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Paul Krugman: “Usano il panico da deficit per smantellare i programmi sociali”

http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z25by9nKDj

Un articolo illuminante, da leggere e diffondere, del premio Nobel Paul Krugman, uscito in questi giorni sul New York Times. Come è ormai chiaro a tutti, Krugman spiega perché le politiche di austerity non hanno senso dal punto di vista economico, al contrario: l’austerity è solo la scusa per smantellare i programmi sociali su scala globale. Ecco l’articolo:

L’AGENDA DELL’AUSTERITY

“Il tempo giusto per le misure di austerità è durante un boom, non durante la depressione”. Questo dichiarava John Maynard Keynes 75 anni fa, ed aveva ragione. Anche in presenza di un problema di deficit a lungo termine (e chi non ce l’ha?), tagliare le spese quando l’economia è profondamente depressa è una strategia di auto-sconfitta, perché non fa altro che ingrandire la depressione.

Allora come mai la Gran Bretagna (e l’Italia, la Grecia, la Spagna, ecc. NDR) sta facendo esattamente quello che non dovrebbe fare? Al contrario di paesi come la Spagna, o la California, il governo britannico può indebitarsi liberamente, a tassi storicamente bassi. Allora come mai sta riducendo drasticamente gli investimenti, ed eliminando centinaia di migliaia di lavori nel settore pubblico, invece di aspettare che l’economia recuperi?

Nei giorni scorsi, ho fatto questa domanda a vari sostenitori del governo del primo ministro David Cameron. A volte in privato, a volte in TV. Tutte queste conversazioni hanno seguito la stessa parabola: sono cominciate con una metafora sbagliata, e sono terminate con la rivelazione di motivi ulteriori (alla ripresa economica NDR).

La cattiva metafora – che avrete sicuramente ascoltato molte volte – equipara i problemi di debito di un’economia nazionale, a quelli di una famiglia individuale. La storia, pressappoco è questa: Una famiglia che ha fatto troppi debiti deve stringere la cinghia, ed allo stesso modo, se la Gran Bretagna ha accumulato troppi debiti – cosa che ha fatto, anche se per la maggior parte si tratta di debito privato e non pubblico – dovrebbe fare altrettanto!

COSA C’È DI SBAGLIATO IN QUESTO PARAGONE?

La risposta è che un’economia non è come una famiglia indebitata. Il nostro debito è composto in maggioranza di soldi che ci dobbiamo l’un l’altro; cosa ancora più importante: il nostro reddito viene principalmente dal venderci cose a vicenda. La tua spesa è il mio introito, e la mia spesa è il tuo introito.

E allora cosa succede quando tutti, simultaneamente, diminuiscono le proprie spese nel tentativo di pagare il debito? La risposta è che il reddito di tutti cala – il mio perché tu spendi meno, il tuo perché io spendo meno.- E mentre il nostro reddito cala, il nostro problema di debito peggiora, non migliora.

Questo meccanismo non è di recente comprensione. Il grande economista americano Irving Fisher spiegò già tutto nel lontano 1933, e descrisse sommariamente quello che lui chiamava “deflazione da debito” con lo slogan:”Più i debitori pagano, più aumenta il debito”. Gli eventi recenti, e soprattutto la spirale di morte da austerity in Europa, illustrano drammaticamente la veridicità del pensiero di Fisher.

Questa storia ha una morale ben chiara: quando il settore privato sta cercando disperatamente di diminuire il debito, il settore pubblico dovrebbe fare l’opposto, spendendo proprio quando il settore privato non vuole, o non può. Per carità, una volta che l’economia avrà recuperato si dovrà sicuramente pensare al pareggio di bilancio, ma non ora. Il momento giusto per l’austerity è il boom, non la depressione.

Come ho già detto, non si tratta di una novità. Allora come mai così tanti politici insistono con misure di austerity durante la depressione? E come mai non cambiano piani, anche se l’esperienza diretta conferma le lezioni di teoria e della storia?

Beh, qui è dove le cose si fanno interessanti. Infatti, quando gli “austeri” vengono pressati sulla fallacità della loro metafora, quasi sempre ripiegano su asserzioni del tipo: “Ma è essenziale ridurre la grandezza dello Stato”.

Queste asserzioni spesso vengono accompagnate da affermazioni che la crisi stessa dimostra il bisogno di ridurre il settore pubblico. Ciò e manifestamente falso. Basta guardare la lista delle nazioni che stanno affrontando meglio la crisi. In cima alla lista troviamo nazioni con grandissimi settori pubblici, come la Svezia e l’Austria.

Invece, se guardiamo alle nazioni così ammirate dai conservatori prima della crisi, troveremo che George Osborne, ministro dello scacchiere britannico e principale architetto delle attuali politiche economiche inglesi, descriveva l’Irlanda come “un fulgido esempio del possibile”. Allo stesso modo l’istituto CATO (think tank libertario americano) tesseva le lodi del basso livello di tassazione in Islanda, sperando che le altre nazioni industriali “imparino dal successo islandese”.

Dunque, la corsa all’austerity in Gran Bretagna, in realtà non ha nulla a che vedere col debito e con il deficit; si tratta dell’uso del panico da deficit come scusa per smantellare i programmi sociali. Naturalmente, la stessa cosa sta succedendo negli Stati Uniti.

In tutta onestà occorre ammettere che i conservatori inglesi non sono gretti come le loro controparti americane. Non ragliano contro i mali del deficit nello stesso respiro con cui chiedono enormi tagli alle tasse dei ricchi (anche se il governo Cameron ha tagliato l’aliquota più alta in maniera significativa). E generalmente sembrano meno determinati della destra americana ad aiutare i ricchi ed a punire i poveri. Comunque, la direzione delle loro politiche è la stessa, e fondamentalmente mentono alla stessa maniera con i loro richiami all’austerity.

Ora, la grande domanda è se il fallimento evidente delle politiche di austerità porterà alla formulazione di un “piano B”. Forse. La mia previsione è che se anche venissero annunciati piani di rilancio, si tratterà per lo più di aria fritta. Poiché il recupero dell’economia non è mai stato l’obiettivo; la spinta all’austerity è per usare la crisi, non per risolverla. E lo è tutt’ora.

http://cambiailmondo.org/2012/08/04/pau ... i-sociali/



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Scusate, ma questo merita.
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=169001
Ecco il consiglio della "Troika" ad Atene
Lavorare sei giorni su sette

Evidenzio qui sotto i suggerimenti alla Grecia

Uno
Incremento della flessibilità degli orari di lavoro: in tutti i settori si dovrebbe passare da cinque a sei giorni lavorativi per settimana.
Due
Ridurre il riposo minimo giornaliero a un massimo di 11 ore: le ore occupabili dal lavoro diverrebbero, così, 13.
Tre
Eliminare qualsiasi restrizione di orario massimo tra mattina e pomeriggio.
Quattro
Ridurre a una sola tipologia (e cifra) il salario minimo: non si dice quale sarebbe l'ammontare "ideale", ma si sottolinea che in un Paese come la Grecia, nel quale la disoccupazione è così alta, bisogna disincentivarla, rendendola meno "conveniente".

---------

In poche parole, ridurre la Grecia a condizioni cinesi.

I casi sono 3
1) sono tutti psicopatici
2) lo fanno per costringere la Grecia ad uscire dall'euro
3) dato che sono tutti psicopatici, pensano di cinesizzare la Grecia, oltre a ciulare tutti i loro beni pubblici (il settore privato l'hanno già smantellato in questi anni).


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Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Paul Krugman: “Usano il panico da deficit per smantellare i programmi sociali”

http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z25by9nKDj

Un articolo illuminante, da leggere e diffondere, del premio Nobel Paul Krugman, uscito in questi giorni sul New York Times. Come è ormai chiaro a tutti, Krugman spiega perché le politiche di austerity non hanno senso dal punto di vista economico, al contrario: l’austerity è solo la scusa per smantellare i programmi sociali su scala globale. Ecco l’articolo:

L’AGENDA DELL’AUSTERITY

“Il tempo giusto per le misure di austerità è durante un boom, non durante la depressione”. Questo dichiarava John Maynard Keynes 75 anni fa, ed aveva ragione. Anche in presenza di un problema di deficit a lungo termine (e chi non ce l’ha?), tagliare le spese quando l’economia è profondamente depressa è una strategia di auto-sconfitta, perché non fa altro che ingrandire la depressione.

Allora come mai la Gran Bretagna (e l’Italia, la Grecia, la Spagna, ecc. NDR) sta facendo esattamente quello che non dovrebbe fare? Al contrario di paesi come la Spagna, o la California, il governo britannico può indebitarsi liberamente, a tassi storicamente bassi. Allora come mai sta riducendo drasticamente gli investimenti, ed eliminando centinaia di migliaia di lavori nel settore pubblico, invece di aspettare che l’economia recuperi?

Nei giorni scorsi, ho fatto questa domanda a vari sostenitori del governo del primo ministro David Cameron. A volte in privato, a volte in TV. Tutte queste conversazioni hanno seguito la stessa parabola: sono cominciate con una metafora sbagliata, e sono terminate con la rivelazione di motivi ulteriori (alla ripresa economica NDR).

La cattiva metafora – che avrete sicuramente ascoltato molte volte – equipara i problemi di debito di un’economia nazionale, a quelli di una famiglia individuale. La storia, pressappoco è questa: Una famiglia che ha fatto troppi debiti deve stringere la cinghia, ed allo stesso modo, se la Gran Bretagna ha accumulato troppi debiti – cosa che ha fatto, anche se per la maggior parte si tratta di debito privato e non pubblico – dovrebbe fare altrettanto!

COSA C’È DI SBAGLIATO IN QUESTO PARAGONE?

La risposta è che un’economia non è come una famiglia indebitata. Il nostro debito è composto in maggioranza di soldi che ci dobbiamo l’un l’altro; cosa ancora più importante: il nostro reddito viene principalmente dal venderci cose a vicenda. La tua spesa è il mio introito, e la mia spesa è il tuo introito.

E allora cosa succede quando tutti, simultaneamente, diminuiscono le proprie spese nel tentativo di pagare il debito? La risposta è che il reddito di tutti cala – il mio perché tu spendi meno, il tuo perché io spendo meno.- E mentre il nostro reddito cala, il nostro problema di debito peggiora, non migliora.

Questo meccanismo non è di recente comprensione. Il grande economista americano Irving Fisher spiegò già tutto nel lontano 1933, e descrisse sommariamente quello che lui chiamava “deflazione da debito” con lo slogan:”Più i debitori pagano, più aumenta il debito”. Gli eventi recenti, e soprattutto la spirale di morte da austerity in Europa, illustrano drammaticamente la veridicità del pensiero di Fisher.

Questa storia ha una morale ben chiara: quando il settore privato sta cercando disperatamente di diminuire il debito, il settore pubblico dovrebbe fare l’opposto, spendendo proprio quando il settore privato non vuole, o non può. Per carità, una volta che l’economia avrà recuperato si dovrà sicuramente pensare al pareggio di bilancio, ma non ora. Il momento giusto per l’austerity è il boom, non la depressione.

Come ho già detto, non si tratta di una novità. Allora come mai così tanti politici insistono con misure di austerity durante la depressione? E come mai non cambiano piani, anche se l’esperienza diretta conferma le lezioni di teoria e della storia?

Beh, qui è dove le cose si fanno interessanti. Infatti, quando gli “austeri” vengono pressati sulla fallacità della loro metafora, quasi sempre ripiegano su asserzioni del tipo: “Ma è essenziale ridurre la grandezza dello Stato”.

Queste asserzioni spesso vengono accompagnate da affermazioni che la crisi stessa dimostra il bisogno di ridurre il settore pubblico. Ciò e manifestamente falso. Basta guardare la lista delle nazioni che stanno affrontando meglio la crisi. In cima alla lista troviamo nazioni con grandissimi settori pubblici, come la Svezia e l’Austria.

Invece, se guardiamo alle nazioni così ammirate dai conservatori prima della crisi, troveremo che George Osborne, ministro dello scacchiere britannico e principale architetto delle attuali politiche economiche inglesi, descriveva l’Irlanda come “un fulgido esempio del possibile”. Allo stesso modo l’istituto CATO (think tank libertario americano) tesseva le lodi del basso livello di tassazione in Islanda, sperando che le altre nazioni industriali “imparino dal successo islandese”.

Dunque, la corsa all’austerity in Gran Bretagna, in realtà non ha nulla a che vedere col debito e con il deficit; si tratta dell’uso del panico da deficit come scusa per smantellare i programmi sociali. Naturalmente, la stessa cosa sta succedendo negli Stati Uniti.

In tutta onestà occorre ammettere che i conservatori inglesi non sono gretti come le loro controparti americane. Non ragliano contro i mali del deficit nello stesso respiro con cui chiedono enormi tagli alle tasse dei ricchi (anche se il governo Cameron ha tagliato l’aliquota più alta in maniera significativa). E generalmente sembrano meno determinati della destra americana ad aiutare i ricchi ed a punire i poveri. Comunque, la direzione delle loro politiche è la stessa, e fondamentalmente mentono alla stessa maniera con i loro richiami all’austerity.

Ora, la grande domanda è se il fallimento evidente delle politiche di austerità porterà alla formulazione di un “piano B”. Forse. La mia previsione è che se anche venissero annunciati piani di rilancio, si tratterà per lo più di aria fritta. Poiché il recupero dell’economia non è mai stato l’obiettivo; la spinta all’austerity è per usare la crisi, non per risolverla. E lo è tutt’ora.

http://cambiailmondo.org/2012/08/04/pau ... i-sociali/




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MessaggioInviato: 05/09/2012, 20:00 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Paul Krugman: “Usano il panico da deficit per smantellare i programmi sociali”

http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z25by9nKDj





Cita:
iLGambero ha scritto:

Scusate, ma questo merita.
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=169001
Ecco il consiglio della "Troika" ad Atene
Lavorare sei giorni su sette

Evidenzio qui sotto i suggerimenti alla Grecia..........................


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E dulcis in fundo
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LA BARCLAYS HA GUADAGNATO MEZZO MILIARDO CON LE SCOMMESSE SULLA CRISI ALIMENTARE


e rivela senza vergogna di essere tra i più efficienti degli speculatori, mentre milioni di esseri umani muoiono di fame

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DI TOM BAWDEN
www.independent.co.uk

La Barclays ha guadagnato almeno mezzo miliardo di sterline in due anni speculando su generi di prima necessità come grano e soia, confermando le accuse che le banche traggono profitti profumati dalla crisi alimentare globale.
La Barclays è la banca britannica, più coinvolta nel commercio di materie prime alimentari ed è una dei tre maggiori attori globali, insieme ai giganti bancari americani Goldman Sachs e Morgan Stanley, che investono nella ricerca del “World Development Movement”.

La scorsa settimana il gigante commerciale Glencore è stato attaccato per aver detto che la crisi alimentare globale e l’aumento dei prezzi sono una "buona" opportunità di business.

Il grado di coinvolgimento della Barclays nella speculazione alimentare è venuto alla luce guardando i numeri della Banca Mondiale che dimostrano che i prezzi degli alimentari, a livello mondiale, hanno toccato il massimo storico nel mese di luglio, a causa degli scarsi raccolti negli Stati Uniti e in Russia e hanno registrato un aumento senza precedenti, del 10% in un solo mese.

Il fatto che anche una sola banca sia coinvolta nei mercati agricoli fa crescere le preoccupazioni che la speculazione alimentare potrebbe contribuire a spingere i prezzi base tanto in alto da innescare un'ondata di rivolte nei paesi più poveri del mondo, perché i prezzi raggiungerebbero livelli non più alla portata delle loro popolazioni.

E nemmeno il Regno Unito è sfuggito all’aumento dei costi dei prodotti alimentari. Secondo l'Ufficio Nazionale di Statistica, negli ultimi sette anni i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati in media del 37,9 per cento, per il presentarsi di una domanda sempre più ricca e crescente di alimentazione da parte di una popolazione mondiale in aumento.

Oli e grassi sono aumentati del 63 % nel Regno Unito in questo periodo, i prezzi del pesce del 50,9 %, pane e cereali del 36,7 %, la carne del 34,5 % , e le verdure del 41,3 %. Nel mese di aprile, la media dei prezzi dei prodotti alimentari britannici è aumentata del 4,2 % cento rispetto a un anno prima.

Rob Nash, consulente del settore privato di Oxfam, ha dichiarato: "Il mercato alimentare sta diventando un parco giochi per gli investitori, piuttosto che un luogo di mercato per gli agricoltori. La tendenza dei grandi investitori a scommettere sui prezzi alimentari sta trasformando il cibo in un asset finanziario, che può esasperare il rischio di picchi dei prezzi che colpiscono i più poveri."

Il Rapporto sul Movimento dello sviluppo mondiale stima che nel 2010 e nel 2011 la Barclays ha guadagnato 529 milioni di sterline dalle sue "attività speculative sugli alimentari". La Barclays ha guadagnato 340 milioni nel 2010, per le sue speculazioni sui prezzi al rialzo di prodotti agricoli di base come mais, frumento e soia sono. L'anno dopo, la banca ha guadagnato meno - solo 189 milioni – perché i prezzi sono scesi - ha detto il WDM.

Le entrate di Barclays e di altre banche, che derivano da negoziazione di qualsiasi cosa, dal grano e mais al caffè e cacao, si prevedono in aumento anche quest'anno, con prezzi ancora una volta in rialzo. I prezzi del mais sono aumentati del 45 % dall'inizio di giugno e il grano ha fatto un salto del 30 %.

La Barclays fa la maggior parte delle sue "speculazioni alimentari" con la creazione e la gestione di fondi che raccolgono e investono il denaro dei fondi pensione, delle compagnie di assicurazione e di gente facoltosa per comprare una varietà di prodotti agricoli pagando in cambio tutte le spese e le commissioni. La banca ammette di non investire denaro proprio in questi prodotti.

Da quando la deregolamentazione nel 2000 ha permesso la creazione di questi fondi, gli istituti come la Barclays hanno incanalato complessivamente la sorprendente cifra di US$ 200 miliardi (£ 126bn) di denaro contante verso investimenti in prodotti agricoli - secondo la Commissione Commodity Futures Trading US.

Il predominio della Barclays nel commercio di materie prime è dovuto al suo ex amministratore delegato Bob Diamond, che era il banchiere più pagato in
Gran Bretagna fino a quando non è stato costretto a dare le dimissioni il mese scorso a seguito di una multa di £ 290 milioni per il tentativo di manipolare il tasso di interesse Libor. Come capo della Barclays Capital ha potenziato il commercio in prodotti agricoli.

Trattare con il riconosciuto mal di testa che provocano le speculazioni ad alto livello sul cibo sarà un altro lavoro già contenuto nel gonfio portafoglio di Antony Jenkins, che, giovedì scorso, è stato promosso alla successione di Diamond.

Christine Haigh, responsabile politica delle campagne del World Development Movement e uno degli analisti-ricercatori, hanno dichiarato:

"Non c'è dubbio che il più grande giocatore sui mercati delle materie prime di tutto il Regno Unito speri che quest'anno possa fare più utili con l'aumento dei prezzi alimentari anche se il suo comportamento rischia di alimentare una bolla speculativa che provoca fame e povertà per milioni di persone tra le più povere del mondo."

Le banche e i fondi speculativi in genere sostengono che la speculazione non fa quasi nessuna differenza sulla volatilità dei prezzi dei prodotti alimentari e che, su questa relazione, non è stato provato nessun collegamento definitivo. La Barclays ha rifiutato di fare commenti su quanto denaro ha già guadagnato con il commercio di prodotti agricoli.

La banca ha difeso il suo operato, sottolineando che il commercio dei cosiddetti “future” - un accordo per acquistare o vendere una certa quantità di un prodotto, ad un prezzo determinato in una data convenuta - ha aiutato le parti, come agricoltori o panettieri a coprirsi dal rischio di salita o di discesa dei prezzi. "I nostri clienti sono società di investimento, produttori e consumatori, che, tra le altre cose, cercano il nostro aiuto per gestire i rischi."

La Barclays ha anche rifiutato di commentare se ha pensato che enormi speculazioni possano spingere i prezzi e la volatilità verso l’alto. Un portavoce ha detto: "Ci rendiamo conto che c'è una percezione che l’entrata nei mercati dei future agricoli da parte di alcuni attori interessati possa influenzare indebitamente i prezzi delle materie prime. Infatti, continuiamo a monitorare attentamente le tendenze del mercato e le ricerche in atto su questo tema. ".

Analisti di Barclays Capital hanno ammesso, in una nota ai clienti nel mese di febbraio, che la speculazione ha spinto in alto i prezzi. La Barclays ha detto: "Il secondo driver chiave è che gli investitori sulle materie prime hanno ricominciato a mettere soldi nelle commodities delle materie prime quando all'inizio del 2012 il settore era pesantemente sottoesposto."

Gli altri driver sono lo stato della "salute dell'economia globale" e "il tempo e la geopolitica".

Tom Bawden
Fonte: http://www.independent.co.uk
Link: http://www.independent.co.uk/news/busin ... 100011.htm
09-01-2012

Traduzione per www.ComeDonChisciotte.org a cura di ERNESTO CELESTINI

Source: ComeDonChisciotte - LA BARCLAY...OMMESSE SULLA CRISI ALIMENTARE


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Ma cosa si aspetta ad eliminarli questi parassiti?
ma ci rendiamo conto che è ora di farla finita con questi criminali?
Non servono armi, le armi sono i nostri soldi, basta non darglieli.
Ma cavoli!!!!!!! aspettiamo di avere la museruola per farlo?

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Ultima modifica di Wolframio il 05/09/2012, 20:36, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 05/09/2012, 20:27 
L'Euro serve ad impoverire i cittadini e depredare lo Stato.

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di Corrado Belli

Spero che almeno adesso i cittadini abbiano capito con chi abbiamo a che fare e a cosa serve l'Euro. L'Euro è una moneta introdotta per derubare gli stati Europei ed impoverire i loro cittadini, la stessa cosa che sta succedendo in America con il dollaro.

Tutto questo non è una cosa successa per caso o uno sbaglio di calcoli, no... è un piano studiato da tempo dall'elite finanziaria Europea e occidentale, nello stesso tempo questa crisi viene usata per far applicare leggi restrittive che vanno solo ed esclusivamente contro i cittadini e a favore della classe politica, lo stato sociale viene smantellato, le pensioni vendono ridotte, le paghe abbassate e le tasse aumentano mentre le spese per la classe politica vengono aumentate, il lavoro dei venduti mass media è quello di distrarre le masse dai veri colpevoli e istigare i cittadini l'un contro l'altro.

Esempi ne abbiamo letti abbastanza fino alla nausea dal 2007 fino ad oggi: i Greci sono cittadini fannulloni e non pagano le tasse, gli Italiani lavorano solo a nero e non pagano le tasse, la Germania è in guerra contro il resto dell'Europa per vendetta della seconda guerra mondiale perchè non gli riuscì la sua conquista e adesso la sta conquistando con una guerra finanziaria, Etc.. Etc... Con questi articoli i leccafondelli dei media istigano i popoli Europei l'un contro l'altro, mentre chi è colpevole se la ride alle nostre spalle.

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=CmO8xKjQAHU[/BBvideo]

Traduzione del primo filmato:

A tutti i cittadini Europei

Merkel non rappresenta la Germania ma rappresenta le Banche
Napolitano e Monti non rappresentano l'Italia ma rappresentano le Banche
I Capi di stato dei 17 Stati che fanno parte dell'Euro non rappresentano i rispettivi stati ma rappresentano le Banche
Tutte le classi Politiche Europee rappresentano le Banche ovvero l'alta Finanza Mondiale.

La crisi dell'Euro non esiste, l'euro è uno strumento delle Banche per depredare tutto il benessere/beni di ogni singolo stato Europeo, l'Euro sta funzionando secondo i piani di chi lo ha inventato, l'Europa e l'Euro sono stati costruiti per distruggere ogni singolo stato in Europa e depredarlo di tutti i suoi beni, della sua cultura e del suo sistema sociale, la stessa cosa che è stata fatta in USA.

La Spagna, la Grecia, il Portogallo, l'Italia, etc.. sprofondano nella miseria e povertà, i media scrivono che tutti i soldi vanno alla Germania, la Germania stessa sprofonda in miseria e povertà, i media scrivono che i soldi vanno alla Spagna, alla Grecia, al Portogallo etc..etc..

Ma dove sono andati a finire questi soldi realmente?

Non è tanto difficile a trovare dove vanno a finire questi soldi.. le banche devono essere salvate.

Guardiamo cosa deve pagare ogni stato solamente di interessi annuali a queste Banche dopo che sono state salvate con i soldi dei cittadini che lo stato ha rubato loro, 40 Miliardi l'anno deve pagare ogni stato della UE alle Banche solo di interessi, cioè, lo stato toglie i soldi ai cittadini per prestarli alle Banche, le Banche a loro volta prestano i soldi allo Stato che a sua volta li ha rubati ai cittadini, lo Stato paga alle alle Banche gli interessi sui soldi che lui stesso ha dato alle banche dopo averli rubati ai cittadini, ruba altri soldi ai cittadini per pagare gli interessi sul prestito che ha preso dalle banche, i cittadini pagano interessi una vita intera sui loro stessi soldi che sono stati dati alle banche per salvarle... da cosa? Nessun Stato in Europa riuscirà mai a pagare questo debito, ciò significa che le Banche sono padroni di ogni singolo Stato Europeo compresi i loro cittadini = schiavi a vita per dar da mangiare e fottere a volontà a poche famiglie.

Questa è una gigantesca crociata di ladroni e delinquenti, ci stanno mentendo sapendo di mentire, usano la tattica dividi e impera.

NON PERDETE DI VISTA QUESTE PERSONE, NON FACCIAMOLE SCAPPARE.

Noi siamo Europei, tutti insieme siamo una potenza, divisi siamo esclusivamente schiavi delle banche e per sempre,

Chi sono i ladroni e criminali ? Gli uomini Goldman.

Goldman Sachs regna dappertutto e su tutti.

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=WbCDFLG75lw[/BBvideo]
Cita:
Goldman Sachs - La banca, che ha condotto il mondo (ORF versione breve)

I perdenti della crisi finanziaria globale sono ben noti - sono i governi e quindi i contribuenti che devono pagare per i miliardi di salvataggi bancari. Ma chi sono i vincitori? Giornalisti britannici, americani e francesi sono stati uno dei principali beneficiari delle turbolenze finanziarie individuate: è la banca d'affari statunitense Goldman Sachs Dotato di un
"Bankroll" di 700.000.000.000 € 30.000 dipendenti del Gruppo di perseguire tutti e cinque i continenti del mondo, sette giorni alla settimana tutto il giorno un solo obiettivo - il massimo profitto, costi quel che costi.


Obama è una Marionetta dei Banchieri, non ha nulla da dire, lo stesso vale per la Merkel, per Monti, per Hollande e Cameron e tutta la marmaglia al seguito.

L'unica cosa che possono fare è fare il ruolo di attori e continuare a fare il gioco che gli è stato imposto, chi crede che i governi occidentali fanno gli interessi dei loro cittadini è davvero stupido e cieco, Mario Draghi il gestore della BCE è stato vice presidente della Goldman Sachs a Londra dal 2004 al 2005, ciò vuol dire che la Goldman Sachs detta la Politica in Europa e in America, negli articoli scritti tempo fà e sotto elencati ne facevo cenno a questa famiglia di degenerati criminali che non bisogna perdere d'occhio a tutti i costi dato che a breve si aprirà il periodo di caccia all'uomo da nord a sud e da est a ovest.

http://www.mentereale.com/articoli/la-dimora-di-satana-si-trova-in-israele

http://www.mentereale.com/articoli/il-re-e-la-regina-del-nuovo-ordine-mondiale

L'unico modo per scongiurare che questi criminali possono sedersi al trono e gestirci come schiavi è quello di rimanere tutti uniti, comunicare anche con altre associazioni a livello Europeo, portare più persone possibili a conoscenza di quello a cui stiamo andando incontro e quale NERO futuro stiamo lasciando ai nostri figli.

Belli Corrado

Source: L'Euro serve ad impoverire i c...predare lo Stato. - Mentereale


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MessaggioInviato: 05/09/2012, 21:59 
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Wolframio ha scritto:
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Ma cosa si aspetta ad eliminarli questi parassiti?
ma ci rendiamo conto che è ora di farla finita con questi criminali?
Non servono armi, le armi sono i nostri soldi, basta non darglieli.
Ma cavoli!!!!!!! aspettiamo di avere la museruola per farlo?

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E' tempo che penso a come farlo, ma soluzioni pacifiche non ne trovo:
Cioè questi controllano i media, hanno il potere politico ed economico.
Molti di noi italiani ha un mutuo le rate della macchina l'accredito bancario, come fai ad uscirne solo non portando i soldi in banca?

Devi resettare il sistema, altra cosa quasi impossibile,
Che fai crei un partito e speri di essere eletto democraticamente? magari a crearlo ci riesci pure ma poi proponendo come concetti il superamento di questo sistema econonico e lannientamento del vecchio, chi ti da spazio in tv e sopratutto chi ti crederebbe e voterebbe con tutto questo debunking che certo potere è in grado di fare?
La maggior parte delle persone decide chi votare con quello che vede in televisione purtroppo, l'idea del partito politico la scarterei.
Colpo di stato? ma quanti soldi ti servono?
E a quale enorme rischio di dittatura e di guerra vai incontro a questa maniera?

L'unica speranza per me è molto drastica; E' di unire una soglia critica di almeno un paio di milioni di persone a stato pronte ad agire e anche perdere tutto compresa la vita, occupare i vertici militari i parlamenti e le televisioni, mandando in onda 24 ore su 24 trasmissioni e dibattiti che aprano gli occhi alla gente. Poi formare nuovi governi cooperativi che finquando non siano rodati funzionino a referendum elettronici su tutte le decisioni importanti: la prima delle quali deve sicuramente essere la rimozione del sistema finanziaro in corso, la nazionalizzione delle banche, l'eliminazione della moneta a debito di corso forzoso e l'istituzione di un debito pubblico a interessi zero.
E chiaramente referendum continui sull'uso dei soldi pubblici...
Il tutto in meno di 2 mesi altrimenti è il caos.

La vedo un impresa disperata senza considerare il rischio dei rischi: Quante sono le possibilità che questi movimenti siano poi in realtà infiltrati e alla lunga pilotati dalle stesse persone che combattia alle quali finquando non togli risorse possono arrivare a livelli di corruzione immani? Come riesci ad evitarlo?
Ci credi ad esempio che Grillo sia un movimento non sponsorizzato?
Io no!
Insomma personalmente la vedo nerissima...nn se ne esce senza collasso economico globale :(

Saluti


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MessaggioInviato: 05/09/2012, 22:24 
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=nFpdmKwJVEQ[/BBvideo]

Cita:
Non servono armi, le armi sono i nostri soldi, basta non darglieli.


Chi ha un mutuo e l'auto a rate è giusto che continui a pagare.

Intendevo chi ha i risparmi in banca che li ritirino e che gli stati(che siamo noi) che ritornino a stampare moneta, non chiederla in prestito alle banche.

Purtroppo oramai la maggior parte della gente ha quello che ha grazie al debito e si è ridotta in uno stato di necessità perenne che la obbliga a starsene buona.

Inoltre si è persa la consapevolezza che lo stato siamo noi gente comune che lavora, non i politici ed i banchieri.
Siamo noi che comandiamo, non loro, i politici sono solo i nostri rappresentanti e non bisogna lasciare che ci prendano la mano.

Porca miseria nessuno capisce che senza il popolo pecorone, loro non sarebbero nulla ?


Ultima modifica di Wolframio il 05/09/2012, 22:51, modificato 1 volta in totale.


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Anche i sindacati si sono venduti e come controparte hanno avuto la cogestione della previdenza integrativa ... converrebbe stracciare le tessere.


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MessaggioInviato: 05/09/2012, 23:27 
Cita:
iLGambero ha scritto:

Scusate, ma questo merita.
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=169001
Ecco il consiglio della "Troika" ad Atene
Lavorare sei giorni su sette

Evidenzio qui sotto i suggerimenti alla Grecia

Uno
Incremento della flessibilità degli orari di lavoro: in tutti i settori si dovrebbe passare da cinque a sei giorni lavorativi per settimana.
Due
Ridurre il riposo minimo giornaliero a un massimo di 11 ore: le ore occupabili dal lavoro diverrebbero, così, 13.
Tre
Eliminare qualsiasi restrizione di orario massimo tra mattina e pomeriggio.
Quattro
Ridurre a una sola tipologia (e cifra) il salario minimo: non si dice quale sarebbe l'ammontare "ideale", ma si sottolinea che in un Paese come la Grecia, nel quale la disoccupazione è così alta, bisogna disincentivarla, rendendola meno "conveniente".

---------

In poche parole, ridurre la Grecia a condizioni cinesi.

I casi sono 3
1) sono tutti psicopatici
2) lo fanno per costringere la Grecia ad uscire dall'euro
3) dato che sono tutti psicopatici, pensano di cinesizzare la Grecia, oltre a ciulare tutti i loro beni pubblici (il settore privato l'hanno già smantellato in questi anni).


@sezione9
Se definisci Farage fascista... questi come li definisci?

E guarda che "questi" sono gli stessi che sostanzialmente il tuo partito, come tutti gli altri, appoggia (o meglio vi è asservito) - e non basta dire che critichi, quando è necessario, il tuo partito.

Perché alla fine lo voti... ed è l'unica cosa che gli interessa.



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MessaggioInviato: 06/09/2012, 00:11 
Per prima cosa, bisogna annientare la "tenia"....




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MessaggioInviato: 08/09/2012, 12:14 
Il poco che dovreste sapere

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http://www.wallstreetitalia.com/article ... apere.aspx

1 - DRAGHI, UN SUCCESSO CHE HA UN SAPORE SQUISITAMENTE POLITICO

Mentre la stampa tedesca lo giudica "insopportabile" Mario Draghi da ieri è salito sugli altari con il piano per l'acquisto illimitato da parte della BCE dei titoli pubblici sul mercato secondario.

In meno di un anno è riuscito a far dimenticare la gestione inerte del suo predecessore Trichet e adesso tutti gli mettono addosso i panni del salvatore che è riuscito a infilare un chiodo sotto la sedia dei due rappresentanti tedeschi dentro l'Eurotower. L'operazione sembra perfettamente riuscita perché nella riunione di ieri Jorg Asmussen (il 46enne membro del Comitato esecutivo che dopo la laurea in economia a Bonn ha preso il master alla Bocconi) si è smarcato dal presidente della Bundesbank Weidmann e ha votato a favore della proposta.

Per Draghi questo è un successo che ha un sapore squisitamente politico anche se durante la conferenza stampa ha messo le mani avanti contro l'idea che sia iniziata la "bundesbancarizzazione" della BCE in favore di una "lirizzazione" dell'euro. Ormai nel gergo della finanza sono entrate queste orribili parole come inconsueto è l'uso del termine "condizionalità" quando sarebbe più semplice parlare di condizioni.

Adesso tutti, a cominciare dall'uomo della BCE fino ad Enrichetto Mentana, hanno messo nel circuito mediatico il termine "condizionalità" ed è inutile che i puristi della lingua italiana ricordino come Guido Carli pur nella sua aristocrazia intellettuale parlasse semplicemente di "lacci e lacciuoli" per indicare i vincoli che frenano la crescita.

Comunque la si pensi, la condizionalità non è un dettaglio semantico, ma il vero nodo intorno al quale bisogna valutare la nuova prospettiva aperta ieri a Francoforte con il piano sulle "transazioni monetarie". E qui, dopo l'euforia con cui ancora oggi i mercati hanno accolto le parole di Draghi, si apre un bel dibattito tra gli economisti più qualificati. Tanto per cominciare c'è l'ex-rettore della Bocconi Guido Tabellini che ricorda come le condizionalità per allargare i cordoni della BCE si siano aggiunte rispetto a quelle già esistenti e stipulate tra i governi e la Commissione europea nelle leggi di stabilità.

Altri invece come il triste accademico Quadro Curzio non insistono su questo aspetto e dicono che bisognerebbe chiedere subito e senza remore l'intervento della BCE per l'Italia. La voce più critica è quella dell'economista Paolo Guerrieri, il brillante docente dell'Università La Sapienza di cui è nota la vicinanza a Bersani e D'Alema. La perplessità che lo fa riflettere riguarda il fatto che Draghi abbia lasciato intravedere dietro i futuri e possibili interventi la presenza del Fondo Monetario che quando sbarca in un Paese in crisi non arriva soltanto con la signora Lagarde ma con una troika di uomini vestiti di nero che impongono condizioni (pardon, condizionalità) molto severe.

Guerrieri ricorda che ciò è avvenuto per Portogallo, Irlanda e Gracia e aggiunge che nel giugno scorso a Bruxelles quando si discuteva della Spagna fu ribadito che si sarebbe fatto a meno dell'Fmi. In pratica l'economista romano che insegna anche al College of Europe di Bruxelles fa capire che nella famosa condizionalità si nasconde il fantasma di un commissariamento.

Di fronte a questa prospettiva Monti durante la colazione di ieri nella Badia di Fiesole ha messo le mani avanti dicendo "per ora non chiediamo lo scudo" ma la crisi italiana è troppo profonda per escludere che nel 2013 quando la battaglia politica sarà furibonda qualsiasi governo in Italia dovrà bussare alle casse di Francoforte e accettare la logica di un nuovo memorandum con vincoli più rigidi della famosa lettera scritta a quattro mani dai due SuperMario.

Se queste sono le preoccupazioni che cominciano ad affiorare all'indomani dello show salvifico di Draghi, c'è chi si chiede se davvero la massaia di Berlino intenda portare avanti la sua ritirata rispetto all'arroganza che ha portato l'euro sull'orlo dell'abisso. Molti sono convinti che i tedeschi abbiano già fatto fuoco e fiamme e che non andranno oltre anche perché le loro incertezze sull'euro hanno cominciato a danneggiare i bund decennali (come si è visto nell'ultima asta con interessi da speculatori).

Se è vero che Draghi ha dimostrato di avere un grande naso politico e di saper usare in maniera intelligente la dialettica che esiste tra i due membri tedeschi della BCE, è altrettanto sicuro che a Berlino, dove il tiro all'italiano è già cominciato, prepareranno qualche polpetta avvelenata.

Ne sapremo di più a partire da mercoledì quando la Corte costituzionale tedesca dovrà pronunciarsi sul fondo salva-stati. L'opinione prevalente va in direzione di una sentenza positiva, ma è difficile pensare che la Bundesbank e le forze politiche che avversano la Merkel non rialzino la testa per mettere qualche chiodo sotto la sedia di SuperMario.

2 - AL WORKSHOP DI CERNOBBIO 275 OPERATORI FINANZIARI RITENGONO CHE SI AUSPICABILE UN SECONDO INCARICO AL PROFESSORE DI VARESE.

Erano le 8 quando stamane sono sbarcati a villa d'Este i primi ospiti per il Workshop che come da 38 anni a questa parte riunisce il gotha della politica e della finanza.

Per tre giorni si discuterà sul tema: "Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive" e soltanto domenica alle 14 gli ospiti potranno lasciare le sponde del lago di Como. Sarà un gran sollievo anche per i giornalisti ai quali la Fondazione Ambrosetti che organizza il Workshop di Cernobbio ha riservato quest'anno un'area di parcheggio dalla quale è possibile raggiungere con una navetta in pochi minuti i saloni dell'hotel.

Scorrendo la lista degli ospiti non si può mettere da parte un po' di ironia perché l'elenco ricorda quello degli anni precedenti con i soliti Aznar, Shimon Peres, Trichet e la bella Maria Bartiromo che ogni giorno commenta l'apertura di Wall Street ed è considerata l'anchorwoman più importante degli Stati Uniti.

Ci saranno anche Flebuccio De Bortoli e Giulietto Tremonti che avrà modo di incontrare il cardinale Ravasi per confessare i suoi peccati nel precedente governo. Lo schieramento dei ministri italiani è imponente. Oltre alla Cancellieri, alla madonna delle lacrime Fornero, al pallido e silenzioso Grilli e Patroni Griffi, non mancherà Corradino Passera che a Villa d'Este è di casa per gli interessi della sua famiglia.

I giornalisti si augurano che Corradino riesca a soffocare almeno per un giorno le sue esternazioni e che si tenga alla larga dai temi della politica industriale che ha dimostrato di conoscere meno dei barcaioli del lago di Como.

Da parte sua Napolitano interverrà in videoconferenza domani mattina alle 8,30 in punto mentre Monti chiuderà i lavori. Scorrendo l'elenco degli ospiti, pubblicato fino a ieri sera sul sito di Ambrosetti, non si trovano i nomi dei grandi banchieri italiani, ma c'è da giurare che stiano arrivando. Il primo a sbarcare è stato Cucchiani, l'amministratore delegato di IntesaSanPaolo che ha subito dichiarato il suo pieno appoggio a un Monti-bis. E la stessa opinione emerge da un sondaggio che è cominciato a circolare stamane in sala stampa dove 275 operatori finanziari ritengono che si auspicabile un secondo incarico al Professore di Varese.

3 - I PIANI DI DEL VECCHIO

Chi ha avuto modo di frequentarlo sa che Leonardo Del Vecchio oltre ad essere un uomo estremamente riservato si lascia andare raramente a scatti di ira.

Lo sanno anche i marinai del suo yacht da 62 metri Moneikos, ancorato in genere a Montecarlo, i quali lo hanno visto terribilmente incazzato soltanto nel dicembre 2008 quando una colf marocchina lo denunciò dopo molti anni di servizio a bordo del megayacht.

Ieri però il 77enne patron di Luxottica deve aver perso le staffe quando ha visto fallire nello spazio di poche ore l'operazione con la quale voleva mettere sul mercato il 7% di Luxottica portandosi a casa 900 milioni di euro.

Il risultato è stato doloroso perché alla fine gli investitori istituzionali hanno comprato a 27 euro ciascuna soltanto il 3,8% della quota liberata. Qualcuno attribuisce la colpa a Goldman Sachs che avrebbe sbagliato completamente la strategia nei confronti del mercato, ed è molto probabile che l'ex-martinitt si sia lasciato andare a giudizi irriverenti nei confronti della merchant bank più famosa del mondo.

Sullo sfondo resta però la domanda che riguarda le ragioni per le quali l'imperatore degli occhiali abbia cercato di incassare una massa imponente di liquidità perché il suo impero viaggia a gonfie vele e il titolo Luxottica ha guadagnato il 50% in un anno. Personalmente rimane, insieme a Ferrero, Armani e Berlusconi, uno degli uomini più ricchi d'Italia.

Allora perché ha cercato di rastrellare 900 milioni di euro? Gli analisti più seri dicono che abbia in mente la ristrutturazione della holding lussemburghese che controlla Luxottica e ipotizzano che voglia spacchettarla in tre holding per salvaguardare i figli. È un'ipotesi plausibile poiché alla sua età bisogna guardare con gli occhiali del futuro.

Del Vecchio è passato attraverso due matrimoni dai quali sono nati quattro figli e adesso vive con la compagna Sabina Grossi che lavorava in Luxottica nell'area Investor Relator e gli ha dato altri due figli.

Dentro questa prole così numerosa si è distinto in particolare Claudio (figlio di primo letto) che nel 2001 - come si leggeva ieri sul sito "AffariItaliani" - ha rilevato con successo il marchio Brook's Brothers da Mark&Spencer e scalpita dalla voglia di aprire altri negozi oltre i 460 presenti in giro per il mondo.

Tutto questo non basta però a spiegare l'operazione dalla quale il ricco patron sperava di raccattare 900 milioni, ed ecco allora spuntare l'ipotesi più probabile che quei soldi li abbia cercati per aumentare la sua quota dentro Unicredit e Generali. Dopo l'ingresso a piazza Cordusio l'arzillo vecchietto ha puntato la Compagnia di Trieste che il nuovo amministratore delegato Mario Greco vuole rivoltare come un calzino.

I figli, come dicono a Napoli, sono piezz ‘e core, ma le Generali sono il terreno dove si scatenerà la battaglia dei prossimi mesi tra chi ha le munizioni più forti.

4 - COME CORRONO I CURRICULA

Avviso ai naviganti: "Si avvisano i signori naviganti che i cacciatori di teste sono sommersi dai curricula di chi vorrebbe occupare le relazioni esterne di alcune realtà importanti come Consip, Wind, ICE. I postulanti sono pregati di mettere da parte le loro ansie perché i vertici di questi ambienti sembrano definitivamente orientati ad attribuire l'incarico a professionisti interni della comunicazione".

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MessaggioInviato: 10/09/2012, 12:06 
OMT: outright monetary transactions

Fonte: ricevuto tramite posta elettronica da un amico

Domani (oggi ndr) ne leggerete di cotte e di crude sui media sussidiati, a partire dalla scintillante vittoria della corazzata Monti sui Tedeschi (corollario: quindi alle prossime elezioni, votate bene)

Ecco quindi la guida anti fregnacce-sussidiate su quanto è stato deciso dalla BCE (in accordo coi tedeschi, credetemi).

Partiamo dalla nuova sigla inventata dai nostri solerti eurocrati:

OMT: outright monetary transactions

Questo il nome tecnico dato al meccanismo conosciuto come “scudo anti spread” (grazie ai mitici media-sussidiati)

Come funziona il programma OMT:

1) La BCE ha la facoltà di comprare illimitatamente bond con scadenze fino a 3 anni dei paesi in difficoltà (i cialtroni con spread elevato)

Commento: la parolina magica illimitato ha immediatamente fatto “rizzare” i mercati azionari e obbligazionari nella stratosfera, abbiamo appena vissuto una giornata di giubilo come se Draghi avesse annunciato un vero e proprio QE in stile americano. Niente di tutto questo….anzi….

2) Gli acquisti illimitati sul mercato saranno “sterilizzati” esattamente come per il vecchio programma SMP

Commento: In una frase, “nessun nuovo euro verrà stampato e inniettato sul mercato”. La BCE la settimana seguente gli eventuali acquisti di bond fino a 3 anni, amdrà sul mercato a “drenare liquidità”. In pratica offrirù un tasso di interesse adeguate alle banche per farsi prestare i soldi utilizzati dal programa OMT di settimana in settimana. Sapete cosa significa? Che la liquidità a disposizione dell’economia reale verrà RIDOTTA per finanziare il settore pubblico. Eh si avete capito bene, per finanziare gli efficentissimi stati spendaccioni verrà ridotto lo stock di credito diponibile per il settore privato europeo. n questo giochetto Italia e Spagna ci guadagnano perchè ribaltano gran parte del costo (tassi maggiori per il settore privato) su tutta l’Europa.

3) Il programma OMT è CONDIZIONALE (ve lo avevamo detto o no?), la BCE potrà acquistare bond sul mercato secondario SOLO dei paesi che hanno sottoscritto un programma di aiuto con il fondo EFSF o ESM (se mai vedrà la luce).Solo se i fondi EFSF/ESM agiranno sul mercato primario (in asta di offerta delle nuove emissioni) la BCE agirà sul mercato secondario.

Commento: come noto, per accedere ai programmi EFSF e al futuro (?) ESM gli stati devono firmare un memorandum sulle politiche economiche da implementare e accetare sul proprio territorio ispettori (pare grandi estimatori di birra e crauti). Chi si aspetta che da domani la BCE si metta a comprare Bond italici si dia una sonora calmata. Attualmente la BCE può comprare bond Greci, Irlandesi e Portoghesi, ovvero quelli di nazioni che hanno già un memoradum firmato (rispettato non saprei…vero Atene?) con il fondo EFSF.

Conclusione

Quello di Draghi è stato un bel colpo di teatro, in particolare quando si è messo a fare dello spirito su chi fosse il banchiere centrale contrario al programma OMT. E’ vero, la Buba ha votato contro ma si tratta di un ridicolo gioco delle parti anche per fare stare buoni gli elettori tedeschi (comprensibilmente agitati, ve lo immaginate fare la fine della Lombardia con la Sicilia? Potendo evitare….)

In realtà il programma OMT è una meccanismo debole, non inflazionistico e perfettamente controllabile dai paesi forti. Faccio anche notare che i mitici acquisti “illimitati” sono limitatissimi.

Se un paio di aste di liquidità andassero deserte il giochetto si romperebbe immeditamente. Non saprei dire quante siano le cartucce della BCE, gli analisti sono concordi nel mettere il tetto a 300mld di euro nel totale di SMP e OMT.

Per ora la BCE ha in pancia circa 187mld di titoli di stato europei (carta straccia greca compresa) dunque le munizioni “illimitate” assommano all’incirca a un 113mld di euro. Una barzelletta.

Poi c’è la questione della “condizionalità” e qui apriamo una parentesi operativa: a pensare male spesso ci si azzecca, io credo che esista un piano che tenda a spostare forzatamente sovranità dalla periferia (stati) al centro (Bce/Bruxelles). Lo spostamento di sovranità avviene per scalini in occasione di crisi sistemiche, crisi segnate dall’innalzamento degli spread.

Così:

-oggi sappiamo che l’Italia per usufruire dello scudo anti spread deve chiedere aiuto e sottoporsi a condizioni (spostamento di sovranità)

-Vedrete che domani il premier Monti e i Leader che lo appoggiano si affretteranno a dire che l’Italia NON ha bisogno dello scudo e non ha bisogno di chiedere aiuto, in fondo gli spread sono calati e la borsa è esplosa verso l’alto a dispetto di un economia reale in piena depressione e deindustrializzazione.

-L’Euforia può finire in qualsiasi momento e di notizie negative ne abbiamo a vagonate.

-Per la cessione di sovranità è necessaria un altra crisi dello spread: NOI SCOMMETTIAMO CHE CI SARA’

Consiglio operativo: portate a casa i guadagni su BTP e Borsa, se avete lo stomaco cominciate ad aprire posizioni short su azioni e obbligazioni. Fate piccole operazioni con l’idea di incrementare nel tempo.

Fine della guida.

p.s. su youtube esiste un video agghiacciante di Monti (novembre 2011)



...che spiega il meccanismo per “fare cedere sovranità” attraverso salutari crisi. Meditate gente e mi raccomando, votate bene alle prossime elezioni



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MessaggioInviato: 10/09/2012, 14:23 
Moody’s ha dichiarato che è contenta del risultato ottenuto dal nuovo Governo italiano; vuol dire che la fine è vicina, che lo sporco lavoro a vantaggio delle banche è stato fatto, che l’industria è a terra e quindi cedibile a pochi soldi, che l’Italia è decotta ed è pronta per essere venduta, servita su un piatto d’argento, alle banche che Moody’s, Standard & Poors e gli altri compagni di merende rappresentano.

Fonte: PERCHE’ CHI COMPRA TITOLI DI STATO COMMETTE REATO
http://www.altrainformazione.it/wp/2012 ... tte-reato/

Pardon: ad essere “privatizzata”, come ci si dice dando ad intendere che il Cittadino, il Privato, avrà la possibilità di comprare un’azienda che lo Stato non ha ben gestito per poi metterla a disposizione della Comunità con più efficienza, togliendo una perdita dal settore pubblico e scrivendo qualche cifra a nove zeri nel bilancio statale.
Scordatevelo: nessuno di noi mortali potrà mai comprare nulla: ci sono già le multinazionali e il cartello bancario pronti a mangiare: fà parte del piano di “salvataggio” Monti!
Ricordate le Autostrade che invece di diventare nostre come promessoci negli anni ’70 (in Germania, Austria, e Slovenia paghi un ticket annuo autostradale equivalente alla tratta Udine-Roma) furono “privatizzate” a Benetton, appoggiato dalle Banche che ora ne son diventate proprietarie?…. Benetton serviva solo da facciata, per farci credere che un cittadino laborioso poteva aiutare il bilancio statale acquisendo beni statali (un po’ come Garibaldi che fu mandato coi suoi 1.000 a unificare l’Italia dando all’operazione un taglio popolare, mentre al largo c’era la flotta inglese di appoggio con i cannoni puntati verso terra). E così le autostrade vennero vendute a un cittadino, uno dei nostri, uno che dava lavoro agli italiani, un virtuoso. Peccato che adesso le Autostrade sono delle banche. Grazie, Benetton. E così, alla fine della “Crisi” tutto sarà passato alle banche, che da serve son diventate padrone mettendo ai vertici del Governo i loro dipendenti. Tutto sarà delle Banche, e noi verremo pagati se Lorsignori vorranno con lo stipendio che ci sarà concesso. Grazie.
Ecco realizzato il piano di salvataggio dell’Italia.
E Moody’s dirige il concerto a suon di “ratings” che non fanno certo gli interessi delle nazioni né dell’economia, bensì delle Banche e della Borsa, entrambe sovrane di Stato e Cittadini servi. Poiché gli Stati, si sa, ormai la sovranità l’hanno persa, a parte gli Stati del Sud America, dove da quando hanno dato un calcio nel sedere al FMI stanno benissimo, ma nessuno ne parla. Noi invece rimaniamo schiavi delle banche, della borsa, del debito pubblico.
Debito Pubblico che corrisponde ai Titoli di Stato emessi come collaterale dalle Nazioni per attingere a quella liquidità – chiamiamola primaria – creata dalle Banche Centrali quali la Banca d’Italia, la Banca Centrale Europea etc, che come sappiamo a parte il nome sono dei club privati e creano denaro con un semplice “click” sulla tastiera dei loro computer senza garanzie, senza rischi…. una follia, una usurpazione della sovranità monetaria, una cessione senza giustificazione della proprietà di tutto il denaro circolante; ma anche la creazione di un debito infinito, inestinguibile se non con una guerra che azzera tutto o con l’azzeramento immediato del Debito Pubblico.
Dove finiscono tali collaterali emessi dai nostri Stati che paradossalmente le banche “centrali” ci chiedono a garanzia del denaro che emettono, senza invece darci delle garanzie proprie? Nelle mani di chi possiede liquidità, e può permettersi di investirla in titoli a scadenza predeterminata, guadagnando in tal modo un soldo a basso rischio; l’unico rischio che può far saltare il facile guadagno è il default dello Stato che ha emesso i Titoli di Stato.
Ma se nessuno comprasse più BOT e CCT – diversamente da quanto suggeriscono gli economisti prezzolati – questo gioco al massacro si interromperebbe prima di averci distrutti.
Già, perché se la Deutsche Bank compra 100 miliardi di BOT italiani al 5%, quel 5% alla Deutsche Banck lo paghi tu che stai leggendo ma che domani ci pagherai le tasse, o le accise sulla benzina.
Ma è ladro chi ruba e chi tiene il sacco: in questo caso è ladro chi i Bot li ha creati (il legiferatore amico delle banche che ha creato il giochino a favore di chi avrebbe guadagnato), e chi tiene il sacco che sei tu che li affitti per 12 mesi. Va bene, per il 90% sono banche che comprano i BOT, ma in piccola percentuale anche tu, cittadino, che magari mi stai leggendo, e che paradossalmente stai pagando il 5% di utili sui tuoi BOT pagando la benzina 2€ invece di 0,40€. E fin lì andrebbe bene, poiché incassi 2 e spendi 2 e vai alla pari, ma li stai facendo pagare anche al tuo vicino di casa, che invece i BOT non li possiede. Ovvero; è il tuo vicino di casa che ti paga gli interessi sui tuoi Bot. E fin che sei sotto soglia di usura va bene, ma se lo superi? Bada bene; il reato è consumato in Italia, anche se compri BOT greci o spagnoli, e vige la legge italiana.
Ma invece di capire il meccanismo suicida del Debito Pubblico in tutto il mondo si discute su come pagarlo, ‘sto misterioso debito, dimenticandoci che estinguerlo è MATEMATICAMENTE IMPOSSIBILE! Come fai a tornare 2.000 miliardi di prestito se per averli devi crearli, e per crearli devi chiedere in prestito altri 2.000 miliardi che per averli devi creare il collaterale di 2.000 miliardi di BOT portando il Debito Pubblico a 4.000 miliardi? Con interessi annui di 240 miliardi da recuperare con nuove tasse!
Ah scusate, dimenticavo; l’alternativa è la privatizzazione. Ma anche se “privatizzassimo” – ovvero se svendessimo – beni nazionali, ad esempio l’Altare della Patria oppure tutta Roma storica a Unicredit o a Deutsche Bank accreditando, ovvero scrivendo a costo e rischio zero la cifra 1.970.000.000.000 € in “dare” nel conto bancario di Bankitalia, azzerando in tal modo il Debito Pubblico, saremmo sì a zero, ma dovremmo ricreare i denari contanti che giornalmente ci servono, ricreando NUOVO debito pubblico.
Ma allora perché non svendere TUTTA l’Italia per saldare il Debito Pubblico e anticipare qualche soldino di credito per il futuro? Certamente Monti e i suoi padroni della Goldman Sachs sarebbero felici, i giornali loderebbero la manovra come risolutrice dei problemi presenti e futuri, e noi saremmo finalmente EUROSCHIAVI DEFINITIVI. E a Monti gli farebbero un bel monumento vicino a Garibaldi con su scritto “il salvatore della Patria e dell’Euro”.
Eh già, perché essendo TUTTO il denaro imprestato (ovvero creato dal nulla senza garanzie dalle Banche), ed essendo tale denaro gravato da interessi (i cedolini dei Bot e CCT), ne abbiamo bisogno sempre di più, anche se il PIL crolla, anche se non abbiamo gli utili per pagarli.
Eh già, perché se il circolante è 7.000 miliardi, e l’interesse medio del prestato è il 5%, dovremmo avere una resa di 350 miliardi l’anno solo per pagare gli interessi sul denaro prestato (=creato dal nulla senza garanzie dalle banche). Ma se adesso siamo in crisi e lavoriamo in perdita, con cosa li paghiamo?
E se l’inflazione l‘ del 4%, ovvero dobbiamo creare 280 miliardi per mantenere lo stesso potere d’acquisto del circolante, dove prendiamo quei 280 miliardi?
Ma il bello dei Titoli di Stato è che hanno scadenze, e quando i Titoli scadono, se non li rinnoviamo dobbiamo tornare capitale ed interessi, e non riuscendo a pagare neanche gli interessi, figuriamoci il capitale!!
Ma se non li rinnoviamo, i BOT, ci troviamo con 2.000 miliardi da pagare (cascherebbe il palco che evidenzierebbe il debito impagabile), per cui cerchiamo di piazzare i nuovi titoli per mettere una pezza, ma delle mie parti si dice “peggio il tacon del buso”, ovvero peggio la soluzione al problema del problema stesso. In quanto – piccolo particolare – mentre banche o privati finanziano i BOT, Stato e Cittadini ne pagano gli interessi o si svendono – vedi autostrade – in modo definitivo al nemico.
Ma ormai siamo in un meccanismo sbagliato per cui o lo interrompiamo creando il nostro denaro e azzerando i debiti con le,banche, o continuiamo col prestito, anche perché ed essendo TUTTO il denaro a prestito (vedi sopra), rimarremmo SENZA DENARO del tutto.
Altro che Credit Crunch !! Rimarremmo a secco proprio !! Eh già, perché ogni volta che mendichiamo denaro alle banche centrali (= club privati), dobbiamo creare titoli di stato. Per poi tornare il capitale a scadenza con i relativi interessi, ovvero i cedolini. Ecco a cosa ha portato la cessione della sovranità monetaria: a un debito impagabile i cui interessi portano il bilanci statali sempre in negativo.
E se calcoliamo che la resa media dei Bot e CCT negli anni sia stata del 5%, su 2.000 miliardi fanno 100 miliardi di interessi annui (guarda caso, è l’aumento annuo del Debito Pubblico degli ultimi 5 anni), troviamo che dal dopoguerra ad oggi, il Debito Pubblico è circa la metà degli interessi pagati sui cedolini dei BOT e CCT !!!!! Quindi, se avessimo creato il nostro denaro da soli a costo zero, NON AVREMMO DEBITO PUBBLICO!! Anzi, avremmo un “credito pubblico” di 2000 miliardi con cui spingere l’industria, pagare le pensioni, sostenere lo Stato sociale.
E invece no! E allora continuiamo a rinunciare alla Sovranità Monetaria, teniamoci il banchiere Monti che fa gli interessi delle banche sostenuto dai giornali-spazzatura che non vi dicono quello che sto scrivendo, e ci fanno festeggiare felici quando qualcuno compra i nostri BOT e CCT…. viva la borsa che vola, muoia lo Stato, muoia il Cittadino, muoiano le PMI, viva le multinazionali che le tasse le pagano alle Cayman e si finanziano con soldi riciclati a valle, ma soprattutto riciclati a monte con il pre-riciclaggio dei BOT: un pre-lavaggio, diremmo in gergo Dixan. Nella prima versione di Euroschiavi, che per fortuna Marco della Luna mi corresse per evitare querele, scrissi “Ciampi lava più bianco”, alludendo all’immissione in circolo di denaro sporco derivato dall’attività fraudolenta del riciclaggio “a monte” dei BOT e CCT.
Truffa troppo evidente per essere vista? Pare di sì. Troppo consolidata per eliminarla per sempre? Spero di no.
Viva i Rating che modificano lo Spread, viva i conflitti di interesse, viva la borsa che ci guida. Ma guida dove?
Ma come si fa a prendere sul serio una borsa che oggi è a +5% e domani a -4,3%? Cos’è che è cambiato di così radicale nel mercato, da giustificare un delta di 9,3% in due giorni? Niente, sono solo speculazioni, che non rispecchiano l’economia. Finanza, fuffa, truffa, Bocconi, Monti, Goldman Sachs, Partiti politici conniventi, Senatori conniventi, Mafia, Giornali e televisioni pagate, Giornalisti venduti o ciechi. Che schifo.
E il tutto accompagnato dal bordone di sottofondo che ci minaccia come un potere occulto, che ci insidia come un esattore delle tasse, che ci appesantisce come un obeso col colesterolo a 400, che ci fa sentire in colpa come il misterioso onnipresente peccato originale: Il DEBITO PUBBLICO.
Chi lo ha creato, lo abbiamo visto: i vari farabutti al potere che han firmato per noi i tradimenti di Maastricht e Lisbona. Ma ‘sto Debito Pubblico, chi lo alimenta?
Quelli che prendono in affitto i Titoli di Stato sperando in un’utile garantito anche se modesto, oppure in un’utile alto ma a rischio con l’acquisto dei BOT degli Stati in difficoltà (Grecia, Spagna, Italia etc) credendo forse di fare una cosa corretta.
Ma acquistare un titolo che rende il 24%, ovvero estorcere in un anno 24 miliardi di interessi su 100 miliardi finanziati ai cittadini di uno Stato in difficoltà, non è forse usura?
I tassi soglia di usura per i finanziamenti sono intorno all’8%; qui siamo 3 volte sopra; quindi, di fatto siamo degli usurai.
Esercitiamo quella che l’art 644 del Codice Penale definisce: Usura Oggettiva.
Inoltre, se la Grecia non piazza i suoi 100 miliardi di BOT, non ha liquidità per sopravvivere neanche un anno; e noi, ben sapendo che la buttata successiva dovrà essere di almeno 124 miliardi, glieli prestiamo lo stesso. Prestiamo quindi soldi a qualcuno che si trova in difficoltà e probabilmente fallirà prima di tornarceli, dandoci la possibilità poi di comprare per niente i suoi beni; esercitiamo quella che l’art 644 del Codice Penale definisce: Usura Soggettiva.
Inoltre, convinciamo i poveri Greci ad accettare di dover pagare il 24% di interessi poiché così dice il loro Premier, messo lì da un golpe finanziario – come il nostro Monti – dai complici del delitto che si sta commettendo, e gli spieghiamo che: o piazzano i BOT al 24,4%, o saltano.
La legge difinisce tale illecito: Estorsione.
Inoltre, esercitiamo questi crimini in allegra compagnia di banche, giornali, Bocconi, Monti, Draghi, Bernake, Moody’s: la legge definisce tale illecito: Associazione a delinquere.
Insomma, se concorriamo alla distruzione dell’economia dello Stato di cui acquistiamo i Titoli di Stato, e invece di vantarci che siamo stati furbi, andremmo messi in galera.
Se così si facesse, si disincentiverebbe quella fattispecie criminale che spero fra 20 anni troverà posto solo nei libri di criminologia organizzata: il Debito Pubblico.
Voi direte: che interesse potrebbero avere le Elite che gestiscono le banche ed i Governi a creare questo casino? L’ho già detto:
POSSEDERE TUTTO.
E tu Cittadino, che probabilmente non fai parte di quella Elite, e che non vuoi possedere tutto ma ti basta possedere molto, valuta se vuoi far parte di questa manovra.

In un mondo dove la finanza prevale sull’economia (dovrebbe essere il contrario, o dovrebbero almeno essere due mondi separati), ci sono i furbetti che fanno gli interessi propri, danneggiando la Comunità. Il bello è che lo fanno con l’aria di quello che aiuta e devi dirgli anche grazie; in realtà vanno puniti applicando le stesse leggi che in casi meno plateali manderebbero in galera chiunque: la legge sull’Estorsione e sull’Usura.

Svegliamoci dal torpore; l’unico modo di uscirne non schiavi è riappropriarci della sovranità monetaria dichiarando irredimibile, ovvero ricusandolo, il Debito Pubblico. O facendolo pagare a chi lo ha causato, ovvero le Banche, sequestrando i loro beni.

Non è politica, è matematica.


Antonio Miclavez



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 10/09/2012, 15:42 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Moody’s ha dichiarato che è contenta del risultato ottenuto dal nuovo Governo italiano; vuol dire che la fine è vicina, che lo sporco lavoro a vantaggio delle banche è stato fatto, che l’industria è a terra e quindi cedibile a pochi soldi, che l’Italia è decotta ed è pronta per essere venduta, servita su un piatto d’argento, alle banche che Moody’s, Standard & Poors e gli altri compagni di merende rappresentano.

...



La cosa che mi preoccupa è che, finchè la politica sarà serva dei loro scopi e i cittadini inermi e inconsapevoli, ESSI potranno ripetere questo gioco all'infinito anche in un prossimo futuro.



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MessaggioInviato: 11/09/2012, 17:21 
monti ci impone le Austerità, domani dovremo chiedere il salvataggio IMF, Commissione Europea, BCE, lo dicono tutti i quotidiani finanziari stranieri e tutti gli analisti. Questo ci aspetta, i dati qui sotto. Sono i dati dell'economia reale senza i trucchi di Mario Draghi, che ha artificiosamente corretto alcuni di essi con escamotage monetari che non dureranno (anche questo lo dicono tutti gli analisti). Sbatteteli in faccia ai criminali e agli ignoranti “che Monti ci salva”. Salviamoci a Rimini e a Cagliari.



GRECIA



23 Aprile 2010: chiede il salvataggio di IMF/CE/BCE



pagava sui titoli a 10 anni il 8,3%.



7 Novembre 2011: arriva il governo pro Austerità



paga sui titoli a 10 anni il 26%.



Crescita dopo 1 anno di Austerità: meno 5,5%



Disoccupati luglio 2010 12% - luglio 2011 17% - giovani 42%



Debito Pubb. 2010 145% - 2011 165,3%





***



IRLANDA



22 Novembre 2010: chiede il salvataggio di IMF/CE/BCE



pagava sui titoli a 10 anni il 8,1%.



11 Ottobre 2011: arriva il governo pro Austerità



paga sui titoli a 10 anni il 8,5%.



Crescita dopo 1 anno: meno 1,4%



Dicoccupati nov. 2010 14% - ott. 2011 14%



Debito Pubb- 2010 92,5% - 2011 108,2%





***



PORTOGALLO



4 Maggio 2011: chiede il salvataggio di IMF/CE/BCE



pagava sui titoli a 10 anni il 9,5%.



7 Novembre 2011: arriva il governo pro Austerità



paga sui titoli a 10 anni il 12%.



Crescita dopo 1 anno: meno 1,8%



Disoccupati luglio 2011 12% - ott. 2011 12%



Debito Pubb. 2010 93,3% - 2011 107,8%


http://paolobarnard.info/intervento_mos ... php?id=445


..ma quello che voglino propinarci i fautori del monti bis,potrebbe piu' che ad un salvataggio,considerare un naufragio in pompa magna..............questa e' l'europa della finanza,non quella dei popoli...............................[;)]


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