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24/12/2012, 21:49

nemesis-gt ha scritto:

La vera "agenda Monti"



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167,14 KB

Ma qualcuno che evidentemente ancora riesce a sopravvivere bene vuole continuare a sostenere chi ha ridotto in povertà MILIONI di italiani precludendo il futuro ai giovani...

http://www.nocensura.com/


ma loro non fanno parte di questi italiani...quelli veri!!!! quelli che hanno fatto i sacrifici arrivando al punto di non sostenere piu la situazione!!! che vergogna!!!

24/12/2012, 21:50

Thethirdeye ha scritto:

Per chi volesse prendere atto dello SCEMPIO
di quella che viene definita come l'Agenda Monti.....

CAMBIARE L’ITALIA,
RIFORMARE L’EUROPA
UN’AGENDA PER UN IMPEGNO COMUNE
PRIMO CONTRIBUTO AD UNA RIFLESSIONE APERTA

Mario Monti

http://www.ansa.it/documents/1356297669 ... -Monti.pdf



mi sono letto il papiro..
un'accozzaglia di generiche banalità..
giustizia, crescita, ecc..
buono per qualunque partito..
nello specifico
non indica NULLA..
come nel passato
quando monti parlavadi equità
credevamo tasse alle banche, ecc.
invece era bastonate ai pensionati..

insommma tutta fuffa
che non fa capire nulla..

vabbeh..

Buon Natale a Tutti..

25/12/2012, 09:46

Sì, meglio và! Buon Natale! [:D]

25/12/2012, 22:04

L'agenda Monti? Bocciata
Lunedì, 24 dicembre 2012 - 16:22:00
di Sergio Luciano



AGENDA MONTI,
IL DOCUMENTO INTEGRALE
L’agenda-Monti ha il difetto di tutti i programmi politici: dice tutto e il suo contrario, è magniloquente e promettente ma non garantisce un bel nulla. Più rilevante, forse, studiare l’archivio-Monti: cioè quel che Mario Monti ha fatto come premier nei suoi 400 giorni di governo. Misurandolo innanzitutto sull’economia. Ebbene: nel novembre del 2011, lo stock” del debito pubblico ammontava a 1916 miliardi di euro: un anno dopo, ha sfondato il tetto dei 2000 miliardi. Per effetto di questa crescita e del contemporaneo calo del Pil, il rapporto del debito sul prodotto lordo è salito dal 119% di un anno fa al 126 per cento.

Il rapporto tra il deficit e il Pil è rimasto invariato, invece – nonostante il calo del prodotto - perché il deficit è stato contenuto con i tagli alla spesa sociale e l’aumento della pressione fiscale (Iva, accise sui carburanti, Imu e, ultima, la lotta all’evasione); l’inflazione è ovviamente scesa un po’ anch’essa, a causa del calo dei consumi; la pressione fiscale è salita dal 50,5% al 55,2%, la disoccupazione è cresciuta dal già alto 8,6% a quota 10,8% e i consumi sono caduti del 3,6%.

Questi sono i dati che fotografano, in concreto, cos’è accaduto all’economia italiana durante il governo tecnico del professore. Grave omissione da colmare subito: lo spread, cioè il differenziale dei tassi d’interesse tra Btp e Bund è sceso drasticamente, da quota 500 a poco più di 300: meno male, se no i conti saltavano. Ma il merito è soprattutto di Mario Draghi, capo della Bce, che ha fatto capire ai mercati di essere davvero disposto a tutto pur di “bastonare” la speculazione per difendere l’euro.

Ne consegue che i miglioramenti economici si devono, oltre che all’opera determinante di Draghi, a misure di una banalità assoluta: appunto il rincaro dell’Iva, il ripristino rincarato dell’Imu, l’aumento delle accise; c’è poi stata la batosta della riforma delle pensioni, purtroppo giusta in sé, ma funestata dal clamoroso svarione (a tutt’oggi irrisolto) dei 350 mila esodati che solo in minima parte (un quarto) sono stati “salvati” ma per il resto ancora non sanno che destino gli sia riservato. Misure che chiunque avrebbe adottato, godendo di una “protezione” politica così ampia come quella che l’emergenza dello spread ha messo nelle mani di Monti, e che lui ha usato, ricorrendo per ben 52 volte al voto di fiducia, una volta alla settimana. E con tutta questa legiferazione d’emergenza, non è stato capace di fare altro, di incidere di più sui costi parassitari della pubblica amministrazione, sull’iperburocrazia, su tutto quello che frena la crescita? Evidentemente, no.
Si può dire, alla luce di tutto ciò, che Monti sia stato un bravo premier? Proprio non sembra.




Il consenso di cui sembra aver goduto all’estero non deve trarre in inganno, e per ben due ragioni: innanzitutto perché chiunque avesse sostituito il Berlusconi dilagante e svalvolato degli ultimi mesi avrebbe comunque fatto tirare un sospiro di sollievo ai partner europei, ormai imbarazzato dall’ ”effetto-Pazzariello” che le incursioni internazionali del Cavaliere si portavano dietro; e poi perché uno Stato che sia non solo rispetttato ma anche un po’ temuto, com’è la Germania da tutti gli altri, la Francia da tutti fuorchè la Germania eccetera, è uno Stato che non raccoglie solo consenso ma anche guardinga attenzione, com’è ovvio che sia in un contesto, quello dell’Unione, in cui gli interessi degli Stati membri sono spesso contrapposti e in cui sono gli staterelli satellite raccolgono soltanto apprezzamenti a buon mercato.

Quindi? E’ sul quindi che il ragionamento s’ingrippa. Perché per poter sposare un’alternativa a Monti sarebbe necessario che almeno una delle offerte politiche sul mercato oggi convincesse almeno al 51%: e non è affatto facile, a conti fatti. Tra i populismi di Grillo, Italia dei Valori e (quel che resta della) Lega, il revanchismo surreale del Cavaliere e l’ecumenismo catto-social-vendolian-comunis-buonista di Bersani non è facile sentirsi sicuri. Si finirà con lo scegliere ciò che ciascuno considera il male minore. Ma, per favore, non si dica che Monti è stato bravo. Monti è stato Monti: com’è da una vita. Ha attaccato il ciuccio dove voleva il padrone, cioè la Bce. Quello bravo è stato Draghi.

http://affaritaliani.libero.it/politica ... ciata.html

sara' pure un tecnico,cmq ha subito imparato il politichese tipico italiano,tante ciacchiere e cosa da fare che sono in contraddizione fra di loro,non ha impiegato molto tempo assurgere nell'olimpo del bizzantinismo.......[:(!]

26/12/2012, 11:17

ubatuba ha scritto:


L'agenda Monti? Bocciata
Lunedì, 24 dicembre 2012 - 16:22:00
di Sergio Luciano



AGENDA MONTI,
IL DOCUMENTO INTEGRALE
L’agenda-Monti ha il difetto di tutti i programmi politici: dice tutto e il suo contrario, è magniloquente e promettente ma non garantisce un bel nulla. Più rilevante, forse, studiare l’archivio-Monti: cioè quel che Mario Monti ha fatto come premier nei suoi 400 giorni di governo. Misurandolo innanzitutto sull’economia. Ebbene: nel novembre del 2011, lo stock” del debito pubblico ammontava a 1916 miliardi di euro: un anno dopo, ha sfondato il tetto dei 2000 miliardi. Per effetto di questa crescita e del contemporaneo calo del Pil, il rapporto del debito sul prodotto lordo è salito dal 119% di un anno fa al 126 per cento.

Il rapporto tra il deficit e il Pil è rimasto invariato, invece – nonostante il calo del prodotto - perché il deficit è stato contenuto con i tagli alla spesa sociale e l’aumento della pressione fiscale (Iva, accise sui carburanti, Imu e, ultima, la lotta all’evasione); l’inflazione è ovviamente scesa un po’ anch’essa, a causa del calo dei consumi; la pressione fiscale è salita dal 50,5% al 55,2%, la disoccupazione è cresciuta dal già alto 8,6% a quota 10,8% e i consumi sono caduti del 3,6%.

Questi sono i dati che fotografano, in concreto, cos’è accaduto all’economia italiana durante il governo tecnico del professore. Grave omissione da colmare subito: lo spread, cioè il differenziale dei tassi d’interesse tra Btp e Bund è sceso drasticamente, da quota 500 a poco più di 300: meno male, se no i conti saltavano. Ma il merito è soprattutto di Mario Draghi, capo della Bce, che ha fatto capire ai mercati di essere davvero disposto a tutto pur di “bastonare” la speculazione per difendere l’euro.

Ne consegue che i miglioramenti economici si devono, oltre che all’opera determinante di Draghi, a misure di una banalità assoluta: appunto il rincaro dell’Iva, il ripristino rincarato dell’Imu, l’aumento delle accise; c’è poi stata la batosta della riforma delle pensioni, purtroppo giusta in sé, ma funestata dal clamoroso svarione (a tutt’oggi irrisolto) dei 350 mila esodati che solo in minima parte (un quarto) sono stati “salvati” ma per il resto ancora non sanno che destino gli sia riservato. Misure che chiunque avrebbe adottato, godendo di una “protezione” politica così ampia come quella che l’emergenza dello spread ha messo nelle mani di Monti, e che lui ha usato, ricorrendo per ben 52 volte al voto di fiducia, una volta alla settimana. E con tutta questa legiferazione d’emergenza, non è stato capace di fare altro, di incidere di più sui costi parassitari della pubblica amministrazione, sull’iperburocrazia, su tutto quello che frena la crescita? Evidentemente, no.
Si può dire, alla luce di tutto ciò, che Monti sia stato un bravo premier? Proprio non sembra.




Il consenso di cui sembra aver goduto all’estero non deve trarre in inganno, e per ben due ragioni: innanzitutto perché chiunque avesse sostituito il Berlusconi dilagante e svalvolato degli ultimi mesi avrebbe comunque fatto tirare un sospiro di sollievo ai partner europei, ormai imbarazzato dall’ ”effetto-Pazzariello” che le incursioni internazionali del Cavaliere si portavano dietro; e poi perché uno Stato che sia non solo rispetttato ma anche un po’ temuto, com’è la Germania da tutti gli altri, la Francia da tutti fuorchè la Germania eccetera, è uno Stato che non raccoglie solo consenso ma anche guardinga attenzione, com’è ovvio che sia in un contesto, quello dell’Unione, in cui gli interessi degli Stati membri sono spesso contrapposti e in cui sono gli staterelli satellite raccolgono soltanto apprezzamenti a buon mercato.

Quindi? E’ sul quindi che il ragionamento s’ingrippa. Perché per poter sposare un’alternativa a Monti sarebbe necessario che almeno una delle offerte politiche sul mercato oggi convincesse almeno al 51%: e non è affatto facile, a conti fatti. Tra i populismi di Grillo, Italia dei Valori e (quel che resta della) Lega, il revanchismo surreale del Cavaliere e l’ecumenismo catto-social-vendolian-comunis-buonista di Bersani non è facile sentirsi sicuri. Si finirà con lo scegliere ciò che ciascuno considera il male minore. Ma, per favore, non si dica che Monti è stato bravo. Monti è stato Monti: com’è da una vita. Ha attaccato il ciuccio dove voleva il padrone, cioè la Bce. Quello bravo è stato Draghi.

http://affaritaliani.libero.it/politica ... ciata.html

sara' pure un tecnico,cmq ha subito imparato il politichese tipico italiano,tante ciacchiere e cosa da fare che sono in contraddizione fra di loro,non ha impiegato molto tempo assurgere nell'olimpo del bizzantinismo.......[:(!]


e monti
continua a ripetere che
ha salvato l'italia..

a me pare abbia dato
il colpo di grazia..

boh..

26/12/2012, 12:00

Immagine:
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33,19 KB
Fonte:https://twitter.com/SenatoreMonti

[:142] [:49] [:207] [:216]

26/12/2012, 12:50

vedi mik,oltretutto se noti la pletora di personaggi che sono pronti a candidarsi sotto le sue insegne,c'e' da rimanere allibiti,tutti personaggi che hanno bivaccato nel parlamento x anni senza mai concludere nulla(casini-fini.cirino pomicino-g.la malfa-pisanu,sono i primi che mi rammnento)sarebbe il nuovo che avanza....... [;)] [:(!]

26/12/2012, 13:01

ubatuba ha scritto:

vedi mik,oltretutto se noti la pletora di personaggi che sono pronti a candidarsi sotto le sue insegne,c'e' da rimanere allibiti,tutti personaggi che hanno bivaccato nel parlamento x anni senza mai concludere nulla(casini-fini.cirino pomicino-g.la malfa-pisanu,sono i primi che mi rammnento)sarebbe il nuovo che avanza....... [;)] [:(!]






[:257] [:264]

26/12/2012, 16:11

Professor cinguetta

Monti: Abbiamo salvato l'Italia. Ora rinnoviamo la politica!

Su Twitter delirio d'onnipotenza di Mario: ha paura di perdere la Casta. La sua agenda online: al giogo dell'Ue e tassa patrimoniale.

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Il "Professor cinguetta" sdogana l'autopromozione di se stesso nel giorno di Natale. Dopo gli auguri alle alte cariche dello Stato e ai leader dei partiti, Mario Monti diffonde - a sorpresa - il suo verbo su Twitter. Pochi minuti prima della mezzanotte fanno capolino due messaggio sul profilo da poco aperto. "Insieme abbiamo salvato l'Italia dal disastro". E ancora: "Ora va rinnovata la politica. Lamentarsi non serve, spendersi sì. Saliamo in politica". Due cinguettii che dimostrano, primo, come la campagna elettorale del Prof sia iniziata e, secondo, che nella corsa al voto cavalcherà toni da vera e propria propaganda (il Prof si intesta il merito di aver salvato l'Italia che, al contrario, appare più sull'orlo del tracollo).

Gli auguri - Monti ha twittato i suoi pensieri due giorni dopo la presentazione della sua agenda, dove tra le varie proposte fa capolino una indigestibile: la patrimoniale. I centristi, da par loro, hanno subito aderito al programma dal Professore. I cinguetti di Monti, come detto, sono arrivati dopo gli auguri alle alte cariche dello Stato, a partire dal suo "alleato" Giorgio Napolitano e dalla moglie Clio. "I più fervidi auguri, unitamente alla profonda riconoscenza per l'alta guida morale e istituzionale che il presidente ha esercitato anche quest'anno nei confronti dell'intera comunità nazionale e del governo", ha detto Monti.

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... itica.html



Nell'agenda Monti solo tre certezze: patrimoniale, Imu e aumento dell'Iva.

Altro che taglio delle tasse, l'agenda del Prof propone soluzioni che inchioderebbero l'Italia a una dinamica recessiva


Monti promette di tagliare il carico fiscale. Ma come? Ripropone l'Imu, aumenta l'Iva e introduce una stangata sui grandi patrimoni. Un programma che ha già avuto effetti molto negativi e che rischia di inchiodare l'economia italiana a una dinamica recessiva.


http://www.ilgiornale.it/
Ultima modifica di Ufologo 555 il 26/12/2012, 16:13, modificato 1 volta in totale.

26/12/2012, 16:24

Nero Natale

Imu, bollette, tredicesime, lavoro: caro Monti, chi ti ha dato la laurea in economia?

A dicembre famiglie e imprese senza un soldo per colpa di tasse e scadenze: il governo ci spreme di tasse e ammazza i consumi. Addio crescita.




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Un'Italia a rischio povertà.

Detta così sembra un'esagerazione, ma basta dare un'occhiata ai numeri e alle statistiche ufficiali (e magari pure a qualche via dello shopping di qualsiasi cittadina di provincia, meglio se al Sud) per capire che non lo è. Secondo l'Istat nel 2012 sono andati in fumo 165mila posti di lavoro, -1,3% rispetto all'anno prima. Sono 10 milioni e 492mila i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, lo 0,7% in meno. I lavoratori sotto i 30 anni sono diminuiti dell'8%, mentre il tasso di inattività delle donne è del 48 per cento. In tutto, oltre un milione di persone è in cerca di occupazione. Se il lavoro arranca, i consumi restano al palo: nel 2011 la spesa media mensile a famiglia era di 2.488 euro, 1,4% in più rispetto al 2010 per effetto dell'inflazione. Spesa in più non significa, però, più acquisti. Anzi: è del 5,9% la riduzione della spesa per abbigliamento e calzature, mentre la quota di spesa per i servizi si abbassa dal 10,3 al 10,2 per cento. Mentre la spesa di mantenimento delle abitazioni è del 3,3 per cento.


Un Natale tutto nero - Tutto questo a fine 2011, quando il governo Monti si era appena insediato. Logico pensare che, stando a tutti gli indicatori, la situazione nel 2012 sarà peggiorata e di molto. Il perché è presto detto. La pressione fiscale record al 45,8% decreterà un Natale poverissimo. L'Imu ha messo in ginocchio gli italiani, bloccando in modo drammatico il mercato immobiliare, pesando con il saldo un 53% in più sulle tasche degli italiani anche grazie all'aumento delle aliquote da parte dei Comuni per il saldo finale e soprattutto dando un'altra botta alle imprese. Secondo Confartigianato un imprenditore su due si indebita con le banche per pagare le tasse, anche perché la coincidenza temporale è letale. Nella settimana delle tredicesime (sempre più a rischio ritardo), infatti, porre la scadenza del saldo della "patrimoniale sulla casa" significa svuotare le già magre casse di aziende e famiglie. E il nuovo anno non si aprirà meglio: se nel 2012 tra rincari di luce e gas le bollette ci sono costate fino a 600 euro in più, a gennaio ci attende la prima rata della nuova Tarsu, la tassa sui rifiuti naturalmente più costosa. Spremuti gli italiani tra tasse, scadenze, rincari e inflazione, il governo Monti avrà pure incassato di più grazie all'Imu, ma in compenso ha fatto aumentare l'evasione fiscale anche grazie ai blitz show in stile Cortina. La domanda a questo punto è lecita: chi ha dato la laurea in economia al premier bocconiano e ai suoi esperti ministri professori?

http://www.liberoquotidiano.it/news...onomia-.html

26/12/2012, 17:06

Ufologo 555 ha scritto:

ubatuba ha scritto:

vedi mik,oltretutto se noti la pletora di personaggi che sono pronti a candidarsi sotto le sue insegne,c'e' da rimanere allibiti,tutti personaggi che hanno bivaccato nel parlamento x anni senza mai concludere nulla(casini-fini.cirino pomicino-g.la malfa-pisanu,sono i primi che mi rammnento)sarebbe il nuovo che avanza....... [;)] [:(!]




a questi possiamo pure aggiungere buona parte del pd,in quanto il buon bersani ha affermato di continuare la politica montiana. [;)]......sarebbe un ottimo zibaldone...... [;)]



[:257] [:264]

26/12/2012, 18:02

Ufologo 555 ha scritto:

Professor cinguetta

Monti: Abbiamo salvato l'Italia. Ora rinnoviamo la politica!

Su Twitter delirio d'onnipotenza di Mario: ha paura di perdere la Casta. La sua agenda online: al giogo dell'Ue e tassa patrimoniale.

http://www.ilgiornale.it/


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????
...?

vabbeh..

26/12/2012, 18:05

Angel_ ha scritto:

Immagine:
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33,19 KB
Fonte:https://twitter.com/SenatoreMonti

[:142] [:49] [:207] [:216]


"saliamo" in politica..
ma è corretto grammaticalmente ?
a me suona male..
a voi ?

la politica non è una carrozza del treno..
"fiii, prego salire in carrozza..!"
direbbe il capostazione..
bah..

26/12/2012, 18:45

comunque vada, ho le sensazione che ci stia per arrivare addosso una valanga di mer..!!!!! [xx(] [xx(]

26/12/2012, 19:17

Che salirà fino ai primi piani ...[8)]
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