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 Oggetto del messaggio: tempeste solari vs umore
MessaggioInviato: 17/02/2013, 18:52 
Apro questo post per porre una domanda che mi sono posto recentemente...

E' piu' o meno un anno che passo dei brevi periodi,uno o due giorni consecutivi al massimo,dove mi prende un senso di malinconia terribile.
Non si tratta di apatia o depressione,apparentemente non hanno una causa scatenante questi momenti,e' semplicemente uno stato malinconico molto profondo,una rassegnazione a metà tra la tristezza e il senso di liberazione.
Il tutto come dicevo,dura uno due giorni max.
Ultimamente,tramite Google alert,mi arrivano spesso notizie di tempeste solari,e ho notato che nel 90% dei casi,quando passo uno di questi momenti malinconici,il giorno successivo leggo di qualche grosso flare solare

Secondo voi ci può essere una correlazione o e' semplicemente una coincidenza?



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MessaggioInviato: 17/02/2013, 19:31 
Le tempeste magnetiche influiscono sugli esseri umani oltre che sulle telecomunicazioni

Da tempo è stato stabilito che le tempeste magnetiche non solo influiscono sulle prestazioni delle apparecchiature, disturbano le comunicazioni radio, oscurano i radar e distruggono i sistemi di radionavigazione, ma mettono anche in pericolo gli organismi viventi. Modificano il flusso sanguigno, soprattutto nei capillari, agiscono sulla pressione arteriosa, e aumentano l'adrenalina.
Ai giovani e alle persone in forma potrebbe non importare di meno, ma i più anziani possono avere problemi. Devono considerare lo stato della magnetosfera nei loro piani quotidiani. Prima, le persone erano incollate alle previsioni meteorologiche. Ora sono ossessionate dalla situazione geomagnetica.

Ma cos’è una tempesta magnetica?

Poco dopo il lancio dei primi satelliti, l'umanità scoprì il vento solare - un flusso continuo di plasma caldo dalla corona solare. A una distanza di 10-12 raggi terrestri in direzione del Sole, dove l'energia del vento solare è pari a quella del campo magnetico terrestre, le particelle di vento solare cambiano la loro direzione, e circolano intorno alla Terra, formando un vuoto di plasma simile a una cometa - la magnetosfera. Le dimensioni della sua struttura, sofisticata ma abbastanza stabile, dipendono dalla pressione del vento solare, e quindi, dall'attività solare.

La coda della magnetosfera, che si estende per centinaia di migliaia di chilometri in direzione opposta al Sole, accumula energia magnetica. Di tanto in tanto, essa viene rilasciata nelle esplosioni, che riscaldano il plasma, e creano potenti correnti elettriche (milioni di ampere). Quando tali esplosioni si susseguono, la magnetosfera si riempie fino a capienza di plasma caldo, mentre le sue correnti elettriche abbracciano l'intero spazio vicino alla Terra. Questi fenomeni sono indicati come tempeste magnetiche.

Il cuore e il sistema cardio-vascolare sono sempre stati considerati i principali bersagli biologici dell’attività geomagnetica. Tuttavia, è stato scoperto che i danni delle tempeste magnetiche sulla salute umana sono diversi. Gli esperti dell'Institute of Space Studies (Istituto di Studi Spaziali) dell'Accademia Russa delle Scienze (RAS), dell’Institute of Physics of the Earth (Istituto di Fisica della Terra) (RAS), e della Sechenov Moscow Medical Academy (Accademia Medica Sechenov di Mosca), hanno stabilito che il pericolo più grande scaturisce dalle micro variazioni del campo geomagnetico, che coincide con il battito cardiaco. Si verificano in circa la metà di tutte le tempeste magnetiche, e sono più tipiche nel preludio di una tempesta con variazioni insignificanti del campo geomagnetico (per lo più colpiscono ad alta quota), e nella fase di recupero, quando il campo geomagnetico sta tornando alla normalità.

Statistiche mediche di Mosca dimostrano che il 70% di tutte le micro variazioni causate da disturbi geomagnetici sono accompagnate da un aumento fuori dalla norma dell’incidenza di attacchi cardiaci (una crescita del 13% circa), e di ictus (crescita del 7,5%). I campi elettromagnetici a frequenza bassa e estremamente bassa destabilizzano il battito del cuore, portando ad una morte improvvisa o infarto. Gli esperti medici hanno finalmente spiegato il perché della forte incidenza degli attacchi cardiaci prima di una tempesta magnetica - perchè le micro variazioni iniziano 24 ore prima della tempesta.

“Abbiamo analizzato numerosi dati sul battito cardiaco dei cosmonauti di tutti gli equipaggi della Soyuz, e della maggior parte delle missioni verso la Stazione Mir e la International Space Station (Stazione Spaziale Internazionale)”, ha detto la Dottoressa Tamara Breus (Fisica e Matematica) dell’Istituto di Studi Spaziali dell'Accademia Russa delle Scienze, a capo di un gruppo di fisici e medici che studiano questo problema.
“Abbiamo sottoposto a esame 45 cosmonauti nelle fasi di atterraggio e di volo di durata diversa, mentre erano esposti a disturbi geomagnetici, e poi abbiamo esaminato gli stessi parametri in situazione neutra”, ha detto.

“L'influenza di una tempesta magnetica era evidente. Era evidente nel cambiamento di pulsazione e di pressione sanguigna, nei disturbi vegetativi, nella riduzione della variabilità del battito cardiaco e della potenza delle ondulazioni respiratorie, e nello schema più irregolare del battito cardiaco. Gli effetti variavano a seconda della durata del volo e della capacità dei cosmonauti di adattarsi al nuovo ambiente”.

Secondo il parere della Dottoressa Breus, questi effetti erano la reazione del tono vascolare e del ritmo del battito cardiaco alle tempeste magnetiche.
E’ ovvio che la risposta di un sistema complesso come l'organismo umano ai fattori esterni dipende in gran parte dalle sue condizioni. Una tempesta magnetica non è pericolosa per le persone sane.

Ma i gruppi con condizioni biologiche instabili sono più a rischio.
Come le persone che soffrono di disturbi ischemici o di ipertensione, o i bambini con sistema di adattamento in processo di formazione. I neonati sono particolarmente a rischio.

“Pensiamo che prevedere solo e semplicemente le tempeste sia controproducente perché la conseguenza è che la gente si spaventa” ha detto la Dottoressa Breus. “Ma le micro variazioni costanti sono una cosa del tutto diversa. E’ su queste che dovremmo concentrarci nella previsione dei disturbi geomagnetici”.

A che punto siamo con le previsioni?

Grazie alla ricerca, condotta sotto il programma globale di Interbol, gli scienziati comprendono meglio la natura delle connessioni causa-effetto nello spazio vicino e lontano, e ciò li aiuta a sviluppare metodi di previsione del tempo spaziale, cioè le variazioni di distanza e tempo dei parametri spaziali causati dall’attività solare.

Dal 1994, la Russia sta implementando il suo programma KORONAS (Comprehensive Orbital Near-Earth Monitoring of Solar Activity) con una serie di veicoli spaziali. Il terzo satellite - KORONAS-Foton - sarà lanciato nell’ambito del programma nel 2007.
Il monitoraggio continuo del vento solare è fondamentale per le previsioni del tempo nello spazio. Nel prossimo futuro, i micro satelliti Chibis, sviluppati dall'Istituto di Studi Spaziali, lavoreranno a questo scopo nell’orbita bassa della ionosfera.

I veicoli spaziali di un altro progetto dell’Istituto - Resonans – effettueranno il monitoraggio nella magnetosfera interna e nelle fasce di radiazione. Un altro satellite - probabilmente il Chibis stesso - rimarrà in alto - nel cosiddetto “punto di librazione” a una distanza di circa un milione e mezzo di chilometri dalla Terra.

In quel punto, le forze gravitazionali della Terra e il Sole sono sostanzialmente in equilibrio, e per questo motivo un veicolo spaziale potrebbe soffermarsi per lungo tempo vicino alla linea Sole-Terra, lungo la quale si spostano le dannose espulsioni di massa coronale solare, comunicando tempestivamente l’emergere di pericolose esplosioni solari.

Per ricevere un avviso ancor prima, un veicolo spaziale potrebbe essere allontanato ancor di più dalla Terra. I ricercatori dell'Istituto di Studi Spaziali hanno sviluppato un progetto chiamato Klipper (da non confondersi con una nuova e riutilizzabile navicella spaziale pilotata russa), che prevede il posizionamento di micro satelliti a una distanza di 3 o 4 milioni di chilometri dalla Terra in direzione dell’esposizione del Sole.

Questa distanza è due volte più distante del punto di librazione. Una gravitazione “eccessiva” del Sole (rispetto al punto di librazione) sarà compensata dalla pressione della luce solare su una vela in fine rivestimento simil-metallico a bordo dei satelliti. In questo modo, i ricercatori saranno in grado di stabilizzare i satelliti in un certo punto nello spazio, o spostarli più vicino al Sole attraverso la gestione della vela riflettente.

In altre parole, manipoleranno i poteri riflettenti del materiale con cui è fatta. Per esempio, se una fibra di cristalli liquidi è installata tra una sorgente di luce (il Sole in questo caso) e la vela, è possibile modificare la trasparenza della fibra mettendola sotto tensione elettrica (o rimuovendola).
I suoi poteri riflettenti potrebbero essere modificati dalla riflessione speculare fino all’assorbimento totale. Questo influenzerà la pressione della luce sulla vela, provocando un cambiamento nella direzione e velocità del movimento del satellite nello spazio.

Per una prospettiva più ampia, è stato progettato un progetto di ricerca solare a una distanza più vicina – Intergeliozond. Renderà possibile osservare le zone polari del Sole, invisibili dalla Terra.

http://www.coscienza.org/_ArticoloDB1.asp?ID=1240



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MessaggioInviato: 17/02/2013, 19:35 
Connessione diretta tra le tempeste solari e gli effetti biologici sull’uomo
http://www.meteoweb.eu/2012/07/connessi ... mo/143827/

Secondo uno studio pubblicato su New Scientist, vi sarebbe una connessione diretta tra le tempeste solari e gli effetti biologici sull’uomo. Gli animali e gli esseri umani hanno un campo magnetico che li circonda, nello stesso modo come il campo magnetico terrestre protegge il nostro pianeta. Dal 1948 al 1997, l’Institute of North Industrial Ecology Problems in Russia, ha rilevato che l’attività geomagnetica evidenzia tre picchi stagionali (da Marzo a Maggio, in Luglio e Ottobre). Ogni picco corrisponde ad una maggiore incidenza di ansia, depressione, disturbo bipolare, e addirittura associato ai suicidi. L’attività elettromagnetica del sole colpisce i nostri dispositivi elettronici e il campo elettromagnetico umano. Siamo fisicamente, mentalmente ed emotivamente alterati dalle cariche elettromagnetiche del sole, e il nostro corpo può risentire di sonnolenza, ma anche diventare al contrario molto eccitato. Gli effetti psicologici delle CME (le espulsioni di massa coronale) sono in genere di breve durata e includono mal di testa, palpitazioni, sbalzi d’umore e senso di malessere generale. Le tempeste solari sarebbero quindi in grado di pilotare le nostre emozioni. La ghiandola pineale nel nostro cervello è influenzata anche dalla attività elettromagnetica, che causa una produzione di melatonina in eccesso, un ormone che può causare a sua volta sonnolenza, ma è anche noto per effetti collaterali opposti in alcune persone, di solito quelli che sono consapevoli degli effetti. Secondo lo studio, quindi, le nostre ghiandole pineali presentano una produzione di melatonina in eccesso proprio durante le tempeste solari. Molti effetti biologici della melatonina sono prodotti attraverso l’attivazione dei recettori, mentre altri sono dovuti al suo ruolo come antiossidante pervasivo e potente, con un ruolo particolare nella protezione del DNA nucleare e mitocondriale. Insomma, è proprio il caso di dirlo: il Sole a volte, ci dà alla testa!!



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MessaggioInviato: 17/02/2013, 19:35 
Connessione diretta tra le tempeste solari e gli effetti biologici sull’uomo

Immagine

Credit: NASA/SDO/AIA

Secondo uno studio pubblicato su New Scientist, vi sarebbe una connessione diretta tra le tempeste solari e gli effetti biologici sull’uomo. Gli animali e gli esseri umani hanno un campo magnetico che li circonda, nello stesso modo come il campo magnetico terrestre protegge il nostro pianeta. Dal 1948 al 1997, l’Institute of North Industrial Ecology Problems in Russia, ha rilevato che l’attività geomagnetica evidenzia tre picchi stagionali (da Marzo a Maggio, in Luglio e Ottobre). Ogni picco corrisponde ad una maggiore incidenza di ansia, depressione, disturbo bipolare, e addirittura associato ai suicidi. L’attività elettromagnetica del sole colpisce i nostri dispositivi elettronici e il campo elettromagnetico umano. Siamo fisicamente, mentalmente ed emotivamente alterati dalle cariche elettromagnetiche del sole, e il nostro corpo può risentire di sonnolenza, ma anche diventare al contrario molto eccitato. Gli effetti psicologici delle CME (le espulsioni di massa coronale) sono in genere di breve durata e includono mal di testa, palpitazioni, sbalzi d’umore e senso di malessere generale. Le tempeste solari sarebbero quindi in grado di pilotare le nostre emozioni. La ghiandola pineale nel nostro cervello è influenzata anche dalla attività elettromagnetica, che causa una produzione di melatonina in eccesso, un ormone che può causare a sua volta sonnolenza, ma è anche noto per effetti collaterali opposti in alcune persone, di solito quelli che sono consapevoli degli effetti. Secondo lo studio, quindi, le nostre ghiandole pineali presentano una produzione di melatonina in eccesso proprio durante le tempeste solari. Molti effetti biologici della melatonina sono prodotti attraverso l’attivazione dei recettori, mentre altri sono dovuti al suo ruolo come antiossidante pervasivo e potente, con un ruolo particolare nella protezione del DNA nucleare e mitocondriale. Insomma, è proprio il caso di dirlo: il Sole a volte, ci dà alla testa!!

Source: Connessione diretta tra le tem...iologici sull'uomo - Meteo Web



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MessaggioInviato: 17/02/2013, 19:37 
15 secondi dopo [:)]



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Allora ho avuto la giusta impressione...

Grazie mille ad entrambi [8D]



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Prego laston

Wolf, che sincronia!



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MessaggioInviato: 18/02/2013, 14:35 
Mi pare che quell'articolo faccia parecchia confusione. Bisognerebbe leggere l'articolo originale, sempre che esista, pubblicato su New Scientist, che tra l'altro non è una rivista scientifica peer-reviewed, ma qualcosa di più simile a Focus.
Per avere un riscontro bisognerebbe valutare la cosa nei termini del ciclo solare undecennale, perché non è affatto vero che esistano dei "picchi" costanti in determinati periodi dell'anno. E poi si confondono CME con altre emissioni solari che non necessariamente sono SOLO CME. Ad esempio nei periodi di assenza di macchie solari e assenza di CME ci possono essere ugualmente tempeste geomagnetiche (ad esempio dovute al vento solare proveniente dai coronal holes), oppure possono esserci brillamenti (gamma o X) etc...


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MessaggioInviato: 18/02/2013, 15:16 
In realtà in rete esistono molti studi sulla correlazione tra umore e campi elettromagnetici ambientali.
Eccone uno che mette in relazione tempeste geomagnetiche e percentuale di suicidi
http://daltonsminima.altervista.org/?p=22823
http://www.avaate.org/IMG/pdf/suicide_g ... y_view.pdf

Esistono anche ricerche che mettono in correlazione i cicli undecennali del sole con le attività umane, i cambiamenti sociali, l'incidenza di alcune patologie e le crisi economiche.



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MessaggioInviato: 18/02/2013, 16:30 
Io credo che il fatto di essere attraversati o meglio bombardati dai campi elettromagnetici delle comunicazioni che oramai tra 2G 3G 4G LTE Tv Sat, Dig terrestre, Navigatori, wifi, bluetooth, wireless 2.4 crei talmente tanti scompensi da portare risultati imprevedibili al variare dei campi elettromagnetici naturali.
Come se l'essere elettromagneticamente iperstressati ci renda più sensibili alle variazioni naturali che effettua il campo elettromagnetico solare
Come dicono gli altri che sono intervenuti ci cominciano poi a essere studi che ci indicano come i campi elettromagnetici influenzino il nostro corpo (d'altronde siamo semiconduttori che funzionano con segnali elettrici come sarebbe potuto essere diverso)

Magari a te ti dà tristezza mentre io ho notato in me un estrema irritabilità in presenza di kp index superiore a 5


P.s.
Spero che in un futuro prossimo le comunicazioni abbandonino l'elettromagnetismo...
Saluti!


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MessaggioInviato: 18/02/2013, 22:11 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

In realtà in rete esistono molti studi sulla correlazione tra umore e campi elettromagnetici ambientali.
Eccone uno che mette in relazione tempeste geomagnetiche e percentuale di suicidi
http://daltonsminima.altervista.org/?p=22823

mmm questo poi me lo leggo con calma
Cita:

Questo non mi convince molto, troppo ristretto il periodo in analisi e troppo ristretto il campione di popolazione soggetta alle rilevazioni. Ma soprattutto non si può a mio avviso paragonare gli anni '70 con gli anni 2000, facendo finta di non "vedere" che in mezzo c'è un salto tecnologico abissale e soprattutto una diffusione esponenziale delle fonti elettromagnetiche endogene.
Ci possono essere dei pattern stagionali legati molto più alle abitudini delle popolazioni ad esempio da un punto di vista di iterazione con tecnologie varie... magari in un periodo dell'anno si è più soggetti a forti campi elettromagnetici rispetto ad altri, ma sempre di natura endogena, o più semplicemente sono proprio i cicli stagionali a operare in tal senso (sarebbe interessante valutare le differenze esistenti tra chi vive all'equatore e chi vive ai poli, dove poter testare gli estremi della ciclicità stagionale, ma poi ci sarebbero talmente tanti altri parametri da considerare... sociali, culturali, economici etc... tra paese e paese... la vedo dura)
Non dimentichiamoci che il campo magnetico terrestre comunque blocca molte di queste emissioni "cariche" ... gli studi più che altro sono indirizzati ad analizzare l'impatto di queste radiazioni sugli astronauti.

Cita:
Blissenobiarella ha scritto:
Esistono anche ricerche che mettono in correlazione i cicli undecennali del sole con le attività umane, i cambiamenti sociali, l'incidenza di alcune patologie e le crisi economiche.

Su questo sono un po' scettico, però se hai qualche link approfondisco con piacere.

Che i campi elettromagnetici influiscano in modo anche permanente sulla biologia umana (e non solo umana) non c'è alcun dubbio, resta da vedere quanta componente "esogena" (al di fuori del sistema Terra) sia realmente in gioco.
Ma la cosa che mi convince poco, ma non sono un esperto, è il fatto di voler individuare una "stagionalità" che si ripete costante ogni anno.
Se guardiano i dati proprio relativi a questo aspetto, noterai come in realtà non c'è alcuna correlazione tra l'intensità di questi fenomeni e particolari periodi dell'anno, o almeno non c'è una costante in tal senso.
Immagine
Volendo e avendo tempo si possono ricavare i dati giorno per giorno e costruire un grafico degli ultimi 30 anni almeno.


Ultima modifica di iLGambero il 18/02/2013, 22:29, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 18/02/2013, 22:22 
Cita:
superza ha scritto:

Io credo che il fatto di essere attraversati o meglio bombardati dai campi elettromagnetici delle comunicazioni che oramai tra 2G 3G 4G LTE Tv Sat, Dig terrestre, Navigatori, wifi, bluetooth, wireless 2.4 crei talmente tanti scompensi da portare risultati imprevedibili al variare dei campi elettromagnetici naturali.

Esatto, io mi preoccuperei più di queste sorgenti che non del Sole (anche se sappiamo bene tutti che il Sole è potenzialmente in grado di stroncare la vita sul nostro pianeta da un giorno all'altro).
Cita:
superza ha scritto:
Magari a te ti dà tristezza mentre io ho notato in me un estrema irritabilità in presenza di kp index superiore a 5

Non avevo mai pensato a questo aspetto.
Proverò a farci caso, anche se in questo periodo l'attività solare è piuttosto bassa ed è difficile "testare" la cosa [;)]


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