la persecuzione delle comunità beduine, l'ineguale distribuzione delle risorse idriche e le altre, numerosissime violazioni dei diritti dei Palestinesi e degli altri non-ebrei residenti nel regime ebraico di occupazione.



Senza andare in Israele ma rimanendo in Europa ...un paio di anni fa decidemmo di passare il natale a Praga con degli amici, e visitando il quartiere ebraico ci ferrmammo in un bar per bere qualcosa di caldo, alla nostra richiesta ci fu risposto di spostarci in un altro angolo del locare (buio e angusto) prchè quel lato era riservato solo per gli avventori ebrei !!!! ..... Per un attimo rimanemmo sconcertati nella mia mente istintivamente il primo pensiero da buon meridionale fu quello di sputare sul bancone ma poi guardandolo in faccia scoppiammo tutti a ridere, gli dicemmo all'taliana ciao e continuando a ridere ce ne andammo in un altro locale.


Ultima modifica di jean il 23/06/2012, 09:49, modificato 1 volta in totale.

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BlitzKrieg ha scritto:

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bleffort ha scritto:

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BlitzKrieg ha scritto:

[quote]
Oh, ma tu ti sei preso la sindrome cinese? [:D] Vedi le cose moooolto negativamente, sembri quasi che tu abbia una xenofobia latente, forse da questo ha origine la tua paura. Non vedo nessun motivo per essere terrorizzato dai cinesi, sono persone, che si spaccano la schiena dalla mattina alla sera. E il fatto di volere a tutti i costi, un controllo demografico su di loro, e` a mio parere abberrante, vuol dire trattare delle persone alla stregua degli animali. Chi si arroga il diritto di dire ad un essere umano, che non si puo` permettere di mettere al mondo i figli che vuole, in nome di cosa?



Noto che anche tu hai il brutto vizio di mettere in bocca agli altri cose non hanno detto o che il senso era opposto a come l'hai interpretato tu!! [:(!]
Persone come te che non dormono la notte con la paura del Comunismo capisco che ve ne sono molte ma,,,che si fanno venire una malattia credo che vi siano poche persone!!,fuggi!!! [8] vedi se trovi qualche pianeta dove ancora vi vive felici senza Comunisti in giro e....un consiglio: portati appresso il Cavaliere Berlusconi,il quale anche lui poveretto soffre di questa malattia e a che si sei portati pure tutta la Lega Nord,anche loro sono refrattari [:17]


C'e` poco da interpretare, sei abbastanza chiaro nei tuoi scritti.
Non tocchiamo gli "amici cinesi" evve`. Daltronde si e` capito con tutti i precedenti off topics, che non hai piu` scudi da levare in difesa, rientra in argomento prego.

--------Non tocchiamo gli amici Cinesi!! [:0]

Ho capito benissimo che questo Topic l'hai aperto per punzecchiare il sottoscritto,perchè la tua mente distorta ti fa pensare di poter umiliarmi prendendo come spunto il sistema Cinese ,ma non ti accorgi che stai facendo persecuzione esattamente come hanno fatto i Nazisti verso gli Ebrei.
Di la verità perchè hai questo terrore del Comunismo??',per il fatto che non potresti fare più i tuoi "porci comodi"?,non potresti più portare soldi all'Estero?,non ti potresti costruire il terzo Villino o il secondo Yacht.??
A me fa orrore che hai aperto questo topic,"Paradiso Comunista",in questo caso ne apriremo un'altro con il titolo "Paradiso Ebreo",Paradiso Capitalista,Nazista- Fascista,Paradiso delle Isole Cayman, "quello che vuoi tu alla faccia nostra.Poi c'è il Paradiso Leghista!! [:D].
Tranquillo!! come tu vuoi,possiamo continuare all'infinito. [;)]


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Io non è che voglio difendere "gli amici Cinesi",ma fa rabbia veder denigrare un Sistema politico (che non è perfetto) da uno che pensa che il mondo deve andare come stà andando attualmente quello Occidentale,cioè allo sfascio.[:D]


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bleffort ha scritto:

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greenwarrior ha scritto:

I cinesi non sono gli unici e su questo siamo daccordo e nessuno deve essere autorizzato a simili epurazioni, ma si stava parlando della Cina, un paese che si definisce comunista e che utilizza le peggiori strategie capitalistiche per sancire il suo dominio.
Non si difende l' indifendibile rivolgendo la propria attenzione su altri paesi, questa è una tecnica degna del potere più becero e tu non sei come quella gente.
Di paesi dove i diritti umani non esistono ce ne sono un infinità e i cinesi sono tra i primi al mondo.

Appunto! non capisco allora perchè cè l'avete solo con i Cinesi!.[:0]
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Il titolo del topic è "Paradiso comunista" e mi pare che la Cina sia un paese che si definisce comunista. Di che cosa si dovrebbe parlare secondo te?
Israele non è certo comunista, ma un attimino di destra, quindo ritengo che se si voglia parlare di un altro stato sia il caso di aprire un altro topic.



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