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12/10/2012, 16:59

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http://affaritaliani.libero.it/esteri/a ... 21012.html


Ha garantito DEMOCRAZIA E DIRITTI????

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12/10/2012, 17:09

Thethirdeye ha scritto:

Atlanticus81 ha scritto:

Flash delle 11.01: Premio Nobel per la pace assegnato alla UE... Il riconoscimento motivato dai "progressi nella pace e nella riconciliazione" e per aver garantito "la democrazia e i diritti umani"

Giuro, mi sono messo a ridere...


Ci sarebbe da piangere...... [8]

Prima il premio Nobel per la pace ad Obama..... (rotfl)
E ora questo......

Ma lo sanno questi signori cosa sta determinando il "Progetto Europa"
nei paesi che non si allineano a quella politica?

http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=250149


si si mi unisco ..

tutto ciò è comico
se non c fosse da piangere..
Ultima modifica di mik.300 il 12/10/2012, 17:11, modificato 1 volta in totale.

12/10/2012, 18:49

Credo che ormai il premio Nobel abbia perso ogni credibilità. Non che in passato ne avesse molta, ma ormai è diventato solo uno dei tanti strumenti politici di propaganda.

UE a favore della pace? E quello che stanno facendo in Grecia, Portogallo, Spagna... che roba è? E quando decidono unilateralmente di bombardare la Libia che roba è? Quando spingono per azioni militari o sanzioni ingiustificate contro questo o quel paese che roba è? Quando avvallano illegalmente il rapimento di cittadini europei che roba è? E dobbiamo ricordare i "trattamenti" contro i dimostranti pacifici nei rispettivi paesi...

Ridicoli senza più vergogna ormai.

Vedono che l'euro e l'austerità anziché portare all'unione politica dell'Europa, sta portando il continente alla catastrofe umanitaria, e così si inventano queste stronzate che sembrano tanto markette da due soldi.
Ultima modifica di iLGambero il 12/10/2012, 18:50, modificato 1 volta in totale.

12/10/2012, 19:28

[:264] [:104] [:284]
Ultima modifica di Ufologo 555 il 12/10/2012, 19:29, modificato 1 volta in totale.

12/10/2012, 19:50

12 Ottobre 2012

La Svizzera prepara l’esercito in vista del crollo di Ue ed euro
di LUCA FUSARI



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Il rischio di implosione dell’Unione Europea a seguito dell’inasprirsi della crisi dei debiti sovrani nei Paesi mediterranei dell’eurozona è ipotesi sempre più concreta nell’orizzonte futuro, tant’è che dopo i piani preparati per tempo dal Foreign Office britannico nei mesi scorsi per fronteggiare le conseguenze di un simile scenario, giungono ora le dichiarazioni pronunciate in una conferenza da Ueli Maurer (nella foto a sinistra), esponente dell’UDC nel Consiglio federale svizzero, a capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport, riportate dal quotidiano Der Sonntag: la crisi europea è sempre più brutta e ciò non esclude nei prossimi anni la possibilità di schierare l’esercito per fronteggiarne gli esiti in termini di sicurezza per la Svizzera.



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«Non escludo che nei prossimi anni sia necessario l’uso dell’esercito. I paesi europei dell’Unione Europea hanno rinnovato i loro eserciti sotto pressione, non potevano più permettersi il mantenimento dei sistemi precedenti. L’Europa è più debole. Coloro che non possono difendersi sono sotto ricatto. L’Unione europea sta andando verso una possibile crisi dell’euro e dobbiamo prepararci a farne fronte».

A tal proposito il Capo dell’esercito, André Blattmann, concorda con le dichiarazioni del ministro Maurer e intende presentare a dicembre un programma per la creazione di quattro nuovi battaglioni (un totale di 1600 soldati) di polizia militare come guardie per proteggere i punti strategici in tutte le quattro parti del Paese contro la minaccia di possibili flussi migratori dall’esterno, un maggiore disordine e caos interno o l’eventualità di un’invasione-aggressione dall’esterno dei loro territori, tutti scenari ritenuti plausibili.

Tali dichiarazioni provengono da un Paese fuori dall’Ue e dall’euro che certo non vive una situazione politico-economica tragica ed instabile paragonabile a quella della Grecia dove la rivolta è all’ordine del giorno; ciò nonostante è sempre più chiaro che l’intera UE è diretta verso il suo crollo con conseguente caos che ne deriverebbe. La portavoce Sonja Margelist del Dipartimento della Difesa elvetico ha puntualizzato che le dichiarazioni del ministro Maurer vogliono sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che la crisi fiscale e politica dell’Europa potrebbe diventare molto sgradevole e potrebbe aggravare il potenziale di violenza. Gli Svizzeri non vogliono che i problemi dell’UE si riversino nel loro piccolo e tranquillo Paese.

E’ ritenuto dagli addetti ai lavori sulla sicurezza europea che la situazione potrebbero peggiorare molto rapidamente, a tal punto che è ritenuto difficile che le attuali forze armate in Europa, oggi numericamente poco numerose, potrebbero far fronte ai massicci disordini civili. Duemila alti ufficiali svizzeri ritengono in un sondaggio svolto da Helvetia che la Svizzera debba difendersi contro sommosse, dimostrazioni e rifugiati provenienti dai Paesi vicini.



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Nel mese di Settembre si sono svolte le esercitazioni militari svizzere chiamate STABILO DUE, basate proprio sullo scenario di una possibile instabilità europea sfuggita di mano. Gli svizzeri sono famosi per prepararsi a tutto, per far fronte a qualsiasi eventualità, e per avere un esercito assolutamente enorme rispetto alla loro popolazione. Il loro sistema militare speciale è basato sull’addestramento per quasi tutta la popolazione maschile, ma solo un organico molto piccolo è in servizio attivo (più alcune piccole squadre in missioni all’estero per le Nazioni Unite, dal momento che la Svizzera dispone in realtà di una forza di difesa). La Svizzera può richiamare oltre 200 mila truppe addestrate (120mila soldati, 80mila riservisti e 20mila reclute) un terzo di quelle che erano di guardia venti anni fa. Come tutti gli Stati, anche la Confederazione ha in parte ridimensionato le sue forze armate dato che la minaccia del blocco sovietico è svanita ma queste cifre sono ancora piuttosto enormi, dato che facendo un raffronto del rapporto soldati per popolazione con gli Usa, ciò significherebbe ipoteticamente una mobilitazione di quasi 8 milioni d’unità per l’esercito statunitense.

Non mancano anche dei timori circa tale entità armata in divisa, è di questi giorni la denuncia attraverso un’inchiesta giornalistica del quotidiano domenicale di Zurigo Sonntags Zeitung circa l’infiltrazione sempre più numerosa di neonazisti nelle file dell’esercito regolare elvetico, un problema conosciuto da tempo ma mai veramente arginato Nell’esercito svizzero prestano servizio decine di estremisti neonazisti, i quali avanzano indisturbati nella gerarchia militare. La presidente della commissione di sicurezza del Consiglio Nazionale (Camera dei deputati) Chantal Galladé (PS) ha affermato che questi soggetti rappresentano una minaccia per l’immagine dell’esercito ma soprattutto per la sicurezza nazionale.

Gli svizzeri hanno di recente operato un processo di modernizzazione militare con ingenti costose spese, ad esempio 5 miliardi di euro all’anno spesi per l’esercito con l’acquisto di 22 nuovi caccia da combattimento Saab Gripen, il quale si è dimostrato politicamente problematico da giustificare agli elettori, dal momento che gli svizzeri sono noti per la loro frugalità e per la loro preparazione militare domestica.

Il ministro Maurer pare volersi ergere a difensore delle spese militari e per una Svizzera efficiente e ben addestrata. Anche per giustificare tali spese, a suo dire, il calo massiccio degli eserciti europei a partire dal 1990 hanno avuto implicazioni fino ad oggi per niente positive. Anche gli inglesi hanno tagliato il loro esercito, tanto che in caso di una grave crisi ci sarebbero al massimo due dozzine di battaglioni di fanteria schierabili nel Regno Unito (ben al di sotto 20 mila uomini), e si domanda se le prossime sommosse a Londra potrebbero essere tenute sotto controllo se le cose dovessero davvero peggiorare.

Le recenti dichiarazioni di Maurer contraddicono però le sue precedenti del 2009, laddove questi riteneva che «una guerra con carri armati e blindati in Europa è assai improbabile» proponendo che vi fosse un ridimensionamento dell’esercito di milizia di un terzo degli effettivi nei prossimi cinque-sei anni, riducendo gli effettivi nel settore delle armi pesanti (artiglieria e carri). «Tra 10-12 anni avremo ancora 80mila attivi e 40mila riservisti» dichiarò al settimanale svizzero-tedesco Sonntags Zeitung.

Bisogna rammentare come l’attuale capo del Dipartimento federale della difesa (DDPS) non sia nuovo a propri mutamenti d’opinione politica circa le dimensioni e le funzioni dell’esercito. Quando Maurer era alla guida del suo partito e privo di incarichi di governo era contrario all’invio di soldati elvetici all’estero, ora che è personalmente asceso al governo, si dichiara invece favorevole a consentire la partecipazione estera dell’esercito svizzero nelle “missioni umanitarie”, il tutto in contrasto con le posizioni espresse dal suo stesso partito. Tale dietrofront, al pari delle recenti dichiarazioni riportate da Der Sonntag, potrebbero inquadrarsi quale sua personale strategia politica tesa elettoralmente a ottenere consensi e l’accondiscendenza da parte dell’ala più militarista dell’esercito e dei suoi alti quadri, ma potrebbe anche essere il segno di un consapevole mutamento delle precedenti previsioni ottimistiche circa l’andamento del quadro generale socio-economico e politico continentale a causa del perdurare ed aggravarsi dell’attuale eurocrisi.

Gli svizzeri come popolo non hanno mire imperialiste, la Svizzera è un Paese il quale è riuscito a rimanere fuori dalle due guerre mondiali catastrofiche per il resto d’Europa proprio grazie alla sua preparazione per tempo a simili avvenimenti in virtù del mantenimento di una forte capacità difensiva quale forma di deterrenza rivolta verso i Paesi suoi

http://www.tzetze.it/2012/10/la-svizzer ... denza.html

12/10/2012, 20:38

Thethirdeye ha scritto:

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http://affaritaliani.libero.it/esteri/a ... 21012.html


Ha garantito DEMOCRAZIA E DIRITTI????

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Vallo a dire ai paesi ex-comunisti , ex DDR compresa, che in Europa ci sono entrati solo dopo la fine della guerra fredda.
Loro di diritti civili violati potrebbero insegnarci molto.

13/10/2012, 09:47

Una citazione che passerà alla storia:

Il Nobel "per la pace, la democrazia e i diritti umani dimostra che l'Ue
non è dei banchieri, della finanza ma dei grandi obiettivi e della pace".


(Romano Prodi)

12 Ottobre 2012

Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 18422.html

13/10/2012, 10:11

Thethirdeye ha scritto:


Una citazione che passerà alla storia:

Il Nobel "per la pace, la democrazia e i diritti umani dimostra che l'Ue
non è dei banchieri, della finanza ma dei grandi obiettivi e della pace".


(Romano Prodi)

12 Ottobre 2012

Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 18422.html



Azzzarola ! io che ero convinto del contrario, vedi come si fà presto a sbagliare ? [V] [V]

Il Nobel per la Pace all’UE: burla atroce o celebrazione della superbia eurocentrica?

Dopo il premio Nobel per la Stabilità…erg…volevo dire per la Pace ai Romani per la pax romana e a Carlo Magno per la pax carolingia,
arriva anche il premio Nobel per la Pace all’Unione Europea per:

1. i nuovi record di produzione e vendita di armi nel mondo:

http://it.peacereporter.net/articolo/26355/Armi%3A+record+europeo+di+vendite

2. le guerre in Afghanistan, Iraq, Libia, Serbia:

http://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/04/14/siamo-quelli-col-cappello-nero-quelli-che-alla-fine-del-film-schiattano-kosovo-nella-nato/

3. e quelle imminenti in Siria, Iran…

http://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/10/01/con-favoloso-candore-gli-apprendisti-stregoni-ci-dicono-come-intendono-far-scoppiare-la-guerra/

http://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/08/05/il-voto-sulla-siria-spacca-lonu-e-contrappone-nato-e-brics-nigeria-e-pakistan/

4. politiche sull’immigrazione che condannano a morte nei mari e nei deserti migliaia di esseri umani, o li concentrano nei campi di internamento :

http://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/04/28/children-of-men-i-figli-degli-uomini-un-film-preveggente/

5. gli embarghi che uccidono migliaia di persone innocenti e le guerre economiche e commerciali/protezionistiche al Terzo Mondo:

http://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/04/23/lunione-europea-prima-distrugge-le-economie-del-terzo-mondo-poi-condanna-il-razzismo/

6. l’austerità che condanna alla miseria o all’emigrazione verso le ex colonie milioni di Europei, mettendoli gli uni contro gli altri.

http://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/10/12/maiali-zingari-cicale-e-formiche-nella-fattoria-degli-animali-europea/

Lo si chieda ai Greci ed agli Spagnoli cosa ne pensano della Pax Europaea:

http://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/09/07/arbeit-macht-frei-cari-greci-quando-lo-capirete/

7. il sostegno alla NATO e ad Al-Qaeda, note organizzazioni pacifiste internazionali:

http://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/08/01/al-qaeda-alleata-della-nato-in-siria/"

8. la spogliazione della sovranità dei cittadini europei a beneficio dei mercati;

http://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/10/02/mercati-mercatini-e-monti-bis/"




Source: Il Nobel per la Pace all’UE:...trica? « Verso un Mondo Nuovo
Ultima modifica di Wolframio il 13/10/2012, 10:23, modificato 1 volta in totale.

13/10/2012, 10:21

Wolframio ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:


Una citazione che passerà alla storia:

Il Nobel "per la pace, la democrazia e i diritti umani dimostra che l'Ue
non è dei banchieri, della finanza ma dei grandi obiettivi e della pace".


(Romano Prodi)

12 Ottobre 2012

Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 18422.html



Azzzarola ! io che ero convinto del contrario, vedi come si fà presto a sbagliare ?


Secondo me, i Banchieri, questo Nobel lo hanno "acquistato".
Per poter convincere la popolazione europea delle loro "buone azioni".
Altrimenti non si spiega....

13/10/2012, 10:30

Certo, con i nostri soldi possono acquistare qualunque cosa.


Siamo come i polli, ci prendono le nostre uova e con il ricavato della vendita acquistano i grill per metterci allo spiedo.
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Dopo averci infilato dal basso verso l'alto una bella asta di acciaio inox opportunamente lubrificata di fandonnie.
Ultima modifica di Wolframio il 13/10/2012, 10:35, modificato 1 volta in totale.

13/10/2012, 10:46

Sono sempre stato favorevole alle identità nazionali, sono sempre stato un local. Ma credo che per prendere coscienza a livello europeo su cosa ci stanno combinando questi signori, serva un unità di vedute che possano permettere alla gente di ribellarsi a queste prese per i fondelli.
Facciamo gli europei almeno per una volta e mandiamo a casa questa gente, una santa alleanza tra cittadini di tutti i paesi dell' unione.

13/10/2012, 10:57

Ed intanto si salvi chi può:

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Coca Cola Hellenic lascia la Grecia per la Svizzera


La più grande azienda di imbottigliamento della Grecia lamenta le nuove imposte decise nel quadro del piano di austerity. Ha deciso di trasferirsi in Svizzera da dove prevede anche di far quotare le proprie azioni alla Borsa di Londra.

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Gli stabilimenti greci di Coca Cola Hellenic

ATENE - Troppe tasse, troppo pesanti. Il piano di austeriry deciso dal governo di Atene incide anche, e soprattutto, sulle aziende che operano nel Paese. La Coca-Cola Hellenic (CCH), la più grande azienda di imbottigliamento della Grecia, rimane così vittima della grave crisi economica. La compagnia ha deciso infatti di abbandonare la Grecia e di trasferirsi in Svizzera da dove prevede anche di far quotare le proprie azioni alla Borsa di Londra. A dare notizia di questo nuovo, duro colpo all'economia greca - in recessione ormai da cinque anni consecutivi - è stata ieri la stessa CCH in un annuncio alla Borsa di Atene. L'impatto materiale sulla Grecia sarà probabilmente limitato per i lavoratori - le fabbriche greche continueranno a lavorare - con la CCH che da parte sua ha assicurato che solo il 5% della sua attività complessiva, ovvero quanto la seconda compagnia di imbottigliamento del mondo ha in Grecia, resterà inalterato.

ANALISTI: BRUTTA NOTIZIA PER GRECIA. Ma diversi analisti hanno subito interpretato questo annuncio come una brutta notizia per una nazione che sta disperatamente lottando per restare nell'Eurozona. Soprattutto se si considera che la CCH è diventata la più grande azienda della Grecia con una capitalizzazione di Borsa di circa sei miliardi di euro, pari a quasi un quinto del valore totale della Borsa di Atene. L'azienda, nella quale il colosso americano Coca-Cola Co. possiede una quota del 23%, imbottiglia Coca-Cola e altre bevande destinate a 28 Paesi dalla Russia alla Nigeria, ma circa il 95% dei suoi azionisti e attività commerciali si trovano fuori della Grecia. La Coca-Cola Hellenic, già quotata sui mercati secondari nelle Borse di Londra e New York, ha annunciato che i suoi azionisti - la maggior parte dei quali si trovano all'estero - scambieranno tutte le loro azioni con azioni della Coca-Cola HBC AG, con sede in Svizzera. Questi titoli avranno una quotazione primaria sulla Borsa di Londra. "Una quotazione primaria nella Borsa più grande e con piu' liquidita' d'Europa riflette meglio il carattere internazionale degli affari e della base degli azionisti della Coca Cola Hellenic", ha detto la CCH nella sua odierna dichiarazione alla Borsa di Atene. Dopo l'annuncio odierno, le azioni della CCH sono comunque diminuite del 5,8% scendendo a 15,49 euro.
giovedì, 11 ottobre 2012

Source: Coca Cola Hellenic lascia la Grecia per la Svizzera
Ultima modifica di Wolframio il 13/10/2012, 11:01, modificato 1 volta in totale.

13/10/2012, 11:38

Thethirdeye ha scritto:


Una citazione che passerà alla storia:

Il Nobel "per la pace, la democrazia e i diritti umani dimostra che l'Ue
non è dei banchieri, della finanza ma dei grandi obiettivi e della pace".


(Romano Prodi)

12 Ottobre 2012

Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 18422.html



La prima gallina che canta è quella che ha fatto l'uovo.

13/10/2012, 11:57

Un'altra citazione del Prof:

“Con l’euro lavoreremo un giorno in meno guadagnando come se lavorassimo un giorno in più”

...

Forse parlava di "loro"

[8]

13/10/2012, 12:15

Atlanticus81 ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:


Una citazione che passerà alla storia:

Il Nobel "per la pace, la democrazia e i diritti umani dimostra che l'Ue
non è dei banchieri, della finanza ma dei grandi obiettivi e della pace".


(Romano Prodi)

12 Ottobre 2012

Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 18422.html



La prima gallina che canta è quella che ha fatto l'uovo.


........... [:255]
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