Ricerche e approfondimenti sulle notizie di cronaca
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05/09/2012, 23:49

Wolframio ha scritto:

I "soliti noti", che nonostante le immense incongruenze si ostinano a difendere a spada tratta la versione dei fatti ufficiale rilasciata dal governo Usa, per screditare la notizia, sostengono che sarebbe "una bufala divulgata dall'Iran" mentre invece gli autori sono un gruppo (sopracitato) della Brigham Young University che ha sede in Utah, negli Usa.


Poveracci....... [:)]

Mi piacerebbe proprio vedere dove si andranno a nascondere....
quando tutto il mondo gli riderà dietro......

11/09/2012, 09:18

come mai dopo la notizia del ritrovamento della nanotermite nessuno fra i sostenitori della tesi ufficiale si è più fatto vivo?
è prorpio ora che ci si dovrebbe confrontare, se davvero quello che si cerca è la verità e non l'aver ragione...

11/09/2012, 12:53

11 settembre, gli Usa undici anni dopo gli attacchi sono ancora in guerra

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L'ex presidente Jimmy Carter ha definito "vergognosa" le politiche antiterrorismo successive agli attacchi del 2001: "Violano almeno 10 dei 30 articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”. Guantanamo ospita ancora 168 sospetti. E in Utah si sta costruendo il più grande centro di spionaggio del mondo

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09 ... de/348607/

In un editoriale sul “New York Times” dello scorso giugno, Jimmy Carter ha definito “vergognosa” la politica americana post-11 settembre. E lo ha fatto citando la violazione della privacy attraverso “intercettazioni senza precedenti”; gli omicidi mirati da parte della CIA; la legalizzazione del diritto di detenere indefinitamente i sospetti terroristi; l’uso continuo dei droni sui civili in Afghanistan, Pakistan, Somalia, Yemen. Per l’ex-presidente si tratta di politiche antiterrorismo che “violano almeno 10 dei 30 articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, e che segnalano che “il nostro Paese non ha più l’autorità morale per parlare di diritti”.

Una risposta alle affermazioni di Carter è venuta qualche giorno dopo da parte di John Brennan, senior adviser della Casa Bianca sulle questioni antiterrorismo. Gli attacchi dei droni, ha spiegato, sono perfettamente “legali”, “morali”, persino “saggi” perché consentono di “salvare i nostri uomini e donne in uniforme” e “rimuovere i terroristi dal campo di battaglia”. Brennan ha riaffermato la “trasparenza” della politica americana in tema di terrorismo, aggiungendo che, “anche se al-Qaeda è l’ombra di quello che era”, la war on terror americana non è destinata a concludersi nel futuro immediato.

A 11 anni dalla strage, dunque, la guerra continua. Oggi è però soprattutto il giorno del ricordo e i nomi delle 2977 vittime di Due Torri e Pentagono saranno pronunciati ad alta voce, come sempre, a New York e in tanti altri centri grandi e piccoli. Forse ci sarà un po’ meno intensità, rispetto all’anno scorso, quando cadde il decennale. In tempi di campagna elettorale sono del resto altri i numeri che vengono più spesso ricordati – soprattutto i 23 milioni di americani senza un lavoro – e l’attacco diventa storia condivisa più che cronaca urgente. Si sbaglierebbe comunque ad archiviare come memoria quel giorno di settembre di 11 anni fa. “L’11 settembre rimane tra noi – ci spiega David Cole, uno dei più importanti costituzionalisti americani. E’ l’evento che ha accelerato processi di limitazione delle libertà in atto da decenni. Nessuno, nemmeno l’elezione di un presidente come Barack Obama, è riuscito a frenare il fenomeno”. Norme eccezionali come il Patriot Act, la legge antiterrorismo fatta votare da George Bush all’indomani dell’attacco, “sono ormai diventate patrimonio integrante della legislazione americana”, spiega Cole, e Guantanamo (dove ieri un detenuto è stato trovato morto), nonostante i tentativi di Obama di chiuderlo, rimane attivo e operante, con i suoi 168 sospetti terroristi ancora detenuti, in larga parte privati di habeas corpus e diritto alla difesa. Il loro futuro, con ogni probabilità, dipende dai tribunali militari istituiti da Bush e reintrodotti da Obama.

Proprio su Obama, in questi mesi, si è concentrato il dibattito. Il presidente, costituzionalista di formazione, era stato eletto nel 2008 suscitando favore e speranze nei gruppi per i diritti civili. Nel 2010 Angelo Romero, executive director dell’American Civil Liberties Union, ha però dismesso gli entusiasmi e detto di essere “disgustato” da Obama. In compenso questa amministrazione ha incassato lodi e appoggio da parte dei falchi del precedente governo. Jack Goldsmith, il funzionario del Dipartimento di giustizia che ha personalmente approvato tortura e spionaggio domestico, ha scritto su “New Republic” che Obama è stato più efficace di Bush in tema di lotta al terrorismo. Michael Hayden, ex-direttore della CIA, ha detto che c’è “una continuità potente tra Bush e Obama”. E persino il falco dei falchi, l’ex-vicepresidente Dick Cheney, ha raccontato che Obama si è reso conto “che quello che abbiamo fatto è stato giusto”.

Quello che Obama ha fatto, in effetti, è rendere legale ciò che il suo predecessore aveva mantenuto in una zona grigia, creando al tempo stesso una struttura operativa in larga parte incurante delle protezioni del Bill of Rights. Obama ha oggi il potere di ordinare un assassinio senza dover prima passare da Congresso o tribunali. Obama è stato il primo presidente a festeggiare pubblicamente l’omicidio di un cittadino americano. E’ successo in Virginia, nell’ottobre 2011, quando il presidente ha celebrato l’eliminazione di Anwar al-Awlaki, militante di al-Qaeda nato in New Mexico, contro cui la giustizia americana non ha mai levato alcuna accusa formale. Obama è il primo presidente USA a permettere che un cittadino, americano e non, possa finire in galera indefinitamente e senza accesso a un tribunale. Bush l’aveva fatto ampiamente, con José Padilla e le altre migliaia di arrestati dopo l’11 settembre, senza però mai legalizzare la cosa. Obama è stato più sistematico e ha firmato il National Defense Authorization Act del 2012, che consente di riempire legalmente le carceri dei paesi amici – Bagram, Afghanistan, anzitutto – di sospetti terroristi, senza che il governo americano debba provare nulla.

“Il vero salto di qualità riguarda però le politiche interne”, ci spiega ancora David Cole. Se infatti l’amministrazione Bush aveva rivolto gran parte della sua attenzione all’estero, quella di Obama ha stretto il cerchio all’interno. La National Security Agency sta oggi costruendo tra le montagne dello Utah il più vasto e capillare centro di spionaggio al mondo che, come afferma James Bamforth di Wired.com, avrà il compito di “intercettare, decifrare, analizzare, immagazzinare gran parte dei dati e delle informazioni che transitano per i network mondiali”. Il centro, chiamato genericamente Utah Data Center e costato 2 miliardi di dollari, sarà operativo dal settembre 2013. Certa la collaborazione di provider e società delle telecomunicazioni nazionali, cui il Congresso nel 2008 ha garantito l’immunità nei casi di passaggio non autorizzato al governo USA di informazioni riservate dei loro clienti. Quelle società sono anzi i migliori collaboratori, in quanto la Costituzione limita l’attività di spionaggio del governo, non quella delle società private.

L’involuzione seguita all’11 settembre ha toccato tante altre aree della vita degli americani. C’è stato il giro di vite contro Wikileaks e chi, come il soldato Bradley Manning, ha diffuso informazioni classificate sui modi in cui in questi anni è stata gestita la war on terror – il trattamento particolarmente inumano di Manning, tenuto in isolamento per quasi un anno in un carcere militare della Virginia, è considerato da alcuni come un avvertimento a eventuali altri whistleblowers, delatori, in possesso di informazioni riservate sulle indagini che hanno portato all’uccisione di Osama bin-Laden -. C’è stata la progressiva militarizzazione di gran parte delle agenzie statali e federali, soprattutto dell’ICE, l’Immigration and Customs Enforcement. E c’è stata, per l’appunto, la trasformazione dell’immigrazione da questione sociale in tema di ordine pubblico. Oltre la nota legge anti-immigrati dell’Arizona, hanno sollevato proteste e polemiche le nuove norme delle “Secure Communities” che il governo federale applica da quest’estate a New York, in Massachusetts e in altre zone del Paese, e che hanno portato all’espulsione di migliaia di migranti colpevoli di reati minori o amministrativi.

La lista potrebbe essere ancora lunga e contenere, per esempio, la sostanziale impunità offerta dal Dipartimento di giustizia agli agenti CIA responsabili della morte di prigionieri sotto loro custodia. Solo due tra questi sono stati perseguiti e quindi assolti per la morte di Gul Rahman e Manadel al-Jamal: il primo legato nudo a un muro di cemento gelato della prigione; il secondo fatto penzolare a testa in giù sino a quando del sangue cominciò a fuoriuscire dalla bocca. Le indagini militari avevano accusato gli agenti di omicidio. Il Dipartimento di giustizia, nell’assolverli, ha concluso che “non esistono nei due casi prove sufficienti e al di là di ogni ragionevole dubbio”.

11/09/2012, 18:07

Imposimato: a 11 anni da quell’11 settembre:
era Strategia della Tensione


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http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z26B3wAdiA

- di Ferdinando Imposimato – Journal of 9/11 Studies -

Gli attentati dell’11/9 sono stati un’operazione globale di terrorismo di Stato consentita dall’amministrazione degli USA, che sapeva già dell’azione ma è rimasta intenzionalmente non reattiva al fine di fare la guerra contro l’Afghanistan e l’Iraq. Per dirla in breve, gli eventi dell’11/9 erano un caso di Strategia della Tensione messa in atto dai poteri politici ed economici negli Stati Uniti per perseguire vantaggi in capo all’industria petrolifera e delle armi.

Anche l’Italia è stata una vittima della “Strategia della Tensione” della CIA, attuata in Italia dai tempi della strage di Portella della Ginestra, in Sicilia, nel 1947, fino al 1993.

Ci sono molte prove di una tale strategia, sia circostanziali che scientifiche. Le relazioni del National Institute of Standards and Technology (NIST), del 20 novembre 2005, hanno sancito le conclusioni di seguito esposte.

Gli aerei che hanno colpito ciascuna delle torri gemelle hanno causato tanto una breccia quanto un’esplosione evidenziata da una gigantesca palla di fuoco. Il carburante rimanente fluiva verso i piani inferiori, alimentando gli incendi. Il calore degli incendi deformava le strutture degli edifici così che entrambe le torri sono crollate completamente da cima a fondo. Molto poco è rimasto di quanto era di qualsiasi dimensione dopo questi eventi, a parte i frammenti in acciaio e in alluminio e i detriti polverizzati provenienti dai pavimenti in cemento. Anche l’edificio 7 del World Trade Center crollò: lo fece in un modo che risultava in contrasto con l’esperienza comune degli ingegneri.

Il rapporto finale del NIST ha affermato che gli attacchi aerei contro le torri gemelle erano la causa dei crolli per tutti e tre gli edifici: WTC1, WTC2 e WTC7.

Tutti e tre gli edifici sono crollati completamente, ma l’edificio 7 non fu colpito da un aereo. Il crollo totale del WTC7 ha violato l’esperienza comune ed era senza precedenti.

Il rapporto del NIST non analizza la reale natura dei crolli. Secondo gli esperti intervenuti nel corso delle Udienze di Toronto (“Toronto Hearings”, 8-11 settembre 2011), i crolli avevano caratteristiche che indicano esplosioni controllate. Sono d’accordo con l’architetto Richard Gage e l’ingegnere Jon Cole, entrambi professionisti di grande esperienza, che sono arrivati alle loro conclusioni attraverso test affidabili, prove scientifiche, e la testimonianza visiva di persone insospettabili, tra cui i vigili del fuoco e le vittime.

L’autorevole teologo David Ray Griffin ha descritto con grande precisione perché l’ipotesi di demolizione controllata dovrebbe essere presa in considerazione. Vari testimoni hanno sentito raffiche di esplosioni.

Secondo il NIST il crollo dell’edificio 7 è stato causato da incendi provocati dal crollo delle torri gemelle. Il chimico e ricercatore indipendente Kevin Ryan, tuttavia, ha dimostrato che il NIST ha dato versioni contraddittorie del crollo dell’edificio 7. In un rapporto preliminare del NIST dichiarava che il WTC7 fu distrutto a causa di incendi provocati da gasolio conservato nel palazzo, mentre in una seconda relazione questo combustibile non era più considerato come la causa del crollo dell’edificio. Ulteriori commenti sulla versione degli eventi data dal NIST sono stati formulati da David Chandler, un altro testimone esperto intervenuto nel corso delle Udienze di Toronto. Nonostante la presunzione del NIST in merito a tre distinte fasi di crollo, Chandler ha sottolineato che molti video disponibili dimostrano che per circa due secondi e mezzo l’accelerazione dell’edificio non può essere distinta da una caduta libera. Il NIST è stato costretto a concordare con con questo fatto empirico come sottolineato da Chandler, e ora comprensibile per chiunque.

Peter Dale Scott, un altro testimone alle Udienze di Toronto, ha dimostrato l’esistenza di un modello d’azione sistematico della CIA volto a bloccare importanti informazioni nei confronti dell’FBI, anche quando l’FBI avrebbe normalmente diritto di ottenerle. Inoltre, ci sono ulteriori elementi di prova contro George Tenet e Tom Wilshire. Secondo l’ex capo dell’antiterrorismo della Casa Bianca, Richard Clarke (intervista rilasciata alla televisione francese e tedesca come parte di un documentario di Fabrizio Calvi e Christopf Klotz ,31 agosto 2011, nonché l’intervista con Calvi e Leo Sisti, “Il Fatto Quotidiano “, 30 agosto 2011) la CIA era a conoscenza dell’imminente attacco dell’11/9.

Inoltre, dal 1999 la CIA aveva indagato Khalid al-Mihdhar e Nawaf al-Hamzi, entrambi sauditi, che sono stati associati con l’aereo della American Airlines che ha colpito il Pentagono. La CIA era stata informata che Khalid al-Mihdhar e Nawaf al-Hamzi erano arrivati negli Stati Uniti all’inizio del 2000. È legittimo dedurre che Tenet, capo della CIA, e Wilshire, secondo Peter Dale Scott una “figura chiave” nella Alec Station, bloccarono gli sforzi di due agenti dell’FBI, Doug Miller e Mark Rossini, intesi a notificare al centro FBI che uno dei partecipanti alla riunione di Kuala Lumpur, al-Mihdhar, aveva ottenuto un visto USA attraverso il consolato degli Stati Uniti a Jeddah. Il professor Scott, basandosi sulla ricerca di Kevin Fenton, cita 35 occasioni in cui i dirottatori sono stati protetti in questo modo, a partire dal gennaio del 2000 al 5 settembre 2001. Con riferimento al precedente di questi incidenti, il motivo di questa protezione era evidentemente, secondo Fenton, «per coprire un’operazione della CIA che era già in corso.»

Ulteriore prova indiziaria contro Tenet e Wilshire è la seguente. Il 12 luglio 2001 Osama bin Laden si trovava nell’ospedale americano di Dubai. Fu visitato da un agente della CIA. Questa informazione è stata data a Le ****ro, che ha anche riferito che bin Laden era stato operato in questo ospedale, essendo arrivato da Quetta (Pakistan). Questa informazione è stata confermata da Radio France International, che ha rivelato il nome dell’agente che ha incontrato bin Laden: Larry Mitchell. Tenet e Wilshire, consapevoli della presenza di bin Laden negli Emirati Arabi Uniti, non sono riusciti a farlo arrestare né estradare, anche se i documenti dell’FBI e della CIA lo ritenevano responsabile di massacri in Kenya e Tanzania.

L’insider trading è una forte ulteriore prova contro la CIA, l’FBI e il governo degli Stati Uniti.

Gli articoli del professor Paul Zarembka, così come da Kevin Ryan e altri, dimostrano che tali casi di insider trading hanno avuto luogo nei giorni immediatamente precedenti rispetto agli attentati. Eppure questi casi di insider trading sono stati negati dall’FBI e dalla Commissione d’inchiesta sull’11/9.

Ulteriore prova contro la CIA e l’amministrazione degli Stati Uniti è la seguente. Mohammed Atta, almeno a partire dal maggio 2000, era sotto sorveglianza della CIA in Germania, secondo la Commissione sull’11/9, sia perché era accusato sin dal 1986 di attentati contro Israele, sia perché era stato sorpreso mentre acquistava grandi quantità di prodotti chimici per l’uso in esplosivi a Francoforte (The Observer, 30 settembre 2001). È stato indagato dal servizio segreto egiziano e il suo telefono cellulare era sotto controllo. Nel novembre del 1999 Mohammed Atta lasciò Amburgo, andò a Karachi, in Pakistan, e poi a Kandahar. Qui ha incontrato bin Laden e lo sceicco Omar Saeed (secondo la rivista specializzata in questioni di sicurezza interna GlobalSecurity.org, alla voce “Movements of Mohammed Atta”). Dopo giugno 2000 gli USA hanno continuato a monitorare Atta, intercettando le sue conversazioni con Khalid Sheikh Mohammed, considerato il regista del 9/11, che ha vissuto in Pakistan.

Una forte prova del fatto che la CIA era a conoscenza dei movimenti irregolari di Atta dagli Stati Uniti verso l’Europa e all’interno degli Stati Uniti è il documento declassificato della CIA inviato dall’Agenzia a G.W Bush (President’s Daily Brief – Ndt: “relazione breve giornaliera per il presidente”). Questo documento, del 6 agosto 2001, dice: «Bin Laden determinato a colpire in USA.» E continua: “relazioni di provenienza clandestina, di governi stranieri, e dei media indicano che bin Laden sin dal 1997 ha voluto condurre attacchi terroristici negli Stati Uniti. Bin Laden ha inteso in interviste a televisioni statunitensi nel 1997 e nel 1998 che i suoi seguaci avrebbero seguito l’esempio dell’attentatore del World Trade Center Ramzi Yousef, e avrebbero “portato i combattimenti in America”.»

Dopo gli attacchi missilistici degli Stati Uniti sulla sua base in Afghanistan nel 1998, bin Laden disse ai seguaci che voleva infliggere una rappresaglia a danno di Washington, secondo un servizio di intelligence straniero. Un membro operativo egiziano della Jihad islamica ha rivelato a un agente di un servizio segreto straniero, nel frattempo, che bin Laden aveva intenzione di sfruttare l’accesso operativo agli Stati Uniti per organizzare un attacco terroristico …

Una fonte clandestina ha affermato nel 1998, che una cellula di bin Laden a New York stava reclutando giovani musulmani americani per gli attentati.

Questo documento dimostra che la CIA, l’FBI, così come il presidente Bush, conoscevano già dal 6 agosto 2001 chi aveva un accesso operativo: Atta. Nessuno ha goduto di un tale accesso negli Stati Uniti quanto Atta. Ma la CIA, l’FBI e Bush non hanno fatto nulla per fermarlo.

In Italia ho raccolto prove che la guerra in Iraq è stata decisa dal governo degli Stati Uniti prima degli attacchi dell’11/9 con l’aiuto dei servizi segreti italiani. Secondo Michel Chossudovsky, gli attacchi dell’11/9 sono stati usati come pretesto per la guerra, avendo avuto come sfondo i molti anni in cui si è avuta la creazione e il sostegno da parte della CIA della rete terroristica ora conosciuta come al-Qa’ida. Oggi c’è il pericolo di una nuova “guerra preventiva” contro l’Iran da parte degli Stati Uniti. Questo potrebbe essere terribile per la gente di tutto il mondo e potrebbe anche distruggere una gran parte dell’umanità.

L’unica possibilità per avere giustizia è quello di presentare le migliori prove relative al coinvolgimento di singoli individui nei fatti dell’11/9 al Procuratore della Corte penale internazionale chiedendogli di indagare in base agli articoli 12, 13, 15 e 17, lettere a e b, dello Statuto della Corte penale internazionale, ricordando anche il preambolo della Statuto:

- Riconoscere che tali gravi reati minacciano la pace, la sicurezza e il benessere del mondo,

- Affermare che i reati più gravi che sono motivo di allarme per la comunità internazionale nel suo insieme non debbano rimanere impuniti e che la loro repressione debba essere efficacemente garantita mediante provvedimenti adottati a livello nazionale ed attraverso il rafforzamento della cooperazione internazionale,

- Essere determinati a porre fine all’impunità degli autori di tali crimini e quindi di contribuire al perseguimento di tali reati,

- Ricordare il dovere di ogni Stato di esercitare la propria giurisdizione nei confronti dei responsabili di reati internazionali …


Ferdinando Imposimato, settembre 2012.

Fonte: http://www.journalof911studies.com/reso ... -September—Imposimato-letter.pdf.

Traduzione per Megachip a cura di Pino Cabras.





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Ferdinando Imposimato è presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione ed ex senatore e deputato. A lungo ha fatto parte della Commissione bicamerale Antimafia.

Da magistrato ha istruito alcuni tra i più importanti processi sul terrorismo (il caso Aldo Moro, l’attentato al papa Giovanni Paolo II, il caso Bachelet). Ha scoperto la “pista bulgara” e altre connessioni terroristiche internazionali. Innumerevoli i processi contro mafia e camorra. Tra gli altri, ha istruito il caso Michele Sindona e il processo alla Banda della Magliana.

È autore o co-autore di sette libri sul terrorismo internazionale, la corruzione statale, e di questioni connesse, nonché Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

http://www.megachip.info/finestre/zero- ... sione.html

11/09/2012, 19:19

Mondo: 11esimo anniversario attentato Torri Gemelle


11 settembre 2012
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Massima allerta negli Usa per l’anniversario degli attentati dell’11 settembre. La Casa Bianca informa come l’amministrazione Obama ha rafforzato le misure di sicurezza in tutti gli Stati Uniti e all’estero per prevenire ogni possibilità di attacco verso obiettivi americani. Ma quello del 2012 sarà ricordato come l’anniversario delle polemiche a partire da quello sul museo della memoria e sulle lungaggini per la ricostruzione. A Ground Zero, come ogni anno, risuoneranno i nomi delle vittime, mentre al Pentagono, dove si schiantò uno degli aerei dirottati da al Qaeda, Barack Obama, con la moglie Michelle, parteciperà alla cerimonia di commemorazione.

Source: Mondo: 11esimo anniversario at...orri Gemelle | Quotidiano24.it

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Vomitevole ipocrisia, non ho parole per esprimere il ribrezzo che mi fà
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Ultima modifica di Wolframio il 11/09/2012, 19:20, modificato 1 volta in totale.

11/09/2012, 19:32



11/09/2012, 20:46

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11 Settembre 2001 - L'anno zero di questa nostra triste epoca...

Per non dimenticare MAI... e per impegnarsi SEMPRE alla ricerca della Verità...

Oggi, come tutti gli anni, con sincera commozione, e senza falsa retorica, verserò un bicchiere di vino e farò un brindisi alla memoria delle vittime, della città (che ritengo fantastica) ferita, degli eroi sacrificati e della Verità violentata.

http://xoomer.virgilio.it/911_subito/archivio.htm

12/09/2012, 19:19

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Attivissimo in ritirata [V] [V] [V] [V] che peccato
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L’undicesimo 11 settembre




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Da tempo non mi occupo più delle tesi di complotto intorno agli attentati dell'11 settembre 2001 per una ragione molto semplice: è il passare stesso del tempo a sbugiardarle. Undici anni dopo, lo stesso coretto di cocciuti cerca ancora di attirare l'attenzione su di sé per vendere libri e DVD. Cerca di trasformare una tragedia con tremila morti in uno spettacolino a base di scontri personali, come se proclamarsi trionfanti su di me o su qualche altro debunker in qualche remoto rivolo di commenti su Youtube rappresentasse una vittoria. Invece di andare in tribunale a mettere alla prova le proprie presunte verità, si autogratifica predicando ai convertiti tramite l'ennesimo inconcludente giro di video e dibattiti. Ai quali non fa più caso nessuno, se non per notare il cattivo gusto di presentarli e tenerli proprio nel giorno della commemorazione dei morti.

Cari complottisti dell'11 settembre, avete fallito. Avete avuto la vostra occasione, a metà degli anni Duemila, in cui eravate riusciti a destare l'interesse dei media. Avete avuto il vostro momento di necrofilo splendore nel freddo sole di settembre che filtrava dalla polvere delle macerie delle Torri Gemelle. E invece di stimolare il dibattito e l'indagine sui veri punti oscuri dell'11/9, avete sprecato la vostra occasione blaterando di ologrammi, aerei fantasma, microonde dallo spazio e nanotermite magica: al vostro repertorio mancavano soltanto gli unicorni mannari invisibili. Non sono stati i debunker o i poteri forti a fregarvi: vi siete fregati con le vostre stesse mani, per il semplice fatto di non aver fatto nulla se non strillare assurdità. Più passa il tempo senza che riusciate a concludere niente, più somigliate a quelli che insistono che Elvis Presley in realtà è ancora vivo ed è stato visto travestito da cameriere in un ristorante di Milwaukee.

Quello che c'era da dire, in risposta alle tesi alternative, è già stato detto. Anche perché da anni, ormai, le tesi che girano sono sempre le stesse: trite, incoerenti, già sentite e già smontate.

Per cui vi saluto. Andate pure avanti senza di me. Non lanciatemi sfide vuote, che non fanno altro che mostrare quanto siete ansiosi di buttarla in rissa pur di riconquistare la ribalta di cui siete così affamati. Il blog Undicisettembre, al quale ho dedicato molti anni insieme ai colleghi d'indagine, ha da tempo voltato pagina e sta pubblicando una serie di interviste personali ai testimoni diretti degli attentati e delle loro conseguenze: i vigili del fuoco Lenny Curcio, Dan Potter e John Picarello, il soccorritore Daniel Nimrod, il giornalista Jamie McIntyre, l'ufficiale di polizia Jacqueline Padilla Curcio, i sopravvissuti Jean Potter e Gina Lippis, e tanti altri. Queste sono le vere voci dell'11 settembre. Loro erano lì; voi no. Il resto è solo lo schiamazzo degli sciocchi.

Per favore: non riaprite il dibattito sulle tesi di complotto nei commenti. Non è me che dovete convincere: io non conto nulla. Se credete davvero di avere delle prove convincenti, organizzatevi e presentatele in tribunale, invece di friggere l'aria nei commenti di un blog.

Non ho tempo per rispondere a tutti i commenti e non ho intenzione di offrire questo spazio come pulpito per le tesi di complotto. Quindi per favore non chiedetemi di ripetere per l'ennesima volta le risposte che ci sono già su Undicisettembre.info e non venite qui a presentare tesi di complotto: le cestinerò. Grazie.

Source: L’undicesimo 11 settembre | Il Disinformatico
Ultima modifica di Wolframio il 12/09/2012, 19:25, modificato 1 volta in totale.

12/09/2012, 19:29

11 settembre : Paolo Attivissimo: l'exit strategy della Fata Turchina

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E Mazzucco è triste [:D] [:D] [:D]
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Abbiamo scoperto che Paolo Attivissimo è come il transponder: basta fare "puff", e il debunker non c'è più.


Cari sostenitori della versione ufficiale, purtroppo il vostro condottiero e paladino di tante battaglie vi ha voltato le spalle, e da oggi rimarrete soli a difendere le tesi del governo americano sugli eventi dell'11 settembre.

Dice Attivissimo sul suo sito: "Da tempo non mi occupo più delle tesi di complotto intorno agli attentati dell'11 settembre 2001 per una ragione molto semplice: è il passare stesso del tempo a sbugiardarle."

A noi questo piccolo particolare deve essere sfuggito, visto che con il passare del tempo le prove contro la versione ufficiale continuano stranamente ad aumentare.

"Cari complottisti dell'11 settembre, avete fallito. Avete avuto la vostra occasione, a metà degli anni Duemila, in cui eravate riusciti a destare l'interesse dei media."

Infatti, è stato un fallimento totale. Dopo che l'interesse dei media si è destato, in Italia rimangono solo più i bambini e le vecchiette di paese a credere ancora alla versione ufficiale. E' stato un vero disastro, caro Attivissimo.

"E invece di stimolare il dibattito e l'indagine sui veri punti oscuri dell'11/9, avete sprecato la vostra occasione blaterando di ologrammi, ...

... aerei fantasma, microonde dallo spazio e nanotermite magica: al vostro repertorio mancavano soltanto gli unicorni mannari invisibili."

Veramente, abbiamo dimostrato che le telefonate con i cellulari fossero impossibili dagli aerei in quota, che UA93 non possa essere caduto intero nella buca di Shanskville, che il Building 7 è stato demolito (grazie alla conferma della caduta libera), che l'ordine di Cheney fosse riferito ad AA77 e non a UA93 (e quindi doveva necessariamente essere uno standdown order), eccetera eccetera. Cosa c'entrano gli unicorni? (Non è che magari confondi l'11 settembre con le favole che racconti ai tuoi figli?)

"Quello che c'era da dire, in risposta alle tesi alternative, è già stato detto."

Peccato che non bastasse nemmeno per un quarto. Siamo ancora tutti qui ad aspettare che tu completi le risposte alle mie famose 12 domande. Come mai te ne sei dimenticato? Troppo facile rispondere, forse?

"Per cui vi saluto. Andate pure avanti senza di me. Non lanciatemi sfide vuote, che non fanno altro che mostrare quanto siete ansiosi di buttarla in rissa pur di riconquistare la ribalta di cui siete così affamati."

Le sfide diventano "vuote" quando uno le affronta apertamente, e dimostra al mondo che fossero davvero vuote. Tu invece non sei stato in grado di rispondere, hai farfugliato qualcosa di incomprensibile, e ora che senti arrivare la stretta finale prepari le valigie e ti travesti da Fata Turchina.

Quello che ha fallito sei tu, caro Attivissimo. Puoi scappare e nasconderti finchè vuoi, ma le centinaia di bugie che hai disseminato negli ultimi anni restano, e sono destinate ad inseguirti per sempre.

E' vero, come dice il proverbio, che "nel tempo che ci vuole per allacciarsi le scarpe una bugia fa il giro del mondo". Ma poi, una volta infilate, quelle scarpe si mettono a correre, e prima o poi ti acchiappano di sicuro.

Massimo Mazzucco

Source: "Luogocomune - Paolo Attivissim...china - 11 settembre - Notizie
Ultima modifica di Wolframio il 12/09/2012, 19:34, modificato 1 volta in totale.

12/09/2012, 19:53

11 Settembre 2001 - La Verità delle Torri Gemelle (Inchiesta by Zero).flv

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=6NxNQJNmEYE[/BBvideo]

Dario Fo presenta un interessante documentario sull' 11 settembre spiegandoci il perché quel disastroso avvenimento sia completamente falso bensì organizzato probabilmente dagli stessi Stati Uniti come pretesto per poter aver il via libera ed attaccare Irak & C. Gli USA non sono nuovi a questo genere di tattiche, ricorderete l'attacco a Pearl Harbour, fatto passare come "vergognoso atto di viltà" da parte dei giapponesi per via dell'effetto sorpresa attuato dai giapponesi. In realtà il governo americano sapeva benissimo cosa stava per accadere, semplicemente lasciarono che accadesse perchè serviva come pretesto per far infuriare il popolo americano e farlo insorgere con la potenza del meccanismo della vendetta e dell'odio. Senza quell'episodio gli americani non avrebbero mai accettato l'idea di sganciare un ordigno nucleare su ben due città, e sottolineo città, non basi militari. Vi chiedo se sia più vigliacco bombardare dei civili o bombardare una base militare. A mio modesto avviso direi la prima, con l'aggravante degli effetti del nucleare che si sarebbero, come è stato, protratti negli anni a venire. Anche volendo trovare una scusa per le azioni del governo americano non mi spiego lo sgancio della seconda bomba su Nagasaki, non vi era alcun bisogno di umiliare così pesantemente una potenza straniera, men che meno distruggendo migliaia o milioni di vite innocenti, comunque dei civili.
L'apparato militare americano aveva testato la bomba, conosceva i suoi terribili effetti, ma era necessario un test definitivo, su gente vera. Questa è la politica di quel "grande popolo", o almeno del suo governo, e per la precisione una certa compagine occulta.
Qualsiasi ingegnere potrà confermarvi che un evento come quello delle torri gemelle, il loro crollo e il successivo crollo del palazzo N°7 sia assolutamente impossibile se non chiamando in causa tutt'altre dinamiche.
Io personalmente ho assistito all'incendio del 12 febbraio 2005 dell'Hotel Windsor a Madrid, vivevo li all'epoca e ricordo bene quell'enorme pira di fuoco intenso che letteralmente circondò l'intero grattacielo per un paio di giorni.
Ebbene vorrebbero farci credere che due giorni di un fuoco intensissimo, lungo l'intera struttura del grattacielo di Madrid, non sono bastati a farlo crollare, mentre due ore scarse di un incendio assolutamente poco significativo sia per violenza che per temperature raggiunte avrebbe fatto crollare una struttura immensa e ingegneristicamente impeccabile come le Twin Towers? e per di più le stesse modalità del crollo dovrebbero sembrare "assolutamente normali"? ossia la precisione e la velocità di caduta dell'intero edificio paragonabili ad una caduta libera.
Questo è solo un assaggio, perché nel documentario c'è molto di più, e onestamente non si può che restare incollati allo schermo sgomenti per quel che inevitabilmente capiremo come diretta conseguenza.
buona visione..


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Io spero che la giustizia faccia un buon lavoro e punisca i veri responsabili
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Ultima modifica di Wolframio il 12/09/2012, 19:56, modificato 1 volta in totale.

13/09/2012, 02:58

Wolframio ha scritto:


Attivissimo: "Cari complottisti dell'11 settembre, avete fallito. Avete avuto la vostra occasione, a metà degli anni Duemila, in cui eravate riusciti a destare l'interesse dei media."

Mazzucco: Infatti, è stato un fallimento totale. Dopo che l'interesse dei media si è destato, in Italia rimangono solo più i bambini e le vecchiette di paese a credere ancora alla versione ufficiale. E' stato un vero disastro, caro Attivissimo.

Attivissimo: "Per cui vi saluto. Andate pure avanti senza di me. Non lanciatemi sfide vuote, che non fanno altro che mostrare quanto siete ansiosi di buttarla in rissa pur di riconquistare la ribalta di cui siete così affamati."

Mazzucco: Le sfide diventano "vuote" quando uno le affronta apertamente, e dimostra al mondo che fossero davvero vuote. Tu invece non sei stato in grado di rispondere, hai farfugliato qualcosa di incomprensibile, e ora che senti arrivare la stretta finale prepari le valigie e ti travesti da Fata Turchina.

Quello che ha fallito sei tu, caro Attivissimo. Puoi scappare e nasconderti finchè vuoi, ma le centinaia di bugie che hai disseminato negli ultimi anni restano, e sono destinate ad inseguirti per sempre.



Attivissimo.... il tuo dileguarti, ora che le prove sono praticamente schiaccianti, è davvero molto comodo. Peccato per te, che le tue vergognose bugie - come dice Mazzucco - ti verranno dietro per sempre. Perchè oramai sono scritte nella pietra.

Sei finito... impostore che non sei altro....

13/09/2012, 02:59

16/09/2012, 13:19

Naturalmente, i TG nostrani, se ne guardano
bene dal citare notizie come queste.... [|)]



11 Settembre: Consensus Panel annuncia,
tutti i video sui 19 dirottatori sono falsi o manomessi


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Fonte: http://italian.irib.ir/notizie/mondo/it ... -manomessi

(15 settembre 2012)

di Giulietto Chiesa - Il Fatto Quotidiano.

Continua il lavoro di ricerca della verità sull'11 settembre 2001. Il panel di Consensus 911 (consensus911.org) ha individuato, con grande precisione e importanti dettagli, che tutte le (pochissime) immagini dei presunti 19 dirottatori dei quattro voli American Airlines e United Airlines sono state manomesse, o falsificate.

In sintesi (chi vuole esaminare la documentazione può farlo visitando il sito che la contiene) non esiste una sola immagine attendibile di nessuno degli imbarchi dei presunti terroristi islamici che furono effettuati quella mattina nei diversi aeroporti di partenza.

In realtà le cosiddette "prove" degli imbarchi sono concentrate soltanto in due video. Il primo, che mostrava l'imbarco di Mohammed Atta e di Abdul al-Omari all'aeroporto di Portland. Il secondo contiene immagini che "mostrerebbero" l'imbarco di 5 dirottatori islamici all'aeroporto Dulles International di Washington (quello AA77, che si sarebbe poi schiantato contro il Pentagono). Il condizionale e il virgolettato sono d'obbligo, come vedremo tra poco. E, comunque, qui finisce la documentazione ufficiale. Degli altri 12 presunti dirottatori non sono mai state fornite immagini.

Ora il panel internazionale di esperti (del quale mi onoro di fare parte) ha concluso che anche quelle pochissime immagini sono false. Per altro esse risultano manipolate (da chi?) in diversi modi e in diversi punti.

Questo vale per Atta e Abdul al-Omari, che vengono ritratti in sette (7!) fotogrammi che (nella versione del processo a Zakharias Moussaoui) contengono date sbagliate e orari non corrispondenti alla versione ufficiale. Oltre alle incredibili contraddizioni delle diverse versioni, fornite da CIA, FBI, 9/11 Commission Report. Una riguardante le storie dei due bagagli non imbarcati (inspiegabilmente), ritrovati all'aeroporto Logan di Boston e contenenti importanti documenti che certificavano l'esistenza del progetto di dirottamento, oltre che una specie di confessione di Atta. E la storia delle due auto, una Mitsubishi, abbandonata da Atta nel parcheggio di Boston, e una Nissan, abbandonata nel Jetport di Portland.

In particolare risulta del tutto ridicola la scoperta della confessione di Atta in un bagaglio che avrebbe dovuto essere imbarcato sull'aereo destinato a schiantarsi contro la torre nord del World Trade Center. Mohammed Atta doveva proprio essere ubriaco per scrivere la confessione e poi portarsela con sé nella tomba. Se non fosse stato che "qualcuno", provvidenzialmente, non imbarcò proprio quella valigia, in modo tale che l'Fbi potesse ritrovarla. Il fatto è che tutta intera la storia del viaggio a Portland di Atta non sta in piedi comunque la si voglia utilizzare. Ve l'immaginate uno che ha organizzato il più grande atto terroristico della storia, che se ne va a Portland, rischiando seriamente di arrivare in ritardo all'appuntamento con il volo fatale in partenza da Boston? Sarebbero bastati quindici minuti di ritardo e l'11 settembre non sarebbe proprio esistito. Chi ci crede? Gli sceneggiatori dell'11/9 devono avere fatto un pò di confusione.

Questo vale, ancora più clamorosamente, per il video dei 5 (cinque) dirottatori del volo AA77 (quello su cui sarebbe stata imbarcata anche la signora Barbara Olson, che, secondo la vulgata ufficiale fece una telefonata al marito in cui gli fece la telecronaca della sua imminente fine in una telefonata che dorò zero secondi). Quel video fu reso noto solo nel 2004. La Commissione non lo conosceva. Nemmeno l'Fbi lo conosceva . Fu l'Associated Press a tirarlo fuori dal cappello a cilindro, il giorno prima della pubblicazione del rapporto, dopo averlo ricevuto da un ufficio legale che rappresentava alcune delle famiglie delle vittime. L'autenticità di questo video (unico, sebbene quell'aeroporto fosse dotato di 300 videocamere) è oltremodo dubbia per molti motivi, che chi vuole potrà andare a leggersi (Point Video-2: Was the Airport Video of the Alleged AA 77 Hijackers Authentic?Official 9/11 Videotaped Evidence).

Ma uno di essi è clamoroso. Le telecamere di sorveglianza riprendono , per economizzare spazio, immagini distanziate di un secondo una dall'altra. Il video, nella parte che mostra i due terroristi al-Midhar e Moqed, è stato girato a una velocità molto superiore, pari a quella di un normale videoregistratore, cioè a 30 fotogrammi al secondo. Il che indica in tutta evidenza che esso è stato inserito dopo, cioè non viene dalla videocamera dell'aeroporto Dulles. Per giunta, a differenza di ogni video prodotto a fini di sorveglianza, questo non contiene né la data, né l'ora, né l'indicazione del luogo sotto osservazione. Insomma non certifica niente. Quel video può essere stato girato in un qualunque momento in un qualunque aeroporto americano.

E ci fermiamo qui. Chi vuole approfondire lo studio può farlo. Esistono sul sito indicato anche la traduzione in francese e spagnolo. Tra non molto aggiungeremo anche italiano, tedesco e olandese.

La ricerca continua. Recentemente è uscito uno splendido articolo di Paul Craig Roberts, in occasione dell'anniversario dell'11 settembre, che ricostruisce la sua personale, immediata percezione del significato di ciò che accadde in quel giorno. Craig Roberts ricorda ciò che lo inquietò in quei primi minuti, dopo l'attentato. "Come ex membro dell'apparato del Congresso e come funzionario di nomina presidenziale per alti compiti, io avevo accesso a segreti di primaria importanza in termini di sicurezza. Ai miei compiti di assistente al segretario al tesoro degli Stati Uniti si aggiungevano responsabilità nella Fema (Federal Emergency Management Agency, ndr) in caso di attacco nucleare. C'era una montagna dove nascondersi alla quale si supponeva che io avrei dovuto fare rapporto nel caso di un attacco nucleare e in cui io sarei stato incaricato di assumere il governo degli Stati Uniti nel caso che nessun più alto dirigente fosse sopravvissuto all'attacco. E più la faccenda dell'11/9 era raccontata dai media, più diventava inverosimile. Non è credibile che non solo la CIA e l'FBI abbiano fallito nel compito di individuare il complotto, ma anche tutte le altre 16 agenzie di intelligence, ivi inclusa la National Security Agency, che spia chiunque sul pianeta, e la Defense Intelligence Agency, il Mossad israeliano, e le agenzie d'intelligence degli alleati di Washington nella Nato. Semplicemente ci sono troppi osservatori e troppi infiltrati nei gruppi terroristici per poter accettare che un attacco di tale complessità si sia potuto realizzare senza essere scoperto e sia stato possibile portarlo a compimento senza essere impedito" .

Come si capisce, non siamo di fronte alla riflessione dell'ultimo impiegato del Dipartimento di Stato. Lui capì subito. Molti di noi, privi della sua esperienza e conoscenza, capirono un po' dopo. Molti altri stanno capendo.

Molti altri ancora capiranno. Anche se temo che sarà tardi.


(15 settembre 2012)

Fonte e commenti:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09 ... amo/353246.

20/09/2012, 00:14



(grazie zacmk ;) )
Ultima modifica di Rocknrolla il 20/09/2012, 00:37, modificato 1 volta in totale.

20/09/2012, 11:31

E dove sono andato ad abitare io per caso? In uno dei due condomini dedicati alle "torri gemelle", in quanto edificati lo stesso anno! (mi vien voglia di esporre la bandiera americana che ho nella mia stanza, fuori!) [:D]
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