Cita:
sezione 9 ha scritto: Non vorrei che alla fine la bellissima idea di ridurre i consumi di carne si traduca con un ritorno ai poveri-che-mangiano-solo-polenta e i ricchi-che-hanno-la-gotta.
Comunque è vero: dipende dalla cultura la posizione nello schifezzometro di un cibo... Il formaggio in certe culture è immangiabile perchè latte andato a male, mentre in altre latte e sangue appena sgorgato dal collo della vacca è un ottimo ricostituente. E noi veneti (ammettendo di considerare i rodigini tra i veneti
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
) mangiamo cose "discutibili" (dai gatti, che pare non si cucinino più, ma non ne sarei così sicuro, al sangue di maiale).
Per me dovrebbe esserci un generale ritorno alla produzione (in parte, per carità) in proprio del cibo. Per dire, io i consumi di carne li ho ridotti perchè riuscivo benissimo ad ammaestrare le galline del pollaio di casa ma non sono mai riuscito ad ammazzarle. Non scherzo se dico che ci sono morte di vecchiaia... Ci manca il contatto con la realtà: non sappiamo nè quanta fatica costa coltivare e allevare, nè cosa significa uccidere.
Grande Sezione9! Io la settimana scorsa mi sentivo in colpa per aver cucinato un polpo che si muoveva ancora pur non avendo più gli organi interni...
Però quant'era buono con le patate!
A proposito di cibi considerati schifezze o squisitezze e le differenze regionali. Pare che per fare l'Italia Unita davvero sia necessario unirla prima a tavola. Non a caso, i paesi che hanno realizzato delle unioni territoriali su larga scala, hanno creato a tavolino dei cibi simbolo nazionali, tipo il tacchino, l'hamburger, ecc.
Se l'Italia è ingovernabile in senso lato, è anche perché esistono infinite tradizioni enogastronomiche e, quindi, culturali.
Queste differenze sono una arricchimento che andrebbe sfruttato, per altri è una forma di barriera.
L'antropologia culturale studia le relazioni tra cibo, cultura, usi e costumi. E' un universo affascinante.
Siamo quello che mangiamo, diceva il buon Feuerbach ed è possibile che nel momento in cui cominceremo a mangiar insetti ne risentirà anche il nostro modo di essere.