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greenwarrior ha scritto:
Un concordato fiscale simile la Svizzera l' ha chiuso con l' Inghilterra e non vedo perchè non lo si possa fare anche per noi. Le trattative ci sono e se tutto và in porto qualche miliardino entra nelle casse dello stato.
giustissimo..
ma bisogna vedere
a che condizioni però..
i tedeschi hanno tassato al 20%..
ah ecco
ho trovato qualcosa..
http://www.ilpost.it/2012/12/02/che-cos ... -svizzera/Gli accordi con l’ItaliaDi accordo fiscale con la Svizzera si parla in Italia da circa un anno e le ultime notizie sono che le trattative dovrebbero concludersi entro il 21 dicembre. L’ultimo incontro è avvenuto venerdì a Roma, tra il ministro Corrado Passera e due rappresentanti svizzeri. Le stime sulla quantità di capitali italiani in Svizzera variano molto, ma sono quasi tutte intorno ai 100 miliardi di euro (Bersani ha detto 140 miliardi nel confronto televisivo, Renzi 160 miliardi). Quanto potrebbe ottenere il governo italiano dipenderà da quali saranno le aliquote che usciranno dagli accordi.
Le stime più ottimistiche, sia nel senso di massa di capitale che si trova in Svizzera sia in quello di massime aliquote spuntate, parlano di un guadagno immediato di 37 miliardi e di un gettito di 500 milioni l’anno. Queste cifre si riuscirebbero ad ottenere con un’aliquota del 25% sul capitale e un’imposta al 25% sugli interessi che quel capitale produce. Stime più prudenti parlano di un guadagno iniziale di 10-15 miliardi.
In molti ritengono entrambe queste stime un po’ troppo ottimistiche. Per prima cosa, gli svizzeri sostengono che l’Italia non può chiedere di avere aliquote allineate a quelle degli altri paesi, cioè tra il 20% e il 40%. Negli ultimi anni in Italia sono stati varati numerosi condoni che hanno portato al rientro di diversi capitali dalla Svizzera, causando perdite al sistema bancario. Poi si deve considerare che i capitali non sono immobili: è probabile che le grandi banche svizzere, come UBS e Credit Suisse, stiano aiutando i clienti a spostare i loro capitali nelle filiali di Singapore e altri paradisi fiscali, in modo da farli sfuggire ad un eventuale accordo.
Il governo italiano sostiene di essere in una fase della trattativa “non conclusiva”. Secondo il governo il punto è “non far sembrare l’accordo un condono”, ma non è chiaro come vada interpretata questa frase. Secondo l’Unità, questo significherebbe che il governo non è disposto a concedere l’anonimato al quale, naturalmente, la Svizzera non vuole rinunciare. L’Italia rischia di trovarsi senza un accordo fiscale con la Svizzera perché non è disposta ad accettare un trattamento troppo morbido nei confronti degli evasori. La stessa cosa che è accaduta in Germania.
L’accordo in GermaniaLa Germania è stata uno dei primi paesi a sottoscrivere un accordo fiscale con la Svizzera, insieme ad Austria e Regno Unito.
L’accordo prevedeva una tassazione del capitale tra il 21% e il 40%, a secondo del periodo in cui è rimasto in Svizzera. Gli
interessi e dividendi generati dal capitale dovevano essere tassati secondo la legge tedesca. In cambio, agli evasori sarebbe stato garantito l’anonimato e non sarebbero stati perseguiti dalle autorità tedesche.
Venerdì scorso l’accordo è stato bocciato al Bundesrat, il consiglio federale in cui sono rappresentati i sedici Länder tedeschi.
Verdi e socialisti si sono opposti dichiarando che l’accordo non era abbastanza duro nei confronti degli evasori. «La correttezza e l’equità fiscale – ha spiegato un leader socialista – non sono materie negoziabili per noi». Il governo di Angela Merkel ha dichiarato che la bocciatura dell’accordo è un gesto irresponsabile. Il governo svizzero, dove invece l’accordo è già stato approvato dal parlamento, ha dichiarato che non intende rinunciare ad un accordo fiscale con la Germania.
capito i tedschi ?
subito il 21% o 40%
sul capitale e poi tasse correnti
sugli interessi..
e hanno pure bocciato l'accordo
perchè troppo favorevole agli evasori !!