PROGETTO CENSURA: LE NOTIZIE CHE NON FANNO NOTIZIA
L'angolo della redazione
Siamo spiacenti di comunicare che, a causa della qualità non consona ai nostri standard con la quale è stato stampato il nr. 102 di NEXUS New Times da parte della tipografia incaricata, abbiamo dovuto rifiutare la consegna e bloccare la spedizione delle copie alle edicole e alle librerie. Stiamo cercando di provvedere alla ristampa della rivista, nondimeno anche nel caso ci riuscissimo la consegna avverrà con ritardo. Ci scusiamo con i nostri lettori per questo disagio, e pur confidando nella loro comprensione desideriamo offrire a parziale compensazione un articolo del nuovo numero.
Nexus Edizioni
La top 25 delle notizie di Project Censored
Tratto da Nexus New Times nr. 102
Come da tradizione, il team di Project Censored si è impegnato a selezionare e valutare le più importanti notizie americane e globali del 2011-2012 che avrebbero meritato più attenzione da parte dei media generalisti.
Compilato da
Project Censored © 2012
Prof. Mickey Huff
Direttore di Project Censored
Media Freedom Foundation
PO Box 571, Cotati, CA 94931, USA
http://www.projectcensored.org Ogni anno, il team di Project Censored in collaborazione con docenti e studenti della facoltà di sociologia della Sonoma State University, in California, seleziona e valuta migliaia di articoli pubblicati sia negli Stati Uniti che all’estero, in particolare sulla stampa alternativa. Alla fine, viene stilata una classifica delle 25 notizie più importanti delle quali si è parlato troppo poco. Quella che segue è una versione riassunta della selezione 2011-2012 di Project Censored. Il libro Censored 2013:Dispatches from the Media Revolution, a cura di Mickey Huff e Andy Lee Roth con Project Censored, è attualmente disponibile. – La Redazione
1. Negli USA sta emergendo uno stato di polizia
Fin da quando passò il Patriot Act nel 2001, gli Stati Uniti sono diventati gradualmente più controllati e militarizzati, a spese delle libertà civili. L’approvazione, nel 2012, dell’NDAA [Atto per l’autorizzazione alla difesa nazionale] ha permesso ai militari di trattenere in detenzione a tempo indeterminato qualsiasi cittadino statunitense che venga classificato dal governo come terrorista o accessorio al terrorismo, mentre la promulgazione da parte del presidente Barack Obama dell’Ordine esecutivo per la preparazione delle risorse di difesa nazionale autorizza un diffuso controllo federale e militare sull’economia e le risorse della nazione in “condizioni di emergenza e non-emergenza”. Dal 2010, la campagna “If You See Something, Say Something”™ [Se vedi qualcosa, di’ qualcosa] del Dipartimento della Sicurezza Interna ha incoraggiato i cittadini a denunciare alle autorità locali qualunque attività sospetta, sebbene le azioni che il dipartimento identifica come “sospette” includano alcuni diritti tutelati dalla costituzione, come il diritto di esprimere critiche sul governo o di partecipare a proteste non violente.
• Spencer Ackerman e Noah Shachtman, “Read the FBI Memo: Agents Can ‘Suspend the Law’“, Wired.com, 28 marzo 2012,
http://tinyurl.com/6tytkps• James Bamford, “The NSA Is Building the Country’s Biggest Spy Center (Watch What You Say)”, Wired.com, 15 marzo 2012,
http://tinyurl.com/6rv2uyh• Chris Hedges, “Why I’m Suing Barack Obama”, Truthdig.com, 16 gennaio 2012,
http://tinyurl.com/7ly8qgz• La Casa Bianca, “Executive Order: National Defense Resources Preparedness”, Segretariato per la Stampa, 16 marzo 2012,
http://tinyurl.com/7ev8jgj• La Casa Bianca, “Statement by the President on H.R. 1540”, Segretariato per la Stampa, 31 dicembre 2011,
http://tinyurl.com/7mnzud7 2. I mari e gli oceani in pericolo
Credevamo che il mare fosse infinito e inesauribile, ma non lo è. L’aumento generalizzato delle temperature degli oceani ha causato il più grande movimento di specie marine negli ultimi 2-3 milioni di anni, secondo gli scienziati del Progetto di ricerca europeo sui cambiamenti climatici e l’ecosistema marino.
Uno studio del febbraio 2012 su 14 ecosistemi protetti e 18 ecosistemi non protetti nel mar Mediterraneo ha dimostrato che questo mare, un tempo sano, oggi si sta rapidamente impoverendo. Un’équipe internazionale di scienziati ha condotto lo studio per un periodo di tre anni scoprendo che nelle riserve marine ben gestite le popolazioni ittiche erano da 5 a 10 volte più numerose di quelle delle aree non protette.
Il lavoro di questi scienziati incoraggia la creazione e il mantenimento delle riserve marine.
• Julia Whitty, “The End of a Myth”, OnEarth.org, 27 febbraio 2012,
http://tinyurl.com/8xl8bbj• Richard Gray, “Warming Oceans Cause Largest Movement of Marine Species in Two Million Years”, The Telegraph, Regno Unito, 26 giugno 2011,
http://tinyurl.com/448qhas• David A. Gabel, “Overfishing the Mediterranean”, Environmental News Network, 8 marzo 2012,
http://www.enn.com/ecosystems/article/44102• Enric Sala e all., “The Structure of Mediterranean Rocky Reef Ecosystems across Environmental and Human Gradients, and Conservation Implications”, PLOS ONE 7(2), 29 febbraio 2012,
http://tinyurl.com/9ghnvc9 3. Il disastro nucleare di Fukushima
Varie fonti indipendenti stanno accumulando prove che indicano come le conseguenze negative del disastro nucleare di Fukushima Dai-ichi del 2011 siano di entità di gran lunga maggiore di quanto non fosse inizialmente emerso. Secondo un articolo nell’edizione del dicembre 2011 dell’International Journal of Health Services, negli Stati Uniti si stima un surplus di mortalità di 14.000 persone legato alla pioggia radioattiva in Giappone.
Nel frattempo la rete di rilevamento delle radiazioni dell’EPA [Agenzia per la protezione ambientale] statunitense versa in pessimo stato, data anche la mancanza di manutenzione e i frequenti errori di calibrazione degli strumenti.
• Joseph Mangano e Janette Sherman, “14,000 U.S. Deaths Tied to Fukushima Reactor Disaster Fallout”, International Journal of Health Services, via PR Newswire, 19 dicembre 2011,
http://tinyurl.com/7h92r37• Alex Roslin, “What Are Officials Hiding About Fukushima?”, Straight.com, Vancouver, 20 ottobre 2011,
http://tinyurl.com/8zsynw7• Danny Schechter, “Beyond Fukishima: A World in Denial about Nuclear Risks”, CommonDreams.org, 21 marzo 2011,
http://tinyurl.com/659wefr• PSTUPH (blog), “RadNet or SadNet? The EPA’s Failed Radiation Detection System”, 4 aprile 2011,
http://tinyurl.com/8hjvvcv• Lucas W. Hixson, “The EPA Took RADNet Down Because They Were Getting Data From ‘Other’ Sources”, 23 marzo 2011, Enformable Nuclear News,
http://tinyurl.com/94cvyyr• James Corbett, “US Radiation Monitoring May Have Been Handed Off to Nuclear Industry Lobbyists”, Fukushima Update, 4 novembre 2011,
http://tinyurl.com/3gonjrf• Michael Kane, “Fallout”, Collapse Network, 24 marzo 2011,
http://tinyurl.com/4fvtnsq• Alexander Higgins, “Confirmed: EPA Rigged RADNET Japan Nuclear Radiation Monitoring Equipment To Report Lower Levels Of Fukushima Fallout”, Alexander Higgins Blog, 19 maggio 2011,
http://tinyurl.com/8qcycsu 4. Il ruolo dell’FBI nelle macchinazioni terroriste negli Stati Uniti
Il Federal Bureau of Investigation ha adottato un approccio insolito per assicurarsi che gli Stati Uniti siano al sicuro da futuri attacchi terroristici. L’agenzia ha sviluppato una rete di quasi 15.000 spie da infiltrare in diverse comunità nel tentativo di portare allo scoperto i piani dei terroristi. Tuttavia, queste talpe in realtà stanno aiutando e incoraggiando altre persone a commettere crimini. Molti informatori ricevono infatti, per ogni caso segnalato, gratifiche fino a 100.000 dollari in contanti.
• Trevor Aaronson, “The Informants”, Mother Jones, settembre/ottobre 2011,
http://tinyurl.com/722kx78• “FBI Organizes Almost All Terror Plots in the US”, RT.com, 23 agosto 2011,
http://tinyurl.com/9a4p79l 5. La prima revisione contabile della Federal Reserve
La prima revisione contabile mai effettuata dalla Federal Reserve negli Stati Uniti ha rivelato iniezioni di liquidità segrete per 16 bilioni di dollari fornite alle principali banche americane ed europee durante l’apice della crisi finanziaria globale dal 2007 al 2010. Morgan Stanley ha ricevuto fino a 107,3 miliardi di dollari, Citigroup 99,5 miliardi e Bank of America 91,4 miliardi, stando ai dati ottenuti attraverso richieste formulate secondo l’atto di libertà di informazione, mesi di cause giudiziarie e un atto del Congresso.
• Matthew Cardinale, “First Federal Reserve Audit Reveals Trillions in Secret Bailouts”, Inter Press Service via CommonDreams.org, 28 agosto 2011,
http://tinyurl.com/4xrek8a 6. L’economia è in mano a una rete di poche aziende
Da uno studio dei ricercatori dell’ETH di Zurigo, Svizzera, è emerso che un gruppo esiguo di aziende – principalmente banche – esercita un potere enorme sull’economia mondiale. Questo studio è stato il primo a esaminare tutte le 43.060 società transnazionali e la rete di partecipazioni che le lega. L’analisi condotta dai ricercatori su questa rete ha identificato 147 aziende che formano una “super-entità” che controlla il 40% della ricchezza economica totale del mondo. Questi stretti legami implicano che la rete potrebbe essere soggetta a “rischi sistemici” e vulnerabile a un crollo.
• Rob Waugh, “Does One ‘Super Corporation’ Run the Global Economy? Study Claims it Could be Terrifyingly Unstable”, Daily Mail, Regno Unito, 20 ottobre 2011,
http://tinyurl.com/6gak2cd• Stefania Vitali, James B. Glattfelder e Stefano Battiston, “The Network of Global Corporate Control”, PLOS ONE 6(10), 26 ottobre 2011,
http://tinyurl.com/blgyxcr 7. 2012: l’anno internazionale delle cooperative
Le Nazioni Unite hanno eletto il 2012 Anno internazionale delle cooperative. Secondo l’ONU, quasi un miliardo di persone in tutto il mondo è membro-proprietario di una cooperativa, ed entro il 2025 questo potrebbe diventare il modello di business a più rapida crescita globale. Le cooperative di proprietà dei lavoratori hanno il vantaggio di una distribuzione equa delle ricchezze e di un autentico legame con il posto di lavoro: due elementi chiave per un’economia sostenibile.
• Jessica Reeder, “The Year of the Cooperative”, Yes!Magazine, 1 febbraio 2012,
http://tinyurl.com/8ee6me7• Monique Hairston, “American Dream 2.0: Can Worker-Owned Coops End Poverty?”, Rebuild the Dream (blog), 9 marzo 2012,
http://tinyurl.com/95cem5z 8. I crimini di guerra della NATO in Libia
Nonostante le motivazioni addotte dall’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (NATO) per partecipare al conflitto libico si fondassero su principi umanitari, i risultati si sono dimostrati tutt’altro che umani.
Nel luglio 2011, gli aerei della NATO hanno bombardato l’acquedotto principale della Libia, che forniva acqua a circa il 70% della popolazione. E nel goffo tentativo di apparire obiettiva e imparziale, la BBC ha rivelato – quasi un anno dopo rispetto alla circolazione dell’informazione sui media indipendenti – che le Forze Speciali britanniche hanno svolto un ruolo chiave nel condurre alla vittoria, grazie alla loro guida e supervisione, i “liberatori” libici.
• Michael Collins, “NATO War Crimes: The Wanton Destruction of Sirte”, Global Research, 15 ottobre 2011,
http://tinyurl.com/3edxfjn• Michael Collins, “Smoking Guns – War Crimes in Libya”, The Daily Censored (blog), 2 novembre 2011,
http://tinyurl.com/8mr8fpc• Timothy Bancroft-Hinchey, “NATO’s Ultimate War Crime: Destroying Libya’s Water Supply”, Global Research, 1 agosto 2011,
http://tinyurl.com/3zgmwvr• Timothy Bancroft-Hinchey, “NATO War Crime: Libya Water Supply”, Pravda.Ru, 23 luglio 2011,
http://tinyurl.com/8egypf6• Franklin Lamb, “Where Have Libya’s Children Gone?”, CounterPunch, 8 agosto 2011,
http://tinyurl.com/9ovhndw• Gerald A. Perreira, “British Intelligence Worked with Al Qaeda to Kill Qaddafi”, Global Research, 25 marzo 2011,
http://tinyurl.com/9emtfgc• Patrick Martin, “A CIA Commander for the Libyan Rebels”, World Socialist Web Site, 28 marzo 2011,
http://tinyurl.com/4zjmzxb• Global Research, “BBC ‘Reveals’ After the Facts How British Special Forces Supervised and Spearheaded Libya Rebels to Victory”, Global Research, 1 febbraio 2012,
http://tinyurl.com/8cr42ze 9. Schiavitù nelle prigioni degli USA di oggi
Negli USA vive meno del 5% della popolazione mondiale, eppure le prigioni statunitensi ospitano oltre il 25% di tutti i detenuti del mondo. Molti di questi carcerati lavorano a 23 centesimi all’ora, o a cifre simili, nelle prigioni federali affidate in appalto all’UNICOR dell’Agenzia delle Carceri, una società semi-pubblica a scopo di lucro, al 39° posto fra i maggiori appaltatori del governo degli Stati Uniti.
Mentre negli USA i tassi di detenzione esplodono, migliaia di persone vengono messe in isolamento, spesso per aver commesso lievi infrazioni disciplinari all’interno delle prigioni.
• Sara Flounders, “The Pentagon & Slave Labor in U.S. Prisons”, Workers World, 6 giugno 2011,
http://tinyurl.com/9leultp• James Ridgeway e Jean Casella, “Cruel and Usual: US Solitary Confinement”, Aljazeera, 19 marzo 2011,
http://tinyurl.com/d6nqcqx 10. L’illegalità delle proteste non violente
Nel marzo 2012, il presidente Obama ha promulgato la legge HR 347, detta anche Atto per il miglioramento di edifici e aree federali ad accesso limitato. La legge indica come reati penali l’ingresso o la permanenza in aree definite “ad accesso limitato”. Nonostante fra gli esperti ci sia disaccordo su quanto la nuova legge limiti i diritti del Primo Emendamento o criminalizzi le proteste di Occupy, di certo essa favorisce l’abuso o la strumentalizzazione delle leggi esistenti da parte dei Servizi Segreti per arrestare chi partecipa a proteste legittime, indebolendo il requisito dell’intenzionalità nella persecuzione delle attività criminali.
• Danny Weil, “Many Forms of Occupy Protests Subjected to New Bill Making Protests Illegal”, The Daily Censored (blog), 5 marzo 2012,
http://tinyurl.com/97vxokq• Oskar Mosquito, “Enacting the NDAA: Limiting Protesters’ Rights”, Media Roots, 5 marzo 2012,
http://tinyurl.com/8ezhrzf• Brian Doherty, “Bill Passes House: Protests Near Secret Service Protected Folk Effectively Outlawed”, Reason (blog), 1 marzo 2012,
http://tinyurl.com/86fypnk 11. I membri del Congresso si arricchiscono
Il guadagno netto dei membri del Congresso statunitense continua ad innalzarsi, indipendentemente dalla recessione economica. Da un’analisi dei modelli per la trasparenza fiscale, condotta dal giornale Roll Call usando la valutazione minima del patrimonio, è emerso che i membri della Camera e del Senato nel 2010 hanno avuto un introito collettivo netto di 2,04 miliardi di dollari, con un aumento di 390 milioni rispetto alla cifra di 1,65 miliardi del 2008. Nei moduli per la trasparenza non è conteggiato il patrimonio che non produce reddito.
• Luke Johnson, “Members of Congress Grow Wealthier Despite Recession”, The Huffington Post, 1 novembre 2011,
http://tinyurl.com/85sk34w 12. Gli USA forniscono armi a gruppi terroristi in Siria
USA, Gran Bretagna, Francia e alcuni alleati arabi conservatori hanno finanziato e armato la ribellione siriana fin dal suo inizio nel 2011. In realtà, gli USA sovvenzionano i gruppi contrari a Bashar Al Assad fin dagli anni Novanta. Eppure, le fazioni anti-Assad includono membri di Al Qaeda, Hamas e altri gruppi che gli stessi USA elencano come organizzazioni terroristiche.
• Michel Chossudovsky e Finian Cunningham, “Syria: Clinton Admits US on Same Side as Al Qaeda to Destabilize Assad Government”, Global Research, 27 febbraio 2012,
http://tinyurl.com/6u3z9p7• Eric Margolis, “The Dangerous Mess in Syria Grows Murkier”, Information Clearing House, 25 marzo 2012,
http://tinyurl.com/9pe5qbr• Alex Lantier, “U.S. Violates Syrian Air Space: Drones Over Syria as Fighting Spreads”, Global Research, 20 febbraio 2012,
http://tinyurl.com/87u2as7 13. “Riforma” e privatizzazione dell’istruzione
L’istruzione pubblica è nel mirino di una campagna ben coordinata e ben finanziata per privatizzare il maggior numero possibile di scuole, in particolare nelle città. Questa campagna afferma di voler portare in ogni classe degli ottimi insegnanti, ma la sua retorica scoraggia i docenti, sminuisce la professione educativa e difende i test standardizzati che promuovono l’ineguaglianza sociale. L’unica logica che guida questa riforma è il profitto.
• Paul Rosenberg, “Education ‘Reform’ vs. the 99%”, Random Lengths News, 10-23 febbraio 2012,
http://tinyurl.com/7ymk7pa• Paul L. Thomas, “Testing and Poverty in Education”, The Daily Censored (blog), 8 agosto 2011,
http://tinyurl.com/99oquc7 14. Chi c’è nell’1% dei più ricchi?
L’1% dei più ricchi degli Stati Uniti attualmente possiede più del 40% della ricchezza e porta a casa quasi un quarto del reddito nazionale. Le prove, basate sulle denunce dei redditi, indicano che questo 1% superelitario è formato da dirigenti non finanziari, professionisti della finanza e membri delle professioni giuridiche, immobiliari e mediche. Un simile livello di guadagni è legato alla deregolamentazione e ad altri cambiamenti normativi che hanno portato all’attuale crisi finanziaria. Mentre il 99% subisce le conseguenze dirette di questa crisi, l’1% che detiene la ricchezza si sta sempre più lasciando alle spalle i quartieri in degrado a favore di enclave opulente e si sta isolando sempre di più. Tutto questo secondo uno studio del 2011 dell’Università di Stanford.
• Mike Konczal, “Who Are The 1%, and What Do They Do for a Living?”, Rortybomb (blog), 14 ottobre 2011,
http://tinyurl.com/8b3jgee 15. I pericoli della tecnologia
Recenti ricerche sollevano preoccupazioni gravi su due tecnologie di uso comune: i telefoni cellulari e i forni a microonde. Una forte esposizione a lungo termine alle radiazioni da cellulari aumenta il rischio di alcuni tipi di cancro, fra cui la leucemia, e compromette la produzione spermatica nei maschi. È stato dimostrato che l’esposizione prenatale alle radiazioni da cellulare produce permeabilità nella barriera emato-encefalica e crea danni al cervello, al fegato e agli occhi. Le stesse radiazioni da microonde che riscaldano il cibo creano anche radicali liberi che possono diventare cancerogeni, mentre il consumo di cibi cucinati al microonde è associato alla riduzione a breve termine dei globuli bianchi. La FDA statunitense non ha ancora riconosciuto gli studi che indicano che i forni a microonde alterano la struttura nutrizionale degli alimenti, e come anche nel caso dei pericoli del cellulare, gli studi che dimostrano rischi minimi o assenti per la salute sono quasi tutti sponsorizzati dai produttori.
• Devra Davis, PhD, “Cell Phone Radiation: Is It Dangerous?”, The Huffington Post, 1 marzo 2011,
http://tinyurl.com/68uz6pn• Tamir S. Aldad e all., “Fetal Radiofrequency Radiation Exposure From 800–1900 Mhz-Rated Cellular Telephones Affects Neurodevelopment and Behavior in Mice”, Nature Scientific Reports 2, 15 marzo 2012,
http://tinyurl.com/7hzgtwr• Carole Bass, “Cell Phones Might Cause ADHD, Yale Study Finds”, Yale Alumni Magazine (blog), 15 marzo 2012,
http://tinyurl.com/canfbnw• Markham Heid, “Cell Phones Could Hurt Your Sperm”, Men’s Health, 16 agosto 2011,
http://tinyurl.com/9kj9zkm• Markham Heid, “The Worst Place to Keep Your Cell Phone”, Men’s Health, 4 agosto 2011,
http://tinyurl.com/8qt6gww• Devra Davis, “Beyond Brain Cancer: Other Possible Dangers Of Cell Phones”, The Huffington Post, 15 giugno 2011,
http://tinyurl.com/3bq29qh• Richard Stossel, “Microwaved Water Kills Plant in Home Grown Experiment”, NaturalNews.com, 2 aprile 2011,
http://tinyurl.com/3g6eyxq• Christopher Gussa, “Microwave Ovens: The Curse of Convenience”, Natural News, 14 aprile 2008,
http://tinyurl.com/9ygvwws• Anthony Lane e Lawrence Newell, “The Hidden Hazards Of Microwave Cooking”, Health-Science (senza data),
http://tinyurl.com/ygtwxzs 16. Casi di violenza sessuale in aumento
La morte, nel 2005, del soldato semplice dell’Esercito USA Lavena Johnson, considerata ufficialmente suicidio dal Dipartimento della Difesa (DoD), è in realtà un esempio della violenza sessuale a cui vanno incontro le donne soldato che servono il proprio paese. L’autopsia della Johnson ha rivelato lesioni non compatibili con il suicidio, fra cui ustioni chimiche che secondo varie opinioni avevano lo scopo di distruggere il DNA che avrebbe rivelato lo stupro. Il Pentagono ha cercato di intimidire giornalisti e redattori per evitare che scrivessero articoli sulla Johnson.
Quello di Johnson è solo uno di almeno 20 casi di morti sospette fra le soldatesse. Le morti misteriose coincidono con un aumento della violenza sessuale sulle donne delle forze armate. Secondo il DoD, nel 2010 c’erano state in totale 3158 denunce di aggressioni sessuali nelle forze armate. Il DoD stima che questo numero rappresenti solo il 13,5% delle effettive violenze, e se così fosse il numero di stupri e aggressioni a sfondo sessuale in ambito militare risulterebbe superiore a 19.000 in un solo anno.
• John Lasker, “Sexual Violence Against Women in the US Military: The Search for Truth and Justice”, Toward Freedom, 14 luglio 2011,
http://tinyurl.com/8ku4e63 17. Gli studenti sono schiacciati da prestiti per un bilione di dollari
Nell’aprile 2012, il debito del prestito studentesco negli Stati Uniti ha raggiunto il record di 1 bilione di dollari, superiore perfino al debito delle carte di credito. Per quanto i media corporativi abbiano doverosamente segnalato questo record, ne hanno sminuito la portata e ignorato una positiva soluzione. Il debito del prestito studentesco è l’unica forma di debito al consumo ad essere aumentata in modo sostanziale dal 2008.
La minaccia di un default di massa del prestito studentesco che richiederebbe un altro salvataggio a spese dei contribuenti è un rischio sistemico grave quanto i fallimenti delle banche che hanno portato l’economia USA sull’orlo del collasso nel 2008. La Federal Reserve potrebbe introdurre un nuovo programma di alleggerimento quantitativo per eliminare il debito del prestito studentesco, dando una spinta all’economia simile a quella creata dal G.I. Bill [Atto per il reinserimento dei militari del 1944, NdT].
• Ellen Brown, “A Jubilee for Student Debt?”, Yes!Magazine, 20 ottobre 2011,
http://tinyurl.com/5wfe3dt• Alex Pareene, “The $1 Trillion Student Loan Rip-Off: How an Entire Generation Was Tricked into Taking On Crushing Debt that Just Enriches Banks”, AlterNet, 20 ottobre 2011,
http://tinyurl.com/92l74ax 18. Prigioniere palestinesi in condizioni drammatiche
Le donne palestinesi prigioniere nelle carceri israeliane sono trattate in modo disumano: spesso private delle cure mediche e di una rappresentanza legale si vedono costrette a vivere in condizioni di estremo squallore.
È necessario che le condizioni e le violazioni patite dalle donne nelle prigioni israeliane vengano affrontate da una prospettiva di genere, secondo il CEDAW, la commissione delle Nazioni Unite per l’eliminazione delle discriminazioni contro le donne.
• Intervista a Fabrizia Falcione di Mehru Jaffer, “Interview: Palestinian Women Prisoners Shackled During Childbirth”, The Electronic Intifada, 11 marzo 2011,
http://tinyurl.com/9acnv4s 19. La polizia di NY incastra innocenti per avere più arresti
Diverse storie testimoniano come il Dipartimento di Polizia di New York (NYPD) operi al di fuori di quelle stesse leggi che ha il compito di fare rispettare. Nell’ottobre 2011, un ex investigatore della squadra narcotici del NYPD ha testimoniato di aver visto con regolarità dei poliziotti piazzare droga addosso a persone innocenti allo scopo di raggiungere le “quote di arresti”. Il controverso programma “ferma e perquisisci” del NYPD ha investito 75 milioni di dollari per l’arresto di sospetti che possiedono quantitativi anche minimi di marijuana. Ogni arresto costa all’incirca da 1.000 a 2.000 dollari.
Nonostante gli arresti illegittimi e l’uso sproporzionato della forza nei confronti dei manifestanti pacifici di Occupy abbiano avuto una certa copertura mediatica, la brutalità della polizia nei confronti delle persone di colore continua a non ricevere la dovuta attenzione.
• John Del Signore, “NYPD Narcotics Detective Admits Cops Regularly Plant Drugs on Perps”, Gothamist, 13 ottobre 2011,
http://tinyurl.com/3ok7r6x• Jesse Levine, “New York City Wasting $75 Million a Year on Marijuana Arrests”, AlterNet, 15 marzo 2011,
http://tinyurl.com/9dz98m6 20. Un furto per foraggiare il complesso dell’industria carceraria
Una radicale ridefinizione delle priorità nell’istruzione sta conferendo una struttura ufficiale e permanente a una “sottoclasse” preesistente formata per lo più da individui poveri, di colore e criminalizzati. L’aumento delle scuole private sovvenzionate da fondi aziendali e la privatizzazione delle carceri sono fenomeni che non si possono considerare separatamente dalla chiusura delle scuole pubbliche in tutta la nazione.
• Adwoa Masozi, “Stealing from the Mouth of Public Education to Feed the Prison Industrial Complex”, Institute for Policy Studies, 27 febbraio 2012,
http://tinyurl.com/8osmpcu 21. I conservatori attaccano il sindacato delle Poste negli USA
Da anni, il Servizio Postale degli Stati Uniti (USPS) si trova costantemente nel mirino dei Repubblicani conservatori che intendono distruggere il sindacato più forte del paese. Con la legge del 2006 sulle responsabilità e il miglioramento delle Poste, l’USPS è tenuto a finanziare interamente i contributi pensionistici sanitari per i futuri pensionati, e questo include anche i pacchetti pensionistici di dipendenti che non sono ancora nati. Nessun’altra organizzazione, pubblica o privata, ha l’obbligo di prefinanziare il 100% dei suoi futuri benefit sanitari. Ciò spiega come il deficit di 9 miliardi di dollari degli Uffici Postali, che tanto viene pubblicizzato, derivi in gran parte dagli eccessivi contributi imposti dal governo.
• Allison Kilkenny, “Postal Workers: The Last Union”, Truthout, 8 settembre 2011,
http://tinyurl.com/3ggmmn5• Matt Taibbi, “Don’t Let Business Lobbyists Kill the Post Office”, Rolling Stone, 23 aprile 2012,
http://tinyurl.com/78ezjuq 22. La banca Wachovia riciclava denaro per i cartelli della droga
Fra il 2004 e il 2007, la banca Wachovia ha maneggiato fondi per uffici di cambio messicani che agivano per conto dei cartelli della droga, per un totale di 378,4 miliardi di dollari. Queste transazioni rappresentano la più grande violazione nella storia degli USA dell’Atto sul segreto bancario, una legge anti-riciclaggio. Non si tratta di un caso eccezionale: la Wachovia non è che una delle tante banche tra americane ed europee usate dai cartelli della droga per il riciclaggio di denaro.
• Clarence Walker, “American Banks ‘High’ on Drug Money: How a Whistleblower Blew the Lid off Wachovia–Drug Cartel Money Laundering Scheme”, AlterNet, 10 giugno 2011,
http://tinyurl.com/98qraen 23. Gli USA insabbiano un massacro in Afghanistan
Nonostante il massacro di 16 civili afghani disarmati nel marzo 2012 abbia ricevuto un’ampia copertura mediatica, solo la stampa indipendente si è domandata se il diretto responsabile delle uccisioni fosse un solo soldato USA (come sostengono insistentemente gli ufficiali americani) o un gruppo di più soldati (come invece affermano i testimoni afghani e il presidente Hamid Karzai). Queste segnalazioni evidenziano la sostanziale responsabilità dell’alto comando militare statunitense, come anche del presidente Obama, per i crimini commessi dai suoi soldati.
• Al-Akhbar, “More than One US Soldier Involved in Massacre: Afghan President”, Al-Akhbar English, 16 marzo 2012,
http://tinyurl.com/9jzkyuk• James Petras, “The Massacre of the Afghan 17 and the Obama Cover-Up”, Information Clearing House, 27 marzo 2012,
http://tinyurl.com/9dmwy8w 24. I carcerati sostituiranno gli immigrati nel lavoro agricolo
La costosa legge anti-immigrazione dell’Alabama, l’HB 56, è stata economicamente devastante per i coltivatori, tanto che questi hanno chiesto una legge per rendere il lavoro agricolo idoneo per i programmi di lavoro esterno dei detenuti, in modo da “aiutare le fattorie a colmare il vuoto e trovare sufficiente manodopera”. Il Dipartimento correzionale dello stato si è opposto alla legge, sottolineando che i circa 2.000 prigionieri idonei al lavoro esterno hanno già un impiego e che “il sistema carcerario non è una soluzione per la penuria di manodopera causata dalle leggi”.
• Agence France-Presse, “Alabama Farmers Look to Replace Migrants with Prisoners”, The Raw Story, 6 dicembre 2011,
http://tinyurl.com/9qwmt4r• Canyon Wren, “Of Course! Inmate Labor in Place of Migrants in Alabama”, Daily Kos (blog), 8 dicembre 2011,
http://tinyurl.com/9csnwhs• Mike Elk e Bob Sloan, “The Hidden History of ALEC and Prison Labor”, The Nation, 1 agosto 2011,
http://tinyurl.com/4xrltqa 25. Ci sono prove che dimostrano il dry-boarding a Guantánamo
Nel giugno 2006, a Guantánamo sono stati trovati morti nelle loro celle tre prigionieri che pendevano da quelli che sembravano dei cappi improvvisati. Sebbene il Dipartimento della Difesa degli USA abbia dichiarato che si trattava di suicidi, un’inchiesta dell’NCIS (Servizio investigativo penale della Marina) ha scoperto che le prove sono incompatibili con il suicidio: primo fra tutti il fatto che le mani dei prigionieri fossero legate dietro la schiena. Le prove dell’NCIS indicano che i prigionieri sono morti in seguito a interrogatori svolti con il dry-boarding, una tecnica di tortura che provoca un’asfissia controllata.