13/09/2012, 08:47
fossero solo i marines
ho letto che vogliono mandare i droni..
già immagino..
una festa di matrimonio nel deserto
sparano per festeggiare
e un cretino in florida,
che magari la sera prima gli è andata buca
con la lapdancer del locale,
sgancia una bomba,
e ammazza tutti..
dopo l'afghanistan
altra colonia usa..
perchè nessun paese indipendente
accetterebbe una cosa del genere..
altra ipocrisia letta
attentato al queida scollegato dal film..
e in afghanistan, egitto ?
anche lì ?
tirano il sasso ..
e la mano ?
mai esistita..!
cioè quando i manifestanti fanno comodo
sono "pacifici" fautori della democrazia,
se sono contro
allora si tratta di al queida,
ecc.
vuoi vedere che,
quando codesti assaltavano
parlamento, caserme,
ecc.
aveva ragione gheddafi ?
l'informazione è al minimo storico..
13/09/2012, 09:51
mik.300 ha scritto:
cioè quando i manifestanti fanno comodo
sono "pacifici" fautori della democrazia,
se sono contro
allora si tratta di al queida,
ecc.
vuoi vedere che,
quando codesti assaltavano
parlamento, caserme,
ecc.
aveva ragione gheddafi ?
l'informazione è al minimo storico..
Da incorniciare e farci un quadretto...
![[:29]](./images/smilies/UF/29.GIF "Emoticon")
13/09/2012, 10:04
Angeldark ha scritto:mik.300 ha scritto:
cioè quando i manifestanti fanno comodo
sono "pacifici" fautori della democrazia,
se sono contro
allora si tratta di al queida,
ecc.
vuoi vedere che,
quando codesti assaltavano
parlamento, caserme,
ecc.
aveva ragione gheddafi ?
l'informazione è al minimo storico..
Da incorniciare e farci un quadretto...
Quoto e aggiungo questo come appendice....
"DA ASCOLTARE TRE VOLTE AL GIORNO
PER UNA SETTIMANA E INVIARLO A TRE AMICI"
13/09/2012, 11:14
il film sarà anche mediocre ma il regista una cosa giusta l'ha detta.
L'islam è un cancro...almeno fin quando ci saranno i fondamentalisti con il cervello bacato rimasto indietro ai tempi delle crociate.
----
Occorre solo sperare nelle nuove generazioni ...
L'islam è un cancro...almeno fin quando ci saranno i fondamentalisti con il cervello bacato rimasto indietro ai tempi delle crociate.
----
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/islam-18074/
[color=blue]Quando l’Islam si infuria
Numerosi i precedenti in cui gli islamici hanno reagito con violenza a trattamenti “irriguardosi”: dalle vignette danesi all’attacco di oggi. E i salafiti attribuiscono ai copti la genesi del film. Ma è un falso
GIACOMO GALEAZZI
CITTÀ DEL VATICANO
Chi tocca il Profeta muore...[/color]
Occorre solo sperare nelle nuove generazioni ...
[color=blue]Netizen arabi condannano violenze anti-USA a Bengasi
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/vociglobali/grubrica.asp?ID_blog=286&ID_articolo=622
TRADOTTO DA ELENA INTRA
I netizen arabi stanno condannando con durezza il vile attacco di ieri sera ai danni del Consolato USA a Bengasi. Secondo le prime ricostruzioni, quattro americani, incluso l'ambasciatore Christopher Stevens, stavano recandosi in un luogo più sicuro quando sono rimasti colpiti un razzo lanciato dai manifestanti che avevano circondato l'edificio.
Analoghe proteste, dovute a un film prodotto da un regista israelo-americano in cui viene ridicolizzato il Profeta Maometto, erano già avvenute lunedì a Il Cairo, dove i dimostranti si sono arrampicati sulle mura dell'Ambasciata statunitense per togliere la bandiera a stelle e strisce e sostituirla con uno striscione islamico.
L'uccisione dell'ambasciatore Stevens e di altri tre membri dello staff ha indignato i netizen di tutta la regione -- come rivealno i seguenti interventi su Twitter.
Il Movimento dei Giovani Libanesi chiede:
@ShababLibya: A cosa è servito attaccare ieri sera il consolato? Niente se non distruzione, violenza e un'enorme tragedia
Abdulraqeeb Al Azzane osserva:
@alazzane: L'uccisione dell'ambasciatore americano non è una vittoria per il Profeta stupidi! Serve a infondere lo stereotipo sbagliato che i produttori del film stanno promuovendo. Che vergogna!
Nasr Aldbea afferma:
@NasrAldbea: Sono sicuro che quelli che hanno bruciato e bombardato non sanno niente del film. Quando ho visto cosa è successo in Egitto, sospettavo che qualcosa di simile sarebbe avvenuto anche in Libia.
Khalil Agha scrive:
@Khalil_alagha: L'ambasciatore americano ucciso a Bengasi era un grande sostenitore della rivoluzione libica e amava il mondo arabo. La sua ricompensa è stata la morte. Siamo una nazione senza speranza.
Saudi Fahad Albutairi invece spiega:
@Fahad: Non c'è nessuno più pericoloso di qualcuno che unisce fanatismo religioso e ignoranza. La rivoluzione libica perderà la sua credibilità se i criminali che hanno ucciso l'ambasciatore americano non verranno puniti.
Gli fa da eco Libyan Ahmed Misrata:
@AhmedEMisrata: Gli avvenimenti della scorsa notte sono una disgrazia per la nostra rivoluzione, per le nostre vittime e soprattutto, una disgrazia per gli insegnamenti del Profeta PBUH #Benghazi
Dall'Egitto, Schehrazade sottolinea:
@_Schehrazade_: Un uomo che stava facendo il suo lavoro è rimasto ucciso in Libia perchè qualche dilettante ha fatto un inutile film e qualche fanatico gli ha dato peso. L'odio continua.
Proprio da Bengasi, @N_Benghazi scrive:
@N_Benghazi: Il Profeta non avrebbe accettato che del sangue sia stato versato perchè le persone sono rimaste offese dal film di un signor nessuno. #libya
Lo scrittore egiziano Karim El Degwy fa delle previsioni:
@KarimElDeqwi: L'attacco all'Ambasciata in Libia avrà un grosso impatto e cambierà i risultati delle elezioni in una maniera che non porterà vantaggi agli arabi e ai musulmani. Congratulazioni per il terrorismo che ci piace!
E infine ancora dall'Egitto, Nadia El Awady conclude:
@NadiaE: Meritiamo davvero tutto quello che ci sta accadendo. Tutto il mondo ci disprezzerà fin quando non ci libereremo dall'ignoranza e dal fondamentalismo in cui siamo immersi. C'è qualcosa di sbagliato in noi e non in uno stupido film.
[/color]
13/09/2012, 11:27
mik.300 ha scritto:
altra ipocrisia letta
attentato al queida scollegato dal film..
e in afghanistan, egitto ?
anche lì ?
tirano il sasso ..
e la mano ?
Vorrei però ricordare che si tratta di centinaia di manifestanti (è facile sobillare gli idioti), non è che nelle piazze è scesa tutta la popolazione egiziana o tunisina.
A me pare evidente che si voglia affermare che Egitto - Tunisia - Libia = Al Qaeda
Ricordo che l'Egitto si sta muovendo coraggiosamente in direzione contraria agli USA, Marsi è stato a Teheran qualche settimana fa... e questo gli USA non glielo perdoneranno.
Ora gli accendono il fuoco sotto il culo e rimangono a guardare.
Si ritenta la carta della "guerrà di civiltà" che non è riuscita negli anni scorsi.
A questi importa solo una cosa: guerra, soldi, potere e risorse.
Non c'è foglia che si muova che NATO non voglia.
13/09/2012, 11:34
iLGambero ha scritto:
Si ritenta la carta della "guerrà di civiltà" che non è riuscita negli anni scorsi.
A questi importa solo una cosa: guerra, soldi, potere e risorse.
http://www.wallstreetitalia.com/article ... yemen.aspx
13/09/2012, 11:43
iLGambero ha scritto:
A me pare evidente che si voglia affermare che Egitto - Tunisia - Libia = Al Qaeda
Dopo Afghanistan e Iraq avevano bisogno di altri stati canaglia. Hanno approfittato della "Primavera Araba" (occasione perduta per il mondo arabo di vivere una sorta di Risorgimento) per creare nuovi stati canaglia nelle aree di maggior interesse.
Ancora qualche mossa e dopodichè basterà organizzare un attentato pesante in USA o in Israele per giustificare l'intervento armato in ognuno di questi paesi.
Ci cascheremo ancora?!?!?
Inoltre, non so perchè, ma ho il presentimento che la decisione di dare il via a quanto sopra dipenderà da come si evolverà la situazione in Europa - La tornata elettorale del 2013 in Europa sarà fondamentale per le sorti del mondo intero.
13/09/2012, 12:57
Io rimango della mia idea, anche se è solo un'ipotesi.
La crisi in Europa serve a portare l'Europa verso l'unione politica, il tutto in chiave atlantista (NATO).
Alla NATO serve un'Europa unita con una sola voce, possibilmente poco democratica (come è ora la UE), per affrontare le future guerre contro Russia, Cina e Al Qaeda (= risorse petrolifere Medio Oriente e Africa). Non si possono avere 27 paesi con 27 teste diverse.
Se guardiamo i personaggi coinvolti in questi governi "tecnici", vediamo molti personaggi direttamente riconducibili ad ambito NATO, sia direttamente (come Monti e altri ministri di questo governo), sia indirettamente tramite varie entità comunque di stampo atlantista (tipo Aspen e via dicendo).
E mi pare che abbiano anche una certa fretta... evidentemente CINA e Russia cominciano a minare dalle fondamenta l'Impero, e occorre agire ora.
Io non credo molto al NWO... secondo me è fumo negli occhi... ho l'impressione che si stia giocando l'ennesima partita a RISIKO, dove i nazisti questa volta siamo noi.
La crisi in Europa serve a portare l'Europa verso l'unione politica, il tutto in chiave atlantista (NATO).
Alla NATO serve un'Europa unita con una sola voce, possibilmente poco democratica (come è ora la UE), per affrontare le future guerre contro Russia, Cina e Al Qaeda (= risorse petrolifere Medio Oriente e Africa). Non si possono avere 27 paesi con 27 teste diverse.
Se guardiamo i personaggi coinvolti in questi governi "tecnici", vediamo molti personaggi direttamente riconducibili ad ambito NATO, sia direttamente (come Monti e altri ministri di questo governo), sia indirettamente tramite varie entità comunque di stampo atlantista (tipo Aspen e via dicendo).
E mi pare che abbiano anche una certa fretta... evidentemente CINA e Russia cominciano a minare dalle fondamenta l'Impero, e occorre agire ora.
Io non credo molto al NWO... secondo me è fumo negli occhi... ho l'impressione che si stia giocando l'ennesima partita a RISIKO, dove i nazisti questa volta siamo noi.
13/09/2012, 13:17
Molto interessante il punto di vista di Gambero... vorrei approfondire la questione soprattutto sviscerando, se possibile, i contatti tra il mondo politico europeo e gli ambienti NATO suggeriti da Gambero.
Nella tua ipotesi però dove collochi la "Primavera Araba" e i recenti episodi in Egitto, Libia, Yemen e Siria? Quale strategia sta adottando nei confronti di questi paesi ciò che tu chiami sagacemente IMPERO?
Nella tua ipotesi però dove collochi la "Primavera Araba" e i recenti episodi in Egitto, Libia, Yemen e Siria? Quale strategia sta adottando nei confronti di questi paesi ciò che tu chiami sagacemente IMPERO?
13/09/2012, 13:35
Secondo me la "primavera araba" è uno slogan che non ha molto senso.
Rivolte popolari ci sono state, e credo che siano in gran parte spontanee in Tunisia (dove nasce tutto) e in Egitto, ma per mere questioni di FAME della popolazione. Non a caso Mubarak stava attuando politiche ultraliberiste, lo stesso in Tunisia, non molto dissimili a quelle che vediamo oggi in Europa.
Libia e Siria sono situazioni completamente diverse secondo me, e forse rappresentano la reazione dell'Impero (ma così sa molto di complottistico) per "smontare" queste rivolte, facendo vedere alle popolazioni moderate dei paesi del magreb o della penisola arabica o medio-oriente che con le "rivoluzioni" poi si finisce con i tagliagole e i fanatici. In questo modo spaventano le maggioranze di quei paesi e in un certo senso frenano velleità di rivoluzione.
In Libia e Siria è evidente l'intervento esterno, anche perché le popolazioni di quei paesi (in crisi però la Siria), godevano di uno standard di vita elevato rispetto alla media dei paesi della regione e dell'Africa.
La Tunisia è stato uno shock secondo me, perché quello era il pupillo delle politiche ultraliberiste nel terzo mondo. Caduto quello per una vera rivolta popolare, sono dovuti correre ai ripari.
Non si agisce più ora con i colpi di stato, ma ci si muove destabilizzando i paesi, soprattutto quei paesi che fanno intendere di volersi sganciare ... dall'impero.
In Egitto prima si sono mossi appoggiando i militari e favorendo direttamente (erano a Washington prima della caduta di Mubarak) il colpo di stato, poi hanno aperto ai fratelli musulmani e hanno dato il benestare a Morsi (che si è recato anch'esso presso il Dipartimento di Stato) che ha messo nel cassetto la casta militare (molto potente).
Una delle contropartite è stato un maxiprestito dal FMI (cosa che ha fatto anche la Libia, nonostante fosse PRIMA un paese praticamente con ZERO debito estero, ma si sa... i bombardamenti servivano anche a distruggere le infrastrutture, e ora andranno ricostruite tutte a prestito, e facendo lavorare aziende occidentali, USA in primis).
Morsi però ha fatto l'imperdonabile errore di andare a Teheran per la riunione dei paesi non allineati, questo secondo me gli costerà la testa a breve... ma non possono farla troppo "sporca" agiranno destabilizzando il paese. Israele non ha molto gradito a sua volta...
Non c'è nessuna primavera araba... sono slogan come le rivoluzioni colorate, idem.
Guardate l'Ucraina... prima la rivoluzione arancione... poi sta tipa qua che attua politiche ultraliberiste che in pochissimo tempo riducono alla fame la popolazione... in quel caso però le hanno dato il benservito a stretto giro di posta.
Ovviamente a chi sgarra tocca il linciaggio mediatico, con bufale diffuse a livello globale dalle reti sociali, dai media mainstream etc... in Inghilterra stanno inventandosi ogni pistolinata possibile pur di tirare dietro a Correa, reo di avere dato asilo politico ad Assange... saltano fuori bufale sui diritti umani, sulle crudeltà inflitte alla popolazione etc...
Ma non ci si limita alla propaganda, si passa anche alla destabilizzazione interna, tramite ONG sul luogo si soffia sul fuoco, si pagano "oppositori", si compiono sabotaggi e si organizzano "incidenti"... cose non molto dissimili da quanto accadde anche in Italia.
Ovviamente anche Russia e Cina, con possibilità ben minori, fanno a loro volta propaganda.
Rivolte popolari ci sono state, e credo che siano in gran parte spontanee in Tunisia (dove nasce tutto) e in Egitto, ma per mere questioni di FAME della popolazione. Non a caso Mubarak stava attuando politiche ultraliberiste, lo stesso in Tunisia, non molto dissimili a quelle che vediamo oggi in Europa.
Libia e Siria sono situazioni completamente diverse secondo me, e forse rappresentano la reazione dell'Impero (ma così sa molto di complottistico) per "smontare" queste rivolte, facendo vedere alle popolazioni moderate dei paesi del magreb o della penisola arabica o medio-oriente che con le "rivoluzioni" poi si finisce con i tagliagole e i fanatici. In questo modo spaventano le maggioranze di quei paesi e in un certo senso frenano velleità di rivoluzione.
In Libia e Siria è evidente l'intervento esterno, anche perché le popolazioni di quei paesi (in crisi però la Siria), godevano di uno standard di vita elevato rispetto alla media dei paesi della regione e dell'Africa.
La Tunisia è stato uno shock secondo me, perché quello era il pupillo delle politiche ultraliberiste nel terzo mondo. Caduto quello per una vera rivolta popolare, sono dovuti correre ai ripari.
Non si agisce più ora con i colpi di stato, ma ci si muove destabilizzando i paesi, soprattutto quei paesi che fanno intendere di volersi sganciare ... dall'impero.
In Egitto prima si sono mossi appoggiando i militari e favorendo direttamente (erano a Washington prima della caduta di Mubarak) il colpo di stato, poi hanno aperto ai fratelli musulmani e hanno dato il benestare a Morsi (che si è recato anch'esso presso il Dipartimento di Stato) che ha messo nel cassetto la casta militare (molto potente).
Una delle contropartite è stato un maxiprestito dal FMI (cosa che ha fatto anche la Libia, nonostante fosse PRIMA un paese praticamente con ZERO debito estero, ma si sa... i bombardamenti servivano anche a distruggere le infrastrutture, e ora andranno ricostruite tutte a prestito, e facendo lavorare aziende occidentali, USA in primis).
Morsi però ha fatto l'imperdonabile errore di andare a Teheran per la riunione dei paesi non allineati, questo secondo me gli costerà la testa a breve... ma non possono farla troppo "sporca" agiranno destabilizzando il paese. Israele non ha molto gradito a sua volta...
Non c'è nessuna primavera araba... sono slogan come le rivoluzioni colorate, idem.
Guardate l'Ucraina... prima la rivoluzione arancione... poi sta tipa qua che attua politiche ultraliberiste che in pochissimo tempo riducono alla fame la popolazione... in quel caso però le hanno dato il benservito a stretto giro di posta.
Ovviamente a chi sgarra tocca il linciaggio mediatico, con bufale diffuse a livello globale dalle reti sociali, dai media mainstream etc... in Inghilterra stanno inventandosi ogni pistolinata possibile pur di tirare dietro a Correa, reo di avere dato asilo politico ad Assange... saltano fuori bufale sui diritti umani, sulle crudeltà inflitte alla popolazione etc...
Ma non ci si limita alla propaganda, si passa anche alla destabilizzazione interna, tramite ONG sul luogo si soffia sul fuoco, si pagano "oppositori", si compiono sabotaggi e si organizzano "incidenti"... cose non molto dissimili da quanto accadde anche in Italia.
Ovviamente anche Russia e Cina, con possibilità ben minori, fanno a loro volta propaganda.
Ultima modifica di iLGambero il 13/09/2012, 14:31, modificato 1 volta in totale.
13/09/2012, 13:43
iLGambero ha scritto:
Io rimango della mia idea, anche se è solo un'ipotesi.
La crisi in Europa serve a portare l'Europa verso l'unione politica, il tutto in chiave atlantista (NATO).
Alla NATO serve un'Europa unita con una sola voce, possibilmente poco democratica (come è ora la UE), per affrontare le future guerre contro Russia, Cina e Al Qaeda (= risorse petrolifere Medio Oriente e Africa). Non si possono avere 27 paesi con 27 teste diverse.
Se guardiamo i personaggi coinvolti in questi governi "tecnici", vediamo molti personaggi direttamente riconducibili ad ambito NATO, sia direttamente (come Monti e altri ministri di questo governo), sia indirettamente tramite varie entità comunque di stampo atlantista (tipo Aspen e via dicendo).
E mi pare che abbiano anche una certa fretta... evidentemente CINA e Russia cominciano a minare dalle fondamenta l'Impero, e occorre agire ora.
Io non credo molto al NWO... secondo me è fumo negli occhi... ho l'impressione che si stia giocando l'ennesima partita a RISIKO, dove i nazisti questa volta siamo noi.
La tua analisi è perfetta.....
Peccato per il finale.... perchè il Progetto del cosidetto NWO, auspica proprio le "manovre" di cui tu parli.
Come fai quindi a non crederci? Non è una questione di "fede"... ma la realtà oggettiva.
13/09/2012, 13:53
Thethirdeye ha scritto:
Peccato per il finale.... perchè il Progetto del cosidetto NWO, auspica proprio le "manovre" di cui tu parli.
Come fai quindi a non crederci? Non è una questione di "fede"... ma la realtà oggettiva.
Secondo me i complotti, soprattutto quelli che hanno ampia enfasi e spazio, sono parte del gioco di disinformazione (del dividi et impera)
Il NWO potrebbe avere un senso solo dopo una guerra globale devastante, ma dovrebbe essere realmente globale e coinvolgere tutti.
Ma mi chiedo a quale scopo tutto questo? Se ci sono interessi comuni tra USA, CIna, Russia, Giappone, Europa etc... perché inscenare una guerra globale quando possono tranquillamente continuare il giochino all'infinito così come è ora?
C'è un problema di sovrapopolazione? Spargono un virus... non c'è bisogno di un conflitto su scala globale.
E' chiaro che i produttori di armi in Russia, come in Cina o in USA o in Germania hanno tutti gli stessi interessi... fomentare guerre nel mondo... ma non gli conviene farlo su grande scala OGGI.
Unire tutti i popoli sotto una sola bandiera? Mi pare che nel passato ci abbiamo provato già parecchi senza ottenere nulla di duraturo.
Comunque non si può escludere che qualcuno sia effettivamente un po' sciroccato e che agisca in modo irrazionale e semplicemente folle.
13/09/2012, 13:58
A proposito...
http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=507
segnala questo
http://www.acus.org/new_atlanticist/eur ... l-security
Più tardi me lo leggo... se parlano della crisi dell'Euro come di una questione di sicurezza globale, c'è da aspettarsi che agiranno di conseguenza.
In particolare
"
Preserving the Atlantic Alliance
A distracted, disunited, disheartened Europe, unwilling to exercise leadership in world affairs and exacting progressively deeper cuts to its capacity for action, will grow estranged from the United States. This too will have consequences for global security: without strong European commitment allied with American leadership, it is difficult to imagine, for instance, last year’s successful intervention in Libya or the economic sanctions currently bearing down on Iran.
Yeats’s poetic vision of how things fall apart includes a then-prescient warning: “The best lack all conviction, while the worst / Are full of passionate intensity.” The nations gathered in Brussels on June 28 must return to the conviction that European unity matters—not just to their individual prosperity but for the good of global security.
"
Questo è bellissimo
must return to the conviction that European unity matters—not just to their individual prosperity
Esprime un cinismo fenomenale.
Non è importante per il benessere delle popolazioni, ma per questioni di sicurezza globale.
Ecco a cosa serve l'Europa Unita, l'euro e l'europeismo.
http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=507
segnala questo
http://www.acus.org/new_atlanticist/eur ... l-security
Più tardi me lo leggo... se parlano della crisi dell'Euro come di una questione di sicurezza globale, c'è da aspettarsi che agiranno di conseguenza.
In particolare
"
Preserving the Atlantic Alliance
A distracted, disunited, disheartened Europe, unwilling to exercise leadership in world affairs and exacting progressively deeper cuts to its capacity for action, will grow estranged from the United States. This too will have consequences for global security: without strong European commitment allied with American leadership, it is difficult to imagine, for instance, last year’s successful intervention in Libya or the economic sanctions currently bearing down on Iran.
Yeats’s poetic vision of how things fall apart includes a then-prescient warning: “The best lack all conviction, while the worst / Are full of passionate intensity.” The nations gathered in Brussels on June 28 must return to the conviction that European unity matters—not just to their individual prosperity but for the good of global security.
"
Questo è bellissimo
must return to the conviction that European unity matters—not just to their individual prosperity
Esprime un cinismo fenomenale.
Non è importante per il benessere delle popolazioni, ma per questioni di sicurezza globale.
Ecco a cosa serve l'Europa Unita, l'euro e l'europeismo.
Ultima modifica di iLGambero il 13/09/2012, 14:02, modificato 1 volta in totale.
13/09/2012, 14:01
altra genialata tipo l'auto attentao delle torri gemelle, qua la cia ha ucciso il loro ambasciatore e ora mandano le navi per poi attaccare l'iran, ma quando cade sto impero anglo americano?