Cita:
Blissenobiarella ha scritto: Le prove non servono a provare cose a cui non si è disposti a credere. Il cervello umano funziona in maniera diversa da come spesso ci aspettiamo che faccia, una prova può servire a provare solo quanto già è stato accreditato dai più. Cosa pensate che sia successo alla prima persona che parlò, prove alla mano, di batteri (Ignaz Semmelweis)? Osservate la storia di Halton Arp (lui ha prove fotografiche a conferma delle proprie teorie), Benveniste...per citare i primi che mi vengono in mente. Guardate cosa succede con l'e-cat oramai in produzione e c'è ancora chi sostiene che non ci sono le prove che la fusione fredda funzioni.
Una storiella chiarificatrice:
Cita:
Nel 1700 le meteorite cadevano già dal cielo non meno che oggi, come potrete benissimo immaginare; però esse non rientravano nello schema fisico e cosmologico a quei tempi accettato dal mondo scientifico, e quindi il bizzarro risultato di questa situazione era che nel 1700 le meteoriti ufficialmente non esistevano.
Non esistevano e basta, in barba alla notte di San Lorenzo ed a tutte le osservazioni dei singoli individui che venivano bollate come illusioni. Se poi qualcuno si ostinava proprio ad affermare che delle pietre cadevano giù dal cielo la scienza ufficiale affermava che si trattava solo di superstizioni.
Il 13 settembre 1768 a Maine, villaggio della Francia, diversi abitanti udirono un rombo, un forte fischio e videro un oggetto cadere su un prato; raggiuntolo si accorsero di quanto calore emanasse, tanto da non potere essere toccato. Una volta che si fu raffreddato da tale oggetto venne staccato un pezzo e venne inviato all’Accademia delle Scienze di Parigi per un’analisi.
Tale analisi fu effettuata niente di meno che dal luminare Lavoisier (uno dei fondatori della chimica moderna) il quale dopo averlo frantumato e dopo avere fatto alcuni test ebbe la presunzione di affermare di avere dimostrato che l’oggetto non provenisse dal cielo, ma che si trattava di una normalissima pietra probabilmente colpita da un fulmine. Nel suo resoconto all’Accademia disse le testuali parole: “Nel cielo non ci sono pietre. Perciò le pietre non possono cadere dal cielo”.
http://scienzamarcia.blogspot.it/2008/0 ... ropri.html Infatti crediamo ancora tutti che la terra sia piatta. E crediamo ancora tutti che l'evoluzione della specie non esista.
Se si ha totale sfiducia nella scienza che non si pretenda nulla dal metodo scientifico.
Io invece penso che finchè si pensa di dimostrare l'indimostrato solo con testimonianze personalistiche, le tendenze (legittime) a considerare tutto il fenomeno ufologico come "ombra de vin" avranno gioco facile. Una prova concreta, dimostrabile scientificamente, invece, sarebbe impossibile da smentire proprio da chi si trincera dietro l'obiettività e la "scientificità" della scienza.
Pensare di trattare l'ufologia come fenomeno indimostrabile significa ridurlo ad atto di fede, a religione fondata sul nulla. Se invece esistesse un metodo semplice, "matematico", per stabilire quando e dove "l'ufo" passa obbligherebbe i "negazionisti" a prendere in considerazione dati e numeri, altrimenti sarebbero loro a ridursi a negare "per atto di fede".
L'esempio da te citato, Bliss, non dimostra la debolezza della scienza, ma la sua forza: solo la scienza è stata capace di mettere in discussioni le sue basi ritenute "inattaccabili", e sempre con genio, intuito e metodo scientifico. La fede invece è immutabile, e non ha bisogno di ricerca perchè non cerca dimostrazioni. Lo stesso Einstein, che porti in firma, riuscì ad affermare le sue teorie, nonostante il "pensiero generale" fosse contro di lui, e perse delle battaglie, riconoscendo di aver avuto torto.