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18/03/2012, 13:36

MarcoFranceschini ha scritto:

L`unica speranza per riportare i due in Italia e` che intervengano le fratellanze oscure ed illuminate...altro che inviati del governo.
Se si muove il vertice della piramide non c`e` elezione locale o politico locale che tenga.



...... [:3]

01/04/2012, 11:23

NEW DELHI - Il «chief minister» dello Stato indiano del Kerala, Oommen Chandy, ha escluso domenica che i due marò italiani, in carcere con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani, possano essere trasferiti in Italia per essere processati. Lo scrive l'agenzia di stampa statale indiana Pti. Chandy ha in particolare dichiarato che «la nostra posizione è molto chiara, molto aperta. (...) I due militari italiani hanno commesso un reato che cade sotto gli effetti della legge indiana (...) e devono quindi affrontare questo processo. Questa è la nostra posizione».
Fonte:http://www.corriere.it/esteri/12_aprile_01/maro-india-kerala-processo_af726334-7bc9-11e1-95a2-17cafbbd8350.shtml

Questa storia, piano piano, sta diventando sempre più seria...molto seria...[8D]

01/04/2012, 12:01

Ma si è notato che erano sicuri della colpevolezza senza avere visto le prove, con il malcontento del popolo e della stampa precostituita che hanno così diretto la questione?

cmq qualcuno diceva che i due si sono trovati impelagati in una questione politica indiana a causa delle elezioni politiche indiane (a proposito come sono andate? chi ha vinto?)

01/04/2012, 13:07

Il punto è SONO STATI LORO O NO?

Nessuno risponde.

01/04/2012, 13:18

jean ha scritto:

Il punto è SONO STATI LORO O NO?

Nessuno risponde.


per me non lo sanno nemmeno loro..
a chi hanno sparato..

può darsi che nell'oscurità,
con il grilletto facile,
ecc.
i pescatori, li abbiano accoppati loro..

02/04/2012, 11:07

jean ha scritto:

Il punto è SONO STATI LORO O NO?

Nessuno risponde.


Ma non dovevano eseguire delle perizie balistiche ?

10/04/2012, 15:40

BHUBANESWAR (India) - «Posso confermare che abbiamo individuato i due fucili Beretta che hanno ucciso i pescatori indiani il 15 febbraio scorso. La prova balistica e le nostre indagini portano alla conclusione che a sparare siano stati i due marines che sono in custodia nel carcere di Trivandrum (Massimiliano Latorre e Salvatore Girone n.d.r.)». Così M.R. Ajith Kumar, commissario di polizia di Kochi e capo del Sit (Special investigation team), interpellato telefonicamente dal Corriere della Sera, commenta, confermandola, la notizia riportata stamattina da due quotidiani indiani, The Hindu e The Times of India.

POSIZIONE PIU' COMPLICATA - Il laboratorio della polizia scientifica di Trivandrum (State Forensic Science Laboratory) ha concluso la perizia sugli otto fucili (sei mitragliatori Beretta Ax 160s e due mitragliatrici Minimi), sequestrati a bordo della petroliera Enrica Lexie, riscontrando che le «rigature» individuate sui proiettili recuperati nei corpi dei pescatori uccisi coincidono con quelle di due armi in dotazione ai marò del Reggimento San Marco. La notizia era nell'aria da diversi giorni (un'indiscrezione era stata riportata dal Gr1, in un servizio firmato dal corrispondente dall'India). Ora la posizione dei militari italiani, inevitabilmente, diventerà molto più complicata. Forse già lunedì prossimo il tribunale di Kollam, già in possesso del rapporto della scientifica, potrebbe rinviare formalmente a giudizio Latorre e Girone.
Fonte:http://www.corriere.it/esteri/12_aprile_10/india-maro-perizia-balistica-sarcina_0bc81656-82eb-11e1-b660-48593c628107.shtml
Ultima modifica di Angel_ il 10/04/2012, 15:45, modificato 1 volta in totale.

23/04/2012, 18:42

la sceneggiata per salvare la faccia davanti all'opinione pubblica indiana

http://www.corriere.it/esteri/12_aprile_23/maro-ricorso-corte-suprema_bb0acccc-8d26-11e1-a0b5-72b55d759241.shtml

Marò, la Corte suprema ammette il ricorso
L'Italia sostiene l'incostituzionalità della detenzione.
[color=blue]Stampa indiana: «Latorre eroe, evita investimento fotografo»
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18/05/2012, 21:30

India, quattro accuse contro i marò: anche l’associazione per delinquere

E l'Italia richiama l'ambasciatore

Formalizzati nei confronti di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone capi d’accusa molto pesanti. Nell’atto, inoltre, la polizia del Kerala ipotizza anche la violazione della Convenzione internazionale per la repressione degli atti illeciti e delle minacce alla sicurezza marittima. La Farnesina ha richiamato a Roma l'ambasciatore a New Delhi

Quattro capi d’accusa principali, e tutti molto pesanti, sono stati formalizzati dalla polizia dello stato indiano del Kerala contro Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fucilieri di Marina del battaglione San Marco, accusati di aver ucciso il 15 febbraio scorso due pescatori indiani davanti le cose del Kerala, ma in acque internazionali.

I tre capi d’accusa sono basati sugli articoli 302, 307, 427 e 34 del codice penale: omicidio (302) per i due pescatori uccisi; tentato omicidio (307) per gli altri pescatori che erano a bordo del peschereccio contro il quale – secondo l’accusa – i marò avrebbero aperto il fuoco scambiandolo per una imbarcazione pirata; condotta dannosa (427) e associazione per delinquere (34). Nell’atto di accusa, inoltre, la polizia del Kerala ipotizza anche la violazione della Convenzione internazionale per la repressione degli atti illeciti e delle minacce alla sicurezza marittima, del 1988, secondo cui la giurisdizione di uno stato si estende fino a 200 miglia dalla costa. Immediata la risposta del ministero degli Esteri italiano, che ha diramato una nota dal contenuto inequivocabile: “Alla luce degli sviluppi della situazione in Kerala e dei capi di imputazione a carico dei due militari italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, l’Ambasciatore a New Delhi Giacomo Sanfelice è stato richiamato a Roma per consultazioni con il Governo”. Se non è crisi diplomatica poco ci manca.

Le accuse, secondo l’agenzia di stampa indiana Pti, sono state presentate questa mattina dalla polizia di Kollam, a poche ore dalla scadenza del termine di 90 giorni previsto dalla legge indiana per la carcerazione preventiva. Dopo questo periodo, si può chiedere la liberazione su cauzione degli imputati, operazione che ora diventa più difficile visto che le autorità indiane potrebbero concludere che esiste il pericolo di fuga.

La notizia della formalizzazione delle accuse è arrivata a i due marò mentre, nel carcere di Poojapura, a colloquio con il sottosegretario agli esteri Staffan De Mistura che continua ormai da tre mesi la sua opera di pressione sulle autorità indiane per arrivare a una definizione della controversia giuridica e politica innescata dal caso. De Mistura ha incontrato oggi pomeriggio – ora locale – il chief minister (capo del governo) del Kerala, Ooman Chandy. Un incontro che il sottosegretario italiano ha definito «duro». «Ho manifestato il mio disappunto – ha spiegato all’agenzia Ansa De Mistura – perchè l’unica cosa che lui poteva e doveva fare in questa vicenda dei nostri marò era eseguire la richiesta della Corte suprema del Kerala di rendere operativo il trasferimento invece di accettarla, allontanandone però l’esecuzione di altri 20 giorni». La riunione, a porte chiuse, è stata «ferma e senza convenevoli», ha detto ancora De Mistura, che ha aggiunto che per il resto della vicenda «abbiamo convenuto che la parola passa ai giudici».

Decisamente diversa, invece, l’atmosfera dell’incontro che lo stesso De Mistura ha avuto con l’arcivescovo di Trivandrum, monsignor M. Soosa Pakiam. Pakiam ha lanciato un appello affinché l’Italia, con altri paesi, si adoperi per una migliore regolamentazione delle attività di contrasto alla pirateria, in modo da tutelare i pescatori «che rischiano la vita ogni giorno». De Mistura ha promesso un tale interessamento «quando questo caso sarà finito» e ha ripetuto che «nella peggiore delle ipotesi in questa vicenda i nostri militari sono incorsi in uno sfortunato, non voluto, incidente, che quindi esclude totalmente la possibilità di omicidio volontario», che invece è stata inserita tra le accuse della polizia indiana.

Fin dall’inizio del caso dei due marò, ormai più di tre mesi fa, è apparso chiaro che districare la matassa giuridica sarebbe stato molto difficile. Si sono alternati momenti di ottimismo a chiusure improvvise da parte delle autorità indiane, specialmente di quelle del Kerala, che attraverso questa vicenda stanno conducendo anche un braccio di ferro politico nei rapporti con il governo federale di New Delhi.

Pochi giorni fa un segnale positivo era stata l’autorizzazione a lasciare il porto di Kochi, concessa alla Enrica Lexie, la nave su cui i marò erano imbarcati come parte del Nucleo militare di protezione (Nmp) con funzione di scorta anti-pirateria. L’incriminazione formale era in qualche modo attesa, specialmente dopo i risultati della perizia balistica sulle armi dei marò che aveva concluso che i proiettili trovati nel corpo dei due pescatori e sul peschereccio erano «compatibili» con quelli in dotazione ai fucilieri di Marina.

Le prossime mosse processuali, ora, dovranno avvenire su due piani. Da un lato, l’Italia continuerà a contestare la giurisdizione indiana sul caso, ma dall’altro bisognerà anche approntare per i due marò una difesa processuale efficace nel caso in cui ci sia – com’è probabile – il rinvio a giudizio davanti a un tribunale del Kerala.

http://www.ilfattoquotidiano.it/

18/05/2012, 21:54

Ma se succedeva in Italia come finiva?
Poniamo che una nave militare indiana sia di passaggio nelle acque italiane, si avvicina a loro un peschereccio italiano e per "sbaglio" gli indiani sparano per paura di un'attacco uccidendo i pescatori. Come si comporterebbe l'Italia ?
Arresterebbe gli indiani o li farebbe tornare in India per un processo in casa?

Come finirebbe secondo voi?

15/12/2012, 11:36

CRASH3 ha scritto:

Ma se succedeva in Italia come finiva?
Poniamo che una nave militare indiana sia di passaggio nelle acque italiane, si avvicina a loro un peschereccio italiano e per "sbaglio" gli indiani sparano per paura di un'attacco uccidendo i pescatori. Come si comporterebbe l'Italia? Arresterebbe gli indiani o li farebbe tornare in India per un processo in casa?

Come finirebbe secondo voi?


A taralluci e vino----- [:D]


Rinviata la sentenza. L'ira di Palazzo Chigi
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 50798.html

15/12/2012, 12:22

Poi dice che non ci vorrebbe un'"Alba D'Orata" ......[8D]

15/12/2012, 14:19

ma il governo e i grandi mezzi informativi(scodinzolanti) si vantano che con tale governo l'ita.- lia,ha accresciuto la sua credibilita',e come volevasi dimostrare,l'unica cosa accresciuta e' la ridicolagine internazionale

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11,81 KB

15/12/2012, 16:41

Ecco, diglielo! [8D]

11/03/2013, 19:40

ragazzi..
alla fine siamo
sempre italiani..

http://www.corriere.it/esteri/13_marzo_ ... 77c6.shtml

Marò, Terzi: Latorre e Girone restano in Italia
New Delhi: Devono essere processati in India
I due fucilieri: «Siamo felici di tornare al nostro lavoro». Sono sotto accusa a New Delhi per la morte di due pescatori

killeraggio a freddo..
zitti zitti..
hanno fregato gli indiani..
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