11/01/2013, 13:08
11/01/2013, 13:28
Ufologo 555 ha scritto:
Infatti! Sono tutti ricchi, poi, quando si tratta di cacciare fuori una lira in più .... (ce l'ho con gli ultimi ...)
11/01/2013, 14:40
Zelman ha scritto:Ufologo 555 ha scritto:
Infatti! Sono tutti ricchi, poi, quando si tratta di cacciare fuori una lira in più .... (ce l'ho con gli ultimi ...)
io credo che i soldi ce li avessero
x Angel_: sembra che il bilanciamento e distribuzione peso-passeggeri-merci sia essenziale in quegli aerei... indipendentemente dal fatto se sgangherati o no...
questi aeroplani, quelli sgangherati, ricordano comunque il piper di MisterNo...
11/01/2013, 15:55
mik.300 ha scritto:
meglio la barca..
c metti mezza giornata
ma arrivi salvo..
11/01/2013, 19:26
11/01/2013, 22:07
Zelman ha scritto:
Salve a voi, volevo riportare un racconto di un "passeggero" di uno di questi (presunti) aerei...
http://www.ecodibergamo.it/stories/Bass ... _mia_vita/
...
Ecco la lettera di Leonardo Marabini
«Nel 1999 ho vissuto a Caracas per quasi 3 mesi per l'apertura della filiale venezolana di un'azienda italiana.Un sabato decisi di andare a Los Roques. Ho preso centinaia di voli, ma quello lo ricordo come uno dei più agghiaccianti della mia vita.
In sintesi: all'aereo ci siamo arrivati attraversando a piedi la pista dell'aeroporto senza alcuna segnalazione né forma di sicurezza. Qualsiasi mezzo di passaggio avrebbe potuto travolgerci.
Giunti all'aereo (uno scassatissimo bimotore di non so quale marca ed epoca), il pilota ha messo noi 5 passeggeri in riga, e chiesto uno ad uno il rispettivo peso. Coi miei 92 kg ero il più pesante, per cui mi mise a suo fianco al posto del co-pilota.
Siamo saliti a bordo camminando sull'ala destra del velivolo, scalette non ce n'erano. La strumentazione sul cruscotto di controllo era ridotta all'osso: non c'era nemmeno un radar.
Per avere l'ok al decollo, il pilota comunicava via radio con la stazione di controllo ma non si sentiva niente. Prima di dare potenza ai motori, s'è fatto il segno della croce e ha baciato un rosario avvolto parzialmente attorno alla sua cloche.
In volo, abbiamo subito incontrato una grossa massa nuvolosa, in cima alla quale s'intravedeva un pertugio: con una manovra praticamente verticale l'ha raggiunto e ci si è infilato per poi ridiscendere quasi in picchiata, descrivendo quindi un arco molto acuto e facendo prendere a noi tutti uno spavento dell'accidenti.
Non si fidava a passare attraverso la nuvola senza un radar, ma forse sarebbe stato meglio… Terminata la manovra, poiché il vetro si era nel frattempo riempito di condensa, il pilota mi ha chiesto di metter fuori dal finestrino un braccio per pulirgli la visuale (!!).
Il resto del volo è andato poi bene, ivi incluso l'atterraggio. Ma questa volta il segno della croce l'ho fatto io, a terra, per ringraziare il Signore.
Mi sono limitato alla pura descrizione, sintetica e non romanzata di quel viaggio, perché le mie considerazioni sull'assenza di manutenzione del velivolo o sulla presunta sobrietà del pilota potrebbero togliere credibilità a tutto il resto. Ma i dubbi mi rimangono».
11/01/2013, 22:41
11/01/2013, 22:57
Ecco la lettera di Wolframio Ballarini
«Nel 1999 ho vissuto a Caracas per quasi 3 mesi per l'apertura della filiale venezolana di un'azienda italiana.Un sabato decisi di andare a Los Roques. Ho preso centinaia di voli, ma quello lo ricordo come uno dei più divertenti della mia vita.
In sintesi: all'aereo ci siamo arrivati attraversando a piedi la pista dell'aeroporto appositamente segnalata e presidiata da agenti della sicurezza. Nessun mezzo di passaggio avrebbe potuto travolgerci.
Giunti all'aereo (un sobrio bimotore di non so quale marca ed epoca), il pilota ha messo noi 5 passeggeri in riga, e chiesto uno ad uno il rispettivo peso. Coi miei 92 kg ero il più pesante, per cui mi mise a suo fianco al posto del co-pilota.
Siamo saliti a bordo camminando sull'ala destra del velivolo, scalette non ce n'erano ma siamo saliti agiatamente. La strumentazione sul cruscotto di controllo era molto semplice: non c'era nemmeno un radar.
Per avere l'ok al decollo, il pilota comunicava via radio con la stazione di controllo ed il controllore ha acconsentito con un cenno dalla torre. Prima di dare potenza ai motori, s'è fatto il segno della croce e ha baciato un rosario avvolto parzialmente attorno alla sua cloche, un po come fanno gli atleti prima di una gara.
In volo, abbiamo subito incontrato una grossa massa nuvolosa, in cima alla quale s'intravedeva un pertugio: con una manovra praticamente verticale l'ha raggiunto e ci si è infilato per poi ridiscendere quasi in picchiata, descrivendo quindi un arco molto acuto e la discesa ci ha fatto provare la stessa sensazione delle montagne russe
Non si fidava a passare attraverso la nuvola senza un radar, data la sua esperienza ha preso una giusta decisione… Terminata la manovra, poiché il vetro si era nel frattempo riempito di condensa, il pilota mi ha chiesto di aprire il finestrino e metter fuori la mano a mo di deflettore per permettere all'aria di dissolverla.
Tutto il volo è andato poi bene, ivi incluso l'atterraggio. Ma questa volta il segno della croce l'ho fatto io, a terra, per ringraziare il Signore di avermi fatto divertire come non mai.
12/01/2013, 00:52
12/01/2013, 01:09
simone74 ha scritto:
Premesso che io non credo nelle pista narcos in quanto credo che la faccenda suscita troppo clamore per questi signori che amano agire nell'ombra, e poi hanno mezzi migliori per trafficare .
57 aerei (in 15 anni) sono davvero tanti... e la teoria dei Narcos e dei dirottamenti all'ordine del giorno fa davvero sorridere. Non riesco infatti a capire perchè mai dietro il clamoroso giro d'affari che è gestito dai narcos di Colombia e Venezuela, non debbano esserci aerei privati di quella stazza e piloti di fiducia per farli volare. Perchè mai dovrebbero rubarli? Perchè uccidere o far sparire le persone che ci sono dentro? Perchè attirare l'attenzione del mondo?
12/01/2013, 01:18
12/01/2013, 09:06
simone74 ha scritto:
Salve ragazzi ! Ho letto i vostri post e li ritengo tutti molto interessanti ! Tutte le piste sono aperte ! A questo punto pero' vorrei dire la mia ipotesi ....... senza che mi ridicolizzate pero'e' solo una mia ipotesi .
Premesso che io non credo nelle pista narcos in quanto credo che la faccenda suscita troppo clamore per questi signori che amano agire nell'ombra, e poi hanno mezzi migliori per trafficare . Premesso che non credo nella pista aliena (hanno altro a cui pensare )Premesso che non credo in uno stargate dimensionale effettivamente presente nel triangolo delle Bermuda (quello si apre per cause naturali a noi sconosciute, e non in date prestabilite).La mia ipotesi e che quando ci sono coincidenze di date --- vedi venerdi 4 ----- la matrice e' una sola ovvero UMANA !!!! Ragazzi secondo me qui c'e' di mezzo il NWO sento puzza di ILLUNADOS solo loro comunicano attraverso le date , e la numerologia . Adesso bisogna stabilire cosa vogliono comunicare , c'e' un esperto di numerologia in questo sito ? Qualcuno sa' cosa e' successo in un venerdi 4 degli ultimi 200 anni ?
P.s. per quanto riguarda la benzina che era piu' del dovuto , a voi vi capita mai di passare dal benzinaio , ed invece di mettere la solita 20 euro di mettere il pieno per non avere la seccatura di tornare alla pompa ?![]()
12/01/2013, 13:05
12/01/2013, 16:28
12/01/2013, 16:34
Thethirdeye ha scritto:
Il cerchio si stringe......
2) sempre all'interno della stessa trasmissione, si è parlato dell'ipotesi "narcos". Bene.... secondo questa tesi e secondo le ricostruzioni effettuate in casi precedenti, i dirottatori, una volta saliti a bordo, intimano i piloti e i passeggeri, li obbligano a scendere di quota per simulare un ammaraggio e poi scollegano il transponder (manualmente) al fine di far perdere le proprie tracce e dare l'impressione ai radar di essere caduto in mare.
Si parla di 4 italiani a bordo... ma quanti erano in tutto?