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 Oggetto del messaggio: Colpo grosso a Cipro: prelievi forzosi sui c/c
MessaggioInviato: 17/03/2013, 01:45 
Stato ladro: Cipro, come Amato, ruba 1/10 dei risparmi dai conti correnti
http://www.lindipendenza.com/stato-ladro-cipro-banche/

di STEFANO MAGNI

Immagina di svegliarti una mattina e di sentire, dalla radio o dalla televisione, che ti stanno portando via un decimo di tutto quello che hai in banca. Cosa faresti? Penseresti, prima di tutto, che è in corso una gigantesca rapina informatica. Sai, adesso ci sono hacker bravi (magari in Cina, dove sono bravissimi e inquadrati nelle forze armate) che sono in grado di portarti via tutti i tuoi quattrini senza nemmeno muoversi dalle loro quattro mura di casa, senza neppure scomodarsi a usare chiave inglese, passamontagna e pistola. Ma poi realizzi: è il tuo Stato che ti sta svaligiando. Anche se chiami la polizia è inutile, perché la polizia, in questo caso, è al servizio dei ladri.

Allora cosa ti resta da fare? Ti resta solo una cosa: portare via tutti i soldi che puoi dal tuo conto corrente. Ma non lo puoi fare. Puoi anche svegliarti all’alba, correre alla filiale più vicina e metterti in coda (le code sono già lunghe: ti accorgi che tantissimi hanno avuto il tuo stesso brusco risveglio), ma scoprirai con orrore che è tutto bloccato. Che le banche sono chiuse. Che saranno chiuse anche domani. E rimarranno serrate anche lunedì, perché è “festa nazionale” (non delle banche, ma del tuo Paese in senso lato). E quindi? Quindi niente. Non ti puoi muovere. E’ come se i rapinatori ti fossero entrati in casa, nottetempo, ti avessero immobilizzato e stessero procedendo a svaligiarti di tutto quello che hai faticosamente risparmiato, in un periodo di crisi economica, quando è molto più difficile del solito trovare un lavoro. Se provi a ribellarti, sai che i rapinatori si potrebbero “innervosire” e magari ti possono pure fare molto male, prenderti loro prigioniero o anche ammazzare, se proprio li fai innervosire male. E sai anche che la polizia sta dalla loro parte.

Questo incubo lo abbiamo vissuto noi nel 1992, con il prelievo forzoso di Giuliano Amato: il 6 per mille dei nostri conti era sparito nelle tasche dello Stato. Ma è stata una piccolissima cosa rispetto a quello che stanno vivendo, in queste 24 ore, i cittadini di un altro Paese da poco entrato nell’Unione Europea: Cipro. La notizia è vera, purtroppo, anche se ci sarebbe quasi da non crederci: il ladro è il presidente cipriota Nikos Anestesiades e sta portando via ai suoi cittadini il 6,75% (non per mille: percento) di tutto quello che hanno sul conto in banca. Per i “fortunati” che hanno sul conto più di 100mila euro, il prelievo forzoso ammonterà al… 9,9%. Di fatto, ti tolgono un decimo di quello che hai. E non puoi opporti. Visto che oltre al danno devi anche subire la beffa, leggerai ovunque e sentirai da tutte le televisioni che questa manovra si chiama “salvataggio”. Perché, infatti, è una misura che il governo cipriota ha adottato in cambio di un fondo europeo di salvataggio da 10 miliardi di euro, che serviranno a sostenere il sistema bancario dell’isola messo a dura prova, negli ultimi tre anni, dalla crisi greca. L’Eurogruppo (il gruppo dei ministri delle Finanze dei Paesi dell’eurozona) lo ha concesso in cambio di misure straordinarie di risanamento finanziario. E, ovviamente, il governo nazionale, invece che tagliare le spese, preferisce rapinare i suoi cittadini. Il solo contributo involontario dei correntisti ciprioti porterà nelle casse dello Stato circa 5,8 miliardi di euro. Come se non bastasse, la tassa sulle società verrà aumentata dal 10% (tenuta bassa apposta per attrarre le imprese straniere) al 12,5%. Mentre il piano di privatizzazioni dei beni pubblici porterà in cassa appena 1,4 miliardi di euro, cinque volte meno rispetto alle tasse raccolte. E questo è il “salvataggio”?

Ed è inutile che ci sentiamo sicuri a casa nostra. Ora tocca a Cipro. Domani toccherà a noi. Non per portare sfortuna a tutti i costi, ma perché già ce lo stanno dicendo, in tutte le salse, da più di un anno.



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MessaggioInviato: 17/03/2013, 02:18 
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Messaggio di Blissenobiarella
Questo incubo lo abbiamo vissuto noi nel 1992, con il prelievo forzoso di Giuliano Amato: il 6 per mille dei nostri conti era sparito nelle tasche dello Stato. Ma è stata una piccolissima cosa rispetto a quello che stanno vivendo, in queste 24 ore, i cittadini di un altro Paese da poco entrato nell’Unione Europea: Cipro.

Già.. e pensare che qualche benpensante, aveva proposto Amato per una di quelle cariche di governo che pesano molto. Insieme ad altri benpensanti che vorrebbero D'alema o Prodi addirittura come Presidente della Repubblica. Praticamente, è meglio morire sotto un tir... [:o)]

Cita:
Ed è inutile che ci sentiamo sicuri a casa nostra. Ora tocca a Cipro. Domani toccherà a noi. Non per portare sfortuna a tutti i costi, ma perché già ce lo stanno dicendo, in tutte le salse, da più di un anno.

Certo... è una sorta di minaccia... o vi allineate all'Europa, o i soldi ve li togliamo in modo forzoso mentre dormite. Francia e Germania devono rientrare, e i tempi pensano di poterli stabilire loro. Tanto l'Europa può fare questo ed altro, grazie a quei famosi trattati che sono stati firmati dai nostri cialtroni senza neanche leggerli (vedi Trattato di Lisbona, tanto per dirne uno). Questo è...

Sarebbe un buon modo per farci scendere in piazza tutti in una volta...



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MessaggioInviato: 17/03/2013, 03:23 
Pensa un po'.nel '92 eravamo sotto attacco speculativo per ka debolezza della lira. In una situazione x certi versi non simile ma peggiore dell'attuale, al limite della bancarotta. E poi venite a proporci ricette assurde come l'uscita dall'euro e il ritorno alla lira? Chissà poi perché i più convinti fautori di questa opzione siano x la maggiore economisti d'oltremanica e d'oltreoceano . Io un'idea del perché penso di averla... E idee strampalate ovviamente trovano terreno facile soprattutto in Italia, dove il pensiero antisistema è visto come una sorta di panacea a tutti i problemi. E quindi vai di ritorno alla lira, vai di no a tutto, vai dunque di decrescita felice (la più stupida delle filosofie mai concepita da un miliardario annoiato).

Invece sarebbe più semplice imparare dai paesi seri , dove le cose funzionano x davvero senza sperimentare idee naif sulla pelle della gente. Semplici ricette tradizionali e le cose funzionano x davvero. Qui no invece, dobbiamo essere più fighi. Fare gli alternativi , proporre idee in ambito economico e sociale demenziali , credendo (perché di fede si tratta e non di pensiero) che ciò possa davvero risolvere i problemi.



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MessaggioInviato: 17/03/2013, 03:39 
Cita:
rmnd ha scritto:
E idee strampalate ovviamente trovano terreno facile soprattutto in Italia, dove il pensiero antisistema è visto come una sorta di panacea a tutti i problemi. E quindi vai di ritorno alla lira, vai di no a tutto, vai dunque di decrescita felice (la più stupida delle filosofie mai concepita da un miliardario annoiato).

Ma tu non sai neanche che cos'è la "decrescita felice".... di cosa parli? [:)]

Cita:
Invece sarebbe più semplice imparare dai paesi seri , dove le cose funzionano x davvero senza sperimentare idee naif sulla pelle della gente. Semplici ricette tradizionali e le cose funzionano x davvero. Qui no invece, dobbiamo essere più fighi. Fare gli alternativi , proporre idee in ambito economico e sociale demenziali , credendo (perché di fede si tratta e non di pensiero) che ciò possa davvero risolvere i problemi.

E' la storia contemporanea a dirci che TU non hai ragione.
Perchè insisti? [:p]



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MessaggioInviato: 17/03/2013, 10:58 
Cita:
rmnd ha scritto:


Invece sarebbe più semplice imparare dai paesi seri , dove le cose funzionano x davvero senza sperimentare idee naif sulla pelle della gente. Semplici ricette tradizionali e le cose funzionano x davvero.


Del tipo?! Citami un paese dove le cose funzionano per davvero e cosa ha fatto per raggiungere quegli obiettivi.

Ma ricordati nel fare questo che qui in Italia partiamo da un handicap non indifferente: si chiama mancanza di sovranità monetaria!



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MessaggioInviato: 17/03/2013, 16:11 
Cipro, la Ue ordina il prelievo sui depositi
Dopo il default della Grecia e i fallimenti bancari, è l'ennesimo esempio dell'Eurogiungla in cui viviamo
Claudio Borghi Aquilini - Dom, 17/03/2013
http://www.ilgiornale.it/news/economia/ ... 96907.html

Ieri a Cipro è stato rotto quello che per tutto il mondo (tranne che per l'Italia del '92) era un tabù assoluto, vale a dire la sicurezza dei depositi bancari.


Fra le condizioni imposte all'isola per poter ricevere (dopo Irlanda, Portogallo e Grecia) gli aiuti europei, quantificati in 10 miliardi, è apparso un prelievo straordinario del 6,75% sui depositi fino a 100mila euro e del 9,9% oltre questa cifra. La tassa dovrebbe rendere alle casse di Nicosia 5,8 miliardi. Colpirà tutti i depositanti, ma ai residenti verrà rimborsata con azioni della loro banca. Si tratta dell'ultimo disperato tentativo degli eurocrati di Bruxelles di mettere i conti dei propri errori sui tavolini altrui.

Tutto è cominciato con la disastrosa gestione della crisi greca: le banche di Cipro avevano investito grandi somme nei titoli di Stato di Atene, venendo colpite dall'insolvenza imposta da Merkel e Sarkozy. Da allora la crisi di fiducia si è trascinata fino alla richiesta di aiuti alla Ue che ha previsto prestiti per 10 miliardi condizionati a misure punitive quali l'aumento delle tasse sulle imprese e, appunto, il prelievo sui depositi. Ironicamente, nella metà dell'isola sotto il controllo turco non si registrano problemi; nella metà dell'Euro, invece, l'economia sta implodendo.

Sembrano passati secoli da quando alcuni anni fa si cominciò a discutere di uno schema europeo di garanzia dei depositi: invece dei modelli virtuosi sembra che l'Europa si affretti a copiare gli esempi deteriori, prendendo in questo caso come esempio la tassazione notturna dei conti correnti ideata nel 1992 dall'allora premier Giuliano Amato per «infondere fiducia» alla nostra moneta sotto attacco speculativo. Ovviamente la tassa peggiorò le cose e pochi mesi dopo la lira fu costretta a svalutare: oggi ci si domanda quali saranno le conseguenze se si comincerà a pensare che questa prassi potrebbe diventare la regola, con il rischio di una fuga di capitali pericolosissima per tutta l'eurozona. Di errore in errore, di eccezione in eccezione il vecchio continente sta diventando infatti una specie di trappola per i risparmiatori.

Con la Grecia per la prima volta abbiamo infatti assistito al mancato rimborso di titoli di stato espressi in propria valuta (l'Argentina aveva debiti in dollari). Non più tardi di un mese fa la virtuosa Olanda, nel silenzio generale, ha espropriato con una nazionalizzazione i detentori di obbligazioni subordinate (fra cui centinaia di italiani) della SNS Bank, la quarta del paese, lasciandoli con un pugno di mosche in mano. Con l'esempio di Cipro ora potremo infine segnalare al mondo che in Europa nemmeno i conti correnti sono più al sicuro. Quello che lascia sbalorditi è la casualità degli interventi e la sottovalutazione delle conseguenze che questi atti provocano nella fiducia degli investitori, il tutto condito con motivazioni di carattere morale che poco hanno a che fare con le responsabilità di chi si ritrova a dover pagare, dato che la vigilanza sulle imprudenze degli istituti di credito è in capo alle banche centrali che, per dogma europeo, devono essere del tutto indipendenti.

Si è detto che i conti correnti di Cipro erano gonfi dei soldi degli «oligarchi russi» (che però non erano così spregevoli quando li hanno depositati) e che il prelievo «è stato necessario per non pesare troppo sui contribuenti»: ebbene, come ha detto un cittadino di Cipro intervistato per strada: «Io, che sono contribuente e correntista, sono stato derubato due volte». Benvenuto nell'Eurogiungla.



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...vuoi vedere che noi lo sperimenteremo x la seconda volta........[:(!]


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1\10! Da prenderli con i forconi -_-



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http://www.wallstreetitalia.com/article ... conti.aspx



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MessaggioInviato: 18/03/2013, 14:04 
La BCE è una Banca Centrale Indipendente?
http://goofynomics.blogspot.it/2013/03/ ... eerle.html


La prima è l'evidenza solare che l'euro è una moneta estera per i paesi dell'Eurozona, come De Grauwe appunto diceva, e la stessa BCE è una BC straniera. Ancora qualche giorno fa diversi commentatori continuavano a ripetere che il sistema Target2 compensava automaticamente gli squilibri finanziari dentro l'Eurozona ed io continuavo a ripetere: "Guardate che non è così, è automatico se hai collaterali accettati dalla BCE da dare come contropartita, ma se hai problemi di liquidità la BCE non è la Bankitalia di una volta, che commissariava (nell'ambito della sua funzione di vigilanza) e copriva lei la liquidità (potendo allora stampare Lire) garantendo altresì con il Fondo Interbancario di Garanzia le eventuali perdite".

Le banche di Cipro l'unico collaterale che avevano erano dei titoli di stato greci o dei crediti verso soggetti greci, che erano stati pesantemente colpiti dagli haircut decisi dall'Eurozona, e che quindi avevano un valore praticamente azzerato. L'unica opzione a quel punto era una operazione ELA (Emergency Liquidity Assistance), tramite la quale la BCE finanzia in cambio di “impegni” (tipo bond emessi dalle banche stesse) che non accetterebbe di norma (in pratica come se uno si facesse scontare dalla banca le cambiali da lui stesso firmate).

Ma per far questo ci deve essere il voto favorevole della maggioranza qualificata del board della BCE stessa.

E nel caso di Cipro il voto del board è stato subordinato all'accettazione da parte del governo di Cipro delle condizioni espresse dall'Eurogruppo:
“It is obvious from the statements made that Anastasiades was blackmailed into accepting this euphemistically called ‘solidarity levy’. If he did not accept it, the European Central Bank would not provide Emergency Liquidity Assistance to the Cypriot banks, after the March 21 deadline (it had been extended by two months in January) and the banks would have collapsed on the same day, with people losing much bigger parts of their deposits than the seven to 10 per cent that would be taken now.” Our View: The ‘rescue package’ designed to destroy the economy – Cyprus Mail

Qui anche il mito della Banca Centrale Indipendente è messo seriamente in questione. Indipendente da chi? Dal governo cipriota di certo. Dai cittadini e risparmiatori ciprioti altrettanto sicuramente. Dai Ministri Finanziari dell'Eurogruppo molto meno sembra. Ed il mandato di difendere la stabilità del sistema finanziario e della moneta unica? Dove sono finiti? Mah. Il “whatever it takes” di Draghi sembra già stato pericolosamente messo in soffitta al primo stormir di fronda: il taglio dei depositi, 6 miliardi di euro, è pari all'1 per mille (per mille, per mille, per mille) del PIL dell'Eurozona.

La fuga dei capitali nell'era di internette

Arriviamo ora alla parte francamente ridicola della vicenda. Vi ricordate tutti quegli austeri e credibili commentatori che da giornali, TV e blog vi ammonivano “ma se usciamo dall'euro ci sarà la svalutazione! E quindi la fuga dei capitali! Mica si può fare adesso che c'è internet e che tutti sanno tutto subito! E poi il parlamento deve votare prima! Ci saranno banche in fiamme, morte et pestilentia!”

Ecco, bravi, mo ve lo fa vede' Olli come se fa. Si sceglie una data dove c'è un bel weekend lungo (in Cipro c'è festa fino a martedì). Si aspetta che i mercati chiudano. Si fa l'annuncio. Si fa un bel decreto del governo di Cipro. Si bloccano tutti i trasferimenti elettronici e si spengono i bancomat. E poi si convoca il parlamento per il voto con l'alternativa del disastro completo in caso di rifiuto e se nicchiano si allunga il bank holiday. Et voilà signori, visto che se poteva fa'? “Sevedeva” che si poteva fare. Si è sempre fatto così.

Funds to pay the levy were frozen in accounts immediately, ECB Executive Board Member Joerg Asmussen said. The levy will be assessed before Cypriot banks reopen on March 19 after a March 18 national holiday. Sarris said electronic transfers will also be limited until then. - Washington Post

The Cypriot cabinet has declared Tuesday a bank holiday, for fear of capital flight, and this may even be stretched to Wednesday, as depositors are certain to withdraw huge sums from the Cypriot banks after the haircut imposed. - Ekathimerini

Per le prefiche dell'euro è un brutto giorno proprio da tutti i punti di vista. E adesso dove trovano un altro argomento del cavolo per fare terrorismo? Olli, non si fa così! Uno lavora e trolleggia per mesi e mesi e poi arrivi tu e disfai tutto pe' ddu' euro dei ciprioti? Mannaggia a te mannaggia, chettepossino!

Ma ovviamente essendo che questo si è fatto per restare dentro l'Euro, e non per uscirne, vedrete che verrà tutto descritto con parole di velluto e porpora, anzi, meglio non parlarne affatto, che magari qualcuno capisce.



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Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
Messaggio di Blissenobiarella
Questo incubo lo abbiamo vissuto noi nel 1992, con il prelievo forzoso di Giuliano Amato: il 6 per mille dei nostri conti era sparito nelle tasche dello Stato. Ma è stata una piccolissima cosa rispetto a quello che stanno vivendo, in queste 24 ore, i cittadini di un altro Paese da poco entrato nell’Unione Europea: Cipro.

Già.. e pensare che qualche benpensante, aveva proposto Amato per una di quelle cariche di governo che pesano molto. Insieme ad altri benpensanti che vorrebbero D'alema o Prodi addirittura come Presidente della Repubblica. Praticamente, è meglio morire sotto un tir... [:o)]

Cita:
Ed è inutile che ci sentiamo sicuri a casa nostra. Ora tocca a Cipro. Domani toccherà a noi. Non per portare sfortuna a tutti i costi, ma perché già ce lo stanno dicendo, in tutte le salse, da più di un anno.

Certo... è una sorta di minaccia... o vi allineate all'Europa, o i soldi ve li togliamo in modo forzoso mentre dormite. Francia e Germania devono rientrare, e i tempi pensano di poterli stabilire loro. Tanto l'Europa può fare questo ed altro, grazie a quei famosi trattati che sono stati firmati dai nostri cialtroni senza neanche leggerli (vedi Trattato di Lisbona, tanto per dirne uno). Questo è...

Sarebbe un buon modo per farci scendere in piazza tutti in una volta...



Poi ci si domanda perchè grillo ed il suo movimento abbiamo in Italia riscosso un discreto successo e soprattutto perchè questo movimento oggi non dovrebbe avere niente a che fare con pd/pdl.

Questi sono i motivi.


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Quoto... ma finchè vedo scritto in altri thread che c'è ancora gente convinta che il PD sia una forza "già molto critica verso questa Europa" mi cadono le braccia... [:(]

Vero che siamo in un paese libero dove ognuno può pensare e credere in ciò che vuole, ma questo significa credere a Babbo Natale... [:(]



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MessaggioInviato: 18/03/2013, 17:03 
Unione Europea: il conto corrente sarà un diritto

L'unione finanziaria c'è ora dobbiamo fare quella politica...

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Avere un conto corrente è necessario oppure no? Difficile farne a meno, ed è per questo che l'Unione Europea starebbe pensando a creare un quadro normativo nel quale avere un conto corrente sarebbe considerato un vero e proprio diritto...

Immagino già che molti di voi penseranno all'Europa dei banchieri... Io direi di aspettare prima di giudicare. L'impressione, per quello che si può capire dalle anticipazioni pubblicate dal quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung, è quello di considerare il possesso di questo prodotto come un diritto sociale.

Insomma si vorrebbe dare un conto corrente a quei trenta milioni di cittadini della Ue che non ce l'hanno. Per farlo per ora si parla di maggiori tutele, garanzie ed informazioni... Se si stabilisce che per certe fasce di popolazione il conto corrente non deve costare nulla sarebbe meglio...

Secondo l'Europa questo porterebbe anche ad aumentare la crescita interna (mah?) e l'integrazione europea. Senza conto corrente diventa difficile avere una connessione internet, viaggiare o lavorare all'estero. L'idea oltre alla tutela è quella di semplificare le movimentazioni bancarie, e ridurre le spese legate al conto, oltre ad aumentare la concorrenza attraverso una più facile emigrazione da banca a banca. Vedremo.

Source: Unione Europea: il conto corre...ritto - Economia e Finanza 2.0


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È una presa per il culo?
Vogliono infinocchiare anche i 30 milioni di cittadini che non hanno un conto?
Datemi un pizzicotto che stò sognando [8]
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Ultima modifica di Wolframio il 18/03/2013, 17:08, modificato 1 volta in totale.


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http://www.rischiocalcolato.it/2013/03/ ... mondo.html



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Cosi è meglio [:)]
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Ultima modifica di Wolframio il 18/03/2013, 17:07, modificato 1 volta in totale.


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Draghi si è sbagliato... voleva dire:

Il conto corrente sarà un dovere

[:o)] [:o)] [:o)]



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