Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 8 messaggi ] 
Autore Messaggio

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7291
Iscritto il: 11/07/2009, 14:28
Località:
 Oggetto del messaggio: Philip Kindred Dick
MessaggioInviato: 22/07/2012, 11:08 
Esistono delle discussioni nel forum che citano questo grandissimo scrittore di fantascienza, ma credo che si meriti assolutamente una discussione dedicata interamente a lui.
Come premessa vi dirò che definirlo scrittore di fantascienza è estremamente riduttivo, era ben altro...
Cominciamo con la biografia del personaggio:

Philip Kindred Dick (Chicago, 16 dicembre 1928 – Santa Ana, 2 marzo 1982) è stato uno scrittore statunitense.

Snobbato e sottovalutato in vita, Philip K. Dick venne ampiamente rivalutato post-mortem sia in patria sia in Europa (in Francia e in Italia negli anni ottanta divenne un vero e proprio scrittore di culto). Prevalentamente attivo nell'ambito della narrativa fantascientifica, Dick fu un precursore del cyberpunk e, per certi versi, antesignano di quel sottogenere della letteratura postmoderna denominato avantpop. Con i suoi visionari romanzi esplorò complesse tematiche filosofiche e sociologiche come: la manipolazione sociale, la simulazione e dissimulazione della realtà, la comune concezione del "falso", l'assuefazione alle sostanze stupefacenti e la ricerca del Divino.

L'opera

Dick è oggi considerato uno dei più importanti autori di fantascienza e della narrativa americana dal secondo dopoguerra; le sue opere sono caratterizzate da un'irrequieta indagine sui temi della realtà (con riprese originalissime delle riflessioni filosofiche sull'ontologia), della simulazione e del falso, della teologia cristiana (in special modo la meditazione paolina e luterana, ma soprattutto di origine gnostica), della storia e della società degli Stati Uniti, e più in generale su quel nodo di idee e problemi noto come postmoderno o tardo capitalismo.
Un tema frequente nelle opere di Dick è il confronto tra esseri umani e non umani - alieni, creature soprannaturali, androidi

Pervasa da un generale senso di pessimismo (senza che manchino però sprazzi di ammirazione per la dignità dell'uomo comune che sappia dire di no alla prevaricazione dei potenti nei momenti cruciali, e una sotterranea fiducia nel potere salvifico dell'arte), l'opera di Dick è segnata da una profonda attenzione ai problemi psichiatrici dei vari personaggi, ad una ricerca del divino che non scade mai nel dogmatismo o nel moralismo, a una meditazione non sistematica, ma a tratti decisamente originale, sull'idea dell'uomo e dell'umano. Tutto ciò però non è mai, neanche nelle ultime opere cosiddette "teologiche", svincolato dal contesto storico in cui Dick viveva o scriveva. I suoi romanzi e racconti preservano, nonostante l'apparato fantascientifico, l'atmosfera degli anni cinquanta di Eisenhower, dell'era kennediana, dell'«Estate dell'amore» del 1967, degli anni settanta sospesi tra droga e repressione, infine dell'alba dell'America reaganiana.

Molte opere di Dick prefigurano situazioni e figure del mondo di oggi, e ciò è dovuto alla consapevolezza che Dick ebbe come pochi altri autori dell'impatto dei mass media (televisione in testa) sulla vita quotidiana dell'uomo postmoderno. Esemplare è da questo punto di vista il presidente-robot di I simulacri e di La penultima verità oppure il presentatore Jason Taverner di Scorrete lacrime, disse il poliziotto, una celebrità che scopre di non esistere.

Come molti scrittori americani Dick è partito dai racconti: ne ha scritto una gran quantità, molti dei quali sono diventati spunto per film famosi (anche se assolutamente infedeli allo spirito degli scritti originali) come Ricordiamo per voi (Atto di forza), Rapporto di minoranza (Minority Report), Impostore (Impostor) o Modello Due (Screamers - Urla dallo spazio), fino a Un oscuro scrutare (A Scanner Darkly - Un oscuro scrutare).

A partire dalla metà degli anni cinquanta Dick iniziò a scrivere romanzi, dato anche il successo di vendita della sua prima narrazione lunga, Il disco di fiamma (1955). Ma è negli anni sessanta che crea capolavori considerati oggi pietre miliari non solo nella fantascienza moderna, come La svastica sul sole (The Man in the High Castle nell'originale, pubblicato anche come L'uomo nell'alto castello), una distopia che raffigura un mondo dove gli Alleati hanno perso la seconda guerra mondiale, dominato da nazismo e imperialismo giapponese, l'allucinato Le tre stimmate di Palmer Eldritch, il geniale Noi marziani, la complessa allegoria sociopolitica I simulacri e il famoso Il cacciatore di androidi, particolarmente importante anche per aver ispirato il celebre film culto, Blade Runner.

Importante risultato narrativo è il romanzo Ubik, col quale Dick manifesta tutte le proprie affinità con gli scrittori postmoderni più prestigiosi (da Heller a Vonnegut a Pynchon); Ubik esiste sia come romanzo che nella curiosa sceneggiatura cinematografica, scritta da Dick in un mese, e decisamente troppo lunga per ricavarne un film.

Dopo un periodo estremamente problematico della propria vita, a causa dell'abuso di anfetamine, della rottura di tutti i propri legami sentimentali stabili e di una vita alla giornata in una casa praticamente invasa da sbandati che lo scrittore ospitava e coi quali s'impasticcava, Dick tocca il fondo, fugge da Berkeley, e dopo un breve periodo in Canada finisce in una comunità di recupero per tossicodipendenti. Il periodo della droga fornisce materiali per alcune delle opere più belle dello scrittore californiano, tra cui spicca lo straziante Un oscuro scrutare (A Scanner Darkly), che in Italia si può leggere nella traduzione di Gabriele Frasca e da cui è stato ricavato l'omonimo film del 2006.

Dopodiché Dick torna in California, ma stavolta spostandosi a sud, nell'hinterland di Los Angeles, dove trascorre gli ultimi anni della sua vita, dedicata alla stesura di un'enorme pila di materiali dattiloscritti, nota come Esegesi, sorta di diario di bordo di una frenetica ricerca teologica iniziata con l'esperienza del febbraio-marzo del 1974 (reale? simulata? "arricchita"? tra gli studiosi non c'è accordo) chiamata anche la divina invasione. Dall'esegesi nasce la cosiddetta Trilogia di Valis, l'ultimo raggiungimento letterario di Dick, un trio di romanzi nei quali lo scrittore saggia le sue capacità come autore di fantascienza (Divina invasione), autore realistico (La trasmigrazione di Timothy Archer) e autore di quel nuovo filone narrativo che solo alla fine degli anni novanta riceverà il nome di avantpop (Valis).

Adattamenti cinematografici

Il romanzo Il cacciatore di androidi è stato trasposto nel film Blade Runner (1982) di Ridley Scott.
Il film Atto di forza (Total Recall, 1990) di Paul Verhoeven è basato su un suo racconto, Ricordiamo per voi.
Il film francese Confessions d'un Barjo (1992) di Jérôme Boivin è basato su Confessioni di un artista di ********** (Confessions of a Crap Artist).
Il film Screamers - Urla dallo spazio (1995) è basato su un suo racconto: Modello Due (Second Variety)
Il film Impostor (del 2000 ma distribuito nel 2002) di Gary Fleder è basato su un suo racconto omonimo (in italiano Impostore), come peraltro una serie di telefilm degli anni sessanta. Esiste, di questo racconto, una versione italiana (L'impostore), prodotta dalla RAI nel 1981 per la serie Il fascino dell'insolito, in cui il ruolo di Spencer Olham, protagonista del racconto, era interpretato da Adalberto Maria Merli.
Il film Minority Report (2002) di Steven Spielberg è basato sul racconto Rapporto di minoranza.
Paycheck (2003), diretto da John Woo, è tratto dall'omonimo racconto (in italiano I labirinti della memoria) del 1953.
A Scanner Darkly - Un oscuro scrutare (2006) è l'adattamento cinematografico di Un oscuro scrutare, diretto da Richard Linklater (regista di Waking Life girato anch'esso con digital rotoscope).

Next (2007) è un film di Lee Tamahori tratto da Non saremo noi (The Golden Man).
La "composizione personale" di Dick Strange Memories of Death è stata adattata nell'omonimo cortometraggio da parte degli Yates House Studios, che non hanno però ottenuto i diritti per distribuirlo.[3]
I guardiani del destino (The Adjustment Bureau, 2011), diretto da George Nolfi, basato sul breve racconto Squadra riparazioni (Adjustment Team), scritto nel 1954.

Ispirazioni e riferimenti nel cinema

Alcune scene di Terminator (The Terminator, 1984), e l'idea della guerra futura dove androidi assassini cercano di intrufolarsi nei rifugi camuffandosi da esseri umani, rimandano in modo chiaro a Second Variety (Modello due, anche Screamers), nonostante non sia presente alcun riferimento nei titoli del film. L'altra grande opera che ha ispirato Terminator sembra essere stata il racconto di Harlan Ellison Soldier. Anche Ranxerox di Stefano Tamburini e Tanino Liberatore sembra essere stato fonte d'ispirazione per il film, almeno a detta di Liberatore.[senza fonte]
La sceneggiatura di The Truman Show (1998) di Peter Weir è chiaramente ispirata al romanzo Tempo fuor di sesto, anche se Dick non viene mai citato nel film: sia nella pellicola che nel romanzo di Dick, il protagonista vive in una realtà fittizia - rappresentata da una tranquilla cittadina della California - di cui tutti, eccetto lui, sono consapevoli.
Il film eXistenZ (1999), di David Cronenberg, contiene un esplicito riferimento al racconto I giorni di Perky Pat e al romanzo Le tre stimmate di Palmer Eldritch: sul sacchetto del fast food da cui mangiano Jennifer Jason Leigh e Jude Law in una scena del film si legge infatti "Perky Pat". Alcune tematiche del film sono inoltre chiaramente ispirate a questo romanzo e all'opera dickiana in genere.
Waking Life (2001), diretto da Richard Linklater, è un film che riflette sulla sottile linea che separa lo stato di sonno e quello di veglia. Nell'ultima scena il regista stesso parla delle esperienze dickiane.
La trilogia di Matrix (1999-2003), dei fratelli Wachowski, tratta alcuni temi centrali nell'opera di Dick[4][5], tra i quali l'alienazione, l'esistenza di diversi piani di realtà, e la presenza di una entità superiore non umana (in Matrix, l'architetto) che controlla i destini umani. Tra i romanzi più vicini alla trilogia di Matrix si possono citare Valis, Ubik e La svastica sul sole. Chiari riferimenti a Matrix si trovano anche nei saggi inseriti in Se vi pare che questo mondo sia brutto dove Philip K. Dick espone le sue teorie filosofico-religiose.
Il concetto di "Viaggio nel Subconscio" e di "Architettura Onirica" su cui si basa il film Inception ricordano molto da vicino il romanzo Ubik, e anche i personaggi, ognuno con una particolare capacità di alterare la realtà, ricordano da vicino la squadra di Joe Chip.
Il film The Island appare ispirato al libro La penultima verità, con cui condivide buona parte della trama, con una parte di umanità schiava inconsapevole degli abitanti la superficie.

Altre ispirazioni dickiane sono rintracciabili in pellicole come Apri gli occhi, [b]Dark City, Memento, L'esercito delle 12 scimmie, Il tredicesimo piano e altre ancora[/b]
Fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Philip_K._Dick

Nel 1977, fece questa famosa dichiarazione parlando ad una conferenza sulla fantascienza:

[BBvideo][/BBvideo]













Per il momento può bastare, vi consiglio di vedere assolutamente almeno (ce ne sono un infinità e tutti interessanti!) questi tre film, da lui ispirati:

Queste sono le scene più belle del "Il tredicesimo piano", attenzione, SPOILER!







_________________
"Sei quello che sei, anche se non lo sai..."
Angeldark
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Premio Coerenza e ProfessionalitàPremio Coerenza e Professionalità

Non connesso


Messaggi: 12510
Iscritto il: 30/11/2006, 09:44
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/07/2012, 16:19 
Mi manca "I guardiani del destino". Provvederò [:)]



_________________
« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata »
(Margaret Mead)
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7291
Iscritto il: 11/07/2009, 14:28
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23/07/2012, 22:28 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Mi manca "I guardiani del destino". Provvederò [:)]

http://www.piratestreaming.com/film/i-g ... tino-.html


Ultima modifica di Angel_ il 23/07/2012, 22:30, modificato 1 volta in totale.


_________________
"Sei quello che sei, anche se non lo sai..."
Angeldark
Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Non connesso


Messaggi: 3020
Iscritto il: 07/05/2011, 21:43
Località: rovigo
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2012, 12:48 
Le trasposizioni cinematografiche non hanno mai (tranne che in un caso, o forse due) reso giustizia. Tutti film di seconda classe o presunti kolossal "senza anima".

Certi lavori, per trasformarli in capo-lavori, hanno forse bisogno di cinema "indipendente" che però non esiste più...

Un appunto: Matrix non è stato ispirato da Dick, ma da Ghost in The Shell (a sua volta palesemente ispirato a Blade Runner, oltre che al "sentimento polacco" del cinema e a Tarkovskij). Matrix è dunque una copia della copia, solo che, mentre la prima "copia" ha prodotto da un capolavoro un altro capolavoro, la "copia della copia" ha letteralmente stuprato sia l'originale che la copia...


Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7291
Iscritto il: 11/07/2009, 14:28
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2012, 13:30 
Cita:
sezione 9 ha scritto:
Un appunto: Matrix non è stato ispirato da Dick, ma da Ghost in The Shell (a sua volta palesemente ispirato a Blade Runner, oltre che al "sentimento polacco" del cinema e a Tarkovskij)

Però Blade runner è stato ispirato da "Il cacciatore di androidi" di Dick...quindi, alla fine è lui che ha ispirato, in fondo, quasi tutto!
Comunque è per questo che consiglio "Il tredicesimo piano" e non Matrix.
Riguardo alla trasposizione in film dei libri, il risultato dipende ovviamente dallo sceneggiatore e dal regista e sono d'accordo con te che spesso non crei capolavori...ma quelli che ho consigliato, secondo me, lo sono.



_________________
"Sei quello che sei, anche se non lo sai..."
Angeldark
Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Non connesso


Messaggi: 3020
Iscritto il: 07/05/2011, 21:43
Località: rovigo
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2012, 20:15 
Guardati GITS di Oshii e vedrai come mezzo film sia praticamente copiato. Ovviamente, riescono a stravolgerlo lo stesso...

A me, dei film presi da Dick, piacciono solo Blade Runner e Screamers (ha quel non so che tipico dei film fatti con pochi mezzi ma con tante idee, da anni '80 più che anni '90, che so, come Fuga da New York).

Io temo che non siano solo i registi a difettare, sono gli autori ad essere "difficili" e Dick è complicatissimo da prendere e da gestire. Come Asimov, di cui non sono riusciti a fare mai nulla (perchè Io, Robot non è Asimov!). In apparenza sono semplici, ma in realtà hanno una profondità (filosofica, sociale, politica eccetera entrambi, anche se in maniera diversa) che qualunque trasposizione cinematografica trasforma in "riduzione".

L'unico modo di rendere certi lavori è di... Andare oltre al semplice cinema. Blade Runner è come 2001 un'esperienza visiva più che una sceneggiatura animata...

Per questo ti invito a guardare Ghost in the Shell, fidati, vedrai che è lì che trovi Dick, non in Matrix...


Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7291
Iscritto il: 11/07/2009, 14:28
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2012, 22:43 
Cita:
sezione 9 ha scritto:
Per questo ti invito a guardare Ghost in the Shell, fidati, vedrai che è lì che trovi Dick, non in Matrix...

Lo metto in lista...te però, se non l'hai già fatto, guarda il tredicesimo piano...



_________________
"Sei quello che sei, anche se non lo sai..."
Angeldark
Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Non connesso


Messaggi: 3020
Iscritto il: 07/05/2011, 21:43
Località: rovigo
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 25/07/2012, 13:13 
Cosa è vero e cosa è falso, anzi, come si fa a distinguere la realtà dalla finzione.

Il 13° piano, si, ma... Mah. Dark City si, ed è vero, mi è piaciuto, "a modo suo" anche se troppo giocattoloso in certe scene.

Il 13° piano non... Insomma, non mi è garbato neanche in Caprica non tanto l'idea del gioco tra virtuale e reale, quanto il mondo virtuale... Però ammetto che è un problema mio e non del film (che comunque non ritengo essere un capolavoro assoluto di quelli da olimpo del cinema). E sto pensando a chi potrebbe fare un film "come si deve" in grado di rendere il mondo di Dick ma non me ne viene in mente di nuovo nessuno...


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 8 messaggi ] 

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 23/06/2025, 23:37
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org