17/03/2013, 08:54
mik.300 ha scritto:Thethirdeye ha scritto:DarthEnoch ha scritto:
La cosa bella è che nonostante tutto nessuno accetterà mai che se il PD e il PDL hanno fatto un sacco di aperture e passi avanti è merito dei 5stelle. Perché se non c'erano loro a fare da ago della bilancia e a punzecchiare con le loro proposte "provocanti" nessuno avrebbe fatto niente per cambiare l'italia. Perché neanche l'obbiettività intellettuale sta.
Bravissimo.... ma chi non vede questo, o fa finta di non vedere... o è completamente cieco.
ago della bilancia?
punzecchiare..
che strano..
io avevo capito che volevano
distruggere tutto..
se va bene
è merito vostro..
se va male
colpa degli altri..
tipico..
http://www.corriere.it/politica/13_marz ... 1d4a.shtml
Allarga il consenso per Grasso anche l'appoggio di 12 voti provenienti dai bacini 5 Stelle
(su 53)
cioè..
per gli altri 41 grillini..
andava bene anche schifani...
ho detto tutto..
altro che ago della bilancia..
17/03/2013, 09:10
17/03/2013, 09:48
17/03/2013, 10:15
17/03/2013, 11:12
17/03/2013, 11:15
Aztlan ha scritto:
Parole sante.
L' Euro non solo porta altro debito, è una moneta basata sul debito.
Più la usi, più ti stai indebitando. E' chiedere soldi agli strozzini, ma strozzini particolari, che vestono la giacca e cravatta a Bruxelles, legalizzati.
17/03/2013, 12:03
DarthEnoch ha scritto:mik.300 ha scritto:DarthEnoch ha scritto:
Intanto se ho capito bene dalla diretta la destra ha votato il candidato PD alla camera, la Boldrini, appena eletta.
Non si è sentito neanche un voto ad un altro candidato che non fossero quelli di PD e M5S. Forse l'inciucio è arrivato, ma non quello che Ufologo paventava da tempo... aspettando il verbale ufficiale.
EDIT: no, mi sa di no
ancora co sti inciuci?
voi vedete inciuci dappertutto..
noi...
detto da quello che diceva che c'era un patto Grillo-Berlusconi...
17/03/2013, 12:05
Thethirdeye ha scritto:rmnd ha scritto:E Grillo va all'attacco: «Chi ha votato
di testa sua ne tragga le conseguenze»
«Se qualcuno si fosse sottratto all'obbligo di rispettare le decisioni a maggioranza del M5S ne tragga le conseguenze»
Il voto segreto non ha senso, l'eletto deve rispondere delle sue azioni ai cittadini con un voto palese
Povero gr(u)llo, non conosce l'abc della democrazia, proprio lui che straparla tanto di democrazia senza conoscerla. Se la conoscesse, capirebbe l'importanza fondamentale del voto segreto in talune circostanze. È un pericoloso quanto penoso ignorante, nel senso che ignora i principi basilari di una democrazia.
Si certo.... questo vallo a dire a De Gregorio....
Piuttosto.... ma Schifani? Ci vuole una bella faccia eh....
Ma come vi è venuto in mente?
17/03/2013, 13:16
rmnd ha scritto:
Non ho capito cosa c'entri Schifani con de Gregorio.
17/03/2013, 13:20
17/03/2013, 13:25
17/03/2013, 13:56
Werther ha scritto:
D'Alema presidente della Repubblica?
Le cariche alla Camera e al Senato sono archiviate, dureranno lo spazio di una legislatura che si annuncia breve. Il pdmenoelle ha giocato l'unica carta che gli è rimasta, quella della "foglia di fico". Franceschini e la Finocchiaro erano indigeribili per chiunque, anche per gli iscritti. Boldrini e Grasso continuano così la linea già tracciata da Doria e Ambrosoli. E' fantastico! I parlamentari del pdmenoelle non riescono a esprimere un loro candidato. Non si fidano di sé stessi, soprattutto di sé stessi. Sanno di essere impresentabili e quindi devono presentare sempre qualcun altro. Per loro ci vuole un po' di conservatorismo compassionevole.
Ora tocca ad altre due cariche, la presidenza del Consiglio e quella della Repubblica, fondamentale per il futuro dell'Italia. Il presidente della Repubblica rimane infatti in carica per sette anni (travalica le legislature) con poteri da monarca.
Il candidato di pdl e di parte (gran parte?) del pdmenoelle è Massimo D'Alema. Non è ufficiale e nemmeno ufficioso, ma è molto plausibile. Non ci credete? Non ci credevo neppure io. Super Maxpoteri a D'Alema?
http://www.beppegrillo.it/
17/03/2013, 14:00
Thethirdeye ha scritto:rmnd ha scritto:
Non ho capito cosa c'entri Schifani con de Gregorio.
Schifani c'entra con la vecchia politica e con la mancanza di idee
e di rinnovamento che sussiste ed insiste all'interno del PDL e della Lega.
Ma uno un pò più giovane e che potesse far dimenticare i governi
precedenti.... no eh?
De Gregorio? De Gregorio rappresenta l'emblema di come sia possibile,
attraverso la corruzione a suon di milioni di euro, cambiare il
corso della storia della politica italiana.
E' una cosa molto grave rmnd... molto grave.
Il Grullo, come lo chiami tu, sta riuscendo, direttamente o indirettamente,
a CAMBIARE un sistema marcio ed incancrenito dall'interno del Parlamento.
Non parlerei quindi a sproposito, come stai facendo tu ed altri
(insieme ai giornali di regime), di "democrazia violata" (ma quanto
vi piace pasteggiare con questo termine in bocca, non si sa),
ma piuttosto di "strategia condivisa con il movimento".
Voglio dire... le cose che OGGI stanno cambiando in Parlamento, SONO di
fatto la conseguenza di una strategia di lungo corso adottata dal M5S. E' palese...
Almeno questo.... riesci a vederlo?
17/03/2013, 14:07
Ufologo 555 ha scritto:
E'hhh, il nonno aveva ragione pagine fà ...
Bersani (anzi, N.Vendola) RINGRAZIA! E questo è solo il principio!
Dov'è il "Vaff******lo-Day"?
Come pronosticato, ora posso dire ai "Grillini" ...
--------------------------------------------------
Tutto secondo ... copione
Il resto, si vedrà ...
17/03/2013, 14:08
Thethirdeye ha scritto:
.....Non parlerei quindi a sproposito, come stai facendo tu ed altri
(insieme ai giornali di regime), di "democrazia violata" (ma quanto
vi piace pasteggiare con questo termine in bocca, non si sa),
ma piuttosto di "strategia condivisa con il movimento".
Voglio dire... le cose che OGGI stanno cambiando in Parlamento, SONO di
fatto la conseguenza di una strategia di lungo corso adottata dal M5S. E' palese...
Almeno questo.... riesci a vederlo?
[color=blue]Breve storia del voto segreto e del voto palese
http://archiviostorico.corriere.it/2005/ottobre/14/Breve_storia_del_voto_segreto_co_9_051014121.shtml
In Parlamento la proposta di modifica della legge elettorale viene votata a scrutinio segreto. Quali sono le ragioni che giustificano questo tipo di votazione? Perché viene applicato per alcune leggi e per altre no? Nascondere all' elettore quali sono le scelte del proprio eletto, in occasione dell' approvazione delle leggi, non è venir meno al patto di fiducia fra elettore ed eletto? Qual è la storia del voto segreto? Renato Malgaroli renatomalgaroli@alice.it Caro Malgaroli, la storia che lei desidera conoscere comincia con lo Statuto Albertino del 1848 e, in particolare, con l' art. 63: «Le votazioni si fanno per alzata e seduta, per divisione e scrutinio segreto. Quest' ultimo mezzo sarà sempre impiegato per la votazione del complesso di una legge, e per ciò che concerne al personale» (vale a dire elezioni, dimissioni, autorizzazioni a procedere). Nelle condizioni politiche dell' Europa di allora quell' articolo ebbe il merito di mettere i parlamentari al riparo da interferenze e pressioni del re e della corte. In una buona sintesi storica, che lei potrà trovare nel sito dell' editore Giuffré (http://www.giuffré.it), Angelo Summa ricorda che l' appello nominale fu introdotto al Senato nel 1910 e che lo scrutinio segreto venne abolito dal governo Mussolini per la Camera dei fasci e delle corporazioni soltanto nel 1939. Dopo la guerra, la classe politica democratica tornò ai regolamenti parlamentari prefascisti e vi fu qualcuno, all' Assemblea costituente, che propose d' inserire nella Costituzione un articolo simile a quello dello Statuto Albertino. Ma un giovane deputato democristiano, Aldo Moro, sostenne che lo scrutinio segreto «tende (...) a sottrarre i deputati alla necessaria assunzione di responsabilità di fronte al corpo elettorale per quanto hanno sostenuto e deciso nell' esercizio del loro mandato». E la sua posizione fu condivisa dalla maggioranza dei costituenti. Grazie a Moro, quindi, lo scrutinio segreto non fu formalmente iscritto nella Carta. Ma divenne egualmente, il sistema generalmente adottato dal Parlamento, soprattutto dopo l' introduzione del voto elettronico, e favorì il fenomeno dei «franchi tiratori». Nel 1988, quando molti ritennero che esso fosse divenuto ormai un fattore di instabilità politica, una riforma cambiò le regole e affermò il principio del voto palese. Ma ammise alcune eccezioni. Nella sua sintesi, Angelo Summa ricorda tra l' altro che si ricorre allo scrutinio segreto nelle votazioni che concernono le persone e che i regolamenti delle due Camere prevedono la facoltà di richiederlo in quelle che incidono sui principi e sui diritti di libertà espressamente menzionati in alcuni articoli della Costituzione. Il voto sulla riforma della legge elettorale rientra, se ho capito bene, in questa categoria. A queste informazioni, caro Malgaroli, aggiungo qualche considerazione personale. So che il voto palese è in linea di principio una prova di chiarezza e trasparenza, e che i parlamentari americani, per esempio, vengono giudicati dai loro elettori proprio per le posizioni pubblicamente assunte sulle leggi più importanti. Ma constato altresì che il voto palese permette spesso al governo e ai partiti di trasformare i gruppi parlamentari in manipoli di militi obbedienti. E credo che vi siano circostanze in cui un voto segreto può essere più libero e sincero.
Romano Sergio[/color]