Ma come! ci siete cresciuti, voi ...

Non si tratta di essere perdenti. Io, come ho già detto in passato, mi auguro vivamente che ci siano frutti positivi. Solo che rimango con i piedi per terra.
Al momento, ad esempio, vogliono realizzare quello che sembrava fosse impossibile, l'accordo tra Pd e Pdl, è alle porte. I poteri forti, anche quando sembrano nemici, si uniscono per non essere definitivamente sconfitti.

Quello che non piace invece dei grillini, è l'atteggiamento da adepti adoranti. Il grillismo, più che un movimento politico, sembra una nuova religione. Chi, come me o tanti altri, ha appoggiato la sinistra per anni, ha sempre mantenuto un atteggiamento critico, dialettico. Non c'è dubbio che Grillo si sia affermato anche per la sua carismaticità e per certi atteggiamenti un po' da nuovo messia. E tutto questo è stato studiato abilmente, e temo sia stato studiato, anche il resto della storia, per questo parlo di un film già visto.Chi ha orecchie per intendere...

Sicura che l'atteggiamento da "adepti adoranti", non sia quello che l'informazione mediatica vuole fare assumere?
Di qualsiasi colore essa sia, ha deformato il movimento tutte le testate in maniera unidirezionale raddoppiando gli sforzi subito dopo il risultato nelle urne, il che è quanto meno sospetto.

Tra parentesi come la stampa tendenzialmente riporta l'idea base del movimento 5 stelle.

"La principale idea del movimento 5 stelle....
(il credo dei grillini)
....è quella di passare da un modello di democrazia rappresentativa ad un modello di democrazia diretta
(è quello di pensare che la democrazia non serva)
...usando piattaforme tecnologiche interattive come "liquid feedback"
(pensando che la rete possa risolvere tutto)
...dando per assunto la condivisione ai concetti di etica politica e decrescita e che l'attuale sistema partitico si sia di fatto un cartello
(abbracciando la fede dell'antipartitismo e della decrescita economica cercando di distruggere il palazzo)

P.S.
Fermo restando che, al di la delle idee e delle stampa le persone anche partendo da idee di base condivisibili possano poi non riuscire ad applicarle bene, non voglio dire che il movimento 5 stelle è "sacro"

Saluti

L'm5s può sparare pistolinate perché non esiste contraddittorio.

I talk show, stile Ballarò o porta a porta, pur con tutti i loro limiti, permettono di farsi un"idea dei partiti e dei loro rappresentanti. Perché un minimo di contraddittorio tra ospite ed ospite e tra ospite e conduttore esiste. I grullini rifiutando di partecipare a queste trasmissioni, motivando scuse strumentali, si sottraggono al confronto. Ed ecco che una qualunquemente lombardi può dire le sue fesserie senza che sia costretta ad argomentarle in un botta e risposta.
Insomma un dialogo a senso unico.

Fanno bene a sottrarsi.... stanno talmente MANIPOLANDO ogni cosa, partiti, giornalisti (o pseudo tali) giornali, siti televisioni, etc etc... che è meglio OPERARE e LAVORARE infischiandosene.

Qualcuno dice "se non puoi sconfiggere il nemico, alleati con lui" (ed è quello che stanno facendo con il prossimo inciucio PDL e PDmenoL).

Loro invece dicono: "se non puoi sconfiggere il nemico, ignoralo..."

Sei tu che non ti rendi conto delle cose. Ti lascio nella tua convinzione che siamo tutti fessi a seguire un qualcosa, accecati dai leader, dovresti imparare a non sottovalutare cosi le persone.

Si è proprio visto come permettono di farsi un'idea! Totalmente fasulla!

Questo è uno dei motivi per cui non sono ottimista in questo periodo per quel che riguarda la possibilità di rovesciare il sistema in certi modi.

Secondo me, più che combatterlo a parole in questo periodo, dovremmo usare la loro stessa arma: istigazione al suicidio...
Non nel senso fisico ma istituzionale.
O meglio, ci vorrebbe una denuncia collettiva per istigazione al suicidio.

E inciucio fu!

Mafia, minacce anonime a Grillo: Digos e Ros alzano la protezione
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04 ... ne/553962/
Dopo le lettere anonime sugli attentati ai pm siciliani per bloccare "froci e comici al governo" polizia e carabinieri vogliono mettere in atto misure di sicurezza per garantire al leader del Movimento Cinque Stelle l'incolumità
di Emiliano Liuzzi | 6 aprile 2013Commenti (1241)




I carabinieri del Ros sono arrivati di primo pomeriggio a casa di Beppe Grillo. Motivo: mettere in atto una serie di misure di sicurezza per garantire al leader del Movimento 5 stelle l’incolumità dopo la lettera arrivata alla Procura di Palermo, datata 2 aprile, intestata al pm Nino Di Matteo: “Questo Paese non può finire governato da comici e da froci”. Una minaccia considerata pericolosa e attendibile. Non la penna di mitomani, tanto per intenderci, ma uno scritto che riporta alla mente degli inquirenti siciliani gli anni più oscuri. “Siamo preoccupati”, dicono. “E abbiamo sottovalutato fino a oggi quello che è stato lo tsunami nella politica italiana. Tsunami al quale le organizzazioni criminali non reagiscono mai bene”.

Il “frocio”, come dicono in modo sprezzante i mafiosi, potrebbe essere Rosario Crocetta, il politico di centrosinistra, omosessuale dichiarato, che governa la Sicilia da pochi mesi. Oppure il presidente della giunta regionale della Puglia, Nichi Vendola. Ma “comico” è lui, soltanto lui, Beppe Grillo. Che, dopo il blitz nella patria della mafia, è sbarcato a Roma e potrebbe mettere ancora più in pericolo gli equilibri criminali nella partita del governo.

Ma se i giornali tacciono – non è bastato un titolo in prima pagina del Fatto Quotidiano – ieri i vertici dei Ros e della Digos a Roma hanno deciso di agire. Bisogna intensificare la protezione a Grillo. Non si può attendere oltre: la lettera, precisa, circostanziata e ritenuta assolutamente credibile, non lascia tempo. Si parla di un “botto”, insomma, di una bomba. Si racconta che “Matteo (Messina Denaro, ndr) abbia dato l’assenso… abbia coinvolto altri uomini d’onore anche detenuti”.

D’altronde nella lettera si parla anche di una scadenza imminente: l’azione sarebbe fissata entro maggio. Cioè proprio nelle settimane convulse, confuse, che porteranno alla scelta del premier e del Capo dello Stato. Che decideranno del futuro dell’Italia. Se il Paese volterà davvero pagina lasciando la criminalità organizzata senza coperture istituzionali e politiche si deciderà adesso.

Sembra di rivivere la stagione delle stragi del 1992, con la bomba a Falcone arrivata nelle settimane dell’elezione del presidente della Repubblica (Oscar Luigi Scalfaro) e della formazione del governo. Troppe, davvero troppe circostanze che si ripetono. Allora c’era Toto Riina, era il periodo oscuro della mai chiarita trattativa Stato-mafia. Oggi, appunto, la guida è passata a Matteo Messina Denaro perennemente vicino alla cattura, ma sempre potentissimo anche dalla latitanza. Il suo regno, però, come il boss sa benissimo, potrebbe scricchiolare se non fosse più garantito dalla politica.

Che Cosa Nostra guardasse con preoccupata attenzione all’ascesa di Grillo lo aveva già raccontato settimane fa il Fatto: le intercettazioni dei boss nei giorni precedenti le elezioni avevano mostrato inquietudine. Il nome non compariva mai direttamente, ma accenni e silenzi portavano tutti in quella direzione. Ma ora non si scherza più. La sicurezza di Grillo nei mesi scorsi non era parsa un’emergenza. Poi il voto, il Cinque Stelle che schizza oltre il 25 per cento. Si comincia a parlare di governo. Insomma, i giochi si fanno grossi. Troppo grossi, rischiano di mettere in discussione l’impero della criminalità organizzata con i suoi 140 miliardi di affari. Mafia, ma anche ‘ndrangheta e camorra.

E il movimento di Grillo è considerato incontrollabile. Difficile, quasi impossibile da penetrare. Più dei partiti classici. Ecco allora che quella parola “comico” pare indicare un possibile obiettivo. Fa tremare gli investigatori. Anche perché Grillo di protezione finora non ne ha voluto sapere, al massimo si affida alla cura di qualche amico o collaboratore. Niente più, continua la vita di sempre. “Noi non possiamo imporre la scorta a chi non ricopre incarichi istituzionali. Se rifiuta la protezione dobbiamo starcene”, spiegano Ros e Digos che comunque hanno intensificato un servizio di vigilanza intorno a possibili obiettivi. Il tutto in un silenzio assordante. Solo Dario Fo, ieri, sul blog di Grillo, ha parlato di “clima del 1992”.

un'ottima notizia, direi, in ogni caso non temerei per l'incolumità del comico, cosa nostra è ben più raffinata di quello che era 20anni fa, e non commetterà certo errori cosi' madornali, mi vien più da pensare ai servizi segreti...

La mafia in questi anni è stata tranquilla, perchè aveva i suoi rappresentanti nei centri di potere. MA il M5S sta mettendo in discussione questo status quo. Credo che possiamo spettarci di tutto in questo momento, anche una recrudescenza della violenza vecchio stampo..

Vero... ma anche questo può far parte della strategia della tensione architettata dalla vecchia politica morente (con i mafiosi al aseguito).
In fin dei conti, a livello di comunicazione, il messaggio che passa potrebbe essere questo:
"Se non vuoi vedere il ritorno alle stragi, non appoggiare il M5S"

umm... se così fosse, questa notizia avrebbe avuto molta più eco mediatica di quanta in realtà fino ad ora è accaduto. Invece passa quasi sotto silenzio, come i fatti clamorosi di MPS, la firma dell'accordo sul MES, e altri la cui rilevanza è determinante per comprendere la nostra situazione e che tuttavia vengono ignorate dai giornalisti che preferiscono appostasi in parlamento per scattare foto ai grillini che abbassano le palpebre e che vanno a mangiare in agriturismo...