24/03/2013, 22:49
24/03/2013, 23:08
24/03/2013, 23:16
Trovarsi ad una certa età e vivere sulle spalle dei genitori può dare frustrazoni di questo tipoThethirdeye ha scritto:MaxpoweR ha scritto:
NO TAV, NO STRADE, NO TUTTO! = BEEEE BEEEE BEEEE
Emhm... lo facciamo risalire un pò il livello del dibattito o..
continuiamo così.. in stile tifoseria di serie C?
24/03/2013, 23:21
24/03/2013, 23:27
Questo è vero,però bliss qui in emilia il lavoro è calato ma non manca e ci sono molti che non se lo cercano nemmeno...Blissenobiarella ha scritto:
Bè purtroppo questa situazione oggi come oggi per molti è l'unica possibilità per sopravvivere e non disperdere le risorse dalla famiglia. Molti ragazzi restano in casa perché è l'unico modo per farcela. io ne conosco tanti che pur essendo estremamente in gamba, devono adattarsi e restare con i genitori.
24/03/2013, 23:44
25/03/2013, 00:26
"smantellare tutto non è più democrazia, fa venire i brividi...La democrazia ha bisogno dei partiti, la democrazia ha bisogno dei sindacati e di scambio di opinioni. La politica è questo"
25/03/2013, 01:09
[color=blue]Adulti e vaccinati
Mai come in queste ultime elezioni internet è stato protagonista della scena. Certo è positivo, è la modernità, dobbiamo adeguarci e già lo facciamo in ogni ambito della nostra vita. Non mi spaventa internet, ma mi comincio a preoccupare seriamente dall’assenza di buon senso in chi lo usa.
Il fatto è che sta diventando una sorta di guru in se stesso, con esiti persino tragicomici. Non importa chi scrive cosa, né perché lo scriva, su quali basi, ma ciò che conta è che sia scritto su internet. Tutto ciò crea un alone di misticismo, ancora più fondamentalista del buon vecchio adagio “è vero, l’hanno detto in tv”.
Ora, il fatto che un tizio (non merita neppure di essere citato per nome) scriva che i vaccini facciano diventare autistici ed omosessuali, che i cancri si curino bevendo la propria urina, ed altre amenità, in condizioni normali sarebbe stato giustamente ignorato, al massimo ridicolizzato, e per lo più è quanto ancora accade, per fortuna. Il problema semmai è chi gli crede, e sono tanti purtroppo, solo perché l’ha scritto su internet. Per questo è riuscito a farsi dare retta da una buona fetta di adulti, vaccinati e votanti, tanto che è considerato uno degli “esperti” consultati dal M5S lombardo, che in regione punta a vietare i vaccini. A quando la richiesta di abolire la chemio per sostituirla con aerosol di pipì?
Ma fosse solo un caso isolato. L’altra sera ho avuto una conversazione surreale con un ragazzo che fa il cameriere per pagarsi gli studi. Fin qui nulla di male, anzi lodevole. Il problema è che si sta laureando in “scienze proibite”. Di fronte al mio stupore, mi ha spiegato che studia tutto ciò che gli scienziati “ufficiali” non considerano scienza, ma ipotesi assurde, ovviamente solo perché al soldo di non si sa bene quali poteri occulti, mafie, multinazionali di ogni prodotto consumabile, media collusi, complottisti di vario ordine e grado e chi più ne ha più ne metta.
Ma, ripeto, fosse solo un caso isolato. Il problema è che navigando in rete, mi rendo sempre più conto come internet stia diventando lo sfogatoio di questi pseudo-scienziati, autonominatisi esperti, che se ne fregano di Popper e tanto meno di tentare di dimostrare scientificamente le loro teorie, se non allucinazioni, che si sentono superiori a qualsiasi vero scienziato e, soprattutto, credono che il loro isolamento, l’assenza di successo, il mancato riconoscimento delle loro elucubrazioni sia solo frutto di una grande cospirazione.
Ma, ribadisco, fossero solo casi isolati. Il dramma è che più passa il tempo, più prendono piede, fanno proseliti, hanno innumerevoli seguaci, non tanto per le loro ipotesi teoriche, ma per il fatto stesso di scriverle su internet ed essere osteggiati.
Il metodo è collaudato, potrei dire quasi scientifico: hai una teoria strampalata, la scrivi su internet, sostieni che gli scienziati “ufficiali” ti hanno prima ignorato, poi deriso ed, ora, ti stanno attaccando perché ormai temono che tu possa metterli in discussione, ci aggiungi una multinazionale (un potere forte a caso, una loggia massonica utile alla bisogna, possibilmente pluto-giudo-sion-din-don-dan, il repertorio è sempre quello), che ricaverebbe un danno enorme dalle tue scoperte, un sicuro fallimento dovuto alle tue teorie che rivoluzionerebbe il modo di vivere dell’universo mondo, è hai fatto bingo. Sei a tutti gli effetti uno scienziato proibito e da lì il successo è assicurato.
Ed è un metodo molto efficace che sta prendendo piede, non solo in campo scientifico, ma in ogni ambito dell’informazione. È dall’11 settembre che si nota un fenomeno così esteso, che non accenna a diminuire. Anzi. Ogni notizia ormai deve provenire da internet, attenzione, non ci deve passare ed essere riportata, deve proprio nascere in rete, in qualche blog, meet-up, un sito settario possibilmente. Solo così acquista credibilità, se poi contrasta con quello che proviene dai media, da giornalisti-porci al soldo del padrone e delle multinazionali, è oro colato per i seguaci della Dea Rete.
E il buon senso? Niente, ce lo siamo giocato. Non si ragiona più con la propria testa, non si cerca di capire, non ci si informa a dovere, non si studia, troppa fatica. L’hanno scritto su internet e questo basta.
La scuola? Non serve, ci si rompe i co***ni, come afferma chiaro e tondo il buon Grillo. Per curarsi non serve andare dal medico, basta mettere i sintomi su google e, finito il testamento che ti viene istintivo scrivere al minimo starnuto, parli con altri malati, vedi come si sono curati loro e fai la stessa cosa, possibilmente senza medicine, così gliela fai vedere pure a Big Pharma. Assurdo? Non l’ho scritto io, ma sempre il trio degli scienziati proibiti su “Il Grillo canta sempre al tramonto”.
Vedete, in qualsiasi ambito ti insegnano che è buona norma prima studiare le basi, capire i fondamentali di una teoria consolidata, scientifica o meno. Una volta che si padroneggia la materia a dovere, può anche venirti quella che reputi un’idea geniale, ma è sempre utile una sana dose di umiltà. Ti informi se sia già venuta a qualcun altro in passato, capita il 99% delle volte, se e come sia stata smentita, e valuti se le relative dimostrazioni possano smontare anche la tua teoria. Se, e solo se, non è così, allora puoi seriamente pensare di esporla agli scienziati veri. La ribalteranno come un calzino e se ti dimostreranno che non sta in piedi, non è detto che sia per cattiveria, paura o corruzione. Potresti semplicemente aver detto una fesseria. Poniti questo sano dubbio, perché è sintomo di intelligenza.
La presunzione su internet, invece, sta offuscando il buon senso. La rete non è Gaia, checché ne pensi Casaleggio, ispirandosi, e pure male, ad Asimov, che parlava di uno spirito più simile alla Forza di Guerre Stellari, che non ha nulla a che vedere con un contenitore ed un veicolo, quale è internet, né tanto meno con i suoi inquietanti influencer.
Internet non è altro che la trasposizione virtuale del mondo reale, dove si ritrovano allo stesso modo persone intelligenti, idioti e delinquenti. Per capire a chi credere e da chi guardarsi, è necessario però essere adulti e vaccinati, ma soprattutto avere buon senso.[/color]
25/03/2013, 02:47
25/03/2013, 03:02
rmnd ha scritto:
la Boldrini non mi va a genio per le sue idee radical "shit" e terzomondiste, ma almeno ha le idee chiare su cosa sia la democrazia e rispondendo al grullo sbraitante dice:
"smantellare tutto non è più democrazia, fa venire i brividi...La democrazia ha bisogno dei partiti, la democrazia ha bisogno dei sindacati e di scambio di opinioni. La politica è questo"
25/03/2013, 09:24
Thethirdeye ha scritto:rmnd ha scritto:
la Boldrini non mi va a genio per le sue idee radical "shit" e terzomondiste, ma almeno ha le idee chiare su cosa sia la democrazia e rispondendo al grullo sbraitante dice:
"smantellare tutto non è più democrazia, fa venire i brividi...La democrazia ha bisogno dei partiti, la democrazia ha bisogno dei sindacati e di scambio di opinioni. La politica è questo"
Ma senti da che pulpito arriva la predica.......
Tratto da: http://www.ansa.it/web/notizie/elezioni ... 94806.html
''Ne' la Boldrini, ne' Grasso - si legge ancora - hanno partecipato alle Buffonarie del pdmenoelle, ma sono stati nominati e inseriti nelle liste direttamente dai rispettivi capi Vendola e Bersani. Ne' la Boldrini ne' Grasso sono stati democraticamente scelti per il loro attuale ruolo istituzionale attraverso votazione del gruppo parlamentare di appartenenza, come avvenuto per i candidati presidenti del M5S, ma ri-nominati da Bersani. Nella democrazia bersaniana non servono votazioni, basta nominare le ''persone giuste'' e farle ratificare dall'assemblea per acclamazione. Porcellum style. 'L'assemblea ha accolto la proposta con degli applausi all'annuncio dei nomi'. Togliattiane reminiscenze''
25/03/2013, 10:45
25/03/2013, 10:57
Ufologo 555 ha scritto:
Intanto Bersani conta sui grillini appena eletti! che se non lo votano devono tornare a ... casa insieme a lui! E su quelli conta l'amico ...
25/03/2013, 11:31
25/03/2013, 11:35
[color=blue]Waldo, l’orsetto cazzuto portavoce dell’antipolitica: non c’è ma prende voti
Si chiama “The Waldo moment”, visibile su Sky Cinema con il titolo “Vota Waldo”: è una delle nuove fiction della serie “Black Mirror” creata da Charlie Brooker, brillante giornalista quarantenne del britannico Guardian. Par dare un’idea, un episodio della passata stagione raccontava il sequestro della principessa del Galles. Per mano non di un terrorista, non di un criminale, ma di un artista fallito che la libererà solo dopo che il primo ministro si sarà accoppiato in diretta televisiva con una scrofa. “The Waldo moment” è andato in onda su Channel Four la sera del 25 febbraio e nessuno può salvarci dall’accostamento: Waldo è un’immagine televisiva, un orsetto virtuale che parla e si muove sullo schermo, un attore ne comanda i movimenti e gli presta la voce. Da intermezzo all’interno di una trasmissione di successo, comincia casualmente a prendere a male parole uomini politici in studio. Dà loro dell’idiota, rutta e scorreggia quando parlano, a quelli che si ritengono troppo in alto o troppo veri per “interloquire” con un pupazzo, lui replica: “Interloquire?, mi hai fatto irrigidire una costola” e mostra la robusta erezione del suo pisello turchese.
Gli ascolti vanno alle stelle e i produttori decidono di caricarlo su un camion e farlo partecipare come agente provocatore permanente a una competizione elettorale vera, in un collegio storicamente nelle mani dei conservatori. Il candidato tory vince di misura, ma Waldo scavalca i laburisti e arriva addirittura secondo. E’ la prova che il popolo sovrano può anche essere bue e votare per qualcuno che non c’è. L’orsetto diventa il portavoce di chiunque veda i partiti tradizionali come entità oscure, interessati solo a se stessi e mai all’interesse generale, di giovani barbari che non vivono se non tramite il cellulare e il computer. E’ l’alfiere di una democrazia prossima ventura finalmente dispiegata perché basata sulla consultazione e sul voto istantaneo. Un pupazzo dunque diventa un’icona ovunque, dal sud America alla Cina, e sghignazza dagli schermi televisivi di tutto il mondo. Manca un passo al governo unico planetario e viene allegramente compiuto. Gaia si abbatte sulla specie umana, impone una parvenza di ordine mondiale, sulla cui durata si può certo dubitare, con appena qualche manganellata, per costituirsi non ha nemmeno bisogno di terze guerre mondiali. Brooker va dunque ancora più lontano dell’aspirante futurologo di casa nostra: l’antipolitica in versione inglese potrebbe anche fare a meno della maieutica. Non ha bisogno nemmeno di un ex comico riciclato in tribuno: le basta un pupazzo. In nemmeno cinquanta minuti e meglio di tanti saggi di politologia Brooker e Waldo svelano il nulla che si nasconde dietro la maschera.
A caldo, dopo il successo elettorale, Beppe Grillo aveva detto che il M5s era un virus. Qualche giorno fa a una giornalista di una televisione turca, Beppe Grillo ha detto che è un “format”. Esportabile ovunque ci sia la magica rete e un paio di ragazzotti svegli che sappiano raccogliere, animare, smistare.
E’ il Grillo della fase due. Non più candidato scurrile, sboccato, scorreggione e a volte irresistibile. Ora ha il profilo ieratico del profeta, dell’ayatollah che promette nuovi, ma poveri, paradisi e disegna linee di penetrazione in Europa, nel mondo. Il suo spirito volteggia su di noi come il ghigno di Waldo. Nella fiction l’attore che dà vita e voce all’orsetto turchese però si rompe, non capisce, non gliene frega nulla di fare in un modo o in un altro politica. E molla l’impresa che viene ripresa, guarda caso, dalla Cia, secondo i moralisti inglesi sempre interessata a ciò che permette di comandare nascondendo il volto. Forse, dalla sveltina con qualche ambasciatore americano, Grillo avrà ricavato la convinzione che anche in democrazie più mature di quella italiana ci potrebbe essere spazio per lui o per uno come lui. D’altronde, quando si dice un paranoico di successo.
© - FOGLIO QUOTIDIANO
di Lanfranco Pace[/color]