sabato 6 aprile 2013La porcata è servita. L’Ue finanzia il Ccs, la tecnologia che può innescare terremoti
La
porcata (non trovo altro vocabolo) arriva a compimento. Ieri l’Unione Europea ha pubblicato
un nuovo bando (il primo risale al dicembre scorso) per
finanziare il
Ccs, carbon capture and storage, definito anche “stoccaggio geologico della CO2#8243;
Si tratta di
iniettare in profondità nel
sottosuolo l’anidride carbonica generata bruciando i combustibili fossili con i quali si produce l’energia elettrica, affinchè non entri nel’atmosfera e non contribuisca all’effetto serra.
I problemi sono due.
Primo, il Ccs può innescare
terremoti più del famigerato fracking:
lo dice l’Accademia delle Scienze degli Usa, mica un ciclostilato dei centri sociali.
E poi –
secondo problema – l’Ue
ha lanciato proprio pochi giorni fa una
consultazione pubblica proprio sul Ccs, che resterà aperta ancora per diverse settimane.
I complicati ingranaggi europei conterranno certo una giustificazione di questa, diciamo, apparente
anomalia cronologica. Ma a me sembra voler mettere un filino il
carro davanti ai
buoi. Non vi pare?
L’immagina schematizza il
funzionamento del Ccs. L’anidride carbonica “catturata” all’uscita da una centrale elettrica in cui si bruciano combustibili fossili può essere iniettata in un
letto di
carbone per favorire la fuoriuscita e lo sfruttamento del metano che di solito vi si trova associato; oppure in una
falda d’
acqua salata nelle profondità del sottosuolo; o ancora in un
pozzo di
idrocarburi, così da renderne più facile l’estrazione.

Seguendo i link che ho pubblicato nella prima parte del post si arriva ad alcune delle
controindicazioni del Ccs.
In estrema sintesi, oltre al rischio di
terremoti (e
non si tratta affatto di scosse solo
strumentali, dice l’Accademia delle Scienze Usa) c’è il fatto che i depositi geologici scelti per seppellire l’anidride carbonica, che sono apparentemente sigillati ed immobili, possono
non rivelarsi affatto tali anche solo nel giro di pochi anni: il caso della
miniera di Asse in Germania è da manuale.
E poi il Ccs presenta
costi molto
elevati ed è a stento appetibile anche con i finanziamenti pubblici: non a caso il primo bando Ue per finanziare il Ccs, quello del dicembre scorso,
non è riuscito ad assegnare i
275 milioni di euro previsti per questa tecnologia. Che ora rientrano in gioco insieme ad un altro bel
mucchietto di denaro.
I finanziamenti per il Ccs si affiancano ad altri per l’innovazione nel campo delle energie rinnovabili. Ma questi soldi verranno raccolti grazie ai proventi di 100 milioni di
quote del
mercato europeo delle
emissioni di anidride carbonica: verranno cioè da un
castello di speculazioni finanziarie anch’esso ben farcito di porcate.
E’ un’altra storia che
merita di essere raccontata, spero di poterlo fare oggi o domani.
Due
ciliegine sulla
torta: come sito di stoccaggio può andare benissimo
un pozzo di gas tipo quelli che abbondano in
Emilia Romagna e in tante altre parti d’Italia; in caso di
fuga dal deposito geologico l’anidride carbonica, oltre ad essere un gas serra, è
letale ad elevate concentrazioni, è inodore e tende a stagnare in prossimità del suolo.
E ora il
materiale messo on line dall’Unione Europea:
il comunicato stampa e il
progetto complessivo nel quale si inseriscono i finanziamenti per il Ccs
Fonte:
http://blogeko.iljournal.it/2013/la-porcata-e-servita-lue-finanzia-il-ccs-la-tecnologia-che-puo-innescare-terremoti/71621Source:
nocensura.com: La porcata è s...a che può innescare terremoti