16/04/2013, 17:04
I consensi nei confronti di Alternative fuer Deutschland (Afd) sono in crescita, alimentati dalla rabbia montante dei contribuenti tedeschi per i costi dei piani di salvataggio degli stati in difficolta' del blocco a 17. Elezioni in autunno.
BERLINO (WSI) - E' una forza politica nuova che vuole che la Germania esca dall'area euro. Per il momento non ha il numero sufficiente di voti per poter garantirsi seggi in Parlamento. Ma quello che si puo' definire ancora solo un mini successo del partito, fa gia' tremare Angela Merkel.
Tuttavia i consensi nei confronti di Alternative fuer Deutschland (Afd) sono in crescita, alimentati dalla rabbia montante dei contribuenti tedeschi per i costi dei piani di salvataggio degli stati in difficolta' del blocco a 17.
Il trend, emerso dal sondaggio condotto da INSA-Meinungstrend e pubblicato oggi sul quotidiano Bild, dovrebbe generare piu' di un grattacapo alla cancelliera Merkel.
Se le elezioni si svolgessero oggi, il partito anti euro, che ha tenuto il suo congresso inaugurale domenica, potrebbe contare sul 3% dei voti. Ancora poco per poter puntare al Bundestag (la soglia minima e' fissata al 5%).
L'andamento dovrebbe pero' far ben sperare i membri del nuovo partito in vista delle elezioni tedesche, che si terranno in autunno.
http://www.wallstreetitalia.com/article ... trema.aspx
...speriamo che la spallata all'euro avvenga dall'interno del castello,x il bene di tutti,liberandoci da un fardello che ha portato alla disperazione tante famiglie-![[:(!]](./images/smilies/UF/icon_smile_angry.gif "Arrabbiato")
BERLINO (WSI) - E' una forza politica nuova che vuole che la Germania esca dall'area euro. Per il momento non ha il numero sufficiente di voti per poter garantirsi seggi in Parlamento. Ma quello che si puo' definire ancora solo un mini successo del partito, fa gia' tremare Angela Merkel.
Tuttavia i consensi nei confronti di Alternative fuer Deutschland (Afd) sono in crescita, alimentati dalla rabbia montante dei contribuenti tedeschi per i costi dei piani di salvataggio degli stati in difficolta' del blocco a 17.
Il trend, emerso dal sondaggio condotto da INSA-Meinungstrend e pubblicato oggi sul quotidiano Bild, dovrebbe generare piu' di un grattacapo alla cancelliera Merkel.
Se le elezioni si svolgessero oggi, il partito anti euro, che ha tenuto il suo congresso inaugurale domenica, potrebbe contare sul 3% dei voti. Ancora poco per poter puntare al Bundestag (la soglia minima e' fissata al 5%).
L'andamento dovrebbe pero' far ben sperare i membri del nuovo partito in vista delle elezioni tedesche, che si terranno in autunno.
http://www.wallstreetitalia.com/article ... trema.aspx
...speriamo che la spallata all'euro avvenga dall'interno del castello,x il bene di tutti,liberandoci da un fardello che ha portato alla disperazione tante famiglie-
22/04/2013, 23:33
Speriamo non sia solo una boutade da campagna elettorale
la ricetta migliore per uscire dalla crisi è “cedere il controllo su alcuni settori della politica”. I Paesi europei, ha detto “si preparino a cedere la loro sovranità”
A. Merkel
22/04/2013, 23:45
all'nwo
22/04/2013, 23:46
Ergo ha ragione Grillo: la democrazia è morta... e con essa la libertà.
Abbiamo perso la guerra. Il NWO ha vinto.
Signore e signori accogliamo i nostri nuovi padroni: banche e potere finanziario.
![[8]](./images/smilies/UF/icon_smile_8ball.gif "Palla Otto")
Abbiamo perso la guerra. Il NWO ha vinto.
Signore e signori accogliamo i nostri nuovi padroni: banche e potere finanziario.
Ultima modifica di Atlanticus81 il 22/04/2013, 23:47, modificato 1 volta in totale.
22/04/2013, 23:51
Atlanticus81 ha scritto:
Ergo ha ragione Grillo... la democrazia è morta.
Beh grillo neanche immagina cosa sia la democrazia...eccetto la sia ovviamente
22/04/2013, 23:56
rmnd ha scritto:Atlanticus81 ha scritto:
Ergo ha ragione Grillo... la democrazia è morta.
Beh grillo neanche immagina cosa sia la democrazia...eccetto la sia ovviamente
A quanto pare nemmeno la Merkel. E di sicuro nemmeno la UE, quindi, indirettamente, nemmeno coloro che appoggiano le sue politiche e le sue strategie.
In fin dei conti qua, gli unici a credere e a desiderare la democrazia, sono rimasti i cittadini europei. Ma in sostanza non li ascolta nessuno.
![[V]](./images/smilies/UF/icon_smile_disapprove.gif "Disapprovazione"){kind=icon}
23/04/2013, 00:09
L' Italia è un paese ridicolo, grazie ancora che è parte dell'Europa nonostante si meriterebbe di essere lasciata al suo destino da sola.
23/04/2013, 00:22
Mi piacerebbe capire da tutti voi, europeisti convinti, cosa abbia mai fatto l'Europa per noi (ma anche per la Grecia, per il Portogallo, per l'Irlanda, per la Spagna) e la drammatica fine che avremmo fatto se non fossimo entrati in Europa.
Onestamente chi ne è rimasto fuori, soprattutto dalla zona euro, non mi sembra che stia soffrendo la fame, vedi per esempio Rep.Ceca.
Onestamente chi ne è rimasto fuori, soprattutto dalla zona euro, non mi sembra che stia soffrendo la fame, vedi per esempio Rep.Ceca.
23/04/2013, 00:57
Atlanticus81 ha scritto:
Mi piacerebbe capire da tutti voi, europeisti convinti, cosa abbia mai fatto l'Europa per noi (ma anche per la Grecia, per il Portogallo, per l'Irlanda, per la Spagna) e la drammatica fine che avremmo fatto se non fossimo entrati in Europa.
Onestamente chi ne è rimasto fuori, soprattutto dalla zona euro, non mi sembra che stia soffrendo la fame, vedi per esempio Rep.Ceca.
rmnd non ti risponderà mai su questo punto....
per lui siamo sempre e comunque noi i colpevoli...
l'Europa non sbaglia mai, è tutto regolare e la democrazia
e viva e vegeta... proprio grazie all'Europa.
Una sorta di delirium tremens.... lontano mille miglia dalla REALTA' DEI FATTI.
Nel frattempo.....
il partito anti euro neonato in Germania naviga con il vento in poppa in vista delle elezioni di settembre. "Alternative fuer Deutschland" di Bernd Lucke ha infatti già superato la soglia di sbarramento del 5%. Fonte: http://www.wallstreetitalia.com/article ... istra.aspx
23/04/2013, 02:08
non è certo però SOLO colpa dell'europa se l'italia è ridotta in questo stato, nel 92 l'euro non c'era e pure le cose non andavano meglio 
e' troppo facile usare questo alibi; diciamo che ci ha dato una bella spintarella, o forse la cura ci ha ucciso, capita così anche in medicina dopotutto, bisogna sperimentare, siamo una cavia che si appresta a morire evidentemente...
e' troppo facile usare questo alibi; diciamo che ci ha dato una bella spintarella, o forse la cura ci ha ucciso, capita così anche in medicina dopotutto, bisogna sperimentare, siamo una cavia che si appresta a morire evidentemente...
Ultima modifica di MaxpoweR il 23/04/2013, 02:09, modificato 1 volta in totale.
23/04/2013, 11:58
Grecia: il governo vuole rinchiudere i cittadini insolventi
Marco Santopadre - Il governo ellenico vuole assolutamente riempire le casse dello Stato. Una recente legge permette di rinchiudere i cittadini che devono al fisco più di 5000 euro, e allo scopo il governo pensa a riconvertire vecchie caserme abbandonate in ‘pseudo prigioni’.
La Grecia, anche a causa delle assurde politiche applicate dai vari governi negli ultimi anni sotto dettatura della troika, pullula di cittadini debitori e insolventi. Nei confronti dello Stato, spesso, visto che la pressione fiscale continua a salire a fronte di una ricchezza sociale sempre minore, della diffusione della disoccupazione e della sottoccupazione e addirittura della fame.
Il governo Samaras però non sembra molto interessato a cambiare rotta rispetto alle sue fallimentari –e criminali – scelte fin qui attuate. L’interesse degli esponenti dell’esecutivo telecomandato da Bruxelles e Francoforte mira più che altro a rimpinguare le casse dello Stato. Come? Estorcendo ai cittadini le tasse e i debiti non pagati, anche a costo di rinchiuderli in una specie di campo di concentramento. Dove – si sa come va il mondo – ovviamente finiranno tanti poveri cristi che allo stato devono poche migliaia di euro, mentre naturalmente i grandi debitori – grossi imprenditori, armatori, esponenti politici – che in questi anni hanno spostato all’estero le proprie ricchezze, facendosi spesso passare come nullatenenti, la scamperanno, visti gli agganci con l’establishment, la possibilità di pagarsi avvocati di grido e di evitare la punizione elargendo qualche mazzetta quando occorre (l’Italia non è l’unico paese corrotto del continente…).
La malsana proposta è stata spiegata in Parlamento, pochi giorni fa, dal viceministro della Giustizia greco, Kostas Karagkounis. Chi non paga i suoi debiti entro quattro mesi dalla scadenza dovrà essere punito, e rinchiuso anche per un anno. Ma non nelle già sovraffollatissime carceri elleniche. No. La brillante idea del governo è quella di attrezzare e riconvertire allo scopo delle caserme dell’esercito attualmente inutilizzate. “Per detenere gli evasori in condizioni più umane”, ha spiegato il viceministro. Che ha già fatto sapere che si inizierà con un ex campo di addestramento militare nell’Attica, la regione dove sorge la capitale Atene. Che diventerebbe così una sorta di ‘campo di concentramento’ dove finirebbero coloro che una legge recentemente approvata permette di arrestare se devono al fisco dai cinquemila euro in su. La legge in questione permette al cittadino insolvente di rateizzare il debito, ma prevede che una volta saltato il pagamento di una rata si sia comunque passibili di detenzione.
La ‘proposta’ sta generando non poche polemiche e proteste nel paese, anche se in molti sono convinti del fatto che quella del governo è una provocazione, o al massimo una minaccia che in pochissimi casi verrà messa in pratica, e che ha lo scopo di spaventare gli insolventi e convincerli a pagare i loro debiti. E riempiendo le casse dello Stato con qualche milioncino di euro da destinare naturalmente non alla sanità o all’istruzione o all’assistenza sociale, ma al pagamento del debito.
Se si tratta di uno ‘scherzo’ o di una ‘provocazione’ lo vedremo presto. Fatto sta che nelle ultime ore il viceministro Kostas Karagunis è intervenuto di nuovo sulla questione, negando che il suo esecutivo abbia alcuna intenzione di aprire 'campi di concentramento' per chi non paga i suoi debiti. E che anzi nelle caserme-prigioni andranno in pochi, e che la maggior parte di chi verrà punito dovrà semplicemente portare un braccialetto elettronico attraverso il quale controllare i suoi movimenti e lavorare gratuitamente in una sorta di 'carceri agricole' dove ogni giorno di lavoro equivarrebbe a due di carcere.
http://www.contropiano.org/esteri/item/ ... insolventi
Marco Santopadre - Il governo ellenico vuole assolutamente riempire le casse dello Stato. Una recente legge permette di rinchiudere i cittadini che devono al fisco più di 5000 euro, e allo scopo il governo pensa a riconvertire vecchie caserme abbandonate in ‘pseudo prigioni’.
La Grecia, anche a causa delle assurde politiche applicate dai vari governi negli ultimi anni sotto dettatura della troika, pullula di cittadini debitori e insolventi. Nei confronti dello Stato, spesso, visto che la pressione fiscale continua a salire a fronte di una ricchezza sociale sempre minore, della diffusione della disoccupazione e della sottoccupazione e addirittura della fame.
Il governo Samaras però non sembra molto interessato a cambiare rotta rispetto alle sue fallimentari –e criminali – scelte fin qui attuate. L’interesse degli esponenti dell’esecutivo telecomandato da Bruxelles e Francoforte mira più che altro a rimpinguare le casse dello Stato. Come? Estorcendo ai cittadini le tasse e i debiti non pagati, anche a costo di rinchiuderli in una specie di campo di concentramento. Dove – si sa come va il mondo – ovviamente finiranno tanti poveri cristi che allo stato devono poche migliaia di euro, mentre naturalmente i grandi debitori – grossi imprenditori, armatori, esponenti politici – che in questi anni hanno spostato all’estero le proprie ricchezze, facendosi spesso passare come nullatenenti, la scamperanno, visti gli agganci con l’establishment, la possibilità di pagarsi avvocati di grido e di evitare la punizione elargendo qualche mazzetta quando occorre (l’Italia non è l’unico paese corrotto del continente…).
La malsana proposta è stata spiegata in Parlamento, pochi giorni fa, dal viceministro della Giustizia greco, Kostas Karagkounis. Chi non paga i suoi debiti entro quattro mesi dalla scadenza dovrà essere punito, e rinchiuso anche per un anno. Ma non nelle già sovraffollatissime carceri elleniche. No. La brillante idea del governo è quella di attrezzare e riconvertire allo scopo delle caserme dell’esercito attualmente inutilizzate. “Per detenere gli evasori in condizioni più umane”, ha spiegato il viceministro. Che ha già fatto sapere che si inizierà con un ex campo di addestramento militare nell’Attica, la regione dove sorge la capitale Atene. Che diventerebbe così una sorta di ‘campo di concentramento’ dove finirebbero coloro che una legge recentemente approvata permette di arrestare se devono al fisco dai cinquemila euro in su. La legge in questione permette al cittadino insolvente di rateizzare il debito, ma prevede che una volta saltato il pagamento di una rata si sia comunque passibili di detenzione.
La ‘proposta’ sta generando non poche polemiche e proteste nel paese, anche se in molti sono convinti del fatto che quella del governo è una provocazione, o al massimo una minaccia che in pochissimi casi verrà messa in pratica, e che ha lo scopo di spaventare gli insolventi e convincerli a pagare i loro debiti. E riempiendo le casse dello Stato con qualche milioncino di euro da destinare naturalmente non alla sanità o all’istruzione o all’assistenza sociale, ma al pagamento del debito.
Se si tratta di uno ‘scherzo’ o di una ‘provocazione’ lo vedremo presto. Fatto sta che nelle ultime ore il viceministro Kostas Karagunis è intervenuto di nuovo sulla questione, negando che il suo esecutivo abbia alcuna intenzione di aprire 'campi di concentramento' per chi non paga i suoi debiti. E che anzi nelle caserme-prigioni andranno in pochi, e che la maggior parte di chi verrà punito dovrà semplicemente portare un braccialetto elettronico attraverso il quale controllare i suoi movimenti e lavorare gratuitamente in una sorta di 'carceri agricole' dove ogni giorno di lavoro equivarrebbe a due di carcere.
http://www.contropiano.org/esteri/item/ ... insolventi
23/04/2013, 12:08
MaxpoweR ha scritto:
non è certo però SOLO colpa dell'europa se l'italia è ridotta in questo stato, nel 92 l'euro non c'era e pure le cose non andavano meglio
e' troppo facile usare questo alibi; diciamo che ci ha dato una bella spintarella, o forse la cura ci ha ucciso, capita così anche in medicina dopotutto, bisogna sperimentare, siamo una cavia che si appresta a morire evidentemente...
Infatti c'era lo SME che stava fissando artificiosamente i tassi di cambio, rinviando i riallineamenti monetari previsti e favorendo gli speculatori. Se vuoi sapere cosa accadde e perchè: http://goofynomics.blogspot.it/2012/05/ ... rsera.html
23/04/2013, 12:17
MaxpoweR ha scritto:
bisogna sperimentare, siamo una cavia che si appresta a morire evidentemente...
Gli esperimenti non si fanno sulla pelle dei cittadini, non credi?!
In caso contrario, se l'esperimento va male, coloro che l'hanno ideato e perseguito dovrebbero riconoscere i danni alle "vittime" con un giusto ed equo indennizzo!
![[;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif "Occhiolino"){kind=icon}
![[^]](./images/smilies/UF/icon_smile_approve.gif "Approvazione"){kind=icon}
23/04/2013, 12:55
Sta girando in rete l'ennesima bufala riguardo la Grecia.
Ancora una volta: la situazione in Grecia è difficile, ma ultimamente sembra di assistere ad una sfida a chi la spara più grossa su quello che in Grecia accade, dai supermercati presi d'assalto, alle strade dove regnerebbe la violenza più estrema.
La situazione è complessa, ma per adesso Atene non è ancora diventata il set di un film di Hollywood.
L'ultima notizia sensazionale in ordine di tempo narra di campi di concentramento in costruzione atti ad "ospitare" gli evasori fiscali.
Campi di concetramento...
La realtà è leggermente diversa.
Essendo le carceri greche sovraffollate, (come quelle italiane, d'altronde), il governo stava pensando a delle nuove strutture da adibire a tale scopo.
E il ministero della giustizia ipotizzava di trasferire in queste nuove strutture i detenuti condannati per reati non violenti, quindi fiscali, per garantire loro maggiore sicurezza, allontanandoli dalle strutture in cui sono rinchiusi i condannati per reati violenti.
Una cosa un po' diversa dai "campi di concentramento" per gli evasori fiscali..
http://www.ethnos.gr/article.asp?catid= ... d=63815878
Ancora una volta: la situazione in Grecia è difficile, ma ultimamente sembra di assistere ad una sfida a chi la spara più grossa su quello che in Grecia accade, dai supermercati presi d'assalto, alle strade dove regnerebbe la violenza più estrema.
La situazione è complessa, ma per adesso Atene non è ancora diventata il set di un film di Hollywood.
L'ultima notizia sensazionale in ordine di tempo narra di campi di concentramento in costruzione atti ad "ospitare" gli evasori fiscali.
Campi di concetramento...
La realtà è leggermente diversa.
Essendo le carceri greche sovraffollate, (come quelle italiane, d'altronde), il governo stava pensando a delle nuove strutture da adibire a tale scopo.
E il ministero della giustizia ipotizzava di trasferire in queste nuove strutture i detenuti condannati per reati non violenti, quindi fiscali, per garantire loro maggiore sicurezza, allontanandoli dalle strutture in cui sono rinchiusi i condannati per reati violenti.
Una cosa un po' diversa dai "campi di concentramento" per gli evasori fiscali..
http://www.ethnos.gr/article.asp?catid= ... d=63815878
23/04/2013, 14:56
MaxpoweR ha scritto:
non è certo però SOLO colpa dell'europa se l'italia è ridotta in questo stato
Infatti no..... oltre che l'Europa, con i suoi NON eletti, hanno contribuito fattivamente politici
compiacenti, inetti ed incapaci della prima e della seconda repubblica, di destra e di sinistra.
Ma tranquillo... il conto salatissimo, prima io poi lo pagheranno.
Ah se lo pagheranno.........
![[:o)]](./images/smilies/UF/icon_smile_clown.gif "Clown"){kind=icon}