Lo ammetto, non la riesco ad afferrare...

ho fatto gli esempi, discorsi con gli amici, disegnini, etc. etc.

eppure non riesco ad afferrare il concetto del perchè all avvicinarsi alla velocità della luce si invecchia meno rispetto a un punto di riferimento a parità di tempo...

L'intervallo di tempo è quello, te stai fermo, io mi muovo, dal mio punto di vista tu vai più lento, dal tuo punto di vista io vado più veloce.

Dovrei invecchiarmi più velocemente quindi!? No...!

Dal mio punto di vista te vai più lento, il mondo intorno a me va più lento, ma l'arco di tempo passa uguale per tutti. Mi viene da pensare che è come correre incontro al tempo, e più aumenti la velocità e più fai parte di esso. Alla velocità della luce il tuo corpo diventa di massa infinita, entri nel tempo, diventando te a tua volta infinito?
Perchè più vai veloce e più rallenti...?

Che le grandi velocità siano la chiave per i passaggi di dimensione...?

E poi, non si può superare la velocità della luce perchè è il limite della velocità imposto dalla natura...?

Figo, forse qualcosa torna, allora ci sono delle regole...

E' come dire che ognuno di noi vive un suo tempo in base a quello che fa...?
Il tempo è relativo per questo...?

Certo le differenze si vedono solo a grosse velocità... ma...

incomincio a pensare che è questo.

Ma mi manca ancora qualcosa per afferrarla al 100%...

Spero di non crearti turbamenti mentali maggiori di quelli in corso attualmente nel tuo pensare alla relatività...ma a quanto pare, nelle equazioni finali, in meccanica quantistica, il tempo non esiste.
La variabile "t" (tempo)...non c'è più. Svanisce nello sviluppo delle equazioni...

Il "limite" della velocità della luce lo vedo come il "pelo d'acqua": esiste un mondo sotto e un altro ... sopra; bisogna solo saperlo ... attraversare!

Eddy prova a leggere questo:
http://www.savoir-sans-frontieres.com/J ... LATIVO.pdf

Io adoro Anselmo .

chissà perchè ad un certo punto uno dei due ragni si trasforma in una rana...

é un breve incontro nello spazio tempo durante il quale il ragno diventa il pranzo della rana.

ma la spiegazione parte da due ragni (entrambi su un piano temporale piatto, il "presente"), e quando si spostano nel "futuro", uno dei due ragni diventa una rana e se magna l'ex compagno ragno...

perchè non partire subito con un ragno e una rana ?

sarà un po' stupidina la mia domanda, ma non so dare una risposta...

reran...un ragno se lo magna la rana che incrocia il suo cammino spaziotemporale, l'altro se ne sarà andato per fatti suoi sano e salvo per la sua strada... . Non avviene nessuna trasformazione, ma solo un incrocio di cammini plausibilissimo nella vita di un insetto e di un animale che si nutre di insetti...
Non penso che la vicenda del ragno sia determinante per la trama del fumetto , ma è sempre una buona cosa soffermarsi sui particolari anche quando questi sembrano di poco conto.

io penso la soluzione del quesito sia diversa, secondo me ha messo prima due ragni perchè si devono parlare tra loro (una comunicazione tra un ragno e una rana sarebbe impossibile dato che parlano lingue diverse), e poi ha introdotto una rana perchè questa incrociandosi con il ragno se lo potesse magnare...

Umm...interessante interpretazione .

io penso la soluzione del quesito sia diversa, secondo me ha messo prima due ragni perchè si devono parlare tra loro (una comunicazione tra un ragno e una rana sarebbe impossibile dato che parlano lingue diverse), e poi ha introdotto una rana perchè questa incrociandosi con il ragno se lo potesse magnare...

non mi ero accorto di tutte queste risposte!
vado a leggere subito...!

ne hai scritta una a velocità della luce e una a velocità normale di risposte...!?!?!? Eheheheh

Cmqe grazie Bliss incominciamo a esserci... ma non può essere così semplice la spiegazione, mi manca anora qualcosa...