04/12/2012, 20:08
Vogliono attaccare la Siria perchè è uno dei principali alleati dell'Iran. Speravano di far crollare il regime di Assad prezzolando i "ribelli" che come al solito sono tribù che erano sotto "botta" con Assad (stesso metodo della Libia).
Ma Assad sta reggendo bene, anche perchè riceve soldi e armi dalla Russia.... Quindi gli tocca intervenire, altrimenti la guerra con l'Iran sarebbe impossibile, o comunque molto difficile.
Mala Tempora Currunt!
Ma Assad sta reggendo bene, anche perchè riceve soldi e armi dalla Russia.... Quindi gli tocca intervenire, altrimenti la guerra con l'Iran sarebbe impossibile, o comunque molto difficile.
Mala Tempora Currunt!
04/12/2012, 20:18
Ragazzi, non site "preparati"! I "patriot" sono missili anti-missile, da difesa! ![[:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif "Davvero Felice")
04/12/2012, 20:33
Vero Ufologo. Ma quando gli americani cominciano a dire che in un paese ci sono armi chimiche (che ci siano o no... vedi Iraq) e che se le usano "ci saranno ritorsioni" vuol dire di solito che stanno preparando l'opinione pubblica ed internazionale ad un attacco. E l'alleato Turco non lo possono mica lasciare scoperto in caso di attacco no? ![[;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif "Occhiolino")
04/12/2012, 20:58
Mai girata questa notizia?
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=d8hgj78QaSM[/BBvideo]
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=d8hgj78QaSM[/BBvideo]
04/12/2012, 21:07
Cercheranno di dividere in due il paese,riuscendo a dare la copertura antiaerea ai ribelli.Si verrà così a formare una zona cuscinetto dove le milizie anti Assad(perfettamente addestrate ed armate di tutto punto),saranno una spina nel fianco della nazione siriana.Si sfiancherà così il regime siriano.Se poi anche questo non dovesse bastare,un incidente di confine con la Turchia,sarà il pretesto per un massiccio attacco USA nell'area.Per evitare che questo accada,bisognerebbe che la Russia lasciasse qualche nave da guerra nel porto di Tartus.
04/12/2012, 21:12
AleBon ha scritto:
Cercheranno di dividere in due il paese,riuscendo a dare la copertura antiaerea ai ribelli.Si verrà così a formare una zona cuscinetto dove le milizie anti Assad(perfettamente addestrate ed armate di tutto punto),saranno una spina nel fianco della nazione siriana.Si sfiancherà così il regime siriano.Se poi anche questo non dovesse bastare,un incidente di confine con la Turchia,sarà il pretesto per un massiccio attacco USA nell'area.Per evitare che questo accada,bisognerebbe che la Russia lasciasse qualche nave da guerra nel porto di Tartus.
scenario assolutamente probabile!
05/12/2012, 11:47
Ma siccome l presidente Siriano stesso ha detto che non userà le armi chimiche contro il suo popolo, si vede che ... ce le ha! ![[^]](./images/smilies/UF/icon_smile_approve.gif "Approvazione")
05/12/2012, 14:28
Che ce l'abbia o no... se vogliono attaccare attaccano. Non è tanto importante che ci siano o meno le armi. Da sole non sono causa di un'attacco. Quanti paesi hanno armi chimiche? Quello che conta è il progetto geopolitico. Quello per il quale delle guerre sanguinose e piene di morti civili in paesi non "interessanti" non senti parlare al tg 
05/12/2012, 15:55
Ufologo 555 ha scritto:
Ma siccome l presidente Siriano stesso ha detto che non userà le armi chimiche contro il suo popolo, si vede che ... ce le ha!
e quindi ?
anche usa e israele
ce le hanno..
e dunque ?
05/12/2012, 17:26
Dunque, loro, non sono matti come certi Stati ...!
06/12/2012, 19:49
Beh... leggetevi questo articolo.... perchè merita davvero.... ![[8D]](./images/smilies/UF/icon_smile_cool.gif "Caldo")
Palestina : Arafat ucciso con il Polonio 210?
di Massimo Mazzucco
http://www.altrainformazione.it/wp/2012 ... lonio-210/
Nei giorni scorsi è stata riesumata la salma di Yasser Arafat, per permettere ad un gruppo di esperti internazionali (francesi, svizzeri e russi) il prelievo di alcuni campioni biologici sui quali svolgere una serie di esami molto particolari.
Si sospetta infatti che Arafat non sia morto per cause naturali, ma sia stato in qualche modo "avvelenato" – dagli israeliani, si presume – per liberarsi una volta per tutte di questo ingombrante personaggio politico.
Ufficialmente, Arafat è morto per le conseguenze di una "coagulazione intravascolare disseminata", o DIC (http://www.nlm.nih.gov/medlineplus/ency ... 000573.htm), una grave patologia del sangue che risulta quasi sempre letale.
Arafat aveva iniziato a sentirsi male dopo aver consumato la sua cena, la sera del 12 ottobre 2004, all’interno della sua residenza di Ramallah, dove gli israeliani lo avevano tenuto prigioniero per oltre tre anni.
Nelle settimane seguenti Arafat continuava a vomitare, aveva forti dolori addominali e diarrea, senza però avere febbre. Ma i dottori palestinesi, egiziani e giordani che lo visitarono non riuscirono a scoprire la causa del suo male. [...]
Alla fine di ottobre Arafat fu trasportato d’urgenza a Parigi, dove gli venne diagnosticata la DIC. Ma i medici francesi non furono in grado né di mettere sotto controllo né di risalire alla causa di questa grave infezione sanguigna. L’8 di novembre Arafat subì un forte choc emorragico, entrò in coma, e morì l’11 di novembre (11/11).
I sospetti sull’avvelenamento da Polonio hanno iniziato a circolare da quando Al Jazeera ha messo in onda un documentario (http://www.aljazeera.com/programmes/wha ... 74794.html) dal quale risultava che gli scienziati dell’Istituto di Fisica delle Radiazioni dell’Università di Losanna avessero trovato tracce "significative" di materiali tossici e altamente radioattivi sugli effetti personali di Arafat, che gli erano stati consegnati dalla moglie dopo la sua morte.
A questo punto è stata la moglie stessa ad iniziare le procedure per la riesumazione del corpo, ed il prelievo dei reperti biologici sui quali effettuare gli esami del caso.
I risultati non saranno noti prima di quattro mesi, perché il Polonio radioattivo ha un tempo di dimezzamento di circa tre mesi, per cui sarà necessario attendere tutto questo periodo per verificare la sua eventuale presenza nei reperti esaminati.
Ma gli israeliani hanno già messo le mani avanti, ed hanno fatto sapere che queste sono solo banali "teorie complottiste", e che loro ovviamente "non hanno nulla a che fare con la morte del leader palestinese."
Conosciamo tutti la malattia chiamata "coda di paglia", che affligge gli umani un pò dappertutto nel mondo. Dalle parti di Israele però notiamo come questa malattia tenda spesso a manifestarsi con violenza inusitata molto, ma molto prima del necessario.
In fondo, erano appena le quattro del pomeriggio a New York, l’11 settembre 2001, quando da Israele Benjamin Netanyahu annunciava alle televisioni di tutto il mondo: "Ora lo vedete anche voi che tipo di pericolo rappresentino per il mondo questi palestinesi."
Beati loro, che sanno sempre tutto con grande anticipo.
Fonte BBC
http://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-20512259
Link
http://www.luogocomune.net/site/modules ... oryid=4130
Palestina : Arafat ucciso con il Polonio 210?
di Massimo Mazzucco
http://www.altrainformazione.it/wp/2012 ... lonio-210/
Nei giorni scorsi è stata riesumata la salma di Yasser Arafat, per permettere ad un gruppo di esperti internazionali (francesi, svizzeri e russi) il prelievo di alcuni campioni biologici sui quali svolgere una serie di esami molto particolari.
Si sospetta infatti che Arafat non sia morto per cause naturali, ma sia stato in qualche modo "avvelenato" – dagli israeliani, si presume – per liberarsi una volta per tutte di questo ingombrante personaggio politico.
Ufficialmente, Arafat è morto per le conseguenze di una "coagulazione intravascolare disseminata", o DIC (http://www.nlm.nih.gov/medlineplus/ency ... 000573.htm), una grave patologia del sangue che risulta quasi sempre letale.
Arafat aveva iniziato a sentirsi male dopo aver consumato la sua cena, la sera del 12 ottobre 2004, all’interno della sua residenza di Ramallah, dove gli israeliani lo avevano tenuto prigioniero per oltre tre anni.
Nelle settimane seguenti Arafat continuava a vomitare, aveva forti dolori addominali e diarrea, senza però avere febbre. Ma i dottori palestinesi, egiziani e giordani che lo visitarono non riuscirono a scoprire la causa del suo male. [...]
Alla fine di ottobre Arafat fu trasportato d’urgenza a Parigi, dove gli venne diagnosticata la DIC. Ma i medici francesi non furono in grado né di mettere sotto controllo né di risalire alla causa di questa grave infezione sanguigna. L’8 di novembre Arafat subì un forte choc emorragico, entrò in coma, e morì l’11 di novembre (11/11).
I sospetti sull’avvelenamento da Polonio hanno iniziato a circolare da quando Al Jazeera ha messo in onda un documentario (http://www.aljazeera.com/programmes/wha ... 74794.html) dal quale risultava che gli scienziati dell’Istituto di Fisica delle Radiazioni dell’Università di Losanna avessero trovato tracce "significative" di materiali tossici e altamente radioattivi sugli effetti personali di Arafat, che gli erano stati consegnati dalla moglie dopo la sua morte.
A questo punto è stata la moglie stessa ad iniziare le procedure per la riesumazione del corpo, ed il prelievo dei reperti biologici sui quali effettuare gli esami del caso.
I risultati non saranno noti prima di quattro mesi, perché il Polonio radioattivo ha un tempo di dimezzamento di circa tre mesi, per cui sarà necessario attendere tutto questo periodo per verificare la sua eventuale presenza nei reperti esaminati.
Ma gli israeliani hanno già messo le mani avanti, ed hanno fatto sapere che queste sono solo banali "teorie complottiste", e che loro ovviamente "non hanno nulla a che fare con la morte del leader palestinese."
Conosciamo tutti la malattia chiamata "coda di paglia", che affligge gli umani un pò dappertutto nel mondo. Dalle parti di Israele però notiamo come questa malattia tenda spesso a manifestarsi con violenza inusitata molto, ma molto prima del necessario.
In fondo, erano appena le quattro del pomeriggio a New York, l’11 settembre 2001, quando da Israele Benjamin Netanyahu annunciava alle televisioni di tutto il mondo: "Ora lo vedete anche voi che tipo di pericolo rappresentino per il mondo questi palestinesi."
Beati loro, che sanno sempre tutto con grande anticipo.
Fonte BBC
http://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-20512259
Link
http://www.luogocomune.net/site/modules ... oryid=4130
06/12/2012, 19:57
Comunque, a parte la grande somma di danaro (che gode la moglie) fece fallire qualsiasi accordo!
06/12/2012, 20:09
LA GUERRA CIVILE IN SIRIA
«Il gas sarin è già nelle bombe
Si aspetta solo un ordine di Assad»
La Nbc cita fonti d'intelligence Usa. Washington
pronta a raid. Il dittatore tra voci di fuga e la
tentazione di asserragliarsi a Damasco fino all'ultimo
WASHINGTON - Le forze siriane sono pronte ad usare le armi chimiche contro i ribelli ed aspettano solo un ordine di Assad. Fonti d’intelligence americane, citate dalla rete Nbc, hanno fornito nella notte nuovi dettagli su uno sviluppo che potrebbe aprire scenari drammatici. Unità dell’aviazione avrebbero infatti caricato il gas sarin nelle bombe destinate ad essere sganciate dai caccia. Un passo in più rispetto a quanto trapelato pochi giorni fa, quando sempre gli Usa avevano segnalato che i tecnici siriani avevano messo insieme le componenti delle armi chimiche. Di solito, per ragioni di sicurezza, le «parti» sono tenute separate. La mossa aveva provocato un’immediata reazione della Casa Bianca con un monito ad Assad: «L’uso delle armi chimiche provocherebbe un nostro intervento militare». Dunque una linea rossa invalicabile per gli Stati Uniti e i loro alleati. Sempre la Nbc ha specificato che gli ordigni sono ancora nei bunker all’interno delle basi aeree ma è evidente che basta un ordine del presidente per far scattare un attacco massiccio.
Fonte Corriere.it.
Eccola che arriva... Mi sa che si risolve solo se Assad scappa da qualche parte. Bell'impiccio.
«Il gas sarin è già nelle bombe
Si aspetta solo un ordine di Assad»
La Nbc cita fonti d'intelligence Usa. Washington
pronta a raid. Il dittatore tra voci di fuga e la
tentazione di asserragliarsi a Damasco fino all'ultimo
WASHINGTON - Le forze siriane sono pronte ad usare le armi chimiche contro i ribelli ed aspettano solo un ordine di Assad. Fonti d’intelligence americane, citate dalla rete Nbc, hanno fornito nella notte nuovi dettagli su uno sviluppo che potrebbe aprire scenari drammatici. Unità dell’aviazione avrebbero infatti caricato il gas sarin nelle bombe destinate ad essere sganciate dai caccia. Un passo in più rispetto a quanto trapelato pochi giorni fa, quando sempre gli Usa avevano segnalato che i tecnici siriani avevano messo insieme le componenti delle armi chimiche. Di solito, per ragioni di sicurezza, le «parti» sono tenute separate. La mossa aveva provocato un’immediata reazione della Casa Bianca con un monito ad Assad: «L’uso delle armi chimiche provocherebbe un nostro intervento militare». Dunque una linea rossa invalicabile per gli Stati Uniti e i loro alleati. Sempre la Nbc ha specificato che gli ordigni sono ancora nei bunker all’interno delle basi aeree ma è evidente che basta un ordine del presidente per far scattare un attacco massiccio.
Fonte Corriere.it.
Eccola che arriva... Mi sa che si risolve solo se Assad scappa da qualche parte. Bell'impiccio.
06/12/2012, 21:03
Meryddin ha scritto:
LA GUERRA CIVILE IN SIRIA
«Il gas sarin è già nelle bombe
Si aspetta solo un ordine di Assad»
La Nbc cita fonti d'intelligence Usa. Washington
pronta a raid. Il dittatore tra voci di fuga e la
tentazione di asserragliarsi a Damasco fino all'ultimo
WASHINGTON - Le forze siriane sono pronte ad usare le armi chimiche contro i ribelli ed aspettano solo un ordine di Assad. Fonti d’intelligence americane, citate dalla rete Nbc, hanno fornito nella notte nuovi dettagli su uno sviluppo che potrebbe aprire scenari drammatici. Unità dell’aviazione avrebbero infatti caricato il gas sarin nelle bombe destinate ad essere sganciate dai caccia. Un passo in più rispetto a quanto trapelato pochi giorni fa, quando sempre gli Usa avevano segnalato che i tecnici siriani avevano messo insieme le componenti delle armi chimiche. Di solito, per ragioni di sicurezza, le «parti» sono tenute separate. La mossa aveva provocato un’immediata reazione della Casa Bianca con un monito ad Assad: «L’uso delle armi chimiche provocherebbe un nostro intervento militare». Dunque una linea rossa invalicabile per gli Stati Uniti e i loro alleati. Sempre la Nbc ha specificato che gli ordigni sono ancora nei bunker all’interno delle basi aeree ma è evidente che basta un ordine del presidente per far scattare un attacco massiccio.
Fonte Corriere.it.
Eccola che arriva... Mi sa che si risolve solo se Assad scappa da qualche parte. Bell'impiccio.
Se Assad arrivi a questo punto,la colpa la dobbiamo dare a noi Occidentali,in quanto il Capo Siriano già sà che fine fanno i capi di stato che perdono una guerra contro gli Stati occidentali,dunque ad un certo punto potrebbe dare veramente questo ordine,in quanto poi non avrebbe più nulla da perdere.,perchè sa che poi sarà ucciso.
06/12/2012, 21:17
Senza contare che probabilmente lì il casino lo abbiamo scatenato noi armando e finanziando i "ribelli"...