Crisi, gli italiani risparmiano anche sul cibo
Più pasta e meno carne: così cambia il menù
I dati dell'Istat: il 35 per cento delle famiglie ha ridotto il consumo degli alimenti.
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15,5 KBLa Lombardia la regione in cui si spende di più. La media è 2.488 euro al mese (+1,4%)
Il 35,8% delle famiglie nel 2011 ha diminuito la quantità e/o la qualità dei prodotti alimentari acquistati rispetto al 2010. Lo riferisce l'Istat aggiungendo che è in aumento la quota di famiglie del Mezzogiorno che acquista generi alimentari presso gli hard-discount (si passa dall'11,2% del 2010 al 13,1% del 2011).
«Un terzo delle famiglie italiane non ce la fa più ad arrivare alle fine del mese ed è, quindi, costretta a ridurre persino l’acquisto di cibo», ha commentato il Codacons. «Si tratta - aggiunge
l’associazione - di famiglie che hanno già intaccato i loro risparmi, hanno il conto sempre sulla soglia del rosso e devono attendere lo stipendio a fine mese per poter pagare le bollette o il conto del macellaio».
Tornando ai dati Istat, la Lombardia è la regione con la spesa media mensile delle famiglie più elevata (3.033 euro), seguita dal Veneto (2.903 euro). Fanalino di coda, anche nel 2011, è invece la Sicilia che, con una spesa media mensile di 1.637 euro, vede aumentare il divario dalla regione con la spesa più elevata (circa 1.400 euro).
Nel 2011 la spesa media mensile per famiglia è pari a 2.488 euro (+1,4% rispetto all'anno precedente). Tenuto conto dell'errore campionario e della variazione del valore del fitto figurativo «la spesa - riferisce l'Istat - risulta stabile in termini reali, nonostante la dinamica inflazionistica (+2,8%)». Il valore mediano della spesa mensile per famiglia è pari a 2.078 euro, l'1,9% in più rispetto al 2010, «e conferma la stabilita» osservata in termini di valore medio
La maggior parte delle famiglie (il 67,5%) effettua la spesa alimentare presso il supermercato, che si
conferma il luogo di acquisto prevalente, nonostante una lieve flessione (era scelto dal 69,4% delle famiglie nel 2010). Quasi la metà delle famiglie (il 47,7%) continua ad acquistare il pane al negozio tradizionale, il 9,7% sceglie il mercato per l’acquisto di pesce e il 16,4% per la frutta e la verdura. In aumento è la quota di famiglie del Mezzogiorno che acquista generi alimentari presso gli hard-discount (si passa dall’11,2% del 2010 al 13,1% del 2011), soprattutto pasta (dal 10,0% al 12,0%) ma sempre di più anche carne (dal 5,8% al 7,7%), pesce (dal 4,0% al 6,0%), frutta e verdura (dal 4,5% al 6,5%).
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