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MessaggioInviato: 19/09/2012, 13:47 
http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/1060726/francia-allerta-per-nuove-vignette-su-maometto-scuole-e-ambasciate-francesi-chiuse-venerdi.shtml

E via un altro colpetto per aizzare le folle...

Mi ricordo, quando ero adolescente, c'erano sti gruppi di fighetti violenti che venivano chiamati "gabber".
Loro uscivano solo per far risse, litigare. Tu passavi e uno di loro magari ti continuava a fissare, ti punzecchiava, ti rideva alle spalle.
Se tu conoscevi i loro scopi, facevi finta di niente e tiravi dritto.
Ma se per caso ti giravi solo a guardarli, partiva il classico "che c*zzo guardi? c*zzo vuoi?" e da lì il degero e botte perché eri stato tu a provocarli (secondo loro).

Il giochetto psicologico è evidentemente uguale.


Ultima modifica di ilMaro il 19/09/2012, 13:47, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 19/09/2012, 14:13 
Cita:
ilMaro ha scritto:

http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/1060726/francia-allerta-per-nuove-vignette-su-maometto-scuole-e-ambasciate-francesi-chiuse-venerdi.shtml

E via un altro colpetto per aizzare le folle...

Mi ricordo, quando ero adolescente, c'erano sti gruppi di fighetti violenti che venivano chiamati "gabber".
Loro uscivano solo per far risse, litigare. Tu passavi e uno di loro magari ti continuava a fissare, ti punzecchiava, ti rideva alle spalle.
Se tu conoscevi i loro scopi, facevi finta di niente e tiravi dritto.
Ma se per caso ti giravi solo a guardarli, partiva il classico "che c*zzo guardi? c*zzo vuoi?" e da lì il degero e botte perché eri stato tu a provocarli (secondo loro).

Il giochetto psicologico è evidentemente uguale.


ma io non capisco..

non era stato istituito il reato
di discrimanzione razziale,
istigazione all'odio razziale ?

boh..

quando riguarda gli ebrei,
arresti e censure,
se riguarda altre religioni..
NISBA..

così non si va molto lontano..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 19/09/2012, 14:43 
Come no! Basta non insultare i musulmani ...



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MessaggioInviato: 19/09/2012, 15:17 
VIGNETTA MAOMETTO, MINACCE ALLA RIVISTA. PARIGI CHIUDE AMBASCIATE E SCUOLE



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PARIGI - Rischiano di infiammare ancora di più le relazioni con il mondo arabo la nuove caricature del profeta Maometto pubblicate dal settimanale satirico francese, Charlie Hebdo, in edicola domani. I disegni che secondo il sito de Le ****ro mostrano il Profeta in posizioni 'ose'', non figurano in prima pagina ma nella quarta di copertina.
In piena ondata di violenze contro gli Usa per il film anti-Islam, la pubblicazione di questi disegni preoccupa la polizia francese, che ha deciso di proteggere la sede del giornale a Parigi, già incendiata in passato. Intervenendo alla tv I-tele, il direttore di Charlie Hebdo, Charb, ha detto di non essere preoccupato per le conseguenze di questa pubblicazione.

IL DIRETTORE: «NON HO PAURA» «Io non ho paura». Lo ha detto il direttore di Charlie Hebdo, Charp, intervistato dall'ANSA nella sede superblindata del giornale a Parigi. Il direttore è quindi tornato a criticare la «reazione esagerata» del governo francese, che ha criticato le vignette su Maometto pubblicate dal settimanale. «Il governo di destra di Sarkozy ci diede un sostegno molto più forte», ha sottolineato il direttore dello storico giornale satirico Gauche. Charp ha inoltre detto che se succederà qualcosa nelle scuole o nelle ambasciate della Francia che le autorità francesi hanno deciso di chiudere venerdì prossimo, «non ci sentiremo responsabili. Responsabile è chi brandisce le armi». «Non dobbiamo cedere alla minoranza che ci prende in ostaggio», ha concluso. Davanti alla sede del giornale, c'è un vistoso dispositivo di polizia. Mentre all'interno della redazione sono presenti diversi agenti in borghese che controllano gli ingressi. Da questa mattina gli uffici di Charlie Hebdo sono letteralmente invasi da decine di giornalisti francesi e internazionali.

PIRATATO IL SITO DI CHARLIE HEBDO «Il sito del nostro giornale è stato piratato»: lo annuncia la redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo. La redazione «ha ricevuto in queste ultime ore minacce e intimidazioni». «Ma non ci piegheremo», ha detto una delle redattrici del settimanale, Zineb El Rhazoui, intervistata dall'ANSA nella sede del giornale.

VENERDI' CHIUSE AMBASCIATE E SCUOLE FRANCESI Le ambasciate, i consolati i centri culturali e le scuole francesi «in una ventina» di paesi musulmani rimarranno chiuse venerdì, giornata di preghiera, come «misura di precauzione» in seguito alla pubblicazione di nuove vignette satiriche su Maometto da parte della rivista satirica Charlie Hebdo. Lo ha annunciato il ministero degli esteri precisando che «non ci sono minacce concrete contro alcun sito».

VIETATA LA MANIFESTAZIONE Vietata la manifestazione di protesta contro il film anti-Islam sabato a Parigi: lo ha annunciato il premier Jean-Marc Ayrault: «Non c'è ragione di lasciar entrare nel nostro Paese conflitti che nulla hanno a che vedere con la Francia», ha detto alla radio Rtl. Ayrault, sempre ai microfoni di RTL, ha ricordato che in Francia c'è la possibilità di un ricorso alla magistratura per chi si sente offeso dalle caricature o da presunte offese a Maometto o all'islam.
Mentre sui social network si evoca l'ipotesi di manifestazioni sabato contro il film anti-islam che ha suscitato proteste nel mondo musulmano, il primo ministro ha detto che è stata presentata una richiesta di autorizzazione per una manifestazione, «ma sarà opposto un divieto». «Non c'è motivo che si lascino entrare nel nostro paese conflitti che non riguardano la Francia. Siamo in una repubblica che non ha assolutamente intenzione di lasciarsi intimidire da alcuno in merito ai suoi valori».
«Non tollereremo eccessi» ha continuato il primo ministro, rendendo omaggio al «grande spirito di responsabilità e di moderazione» dei responsabili del culto musulmano. «Sono gruppi minoritari che vogliono sfruttare la situazione - ha detto con riferimento alla richiesta di manifestazione - la Repubblica non si lascerà sopraffare».

"DA NOI C'E' LIBERTA' DI SATIRA" «Siamo in un paese in cui è garantita anche la libertà di caricatura e se qualcuno si sente offeso può rivolgersi ai tribunali», ha detto alla radio RTL Jean-Marc Ayrault, a proposito delle vignette pubblicate oggi dal giornale Charlie Hebdo. «Siamo in un paese in cui la libertà d'espressione è garantita, e anche la libertà di caricatura», ha detto Ayrault. «Ognuno deve esercitare questa libertà nel rispetto - ha continuato - ma se davvero qualcuno si sente offeso nelle sue convinzioni e pensa che ci sia stata una violazione della legge, noi siamo in uno stato di diritto. Questo stato di diritto deve essere rispettato completamente e queste persone possono rivolgersi ai tribunali. È già accaduto riguardo alla stessa rivista».
In merito al «contesto» nel quale è stato deciso dal giornale satirico di pubblicare le vignette, Ayrault ha affermato che sta alla «responsabilità di coloro che dirigono questo giornale di decidere di farlo o non farlo». Il premier «comprende» che alcuni possano «essere offesi nella loro sensibilità», ma - aggiunge - «siamo in uno stato laico, uno stato repubblicano»

http://www.leggo.it/news/mondo/vignetta ... 4797.shtml


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MessaggioInviato: 19/09/2012, 15:45 
io non capisco questa impellente necessità
di insultare le religioni altrui..

non è che l'ha prescritto il dottore..

qualcuno ha una spiegazione..?

boh..



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MessaggioInviato: 19/09/2012, 16:00 
Provocare una reazione per giustificare una controreazione, cosa già successa con la storia del film... A mio modesto parere...



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MessaggioInviato: 20/09/2012, 08:33 
È ora di seppellire con una fragorosa risata mondiale il fanatismo omicida islamico prima che questi seppellisca noi. Non se ne può più di tanta violenta quanto stupida arroganza. Tanta violenza non è mai giustificabile, tanto più da parte di sedicenti religiosi che come tali dovrebbero professare la tolleranza e la pace universale invece d'imporre con la forza e la paura la loro retrogada e incivile visione del mondo.

Quindi, invece di criticare chi 'offende' l'islam, dovremmo ringraziare tutti coloro che coraggiosamente tentano di abbattere quel muro di paura ed omertà presente anche in occidente nei confronti dell'islamismo.


Ultima modifica di rmnd il 20/09/2012, 08:49, modificato 1 volta in totale.


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[^]The best quote ever (2013 Nonsense Award Winner):
«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
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http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/
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MessaggioInviato: 20/09/2012, 14:46 
Cita:
mik.300 ha scritto:

io non capisco questa impellente necessità
di insultare le religioni altrui..

non è che l'ha prescritto il dottore..

qualcuno ha una spiegazione..?

boh..


Certo.... c'è la necessità di creare un nuovo nemico.
Si provoca apertamente, per innescare una reazione.

Successivamente, per arginare questa reazione, si interviene
per il raggiungimento degli obiettivi SECOLARI.

Ti consiglio due letture:

1) "Le rivolte nel mondo arabo per il film blasfemo e l’incredibile
vicenda del video su youtube che nessuno riesce a far rimuovere"
http://www.altrainformazione.it/wp/2012 ... rimuovere/

2) "Per tutto il tempo il piano è consistito nel prendere di mira il mondo islamico allo
scopo di scatenare una guerra globale che mandasse il mondo in fiamme e portasse
alla “soluzione” di un controllo centralizzato del pianeta e di tutti i suoi abitanti".
http://www.timmylove.altervista.org/tl/ ... child.html



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 20/09/2012, 15:40 
Lo ripeto: se dovessimo reagire come loro ....[^]
Comunque sia, sbagliano (forse facendolo apposta!).[;)]



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MessaggioInviato: 20/09/2012, 20:46 
“Il film anti-Maometto? In realtà non esiste”
20/09/2012 - Le F i g a r o- pone pesanti dubbi su "L'innocenza dei musulmani", che nessuno ha mai visto

-Le F i g a r o- ci svela un segreto che darebbe una nuova forma a tutte quelle che sono state le proteste nel mondo islamico sul film ispirato alla vita di Maometto: “L’innocenza dei musulmani” non esisterebbe.

BUGIE - Insomma, il film anti islam non sarebbe mai stato girato. Nessuno ad oggi l’ha visto nella sua interezza, neanche gli studios americani i quali hanno sguinzagliato i propri segugi alla ricerca della pellicola di due ore. L’unica cosa sicura è il trailer, presente su Youtube e disponibile dal mese di luglio. Quindi verrebbe smentita la voce del regista Sam Bacile, pseudonimo di Nakoula Basseley Nakoula, il quale sosteneva che la prima proiezione si chiamava “L’innocenza di Bin Laden”. Ma un impiegato del Vine Theater di Los Angeles, luogo in cui sarebbe avvenuta la proiezione, ha detto che nessuno ha assistito alla proiezione e che lui stesso non ha mai visto il film.

ALTRO CHE MAOMETTO - Non esistono dettagli su questo film e neanche sulla post produzione. Si sa che è stata girata qualche scena, ma nessuno poi ha assistito a montaggio e post produzione. La Cnn ha trovato 80 membri della squadra tecnica i quali hanno confermato di non essere mai stati messi al corrente del contenuto del film e neanche delle motivazioni del regista. Secondo le maestranze non è mai stato fatto alcun riferimento al profeta Maometto nel corso delle riprese. I dialoghi non avrebbero mai riguardato contenuti offensivi sull’islam così come attacchi mirati al Profeta Maometto.

DOPPIAGGIO ARTEFATTO - Sam Bacile ha riferito agli attori che “l’innocenza dei musulmani”, girato nel 2011, doveva essere un film ambientato nell’Egitto antico. Cindy Lee Garcia, l’attrice che impersonava la futura sposa di Maometto, ha confermato che tutti riferimenti religiosi sono stati aggiunti in sede di doppiaggio. “Nessun attore ha mai voluto insultare il Profeta Maometto nelle riprese originali”. In effetti il trailer disponibile sul web dimostra la mancanza di sincrono tra le parole dell’attore ed il doppiaggio. L’attrice ha deciso di agire contro il suo produttore colpevole di aver violato le intenzioni principali dell’opera, confermando di non aver mai visto l’opera nella sua totalità.

SI VOLEVA FOMENTARE L’ODIO - Per Marium Mohiuddin del Muslim Public Affairs Council, organizzazione alla quale si sono rivolti i produttori hollywoodiani, il film non esiste, nonostante nei paesi islamici siano convinti che siano stati gli americani a finanziare un’opera contro il Profeta. Peccato che come confermato manchino tutti i dati per certificare la realizzazione dell’opera. Bisogna aggiungere poi che Sam Bacile è un nome del tutto sconosciuto a Hollywood. Presentatosi come un ebreo israelo-americano di professione promotore immobiliare, si tratterebbe in realtà di un egiziano di 55 anni residente in California in libertà su cauzione per frode bancaria. La sua condanna gli impedisce di usare il pc, ma con il suo pseudonimo ha fatto il bello ed il cattivo tempo. Tanto da ammettere di aver ricevuto cinque milioni di dollari come finanziamento da parte di dieci ebrei generosi. La certezza che questo film non è mai esistito ed ha rappresentato un’operazione per fomentare l’odio nei paesi arabi. Missione compiuta. (Photocredit Lapresse)

http://www.giornalettismo.com/archives/ ... on-esiste/


Ultima modifica di nemesis-gt il 20/09/2012, 20:49, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 20/09/2012, 21:04 
[:X] [:X] Ma va ! Sono d'accordo con RMND !!!!


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MessaggioInviato: 21/09/2012, 17:28 
La verità choc sul film blasfemo: “Girato dai servizi segreti israeliani”

Conversazione con Aldo Giannuli – ricercatore di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano; consulente delle Procure di Milano (strage di piazza Fontana), Pavia, Brescia (strage di piazza della Loggia), Roma e Palermo, nonché della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle Stragi (1994-2001); esperto di Servizi Segreti – sugli ultimi sviluppi in Nordafrica e in Medio Oriente, con particolare attenzione agli aspetti che sembrano suggerire, nella vicenda che riguarda la diffusione web del film blasfemo sulla figura del Profeta Maometto, l’ipotesi di un’operazione di Intelligence.
Nella misteriosa vicenda che riguarda il film blasfemo sul Profeta Maometto, le cose che non tornanosono parecchie. La sensazione che si sia cercato di provocare una reazione a tutti i costi è forte…
Camilleri definirebbe l’autore di questo film ‘mastro d’opra fina’. Come prodotto artistico è una schifezza irripetibile, ma come operazione di guerra psicologica è assolutamente impeccabile, da manuale direi.

Stando alla versione ufficiale, dietro a questo film ci sarebbero unicamente tre copti di origine egiziana – Nakoula Basseley Nakoula, Nasrallah Abdelmasih e Morris Sadek. Le sembra un’ipotesi credibile?
Non diciamo pistolinate. Per com’è stata concepita e per la raffinatissima sensibilità psicologica dimostrata, si tratta quasi certamente di un’operazione da Servizi Segreti. Quei tre cretini dovrebbero innanzitutto spiegare dove hanno trovato i soldi per fare questo film; ma, in ogni caso, se io – insieme a dieci amici – trovassi dei soldi per girare un cortometraggio con l’obiettivo di prendere a pesci in faccia l’Islam, potrei pure metterlo su YouTube ma non è che automaticamente tutti se ne accorgerebbero. Se aspettassi il passaparola, forse in cinque anni… Se una cosa del genere scoppia in modo così repentino, significa che qualcuno, oltre ad averci messo dei soldi, ha organizzato alla perfezione il lancio del film via web proprio allo scopo di ottenere un’eco mediatica come quella che abbiamo visto.

Pare che il film fosse in rete già dallo scorso giugno e che solo con la comparsa – circa due settimane fa – di una versione sottotitolata in arabo si sia giunti allo scoppio, decisamente repentino, di questa crisi. Strano, se si pensa che in Paesi come la Libia e lo Yemen l’alfabetizzazione si attesta intorno al 50%…
Cerchiamo di capire, innanzitutto, chi ci guadagna. Non può non colpire la coincidenza fra questa crisi e l’avvicinarsi della possibile azione militare israeliana contro l’Iran. Diciamo che la ‘minestra’ era preparata da un po’. Se è vero che il film era stato caricato su YouTube già lo scorso giugno, probabilmente questa cosa era ‘in viaggio’ già dalla scorsa primavera, se non addirittura da prima. Qualche tempo tecnico per preparare questa porcheria ci sarà pure voluto…

Tra l’altro pare che questo misterioso produttore, Nakoula, si sia recato in Egitto alla ricerca di fondi. Sarà un caso, ma la presenza dei Servizi Segreti israeliani in Egitto è un fatto assodato…
Si può dire che lì stiano di casa… L’interesse è chiaramente di chi auspica una frattura fra il Mondo islamico e l’Occidente. È per questo che mi viene da pensare più agli israeliani che agli americani. Questi ultimi puntano, semmai, più a una rottura fra l’Iran e il Mondo arabo, giocando – con l’appoggio dell’Arabia Saudita – sul crinale sunniti-sciiti. Qui invece l’operazione ha mirato a spostare la spaccatura sulla contrapposizione Occidente-Islam: l’intento è inequivocabilmente quello di impedire un ponte col mondo islamico. Per quanto possa sembrare paradossale, gli israeliani sono più interessati a un Medio Oriente fondamentalista che non a un Medio Oriente che evolva verso forme di democrazia più o meno simili a quelle occidentali. In un Medio Oriente tendenzialmente filo-occidentale, democratizzato e secolarizzato, infatti, Israele perderebbe gran parte della sua ragione d’essere.

Quando parla di un coinvolgimento israeliano in questa vicenda, a chi si riferisce?
Parlare di Israele in toto sarebbe un errore. Ho in mente alcuni circoli di destra che, per esempio, non vogliono saperne di alcun processo di distensione coi palestinesi e che premono per un’operazione in Iran. Consideriamo poi un altro fatto: la destra israeliana non ama Obama. Non le sembra strano che questa crisi in Nordafrica e in Medio Oriente sia scoppiata a poco più di un mese dalle Presidenziali americane? Di colpo Obama si è trovato tra le mani, oltre a un Ambasciatore ucciso in un modo a dir poco atroce, una situazione delicatissima: se non reagisce trasmette un’immagine di debolezza, ma può forse reagire bombardando a cuor leggero le città di un Paese che lui stesso ha contribuito a liberare da una dittatura?

Eppure, stando ai primi sondaggi, sembra che Romney non abbia guadagnato terreno su Obama in questa fase. Anzi, sembra che ci stia addirittura rimettendo…
Romney ci sta rimettendo perché è un inetto. Però, obiettivamente, lo ‘scherzo’ a Obama non è stato carino…

In questa operazione, secondo lei, quali altri attori potrebbero essere in gioco?
Io non escluderei l’ipotesi di una ‘manina’ americana riconducibile a quei settori legati ai petrolieri. L’idea che abbiano dato una mano o che siano essi stessi i ‘committenti’ non è campata per aria. Non vedo, viceversa, la possibilità di coinvolgimenti di altri Servizi Segreti. Nessun Servizio europeo, in un momento di crisi come questo, si prenderebbe la briga di far scoppiare un simile caos. I cinesi? Che interesse vuole che abbiano… I russi? Quelli hanno già tanti problemi coi ceceni e la creazione del nemico americano è roba da URSS, non da Russia di Putin… Gli iraniani…?

Trova così improbabile l’ipotesi di un coinvolgimento dei Servizi Segreti iraniani? In effetti, questa crisi sembra aver ricompattato l’opinione pubblica musulmana contro il comune nemico americano, indipendentemente dalle divisioni fra sunniti e sciiti…
Sì, è vero. Ma un’operazione simile, a tre settimane da un possibile attacco israeliano in Iran, non avrebbe alcun senso. Il tempismo fa pensare agli israeliani, non agli iraniani.

Ha in mente altre possibili ‘regie’?
Si potrebbe anche pensare a un’operazione dei Fratelli Musulmani egiziani organizzata per mettere in crisi l’Esercito e per mobilitare le masse verso un fondamentalismo religioso lontano da uno sbocco di tipo democratico-occidentale. Ma è un’ipotesi poco probabile…

La ‘pista egiziana’ non la convince?
Non è una pista campata per aria, intendiamoci. Tuttavia, i Servizi Segreti egiziani – i cosiddetti Mukhabarat – sono roba seria e, a quanto ne so io, sono controllati dall’Esercito. Se i Fratelli Musulmani si fossero mossi in questo senso (e dubito che siano così ‘raffinati’), i Mukhabaratl’avrebbero scoperto e, a quel punto, l’obiettivo dell’operazione sarebbe stato chiarissimo. Il piano, le garantisco, non sarebbe andato in porto.

Un gioco di sponda fra alcune frange dei Servizi Segreti americani e l’Intelligence israeliana legata alla destra, dunque?
È sicuramente un’ipotesi molto più convincente.

Quando parla di Servizi Segreti israeliani a chi allude?
È sbagliato pensare necessariamente al Mossad. Esistono altri Servizi, come quello dell’Esercito, decisamente più ‘cattivelli’. A confronto, quelli del Mossad sono i ‘buoni’ (quant’è difficile usare quest’espressione…). È l’Esercito che in questa storia ha un interesse maggiore a mantenere una tensione permanente, in modo da restare un’istituzione intoccabile. Fino a quando permarrà una situazione d’emergenza, infatti, l’Esercito potrà fare ciò che vuole.

Torniamo ai tre copti che avrebbero prodotto il film blasfemo su Maometto. È probabile che siano stati usati e che non abbiano la minima idea di chi siano in realtà le persone per cui stanno lavorando?
Quando dico che il regista di questa operazione è ‘mastro d’opra fina’ penso anche alla scelta della ‘faccia’. Tra tutti i possibili ‘candidati’ chi si è deciso di usare per un’operazione di questo tipo? Tre copti. Così magari ci scappa pure un bel massacro dei cristiani in Egitto. Ulteriore motivo per poter dire: «Guardate i musulmani che carogne che sono»… Probabilmente si tratta di tre imbecilli reclutati per l’occasione. Qualcuno avrà detto loro: «Facciamo una cosa contro Maometto» e quelli ci sono cascati in pieno. Se si fosse voluto creare un caos simile in Turchia, a metterci la faccia sarebbero stati sicuramente tre armeni… Sotto questo punto di vista, ripeto, è stata un’operazione perfetta.

Colpisce anche un altro fatto, tralasciato dai più. Si parla di rivolte in tutto il mondo islamico, eppure nella Penisola Arabica – ad eccezione dello Yemen – sembra che non stia succedendo niente. In Arabia Saudita, in Qatar, negli Emirati Arabi Uniti e in Oman nessuno si muove in difesa del Profeta…?
Questo ha colpito anche me. Tuttavia, l’Arabia Saudita è un Paese poco popoloso, molto più controllato anche per ciò che riguarda Internet e colpito solo in misura ridottissima dalla Primavera Araba, mentre Qatar ed Emirati sono Paesi ad alto reddito. In più, non dimentichiamo che in quella zona ci sono le basi americane… Diciamo che le condizioni e gli interessi per tenere sotto controllo la cosa ci sono. È la dimostrazione di un fatto: se non si crea un ‘ponte’, la notizia non passa. A colpirmi è anche un altro fatto: a muoversi maggiormente sono stati, guarda caso, i Paesi colpiti dalla Primavera.
L’impressione è che si tratti proprio di un’operazione mirata…

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nemesis-gt ha scritto:

La verità choc sul film blasfemo: “Girato dai servizi segreti israeliani”

Conversazione con Aldo Giannuli – ricercatore di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano; consulente delle Procure di Milano (strage di piazza Fontana), Pavia, Brescia (strage di piazza della Loggia), Roma e Palermo, nonché della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle Stragi (1994-2001); esperto di Servizi Segreti – sugli ultimi sviluppi in Nordafrica e in Medio Oriente, con particolare attenzione agli aspetti che sembrano suggerire, nella vicenda che riguarda la diffusione web del film blasfemo sulla figura del Profeta Maometto, l’ipotesi di un’operazione di Intelligence.
Nella misteriosa vicenda che riguarda il film blasfemo sul Profeta Maometto, le cose che non tornanosono parecchie. La sensazione che si sia cercato di provocare una reazione a tutti i costi è forte…
Camilleri definirebbe l’autore di questo film ‘mastro d’opra fina’. Come prodotto artistico è una schifezza irripetibile, ma come operazione di guerra psicologica è assolutamente impeccabile, da manuale direi.

Stando alla versione ufficiale, dietro a questo film ci sarebbero unicamente tre copti di origine egiziana – Nakoula Basseley Nakoula, Nasrallah Abdelmasih e Morris Sadek. Le sembra un’ipotesi credibile?
Non diciamo pistolinate. Per com’è stata concepita e per la raffinatissima sensibilità psicologica dimostrata, si tratta quasi certamente di un’operazione da Servizi Segreti. Quei tre cretini dovrebbero innanzitutto spiegare dove hanno trovato i soldi per fare questo film; ma, in ogni caso, se io – insieme a dieci amici – trovassi dei soldi per girare un cortometraggio con l’obiettivo di prendere a pesci in faccia l’Islam, potrei pure metterlo su YouTube ma non è che automaticamente tutti se ne accorgerebbero. Se aspettassi il passaparola, forse in cinque anni… Se una cosa del genere scoppia in modo così repentino, significa che qualcuno, oltre ad averci messo dei soldi, ha organizzato alla perfezione il lancio del film via web proprio allo scopo di ottenere un’eco mediatica come quella che abbiamo visto.

Pare che il film fosse in rete già dallo scorso giugno e che solo con la comparsa – circa due settimane fa – di una versione sottotitolata in arabo si sia giunti allo scoppio, decisamente repentino, di questa crisi. Strano, se si pensa che in Paesi come la Libia e lo Yemen l’alfabetizzazione si attesta intorno al 50%…
Cerchiamo di capire, innanzitutto, chi ci guadagna. Non può non colpire la coincidenza fra questa crisi e l’avvicinarsi della possibile azione militare israeliana contro l’Iran. Diciamo che la ‘minestra’ era preparata da un po’. Se è vero che il film era stato caricato su YouTube già lo scorso giugno, probabilmente questa cosa era ‘in viaggio’ già dalla scorsa primavera, se non addirittura da prima. Qualche tempo tecnico per preparare questa porcheria ci sarà pure voluto…

Tra l’altro pare che questo misterioso produttore, Nakoula, si sia recato in Egitto alla ricerca di fondi. Sarà un caso, ma la presenza dei Servizi Segreti israeliani in Egitto è un fatto assodato…
Si può dire che lì stiano di casa… L’interesse è chiaramente di chi auspica una frattura fra il Mondo islamico e l’Occidente. È per questo che mi viene da pensare più agli israeliani che agli americani. Questi ultimi puntano, semmai, più a una rottura fra l’Iran e il Mondo arabo, giocando – con l’appoggio dell’Arabia Saudita – sul crinale sunniti-sciiti. Qui invece l’operazione ha mirato a spostare la spaccatura sulla contrapposizione Occidente-Islam: l’intento è inequivocabilmente quello di impedire un ponte col mondo islamico. Per quanto possa sembrare paradossale, gli israeliani sono più interessati a un Medio Oriente fondamentalista che non a un Medio Oriente che evolva verso forme di democrazia più o meno simili a quelle occidentali. In un Medio Oriente tendenzialmente filo-occidentale, democratizzato e secolarizzato, infatti, Israele perderebbe gran parte della sua ragione d’essere.

Quando parla di un coinvolgimento israeliano in questa vicenda, a chi si riferisce?
Parlare di Israele in toto sarebbe un errore. Ho in mente alcuni circoli di destra che, per esempio, non vogliono saperne di alcun processo di distensione coi palestinesi e che premono per un’operazione in Iran. Consideriamo poi un altro fatto: la destra israeliana non ama Obama. Non le sembra strano che questa crisi in Nordafrica e in Medio Oriente sia scoppiata a poco più di un mese dalle Presidenziali americane? Di colpo Obama si è trovato tra le mani, oltre a un Ambasciatore ucciso in un modo a dir poco atroce, una situazione delicatissima: se non reagisce trasmette un’immagine di debolezza, ma può forse reagire bombardando a cuor leggero le città di un Paese che lui stesso ha contribuito a liberare da una dittatura?

Eppure, stando ai primi sondaggi, sembra che Romney non abbia guadagnato terreno su Obama in questa fase. Anzi, sembra che ci stia addirittura rimettendo…
Romney ci sta rimettendo perché è un inetto. Però, obiettivamente, lo ‘scherzo’ a Obama non è stato carino…

In questa operazione, secondo lei, quali altri attori potrebbero essere in gioco?
Io non escluderei l’ipotesi di una ‘manina’ americana riconducibile a quei settori legati ai petrolieri. L’idea che abbiano dato una mano o che siano essi stessi i ‘committenti’ non è campata per aria. Non vedo, viceversa, la possibilità di coinvolgimenti di altri Servizi Segreti. Nessun Servizio europeo, in un momento di crisi come questo, si prenderebbe la briga di far scoppiare un simile caos. I cinesi? Che interesse vuole che abbiano… I russi? Quelli hanno già tanti problemi coi ceceni e la creazione del nemico americano è roba da URSS, non da Russia di Putin… Gli iraniani…?

Trova così improbabile l’ipotesi di un coinvolgimento dei Servizi Segreti iraniani? In effetti, questa crisi sembra aver ricompattato l’opinione pubblica musulmana contro il comune nemico americano, indipendentemente dalle divisioni fra sunniti e sciiti…
Sì, è vero. Ma un’operazione simile, a tre settimane da un possibile attacco israeliano in Iran, non avrebbe alcun senso. Il tempismo fa pensare agli israeliani, non agli iraniani.

Ha in mente altre possibili ‘regie’?
Si potrebbe anche pensare a un’operazione dei Fratelli Musulmani egiziani organizzata per mettere in crisi l’Esercito e per mobilitare le masse verso un fondamentalismo religioso lontano da uno sbocco di tipo democratico-occidentale. Ma è un’ipotesi poco probabile…

La ‘pista egiziana’ non la convince?
Non è una pista campata per aria, intendiamoci. Tuttavia, i Servizi Segreti egiziani – i cosiddetti Mukhabarat – sono roba seria e, a quanto ne so io, sono controllati dall’Esercito. Se i Fratelli Musulmani si fossero mossi in questo senso (e dubito che siano così ‘raffinati’), i Mukhabaratl’avrebbero scoperto e, a quel punto, l’obiettivo dell’operazione sarebbe stato chiarissimo. Il piano, le garantisco, non sarebbe andato in porto.

Un gioco di sponda fra alcune frange dei Servizi Segreti americani e l’Intelligence israeliana legata alla destra, dunque?
È sicuramente un’ipotesi molto più convincente.

Quando parla di Servizi Segreti israeliani a chi allude?
È sbagliato pensare necessariamente al Mossad. Esistono altri Servizi, come quello dell’Esercito, decisamente più ‘cattivelli’. A confronto, quelli del Mossad sono i ‘buoni’ (quant’è difficile usare quest’espressione…). È l’Esercito che in questa storia ha un interesse maggiore a mantenere una tensione permanente, in modo da restare un’istituzione intoccabile. Fino a quando permarrà una situazione d’emergenza, infatti, l’Esercito potrà fare ciò che vuole.

Torniamo ai tre copti che avrebbero prodotto il film blasfemo su Maometto. È probabile che siano stati usati e che non abbiano la minima idea di chi siano in realtà le persone per cui stanno lavorando?
Quando dico che il regista di questa operazione è ‘mastro d’opra fina’ penso anche alla scelta della ‘faccia’. Tra tutti i possibili ‘candidati’ chi si è deciso di usare per un’operazione di questo tipo? Tre copti. Così magari ci scappa pure un bel massacro dei cristiani in Egitto. Ulteriore motivo per poter dire: «Guardate i musulmani che carogne che sono»… Probabilmente si tratta di tre imbecilli reclutati per l’occasione. Qualcuno avrà detto loro: «Facciamo una cosa contro Maometto» e quelli ci sono cascati in pieno. Se si fosse voluto creare un caos simile in Turchia, a metterci la faccia sarebbero stati sicuramente tre armeni… Sotto questo punto di vista, ripeto, è stata un’operazione perfetta.

Colpisce anche un altro fatto, tralasciato dai più. Si parla di rivolte in tutto il mondo islamico, eppure nella Penisola Arabica – ad eccezione dello Yemen – sembra che non stia succedendo niente. In Arabia Saudita, in Qatar, negli Emirati Arabi Uniti e in Oman nessuno si muove in difesa del Profeta…?
Questo ha colpito anche me. Tuttavia, l’Arabia Saudita è un Paese poco popoloso, molto più controllato anche per ciò che riguarda Internet e colpito solo in misura ridottissima dalla Primavera Araba, mentre Qatar ed Emirati sono Paesi ad alto reddito. In più, non dimentichiamo che in quella zona ci sono le basi americane… Diciamo che le condizioni e gli interessi per tenere sotto controllo la cosa ci sono. È la dimostrazione di un fatto: se non si crea un ‘ponte’, la notizia non passa. A colpirmi è anche un altro fatto: a muoversi maggiormente sono stati, guarda caso, i Paesi colpiti dalla Primavera.
L’impressione è che si tratti proprio di un’operazione mirata…

http://terrarealtime.blogspot.it/


la cosa più sospetta è che
il video da youtube
non lo tirano giù nemmeno le cannonate..

già questo..

in più c'è la traduzione in arabo..
fatta di proposito..

chissà quanti milioni hanno promesso a youtube..
ma forse fanno parte della stessa cricca..
pro sionismo..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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(Te pareva ....)



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nemesis-gt ha scritto:

La verità choc sul film blasfemo: “Girato dai servizi segreti israeliani”

In questa operazione, secondo lei, quali altri attori potrebbero essere in gioco?
Io non escluderei l’ipotesi di una ‘manina’ americana riconducibile a quei settori legati ai petrolieri. L’idea che abbiano dato una mano o che siano essi stessi i ‘committenti’ non è campata per aria. Non vedo, viceversa, la possibilità di coinvolgimenti di altri Servizi Segreti. Nessun Servizio europeo, in un momento di crisi come questo, si prenderebbe la briga di far scoppiare un simile caos. I cinesi? Che interesse vuole che abbiano… I russi? Quelli hanno già tanti problemi coi ceceni e la creazione del nemico americano è roba da URSS, non da Russia di Putin… Gli iraniani…?

Trova così improbabile l’ipotesi di un coinvolgimento dei Servizi Segreti iraniani? In effetti, questa crisi sembra aver ricompattato l’opinione pubblica musulmana contro il comune nemico americano, indipendentemente dalle divisioni fra sunniti e sciiti…

Sì, è vero. Ma un’operazione simile, a tre settimane da un possibile attacco israeliano in Iran, non avrebbe alcun senso. Il tempismo fa pensare agli israeliani, non agli iraniani.

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Meno male che a questo mondo c'è qualcuno che usa la logica....



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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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