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Marziano
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 Oggetto del messaggio: Il Nuovo Continente della Chiesa di Roma
MessaggioInviato: 01/02/2013, 19:32 
Spero vi possa interessare, l'ho scritto io

http://ultimafrontiera.tumblr.com/post/ ... sa-di-roma

ogni commento è gradito!

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Il Nuovo Continente della Chiesa di Roma
Colombo davvero non sapeva dove stava andando?

A volte per passione o pura curiosità si finisce a leggere qualcosa su web, a voler approfondire un argomento. La mia curiosità stavolta era nata da un gioco, Empire Total War, dove avevo selezionato la fazione “Confederazione Irochese” e m’ero ritrovato indiano d’america in lotta contro i colonizzatori Spagnoli, Inglesi e Francesi.

Beh, fatto sta che m’era venuta voglia di saperne di più sulle varie tribù di pellerossa, e poi, sulla colonizzazione delle Americhe in generale. Di solito le mie ricerche iniziano sempre da una fonte (più o meno attendibile) di facile accesso: Wikipedia.

Cosi ho digitato semplicemente “colonizzazione europea delle Americhe” e mi sono ritrovato nella corrispondente pagina (qui).

Così inizio tranquillamente a leggere finché, ad un tratto, mi ritrovo in paragrafo curioso che recitava così:

Cita:
Secondo alcuni storici la scoperta dell’America da parte di Colombo sarebbe da anticipare di qualche anno. Secondo queste tesi, il navigatore avrebbe compiuto già nel 1485 un viaggio che lo avrebbe portato nel Nuovo Mondo. Questo lo si potrebbe dedurre da vari indizi: la rotta seguita da Colombo nel primo viaggio nel 1492 segue esattamente le correnti; inoltre l’ammiraglio è così sicuro di raggiungere le nuove terre che, per sedare una rivolta, promette di navigare soltanto per altri tre giorni e proprio nella notte fra il secondo e il terzo giorno arriva a destinazione. Inoltre, sulla tomba di papa Innocenzo VIII c’è scritto “Durante il suo regno la scoperta di un Nuovo Mondo”. Il papa però morì il 25 luglio 1492, alcuni giorni prima della partenza ufficiale. Naturalmente l’autore di detta iscrizione può avere sia fatto semplice riferimento all’ultimo anno solare in cui visse Innocenzo VIII, appunto il 1492, quanto all’oggi noto ruolo di “protettore” che detto Papa ebbe nei confronti di Colombo, per mezzo del suo logoteta presso la corte di Spagna Alessandro Geraldini.


E poi subito dopo, nel paragrafo successivo, ritrovo un altro personaggio che molti di noi conoscono già, un Ammiraglio Turco:

Cita:
È da notare tuttavia che il navigatore turco Piri Reìs, nella sua famosa mappa, realizzata nei primi decenni del XVI secolo, annotò che la zona delle Antille era stata scoperta nell’anno del calendario islamico 896 (corrispondente al 1490/1491 dell’era cristiana) da parte di un genovese infedele di nome Colombo. Lo stesso Reìs dichiarò che alcune delle fonti a cui aveva attinto per realizzare la sua opera erano le mappe usate da Colombo.


Qui si potrebbe anche l´accento sul fatto che le mappe fossero quelle usate da Colombo, e non quelle fatte da Colombo (come se Colombo le avesse già, ma potrebbe essere solo un’ambiguità linguistica). Ma siamo appena agli inizi, ed infatti cercando sul web cosa davvero Piri Reis abbia annotato ai margini della sua mappa, mi ritrovo anche questa frase (link):

Cita:
These coasts are named the shores of Antilia. They were discovered in the year 896 of the Arab calendar. But it is reported thus, that a Genoese infidel, his name was Colombo, be it was who discovered these places. For instance, a book fell into the hands of the said Colombo, and be found it said in this book that at the end of the Western Sea [Atlantic] that is, on its western side, there were coasts and islands and all kinds of metals and also precious stones.


Dunque, secondo Piri Reis, Colombo lesse su un libro di una terra ad oriente piena di metalli e pietre preziose.

A questo punto abbiamo capito che qualcosa non torna. Il passo successivo per me fu cercare di capire chi fossero questi “storici” che volevano cambiare la storia della scoperta dell’America, e perché (anche se Piri Reis ci ha anticipato in parte la risposta). La fonte della citazione di wikipedia sulla data del 1485 portava ad un articolo de Il Giornale del 2005, un´intervista allo studioso Ruggero Marino.

Per la breve ma interessante intervista vi rimando al link (qui) di cui riporto solo alcuni tratti a seguire:

Cita:
Io sostengo che l´operazione America faccia capo direttamente alla Chiesa di Roma. È il papato a “scoprire”, o meglio, a “rivelare” il Nuovo Mondo. Almeno a partire dal Mille sapeva che dall’altra parte dell´Oceano esisteva un quarto continente, pur non conoscendone la geografia precisa. Poi, alla fine del´400, i tempi stringono: l´Islam si fa sempre più minaccioso, il sapere anche grazie all´invenzione della stampa inizia a sfuggire di mano ai chierici, e servono ingenti quantità di oro per una nuova crociata contro i musulmani. È tempo di rivelare il Nuovo Mondo e così la Chiesa “crea” un inviato, un Christo Ferens, un portatore di Cristo: Cristoforo appunto. Colombo sapeva benissimo dove stava andando, cosa avrebbe trovato, cosa doveva fare: evangelizzare i nuovi popoli e portare l´oro in Europa. Poi è accaduta un´altra cosa: la campagna di disinformazione operata dalla Spagna sull´impresa, perché altrimenti avrebbe dovuto cedere a Roma e Colombo almeno la metà di tutto ciò che si scopriva. Ecco perché ancora oggi ci sono così tante lacune su Colombo e la sua impresa


E le prove?

Cita:
I legami strettissimi tra Colombo e papa Innocenzo VIII, genovese della famiglia Cybo sulla cui lapide sta scritto: “Durante il suo regno la scoperta di un Nuovo Mondo”, quando invece morì sette giorni prima della partenza delle caravelle da Palos; le molte mappe “impossibili”, antecedenti il 1492, che segnalano una terra oltre l´Oceano; il fatto che nel processo tra i discendenti di Colombo e i Reali di Spagna alcuni testimoni affermano che l´Ammiraglio possedesse un codice della biblioteca di Innocenzo VIII con conoscenze geografiche rivoluzionarie; l´ammiraglio turco Piri Reis che parla di una “pre-scoperta” da parte dello stesso Colombo…
Bene, avevo un nome e una teoria, seppur per grandi linee, non mi restava che approfondire il tutto.


Trovo un´altra intervista a Ruggero Marino, qui, da cui se ne ricava in parte la sua versione.

Vengo così a sapere che i soldi per la missione di Colombo erano (secondo Marino) per metà italiani (fiorentini e genovesi) e per metà spagnoli. Da puntualizzare che quest´ultima metà però, non veniva dai regnanti Isabella e Ferdinando, anzi tutt’altro, essa infatti arrivava da un fondo spagnolo per le crociate contro i mori in Spagna, fondato dal papa Innocenzo VIII (secondo Marino forse padre biologico di Colombo stesso): in pratica la missione era tutta finanziata da soldi italiani.

Qualche coincidenza sembra supportare questa visione della storia: il fatto che ufficialmente sia la famiglia Cybo del pontefice che quella di Colombo avessero origini greche; che la prima terra scoperta da Colombo fu chiamata Cuba, scritta Cvba, che ha quindi quasi la stessa pronuncia del cognome del papa, che si legge Cubo; e che il primo oro a giungere dalle Americhe arrivò a Roma per indorare il soffitto della chiesa di Santa Maria Maggiore.

In seguito, dopo la morte sospetta di Innocenzo VIII a cui succede Alessandro VI, Borgia, spagnolo e furfante, si sarebbero verificate una serie di traccheggi, maneggiamenti e congiure, che riportano Colombo in europa ma in manette, privato di ogni potere, attribuiscono tutti i guadagni e la gloria alla Spagna e porta la famiglia stessa di Colombo a fare causa al governo spagnolo, causa che durerà più di 50 anni.
Di fatti, sempre da wikipedia (qui) apprendiamo che

Cita:
Si intitola Inter Caetera la bolla emessa da papa Alessandro VI il 4 maggio 1493 per regolare la contesa di Spagna e Portogallo in merito ai territori del Nuovo Mondo. Il documento stabilì che il meridiano passante 100 leghe ad ovest dell’isola di Capo Verde costituisse il confine tra le terre appartenenti alla Spagna, ad ovest del meridiano, e quelle appartenenti al Portogallo, ad est del meridiano.

La divisione tracciata dalla bolla, comunque, non fu equa. La Spagna influenzò pesantemente la decisione, che di fatto escluse il Portogallo dall’America (Alessandro VI era di origine spagnola). La ragione per cui la bolla favoriva la Spagna fu individuata nel servizio che la nazione spagnola rendeva, o avrebbe reso, alla Chiesa di Roma.
La cosa non piacque al Re di Portogallo però e i due regni dovettero firmare l’anno dopo il Trattato di Tordesillas per la spartizione delle nuove terre.


Papa Borgia che tenta di (e riesce a) rapinare l’Italia (e Roma soprattutto) dai propri meriti e guadagni, per assegnarli al proprio paese natale, la Spagna: possibile?

E cosa dire del fatto che sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo) che Colombo sapesse bene dove stesse andando? Potrebbe essere una cosa attendibile?

Torno su wikipedia, nella biografia di Cristoforo Colombo, e vi cito:

Cita:
Colombo si recò a Siviglia, ma i reali si erano trasferiti a Santa Fe. Colombo li raggiunse e nell’incontro, dove i reali erano propensi ad accettare di finanziare l’impresa, dettò le sue condizioni. Chiese il titolo di ammiraglio e la carica di viceré e “governatore delle terre scoperte” (titolo che doveva essere ereditario), la possibilità di conferire ogni tipo di nomina nei territori conquistati e, inoltre, una rendita pari al 10% di tutti i traffici marittimi futuri. Le richieste furono considerate eccessive e non si fece alcun accordo, per cui Colombo partì, ma venne richiamato e le richieste vennero accettate in caso di riuscita del viaggio.


Voglio sempre mantenere un minimo di obiettività ma questo paragrafo, vi confesso, mi ha sconvolto. Sulla base di quale potere Colombo detta tutte queste condizioni che vengono per altro pure accettate? Non stava partendo per un viaggio in cui nessuno credeva? E finanziandogli la missione, non erano i Reali di Spagna a fare un favore a lui e non Viceversa?

Adesso la verità è sepolta sotto 500 anni di storia e a me non resta che continuare a cercare, tentando di scoprire, magari, da dove Colombo traesse le sue informazioni e tutta la sua sicurezza.


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Marziano
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MessaggioInviato: 01/02/2013, 23:13 
Posso consigliare il libri di Ruggero Marino che ha dedicato 20 anni a studiare Colombo con grande passione.



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MessaggioInviato: 01/02/2013, 23:43 
Interessante caro Darth !

Continua la ricerca e dacci dentro !

Un suggerimento :




http://www.disinformazione.it/colombo.htm


Ogni autunno a Genova si celebra Cristoforo Colombo. I libri di scuola continuano a riportare la scoperta dell’America al 12 ottobre 1492, ed anche in Università piace ricordare questa data. Questa storia fa dell’ammiraglio italiano un mito.

Colombo viene finanziato dalla monarchia spagnola, dal re Ferdinando e dalla regina Isabella, attracca per caso con tre caravelle sull’isola di Guanahaní, poi a San Salvador, scopre un nuovo mondo, evangelizza la sua gente, e riporta in Europa patate, pomodori e cioccolata. Non si legge nulla di più.


Ed invece, la storia vera è in qualche modo addirittura più interessante. L’impresa venne sostenuta economicamente dal Vaticano, attraverso una compartecipazione tra Papa Innocenzo VIII e la dinastia di banchieri dei Medici, che avevano stretti rapporti commerciali e finanziari con la Santa Sede.

Forse noi italiani abbiamo trovato solo ‘altro’ nel 1492, come i Greci scoprirono il loro ‘altro’ in Asia incontrando i Persiani, ed i Romani si scontrarono con il loro ‘altro’ nei barbari venuti dal nord e negli invasori venuti del sud. E forse la Spagna, più che scoprire, nascose l’America, e la scoperta di quelle terra è stata un’invasione, la conquista un genocidio, l’evangelizzazione un’oppressione culturale.

Ma Cristoforo Colombo non arrivò nemmeno per primo in America, anzi, aveva a disposizione mappe con confini e distanze approssimative. Nella Biblioteca Universitaria di Bologna, viene conservata una mappa realizzata da Grazioso Benincasa dieci anni prima che Colombo andasse in America e che traccia terre aldilà dell’Atlantico, Antilia e Saluaga.

Tutto questo viene anche indicato nelle biblioteche Vaticane ed in alcuni appunti del diario del genovese, riguardanti merci che portava supponendo già cosa trovasse al suo arrivo. E’ inesatta anche il 1492. Su di una mappa ottomana la data della scoperta risulta l'890 dell'Era Araba, il nostro 1485. In realtà, il 1492 è semplicemente la data della morte di Papa Innocenzo VIII, al quale si attribuisce il merito della scoperta.


Non solo. Prima degli europei, in America arrivarono gli scandinavi. Numerose testimonianze ci arrivano dai racconti di questo popolo, in cui si narra dei viaggi intrapresi, delle difficoltà e delle popolazioni incontrate nell'altro mondo.

Il fatto poi che venga celebrato il Leif Ericsson Day ne è la prova, e difatti sono stati trovati insediamenti precolombiani di fattura nord europea. Sicuramente una nave di vichinghi, di navigatori norvegesi, ha raggiunto le coste nord americane attorno al decimo secolo dC.

Un altro fatto singolare riguarda è il cartografo arabo Idrisi di Cordoba, grazie il quale si ha un’ulteriore testimonianza che quelle terre erano già conosciute dagli arabi in Spagna. Guarda caso nel 1492 vennero cacciati, e pochi mesi dopo Colombo, tenuto sulle spine da una decina di anni negandogli il permesso, partì. Le caravelle erano piene di perline, questo particolare non lo ricorda nessun libro. Chi avrebbe mai potuto apprezzare doni del genere? Altro mistero.

Il suo luogotenente Pinzon, prima di salpare, si recò a Roma a consultare gli archivi segreti del Vaticano, e cosa poteva cercare se non mappe? E poi la tomba di Colombo, anzi, le tombe. La prima a Siviglia, nella Cattedrale, strana e nemmeno tenuta molto in considerazione. La seconda a Santo Domingo, di cattivo gusto, una sorta di piramide azteca. Colombo snobbato, maltrattato ed imprigionato, e poi morto, recuperato ed osannato.


In Andalusia è ancora in vita la Duchessa Rossa, ultima discendente della famiglia dei Medina Simonia. Questa donna ha passato l’intera vita a studiare e catalogare ogni scritto conservato, in spagnolo antico e latino, conducendo approfondite ricerche. Il suo archivio racconta di patate e pomodori introdotti in Spagna all’inizio del ‘400, di dame spagnole con pappagalli, di popolazioni nere dette Indios.

E così risulta che l’America era già conosciuta prima di Colombo ed era il posto dove si andava a prendere l’oro, anche se ufficialmente proveniva dall’Africa. In questi documenti si parla di viaggi di venticinque giorni durante i quali le navi facevano la traversata e si recavano in quei luoghi dove c’erano fiumi con grandi pesci, uomini di colore e grandi distese di terra, che poi sono quelli intorno alle Antille, ai Carabi ed al Brasile.

Era semplicemente vietato farne menzione, vietato da chi su di queste terre aveva un’ipoteca.

Forse è ora di cambiare qualche pagina di storia, ricordare meno date ma più avvenimenti veri, anche se decisamente meno suggestivi.



"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""


Vedi anche :

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=10267

http://www.google.it/#hl=it&gs_rn=2&gs_ ... 40&bih=747



zio ot [;)]


Ultima modifica di barionu il 01/02/2013, 23:48, modificato 1 volta in totale.


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http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
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MessaggioInviato: 02/02/2013, 15:59 
Vedi:

http://www.aiellocalabro.net/expo/notiziario/aiello-calabro/l%27uomo-che-super%C3%B2-i-confini-del-mondo.aspx

L'enigmatica firma di Cristoforo Colombo... il Christo Ferens

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MessaggioInviato: 02/02/2013, 20:14 
Grazie dei consigli! Ovviamente leggerò tutto, ho già letto il primo link, domani continuo la ricerca, c'è un sacco di materiale in giro, il problema è capire cosa sia attendibile, almeno in parte, e cosa no.
Devo confessare che non avevo idea di tutto il casino ci fosse intorno a questa vicenda. Se non fosse stato per un gioco di guerra sarei ancora ignorante in materia, le casualità a volte...


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