22/01/2009, 17:31
ormai non si è più sicuri di niente
12/02/2009, 21:26
13/02/2009, 19:25
16/02/2009, 09:58
17/02/2009, 17:03
17/02/2009, 20:08
estraterrestre ha scritto:
AGGIUNGO QUESTO BELL'ARTICOLONE CHE MAGARI PUò ESSERE DI APERTURA PER QUALCUNO A DEI RIPENSAMENTI.
http://arctic.atmos.uiuc.edu/cryosphere/
Riscaldamento globale: verità e fantasie
di Bruno Carli, Head of Earth Observation CNR,
Paolo Saraceno, INAF
In questi giorni sono comparsi sui giornali numerosi articoli in cui si annuncia la fine della “teoria” del riscaldamento globale. Gli articoli raccolgono le testimonianze di numerosi scettici, tutti concordi nel sostenere che la scienza sbaglia e che la morsa di gelo, che ha colpito l’Europa nei giorni dell’epifania, mostra che la terra si sta raffreddando e non scaldandosi.
Prese di posizione di questo tipo compaiono di tempo in tempo sui giornali e nascono dal grossolano errore di confondere la Meteorologia con la Climatologia, di confondere quello che succede giorno per giorno, con medie annuali che tracciano l’evoluzione del clima. Per un climatologo un’estate o un inverno caldo non sono la prova del riscaldamento globale, tanto meno lo sono le estati o gli inverni più freddi del solito.
Tra gli articoli fantasiosi di questi giorni alcuni addirittura sostengono che i ghiacci polari sono tornati ai valori del 1979, affermazione non vera, come mostra la figura qui riportata per l’emisfero nord dove c’è stata la maggiore variazione. Il fatto che un minimo del 1978 coincida con un massimo del 2008 (riga rossa), significa solo che abbiamo avuto un inverno più freddo di quelli che lo hanno preceduto, ma non che si sia riformata la spessa banchina polare che c’era in passato, così come non basterà il freddo di questo inverno a riportare i ghiacciai alpini ai livelli di 30 anni fa. L’effetto climatico importante è il lento e sistematico cambiamento evidenziato dalla curva blu.
Figura: Estensione dei ghiacci nell’emisfero nord. La decrescita si accentua a partire dal 2000. Da , sito del Polar Research Group, dell’Università dell’Illinois che contiene dati e animazioni sui ghiacci polari a partire dal 1979.
Il motivo che ha portato gli scienziati a parlare di variazioni climatiche come di un fatto e non di una teoria è l’aver misurato, nell’ultimo secolo, la crescita di quasi un grado della temperatura media della terra. Un incremento notevole, se consideriamo che tra le temperature medie registrate, dai carotaggi dei ghiacci polari, durante le glaciazioni e i massimi di temperatura dell’ultimo milione d’anni la differenza è di soli 5 gradi.
È questa “piccola” variazione di temperatura media, questo grado in più, che ha avuto gli effetti secondari di cui si parla di continuo: lo spostamento verso nord di molte specie, la crescita dei tifoni e degli uragani (quasi triplicati negli ultimi 20 anni), la riduzione dei ghiacciai alpini e polari. Anche se lente, le variazioni climatiche hanno forti influenze sulle specie che abitano la terra e sono la sola causa accertata delle estinzioni di massa avvenute in passato (anche quella dei dinosauri è avvenuta per variazioni climatiche in quel caso causate dall’impatto di un meteorite).
L’uomo avverte poco le variazioni climatiche perché su scala annuale sono piccole; spesso anzi non le percepiamo neanche perché viviamo in ambienti artificiali dove il caldo e il freddo sono molto mitigati. Gli animali e le specie vegetali, che invece vivono all’esterno, hanno colto da tempo questi cambiamenti e molte specie (non tutte gradevoli, come la zanzara tigre) si sono spostate a nord e molti migratori hanno da tempo cambiato le loro abitudini.
Il riscaldamento globale è quindi un fatto che su basi scientifiche non può più esser messo in discussione. Si può invece sostenere che l’uomo non ne sia responsabile e che l’aumento dei gas serra che si osserva è una conseguenza e non la causa del riscaldamento globale (anche un aumento di temperatura dovuto ad altre cause provoca un aumento dei gas serra per degassamento dei mari). Non esiste infatti, oggi, una misura che permetta di affermare oppure negare con certezza che la causa prima del riscaldamento globale siano i gas serra emessi dall’uomo.
Anche se non ci sono prove certe, le evidenze sono a favore della responsabilità umana in particolare ci sono due fatti che la “certificano”: il primo è che la temperatura ha cominciato a crescere quando l’uomo ha aumentato l’emissione dei gas serra; la seconda che, in tanti anni, non si è ancora identificata una causa diversa dai gas serra antropici che possa giustificare il riscaldamento che si osserva (la radiazione emessa dal sole, ad esempio, misurata con precisione da 50 anni, oscilla di un qualche punto per mille attorno a un valore costante e non giustifica quindi la crescita di temperatura che si osserva).
La prudenza dovrebbe quindi suggerire di ridurre le emissioni dei gas serra almeno sino a quando non si riuscirà a dimostrare che esiste una causa diversa dall’uomo. Sarebbe drammatico avere tra qualche anno la conferma della responsabilità umana e scoprire che è troppo tardi per intervenire (i fenomeni climatici hanno inerzie lunghissime, e potrebbero essere necessari millenni per ripristinare le condizioni iniziali). Anche nell’improbabile ipotesi che si scoprisse l’esistenza di una causa esterna, non è neanche sensato dare, con i gas serra prodotti dall’uomo, un altro contributo al riscaldamento globale aumentando il rischio di catastrofe.
Sia l’uomo, o altro, il principale responsabile del riscaldamento globale, il problema che ci si dovrà presto porre è come fermarlo. Per cui è probabile che in futuro non si dovranno solo ridurre le emissioni di gas serra, ma anche cercare di capire come rimuovere dall’atmosfera quelli emessi nei secoli scorsi.
Fonte:
da Richard mar 17 feb 2009, 16:32
29/08/2012, 18:51
13/09/2012, 01:13
Il cambiamento climatico e la governance globale
Un raffreddamento globale, con inverni più gravi e cattiva distribuzione delle precipitazioni è atteso per i prossimi 20 anni invece del riscaldamento globale antropogenico propagandato dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC).
Il riscaldamento globale è una supposizione senza fondamento scientifico. Le proiezioni climatiche, realizzate con modelli matematici, sono meri esercizi accademici, inutili come la pianificazione dello sviluppo globale.
Il suo pilastro fondamentale é che si sta intensificando l’effetto serra causate dalle attività umane che emettono biossido di carbonio (CO2) e il metano (CH4), attraverso la combustione di combustibili fossili e delle foreste tropicali, le attività agricole e di allevamento dei ruminanti.
Tuttavia, l’effetto serra non è mai stato dimostrato, non è nemmeno menzionato nei testi di fisica. Invece, sono più di cento anni che il fisico Robert W. Wood ha dimostrato che il suo concetto è falso. Le temperature sono giá state piú elevate con concentrazioni di CO2 minori di quelle attuali. Ad esempio, tra il 1925 e il 1946 l’Artico, in particolare, ebbe un aumento di 4° C con CO2 inferiore a 300 ppmv (parti per milione in volume). Oggi, la concentrazione è di 390 ppmv.
Dopo la seconda guerra mondiale, quando le emissioni sono aumentate in modo significativo, la temperatura globale è diminuita fino alla metà degli anni 1970.
Cioè, è ovvio che la CO2 non controlla il clima globale. Ridurre le emissioni, ad un costo enorme per la società, non avrà un impatto sul clima. Poiché oltre l’80% di matrice energetica globale dipende dai combustibili fossili, riducendo le emissioni significa ridurre la produzione di energia e condanneranno i paesi sottosviluppati alla povertà eterna, con crescenti disuguaglianze sociali del pianeta.
La trama del Riscaldamento globale non è nuova e ha seguito la stessa ricetta della presunta distruzione di ozono (O3) da clorofluorocarburi (CFC) tra il 1970 e 1980.
Si ipotizzó che le molecole di CFC, 5-7 volte più pesante dell’aria, possano salire a più di 40 km di quota, dove si ha la formazione di O3 e dove ogni atomo di cloro rilasciato distrugge migliaia di molecole di O3 , riducendo la sua concentrazione e permettendo una maggiore entrata di radiazione ultravioletta sulla Terra, aumentando i casi di cancro della pelle ed eliminare migliaia di specie viventi.
Incontri con gli scienziati, compresi i paesi in via di sviluppo, sono stati fatti per dare un carattere pseudoscientifico al problema inesistente, fu creato il gruppo di esperti scientifici Ozono Tendenze nell’ambito del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente , ed è stato redatto il Protocollo di Montreal (1987), firmato dai paesi in via di sviluppo sotto la minaccia e il ricatto di sanzioni economiche.
Nel 1995, gli autori delle equazioni chimiche che avrebbero distrutto il O3 hanno ricevuto il Premio Nobel per la Chimica. Tuttavia, nel 2007, gli scienziati della NASA Jet Propulsion Laboratory hanno dimostrato che le loro equazioni non si verificano nelle condizioni della stratosfera antartica e non sono la causa della distruizione dello strato di ozono. Non fidatevi mai dei professorini di chimica…..
Il presunto riscaldamento globale sta seguendo la stessa procedura, con incontri scientifici O pseudoscientifici), la creazione dell’IPCC, il protocollo di Kyoto e il Nobel (la pace?) all’IPCC e Al Gore.
Si tratta di due tentativi di definire la governance globale. Quale sarà il prossimo passo? La Piattaforma intergovernativa sulla politica di biodiversità e servizi scientifici?
Fonte
13/09/2012, 01:22
13/09/2012, 17:43
zakmck ha scritto:Il cambiamento climatico e la governance globale
Un raffreddamento globale, con inverni più gravi e cattiva distribuzione delle precipitazioni è atteso per i prossimi 20 anni invece del riscaldamento globale antropogenico propagandato dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC).
Il riscaldamento globale è una supposizione senza fondamento scientifico. Le proiezioni climatiche, realizzate con modelli matematici, sono meri esercizi accademici, inutili come la pianificazione dello sviluppo globale.
Il suo pilastro fondamentale é che si sta intensificando l’effetto serra causate dalle attività umane che emettono biossido di carbonio (CO2) e il metano (CH4), attraverso la combustione di combustibili fossili e delle foreste tropicali, le attività agricole e di allevamento dei ruminanti.
Tuttavia, l’effetto serra non è mai stato dimostrato, non è nemmeno menzionato nei testi di fisica. Invece, sono più di cento anni che il fisico Robert W. Wood ha dimostrato che il suo concetto è falso. Le temperature sono giá state piú elevate con concentrazioni di CO2 minori di quelle attuali. Ad esempio, tra il 1925 e il 1946 l’Artico, in particolare, ebbe un aumento di 4° C con CO2 inferiore a 300 ppmv (parti per milione in volume). Oggi, la concentrazione è di 390 ppmv.
Dopo la seconda guerra mondiale, quando le emissioni sono aumentate in modo significativo, la temperatura globale è diminuita fino alla metà degli anni 1970.
Cioè, è ovvio che la CO2 non controlla il clima globale. Ridurre le emissioni, ad un costo enorme per la società, non avrà un impatto sul clima. Poiché oltre l’80% di matrice energetica globale dipende dai combustibili fossili, riducendo le emissioni significa ridurre la produzione di energia e condanneranno i paesi sottosviluppati alla povertà eterna, con crescenti disuguaglianze sociali del pianeta.
La trama del Riscaldamento globale non è nuova e ha seguito la stessa ricetta della presunta distruzione di ozono (O3) da clorofluorocarburi (CFC) tra il 1970 e 1980.
Si ipotizzó che le molecole di CFC, 5-7 volte più pesante dell’aria, possano salire a più di 40 km di quota, dove si ha la formazione di O3 e dove ogni atomo di cloro rilasciato distrugge migliaia di molecole di O3 , riducendo la sua concentrazione e permettendo una maggiore entrata di radiazione ultravioletta sulla Terra, aumentando i casi di cancro della pelle ed eliminare migliaia di specie viventi.
Incontri con gli scienziati, compresi i paesi in via di sviluppo, sono stati fatti per dare un carattere pseudoscientifico al problema inesistente, fu creato il gruppo di esperti scientifici Ozono Tendenze nell’ambito del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente , ed è stato redatto il Protocollo di Montreal (1987), firmato dai paesi in via di sviluppo sotto la minaccia e il ricatto di sanzioni economiche.
Nel 1995, gli autori delle equazioni chimiche che avrebbero distrutto il O3 hanno ricevuto il Premio Nobel per la Chimica. Tuttavia, nel 2007, gli scienziati della NASA Jet Propulsion Laboratory hanno dimostrato che le loro equazioni non si verificano nelle condizioni della stratosfera antartica e non sono la causa della distruizione dello strato di ozono. Non fidatevi mai dei professorini di chimica…..
Il presunto riscaldamento globale sta seguendo la stessa procedura, con incontri scientifici O pseudoscientifici), la creazione dell’IPCC, il protocollo di Kyoto e il Nobel (la pace?) all’IPCC e Al Gore.
Si tratta di due tentativi di definire la governance globale. Quale sarà il prossimo passo? La Piattaforma intergovernativa sulla politica di biodiversità e servizi scientifici?
Fonte
13/09/2012, 19:12
superza ha scritto:
Falsità tecniche e storiche come quelle dette in questo articolo fanno rabbrividire....
13/09/2012, 20:02
15/09/2012, 00:04
zakmck ha scritto:superza ha scritto:
Falsità tecniche e storiche come quelle dette in questo articolo fanno rabbrividire....
Bene, allora argomenta le tue affermazioni.....
15/09/2012, 00:15
Wolframio ha scritto:
"Se la Terra si surriscalda colpa del Sole: l’uomo non c’entra"
CUT...
15/09/2012, 02:12
superza ha scritto:
Quarto e qui si rasenta il ridicolo, l'assunzione che visto l'aumento della temperatura senza aumenti di co2 si dimostra che l'aumento di CO2
non causa aumento di temperatura è quanto meno ascientifico: