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MessaggioInviato: 30/08/2012, 15:58 
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Diego ha scritto:

ma qui stiamo parlando di un metronotte negli anni caldi 70, se non era pronto lui chi poteva esserlo....un minimo di fegato doveva pur averlo ...o no?


Certo... ma il fatto che questo "fegato" non l'abbia avuto,
non dimostra che l'incontro non ci sia stato o altro.

Era questo che intendevo...

A volte si danno delle cose per scontate.... quando
nel comportamento umano, di fronte ad una qualsiasi
eventualità, di scontato c'è poco e niente. Perché?



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 30/08/2012, 16:02 
io non dico che l'incontro non ci sia stato...con un alieno...cavallo...ispettore delle tasse( forse per questo e' scappato lol)

dico che una persona preparata con un'arma in mano molte volte e' piu' pericolosa di una non preparata, da qui il dubbio del perche' non habbia sparato...

nulla piu' [;)]



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« Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. In tempi posteriori,essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve. »


ex Tecnico di volo militare....in pensione.....studi aeronautici
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MessaggioInviato: 30/08/2012, 16:17 
Del fatto che Piero non abbia neppure estratto l'arma dalla fondina, mi sembra di aver parlato con lui una volta e disse che era talmente scioccato da non averci neppure pensato. In merito all'autodifesa, da vecchio karateka, riporto il pensiero del grande Maestro Hiroshi Shirai. Shirai una volta rispose così a chi gli chiedeva cosa avrebbe potuto fare un esperto di arti marziali davanti alla minaccia di un’arma da fuoco puntata addosso: “Contro pistola, buono fucile”.
Maurizio


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MessaggioInviato: 30/08/2012, 16:22 
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maurizio baiata ha scritto:
Shirai una volta rispose così a chi gli chiedeva cosa avrebbe potuto fare un esperto di arti marziali davanti alla minaccia di un’arma da fuoco puntata addosso: “Contro pistola, buono fucile”.


He he...la buona vecchia saggezza orientale...
[:D]


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MessaggioInviato: 30/08/2012, 16:34 
cari amici,
un appunto un po' OT su questo caso:
avendo anch'io sentito direttamente Zanfretta, ricordavo che
avesse "scaricato tutto il caricatore contro gli alieni, senza effetto"
Ciò può dimostrare, come ,a furia di ripetere e riportare un dato avvenimento, possa venire modificato [8)]
Ovvero, dal proverbio:"verità che va per via torna in porto ed è bugia"
[;)]
ciao
mauro



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MessaggioInviato: 30/08/2012, 18:52 
Cita:
mauro ha scritto:


cari amici,
un appunto un po' OT su questo caso:

avendo anch'io sentito direttamente Zanfretta, ricordavo che
avesse "scaricato tutto il caricatore contro gli alieni, senza effetto"



Un pò ot? E perchè mai? [:)]

In ogni caso, Zanfretta, ha sparato o non ha sparato?



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MessaggioInviato: 30/08/2012, 19:01 
Nel libro di Di Stefano a pag. 25 c'è scritto in riferimento al comportamento di Zanfretta nel primo episodio: "Sono sceso dalla macchina e, pistola in mano, mi sono diretto verso la villa ... mi sono voltato di botto con la pistola spianata ...".
Quindi la pistola non era nella fondina durante i fatti.
Così come non si fa cenno al fatto che sparò.


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MessaggioInviato: 30/08/2012, 19:18 
caro TTE,
un po' ot perche volevo sottolineare come anche da parte di chi
è al corrente può essere travisata la verità [;)]
Infatti, avevo ricercato l'episodio tempo fa, per fare la mia dichiarazione, ma non avendo trovato corrispondenza..
Comunque, se riesco, chiederò al mio contatto.
ciao
mauro



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MessaggioInviato: 30/08/2012, 20:26 
Cita:
mauro ha scritto:

caro TTE,
un po' ot perche volevo sottolineare come anche da parte di chi
è al corrente può essere travisata la verità [;)]
Infatti, avevo ricercato l'episodio tempo fa, per fare la mia dichiarazione, ma non avendo trovato corrispondenza..
Comunque, se riesco, chiederò al mio contatto.
ciao
mauro


...io mi ricordo che direttamente da lui ho sentito dire che ha sparato ma i proiettili non colpivano...ma non ricordo a quale fatto/incontro si riferisse



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MessaggioInviato: 30/08/2012, 20:32 
se zanfretta si fosse limitato all'incontro, forse sarebbe rimasto credibile. Sono tutte le invnezioni successive di contatti e strani apparati da lui ritrovati, ad aver ridicolizzato tutta la vicenda.



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MessaggioInviato: 30/08/2012, 22:07 
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mauro ha scritto:

cari amici,
un appunto un po' OT su questo caso:
avendo anch'io sentito direttamente Zanfretta, ricordavo che
avesse "scaricato tutto il caricatore contro gli alieni, senza effetto"

Non era Zanfretta ad avere sparato contro gli alieni ma un suo collega mentre lo stavano cercando!


Inoltre in più occasioni venne dimostrato che ciò che Zanfretta raccontava in ipnosi aveva riscontri precisi nella vita reale.
La notte tra il 2 e il 3 dicembre 1979, ad esempio, quattro metronotte si trovavano su due auto sulle alture di Marzano di Torriglia in cerca di Zanfretta, quando improvvisamente vennero illuminati a giorno da due fari che si accesero da una nuvola ferma nel cielo e i motori delle loro auto immediatamente si bloccarono. Subito i quattro uscirono dai veicoli terrorizzati dallo strano fenomeno. Il loro comandante, Giovanni Cassiba, estrasse allora la sua calibro 38 e fece fuoco contro i fari nella nuvola. Quandò esaurì i colpi, prese la pistola di uno dei metronotte e scaricò anche quella verso il cielo. Infine i fari si spensero e la nuvola si mosse lentamente in direzione del mare.
Fonte:http://mondomisteri.altervista.org/Ufo/Zanfretta.php



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MessaggioInviato: 30/08/2012, 22:53 
esploso tutto il caricatore contro gli alieni? Sincermente a me non risulta. A quel che ricordo io e' rimasto bloccato e non ha fatto fuoco, che abbia o meno estratto l'arma dalla fondina e' un punto che probabilmente non ricordo bene io. Certamente ha ragione Panizza nel riportare quanto riferito da Di Stefano, che Zanfretta aveva la pistola in pugno, era suo dovere. Quindi sbaglio io, ma non ha fatto fuoco.
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MessaggioInviato: 31/08/2012, 07:27 
Se qualcuno è in contatto con Rino Di Stefano, si potrebbe chiedere a lui questo particolare, visto che non è per niente chiaro.


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MessaggioInviato: 31/08/2012, 09:18 
Vi state confondendo, Zanfretta NON ha mai dichiarato di avere sparato con la pistola, ma ha raccontato in ipnosi regressiva di avere visto i suoi colleghi che gli sparavano addosso (i colleghi confermarono di avere sparato contro una "nuvola" che li illuminava con due fari!)
Quello che riporto sotto è un pezzo di una intervista fatta a Rino Di Stefano:


4) Faccia un breve escursus del caso...

“Tutto ha inizio nella notte tra il 6 e il 7 dicembre 1978, quando il metronotte Pier Fortunato Zanfretta, in servizio a Marzano di Torriglia, una località sull’Appennino ligure, alle spalle di Genova, sostiene di avere visto misteriosi esseri alieni alti più di tre metri che sono volati via a bordo di un luminosissimo disco volante. Della vicenda si occupano i carabinieri della stazione di Torriglia che trovano, nei pressi della villa dove è avvenuto il fatto, inequivocabili segni sul terreno, come se qualcosa di molto pesante si fosse posato sul prato. Inoltre 52 persone testimoniano di aver visto un grosso oggetto volante luminoso volare e stazionare proprio in quelle ore e in quella zona. Tra i testimoni c’è anche il sindaco di Torriglia. Aggiungo che, durante le indagini anche il brigadiere titolare dell’inchiesta giudiziaria assiste da vicino, insieme alla moglie e ad una coppia di amici, alle evoluzioni di un grosso disco volante luminoso nei pressi di Torriglia.Il caso scoppia, se così possiamo dire, quando
Zanfretta viene sottoposto, su mia richiesta, ad ipnosi regressiva da parte di un medico psicoterapeuta genovese. Durante l’ipnosi, Zanfretta racconta di essere stato bloccato dai misteriosi alieni e trasportato a bordo dell’astronave, dove sarebbe stato sottoposto ad un completo ed inusuale check-up medico. Da notare che, nei due anni che è durato il caso, Zanfretta allo stato cosciente non ha mai parlato dei suoi incontri con i presunti alieni. Lo faceva solo in ipnosi, contrariamente invece a quanto fa adesso.Comunque sia, dopo venti giorni dal primo incontro, l’uomo ne visse un secondo. Questa volta sulla strada verso Rossi, uno sperduto paesino sui monti noto soltanto perché lì nacque e visse per qualche anno Natalia Della Garaventa, madre di Frank Sinatra. Quella volta, intorno all’auto di servizio di Zanfretta, vennero trovate orme lunghe oltre 50 centimetri.Da quel momento in poi fu tutta una serie di misteriosi avvenimenti che, però, non riguardarono solo Zanfretta. Infatti, diversi suoi colleghi videro distintamente un grosso disco volante luminoso volteggiare sulle loro teste, mentre andavano in suo soccorso. Tanto per citare
un paio di fatti strani, una volta l’impianto elettrico delle auto dei metronotte si spense del tutto, mentre di notte scendevano da una stretta strada di montagna immersa nella nebbia. E tornò a funzionare solo quando le macchine arrivarono a fondo valle. Altro blackout con altre due auto, questa volta con quattro metronotte a bordo, di notte e in piena montagna. Gli uomini scendono dalle macchine e vengono illuminati a giorno da due fari che si accendono in una nuvola ferma in cielo. Uno di loro esplode due caricatori di pistola contro la nuvola che, ad un certo punto, si allontana dopo aver spento i fari. E le auto tornano a funzionare. Insomma, di cose strane ne sono successe a iosa in questa storia”.
Fonte:http://www.nonsiamosoli.com/index.php?option=com_content&task=view&id=76&Itemid=1


IL CONFLITTO A FUOCO - Anche i colleghi di Zanfretta furono testimoni di un avvistamento difficile da dimenticare. Seguivano Zanfretta di nuovo e videro una luce fortissima, a forma di nube; più probabilmente, però, secondo loro si trattava di un oggetto volante. Due fari si accesero dalla nube e la loro auto si bloccò di colpo. Scesero e si misero a sparare a quella “roba” che vedevano nel cielo notturno. Scaricarono quattro caricatori senza alcun effetto: ad un certo punto i fari si spensero e l’auto riprese a funzionare. A uno di questi agenti fu ordinato di fermarsi lì, di sentinella, in attesa che gli altri riuscissero a trovare e a recuperare Zanfretta. Quest’uomo, descritto come un marcantonio di due metri che nella carriera non aveva mai avuto paura di nulla, si mise a piangere come un bambino: aveva paura di rimanere lì. Zanfretta in una delle sedute di ipnosi regressive disse di aver visto tutta la scena dal disco volante. Le sue parole furono: “Ma quelli sono matti, mi sparano addosso…”. Finita qui? No. Uno degli agenti, quindici giorni dopo, si suicidò senza un apparente valido motivo: era felicemente sposato, aveva una vita normale e regolare, oltre, appunto, a un lavoro stabile e a zero problemi economici.
Fonte:http://misterobufo.corriere.it/2011/05/24/ufo_xifiles_ovni_incontri_ravvicinati_et_alieni_abduction/


Quello che segue è il racconto che mi fece e che io pubblicai in un articolo che apparve sul settimanale “Gente” del 20 gennaio 1979.
“Mercoledì 6 dicembre, verso le 23,30 — ha raccontato il metronotte — mi sono recato a Marzano per il solito giro di ispezione. Arrivato nei pressi della villa “Casa Nostra” la mia auto si è improvvisamente fermata con l’impianto elettrico fuori uso. A distanza ho visto allora quattro luci che si muovevano nel prato circostante la villa. Subito ho pensato a dei ladri e ho provato a chiamare via radio la centrale per avvertire, ma anche la radio si era misteriosamente ammutolita.
Lì per lì ho pensato ad un guasto e non ci ho fatto molto caso. Sono sceso dalla macchina e, pistola in mano, mi sono diretto verso la villa. Nell’altra avevo la mia pila elettrica, ovviamente spenta. Tutto quello che pensavo in quel momento era di prendere i ladri, non si ha tempo per aver paura o cose del genere.
Vicino alla villa ho visto che il cancello era aperto e la porta spalancata. Allora sono entrato e mi sono avvicinato al muro per poi saltare fuori ed arrestare i ladri. Proprio allora — continua Zanfretta — mi sono sentito spingere e mi sono voltato di botto con la pistola spianata e la luce accesa. Lì, a pochi centimetri da me, ho visto qualcosa che mi ha fatto accapponare la pelle. Era un essere mostruoso, spaventoso e molto alto. Per vederlo in viso ho dovuto alzare la pila ed ho calcolato che non poteva essere meno di tre metri. Lo spavento è stato tanto che la torcia mi è caduta dalle mani. L’ho raccolta e sono fuggito. Correndo ho avvertito improvvisamente una luce enorme alle mie spalle. Mi sono voltato e sono rimasto come abbagliato da un velivolo di forma triangolare, ma molto appiattito, che si alzava da dietro la villa con un sibilo. Era molto luminoso e più grande della stessa casa. La luce era tanta che ho dovuto ripararmi gli occhi con il braccio. Si è sviluppato un forte calore tutto intorno”
Fonte:http://www.rinodistefano.com/docs/Il-caso-Zanfretta_Capitolo-Primo.pdf

In questo video, Rino Di Stefano parla del termometro nascosto e dei cavetti d'acciaio messi sulle sospensioni, direi molto interessante...


"Sistemarono dei cavetti d'acciaio tra il mozzo della ruota e la carrozzeria della macchina" Minuto 3,30 in poi

Questo è lo schema delle sospensioni della Fiat 127, il peso dell'auto tende a comprimere tutta l'architettura della sospensione, ma se l'auto viene sollevata l'ammortizzatore si estende al massimo e il mozzo delle ruote si allontana dalla scocca, provocando la rottura di un cavetto sistemato nella modalità descritta!
Immagine


Ultima modifica di Angel_ il 31/08/2012, 10:24, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 31/08/2012, 10:18 
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Angeldark ha scritto:
Finita qui? No. Uno degli agenti, quindici giorni dopo, si suicidò senza un apparente valido motivo

Scusatemi, questa fonte è accreditata e questa informazione è accertata? Dipanare questo dubbio per me è fondamentale. Ho ascoltato racconti molto dettagliati su Zanfretta per decenni, ho letto e sentito decine di interviste, tante trasmissioni monografiche dedicate al caso, ma è la prima volta che sento di questo suicidio.
Caspita, eppure è un elemento importantissimo. Come è possibile che sia stato sempre trascurato?
A questo punto comincio a dubitare di tutto. [8]



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