I recenti provvedimento del governo Monti: i finanziamenti per incentivare la depilazione dei peli del culo in KiribatiPosted by
Paolo Franceschetti
1. Premessa e una domanda. I recenti provvedimenti del governo Monti in materia di agricoltura. 2. Dove finiscono i soldi dell’UE. 3. Ricapitoliamo per chi non avesse capito. 4. Fonti e documenti normativi ufficiali
[b]1. Premessa e una domanda. I recenti provvedimenti del governo Monti in materia agricola.[/b]
In questo periodo si fa un
gran parlare dei soldi che alcuni esponenti del PDL avrebbero rubacchiato (quasi
come se gli altri partiti non rubassero allo stesso modo). E si fa anche un
gran parlare delle somme che i parlamentari prenderebbero come stipendio.
Sacrosanto per carità. Ma a
me vien da ridere quando leggo queste petizioni per ridurre stupendi dei
parlamentari o che gridano allo scandalo per le troppe auto blu.
Infatti altri e ben più gravi
sono i problemi economici e i furti dei politici ai danni della popolazione.
Vediamo quali, partendo da
alcuni demenziali provvedimenti presi dal governo Monti in questo periodo, per
poi spiegare dove andranno a finire questi soldi che verranno rubati ai
cittadini.
Recentemente Monti ha fatto
ricorso alla Corte Costituzionale al fine di vietare i cosiddetti prodotti
agricoli a KM O nei supermercati.
Questo significa, in altre
parole, che i supermercati – se la Corte Costituzionale
darà ragione al presidente del consiglio – non dovranno più comprare prodotti
agricoli dai coltivatori locali, ma dovranno servirsi della grande
distribuzione (che fa venire frutta e verdura dai mercati dell’est, dai mercati
africani, o orientali.
Apparentemente è solo uno dei
tanti provvedimenti tesi a tartassare l’agricoltura e a distruggere i nostri
produttori locali. Uno dei tanti, che si aggiunge alla miriade di provvedimenti
– ultimo in ordine di tempo l’IMU – che hanno inginocchiato l’agricoltura
rendendo la campagna un hobby per ricchi o per agricoltori talmente
appassionati del loro lavoro da continuare a produrre in perdita.
Ma altre e ben peggiori sono
le finalità del demenziale provvedimento Montiano.
Infatti pochi sanno che l’UE
si alimenta finanziariamente in diversi modi, ma il più importante, è quello dei
proventi che provengono dalle imposte dei prodotti agricoli di importazione da paesi estranei all’UE.
Si, avete capito bene. Il
principale introito finanziario dell’UE è dato dai prodotti agricoli importati dai
paesi estranei all’unione (questo speiga, ad esempio, il motivo per cui per
anni hanno dato finanziamenti agli agricoltori che tenevano incolte le terre;
il motivo è che scoraggiando l’agricoltura locale incentivavano le
importazioni, e i vantaggi che derivano per l’UE dall’importazione sono superiori
alle uscite dovuti ai finanziamenti sborsati).
Per rendersi conto che ciò che
dico è vero e non fantascienza è sufficiente andare sul sito dell’UE a questo
link;
http://europa.eu/about-eu/basic-information/money/revenue-income/index_it.htm2. Dove finiscono i soldi dell’UE.Vediamo quindi dove finiscono
i soldi dell’UE.
Procedo a caso, senza un
ordine né logico né cronologico, perché addentrarsi in questa materia equivale
a fare un viaggio nella follia, dove è inevitabile perdersi, anche perché volutamente
i bandi e le leggi in materia sono fumose e incomplete, in modo da non
permettere il controllo.
Contributi per sviluppare la cooperazione
tra UE e i seguenti stati.
Si tratta di oltre 16.897 milioni
di euro (i nostri vecchi 32.000 miliardi di lire, si avete letto bene 32.000
miliardi) destinati a paesi come: Tuvalu, Nuova Guinea, Tonga, Kiribati, Timor
Est, Timor ovest, Maldive, Malaysia, ecc.
E’ evidente per tutti l’importanza
che riveste la cooperazione del Kiribati e di Tonga allo sviluppo dell’UE.
Contributi nel settore della
gioventù.
Ai seguenti stati: lgeria,
Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Egitto, Georgia, Israele, Giordania, Libano,
Libia, Moldavia, Marocco, Autorità palestinese di Cisgiordania e di Gaza,
Siria, Tunisia, Ucraina.
Contributi per togliere le
mine antiuomo:
Nei seguenti stati (tra gli
altri): Afghanistan, Algeria, Angola, Antigua e Barbuda, Arabia
Saudita, Argentina, Bahamas, Bahrein, Bangladesh, Barbados, Belize, Benin,
Bhutan, Bolivia, Botswana, Brasile, Burkina Faso, Burundi, Cambogia, Camerun,
Capo Verde, Chad, Cile, Cina, Colombia, Comore, Congo (Brazzaville), Corea, Costa
d`Avorio, Costa Rica, Cuba, Dominica, Repubblica dominicana, Ecuador, Egitto,
El Salvador, Eritrea, Etiopia, Fiji, Filippine, Gabon, Gambia, Ghana, Giamaica,
Gibouti, Giordania, Grenada, Guatemala, Guinea, Guinea Equatoriale,
Guinea-Bissau, Guyana, Haiti, Honduras, India, Indonesia, Iran, Iraq, Isole
Cook, Isole Marshall, Isole Mauritius, Isole Salomone, Kenya, Kiribati, Laos,
Lesotho, Libano, Liberia, Madagascar, Malawi, Maldive, Malesia, Mali, Marocco,
Mauritania, Messico, Micronesia, Mongolia, Mozambico, Myanmar, Namibia, Nauru,
Nepal, Nicaragua, Niger, Nigeria, Niue, Oman, Pakistan, Palau, Panama, Papua
Nuova Guinea, Paraguay, Perù, Repubblica Centroafricana, Ruanda, Saint Kitts
and Nevis, Santa Lucia, Saint Vincent e le Grenadine, Samoa, Sao Tome e Principe,
Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Siria, Somalia, Sri Lanka, Sud Africa,
Sudan, Suriname, Swaziland, Tailandia, Tanzania, Territorio di Palestina (West
bank e Stiscia di Gaza), Togo, Tonga, Trinidad e Tobago, Tunisia, Turchia,
Tuvalu, Uganda, Uruguay, Vanuatu, Venezuela, Vietnam, Samoa occidentale, Yemen,
Zaire (Repubblica democratica del Congo), Zambia, Zimbabwe.
Siccome poi non si
vergognano di una cosa del genere, e ritenendo che tanto la gente non capisca
un cavolo (come in effetti è, su questo hanno ragione) queste assurdità sono
pubblicate sul sito dell’UE. Ecco il link per chi volesse controllare (e
trovare altri demenziali finanziamenti, come quello per il settore della
gioventù e altre chicche del genere).
http://www.comunitaeuropea.com/finanziamentieuropei/programmi3.htmlSpulciando qua e là
per le gazzette ufficiali poi troviamo ulteriori finanziamenti quali (per l’elenco
mi avvalgo di alcuni miei precedenti articoli e di un recente articolo apparso
su repubblica), oltre che di documenti ufficiali del parlamento europeo:
-
contributi
allo sviluppo del cinema in Burkina Fasu, in Angola, Mauritania, Mauritius;
-
1 milione
di euro per incentivare la pesca in kiribati
- (somma imprecisata) per il finanziamento della più grande scultura del mondo in Antartide.
-
contributi
per sviluppare la cucina solidale (che non si sa cosa sia, ma puzza comunque di
presa per il culo) in Burkina Fasu, Maldive, Sudan, Gabon, Micornesia, Isole
Cook.
-
600mila euro per la sensibilizzazione dei diritti sessuali e
riproduttivi nel Burundi;
-
2,6 milioni di euro per finanziare le inziative a favore dei
disabili in Turchia.
-
Per frequentare un corso di russo e cinese si può ottenere un
credito da 1800 euro,
-
in Sicilia sono stati spesi 150mila euro per pagare un
consulente chiamato a coordinare un progetto che tuteli la Zerkova, una specie
diffusa sui monti Iblei.
-
28,4 euro per alveare a chi fa un allevamento di api in
Andalusia,
-
fino a 700mila euro per la coltivazione di noci in Polonia,
-
110mila euro per studiare l’attuazione della direttiva sugli zoo
in Europa.
-
219 milioni di euro (219.000.000 di euro) di finanziamenti per
sviluppare la ristorazione, lo sport, la cultura in Groenlandia.
- 75 milioni di euro per il finanziamento di spedizioni al polo nord.
- 18 milioni di euro per finanziare ricerche in Antartide (questo provvedimento è del Ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini, ed è italiano, non europeo);
- 30 milioni di euro per finanziare la ricerca di nuove specie di fitoplancton da poter utilizzare per produrre biocarburanti;
- 2 milioni di euro per diffondere la cucina siciliana in Perù.
-
1000 milioni di euro per sviluppare i rapporti tra amministrazioni
e cittadini di vari stati: Antigua e Barbuda, Barbados, Benin,
Bhutan, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Capo Verde, Comore, Costa Rica, Fiji,
Filippine, Gabon, Gambia, Ghana, Giamaica, Gibouti, Grenada, Guatemala, Guinea,
Guinea Equatoriale, Guinea-Bissau, Guyana, Haiti, Honduras, India, Indonesia, Isole
Cook, Isole Marshall, Isole Mauritius, Isole Salomone, Kiribati, Niue, Palau, Papua
Nuova Guinea, Saint Kitts and Nevis, Santa Lucia, Saint Vincent e le Grenadine,
Samoa, Sao Tome e Principe, Swaziland, Togo, Tonga, Trinidad e Tobago, Tuvalu, Vanuatu,
Samoa occidentale.
3. Ricapitoliamo in breve per chi non avesse capito.
L’UE ritiene sia importantissimo finanziare Tonga e il Kiribati e molte isole del pacifico e
dell’Australia per migliorare i rapporti tra amministrazioni e cittadini,
diminuire la povertà ecc. Ritiene inoltre importantissimo finanziare l’apertura
di ristoranti in Groenlandia e al Polo Nord, e la pesca nelle isole del pacifico.
Vediamo – prendendendoli a caso – le tipologie giuridico amministrative di
alcuni stati finanziati dall’UE.
Tonga è uno stato dell’arcipelago
australe, dove non esiste la proprietà privata (ciascuno infatti produce e
lavora per tutta la comunità) e le tasse sono quasi inesistenti. Gli stranieri
infatti pagano il 2 per cento e la popolazione versa al re tanto oro quanto
pesa, nel senso che ogni anno lo mettono su una bilancia e ciascuno dà oro in
proporzione del peso del re. Infatti qualche anno fa ci fu un colpo di stato perchè
il re era troppo grasso. Siccome è un’isola pacifica, il colpo di stato si
effettò senza spargimenti di sangue, il re poi si accordò con i ribelli per
dimagrire e riprese il suo posto senza che venisse sparato un colpo. Per raggiungere
Tonga ci vogliono circa 48 ore di aereo, anche più, e oltre 6000 euro di
biglietto.
Il Kiribati invece è
un arcipelago di 33 isole che hanno una media di meno di 500 persone ad isola,
dove non esiste povertà perché ovviamente li non hanno il nostro concetto di
ricchezza, dove ci si nutre con i prodotti della natura e dove non esistono
auto e mezzi di trasporto. Ma chissà per quale motivo l’UE si sente in dovere
di aiutare queste realtà.
Un discorso analogo,
sia pure con singole varianti, vale per Tuvalu, Timor est e ovest, e altri
stati del genere.
In questi stati non
esistono ambasciate, per ovvie ragioni; esiste solo – perlomeno con riferimento
all’Italia – un consolato e ricordo a memoria, di aver letto da qualche parte
che il console per l’isola di Tonga era uno dei figli di Gelli. Ma ad ogni
modo, chiunque sia, mi sia permesso di dubitare che il console onorario di
Tonga si interessi davvero al benessere degli abitanti di quell’isola, che pare
stessero benissimo finchè siamo arrivati noi.
Da notare che molti
degli stati citati sono “protettorati” Usa, o inglesi. Merita quindi menzionare
cosa sia un protettorato.
Dicesi protettorato
quando noi europei o americani arriviamo in un’isola che non ha mai visto altri
esseri umani, sbarchiamo e gli diciamo “salve, ora voi siete un nostro
protettorato”.
Siccome si tratta di
popolazioni che non hanno la minima idea di cosa sia la civiltà d’oltre mare di
noi occidentali, né immaginano la follia dei nostri sistemi politici sociali,
in genere dicono “va bene… se dite così sarà giusto così”.
Del resto chi prova a
ribellarsi viene sterminato, come successe per i nativi americani, per gli
abitanti dell’America del sud, e come succede oggi per le popolazioni dell’amazzonia
o alcune popolazioni africane che non vogliono digerire la nostra ingerenza.
Dopodichè, trattandosi
di protettorati USA o di stati UE, ecco che i nostri soldi finiscono dalle
nostre tasche a quelli dei politici che gestiscono questi protettorati.
Restano alcuni punti
misteriosi che un giorno qualche politico dovrebbe chiarirci:
-
perché
dobbiamo finanziare la Cina
per fargli togliere le mine, dato che economicamente stanno meglio di noi?
-
Quante
mine antiuomo ci saranno in kiribati e a Tonga?
-
Quanti
ristoranti avranno aperto in Groenlandia grazie ai finanziamenti dell’UE?
-
Quanti
pescatori avranno aumentato la pescosità delle loro barche in Kiribati,
Mauritius, e Tonga?
- Ma se l’Iran è uno stato canaglia che deve essere distrutto, perchè lo finanziamo e gli diamo soldi per sviluppare la cinematografia, i ristoranti, e la pesca nei laghi?
- Quante specie di fitoplancton avranno trovato in antartide per la produzione di biocarburanti?
Insomma, non c’è
bisogno di un genio per capire che l’UE è un enorme buco nero in cui finiscono
tutti i soldi in circolazione, che vengono redistribuiti tra politici, massoni
ed elite finanziaria globale.
Basti pensare che se davvero i soldi stanziati venissero distribuiti nella maggior parte dei paesi finanziati scomparirebbe la povertà (ad esempio in Nicaragua ogni anno arrivano circa 500 milioni di euro di aiuti, ma il Nicaragua ha solo 6 milioni di abitanti, quindi considerando il costo della vita in quel paese, se ad ogni abitante venisse data la somma che gli spetta, ciascuno potrebbe vivere da nababbo).
E noi stiamo a
preoccuparci per la Porsche
di Bossi, o per le cene da migliaia di euro del PDL!
Il seguito qui:Source:
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