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MessaggioInviato: 25/08/2012, 23:10 
L'allarme della Cgia di Mestre: dal 2002 inflazione galoppante. Al Sud i maggiori aumenti, ma al Nord carovita più pesante. Gli aumenti maggiori non dai negozianti ma da bollette, trasporti e affitti



In dieci anni di euro il costo della vita per gli italiani è crecuto del 25 per cento e l’impennata non ha riguardato gli alimentari, l’abbigliamento/calzature o la ristorazione, ma soprattutto le bevande alcoliche e i tabacchi, le ristrutturazioni/manutenzioni edilizie, gli affitti delle abitazioni e i combustibili/bollette domestiche, nonchè i trasporti. A confermarlo sono i dati statistici elaborati dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre, che sottolineano come i più colpiti dall'inflazione galoppante siano state le regioni del Sud.

Caro Mezzogiorno - In Calabria si è registrato l'incremento regionale più elevato: +31,6 per cento. Seguono la Campania, con il +28,9%, la Sicilia, con il +27,6%, e la Basilicata, con il +26,9%. Le meno interessate dal 'caro prezzi', invece, sono state la Lombardia, con un’inflazione regionale del +23%, la Toscana, con il +22,4%, il Veneto, con il +22,3% e, ultimo della graduatoria, il Molise, dove l’inflazione è lievitata "solo" del 21,7 per cento. "E' opportuno sottolineare che il maggior aumento dei prezzi registrato nel Sud non deve essere confuso con il caro vita. Vivere al Nord - spiega Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre - è molto più gravoso che nel Mezzogiorno. Altra cosa, invece, è analizzare, come abbiamo fatto noi, la dinamica inflattiva registrata in questi ultimi dieci anni. La maggior crescita dell’inflazione avvenuta nel Sud si spiega con il fatto che la base di partenza dei prezzi nel 2002 era molto più bassa rispetto a quella registrata nel resto d’Italia. Inoltre - prosegue Bortolussi - a far schizzare i prezzi in questa parte del Paese hanno concorso anche il drammatico deficit infrastrutturale, la presenza delle organizzazioni criminali che condizionano molti settori economici, la poca concorrenza nel campo dei servizi e soprattutto un sistema distributivo delle merci molto arretrato e poco efficiente".

I prodotti più colpiti - L’euro ha fatto esplodere i prezzi delle bevande alcoliche e dei tabacchi (+63,7%), quello delle manutenzioni/ristrutturazioni edilizie, gli affitti, i combustibili e le bollette di luce, acqua e gas e asporto rifiuti (+45,8%), nonchè dei trasporti (treni, bus, metro +40,9%). Pressochè in linea, se non addirittura al di sotto del dato medio nazionale, gli incrementi dei servizi alberghieri e della ristorazione (+27,4%), dei prodotti alimentari (+24,1%), del mobilio e degli articoli per la casa (+21,5%), dell’abbigliamento/calzature (+19,2%). "A differenza di quanto è stato denunciato sino ad ora - conclude Bortolussi - con l’avvento dell’euro non sono stati i commercianti a far esplodere i prezzi, bensì i proprietari di abitazioni, le attività legate alla manutenzione della casa, le aziende pubbliche dei trasporti, i gestori delle utenze domestiche ed, infine, lo Stato con gli aumenti apportati agli alcolici e alle sigarette. Ricordo che sul totale della spesa media famigliare, che nel 2011 è stata pari a quasi 30.000 euro, i trasporti, le bollette e le spese legate alla casa hanno inciso per quasi il 50% del totale, mentre la spesa alimentare solo per il 19 per cento".

http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... Stato.html

tutto questo e'merito di chi ci ha portato nell'euro,magari taroccando i conti,e inventandosi una tassa di scopo,che doveva essere rimborsata,ma sinceramente aspetto ancora............................ [;)] [;)]


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MessaggioInviato: 26/08/2012, 10:08 
Dirigente Rai cade in bici, risarcito con 500mila euro. Ma continua a pedalare
Gianfranco Comanducci, che a viale Mazzini tratta i contratti con le assicurazioni, a seguito dell'incidente riscuote la cifra. Eppure qualche giorno fa, scrive il Messaggero, "sulle strade dell’Argentario e in Costa Smeralda il vicedirettore generale pedalava senza sosta"
Fonte:http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/25/dirigente-rai-cade-in-bici-risarcito-con-500mila-euro-ma-continua-a-pedalare/334103/


IL «RISARCIMENTO» - Martedì la madre di Matteo Armellini, il tecnico di 32 anni morto nel marzo scorso a Reggio Calabria mentre stava aiutando a montare il palco per un concerto di Laura Pausini, aveva denunciato che per l'Inail la cifra spettante a rimborso era di appena 1936,80 euro. E dall'Istituto nazionale di assicurazione per gli infortuni sul lavoro avevano parlato solo di un anticipo, precisando però che la cifra totale, vista «la retribuzione molto bassa del ragazzo», non sarà di molto superiore.
Fonte:http://www.corriere.it/cronache/12_luglio_25/operaio-morto-duemila-euro-risarcimento-colletta-web_60e117fa-d688-11e1-bdd2-f78a37bd7a67.shtml

Meglio non commentare eh...[8]



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MessaggioInviato: 26/08/2012, 10:56 
Gia !!!!!! Meglio lasciar perdere, se non altro per la conservazione dello stato di buona salute del nostro fegato.



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MessaggioInviato: 26/08/2012, 11:43 
Tassa bibite: Fugatti, Hai sete per il caldo? Monti ti tassa


ROMA, 25 AGO - L'ultimo colpo d'agosto e' la tassa sulle bibite gassate e zuccherate. In pratica, bere una bibita per refrigerarsi dal caldo di questi giorni verra' tassato. Italiani accaldati, assetati e pure tassati! Oltre a volerci piu' magri, ci vogliono anche sempre piu' poveri. Di certo, il Governo Monti non difetta di fantasia, ma pensare che possa essere messo un balzello anche sulle bibite e' inconcepibile. E sarebbe interessante sapere dove e' andata a finire l'annunciata riduzione delle tasse per i cittadini tanto sbandierata nei giorni scorsi. Temiamo resti un sogno di mezza estate.

Lo dichiara Maurizio Fugatti, componente la commissione Finanze della Camera.


Tassa bibite: Rizzi, Ridicola, si parta dai costi standard


ROMA, 25 AGO - Di questo passo, la prossima sara' la tassa sull'aria! Chi siede al governo deve smetterla di pensare a nuovi balzelli, sempre piu' fantasiosi e ridicoli e cominciare realmente a tagliare decine di miliardi di sprechi. Un'idea? Gliela diamo noi. Basta applicare i costi standard, come previsto dall'emendamento della Lega Nord approvato sulla spending review e di botto avremmo un risparmio strutturale di 27 miliardi all'anno. Non ne possiamo piu' di questi deliranti dilettanti allo sbaraglio.

Lo dichiara Fabio Rizzi, componente la commissione Igiene e Sanita' del Senato.



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MessaggioInviato: 26/08/2012, 17:33 
..prepariamoci alla tassa sull'aria che respiriamo....... [:49] [:54] [:215]


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MessaggioInviato: 27/08/2012, 11:49 
MALEDETTI! [:(!]



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MessaggioInviato: 27/08/2012, 12:42 
Il segretario del Pd accusa Beppe, che replica: "Sei un fallito, per vent'anni ti sei mangiato l'Italia". Partita la campagna elettorale dell'odio



Grillo e Di Pietro fascisti, Bersani piduista. I toni sono quelli da Anni Settanta e Ottanta, piena Prima Repubblica. Toni tipici, come ha sottolineato il Fatto quotidiano di domenica, di una certa cultura de sinistra. Il weekend bollente del Partito democratico è partito sabato da Reggio Emilia, alla Festa dem, quando dal palco Pier Luigi Bersani ha arringato la folla prendendosela coi nemici numeri uno del Pd. Berlusconi e i suoi? No, i "populisti" Beppe Grillo e Antonio Di Pietro, definiti "fascisti del web" per le loro campagna giudicate denigratorie e offensive anche contro lo stesso Bersani. "Vengano qui a parlare", lo ha sfidati il segretario democratico.

La replica di Beppe - E se Di Pietro (non invitato a Reggio Emilia) ha replicato usando toni insolitamente miti ("Non siamo fascisti, è la protesta di cittadini esasperati"), Grillo ha risposto da par suo, naturalmente via blog. "Si rassicuri - scrive Grillo rivolgendosi al segretario del Pd - lei non è un fascista. E' solo un fallito. Lo è lei insieme a tutti i politici incompetenti e talvolta ladri che hanno fatto carne da porco dell’Italia e che ora pretendono di darci anche lezioni di democrazia. Per rimanere a galla farete qualunque cosa. A Reggio Emilia si celebra Pio La Torre mentre si tratta con l’Udc di Cuffaro. Amen". E ancora: "A Bersani non mi sognerei mai di dare del fascista, gli imputo invece di aver agito in accordo con ex fascisti e piduisti per un ventennio, spartendo insieme a loro anche le ossa della Nazione". E poi via un po' di sassolini dalle scarpe: "Quando mi presentai 'in carne e ossa' per la segreteria del pdmenoelle mi fu impedito. Chi era il fassissta, caro Bersani? Il MoVimento 5 Stelle ha rifiutato ogni rimborso elettorale, il pdmeneolle non ha mollato neppure l’ultima rata dello scorso giugno perché già spesa. Chi fa il fassissta con il finanziamento pubblico abolito da un referendum, caro Bersani? Chi voleva il nucleare 'pulito' nonostante un referendum contrario? Io ho girato l'Italia con un camper, a mie spese, per fare campagna elettorale. Senza scorta. La Finocchiaro con la scorta ci fa la spesa e Fassino il primo maggio. Chi è il fassissta, caro Bersani? Lei ha ricevuto 98.000 euro da Riva, il padrone dell’Ilva, a che titolo? Chi è il fassissta, caro Bersani?".

Guerra civile - Una rissa bella e buona tra ex compagni. Tra i democratici è corsa alla replica piccata. Francesco Boccia definisce Grillo "un milionario in pantofole che, dall’alto della sua villa, dà ordini a persone che oggi non credono nella capacità della politica di risolvere i problemi di ogni giorno. Su questo al politica deve interrogarsi. Grillo istiga all’odio e soffia sul fuoco del conflitto sociale". Per Matteo Orfini "Grillo è in difficoltà" (sembrava il contrario) mentre il senatore Roberto Di Giovan Paolo giunge al colmo: "Ma Grillo dove è stato in questi vent'anni? Se avesse ragione sarebbe colpevole di omessa denuncia. In realtà sta facendo solo una banale campagna pre elettorale". Di Giovan Paolo sbaglia: la campagna elettorale è già partita, non solo da Grillo.

http://www.liberoquotidiano.it/news/hom ... rmata.html

quando la sinistra non ha aversario da denigrare, va in paranoia,costruendolo in casa,scambiandosi epiteti di vario genere,prob al cittadino piacerebbe conoscere il programma futuro,ma magari essendo da addivenire cerca un po di confusione, sicura della vittoria alle prox elezioni,dimenticando che nonostante la meravigliosa macchina da guerra,cosi'la etichettava occhetto,ando'incontro ad una tranvata galattica [:37] [:31] [:79]


Ultima modifica di ubatuba il 27/08/2012, 12:42, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 27/08/2012, 13:12 
Cita:
ubatuba ha scritto:


Il segretario del Pd accusa Beppe, che replica: "Sei un fallito, per vent'anni ti sei mangiato l'Italia". Partita la campagna elettorale dell'odio






Ovvero la "NORMALE" campagna ellettorale ...[:o)]



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MessaggioInviato: 27/08/2012, 17:19 
La Fiom si schiera con Beppe Grillo
Il segretario del Partito Democratico insiste: "Quello di Beppe Grillo è un linguaggio fascista". E la polemica continua. Anzi, si fa sempre più dura. Giorgio Cremaschi, leader dell'ala di sinistra della Fiom-Cgil, sceglie Affaritaliani.it per lanciare l'affondo: "Bersani ha torto marcio. La sua è un'affermazione completamente senza senso ed è il segno di una crisi evidente del Pd". E ancora: "Sia il quotidiano la Repubblica sia il leader democratico hanno dichiarato la fine del socialismo reale, della pianificazione economica e del comunismo ma si sono tenuti stretti il linguaggio stalinista, ovvero di chi accusa di essere fascista chi non è d'accordo con loro"

Il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha ribadito che Beppe Grillo "usa metodi fascisti". Ha ragione? "Assolutamente no. Ha torto marcio. Non è affatto vero. E' un'affermazione completamente senza senso ed è il segno di una crisi evidente del Partito Democratico". Lo afferma ad Affaritaliani.it Giorgio Cremaschi, il leader dell'ala di sinistra della Fiom-Cgil. Su alcune cose non sono d'accordo con Grillo, ma alcune battaglie del Movimento Cinque Stelle come quelle contro la Tav sono giuste. Il linguaggio che usano Bersani e il quotidiano la Repubblica mi ricorda il finale del film 'L'anno del Signore', dove ci sono i due carbonari che vengono ghigliottinati nella Roma dei Papi. E uno dei due dice al boia prima di essere ucciso, 'avete detto che il mondo era cambiato, avete cancellato tutto della rivoluzione francese, ma vi siete tenuti la ghigliottina'. Sia la Repubblica sia Bersani hanno dichiarato la fine del socialismo reale, della pianificazione economica e del comunismo ma si sono tenuti stretti il linguaggio stalinista, ovvero di chi accusa di essere fascista chi non è d'accordo con loro. Totale dissenso con Bersani, che d'altrode è lui al governo con Berlusconi e non Grillo".

Attacco a Grillo, Bersani conferma: "Non divagare, è linguaggio fascista"

Dagli avversari, dai quotidiani e persino dall'interno del suo stesso partito lo sfogo di Pierluigi Bersani contro chi usa toni violenti su internet per fare polmica politica ha suscitato forti critiche. Il segretario del Pd, con un evidente riferimento a Beppe Grillo e all'Italia dei valori, parlando sabato all'apertura della Festa di Reggio Emilia li ha definiti "fascisti del web". Parole dure che oggi conferma e ribadisce, malgrado gli attacchi ricevuti.

"Rispetto tutti e voglio parlare con tutti, e intendo approfittare anch'io della sacrosanta libertà della rete - afferma il leader democratico - Non insulto nessuno, né tantomeno voglio iscrivere qualcuno al partito nazionale fascista che, per fortuna, non c'è più. Ho detto, e intendo ripetere, una cosa semplice e precisa. Frasi del tipo: 'siete dei cadaveri ambulanti, vi seppelliremo vivi' e così via, sono le frasi di un linguaggio fascista, così come lo abbiamo conosciuto in Italia".

"E' vero o no?", domanda Bersani. "Ci si rifletta un attimo e - aggiunge - si risponda a questo senza divagare, senza deformare quel che ho detto, senza insultare". "E a chi consiglia di lasciar correre per opportunità, o per opportunismo, rispondo - puntualizza - che essere riformisti significa anche piantare qualche chiodo. Non pensando a noi, ma pensando all'Italia"


http://affaritaliani.libero.it/politica ... 70812.html

fratelli coltelli,o magari una sinistra in una lieve confusione totale..................... [:31] [:37] [:27]


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MessaggioInviato: 28/08/2012, 13:12 
Un reparto d'ospedale solo per Polverini

Ricoverata per un intervento, la governatrice del Lazio occupa 25 posti letto e una camera operatoria
ROMA Quando a governare era Silvio Berlusconi ha tagliato senza fiatare ben 24 ospedali e 2.900 posti letto in tutta la regione. Salvo poi prendere un intero reparto ospedaliero tutto per sé quando ha avuto bisogno di un piccolo intervento chirurgico. E' quanto ha fatto la governatrice del Lazio Renata Polverini, convinta a quanto pare che tutti i cittadini debbano pagare i tagli alla spesa pubblica tranne lei. E così ieri si è presentata di buon mattino all'ospedale Sant'Andrea di Roma per sottoporsi a un piccolo intervento chirurgico. Fortunatamente nulla di grave, ma per l'occasione la dirigenza dell'ospedale (alle 7 tutta presente) le ha concesso la disponibilità di un intero reparto situato al quinto piano della struttura. Certo, Polverini avrebbe potuto prendere una stanza singola in un reparto con tutti gli altri pazienti, ma vuoi mettere la comodità di avere 25 -30 posti letto solo per lei? Naturalmente i pazienti non sono stati deportati. Come tutti gli anni ad agosto alcuni reparti vengono chiusi per mancanza di personale e per una normale diminuzione del numero dei ricoveri. Porte e finestre sbarrate, vengono riaperti ai primi di settembre. Normale routine, buona per tutti ma non per la governatice del Lazio. Che dopo aver passato una visita in day hospital venerdì, ieri ha preso possesso del «suo reparto» e successivamente è stata operata in uno dei due blocchi operatori dell'ospedale, anche questo riservato solo a lei. Per una che dice di voler combattere gli sprechi e che protesta contro i tagli imposti dal decreto sulla spending review, non c'è male. Anche perché oltre al reparto la direzione pare che abbia messo a sua disposizione anche tre infermieri per garantirle un'assistenza 24 ore su 24. Gli eventuali straordinari saranno pagati, ovviamente, dai contribuenti.

http://www.controlacrisi.org/notizia/Po ... polverini/


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MessaggioInviato: 28/08/2012, 13:22 
Le leggi porcata sono come le ciliegie: una tira l’altra

di Castruccio Castracani

Chi l’ha detto che le leggi non assomiglino alle ciliegie? Una tira l’altra. Specialmente quando si tratta di leggi elettorali.

Il famigerato Porcellum - la definizione è di Giovanni Sartori che con il latino cercò di nobilitare la più prosaica dizione di “porcata” del padano Calderoli – nacque il 21 dicembre del 2005 e porta il burocratico nome di legge 270.
Che fosse una brutta legge lo sapeva anche il suo estensore ma ciò nonostante, in sette anni, con un brillante (si fa per dire) governo di centro-sinistra, questa è rimasta lì, bella (sempre per dire), solida e pure immarcescibile. Che di solito le porcate dopo un po’ spariscono perché anche gli autori, di norma uomini che usano il basso profilo, preferiscono tenerle nascoste e non amano che queste si vedano troppo in giro. E meno che mai che si diffondano i nomi dei loro inventori. Ma i politici italici non sono così, anzi. Sono molto ma molto più sofisticati. Basti pensate al grado di sofisticatezza che sono riusciti a mettere in campo insigni politici del calibro di Scilipoti o di Razzi o di Gasparri o di Cicchitto per non dire di Bossi e simil-padaneggiando o di chi candidò Calearo, Veltroni, o di chi ambisce a vaticani titoli nobiliari, D’Alema, o chi – a quanto raccontano i giornali (1) – ha il marito che naviga in qualche difficoltà, Finocchiaro o di quelli che difendono strenuamente l’indennità parlamentare, Melandri, Sereni e Sposetti (2), e la lista potrebbe continuare. Magari non tutti i 900 che siedono tra Camera e Senato hanno simili abilità ma poco ci manca.

Adesso che finalmente si parla di una nuova legge elettorale e dopo che sono stati spesi fiumi di inchiostro per dire contro un parlamento di nominati e non di eletti (peraltro grandi cambiatori di casacca) ci si aspetterebbe qualcosa di completamente diverso rispetto all’attuale. Quindi se quella di prima prevedeva nominati e non eletti, quella nuova magari…, se quella di prima privava gli elettori di ogni scelta, quella nuova magri…, se quella di prima non prevedeva preferenze, quella nuova almeno una (così non si imbroglia) magari…, se quella di prima viaggiava solo all’interno delle segreterie dei partiti, quella nuova magari…
Ma questo, senz’altro avranno pensato gli sherpa (così li chiama il Corsera) dei due schieramenti, è banale. Che ci vuole a rifarsi ai sistemi dei paesi di tutta Europa? Chiunque lo potrebbe fare. Invece no. Il genio italico sa far di meglio. E gli sherpa e i loro mandanti lo dimostreranno.
E quindi cosa ti pensano gli innovatori di entrambi gli schieramenti? A qualcosa che sarà dirompente e massimamente rivoluzionario: il 50% dei futuri parlamentari saranno eletti con collegi uninominali (quindi nominati dalle segreterie dei partiti e/o delle coalizioni) e l’altro 50% con listini bloccati (quindi nominati dalle segreterie dei partiti e/o delle coalizioni). Non è geniale? E ci stanno pure lavorando da mesi e mesi. Le migliori teste d’uovo, o chissà di che altro, di centro-destra e centro-sinistra pare abbiano partorito questa brillantissima soluzione. Non stiamo poi a dire dei vari codicilli aggiuntivi sul calcolo dei voti. Roba che anche Einstein, Albert, ci perderebbe la testa.

Tommasi di Lampedusa quando fece dire al suo protagonista “bisogna che tutto cambi perché nulla cambi” probabilmente non pensava né di essere considerato e neppure di essere preso alla lettera.
Ma così va il mondo dalle nostre parti. Ahinoi. Richetto Letta, nipote del più famoso e navigato Gianni, nonostante la giovane età è già un solido democristiano dentro, e anticipando i tempi ha già fatto sapere che appena usciranno i dettagli della nuova legge (sic!) molti la criticheranno. Ma va?
Magari converrebbe che più che delle critiche teoriche di giornalisti, politologi e similari si preoccupasse di quelle pratiche degli elettori che, magari, magari, potrebbero prendere strade nuove. Ma il vero punto è: Giovanni Sartori, esimio politologo, per battezzare la nuova legge userà ancora il latino o magari il più moderno romanesco, che di questo è figlio? E, sopratutto che nome vorrà dargli. Professore un suggerimento, che ne dice di Peracottarum?

http://cronachelaiche.globalist.it/Deta ... 66&typeb=0
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http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z24q2ZOxvv


se cosi'fosse sarebbe una bella presa x i fondelli verso i cittadini,anzike'scomodare il latino con porcellum,sarebbe sufficente variare leggermente il romagnolo e denominarla "troiaium" [;)]


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MessaggioInviato: 28/08/2012, 18:45 
l'onorevole Luca Barbareschi picchia il giornalista de Le Iene -

In questi ultimi mesi l’onorevole Luca Barbareschi ha collezionato tantissime assenze in Parlamento, fino a superare la media del 90%. Nel frattempo invece sembra sia stato molto impegnato con il suo lavoro di produttore cinematografico. Quando i primi di giugno lo siamo andati a trovare sul set del suo ultimo film “Mi fido di te” (di cui è produttore, regista e attore) Barbareschi ha distrutto la telecamera dei nostri inviati e rubato l’i-phone di uno di loro. Avremmo voluto chiedergli: è giusto che chi non va in Parlamento riscuota comunque lo stipendio da parlamentare? E, se ha tante altre cose da fare, che non hanno niente a che vedere con la sua attività di deputato, perché non si dimette? A Giugno per esempio, proprio il mese in cui abbiamo provato a intervistarlo per la prima volta, Barbareschi alla Camera dei Deputati ha registrato addirittura il 100% di assenze. Cioè in aula in Parlamento per votare non si è mai presentato, però il ricco stipendio da onorevole l’ha riscosso ugualmente. Filippo Roma allora l’ha cercato di nuovo, e l’ha trovato a Filicudi, in Sicilia, sul suo bellissimo yacht, subito dopo ferragosto. Questa volta siamo riusciti a fargli le domande che volevamo e quella che potete vedere qui in anteprima è solo una piccola parte dell’incredibile reazione dell’onorevole Barbareschi. Da dicembre, al nostro ritorno su Italia 1, vi racconteremo meglio questa storia con il video integrale del nostro incontro con l’onorevole assenteista.

video
http://www.cadoinpiedi.it/2012/08/28/lu ... video.html


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MessaggioInviato: 28/08/2012, 19:08 
Italia e neopovertà: il successo
della spesa "mini" e il trionfo dei coupon


Internet diventa sempre più la destinazione preferita per chi vuole acquistare qualcosa con oculatezza in tempi di crisi. E impazzano i blog, come quello «Come vivere in 5 con 5 euro».

http://www.wallstreetitalia.com/article ... oupon.aspx

Persino morire costa di meno, almeno a Venezia dove l’agenzia Rossi di Cannaregio offre il servizio funebre «chiavi in mano» a 1.380 euro. «La gente stringe la cinghia e lo fa anche per l’ultimo saluto» spiega con lugubre efficacia il titolare, Andrea Coin.

Senza arrivare all’estrema unzione gli ultimi weekend di mare offrono un campionario di rara inventiva italiana nel tagliare i prezzi senza perdere in qualità. Dal prendere l’ombrellone in duplex con parenti o amici (a Viareggio) agli albergatori campani che offrono ai turisti il traghetto per le isole; dal bagnino genovese che si è inventato un corso di inglese gratuito in riva al mare al collega di Ostia che, per gli aficionados in bolletta, ha escogitato nientemeno che il pagamento a rate.

Ovviamente colossi come Unilever stanno trasformando la «neo povertà» europea in occasione di business, esplorando filosofie di marketing e di prodotto per alleviare il consumatore senza perdere troppi ricavi. La via italiana alla «decrescita felice» per ora sta soprattutto nell’arte di aggiustarsi al ribasso.

Il caso lampante è il boom dei prodotti a marchio proprio delle grandi catene distributive (Esselunga, Coop, Carrefour, Auchan), strada maestra per tamponare il taglio dei consumi alimentari che, a fine 2014, potrebbe segnare un pesante -10% sul 2007. Basta girare tra gli scaffali per accorgersi del trionfo di pannoloni, yogurt, formaggi, pasta, salumi e confetture che finiscono nei carrelli a prezzi modici (-20/30%) rispetto ai listini dei brand tradizionali.

Altro sfogatoio è il successo travolgente dei portali di «social shopping» tipo Groupon che vanno oltre il last minute per le vacanze esotiche. Qui siamo alla istituzionalizzazione della vita sottoprezzo. Sei milioni di italiani (giro di affari 7,6 miliardi) che ogni giorno orientano la scelta di ristoranti, viaggi, corsi di lingua, cinema, teatri, abbigliamento e prodotti di largo consumo su offerte irresistibili (sconti dal 70 al 90%) acquistabili in rete tramite coupon.

Passando, sul territorio, per i più tradizionali panini salva euro di Mcdonald’s, i pranzi domenicali a 0,99 centesimi (piatto di pasta, succo di frutta e yogurt) proposti da alcuni negozi Ikea tipo Padova (qualche settimana fa hanno servito 2.200 pasti/giorno), il microcredito «mille euro all’uno per cento per mille famiglie» lanciato dalla Bcc di Treviglio fino al recente accordo siglato da Confindustria Verona con il gruppo «Iper» per massimizzare il potere di acquisto dei 63mila lavoratori impiegati nelle 1.600 imprese associate. In pratica attraverso una speciale card possono accedere a sconti e promozioni su qualsiasi genere merceologico che offre Iper: alimentari, prodotti per l’infanzia, accessori e complementi per la casa.

Insomma sotto la sferza della crisi tutti s’ingegnano, tutto sta diventando «corto». «Sotto i 10 euro nel cliente non scattano apprensioni» teorizzano i guru del marketing. Anche se abbassando la soglia psicologica del prezzo si è portati a comprare di più. Non a caso si torna a fare la mini spesa più volte la settimana invece della grande del sabato mattina con cui si riempiva il freezer.

Spirito dei tempi, in rete impazza il blog «Come vivere in 5 con 5 euro» della mamma bresciana Stefania Rossini, casalinga tuttofare che racconta sul web come fabbricarsi in casa creme viso idratanti, il detersivo o il dentifricio.

D’altronde il mercato è quello che è. Secondo i dati Assolowcost il 63% degli italiani nel 2012 ha speso meno in nuovi abiti; il 60% ha ridotto le spese per l’intrattenimento e i pasti fuori casa; il 54% è passato a prodotti più economici nel largo consumo e il 44% usa meno l’auto. Non basta.

Per il professor Luigi Campiglio dell’Università Cattolica di Milano, nei prossimi anni ci saranno 13-15 milioni di famiglie italiane che disporranno di un reddito mensile di circa 1.500 euro. Si tratta di consumatori orientati ad acquistare prodotti e servizi di qualità italiana, ma a prezzi mini.

Per questo l’aggiustamento non basta. «Low cost non significa solo prezzi bassi, bensì ottimizzazione dei processi industriali e distributivi», spiega il manager di una importante multinazionale. «È tutta la catena del valore che deve riorganizzarsi sui nuovi budget degli italiani». Ecco la sfida del made in Italy: più modello Unilever e Ikea (i margini si fanno con i volumi anche ai tempi della decrescita) e meno artigianalità...

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MessaggioInviato: 28/08/2012, 20:07 
L'autostrada Salerno-Reggio Calabria costa 5 volte tanto la missione su Marte
Iniziata nel lontano 1929, l'autostrada Salerno – Reggio Calabria è costata finora 10 miliardi di euro, ben cinque volte la somma spesa per la missione Curiosity su Marte

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Da sempre, o meglio dal 1929 anno nel quale presero il via i lavori, l'autostrada Salerno – Reggio Calabria è uno dei tratti autostradali che maggiori grattacapi hanno dato al nostro paese, un tratto lungo il quale molto spesso si segnalano code lunghissime, principalmente dovute ai numerosi ed ingombranti cantieri disseminati lungo il percorso. Tutti questi cantieri sono aperti oramai da decine di anni ma non hanno mai visto una fine e sono ancora oggi aperti (se si può usare questo termine), andando a creare grandi disagi agli automobilisti, soprattutto nel periodo estivo quando si verificano gli spostamenti più massicci.

Questo vero e proprio cantiere a cielo aperto oltre a portare disagi è anche estremamente pericoloso, tanto che i tamponamenti a catena si susseguono con incredibile frequenza e non solamente nel periodo di luglio – agosto, quello più problematico in assoluto. La A3 ancora oggi, a distanza di ben 83 anni, è quindi in piena fase di rimodernamento, il che fa presumere che la cifra spesa finora (10 MILIARDI DI EURO!) sia destinata ad aumentare non poco visto che i lavori sono ben lungi dall'essere completati.

Tanto per rendere l'idea di quanto siano spropositati i finanziamenti pubblici che ancora qualche politico crapulone si ostina a destinare a quest'opera mangia-soldi, è sufficiente sottolineare come la missione Nasa Curiosity, su Marte, abbia richiesto “solo” 2 miliardi di euro, esattamente un quinto rispetto alla Salerno – Reggio Calabria. 10 miliardi di euro quindi per completare (verrà mai completata?, aggiungiamo noi) 433 km, contro 2 miliardi per percorrere 205 milioni di km. Ovvero, tradotto in cifre, 25 milioni di euro al km contro appena 9 euro al km della missione Curiosity. Insomma una situazione paradossale, che certo mette rabbia specie in un periodo storico nel quale agli italiani sono richiesti enormi sacrifici, che potrebbe essere un po' più sopportabili se almeno non si andassero a sprecare i fondi a disposizione, specie per opere in corso di svolgimento da 83 lunghissimi anni...

http://www.infomotori.com/infoflash/201 ... a-5-volte/


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MessaggioInviato: 28/08/2012, 22:13 
Suomen virkamiesjohto lähdössä neuvomaan Italiaa

Italia kaipaa Suomen apua maan lainansaannin helpottamiseksi. Maa haluaa hoitaa keskustelut ilman julkisuutta.


Immagine Pääministeri Mario Montin läpiajamat kovat talousuudistukset eivät ole vielä saaneet markkinoita vakuuttumaan Italian selviytymiskyvystä, joten häntä kiinnostavat kaikki uudet ajatukset. Kuva: Ettore Ferrari / EPA
Suomalaista huippuvirkamiesjohtoa matkustaa tiistaina kaikessa hiljaisuudessa Roomaan keskustelemaan Italian virkamiesjohdon kanssa siitä, miten Italian lainansaantia helpotettaisiin.

Suomi ehdotti kesäkuun huippukokouksessa, että Italia voisi antaa omaisuuttaan vakuudeksi, jotta korkopaineet hellittäisivät ja maan lainansaanti markkinoilta helpottuisi. Suomen ehdotus tyrmättiin, mutta Yle Uutisten tietojen mukaan Italian pääministeri Mario Monti on nyt kiinnostunut Suomen ehdotuksesta.

Siksi muun muassa valtioneuvoston kanslian EU-asioiden valtiosihteeri Kare Halonen ja valtiovarainministeriön alivaltiosihteeri Martti Hetemäki lentävät tiistaina Roomaan. Tarkoitus on keskustella siitä, voisiko Italia jollain tavalla ottaa Suomen ehdottamat vakuudelliset velkakirjat käyttöön.

Päätöksiä ei vielä tehdä, ja Italia haluaa hoitaa keskustelut ilman julkisuutta. Alivaltiosihteeri Martti Hetemäki ei halunnut kommentoida vierailua Yle Uutisille. Tapaamisessa on tarkoitus keskustella euron tulevaisuudesta yleisesti.

Lääkkeen uskotaan tehonneen lamaan

Suomi tarjoaa Italialle omaa lääkettään. 1990-luvun lamassa Suomi antoi valtion omaisuutta vakuudeksi ottaessaan lainaa markkinoilta. Suomen valtionjohto uskoo, että se helpotti lama-Suomen lainansaantia ja auttoi Suomea nousemaan lamasta.

Nyt Italia haluaa kuulla Suomen ehdotuksen, sillä pääministeri Mario Montia kiinnostavat kaikki uudet ajatukset. Montin läpiajamat kovat talousuudistukset eivät ole vielä saaneet markkinoita vakuuttumaan Italian selviytymiskyvystä. Maan lainakorot huitelevat edelleen vaarallisen korkealla.

Suomalaisen ajatuksen mukaan - antamalla valtion omaisuutta vakuudeksi - Italia saisi pienemmällä korolla lainaa. Näin Italia saisi lisäaikaa siihen asti kunnes markkinat vakuuttuvat siitä, että Italian talousuudistukset nostavat maan jaloilleen, ja näin toivottavasti Italian ei tarvitsisi olla se seuraava maa jonossa pyytämässä apua.
Jukka Niva Yle Uutiset

Source: Suomen virkamiesjohto lähdös...Italiaa | Yle Uutiset | yle.fi





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Piu o meno il senso di ciò che scrivono in Finlandia è questo:
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Crisi eurozona: la Grecia vende le isole, e l'Italia impegna il Colosseo

Martedì 28 Agosto 2012

I finlandesi oggi in Italia per vedere se siamo disposti a impegnarci i gioielli di famiglia, in cambio di soldi già destinati all'estero.

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Avete presente quando andate in banca a chiedere 5 mila euro per comprarvi lo scooter, e la banca pretende a garanzia la casa e il figlio primogenito? Ecco, anche in Europa sta succedendo un po' la stessa cosa.

Si chiamano covered bonds, ovvero "obbligazioni garantite", e sono quelle di cui i finlandesi vengono a discutere oggi con Monti nel silenzio generale. La Finlandia ci aveva già provato con la Grecia, chiedendo il Partenone in pegno per i prestiti. Si vede che alle latitudini polari sono stufi di avere come unico vanto nazionale laghi ghiacciati, saune e cellulari, e necessitano di qualche attrazione turistica in più.

Oggi tocca a noi, i finlandesi ci riprovano e arrivano a Roma per scoprire cosa ha da mettere Monti nel piatto in cambio del solito giro di quattrini - che neppure varcheranno i nostri confini nazionali, finendo direttamente nelle banche tedesche a cui paghiamo gli interessi. Potremmo impegnarci la Fontana di Trevi, il Canal Grande, Santa Maria del Fiore. Pompei non la vuole nessuno, così malridotta sai quanto ci devi spendere per ristrutturare. (foto:infophoto)

Lo zelantissimo Samaras, il premier greco, è riuscito a scandalizzare tutti con la sua nuova manovra, troppo "lacrime e sangue" persino per quegli squali della troika che avevano chiesto un paio di miliardi in meno. Ma i nostri leader sono talmente supini e asserviti che fanno persino più di quanto richiesto, nell'ansia di compiacere il padrone. E siccome non è che si possono ancora tagliare stipendi, pensioni e servizi, Samaras ha comunicato di voler cominciare a vendere le isole dell'Egeo.

Sarà bello. I tedeschi potranno andare in vacanza nell'isoletta tedesca, i francesi in quella francese, gli inglesi in quella inglese. E' questo che significa in fondo, "più Europa".


http://crisis.blogosfere.it/2012/08/cri ... osseo.html


Ultima modifica di Wolframio il 28/08/2012, 22:20, modificato 1 volta in totale.


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