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MessaggioInviato: 20/10/2012, 12:53 
Toscana: non finanziare ricerche su animali di Novartis

http://firmiamo.it/toscana--non-finanzi ... i-novartis

La Regione Toscana ha stanziato 23 milioni di Euro per un progetto di ricerca della Novartis di Siena sui vaccini per l'Africa. In merito alle metodologie applicate all'interno delle attività di ricerca non è prevista nessuna limitazione, per cui sarà possibile, per la Novartis, utilizzare cavie animali sulle quali effettuare sperimentazione animale (vivisezione).
Come cittadini contrari alla sperimentazione animale, manifestiamo il nostro dissenso rispetto alla scelta della Regione Toscana in modo da chiedere e ottenere che il finanziamento del progetto sia legato all'obbligo di non utilizzare la sperimentazione animale (vivisezione) come metodologia di ricerca.

La Regione Toscana ha scelto di finanziare, con 23 milioni di euro in in 5 anni, ovvero con 4,6 milioni di euro dal 2012 al 2016, la ricerca di vaccini innovativi per prevenire le malattie infettive che maggiormente affliggono in particolare i paesi in via di sviluppo, e di sviluppare tali vaccini in maniera tale che vengano resi disponibili più rapidamente per le popolazioni bisognose.

L'intero progetto è stato infatti sottoposto alla Commissione stessa che l'8 maggio scorso l'ha ritenuto “compatibile con l'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE e, di conseguenza, ha deciso di non sollevare obiezioni riguardo alla sua esecuzione” obbligando le autorità italiane a presentare una relazione annuale sull'esecuzione della misura di aiuto.

Per questo progetto non c'è nessuna limitazione, né da parte italiana né da quella comunitaria, in merito alle metodologie impiegate nell'attività di ricerca.



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MessaggioInviato: 20/10/2012, 12:58 
edit: c'è una petizione anche alla pagina precedente!

SALVIAMO I RANDAGI DALLE SPERIMENTAZIONI DI LABORATORIO

http://firmiamo.it/salviamo-i-randagi-d ... aboratorio


Ultima modifica di Massimo Falciani il 20/10/2012, 13:00, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 22/10/2012, 10:50 
Vi scrivo per chiedere il vostro aiuto. Tra pochi giorni alcuni governi potrebbero chiudere l'accordo per la creazione nell'Oceano Antartico della più grande riserva marina al mondo, salvando migliaia di spettacolari specie polari minacciate dai pescherecci industriali. Ma se non agiamo ora un piccolo gruppo di paesi può far fallire il progetto:



Vi scrivo per chiedere il vostro aiuto. Fra pochi giorni alcuni governi potrebbero chiudere un accordo per la creazione della più grande riserva marina al mondo nell'Oceano Antartico, salvando l'habitat di balene, pinguini e migliaia di altre specie polari da flotte di pescherecci industriali. Ma non agiranno a meno che noi non ci faremo sentire ora.

Gran parte dei paesi sostengono l'istituzione della riserva ma Russia, Corea del Sud e altri minacciano di votare contro per continuare a saccheggiare questi mari, dopo che in molti li hanno sfruttati per la pesca intensiva fino a trasformarli in mari morti. La prossima settimana un piccolo gruppo di negoziatori si chiuderà in un incontro a porte chiuse per prendere una decisione. Una mobilitazione dal basso da record potrebbe far uscire allo scoperto le trattative, isolare i tentativi di bloccare la riserva e mettere al sicuro un accordo per proteggere gli oltre 6 milioni di chilometri quadrati di prezioso Oceano Antartico.

Le balene e i pinguini non possono difendersi da soli: tocca a noi entrare in azione. Facciamo cambiare idea ai negoziatori grazie a un'enorme pressione pubblica: Avaaz circonderà l'incontro con manifesti durissimi, e insieme consegneremo il nostro messaggio ai delegati anche per mezzo di un passaparola battente sui social network. Firma questa petizione urgente e condividila con tutti quelli che conosci:

http://www.avaaz.org/it/save_the_southe ... cb&v=18888

Più di 10.000 specie hanno la loro casa nelle acque remote dell'Antartico, incluse le balene blu, le foche leopardo, i pinguini imperatori, e molte altre che non si trovano altrove sulla Terra. Il cambiamento climatico ha già fatto pagare un costo salato a questo fragile habitat, che ora è sottoposto alla minaccia altrettanto grave delle lunghe reti delle flotte di pesca intensiva gettate in queste acque. Solo una riserva marina alimenterà la loro speranza di sopravvivere.

L'ente che regola l'Antartico è formato da 25 membri e si è già impegnato a creare queste aree marine protette. Ci sono due piani attualmente oggetto di trattativa: uno per proteggere parte del fragile Mare di Ross e uno per l'Antartico dell'est, ma entrambi rischiano di essere svuotati o nuovamente rimandati. Incredibilmente, i colloqui sono stati fuori dal radar dei media e paesi come Russia e Corea del Sud sperano che la loro opposizione non venga notata. Se invece riusciremo a portare alla luce del sole queste trattative potremmo costringerli a fare marcia indietro, e allo stesso tempo incoraggiare i paladini di questa riserva come gli Usa e l'Ue a insistere per aumentare ancora le tutele.

Il futuro dell'Oceano del Sud è nelle nostre mani. Lanciamo un'enorme pressione globale e facciamo in modo che i governi non mettano i profitti prima del nostro pianeta. Firma e condividi questa petizione con tutti quelli che conosci:

http://www.avaaz.org/it/save_the_southe ... cb&v=18888

La comunità di Avaaz si è unita molte volte per proteggere i nostri oceani. Abbiamo già contribuito a ottenere due delle più grandi riserve marine del mondo. Ma le minacce ai nostri oceani continuano e stanno spingendo, una dopo l'altra, molte specie sull'orlo del precipizio. Unisciti a me per salvare l'Oceano Antartico prima che sia troppo tardi.

Con speranza,

Leonardo DiCaprio, con il team di Avaaz


ULTERIORI INFORMAZIONI

Mare di Ross, Salvare il salvabile (National Geographic):
http://www.nationalgeographic.it/dal-gi ... e-1224698/

Scontro sull'ultimo oceano incontaminato: "I neozelandesi non vogliono salvarlo" (La Repubblica):
http://www.repubblica.it/ambiente/2012/ ... -42544456/

Il futuro del Mare di Ross, l'ultimo oceano incontaminato si trova in Antartide (Milano Finanza):
http://video.milanofinanza.it/classmete ... Ross-5356/

Nel Mare di Ross una riserva marina grande come l'Australia. Per salvare la vita dell'Antartide (Green Report):
http://www.greenreport.it/_new/index.ph ... t&id=14813


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MessaggioInviato: 23/10/2012, 08:23 
India: Save the Ganges River Dolphin

http://www.thepetitionsite.com/430/645/ ... m=20432616

ndia’s sacred river is home to one of the most endangered dolphins on the planet. There are only about 1,800 Ganges river dolphins left and numbers are still falling.

Unsurprisingly, humans are responsible. A proliferation of damming projects along the Ganges along with constant pesticide and fertiliser run-off makes the river a harsh and difficult place to live. According to the World Wide Fund for Nature, 9,000 tons of toxic pesticides and 6 million tons of fertiliser are used near the Ganges every year.

Some river dolphins are also killed deliberately, for their meat and oil, and others die as accidental bycatch in fishing nets.

If the river dolphin is to be saved, immediate action to reduce pollution, address unsustainable fishing methods and stop further destructive development is essential.

In China, another river dolphin, the baiji, has already gone, for much the same reasons. Ask the Indian government not to let the Ganges river dolphin follow the baiji into extinction.



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MessaggioInviato: 25/10/2012, 21:31 
[wbf]La scelta della data del 13 aprile, per il voto in alternativa a quella
del 6 aprile può apparire casuale ma non lo è affatto: votando il 6 di
aprile, infatti, i parlamentari alla prima legislatura non rieletti non
avrebbero maturato la pensione.

Votando invece come stabilito dal Consiglio dei ministri il 13 aprile,
ovvero una settimana dopo, acquisiranno la pensione.

Firmiamo la petizione perchè questo ennesimo furto di denaro pubblico non avvenga!

http://www.petizionepubblica.it/Peticao ... 2012N30844
[/wbf]



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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 25/10/2012, 22:51 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


[wbf]La scelta della data del 13 aprile, per il voto in alternativa a quella
del 6 aprile può apparire casuale ma non lo è affatto: votando il 6 di
aprile, infatti, i parlamentari alla prima legislatura non rieletti non
avrebbero maturato la pensione.

Votando invece come stabilito dal Consiglio dei ministri il 13 aprile,
ovvero una settimana dopo, acquisiranno la pensione.

Firmiamo la petizione perchè questo ennesimo furto di denaro pubblico non avvenga!

http://www.petizionepubblica.it/Peticao ... 2012N30844
[/wbf]


da firmare assolutamente e farla firmare.......senza se e senza ma....[;)]


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MessaggioInviato: 06/11/2012, 22:34 
Cari amici,


Tra pochi giorni il Parlamento nigeriano potrebbe varare una multa di 5 miliardi di dollari contro il gigante del petrolio e dell’inquinamento Shell e dare il via libera a una legge che per la prima volta nella storia chiederebbe conto alle compagnie petrolifere. Il Presidente è in favore della legge, ma i grandi del petrolio stanno facendo pressione affinché la riforma venga bocciata. Sommergiamoli con le nostre voci per ottenere giustizia per il popolo della Nigeria: unisciti alla richiesta urgente ora!



Tra pochi giorni il Parlamento della Nigeria potrebbe varare una multa di 5 miliardi di dollari contro il gigante del petrolio e dell’inquinamento Shell per una fuoriuscita che ha distrutto la vita di milioni di persone e dare il via libera a una legge che riterrebbe tutte le compagnie petrolifere responsabili per l’inquinamento e gli scempi che hanno causato. Siamo a un punto di svolta, ma se non ci faremo sentire ora i giganti del petrolio potrebbero farla franca.

Finalmente i grandi del petrolio stanno per pagare per la devastazione e la violenza che hanno creato. Il Presidente Jonathan è in favore della multa a Shell e i senatori progressisti spingono per una forte regolamentazione [virgola] ma le compagnie petrolifere sono sulle barricate e senza un enorme sostegno internazionale i parlamentari potrebbero rimanere schiacciati sotto la loro pressione.

I politici stanno per prendere la loro decisione in questi giorni: firma la petizione urgente al Parlamento della Nigeria affinché multi e sostenga la legge e girala a tutti. Non appena raggiungeremo 1 milione di firme porteremo il nostro appello da record alle porte del Parlamento della Nigeria:

http://www.avaaz.org/it/make_shell_pay_ ... cb&v=19120

Gli esperti dicono che ogni anno i giganti del petrolio riversano nel Delta del Niger una quantità di greggio equivalente a quello della superpetroliera Exxon Valdez, ma poiché si tratta dell’Africa i media vi prestano pochissima attenzione. Dopo una perdita avvenuta lo scorso dicembre nell’impianto petrolifero di Bonga, milioni di litri sono stati versati nell’oceano e hanno raggiunto la costa densamente abitata: si tratta di una delle più grandi perdite di petrolio in Africa di sempre. La multa e la legge in discussione in Parlamento sono un’occasione che capita una volta nella vita per tenere la schiena dritta contro i grandi del petrolio.

Le compagnie petrolifere hanno guadagnato 600 miliardi di dollari negli ultimi 50 anni in Nigeria, ma le popolazioni locali non ne hanno ricavato alcun beneficio. La loro terra, l’acqua potabile e le zone di pesca sono in rovina. E Shell spende centinaia di milioni di dollari l'anno in forze di sicurezzaper reprimere le proteste contro le sue attività nefaste.

L’industria del petrolio è cruciale per l'economia, ma le compagnie non sono mai state chiamate a rispondere per la devastazione causata dalle trivellazioni. Ora, il Presidente della Nigeria e alcuni coraggiosi parlamentari si sono espressi pubblicamente e potrebbero finalmente colpire i giganti del petrolio con pesanti multe per risarcire finalmente le vittime. Se dimostreremo a questi parlamentari che il mondo li sostiene in questo tornante della storia, potremo letteralmente cambiare la vita di milioni di persone. Clicca sotto per firmare la petizione urgente:

http://www.avaaz.org/it/make_shell_pay_ ... cb&v=19120

I membri di Avaaz hanno tenuto la schiena dritta contro i grandi del petrolio in tutto il mondo, intervendo contro la Chevron in Ecuador, la fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico e per mettere fine ai sussidi ai combustibili fossili al vertice di Rio. Ora è il momento di fare lo stesso per la Nigeria. Facciamo in modo che i politici mandino un messaggio ai grandi del petrolio: il tempo della vostra impunità è finito.

Con speranza e determinazione,

Pascal, Patricia, Alex, Ricken, David, Rewan, e tutto il team di Avaaz

Nigeria, inflitta ammenda di 5 mld dollari a Shell (TMNews)
http://www.tmnews.it/rss/ultimora/20120 ... D4778.html

Nigeria, la Shell alla sbarra (Internazionale)
http://www.internazionale.it/news/niger ... la-sbarra/

Nigeria: 4 contadini portano la Shell davanti ai giudici (La Stampa)
http://lastampa.it/2012/10/11/scienza/a ... agina.html

Wikileaks: uomini di Shell infiltrati nel governo nigeriano (RaiNews24)
http://www.rainews24.rai.it/it/news_pri ... sid=148160

Il Delta del Niger sta morendo ed è colpa del petrolio (Corriere della Sera)
http://lepersoneeladignita.corriere.it/ ... -petrolio/

I pescatori del Delta del Niger portano la Shell in tribunale (Euronews)
http://it.euronews.com/2012/10/11/i-pes ... tribunale/

http://mailbeta.libero.it/cp/WindMailPS ... =710245715


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MessaggioInviato: 08/11/2012, 16:07 
Chiediamo ad associazioni, volontari e privati di scrivere a Mediaset all'indirizzo mediaset@mediaset.it; canale5@mediaset.it ed anche dal form al link http://www.mediaset.it/canale5/form/form_1.shtml per cercare di non far andare in onda questo film dove si vede una scena agghiacciate dove l'attore butta con un pala un cane in una betoniera di cemento.
Naturalmente anche nella pubblicità che sta andando in onda ininterrottamente su Canale5, l'attore continua a descrivere questa scena per pubblicizzare il film.


Non sappiamo come Mediaset, nonostante tutti gli animalisti presenti in questa azienda, possa permettere di mandare in onda film e pubblicità in prima serata con una scena così raccapricciante dove persone sensibili amanti degli animali e bambini non dovrebbero e non vorrebbero mai vedere.


Ci chiediamo na cosa: con tutti gli psicopatici ed emulatori, con tutta la violenza che stiamo continuando a vedere verso gli animali e con tutti gli sforzi che associazioni e animalisti cercano di fare per sensibilizzare il rispetto e cultura verso gli animali, come si possa ridere, scherzare e fare umorismo idiota su una cosa così terribile che in pochi minuti può distruggere il nostro lavoro, i nostri sforzi, rafforzando già delle persone poco sane di mente e sadiche. Così nel caso non fosse venuto loro in mente questa fantastica idea, Canale5 e l'attore la servono su un piatto d'argento e noi animalisti abbiamo ben poco da fare e sperare passando il nostro tempo a cercare di aiutare e a dare rispetto e dignità a questi poveri animali.


Chiediamo a Mediaset quantomeno di tagliare questa scena sia dal film che dalla pubblicità (dove non si vede mai descritta perfettamente) nel rispetto degli animali (in primis), degli animalisti e associazioni di protezione animale, e delle persone sensibili.



Ufficio Stampa
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MessaggioInviato: 08/11/2012, 17:53 
Senza peli sullo stomaco quelli di Mediaset....
Proprio come il suo padrone.



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MessaggioInviato: 08/11/2012, 22:43 
Firma la lettera:
Che genere di concorso?

Lettera aperta del Laboratorio di studi femministi «Anna Rita Simeone» Sguardi sulle differenze al Ministro Profumo e alla Ministra Fornero.

Egregio signor Ministro,

a scrivere è un gruppo di studiose specializzate negli studi umanistici, la maggior parte delle quali docente nella scuola e nell’università. Alcune di noi vivono e insegnano all’estero, molte altre vi hanno trascorso importanti periodi di formazione professionale. Siamo perciò abituate a confrontarci con i continui cambiamenti che interessano le nostre discipline, sia per la scelta delle metodologie di analisi sia per l’individuazione degli oggetti di indagine.

Siamo, in altre parole, cittadine europee pienamente immerse nel nostro tempo, interessate a partecipare attivamente alla definizione del modo di essere nel mondo delle generazioni presenti e future. Molte di noi sono precarie, e si apprestano a far parte dell’esercito di candidati che si sta preparando a sostenere la procedura di selezione prevista dal concorso a posti e cattedre, decreto del direttore generale per il personale scolastico n. 82 del 24 settembre 2012.

La nostra decisione di scriverle questa lettera è derivata non solamente dall’esigenza di manifestare un profondo disaccordo sul piano intellettuale e scientifico, ma anche dal disagio e dal disappunto da noi avvertiti in qualità di cittadine, in seguito alla lettura delle indicazioni sulle prove d’esame e i relativi programmi contenute nell’allegato 3 del bando di indizione del concorso.

Intendiamo cogliere questa occasione per riaprire pubblicamente il dibattito intorno a una questione, quella del genere e della sessuazione del sapere, che in molti paesi europei è ormai data come punto di partenza per la pianificazione pedagogica e didattica, ma che per varie ragioni storiche e culturali non riesce ad essere assunta come elemento centrale nell’agenda politica (e utilizziamo questa parola nel senso più ampio e nobile del termine) all’interno delle istituzioni italiane. In questo senso, il bando riflette le profonde contraddizioni di una società che continua a mettere in atto meccanismi sessisti senza riconoscere le trasformazioni del presente, né le questioni di genere.

Il bando di un concorso pubblico non si limita solo a indicare procedure e scadenze.

Nel momento in cui fissa i criteri di valutazione, include o esclude, delinea anche un modello e un’immagine di quello che sta cercando. Allo Stato servono insegnanti che guidino il percorso di formazione dei giovani cittadini e delle giovani cittadine.

Ma che caratteristiche devono avere? Il nuovo insegnante e la nuova insegnante devono innanzitutto avere un sicuro dominio delle materie di insegnamento, conoscere i presupposti epistemologici delle singole discipline e conoscere le lingue straniere; devono saper usare internet e dominare gli strumenti informatici.

Appare chiaro che chi ha stilato il bando avesse in mente un’immagine di insegnante moderno/a, al passo con i tempi e pronto/a a costruire un percorso che porti la scuola italiana in Europa.

Questo lodevole intento, però, si scontra miseramente con l’arretratezza dei programmi ministeriali e delle indicazioni che solo due anni fa sono state fornite dal ministero per le singole discipline. E il centro di tale arretratezza sta nella sistematica e persistente ignoranza di tutto ciò che nell’ambito dell’insegnamento riguarda il genere.

Basta scorrere gli elenchi di autori che il candidato dovrebbe innanzitutto conoscere: tra i filosofi, nemmeno una donna; tra gli scrittori, una sola, Elsa Morante; nel programma di storia non c’è alcun accenno alla storia delle donne e alle questioni di genere; tra i fatti notevoli del Novecento non è menzionato il femminismo.
Quando si parla di educazione linguistica non c’è nessun riferimento al linguaggio sessuato. Quando si parla di geografia, non c’è nessun accenno al genere come categoria di indagine. Quando nel programma di letteratura italiana si richiede di conoscere i principali orientamenti critici, l’elenco esemplificativo comprende i nomi di E. Auerbach (1892-1957), L. (sic!!) Contini (1912-1990), C. Segre (1928-), B. Croce (1866-1952).

E basta.
Ancora, niente donne, ancora nessun riferimento ai gender studies come prospettiva critica di rilievo. Le istituzioni hanno di nuovo preso la parola su un modello di scuola, di apprendimento e di insegnamento.

Riteniamo che sia giunto il momento di denunciare con forza come lo Stato continui a comunicare un’idea di sapere nel quale le donne e la differenza sessuale non trovano posto e la questione della relazione tra uomini e donne non è nemmeno minimamente sfiorata, anzi è del tutto rimossa. Che genere di formazione per i cittadini e le cittadine, quando i programmi sui quali questa si fonda pretendono ancora di presentare la finzione di un sapere neutro, asessuato? In che modo formare giovani cittadine forti e consapevoli, quando tutto il mondo a scuola non parla di loro, non parla a loro?

Continua qui:
http://www.sguardisulledifferenze.org/?p=4

E qui se volete firmare:
http://www.sguardisulledifferenze.org/?page_id=365


Ultima modifica di Thalita il 08/11/2012, 22:44, modificato 1 volta in totale.


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La verità è raramente pura e non è mai semplice.
(Oscar Wilde)
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MessaggioInviato: 11/11/2012, 19:11 
CLICCANDO SUL SITO QUI SOTTO POTETE FIRMARE LA PETIZIONE

AI CAPI SPIRITUALI DEL MONDO (PAPA, DALAI LAMA, MUSULMANI ECC.)

PER CHIEDERE DI NON USARE PIù AVORIO NEGLI OGGETTI DI CULTO
PERCHE' STERMINANO GLI ELEFANTI PER FARE I LORO TOTEM



http://www.change.org/en-GB/petitions/t ... e_petition


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MessaggioInviato: 13/11/2012, 12:31 
ecco uno dei motivi per cui gli umani mi fanno sempre piu ' schifo .


poi in italia si agevola sempre il bastardo di turno


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MessaggioInviato: 16/11/2012, 10:32 
Nessuno Stato nè tantomeno la Chiesa possono giustificare la criminalità.
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TESTO DELLA PETIZIONE:VERITA' PER EMANUELA ORLANDI

Al Cardinale Tarcisio BertoneSegretario di Stato di Papa Benedetto XVI
Eminenza,
il rapimento della cittadina vaticana Emanuela Orlandi, avvenuto nel lontano 1983, ha gettato ombre e dubbi sul comportamento del Vaticano, che nel corso di questi tre decenni non ha avuto il coraggio di abbattere quel muro di silenzi e di omertà eretto intorno a questa vicenda.
Lo Stato Vaticano ha da sempre rinunciato alla ricerca di una sua innocente cittadina, suscitando lo sdegno di tantissime persone e di tutti quei sacerdoti che ogni giorno si impegnano perchè la vita dei più deboli venga rispettata.
E’ l’ora di un segnale forte di cambiamento.
Le chiediamo pertanto di adoperarsi affinché venga aperta un’indagine, interna allo Stato Vaticano, sul sequestro di Emanuela Orlandi, con la conseguente istituzione di una Commissione cardinalizia d’inchiesta che si impegni, con onestà e volontà, a far emergere la Verità su questa vergognosa e disumana storia.
Che il sacrificio di Emanuela, viva o morta che sia, e il perenne martirio di una famiglia, servano ad un profondo e radicale cambiamento nelle coscienze di chi, ai vertici delle gerarchie ecclesiastiche, sta portando questa Chiesa sempre più lontana dall’insegnamento di Gesù.

Pietro Orlandi
18 ottobre 2012


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Numero aderenti alla Petizione:

11,709

ad oggi

ADERISCI ALLA PETIZIONE
INFO PETIZIONE

http://www.emanuelaorlandi.it/petizione/

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Maggiori informazioni http://www.emanuelaorlandi.it/
Crea il tuo sito personale gratis http://www.webnode.it


Ultima modifica di ubatuba il 16/11/2012, 10:34, modificato 1 volta in totale.

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8 e 9 Dicembre 2012

Insieme a:
Lega Nazionale per la Difesa del Cane
Margherita Hack – Roberto Marchesini

In Italia migliaia di animali sono ancora detenuti nei circhi. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane per sollecitare Governo, Parlamento e Amministrazioni locali a garantire la conversione dei circhi in spettacoli senza animali, l’8 e il 9 dicembre per la Giornata Internazionale per i Diritti degli Animali organizza una mobilitazione nazionale con la Campagna “Il Diritto di Vivere Liberi”.
Nelle principali città italiane, presso i Tavoli LNDC, sarà possibile firmare la petizione (nazionale e locale) a sostegno di questa campagna.

Ormai sono sempre più i Paesi che vietano – del tutto o parzialmente – l’esibizione di circhi con animali , mentre l’Italia detiene ancora il record negativo di uno dei Paesi con il maggior numero di imprese circensi. E lo Stato italiano finanzia i circhi con animali, incluse quelle imprese che hanno già subito condanne e/o denunce per maltrattamento di animali e/o altre violazioni di legge.
Ciò accade perché questa forma di spettacolo è ancora disciplinata dall’antiquata Legge n.337 del 1968. Una legge che deve essere cambiata.

La vita del circo, quindi, dipende ormai indissolubilmente dai contributi statali, mentre la sua popolarità è in costante declino. La legge sul circo del 1968 riconosce alle imprese circensi una “funzione sociale” e tale status garantisce loro contributi che controbilanciano il continuo calo di spettatori. Ogni anno il ministero per i Beni Culturali elargisce agli spettacoli circensi cifre che oscillano dai 5 ai 7 milioni di euro, sovvenzioni di cui beneficiano un centinaio di circhi e che appartengono principalmente al capitolo di spesa del Fus, il Fondo Unico dello Spettacolo, lo strumento finanziario per sostenere le attività degli spettacoli dal vivo. Ma alle notevoli cifre di denaro devolute in favore di questo genere d’intrattenimento non corrisponde un’azione di controllo efficace rispetto ai casi di maltrattamento e/o di acquisizione e impiego di animali appartenenti a specie protette ed esotiche, poiché la legge proibirebbe, in tali casi, l’erogazione di qualsiasi sostegno economico: ciò di fatto non avviene.

La detenzione degli animali nei circhi è inaccettabile sotto il profilo etico, dal punto di vista del benessere animale, della legalità, senza considerare il modello educativo proposto da questo tipo di spettacolo, definito da un documento specifico redatto dalla psicologa Annamaria Manzoni – e sottoscritto da oltre 600 psicologi – antipedagogico poiché educano il bambino a non riconoscere lo stato d’animo dell’animale che ha davanti, a disconoscere i suoi segnali di sofferenza, a reagire con la gioia e il divertimento al suo disagio: gli stanno proponendo un buon tirocinio per abituarsi a fare altrettanto con i suoi simili.

Esistono vari esempi nel mondo di spettacoli circensi di grande prestigio e successo che non utilizzano gli animali. Il circo senza animali non solo è possibile ma è necessario per recuperare un rapporto tra uomo e natura, tra bambini e animali.

“Per un acrobata o un clown il circo è l’apogeo artistico, il sublime che si fa arte, per un animale è la caduta negli inferi, l’annichilimento della propria dignità esistenziale, il banale che testimonia il male” Roberto Marchesini – Etologo Zooantropologo.

FIRMA QUI :
http://firmiamo.it/-il-diritto-di-viver ... za-animali


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MessaggioInviato: 22/11/2012, 12:19 
BLOCCHIAMO HARLAN: no all'importazione di animali per la sperimentazione

CHI E’ HARLAN?
Harlan è una delle più importanti multinazionali nel mondo che si occupa di vivisezione. Harlan importa, alleva e sperimenta su una grande vastità di animali: dai cani ai macachi. In Italia vi sono 3 sedi Harlan: l’allevamento di Correzzana (MB), il laboratorio di Bresso (MI), ed una sede legale a San Pietro al Natisone (UD).

PERCHE’ UNA RACCOLTA FIRME?
All’inizio di ogni anno, il MINISTERO DELLA SALUTE, Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria, autorizza Harlan all’importazione di animali da sperimentazione. Lo scorso anno, a fine gennaio 2012, il MINISTERO DELLA SALUTE aveva autorizzato HARLAN LABORATORIES S.R.L. ad importare 900 primati non umani in lotti di massimo 156 soggetti provenienti dalla CINA e da MAURITIUS. L’Autorizzazione aveva validità di 12 mesi. Il 31 gennaio 2013, pertanto, tale autorizzazione scadrà e FRECCIA 45 chiede che non venga rinnovata.

CONSEGNA FIRME
Le firme verranno consegnate presso gli uffici del Ministero tra il 14 e 17 gennaio 2013. C'è poco più di un mese: firmate e diffondete l'appello!

Clicca qui per firmare la petizione di Susanna, "BLOCCHIAMO HARLAN: no all'importazione di animali per la sperimentazione."

http://www.change.org/it/petizioni/bloc ... PyZuRpKOMi


Ultima modifica di Massimo Falciani il 22/11/2012, 12:20, modificato 1 volta in totale.


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