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04/01/2013, 13:23

zakmck ha scritto:
Il fatto e' che con l'elevato tasso di insolvenza dei nostri giorni tutti cercano di muoversi sul sicuro.

Infatti... in questo senso, la "crisi" creata a tavolino,
ha generato una serie di infinite utilità. Per "loro" intendo...

Combattere, resistere, combattere ed ancora resistere..... [:D]

04/01/2013, 13:37

Angel_ ha scritto:

Wolframio ha scritto:
E se chi me lo richiede insiste lo mando a quel paese perchè a lui non deve interessare se ho un conto. Quelli sono affari miei ed i miei affari li racconto a chi voglio io.

Concordo...chiediamoci a questo punto PERCHE' vogliono il codice iban che, come giustamente hai ricordato serve a versare e NON a prelevare...
Forse per spulciare in qualche banca dati per vedere se sei un cattivo pagatore [?]
Chissà se è legale al 100%... [}:)]


Se un qualsiasi tipo di finanziamento...che sia un televisore,che sia una macchina o che sia un servizio tipo Internet o appunto un contratto telefonico,viene fatto tramite rid o carta di credito,nel momento in cui salti il pagamento delle rate vieni segnalato al CRIF come cattivo pagatore.(scatta al mancato pagamento di tre rate,anche non consecutive)
Le aziende chiedono l'iban per potere avere accesso a questa banca dati,il CRIF appunto,o centrale rischi,dove si viene segnalati anche per chiusure a stralcio di conti correnti bancari,ed e' del tutto legittimo.
Altro discorso e' per l'insistenza e la maleducazione di alcuni individui che,guadagnando a provvigoni,ti Tirano nel collo non preoccupandosi del buon gusto

Altro discorso ancora sono le truffe che sono in grado di fare alcune aziende tramite i dati della carta di credito.Io ad esempio ho avuto un contenzioso con SKY,che mi addebitava costantemente l'acquisto do film che io invece non compravo,anche 10 volte lo stesso film nello stesso giorno!....mi veniva detto che era un errore informatico e che mi avrebbero "scontato" la cifra sul pagamento mensile,cosa mai avvenuta e sono andato per avvocati...ero arrivato ad una cifra di 1500 euro!

04/01/2013, 14:16

quello non è il fiato del potere, quello è il fiato dei rompipalle venditori.

04/01/2013, 14:35

rmnd ha scritto:

zakmck ha scritto:

Ufologo 555 ha scritto:

Certo, però, che da Cinzia sembrano essere andati davvero ggli "uomini in ... nero"! Ecchecaspita! [8)]
Uno dovrebbe essere libero di pagare come diamine crede! Mah! [:(!]


Il fatto e' che con l'elevato tasso di insolvenza dei nostri giorni tutti cercano di muoversi sul sicuro. E' per questo che accettano solo pagamenti RID o via carta di credito cioe' forme di pagamento sicure che una volta sottoscritte non puoi piu' fermare.

Ormai quasi tutti i rapporti commerciali si stanno orientando verso questa direzione. Prima paghi e poi ti erogano il bene/servizio.

Personalmente cerco di evitare il piu' possibile, ma presto, almeno con i clienti privati, tutto si muovera' in questo modo.



Quoto,
non ci trovo nulla di strano nella richiesta dei dati della carta di credito o del conto corrente. Può non piacere ma gli abbonamenti ai servizi di qualsiasi genere sono stipulati in questo modo.





normale ?

d'accordo su internet..
sei tu e la tastiera..
possono piratare ma è difficile..
ma dare tutti i dati della carta di credito
a un a persona fisica
all'altro capo del elefono
non è normale..

se questa ha trascritto tutto
su un foglietto..
può fare la qualunque..

quando hai numero carta,
codice di sicurezza, scadenza..
il supporto plastificato non serve più..

ho accettato solo perchè
la carta era prepagata..

diversamente avrei declinato..

04/01/2013, 16:54

Rischi nel comunicare il codice IBAN del conto corrente

Immagine

Molte persone si chiedono se vi sono rischi nel comunicare il proprio codice IBAN di conto corrente. In generale il codice ti può essere richiesto da qualcuno che deve pagarti dei soldi tramite bonifico o deve addebitarti dei pagamenti tramite RID.

Cosa è il codice IBAN
Il codice IBAN (International Bank Account Number) è una codifica internazionale che permette di identificare un conto corrente.

Il codice è stato introdotto nel 2008 a seguito dell’introduzione della SEPA ed oggi rimane l’unico modo per identificare un conto corrente. In passato invece si utilizzava la tripletta:

[*]codice ABI: identificativo della Banca;
[*]codice CAB: identificativo della filiale;
[*]numero di conto corrente. [/list] In realtà il codice integra queste tre informazioni e ne aggiunge alcune per rendere unico ogni conto corrente. Il codice IBAN è infatti composto da 27 caratteri:
[*]2 lettere rappresentanti la nazione (IT per l’Italia);
[*]2 cifre di controllo o CIN europeo;
[*]una lettera di controllo detta CIN italiano;
[*]il codice ABI di 5 cifre;
[*]il codice CAB di 5 cifre;
[*]il numero conto di 12 cifre (normalmente il numero di conto ha meno di 12 cifre per cui viene preceduto da tanti zero quanti sono necessari per arrivare a 12).
Rischi nel comunicarlo ad altre persone
Il rischio collegato alla comunicazione di un codice IBAN ad un estraneo non è in genere alto, ma per capirlo meglio occorre vedere per quali operazioni ti può essere richiesto di indicare il codice IBAN del tuo conto corrente.

Il codice ti viene richiesto ogni qualvolta devi ricevere un pagamento tramite bonifico ma anche per indicare su quale conto addebitare un RID vale a dire un’autorizzazione a pagamenti periodici come bollette, canoni, rate di finanziamenti.

Appare quindi chiaro che l’unico rischio possibile è che qualcuno utilizzi il tuo codice IBAN per pagare proprie spese. Si tratta però di un caso molto difficile e raro. In genere infatti non basta possedere il codice IBAN per poter autorizzare un RID ma occorrono altri dati, in particolare copia di un documento identificativo.

Sono in effetti capitate delle truffe in cui i truffatori ottenevano prestiti spacciandosi per altre persone presentando documenti falsi (con il nome del truffato e la foto del truffatore) e indicando il codice del conto corrente della persona di cui avevano assunto l’identità quale conto su cui addebitare le rate.
Tali truffe sono comunque facilmente smascherabili, basterebbe spesso l’accortezza della banca o della finanziaria, ma seppur rare succedono.
I rischi per il truffato sono comunque ridotti in quanto basta dimostrare la buona fede (presunta) per ottenere il rimborso delle cifre impropriamente addebitate.

Insomma basta, come si dovrebbe sempre fare, controllare che dall’estratto conto non risultino pagamenti indebiti e nel caso recarsi subito in filiale per lo storno. Inoltre molte banche inviano comunicazione della richiesta di RID al correntista che dovrebbe quindi subito insospettirsi.

Nei casi finora capitati, il truffato è sempre stato risarcito anche perché dopo la denuncia un controllo più dettagliato della documentazione presentata rende subito palese la truffa.

In conclusione: conserva il codice IBAN in maniera riservata e comunicalo nei casi strettamente necessari (ricevere bonifici o effettuare pagamenti periodici via RID) e controlla periodicamente l’estratto conto cartaceo o online. Con queste semplici precauzioni, che valgono a prescindere dal rischio truffa IBAN, non hai nulla da temere nel comunicare il codice del tuo conto corrente.

Source: Rischi nel comunicare il codice IBAN del conto corrente
Ultima modifica di Wolframio il 04/01/2013, 16:57, modificato 1 volta in totale.

04/01/2013, 20:34

Messaggio di donnacinzia

Questa sera ho sentito x la prima volta in modo + ossessivo l'alito del "potere", di coloro che piano piano ci tolgono ogni libertà.
Non esagero, io mi sono molto risentita ed infastidita.
Mi telefonano x sottopormi un contratto telefonico nuovo (Vodafone), dopo alcuni chiarimenti ritengo che mi possa andare bene e decido di sottoscrivere l'accordo.
La tizia mi chiede tutti i dati ed in ultimo il codice IBAN, allora io dico che pago solo con bollettino postale e se loro non possono, lasciamo perdere ....ecc. ecc.. Questa inizia a dirmi che non mi truffano, che con il codice IBAN nessuno mi può prelevare dal conto ecc. e continua x molti minuti, non ascoltando le mie ragioni e chiedendomi in continuazione quale sia la ragione del xchè non voglio dare il codice IBAN....io dico buonasera e chiudo la telefonata.
Passano alcuni minuti, suona il telefono ed un uomo si presenta come capo-sezione del servizio clienti vodafone, mi dice che ha ascoltato la registrazione della mia telefonata e che non capisce xchè io non voglia dare il codice IBAN, che lo tengono segreto, che non devo preoccuparmi, che non farò + code agli sportelli, e così via... Ero nauseata di come non ascoltava le mie ragioni ma continuava x la sua strada...ad un certo punto gli ho detto che se loro non prevedono il pagamento tramite posta io rimango con il mio vecchio gestore e saluto.
Io ho raccontato in breve, , ma vi assicuro che è stato un martellamento unico.
Certo che di questo passo tra 2 anni in Italia non si useranno più i contanti x pagare....spero che come me ce ne siano molti altri, se no nessuno si lamenti nel futuro. [xx(]


magari c'e' modo e modo x richiedere una cosa,la compagnia con cui ho il telefono,mi aveva richiesto il codice iban ma dopo il mio rifiuto nessuna insistenza e continuo con il bollettino,almeno cosi posso controllare evntuali disguidi,un mio amico che pagava in banca gli e' giunto una bolletta di oltre mille euro,la banca ha pagato,e x farsi rimborsare ha perso un tot di tempo........ [;)]

04/01/2013, 21:30

mik.300 ha scritto:

rmnd ha scritto:

zakmck ha scritto:

[quote]Ufologo 555 ha scritto:

Certo, però, che da Cinzia sembrano essere andati davvero ggli "uomini in ... nero"! Ecchecaspita! [8)]
Uno dovrebbe essere libero di pagare come diamine crede! Mah! [:(!]


Il fatto e' che con l'elevato tasso di insolvenza dei nostri giorni tutti cercano di muoversi sul sicuro. E' per questo che accettano solo pagamenti RID o via carta di credito cioe' forme di pagamento sicure che una volta sottoscritte non puoi piu' fermare.

Ormai quasi tutti i rapporti commerciali si stanno orientando verso questa direzione. Prima paghi e poi ti erogano il bene/servizio.

Personalmente cerco di evitare il piu' possibile, ma presto, almeno con i clienti privati, tutto si muovera' in questo modo.



Quoto,
non ci trovo nulla di strano nella richiesta dei dati della carta di credito o del conto corrente. Può non piacere ma gli abbonamenti ai servizi di qualsiasi genere sono stipulati in questo modo.





normale ?

d'accordo su internet..
sei tu e la tastiera..
possono piratare ma è difficile..
ma dare tutti i dati della carta di credito
a un a persona fisica
all'altro capo del elefono
non è normale..

se questa ha trascritto tutto
su un foglietto..
può fare la qualunque..

quando hai numero carta,
codice di sicurezza, scadenza..
il supporto plastificato non serve più..

ho accettato solo perchè
la carta era prepagata..

diversamente avrei declinato..
[/quote]

Si hai ragione mik.300, ma mi riferivo a contesto più generale.
Intendevo che è prassi richiedere c/c o coordinate bancarie per la sottoscrizione di un contratto del genere

Ma non certo per telefono (anche se pare avvenga come testimoniato da donnacinzia.) perchè almeno prima si dovrebbe poter verificare che il chiamante sia davvero chi dice di essere e non un truffatore (anche se come tecnica truffaldina mi pare poco pratica e forse anche rischiosa per lo stesso truffatore).
Per telefono al limite si può dichiarare la propria adesione al contratto, ma i dati sensibili verranno compilati dal cliente all'interno nel modulo che riceverà a casa e rispediti (o meglio consegnati a mano a un negozio di telefonia convenzionato) al mittente.

Insomma basta un po' di accortezza e magari qualche semplice nozione di ingegneria sociale, ma in via generale ripeto non vi è nulla di strano l'utilizzo di conti corrente o carta di credito per l'utilizzo di un servizio.
e anche molto più comodo perchè evita la coda agli sportelli.

Un po' come x il telepass. Ancora non ho capito perchè siano ancora in tanti a perdere tempo in coda al casello per ritirare il biglietto o per pagare.

04/01/2013, 23:55

La maggior parte dei gestori telefonici ormai richiede il pagamento tramite carta di credito o addebito diretto sul c/c bancario (RID).

Il problema è che devono avere montagne di insolventi attraverso i pagamenti a mezzo bollettino postale.

Ovvio che, nel caso di RID, sia necessario comunicare l'IBAN altrimenti a quale banca e su quale conto il gestore può prelevare il saldo delle proprie fatture?

Se non ci fosse capienza la banca da una comunicazione al cliente che regolerà in altro modo il saldo dovuto.

Il RID può essere bloccato in qualsiasi momento dal cliente.

Questo è quanto tecnicamente avviene.

Io ad esempio lo scorso mese ho fatto un nuovo contratto on-line per l'ADSL dove ho dato autorizzazione al RID comunicando il il IBAN... la banca mi ha informato quando a loro è pervenuta la richiesta.

Mi sono piuttosto meravigliato del fatto che il 29.12 mi abbiano attivato la linea come era preventivato nel contratto rispettando i termini previsti.... di solito i ritardi sono la prassi.

Per qualche acquisto o pagamento on-line uso la postepay... ma è un eccesso di cautela... ricordate che la maggior parte delle clonazioni avvengono per: furto della carta di credito, intervento diretto (carta data al cameriere del ristorante o alla reception di un albergo), o attraverso il pishing (e lì bisogna essere proprio disinformati visto che di pishing se ne parla da anni).
Ultima modifica di The Guardian il 05/01/2013, 00:03, modificato 1 volta in totale.

05/01/2013, 14:10

ubatuba ha scritto:

Messaggio di donnacinzia

Questa sera ho sentito x la prima volta in modo + ossessivo l'alito del "potere", di coloro che piano piano ci tolgono ogni libertà.
Non esagero, io mi sono molto risentita ed infastidita.
Mi telefonano x sottopormi un contratto telefonico nuovo (Vodafone), dopo alcuni chiarimenti ritengo che mi possa andare bene e decido di sottoscrivere l'accordo.
La tizia mi chiede tutti i dati ed in ultimo il codice IBAN, allora io dico che pago solo con bollettino postale e se loro non possono, lasciamo perdere ....ecc. ecc.. Questa inizia a dirmi che non mi truffano, che con il codice IBAN nessuno mi può prelevare dal conto ecc. e continua x molti minuti, non ascoltando le mie ragioni e chiedendomi in continuazione quale sia la ragione del xchè non voglio dare il codice IBAN....io dico buonasera e chiudo la telefonata.
Passano alcuni minuti, suona il telefono ed un uomo si presenta come capo-sezione del servizio clienti vodafone, mi dice che ha ascoltato la registrazione della mia telefonata e che non capisce xchè io non voglia dare il codice IBAN, che lo tengono segreto, che non devo preoccuparmi, che non farò + code agli sportelli, e così via... Ero nauseata di come non ascoltava le mie ragioni ma continuava x la sua strada...ad un certo punto gli ho detto che se loro non prevedono il pagamento tramite posta io rimango con il mio vecchio gestore e saluto.
Io ho raccontato in breve, , ma vi assicuro che è stato un martellamento unico.
Certo che di questo passo tra 2 anni in Italia non si useranno più i contanti x pagare....spero che come me ce ne siano molti altri, se no nessuno si lamenti nel futuro. [xx(]


magari c'e' modo e modo x richiedere una cosa,la compagnia con cui ho il telefono,mi aveva richiesto il codice iban ma dopo il mio rifiuto nessuna insistenza e continuo con il bollettino,almeno cosi posso controllare evntuali disguidi,un mio amico che pagava in banca gli e' giunto una bolletta di oltre mille euro,la banca ha pagato,e x farsi rimborsare ha perso un tot di tempo........ [;)]


esattamente.
loro incassano.
il rischio è tuo..

05/01/2013, 14:35

mik.300 ha scritto:

ubatuba ha scritto:

Messaggio di donnacinzia

Questa sera ho sentito x la prima volta in modo + ossessivo l'alito del "potere", di coloro che piano piano ci tolgono ogni libertà.
Non esagero, io mi sono molto risentita ed infastidita.
Mi telefonano x sottopormi un contratto telefonico nuovo (Vodafone), dopo alcuni chiarimenti ritengo che mi possa andare bene e decido di sottoscrivere l'accordo.
La tizia mi chiede tutti i dati ed in ultimo il codice IBAN, allora io dico che pago solo con bollettino postale e se loro non possono, lasciamo perdere ....ecc. ecc.. Questa inizia a dirmi che non mi truffano, che con il codice IBAN nessuno mi può prelevare dal conto ecc. e continua x molti minuti, non ascoltando le mie ragioni e chiedendomi in continuazione quale sia la ragione del xchè non voglio dare il codice IBAN....io dico buonasera e chiudo la telefonata.
Passano alcuni minuti, suona il telefono ed un uomo si presenta come capo-sezione del servizio clienti vodafone, mi dice che ha ascoltato la registrazione della mia telefonata e che non capisce xchè io non voglia dare il codice IBAN, che lo tengono segreto, che non devo preoccuparmi, che non farò + code agli sportelli, e così via... Ero nauseata di come non ascoltava le mie ragioni ma continuava x la sua strada...ad un certo punto gli ho detto che se loro non prevedono il pagamento tramite posta io rimango con il mio vecchio gestore e saluto.
Io ho raccontato in breve, , ma vi assicuro che è stato un martellamento unico.
Certo che di questo passo tra 2 anni in Italia non si useranno più i contanti x pagare....spero che come me ce ne siano molti altri, se no nessuno si lamenti nel futuro. [xx(]


magari c'e' modo e modo x richiedere una cosa,la compagnia con cui ho il telefono,mi aveva richiesto il codice iban ma dopo il mio rifiuto nessuna insistenza e continuo con il bollettino,almeno cosi posso controllare evntuali disguidi,un mio amico che pagava in banca gli e' giunto una bolletta di oltre mille euro,la banca ha pagato,e x farsi rimborsare ha perso un tot di tempo........ [;)]


esattamente.
loro incassano.
il rischio è tuo..



si è vero, se utilizzi il bollettino postale e non con delega RID puoi evitare di pagare una cifra 'non congrua'. Ma non è detto che tu stia più tranquillo, perchè poi rischi di vederti recapitare a distanza di tempo una cartella esattoriale.
Alla fine ti conviene sempre pagare anche una cifra non congrua e poi solo dopo fare ricorso.
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