03/07/2012, 19:15
05/07/2012, 09:54
06/07/2012, 13:04
06/07/2012, 13:19
Thethirdeye ha scritto:
La Finlandia preferisce l'uscita dall'euro alla prospettiva di pagare per gli altri partner dell'Eurozona.[b] Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze Jutta Urpilainen. No a mutualizzazione di rischi e debiti. [/b]
07/07/2012, 10:59
Thethirdeye ha scritto:
Finlandia: meglio fuori da euro che pagare debiti di altri
La Finlandia preferisce l'uscita dall'euro alla prospettiva di pagare per gli altri partner dell'Eurozona. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze Jutta Urpilainen. No a mutualizzazione di rischi e debiti.
Pubblicato il 06 luglio 2012
http://www.wallstreetitalia.com/article ... altri.aspx
La Finlandia preferisce l'uscita dall'euro alla prospettiva di pagare i debiti degli altri partner dell'Eurozona. Lo dice, in una intervista al quotidiano finanziario finlandese Kauppalehti, il ministro delle finanze Jutta Urpilainen. ''La Finlandia vuole rimanere nell'euro e sappiamo quali siano i benefici per il nostro paese. Tuttavia, la Finlandia non vi restera' a qualsiasi prezzo e siamo pronti a tutti gli scenari, compreso l'abbandono della moneta unica'' ha detto il ministro.
Il ministro respinge qualsiasi idea di mutualizzazione dei rischi e dei debiti. Helsinki ha criticato i risultati del vertice europeo dello scorso 28-29 luglio, in particolare le modalita' di ricapitalizzazione diretta della banche spagnole senza che venga riconosciuto lo status di creditore privilegiato al fondo salva stati europeo.
Sui fondi dovrebbero arrivare alla Spagna dall'Efsf, il fondo temporaneo salva stati, che non e' creditore privilegiato, Helsinki ha detto che chiedera' a Madrid delle garanzie da negoziare su base bilaterale, come gia' accaduto nel caso del secondo prestito alla Grecia.
Se invece i fondi dovessero successivamente arrivare dal fondo permanente salva stati (Esm), sia per le banche spagnole e sia come scudo anti-spread, Helsinki vuole che l'Esm mantenga lo status di creditore privilegiato.
07/07/2012, 11:26
Thethirdeye ha scritto:Thethirdeye ha scritto:
Finlandia: meglio fuori da euro che pagare debiti di altri
La Finlandia preferisce l'uscita dall'euro alla prospettiva di pagare per gli altri partner dell'Eurozona. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze Jutta Urpilainen. No a mutualizzazione di rischi e debiti.
Pubblicato il 06 luglio 2012
http://www.wallstreetitalia.com/article ... altri.aspx
La Finlandia preferisce l'uscita dall'euro alla prospettiva di pagare i debiti degli altri partner dell'Eurozona. Lo dice, in una intervista al quotidiano finanziario finlandese Kauppalehti, il ministro delle finanze Jutta Urpilainen. ''La Finlandia vuole rimanere nell'euro e sappiamo quali siano i benefici per il nostro paese. Tuttavia, la Finlandia non vi restera' a qualsiasi prezzo e siamo pronti a tutti gli scenari, compreso l'abbandono della moneta unica'' ha detto il ministro.
Il ministro respinge qualsiasi idea di mutualizzazione dei rischi e dei debiti. Helsinki ha criticato i risultati del vertice europeo dello scorso 28-29 luglio, in particolare le modalita' di ricapitalizzazione diretta della banche spagnole senza che venga riconosciuto lo status di creditore privilegiato al fondo salva stati europeo.
Sui fondi dovrebbero arrivare alla Spagna dall'Efsf, il fondo temporaneo salva stati, che non e' creditore privilegiato, Helsinki ha detto che chiedera' a Madrid delle garanzie da negoziare su base bilaterale, come gia' accaduto nel caso del secondo prestito alla Grecia.
Se invece i fondi dovessero successivamente arrivare dal fondo permanente salva stati (Esm), sia per le banche spagnole e sia come scudo anti-spread, Helsinki vuole che l'Esm mantenga lo status di creditore privilegiato.
Finlandia: meglio fuori da euro. E intanto Italia minaccia boicottaggio
La Finlandia preferisce l'uscita dall'euro alla prospettiva di pagare per gli altri partner dell'Eurozona. Lo ha dichiarato la ministro delle Finanze Jutta Urpilainen (foto). Nouriel Roubini: italiani infuriati, "i politici minacciano di boicottare Nokia".
http://www.wallstreetitalia.com/article ... aggio.aspx
Roma - Hanno fatto "infuriare" l'Italia le minacce della Finlandia di uscire dall'euro e di imporre un ipotetico veto sullo scudo anti spread, tanto che secondo l'economista Nouriel Roubini in maniera riservata la penisola avrebbe minacciato Helsinki di boicottarne i prodotti.
"Rischi di guerra commerciale", afferma l'economista in uno messaggio dal social network Twitter. "Con la Finlandia che blocca l'utilizzo del Esm-Efsf per acquistare titoli di Stato di Italia e Spagna, riservatamente - scrive Roubini - i politici italiani minacciano di boicottare Nokia".
15/07/2012, 01:44
Wolframio ha scritto:
Italia Torni alla Lira! La Salvezza Fuori da Euro
Italia e Irlanda hanno più motivo di lasciare la zona euro rispetto alla Grecia. Le rispettive economie ne beneficerebbero. Questa la conclusione cui è giunta Bank of America (BofA) Merrill Lynch. Un ritorno alla lira salverebbe il paese
L’ITALIA, il cui rating sovrano è stato declassato di due tacche de Moody’s, potrebbe trovare la salvezza fuori dalla zona euro? Il paese, secondo l'agenzia di rating statunitense, è esposta al pericolo di contagio di Grecia e Spagna, e al rischio di non essere in grado di ottenere finanziamenti dai mercati dei capitali a causa di una crescita debole e di un tasso di disoccupazione elevato. Eppure Venerdì, l'Italia non ha avuto difficoltà a collocare 5,25 miliardi di euro sui mercati obbligazionari nel corso dell'asta Btp.
MENTRE molti esperti si aspettano una "Grexit", "gli investitori sottovalutano la volontà di un paese di uscire dalla zona euro. David Woo e Athanasios Vamvakidis, due strateghi esperti di mercato dei cambi presso Bank of America Merrill Lynch hanno concluso che l'Italia sarebbe il paese che maggiormente beneficerebbe di una simile operazione tra gli i 11 paesi che hanno adottato la moneta unica.
APPLICANDO una analisi costi-benefici, gli analisti hanno stabilito una classifica rispondendo a quattro domande.
- Quali sono le possibilità di uscire in maniera ordinata?
- Quali sono gli effetti di un'uscita sulla crescita economica?
- Quali sono gli effetti sui tassi di prestito?
- Qual è l'impatto sul bilancio economico del paese?
NEL PRIMO CASO, in cui sono considerati lo stato del bilancio pubblico e di quello corrente come misure del rischio di uscita senza una grave crisi nel settore, l'Italia occupa il terzo posto. Il paese è in effetti l'unico a realizzare un avanzo primario insieme alla Germania, che si colloca al primo posto mentre la Francia è nona, come l'Irlanda.
PER LA SECONDA DOMANDA, che si basa sull'evoluzione delle esportazioni in caso di un effetto di cambio più favorevole, l'Irlanda potrebbe trarre i maggiori benefici con un incremento del 7% della sua produzione, l'Italia seguirebbe con il 3%. La Germania sarebbe particolarmente penalizzata con una riduzione dell'11% della sua produzione. La Francia si colloca al quinto posto con un guadagno dell'1%.
SUL TERZO PUNTO, relativo ai rendimenti dei titoli, la Grecia si prende una rivincita: il paese trarrebbe infatti vantaggio da un'uscita, con una diminuzione del tasso di ben 2.200 punti base (bps), logicamente seguita da Portogallo e Irlanda, i tre paesi che hanno più accesso ai mercati dei capitali. L'Italia è al quinto posto (- 20 bp) davanti alla Spagna (-80 bps). La Germania avrebbe molto da perdere, con un aumento dei tassi di interesse di 80 bps.
INFINE, per quanto riguarda il bilancio del paese, stabilito tenendo conto della posizione netta d’investimento estero e applicando un deprezzamento della valuta, l'Irlanda si collocherebbe al primo posto, mentre la Germania all’ultimo.
COMBINANDO questi quattro criteri, Italia e Irlanda si classificano al primo posto, mentre la maglia nera spetta alla Germania. In altre parole, la Germania, che potrebbe facilmente uscire dalla zona euro, non avrebbe alcun interesse a farlo, perché si troverebbe ad affrontare una crescita più debole, oneri finanziari più elevati mentre i suoi bilanci accuserebbero un duro colpo. Al contrario, per l'Italia un ritorno alla lira sarebbe persino auspicabile in quanto si tradurrebbe in maggiore competitività, più crescita e migliori finanze pubbliche
L’ANALISI mette inoltre in luce come “mentre la Germania potrebbe ‘corrompere’ l’Italia a rimanere nella zona euro ed evitare le conseguenze di una uscita, la possibilità che ciò accada è limitata. Questo perché l’Italia ha più motivi rispetto alla Grecia di uscire e ogni compensazione potrebbe divenire troppo costosa per la Germania oltre al fatto che gli italiani potrebbero essere più riluttanti dei greci ad accettare le condizioni per rimanere”.
PRIMA di riflettere su un possibile abbandono di un paese si dovrebbe forse pensare a ciò che si vuole fare a (e con) questa moneta unica. Serve una maggiore integrazione europea (Italia compresa) o il crollo di Eurolandia potrebbe risolvere i problemi di molti paesi?
http://www.professionefinanza.com/scheda.php?id=6275
18/07/2012, 19:40
18/07/2012, 20:04
18/07/2012, 20:08
18/07/2012, 20:10
19/07/2012, 00:15
19/07/2012, 10:24
sanje ha scritto:
Esatto. Va riformato il sistema finanziario prima di uscire dall'euro.
Io non riesco a capire la gente che dice che è una pazzia uscire dall'euro, i politici che dicono che è un pazzia lo dicono per questioni politiche non economiche.. sia chiaro.. bruxelles perderebbe il controllo.
E' bene sapere che il debito non può essere ripagato, in quanto non esistono i soldi per farlo.
Quindi restare nell'euro e essere prosciugati lentamente nel 2000 poteva avere un senso, seppure un senso non ce lha mai avuto questa finanza, ma ora, in queste condizioni perchè bisogna accettare tali condizioni?
Non vedo il benessere all'orizzonte con questo sistema.
E' da qui che nasce l'idea di abbandonare l'euro, ovvero il grande ricatto a cui siamo sottoposti.
Non bisogna guardare la Lira che è meno forte dell'Euro, anzi togliendoci da questo ricatto del debito, potremmo guadagnare in Lire di piu che con gli Euro in termini di stipendio, diminuendo enormemente le pressioni fiscali e quant'altro.
Va ridimensionato l'euro o eliminato, i paesi in difficoltà devono uscire e va cancellato il loro debito in quanto è un debito fraudolento su soldi mai esistiti ed erogati con l'infame metodo della riserva frazionaria.
Sopra a queste enormi bolle finanziarie hanno pensato bene di fissare degli interessi.
E' ora di finirla.
Il controllo nasce dai soldi non dall'uomo politico, a monte ci sono i soldi che controllano l'uomo politico.. quindi bene togliere gente corrotta, ma il cancro è la finanza con queste regole da far west.
19/07/2012, 15:30
19/07/2012, 18:43
sanje ha scritto:
Esatto. Va riformato il sistema finanziario prima di uscire dall'euro.
Io non riesco a capire la gente che dice che è una pazzia uscire dall'euro, i politici che dicono che è un pazzia lo dicono per questioni politiche non economiche.. sia chiaro.. bruxelles perderebbe il controllo.
E' bene sapere che il debito non può essere ripagato, in quanto non esistono i soldi per farlo.
Quindi restare nell'euro e essere prosciugati lentamente nel 2000 poteva avere un senso, seppure un senso non ce lha mai avuto questa finanza, ma ora, in queste condizioni perchè bisogna accettare tali condizioni?
Non vedo il benessere all'orizzonte con questo sistema.
E' da qui che nasce l'idea di abbandonare l'euro, ovvero il grande ricatto a cui siamo sottoposti.
Non bisogna guardare la Lira che è meno forte dell'Euro, anzi togliendoci da questo ricatto del debito, potremmo guadagnare in Lire di piu che con gli Euro in termini di stipendio, diminuendo enormemente le pressioni fiscali e quant'altro.
Va ridimensionato l'euro o eliminato, i paesi in difficoltà devono uscire e va cancellato il loro debito in quanto è un debito fraudolento su soldi mai esistiti ed erogati con l'infame metodo della riserva frazionaria.
Sopra a queste enormi bolle finanziarie hanno pensato bene di fissare degli interessi.
E' ora di finirla.
Il controllo nasce dai soldi non dall'uomo politico, a monte ci sono i soldi che controllano l'uomo politico.. quindi bene togliere gente corrotta, ma il cancro è la finanza con queste regole da far west.